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sistemi a dati campionati
CONTROLLI DIGITALI Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica SISTEMI A DATI CAMPIONATI Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: [email protected] http://www.dismi.unimo.it/Members/csecchi Sistemi a dati campionati • Analogamente a quanto fatto nel corso di Controlli Automatici per i sistemi continui, sarebbe possibile approfondire ulteriormente l’analisi dei sistemi discreti usando la Z trasformata • Nell’ambito dell’automazione, dell’a toma ione è necessario necessa io considerare conside a e sistemi “misti” dove l’algoritmo di controllo è un sistema a tempo discreto che opera su segnali discreti mentre il plant è un sistema a tempo continuo e A/ D Calcolatore digitale D/ A Attuatore Impianto Trasduttore Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 2 Pag. 1 Sistemi a dati campionati • • Sono necessari campionatori e ricostruttori, dispositivi che trasformino segnali tempo continuo in segnali a tempo discreto e viceversa. Il ruolo dei campionatori e dei ricostruttori è fondamentale per capire la risposta di un sistema di controllo digitale I sistemi dove compaiono sia segnali a tempo discreto che segnali a tempo continuo sono detti sistemi a dati campionati Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 3 Campionatore impulsivo • Viene detto anche convertitore A/D • Converte un segnale tempo continuo in una sequenza di campioni prelevati agli istant 0, T, 2T, 3T …, dove T è un parametro del campionato e ed è detto periodo campionatore pe iodo di campionamento A/ D • Nell’ambito dei controlli digitali, si suppone che il campione sia preso esattamente all’istante di campionamento e che il campionamento sia esattamente sempre uguale e di periodo T. In pratica questo non è sempre verificato, ma le deviazioni dal comportamento ideale non introducono effetti significativi al fine del progetto del controllore. Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 4 Pag. 2 Campionatore impulsivo Un modello matematico del campionatore può si ottiene facendo ricorso all’impulso di Dirac. Per questo si parla anche di campionatore impulsivo. Si consideri un treno di impulsi di Dirac (Dirac comb). ∞ δ T (t ) = ∑ δ (t − kT ) k =0 E’ possibile rappresentare la sequenza campionata mediante il segnale un treno di impulsi modulato dal segnale da campionare: x * (t ) = x(t )δ T (t ) • Il segnale x(כt) rappresenta quindi una sequenza di impulsi di Dirac modulati in ampiezza dai campioni x(kT). • L’operazione di moltiplicazione di un segnale x(t) per una sequenza di impulsi δT (t) prende il nome di campionamento impulsivo del segnale x(t). Cristian Secchi CD -- 5 Controlli Digitali Campionatore impulsivo Il campionatore impulsivo verrà indicato mediante i seguenti simboli: δT(t) x(t) x*(t) x(t) X(s) X*(s) X (s) X(s) x*(t) δT(t) X*(s) Quando il periodo di campionamento è chiaro dal contesto, si ometterà di indicare δT(t). Il campionatore impulsivo è un modello ideale del campionatore reale (convertitore A/D) considerato adeguato alle esigenze di analisi e progetto dei controlli digitali. Grazie al treno di impulsi di Dirac è possibile dare una rappresentazione tempo continua di una sequenza di campioni! Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 6 Pag. 3 Campionatore impulsivo x*(t) x(t) δT(t) t Cristian Secchi t CD -- 7 Controlli Digitali Ricostruttore di Ordine Zero (ZOH) • Il ricostruttore di ordine zero (Zero Order Hold – ZOH) è il convertitore D/A più usato nell’ambito dei controlli digitali. • Produce un segnale tempo continuo mantenendo in uscita per kT≤t<(k+1)T il campione ricevuto ice to in ingresso ing esso all’istante t=kT. t kT xr(t) ZOH t ∞ xr (t ) = ∑ x(kT )(h(t − kT ) − h(t − (k + 1)T ) k =0 ⎧0 t < t0 h(t − t0 ) = ⎨ ⎩1 t ≥ t0 Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali gradino all’istante t0 CD -- 8 Pag. 4 Ricostruttore di Ordine Zero (ZOH) Il ricostruttore lega una serie di campioni, che può essere descritto come un treno di impulsi di Dirac modulati, a un segnale tempo continuo xr(t). E’ pertanto un sistema dinamico. Qual è la funzione di trasferimento del ricostruttore? ∞ ∞ k =0 k =0 L[ xr (t )] = X r ( s) = L[∑ x(kT )(h(t − KT ) − h(t − (k + 1)T )) = ∑ x(kT ) ∞ ∞ k =0 k =0 e − kTs − e − ( k +1)Ts 1 − e −Ts = s s ∞ ∑ x(kT )e − kTs k =0 L[ x * (t )] = X * ( s ) = L[∑ x( kT )δ (t − kT )] =∑ x( kT )e − kTs X r (s) = 1 − e −Ts X * (s) s H 0 ( s) = X r ( s ) 1 − e −Ts = X * (s) s Il campionatore è un sistema dinamico e la sua funzione di trasferimento è data da H0(s) Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 9 Campionamento e ricostruzione ≠ T 1 T=1 Cristian Secchi Cristian Secchi ZOH Controlli Digitali CD -- 10 Pag. 5 Spettro del segnale campionato • Dalla sequenza di campioni non siamo riusciti a riottenere il segnale tempo continuo originale tramite il ricostruttore. Se aumentiamo il periodo di campionamento, la situazione peggiora ulteriormente. T=1 T=2 T=3 T=6.28 • Questa perdita di informazioni è dovuta al campionamento? Oppure non abbiamo scelto un ricostruttore sufficientemente sofisticato? • Quale periodo di campionamento bisogna usare per riuscire a ricostruire il segnale originale dai campioni? Quale ricostruttore bisogna usare per effettuare la ricostruzione? Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 11 Spettro del segnale campionato Un segnale x(t), nullo per t≤0, può essere rappresentato dal suo spettro X(ω) che può essere ottenuto dalla sua trasformata di Laplace. S (ω ) = X ( s )|s = jω L x(t ) L-1 X (s ) s=jω ω=s/j=-js S (ω ) S(ω) è una funzione di variabile reale a immagine complessa e si può visualizzare usando i diagrammi di Bode. Nel caso x(t) sia la risposta impulsiva di un sistema lineare e tempo invariante, il suo spettro è noto anche come funzione di risposta armonica del sistema. |S(ω)| x(t) log ω t Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 12 Pag. 6 Spettro del segnale campionato Per capire qual è il legame tra il segnale tempo continuo x(t) e il segnale x*(t) ottenuto campionando x(t) mediante un campionatore impulsivo, è possibile analizzare la relazione tra lo spettro del segnale x(t) e quello del segnale x*(t). Supponendo che il segnale x(t) sia nullo per t<0, il segnale campionato x*(t) può essere espresso come il prodotto di x(t) per la sequenza δT(t) di impulsi di Dirac estesa a tutto l’asse del tempo, ossia considerando come estremo inferiore della sommatoria n =−∞ ∞ x * (t ) = x(t )δ T (t ) = x(t ) ∑ δ (t − kT ) n = −∞ Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 13 Spettro del segnale campionato E’ un segnale periodico (di periodo T) e, pertanto espandibile in serie di Fourier δT(t) δ T (t ) = ∞ ∑c e n = −∞ jnωst n ∞ 1 1 δ (t − nT )e jnωst dt = ∑ ∫ T −T / 2 n = −∞ T T /2 cn = ωs = 2π T Pulsazione di campionamento da cui segue che: x * (t ) = x(t ) Cristian Secchi Cristian Secchi 1 ∞ jnωst 1 ∞ x(t )e jnωs t ∑ e = T n∑ T n = −∞ = −∞ Controlli Digitali CD -- 14 Pag. 7 Spettro del segnale campionato Trasformando secondo Laplace il segnale campionato si ottiene: X * ( s ) = L[ x * (t )] = 1 ∞ ∑ L[ x(t )e jnωst ] T n = −∞ Teorema della traslazione in s X * (s) = L[ f (t )e ] = F ( s − a ) at Lo spettro del segnale campionato è quindi dato da: X * ( jω ) = A meno della costante moltiplicativa 1/T , lo spettro del segnale campionato si ottiene dalla somma degli infiniti termini X(jω−jnωs), ciascuno dei quali è ottenuto da X(jω) mediante traslazione di jnωs nel campo complesso. 1 ∞ ∑ X ( jω − jnωs ) T n = −∞ Cristian Secchi 1 ∞ ∑ X (s − jnωs ) T n = −∞ CD -- 15 Controlli Digitali Spettro del segnale campionato Per comprendere bene il processo di campionamento da un punto di vista frequenziale, prendiamo ora in considerazione un segnale x(t) avente uno spettro limitato in frequenza, o come spesso si dice “a banda limitata”. |X(jω)| 1 -ωc 0 ωc ω Il segnale x(t) non contiene nessuna componente frequenziale al di sopra della pulsazione ωc. Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 16 Pag. 8 Spettro del segnale campionato X * ( jω ) = Se ωs> 2ωc 1 ∞ ∑ X ( jω − jnωs ) T n = −∞ |X*(j )| |X*(jω)| 1 T − 2ω s − 3ω s 2 − ωs − ωs 2 ωc 0 ωs 2 ωs 3ω s 2 2ω s ω Nello spettro di |X*(jω)|, la componente |X(j ω)|/T è detta componente primaria, mentre tutte le componenti |X(j ω±jn ωs|/T sono dette componenti complementari. La condizione ωs>2ωc mantiene distinta la componente primaria da quelle complementari per cui, mediante filtraggio, è possibile ricostruire completamente il segnale x(t) a partire da quello campionato x*(t). Cristian Secchi CD -- 17 Controlli Digitali Spettro del segnale campionato |X*(jω)| Se ωs> 2ωc 1 T − 2ω s −ωs 0 ωs ω 2ω s La componente primaria è parzialmente sovrapposta alle componenti complementari contigue per cui mediante filtraggio NON è più possibile ricavare il segnale originario a partire dal segnale campionato. Teorema di Shannon Sia ωs=2π/T la pulsazione di campionamento (o pulsazione di Nyquist), dove T è il periodo di campionamento, e sia ωc la più alta componente spettrale del segnale tempo-continuo x(t). Il segnale x(t) è completamente ricostruibile a partire dal segnale campionato x(כt) se la pulsazione di campionamento è maggiore del doppio della pulsazione ωc: ωs >2ωc Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 18 Pag. 9 Teorema di Shannon • Il teorema di Shannon dà un’indicazione su quale valore scegliere per la frequenza di campionamento al fine di riuscire a ricostruire il segnale tempo continuo a partire dai campioni • Se la condizione del teorema viene rispettata, non è possibile che il segnale tempo continuo abbia un comportamento dinamico tra due punti (intersample dynamics), che non sarebbe possibile ricostruire utilizzando solamente i campioni • Il teorema di Shannon garantisce che non si perdano informazioni a causa del campionamento. In altre parole, i campioni e il segnale tempo p continuo hanno lo stesso contenuto informativo. • Il fenomeno per cui alcune componenti secondarie si sovrappongono alla componente primaria si chiama aliasing. Questo fenomeno comporta la generazione di nuove componenti spettrali alla stessa frequenza della componente primaria e impediscono di ricostruire il segnale originale Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 19 Aliasing In realtà, un segnale reale ha componenti spettrali su tutte le pulsazioni. Il segnale considerato nella dimostrazione del teorema di Shannon è ideale. Tuttavia, T tt i ttutti tti i segnalili possiedono i d una pulsazione l i all di sopra della d ll quale l il contributo frequenziale cala fino a diventare irrilevante. Tuttavia, tutti i segnali possiedono una pulsazione al di sopra della quale il contributo frequenziale cala fino a diventare irrilevante. Tale pulsazione può essere considerata come ωc e per i segnali passa basso è la pulsazione di taglio. Tuttavia T tt i per minimizzare i i i l’effetto l’ ff tt di aliasing li i che h può ò essere introdotto i t d tt dalle componenti ad alta frequenza di un segnale, è consigliabile scegliere pulsazioni di campionamento maggiori di quelle strettamente richieste dal teorema di Shannon. Nei casi pratici, è consigliabile scegliere ωs≥ 8÷10 ωc Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 20 Pag. 10 Esempio Si consideri il problema di campionare la risposta impulsiva g(t) di un sistema tempo continuo descritto dalla funzione di trasferimento G(s) = 25 s + 6s + 25 p1, 2 = 3 ± 4 j 2 ωn = 5 Lo spettro della risposta impulsiva è dato da G(jω) Lo spettro è diverso da 0 per ogni pulsazione Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 21 Esempio ωs 2 ωs 2 = 10ωn T= = 5ωn T= π 50 π 25 Avvicinando la pulsazione di campionamento ωs a ωn le componenti spettrali complementari tendono ad avvicinarsi e a sovrapporsi sempre più. In questo caso, mediante filtraggio, non è più possibile ricostruire il segnale x(t) a partire da x(כt). Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 22 Pag. 11 Filtraggio Ideale • Se sono soddisfatte le condizioni del teorema di Shannon, è possibile ricavare lo spettro del segnale originale da quello del segnale campionato |X*(j )| |X*(jω)| − 2ω s − 3ω s 2 − ωs − ωs ωc 0 2 ωs 2 ⎧ ⎪T X ( j ω ) = G I ( j ω ) X ( jω ) G I ( jω ) = ⎨ ⎪⎩ 0 * Cristian Secchi Controlli Digitali 3ω s 2 ωs − ωs ω 2ω s ≤ω ≤ ωs 2 2 altrove CD -- 23 Filtraggio Ideale Il filtro ideale GI(jω) non è fisicamente realizzabile in quanto non rappresenta un sistema causale. Questo si può vedere calcolando la risposta all’impulso gI(t) del filtro. Avendo a disposizione l’andamento spettrale GI(jω), per calcolare gI(t) utilizziamo la trasformata inversa di Fourier: g I (t ) = 1 2π ∫ ∞ −∞ GI ( jω )e jωt dω = 1 2π ωs ∫ ω Te 2 − s jωt dω = 2 T [e jωs t / 2 − e − jωst / 2 ] = 2πjt ωst = T ω t sin 2 ωt sin s = = sinc( s ) ωs t πt 2 2 2 Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 24 Pag. 12 Filtraggio Ideale gI(t) con T=2 La risposta all’impulso gI(t) è diversa da zero anche per t<0. Ad un impulso di Dirac applicato all’istante t=0, il filtro GI(jω) risponde con un segnale che è non nullo anche per t<0. Il sistema GI(jω) risulta dunque anticipativo e quindi non fisicamente realizzabile. Cristian Secchi CD -- 25 Controlli Digitali Filtraggio Ideale In che cosa si traduce la non causalità del filtro ideale nell’ambito della ricostruzione del segnale? ∞ x(t ) = X ( jω ) = G I ( jω ) X ( jω ) * * I (t − τ )dτ = −∞ = ∞ ∑ k = −∞ x(t ) = ∫ x (τ ) g ∞ ∞ k = −∞ −∞ ∑ x(kT ) ∫ δ (τ − kT ) ∞ x(kT ) ∫ δ (τ − kT ) −∞ sin(ω s (t − τ ) / 2) dτ ω s (t − τ ) / 2 sin(ω s (t − kT ) / 2) dτ = ω s (t − kT ) / 2 Per ricostruire il segnale originario al tempo t occorrono tutti i campioni x(kT) passati e futuri. Nei problemi riguardanti controlli in retroazione tale soluzione non può essere assolutamente adottata. Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 26 Pag. 13 Filtraggio Ideale • Siccome non è possibile realizzare fisicamente il filtro ideale, e siccome i segnali di controllo reali hanno sempre contenuti armonici ad elevata frequenza dovuti a rumori di varia natura, ne consegue che, indipendentemente dal periodo di campionamento scelto, non è mai possibile ricostruire esattamente un segnale a tempo continuo a partire dal corrispondente segnale campionato. • Nel campo dei controlli, i ricostruttori che vengono utilizzati in pratica sono i ricostruttori di ordine zero, di ordine uno, ecc. Essi hanno una risposta frequenziale che è solo una grossolana “approssimazione” di quella del filtro ideale. Essi hanno tuttavia il pregio di essere causali e facilmente realizzabili. Cristian Secchi CD -- 27 Controlli Digitali Ricostruttori di Segnale x(kT) x(t) Ricostruttore • • I ricostruttori di segnale sono dispositivi che ricevono in ingresso una sequenza x(kT) di valori campionati e forniscono in uscita un segnale continuo xr(t) che in qualche modo approssima il segnale x(t) da cui è stata ricavata la sequenza x(kT). Quelli di uso più comune si ottengono dall’espansione in serie di Taylor del segnale x(t) nell’intorno del punto t = kT: xr (t ) = x(kT ) + • t = kT (t − kT ) + d 2x dt 2 t = kT (t − kT ) 2 +L 2! Essendo dispositivi di interfaccia tra sistemi tempo-discreti e tempocontinui, possono essere rappresentati da una funzione di trasferimento continua Hr(s) se la sequenza x(kT) viene interpretata come una sequenza di impulsi di Dirac aventi “area” pari ai valori x(kT) Cristian Secchi Cristian Secchi dx dt Controlli Digitali CD -- 28 Pag. 14 Ricostruttori di Segnale Avendo a disposizione solamente i valori campionati x(kT), le derivate del segnale x(t) nel punto t = kT vengono calcolate secondo le seguenti espressioni: dx dt t = kT ≈ 2 d x dt 2 t = kT x(kT ) − x((k − 1)T ) T dx ≈ dt t = kT dx dt T − t = ( k −1)T = x(kT ) − 2 x((k − 1)T ) + x((k − 2)T ) T2 Il numero di termini derivativi che vengono presi in considerazione nell’espansione di Taylor è detto ordine del ricostruttore. Al crescere dell’ordine migliora la capacità di ricostruzione del dispositivo, ma aumentano anche la complessità realizzativa del dispositivo stesso e gli effetti negativi dovuti all’introduzione di ritardi più elevati nell’anello di controllo. Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 29 Ricostruttore di Ordine Zero (ZOH) • Il legame ingresso-uscita è x(kT ) ≤ t < x((k + 1)T ) x0 (t ) = x(kT ) • La risposta all’impulso del sistema g0(t) è: g0(t) 1 -T • 0 T 2T 3T Indicando con h(t-t*) la funzione gradino unitario applicata all’istante t=t*, la funzione di trasferimento H0(s) del ricostruttore di ordine zero si ottiene trasformando secondo Laplace la risposta all’impulso all impulso g0(t): 1 e − sT 1 − e − sT = H 0 ( s ) = L[ g 0 (t )] = L[h(t ) − h(t − T )] = − s s s Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 30 Pag. 15 Ricostruttore di ordine uno • Fornisce in uscita un segnale x(t) che è funzione non solo del campione x(kT) all’istante t = kT, ma anche del campione x((k − 1)T) all’istante precedente. L’uscita é data da: x1 (t ) = x(kT ) + • x(kT ) − x((k − 1)T ) (t − kT ) T x(kT ) ≤ t < x((k + 1)T ) La risposta all’impulso g1(t) è: g1(t) 1 -T Cristian Secchi 0 T 2T 3T Controlli Digitali CD -- 31 Ricostruttore di ordine uno • Indicando con h(t−kT) e r(t−kT) rispettivamente il gradino e la rampa unitaria applicati all’istante t=kT, la risposta all’impulso g1(t) è la seguente: g1 (t ) = h(t ) + • r (t ) 2r (t − T ) r (t − 2T ) − 2h(t − T ) − + h(t − 2T ) + T T T La funzione di trasferimento è: 1 1 2e − sT 2e − sT e − 2 sT e − 2 sT 1 + Ts ⎛ 1 − e − sT ⎜ H1 ( s ) = + 2 − − 2 + + = s Ts s s s Ts 2 T ⎜⎝ s • 2 Ricostruttori di ordine più elevato (due, tre, ecc.) in genere non vengono utilizzati per l’eccessiva complessità realizzativa e per gli eccessivi ritardi introdotti nell’anello di controllo. Cristian Secchi Cristian Secchi ⎞ ⎟⎟ ⎠ Controlli Digitali CD -- 32 Pag. 16 Ricostruttore di ordine frazionario • É una variante del ricostruttore di ordine uno. La relazione ingressouscita è: x1 (t ) = x(kT ) + K • x(kT ) − x((k − 1)T ) (t − kT ) T La risposta all’impulso è: K= gf(t) 1 -T • 0 ≤ K ≤1 0 T 2 3 2T 3T La funzione di trasferimento è: H f (s) = K + Ts ⎛ 1 − e − sT ⎜ T ⎜⎝ s Cristian Secchi 2 ⎞ (1 − e − sT ) − sT ⎟⎟ + (1 − K ) e s ⎠ CD -- 33 Controlli Digitali Ricostruttore ad uscita continua • Questo ricostruttore viene utilizzato nei casi in cui si desideri avere un segnale continuo all’uscita del ricostruttore in modo da non sollecitare eccessivamente l’attuatore. L’uscita é data da: xc (t ) = x((k − 1)T ) + • x(kT ) − x((k − 1)T ) (t − kT ) T x(kT ) ≤ t < x((k + 1)T ) La risposta all’impulso gc(t) ha il seguente andamento: gc(t) g c (t ) = 1 -T • 0 T 3T La funzione di trasferimento del ricostruttore ad uscita continua corrisponde a: H c (s) = Cristian Secchi Cristian Secchi 2T r (t ) 2r (t − T ) r (t − 2T ) − + T T T 1 ⎛ 1 − e − sT ⎜ T ⎜⎝ s ⎞ ⎟⎟ ⎠ 2 Controlli Digitali CD -- 34 Pag. 17 Panoramica dei Ricostruttori di Segnale Per la sua semplicità realizzativa e il limitato ritardo introdotto, il ricostruttore di ordine zero è quello di gran lunga più usato nelle applicazioni pratiche. Cristian Secchi CD -- 35 Controlli Digitali Corrispondenza tra il piano s e il piano z x*(t) x(t) t δT(t) t Il segnale campionato può essere interpretato come un treno di impulsi di Dirac modulati. E’ quindi possibile rappresentare il segnale campionato tramite la sua trasformata di Laplace: ∞ X * ( s ) = ∑ x( kT )e − kTs k =0 Il segnale campionato può essere interpretato come una sequenze. E’ quindi possibile rappresentare il segnale campionato tramite la sua Z trasformata ∞ X ( z ) = ∑ x( kT ) z − k k =0 Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 36 Pag. 18 Corrispondenza tra il piano s e il piano z La X(z) e la X*(s) sono due rappresentazioni nel piano complesso del segnale campionato. Qual è la relazione tra X(z) e X*(s)? Qual è la relazione tra il piano s e il piano z? X * ( s ) = X ( z ) z =e sT Le variabili complesse s e z sono legate fra di loro dalla relazione: z = e sT Posto s=σ+jω si ha che: z = e (σ + jω )T = eσT e jωT = eσT e Cristian Secchi jT (ω + 2 kπ ) T Punti del piano s la cui pulsazione differisce di un multiplo intero della pulsazione di campionamento 2π/T vengono trasformati nello stesso punto del piano z. Quindi la relazione non è biunivoca Controlli Digitali CD -- 37 Corrispondenza tra il piano s e il piano z Se è possibile rappresentare la sequenza di segnali campionati tramite la trasformata di Laplace, perché si è dovuta introdurre la trasformata Z? • La trasformata di Laplace di segnali campionati ha un’espressione trascendente (e quindi poco maneggevole) mentre la trasformata Z ha un’espressione razionale fratta per la maggior parte dei segnali campionati di interesse • Grazie al legame tra la trasformata Z e la trasformata di Laplace, è possibile mappare sul piano z alcuni luoghi caratteristici del piano s • Tali luoghi caratteristici potranno poi essere utilizzati per il progetto di controllori discreti direttamente sul piano z, in maniera del tutto analoga a quanto si fa per il progetto di controllori analogici sul piano s Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 38 Pag. 19 Corrispondenza tra il piano s e il piano z • I punti del piano s a parte reale negativa (σ<0) sono in corrispondenza con i punti del piano z all’interno del cerchio unitario z = eσT + jωT = eσT e jωT = eσT < 1 • I punti sull’asse immaginario (σ=0) vengono mappati sul cerchio unitario (|z| = 1), mentre quelli a parte reale positiva (σ > 0) vengono mappati all’esterno del cerchio unitario (|z| > 1). • È possibile suddividere il piano s in strisce orizzontali di ampiezza ωs tali che ogni striscia sia in corrispondenza biunivoca con tutto il piano z. • La striscia di piano s delimitata dalle rette orizzontali s = jωs/2 e s=−jωs/2 prende il nome di striscia primaria Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 39 Corrispondenza tra il piano s e il piano z Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 40 Pag. 20 Corrispondenza tra il piano s e il piano z Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 41 Luoghi a decadimento esponenziale costante s = σ + jω Cristian Secchi Cristian Secchi | z |= e (σ + jω )T = eσT Controlli Digitali CD -- 42 Pag. 21 Luoghi a pulsazione costante Cristian Secchi CD -- 43 Controlli Digitali Luoghi dei punti a smorzamento costante • Nel piano s, il luogo dei punti a cui corrisponde un coefficiente di smorzamento costante δ=δ1 è una retta uscente dall’origine s=0, che forma con il semiasse immaginario positivo un angolo β pari a arcsinδ1 s = −ω tanβ + jω = −ω δ1 1− δ1 + jω z = esT = e(−ω tanβ + jω)T = e−ϕ tanβ e jϕ Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali ω≥0 ϕ = ωT CD -- 44 Pag. 22 Luoghi dei punti a smorzamento costante Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 45 Posizione dei poli in z e risposte campionate • I punti del piano s e del piano z, posti in corrispondenza, possono essere interpretati anche come poli corrispondenti di trasformate F(s) ed F(z), dove F(z) è calcolata campionando F(s). • Usando i lluoghi oghi caratteristici ca atte istici indi individuati id ati si possono assegna assegnare e caratteristiche di risposta nel tempo alle posizioni dei poli nel piano z. • Bisogna notare che, supposte soddisfatte le condizioni di Shannon sul campionamento, le caratteristiche di una funzione f(t) campionata sono le stesse della funzione prima del campionamento. Per esempio, ad una funzione esponenziale corrisponde un andamento esponenziale della sequenza dei suoi valori campionati Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 46 Pag. 23 Posizione dei poli in z e risposte campionate Cristian Secchi CD -- 47 Controlli Digitali Sistemi a dati campionati U(s) T(z) Y(s) H(z) G(s) Y ( s ) = G ( s )U ( s ) U(s) W(z) W ( z ) = G ( z )T ( z ) W(z) Y(s) G(s) A/ D H(z) ??? U (s ) W (z ) Per analizzare il comportamento di un sistema di controllo digitale, è necessario riuscire a calcolare la trasformata di un segnale di uscita per sistemi che contengono sia elaborazioni discrete che continue Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 48 Pag. 24 Sistema continuo con ingressi impulsivi u(t) u*(t) G(s) y(t) y*(t) Ricorda: Se il campionamento soddisfa Shannon le caratteristiche di y*(t) sono le stesse di y(t) Poiché il sistema descritto dalla G(s) è un sistema lineare continuo, e poiché al suo ingresso è presente una sequenza di impulsi la risposta y(t) è data dalla somma delle risposte ai singoli impulsi. In altri termini si ha che ⎧ g (t )u (0) ⎪ g (t )u (0) + g (t − T )u (T ) ⎪⎪ y (t ) = ⎨M ⎪ g (t )u (0) + g (t − T )u (T ) + L + g (t − kT )u (kT ) ⎪ ⎪⎩ Cristian Secchi 0≤t <T T ≤ t < 2T L kT ≤ t < (k + 1)T CD -- 49 Controlli Digitali Sistema continuo con ingressi impulsivi • Poiché g(t)=0 per t<0 (fisica realizzabilità) e, pertanto, g(t-kT)=0 per t<kT, si ha che: k y (t ) = g (t )u (0) + g (t − T )u (T ) + L + g (t − kT )u (kT ) = ∑ g (t − hT )u (hT ) h =0 • Campionando y(t) si ottiene sommatoria di convoluzione k y (kT ) = ∑ g (kT − hT )u (hT ) h =0 Y ( z ) = G ( z )U ( z ) ∞ G ( z ) = ∑ g (kT ) z − k k =0 Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 50 Pag. 25 Sistema continuo con ingressi impulsivi • Se un sistema è continuo è modellato da una funzione di trasferimento G(s), la funzione di trasferimento discreta G(z) che lega una sequenza derivante da un campionamento impulsivo a una sequenza di uscita campionata impulsivamente è data dalla Ztrasformata della sequenza ottenuta dal campionamento della risposta impulsiva g(t) = L−1(G(s)) del sistema. • Con la notazione Z[G(s)] indicheremo la Z-trasformata associata alla funzione di trasferimento G(s). Cristian Secchi CD -- 51 Controlli Digitali Esempio Si consideri il sistema descritto dalla funzione 1 G(s) = s +1 Si vuole analizzare la sequenza che si ottiene campionando la risposta del sistema nei seguenti casi: (a) u(t) G(s) (b) y(t) u(t) u*(t) G(s) y(t) ( ) (c) u(t) u*(t) H0(s) G(s) y(t) dove u(t)=e-t Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 52 Pag. 26 Esempio – caso a Ya ( s ) = G ( s )U ( s ) = 1 1 1 = s + 1 s + 1 (s + 1)2 antitrasformando si ottiene: ya (t ) = te − t campionando la risposta con periodo T si ottiene: ya (kT ) = kTe − kT Cristian Secchi CD -- 53 Controlli Digitali Esempio – caso b • La risposta del sistema descritto da G(s) al segnale impulsivo x*(t) può essere espressa mediante l’integrale di convoluzione t y b (t ) = ∫ g (t − τ )u * (τ )dτ 0 • • dove u*(t) ha la seguente espressione ∞ ∞ k =0 k =0 u * (t ) = u (t )∑ δ (t − kT ) = ∑ u (kT )δ (t − kT ) La risposta yb(t) è somma delle risposte ai singoli impulsi (proprietà di linearità) ⎧ g (t )u (0) ⎪ g (t )u (0) + g (t − T )u (T ) ⎪⎪ yb (t ) = ⎨M ⎪ g (t )u (0) + g (t − T )u (T ) + L + g (t − kT )u (kT ) ⎪ ⎩⎪ Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali 0≤t <T T ≤ t < 2T L kT ≤ t < (k + 1)T CD -- 54 Pag. 27 Esempio – caso b • Essendo g(t) = e−t (anti-trasformata di G(s)) si ha ⎧e −t ⎪ −t − ( t −T ) −T e = 2e − t ⎪⎪e + e yb (t ) = ⎨M ⎪e −t + e −( t −T ) e −T + L + e −(t − kT ) e − kT = (k + 1)e −t ⎪ ⎪⎩ • 0≤t <T T ≤ t < 2T L kT ≤ t < (k + 1)T N li istanti Negli i t ti di campionamento i t t=kT t kT sii ha h che: h yb (kT ) = (k + 1)e − kT Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 55 Esempio – caso c 1 − e − sT 1 1 1 − e −T e −T z −1 Yc ( z ) = M ( z )U ( z ) = Z [ ]Z [ ] = −T s s +1 s +1 e (1 − e −T z −1 ) 2 Antitrasformando si ha che: yc (kT ) = Cristian Secchi Cristian Secchi 1 − e −T − kT ke e −T Controlli Digitali CD -- 56 Pag. 28 Esempio La presenza del campionatore e del ricostruttore altera significativamente la risposta del sistema! Questi effetti dovranno essere presi nella dovuta considerazione quando si dovrà implementare un algoritmo di controllo su un microprocessore digitale. Cristian Secchi CD -- 57 Controlli Digitali Composizione di schemi a blocchi • Si considerino i due seguenti schemi a blocchi (a) u(t) u*(t) G(s) y(t) yy*(t) (t) LL’ingresso ingresso è un segnale campionato (b) u(t) Cristian Secchi Cristian Secchi G(s) y(t) Controlli Digitali L’ingresso è un segnale tempo continuo CD -- 58 Pag. 29 Composizione di schemi a blocchi: Schema (a) u(t) u*(t) G(s) y(t) y*(t) Y ( s ) = G ( s )U * ( s ) campionamento Y * ( s ) = (G ( s )U * ( s ) )* = G * ( s )U * ( s ) Z-trasformata Y ( z ) = G ( z )U ( z ) Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 59 Composizione di schemi a blocchi: Schema (b) u(t) G(s) y(t) Y ( s) = G ( s )U ( s ) campionamento Y * ( s ) = (G ( s )U ( s ) )* Z-trasformata Y ( z ) = Z [G ( s )U ( s )] = GU ( z ) ≠ G ( z )U ( z ) Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 60 Pag. 30 Composizione di schemi a blocchi • • • Nel caso (a) si può definire la funzione di trasferimento discreta G(z) l’ingresso e l’uscita, in quanto ingresso e uscita sono sequenze discrete Nel caso (b) si può solo definire la zeta trasformata del segnale di uscita Y (z) (z). La quantità GU(z) dipende in modo non separabile dal segnale continuo di ingresso e dalla dinamica G(s) Tale sostanziale differenza deve essere tenuta attentamente in conto nell’analisi di schemi misti composti da blocchi a dinamica continua e discreta. Cristian Secchi CD -- 61 Controlli Digitali Blocchi in cascata x(t) x*(t) G(s) u(t) u*(t) H(s) y*(t) y(t) All’ingresso dei due sistemi dinamici G(s) e H(s) sono presenti sequenze discrete. É facile verificare che: Y * ( s) = G * ( s) H * ( s) X * ( s) o, equivalentemente Y ( z) = G( z)H ( z) X ( z) e dunque la funzione di trasferimento discreta della cascata è: Y ( z) = G( z) H ( z) X ( z) Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 62 Pag. 31 Blocchi in cascata x*(t) x(t) u(t) G(s) H(s) y(t) y*(t) Tra i due sistemi dinamici G(s) e H(s) non c’è il campionatore, per cui va considerata id t la l dinamica di i complessiva l i G(s)H(s) G( )H( ) prima i di procedere d all calcolo delle Z-trasformate. Precisamente: Y ( s) = G ( s) H ( s) X * ( s) Quindi: Y * ( s ) = [G ( s ) H ( s)]* X * ( s ) da cui: Y ( z ) = GH ( z ) X ( z ) GH ( z ) = Z [G ( s ) H ( s)] ≠ G ( z ) H ( z ) Cristian Secchi CD -- 63 Controlli Digitali Esempio x(t) x*(t) 1 − e − sT s u(t) u*(t) G(s) y(t) y*(t) H0(s) ( ) Y ( z) Y ( z) U ( z) = = H 0 ( z )G ( z ) X ( z) U ( z) X ( z) ⎡1 − e − sT ⎤ 1 ⎡1⎤ −1 −1 H 0 ( z) = Z ⎢ =1 ⎥ = (1 − z ) Z ⎢ ⎥ = (1 − z ) (1 − z −1 ) ⎣s⎦ ⎣ s ⎦ Y ( z) = Z [G ( s)] = G ( z ) X ( z) Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 64 Pag. 32 Esempio • Da un punto di vista discreto, il ricostruttore di ordine zero si comporta come una costante unitaria. • Considerando la relazione ingresso uscita, i due sistemi seguenti sono eq i alenti equivalenti x*(t) x(t) x(t) (t) 1 − e − sT s u(t) u*(t) x*(t)=u*(t) Cristian Secchi CD -- 65 Controlli Digitali Esempio x(t) x*(t) 1 − e − sT s u(t) G(s) y(t) y*(t) Y ( z) 1 − e − sT ⎡ G ( s) ⎤ = Z [H 0 ( s )G ( s )] = Z [ G ( s )] = (1 − z −1 ) Z ⎢ X ( z) s ⎣ s ⎥⎦ Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 66 Pag. 33 Esempio x(t) x*(t) G(s) G( s) = u(t) u*(t) 1 s+a H(s) H ( s) = y*(t) y(t) 1 s +b Y ( z) Y ( z) U ( z) = = G( z) H ( z) X ( z) U ( z) X ( z) Y ( z) ⎡ 1 ⎤ ⎡ 1 ⎤ = G( z)H ( z) = Z ⎢ Z = X ( z) ⎣ s + a ⎥⎦ ⎢⎣ s + b ⎥⎦ 1 1 = (1 − e − aT z −1 ) (1 − e −bT z −1 ) Cristian Secchi CD -- 67 Controlli Digitali Esempio x(t) x*(t) G(s) G( s) = H(s) 1 s+a H ( s) = y*(t) y(t) 1 s +b Y ( z) 1 ⎤ ⎡ 1 = Z [G ( s ) H ( s )] = Z ⎢ ⎥ = GH ( z ) X ( z) ⎣s + a s + b⎦ ⎡ 1 ⎛ 1 1 ⎞⎤ ⎞ 1 ⎛ 1 1 = Z⎢ − ⎜⎜ ⎟= − ⎜ ⎟⎥ = − aT −1 −bT −1 ⎟ ⎣ b − a ⎝ s + a s + b ⎠⎦ b − a ⎝ (1 − e z ) (1 − e z ) ⎠ = ⎞ 1 ⎛ (e − aT − e −bT ) z −1 ⎜⎜ ⎟ − aT −1 − bT −1 ⎟ b − a ⎝ (1 − e z )(1 − e z ) ⎠ Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 68 Pag. 34 Schema in retroazione R(s) E(s) E*(s) - G(s) C(s) H(s) si ha che: E ( s ) = R( s ) − H ( s )C ( s ) C (s) = G(s) E * (s) da cui: E ( s ) = R( s ) − H ( s )G ( s ) E * ( s ) Cristian Secchi Controlli Digitali CD -- 69 Schema in retroazione Campionando E * ( s ) = R(*s ) − GH * ( s ) E * ( s ) C * ( s) = G * ( s) E * ( s) Si ottiene C * ( s) = G * ( s) R * ( s) 1 + GH * ( s) In termini di Z trasformata si ha: C ( z) = G ( z ) R( z ) 1 + GH ( z ) Cristian Secchi Cristian Secchi C ( z) G( z) = R( z ) 1 + GH ( z ) Controlli Digitali CD -- 70 Pag. 35 Possibili configurazioni di sistemi in retroazione E(s) R(s) - G(s) C(z) C(s) C ( z) G( z) = R( z ) 1 + GH ( z ) H(s) E(s) R(s) - G(s) C(z) C(s) C ( z) G( z) = R( z ) 1 + G ( z ) H ( z ) H(s) Cristian Secchi CD -- 71 Controlli Digitali Possibili configurazioni di sistemi in retroazione R(s) E(s) - G1(s) H(s) R(s) E(s) - G1(s) G2(s) C(s) C(z) C ( z) G1 ( z )G2 ( z ) = R( z ) 1 + G1 ( z )G2 H ( z ) G2(s) C(s) C(z) H(s) C ( z) = Cristian Secchi Cristian Secchi Controlli Digitali G2 ( z )G1 R( z ) 1 + G1 ( z )G2 H ( z ) CD -- 72 Pag. 36 CONTROLLI DIGITALI Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica SISTEMI A DATI CAMPIONATI Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: [email protected] http://www.dismi.unimo.it/Members/csecchi Cristian Secchi Pag. 37