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Sistemi agroforestali
Agroselvicoltura Sistemi agroforestali Per un’agricoltura più sostenibile e moderna di Andrea Pisanelli Da alcuni anni i settori dell’agricoltura e delle scienze forestali sono di fronte ad un nuovo approccio che ha radici antiche: la possibilità dell’agroselvicoltura, cioè della creazione e diffusione di sistemi colturali che permettano la coesistenza di piantagioni da legno con colture annuali agrarie. Nel 2012, per rispondere alle esigenze tecniche, scientifiche e normative legate a questo approccio è nata la European Agroforestry Federation. L’articolo presenta l’agroselvicoltura e il ruolo di questa Associazione, anche in relazione al XXV Convegno Europeo di Sociologia Rurale che si svolgerà in Luglio a Firenze. I sistemi agroforestali (agroforestry o agroEssi, infatti, grazie alla combinazione di sono giocare un ruolo di primaria importanselvicoltura) sono definiti come la “delidiverse specie sulla medesima unità di za grazie alle loro intrinseche caratteristiche berata consociazione tra specie arboree superficie, sono in grado, da un lato, di di sistemi polifunzionali. perenni e colture agrarie, con l’eventuadiversificare le produzioni (ad esempio le presenza della componente animale, produzione di legname, abbinata a quelnella stessa unità di superficie”. I sistemi la tradizionale agricola) e, dall’altro, di agroforestali rappresentano la più comucontribuire alla tutela dell’ambiente e del ne forma di uso del suolo nei paesi della paesaggio (in termini di conservazione fascia tropicale ed equatoriale. della biodiversità, controllo dell’erosioNei paesi ad agricoltura intensiva, quali ne del suolo, migliore utilizzazione delle quelli dell’UE, la monocoltura ha deterrisorse idriche e nutrizionali del terreno). minato una drastica riduzione dei sistemi Per queste potenzialità, negli ultimi 20 agroforestali. Tuttavia, sistemi tradizionali anni, i sistemi agroforestali hanno ricesono ancora presenti in vaste aree dei vuto una crescente attenzione da parte paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia, della ricerca scientifica che, partendo soprattutto nelle aree più marginali e dall’analisi dei sistemi tradizionali, ha meno vocate all’agricoltura intensiva. cercato di individuare modelli colturali In un’ottica di multifunzionalità dell’ainnovativi adattabili alle esigenze dell’agricoltura, come richiesto dalle pringricoltura moderna. Un ruolo fondamencipali organizzazioni internazionali tale, in questo senso, lo ha rivestito il (Committee for Sustainable Development Paesaggio agroforestale tradizionale in area collinare interna progetto di ricerca Europeo Silvoarable delle Nazioni Unite, Agenda 21, FAO, del centro Italia. La presenza di diversi appezzamenti di Agroforestry For Europe (SAFE: www1. Organisation for Economic Cooperation sistemi agroforestali (vite maritata, filari arborei lungo i bordi montpellier.inra.fr/safe/) al quale ha dei campi, frangivento con pioppo) danno luogo ad un pasand Development, World Trade saggio variegato e particolarmente apprezzabile dal punto partecipato per l’Italia l’Istituto di Biologia Organisation), i sistemi agroforestali pos- di vista visivo. Agroambientale e Forestale del CNR. 32 Sherwood n .191 M arzo 2013 Progetto SAFE Il progetto SAFE ha concentrato le proprie attenzioni scientifiche sui sistemi silvoarabili che prevedono la consociazione tra specie legnose a legname pregiato (noce, ciliegio, querce, ecc.) e colture agrarie tradizionali (cereali e foraggere). Attraverso un’analisi temporale e spaziale effettuata sulla base di una rete di impianti sperimentali ubicati in diversi contesti agro-ecologici dei Paesi partecipanti, il progetto ha sviluppato modelli di simulazione in grado di valutare i benefici economici ed ambientali dei sistemi agroforestali. I modelli, ad esempio, possono simulare l’evoluzione temporale delle interazioni tra la componente agricola e quella legnosa per effetto della competizione e delle sinergie d’uso delle risorse naturali e degli input colturali. Ciò è di estrema importanza in quanto permette di effettuare un’oculata scelta delle specie da impiegare nel sistema silvoarabile e di prevedere il momento più opportuno per garantire la massima produzione. Inoltre, i modelli hanno dimostrato che i sistemi agroforestali sono più convenienti, dal punto di vista economico, rispetto alla coltura separata di alberi e specie agricole. Nello stesso tempo, la modellistica utilizzata ha messo in evidenza che i sistemi silvoarabili hanno una maggiore valenza ecologica, in termini di controllo dell’erosione del suolo, lisciviazione dei nitrati e sequestro del carbonio, rispetto all’arboricoltura da legno e all’agricoltura tradizionali. In definitiva, il progetto SAFE ha avuto il merito di mettere in evidenza e dimostrare dal punto di vista scientifico che i sistemi agroforestali e, in particolare, quelli silvoarabili, sono compatibili con l’agricoltura moderna e che possono essere adottati in diversi contesti agroecologici in Europa. Ma ciò che è maggiormente rilevante, è il fatto che questi risultati hanno spinto la Politica Agricola Comune (PAC) a riconoscere i sistemi agroforestali come pratica sostenibile di uso del suolo. Agroselvicoltura e PAC L’articolo 39 del Reg. (CE) n. 1698/2005 afferma che “i sistemi agroforestali presentano un’elevata valenza ecologica e sociale grazie all’abbinamento dell’agricoltura estensiva con la filiera forestale, ai fini della produzione di legni pregiati e di altri prodotti forestali. Dovrebbe essere sostenuta la creazione di tali sistemi”. Questo intento ha trovato poi applicazione nel punto b) dell’articolo 36 del suddetto Regolamento che inserisce “il primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli” come azione intesa a promuovere l’utilizzo sostenibile delle superfici forestali (Misura 222 dei Piani di Sviluppo Rurale, PSR). Tuttavia questa Misura non ha trovato applicazione concreta a causa della mancanza di un’adeguata attività formativa e informativa sia nei confronti degli agricoltori, sia nei riguardi dei tecnici professionisti che dovrebbero redigere la modulistica per accedere ai finanziamenti. Inoltre, dall’analisi delle politiche comunitarie, emerge il contrasto tra la Misura 222 dei PSR e il Reg. (CE) 1782/2003, che disciplina il Premio Unico Aziendale (PUA) a favore degli agricoltori. Secondo il meccanismo del PUA la presenza degli alberi comporta una riduzione della superfice agricola utilizzata e, quindi, anche del contributo per l’agricoltore. Appare evidente che l’effetto generato fa sì che l’agricoltore non trovi stimoli e motivazioni per l’inserimento di piante arboree nella propria azienda. Ruolo di EURAF Al fine di superare questi contrasti e favorire la diffusione di pratiche agroforestali, è stata recentemente costituita la European Agroforestry Federation (EURAF, Box 1) che ha organizzato a Bruxelles la Prima Conferenza Europea di Agroselvicoltura il 9-10 Ottobre 2012. All’iniziativa hanno partecipato oltre 100 addetti ai lavori, tra ricercatori, agricoltori, divulgatori e decisori politici sia a livello nazionale che Europeo. Nell’ambito della conferenza, l’EURAF ha organizzato anche un incontro al parlamento europeo al quale hanno partecipato, tra gli altri, Gaston Franco, membro del Parlamento Europeo e Benitez Salas, Direttrice della DG Agricoltura. La conferenza ha rimarcato l’importanza dell’agroselvicoltura nel rispondere alle sfide dell’agricoltura moderna quali la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici e lo sviluppo socio-economico delle aree rurali. Per fare ciò è auspicabile la messa in atto di azioni sinergiche e coordinate tra mondo della ricerca, amministratori locali, decisori politici, tecnici e agricoltori. A livello Italiano, diversi gruppi di ricerca sia del CNR che del CRA, unitamente ad altre istituzioni quali INEA ed enti Regionali sono impegnati nell’affrontare le varie tematiche che la promozione dell’agroselvicoltura richiede: predisposizione e gestione di aree sperimentali e dimostrative, analisi BOX 1 - Costituzione della Federazione Europea di Agroforestry L’EURAF (European Agroforestry Federation) coinvolge 275 membri provenienti da 17 paesi Europei. La Federazione si propone di: • rivestire il ruolo di interfaccia tra i diversi stakeholders (ricerca, imprenditori agricoli e tecnici, politici ed amministratori locali), sia a livello europeo, sia a livello nazionale e locale per definire strategie condivise finalizzate alla promozione dei sistemi agroforestali; • far sì che ai sistemi agroforestali siano riconosciute le capacità di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici; • agire affinché la Politica Agricola Comune riconosca pienamente i sistemi agroforestali risolvendo i contrasti con il Premio Unico Aziendale; • proporre tipologie di interventi che possano essere attivati nella prossima programmazione dei Piani di Sviluppo Rurale al fine di migliorare ed attrarre la partecipazione degli imprenditori agricoli; • facilitare il rapido scambio di informazioni, a livello sia normativo sia tecnico-scientifico, superando le barriere tra i diversi Paesi; • promuovere la ricerca nel settore agroforestale partecipando a progetti di ricerca internazionale finalizzati a implementare le conoscenze sui sistemi agroforestali; impianto di consociazione tra pioppo e sorgo. La componente arborea è gestita secondo i criteri colturali delle Short Rotation Forestry (elevata densità di impianto e turno di 2-3 anni) ed è finalizzata alla produzione di biomassa ad uso energetico. Il delegato nazionale Italiano della Federazione è Adolfo Rosati, ricercatore presso il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia (CRA-OLI) di Spoleto (PG). Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.agroforestry.eu. 33 Sherwood n .191 M arzo 2013 dei benefici ambientali dei sistemi agroforestali e delle relative ricadute sociali ed economiche, implementazione di politiche che favoriscano la diffusione dei sistemi agroforestali. A questo proposito, un particolare focus sulle relazioni tra impatti socio-economici e gestione dei sistemi agroforestali sarà al centro della discussione nel Working Group “Sustainable exploitation of multipurpose agroforestry resources in supporting rural resilience” (www.florenceesrs2013. com/papers/) proposto nel programma del prossimo XXV Convegno Europeo di Sociologia Rurale “Rural resilience and vulnerability: the rural as locus of solidarity and conflict in times of crisis” che si terrà a Firenze dal 29 Luglio al 1 Agosto 2013 (www.florenceesrs2013.com). La sessione di lavoro sarà un’opportunità per confrontare idee ed esperienze sul ruolo polifunzionale dell’agroselvicoltura, sulle potenzialità delle produzioni agroforestali nel sostenere la resilienza delle comunità locali e nel guidare l’innovazione in ambito rurale. Solo con una lettura multidisciplinare ed integrata, aperta ai contributi di diverse discipline, i sistemi agroforestali potranno contribuire allo sviluppo di un’agricoltura europea moderna e sostenibile. Bibliografia consigliata Eichhorn M., Paris P., Herzog F., Incoll L., Liagre F., Mantzanas K., Mayus M., Moreno G., Papanastasis V., Pilbeam D., Pisanelli A. and Dupraz C. 2006 - Silvoarable Systems in Europe: Past, Present and Future Prospects. Agroforestry Systems, 67: 29-50. resources in the socio-economic development of rural areas”, Rome, 23rd - 24rd June 2011. Italian Journal of Forest and Mountain Environments, 67 (3): 289-297. www.aisf.it/IFM/IFM_2012/ IFM_3_2012/09%20Pisanelli.pdf Paris P., Rosati A., Mezzalira G., Pisanelli A. 2012 Deforestazione delle aree agricole. Il Parlamento europeo è contrario. Terra & Vita n. 47: 12. Pisanelli A., Ecosse A., Perali A., Scarascia Mugnozza G., Cannata F., Olimpieri G., Paris P. 2006 - I sistemi agroforestali in Europa. Alberi e Territorio, n. 12. Graves AR., Burgess PJ., Liagre F., Pisanelli A., Paris P., Moreno G.,Bellido M., Mayus M., Postma M., Schindler B., Mantzanas K., Papanastasus V. and Dupraz C. 2008 - Farmer perceptions of silvoarable systems in seven European countries. Advances in Agroforestry, Vol. 6: 67-86 pp. ISSN: 1875-1199. Paris P., Pisanelli A., Perali A., Cannata F., Scarascia Mugnozza G. 2009 - I sistemi agroforestali e il PSR. Finanziamenti dalla Misura 2.2.2. Terra e Vita n. 9: 34-37 pp. Paris P., Pisanelli A., Perali A., Scarascia Mugnozza G. 2009 Recenti avanzamenti scientifici dell’agroselvicoltura e contraddizioni della P.A.C. verso i sistemi agroforestali. Proceedings of the 3rd National Congress of Sylviculture, Taormina 16-19 October 2008: 1131-1136. Pisanelli A., Perali A., Paris P. 2012 Potentialities and uncertainties of novel agroforestry systems in the European CAP: farmers’ and professionals’ perspectives in Italy. Proceedings of the conference “Roma Forest 2011: Present and future role of forest i nf o . a r t i c o l o Autore: Andrea Pisanelli, CNR - Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale. E-mail [email protected] Parole chiave: Agroselvicoltura, agroforestry, EURAF, innovazione, sviluppo rurale, PAC. Abstract: Agroforestry systems for a more sustainable and modern agriculture. Over the last few years, the agriculture and forestry sectors have faced a new and stimulating challenge: the chance of agri-silviculture, that is the creation and spread of a kind of cultivation system that allows the coexistence of wood plantations and annual crop cultivations. In 2012, to meet the technical, scientific and legislative needs that this kind of concept requests, the European Agroforestry Federation was born. The article presents the agroforestry system and the role of this Association, also in regard of an important event that is going to take place in Italy (Florence) between July and August. Key words: Agri-silviculture, agroforestry, EURAF, innovation, rural development, PAC.