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mostre o vendite il bar si apre a prodotti e opere d`arte

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mostre o vendite il bar si apre a prodotti e opere d`arte
COMEFARE
• GESTIRE
MOSTRE O VENDITE
IL BAR SI APRE A PRODOTTI E OPERE D’ARTE
VERIFICHE PRELIMINARI
LA LEGGE CONSENTE DI ORGANIZZARE ALL’INTERNO DEL LOCALE
ANCHE ALTRE ATTIVITÀ. NESSUN PROBLEMA PER L’ESPOSIZIONE,
MA SE SI VUOLE VENDERE OCCORRE LA SCIA DI COMMERCIO
di Saverio Linguanti
courtesyLeBicicletteMilano
Il soggetto che intende fare una
mostra o la vendita deve esserne
legittimato: deve essere il creatore
delle opere o in caso contrario aver
presentato una Scia di commercio
al Comune.
STRUTTURARE GLI SPAZI
La mostra o la vendita si può
organizzare riservando una parte
del locale all’attività, verificando
che siano mantenuti i requisiti
di sorvegliabilità del bar e senza
comportare una modifica strutturale
dei locali, in particolare delle
condizioni igienico-sanitarie.
AUTORIZZAZIONI
Occorre verificare che gli oggetti
posti in esposizione o vendita siano
consentiti dall’ordinamento: nel caso
di oro, preziosi o armi
il soggetto deve essere in possesso
dell’autorizzazione della Questura.
ORARI
Meglio fare in modo che gli orari
della somministrazione coincidano
con gli orari della mostra
(sola esposizione, o vendita).
L
a natura e l’attività esercitata oggi
da un bar è profondamente mutata: l’efficace gestione di un pubblico
esercizio presuppone non solo il possesso di conoscenze tecniche e specialistiche legate alla somministrazione, ma anche un’adeguata conoscenza
delle possibilità che la normativa amministrativa specifica consente. Il bar
può anche diventare un luogo ove possono essere ospitate altre attività per
sfruttare le sinergie e la clientela specifica che ad esse si riferisce.
Grazie alla normativa comunitaria (direttiva 123/2006, la cosiddetta Bolkestein) e alla normativa nazionale di recepimento (DLgs n. 59/2010), è infatti
possibile abbinare alla somministra-
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bargiornale gennaio 15
zione anche altre attività nei medesimi
locali, svolte anche da altri soggetti imprenditori, similmente a ciò che accade con l’affitto di ramo d’azienda (vedi
Bargiornale novembre 2014, pag. 148).
OPERE D’ARTE E PRODOTTI
Un numero crescente di locali, per esempio, ospitano mostre ed esposizioni della più varia natura, dagli oggetti
antichi a semplici beni di consumo, per
non parlare di opere come quadri, sculture e lavorazioni artistiche.
La possibilità che più attività siano esercitate nei medesimi locali deriva
dall’articolo 35 del DLgs n. 59/2010,
secondo il quale è ammessa la realizzazione di attività “multidisciplinari” nei
COMEFARE
• GESTIRE
I VANTAGGI PER I GESTORI
Le principali motivazioni che possono
spingere a organizzare all’interno del
proprio bar un’attività complementare
sono legate alla necessità di allargare la
clientela, di offrire un servizio aggiuntivo,
di aumentare il fatturato veicolando
nuove opportunità di vendita di prodotti
o servizi. L’abbinamento a prodotti che
completano in modo naturale il servizio
di somministrazione (per esempio i
prodotti tipici alimentari non destinati
all’immediata somministrazione, ma da
sottoporre a trasformazione o cottura)
consentono di ampliare le opportunità
di vendita. L’esposizione di beni o
servizi contribuisce a creare un indotto
di clientela da fidelizzare anche per la
somministrazione. Il confronto con
altri imprenditori dotati di idee e forze
diverse ed energie innovative può aiutare
a rimanere sempre aggiornati rispetto ai
bisogni e alle tendenze della clientela.
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ATTIVITÀ NON SOGGETTE A SCIA DA PARTE DEL GESTORE
Ospitare una mostra/esposizione/vendita da parte di terzi:
• di quadri, fotografie, sculture, disegni;
• di casalinghi, calzature, abbigliamento, orologi, tappeti , arazzi.
ATTIVITÀ SOGGETTE A SCIA
Vendita fatta dal gestore:
• di quadri, fotografie, sculture, disegni;
• di casalinghi, calzature, abbigliamento, orologi.
medesimi locali. La presenza di più attività in un unico esercizio non deve però
costituire motivo di incompatibilità tra
le attività stesse, cioè non deve essere
vietata espressamente da una legge o
non deve costituire il modo per eludere gli obblighi imposti da una delle leggi che regolano le attività riunite. Sarà
poi necessario verificare che la legge
speciale regionale non ponga particolari vincoli o divieti alla presenza di altre
attività nel pubblico esercizio, ma ciò in
realtà non dovrebbe essere, pena un
contrasto della legge regionale con le
disposizioni comunitarie.
Nel caso che venga allestita una mostra (quadri, sculture, fotografie e altre
“opere dell’ingegno”) di un autore che
promuove le proprie realizzazioni, l’esercente non dovrà sottostare ad alcuna comunicazione, segnalazione o
autorizzazione, ma solo accertarsi che
il soggetto ospitato sia l’autore delle opere poste in mostra e che sia legittimato a venderle qualora lo volesse: in
quest’ultimo caso sarà necessario che
l’artista presenti regolare segnalazione
di vendita al Comune nei locali in questione e sia munito di partita Iva e iscrizione al Registro imprese.
L’esercente assume così una sorta di
responsabilità oggettiva per l’altra attività che si svolge nei suoi locali; per
questo motivo deve essere certo che
la stessa sia consentita dalla legge e
non contrasti con l’ordinamento.
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L’esposizione, così come la vendita,
potrà avere un carattere temporaneo,
ma nulla vieta che possa diventare una
vera e propria attività complementare.
Non necessariamente deve riguardare
opere e creazioni dell’ingegno; un bar
potrebbe ospitare anche la esposizione di altri beni e prodotti non alimentari
(abbigliamento, calzature, oggettistica
per la casa ecc.). Potrà essere realizzata una semplice esposizione senza la
vendita, ma con un richiamo o pubblicità all’esercizio specifico, così come potrà essere prevista la vendita: in questo
caso, però il gestore deve presentare
al Comune una Scia di commercio relativa ai prodotti in vendita.
ADEMPIMENTI D’OBBLIGO
Esposizioni o vendite possono essere
esercitate da altri imprenditori o dallo
stesso esercente: in quest’ultimo caso si dovrà presentare direttamente la
Scia di commercio al Comune specificando eventualmente se tale attività
abbia o meno carattere temporaneo,
sia cioè limitata nel tempo o si protragga . Più semplicemente, l’esercente potrebbe presentare una Scia di apertura
dell’attività di commercio all’interno del
bar e una Scia di cessazione dell’attività quando deciderà in tal senso.
Non esistono particolari divieti di vendita relativamente a determinati beni o
oggetti, fatta eccezione per gli oggetti
d’oro, i preziosi e le armi. In questi casi
occorre che il soggetto sia in possesso
di una specifica autorizzazione rilasciata dalla Questura e detenga e compili
specifici registri previsti dal Tulps.
L’ultima accortezza riguarda la necessità che il bar mantenga e rispetti i requisiti di sorvegliabilità del locale: ciò significa che va mantenuto l’accesso diretto
sulla pubblica via, non vanno creati accessi ad ambienti privati ed eventuali altri accessi al locale devono comunque
essere diretti sulla pubblica via.
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