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Il TELOCITA - Salearning
Valeria Visco Il TELOCITA: questo illustre sconosciuto … “E’ come se il corpo cellulare avesse le dimensioni di una testa umana e l’uomo avesse mani e piedi che possono lasciare la stanza per vedere cosa sta accadendo intorno” Dott. Laurentiu Mircea Popescu I ricercatori del National Institute of Pathology "Victor Babes", hanno scoperto un nuovo tipo di cellula, il telocita, che insieme alle cellule staminali, potrebbe contribuire alla rigenerazione e riparazione del corpo umano. La definizione più breve possibile per telocita è "cellule con telopodi" (Fig.1). Sono cellule con un piccolo corpo di forma ovale, da cui emergono prolungamenti molto lunghi (fino a 100 micron) e sottili (meno di 0,3 micron), detti telopodi (da podos che significa piede). Sono stati trascurati fino ad oggi, presumibilmente a causa dei loro prolungamenti sottile e tortuosi, per lo più impossibili da osservare al microscopio ottico (con potere risolutivo 0,2 micron), dai quali la cellula rilascia delle vescicole dette esosomi. Il gruppo di lavoro di L.M. Popescu li ha identificati in microscopia elettronica e sta attualmente ultimando le osservazione sulle loro caratteristiche immunoistochimiche, che risultano del tutto diverse dalle cellule Interstiziali di Cajal (ICC), alle quali i telociti assomigliano solo apparentemente. Tale somiglianza, inizialmente (2005), aveva portato i ricercatori a battezzare questa nuova cella come Interstitial Cajal-like cell” (ICLC). *1+ Fig.1 TEM images of telocytes (TC) and their overlapping telopodes (Tp) that reinforce the mesothelial cells (MC). Fino ad oggi i telociti sono stati spesso confusi con fibroblasti, ma mentre questi generano matrice del tessuto connettivo (in particolare collagene), i telociti hanno una funzione di segnalazione intercellulare. Queste nuove cellule sono quindi caratterizzate dai telopodi che hanno 4 caratteristiche principali: 1. il numero: 1-5 (spesso solo 2-3 telopodi sono osservabili in una singola sezione); 2. la lunghezza: da 10 a 100 micron. I Telopodei presentano un'alternanza di segmenti sottili, ‘podomeres’ (con calibro per lo più meno di 200 nm, al di sotto del potere risolutivo del microscopio ottico) e segmenti dilatati,’ podoms’, che ospitano i mitocondri, reticolo endoplasmatico ruvido e caveole; 3. il calibro: irregolare, perlopiù inferiore a 0.2 micron (visibile in microscopia elettronica); 4. l’organizzazione: secondo un modello labirintico, che porta alla formazione di una rete 3D ancorata da giunzioni etero- e omocellulari. I telociti sono stati dimostrati praticamente in tutti gli organi, tranne nel cervello, ossia tra le cellule nervose; essi infatti risultano presenti nei territori di: -cuore (endo-, mio-, e pericardio); -stomaco e intestino, con mesentere; -cistifellea; -utero e tube di Falloppio; -polmoni e pleura; -pancreas (ghiandole esocrine); -ghiandola mammaria; -placenta; -muscolo scheletrico. Dati recenti indicano il coinvolgimento dei telociti in patologia: essi sono strategicamente situati tra vasi sanguigni (capillari), terminazioni nervose e la specifica popolazione di cellule residenti (s) di un determinato organo. PAROTIDE La struttura istologica parotide comprende acini, le cellule duttali e mioepiteliali, circondate da una componente stromale, in cui sono stati recentemente identificati i telociti, le cui caratteristiche topografiche potrebbero essere in relazione ad un coinvolgimento nella modulazione della funzione di questa ghiandola. La posizione del telocita, infatti, appare spesso come strategica, in stretto contatto o vicinanza di entrambi acini, dotti,nervi e vasi sanguigni. Dal momento che le connessioni comprendono sia elementi neurovascolari che esocrini (ad esempio acini e dotti), è interessante pensare che i telociti potrebbero mediare e integrare input neurale e / o vascolare con la funzione della parotide. [2] MUSCOLO La microscopia elettronica a trasmissione (TEM) ha rivelato la presenza di telociti nelle immediate vicinanze di terminazioni nervose, capillari, cellule satellite e miociti, suggerendo un loro possibile ruolo nella segnalazione intercellulare (via esosomi). I TC di questa sede esprimono c-kit, caveolina-1 e secernono VEGF; ciò li differenzia dalle cellule satelliti (es. TC sono Pax7 negativo) che dai fibroblasti (che sono c-kit negativo). Abbiamo anche descritto non satellitari (residente) nicchia di cellule progenitrici. Nella cultura, TC (ma non le cellule satellite) creano delle reti di connessione, suggerendo un ruolo fondamentale nella rigenerazione del muscolo e nella riparazione, almeno dopo un trauma. [3] POLMONE Recentemente, sono stati identificati e isolati TC dalla trachea ed è stata confermata l'esistenza di TC nei tessuti del polmone, dove queste cellule potrebbero avere un ruolo fondamentale nella patogenesi delle malattie polmonari. Gli sforzi futuri saranno necessari per chiarire le funzioni fisiopatologiche dei TC in questa sede.[4] CUORE La ragione più plausibile per un’inefficiente rigenerazione del tessuto cardiaco dopo la lesione è che telociti cambiano il loro fenotipo in condizioni di ipossia e quando la loro rete di connessione si rompe. Considerando questi aspetti, una migliore profilazione molecolare dei telociti potrebbe aiutarci a sviluppare una terapia cellulare efficace per le malattie cardiache. I telociti cardiaci si trovano soprattutto intorno ai vasi sanguigni e tra i fascicoli dei cardiomiociti, introno ai quali formano una guaina incompleta. I TC sono elementi di interconnessione che formano una rete tridimensionale cellulare negli atri, nei ventricoli, nel miocardio e nel subepicardio. Inoltre, i TC sono di solito in prossimità dei nervi ed entrano in contatto con le altre cellule interstiziali (principalmente cellule immunocompetenti come macrofagi, mastociti e linfociti); inoltre entrano in contatto con la matrice extracellulare: ciò suggerisce un importante ruolo nell’integrità del tessuto cardiaco (meccanotrasduzione e integrazione tensionali). I TC sono probabilmente coinvolti nella riparazione cardiaca. Nelle CSCN (Cardiac Stem Cell Niches), i TC accompagnano le cellule cardiache immaturee assistono alla loro fusione con cardiomiociti adulti. Allo stesso tempo, i TC della nicchia sono collegati con il TC del miocardio di lavoro: utilizzando questa rete, i TC potrebbe essere di supporto alle CMP(cardiomyocyte progenitors) nella migrazione presso il sito di una lesione.[5] REFERENCES: [1] Popescu LM, Faussone-Pellegrini MS, TELOCYTES - a case of serendipity: the winding way from Interstitial Cells of Cajal (ICC), via Interstitial Cajal-Like Cells (ICLC) to TELOCYTES. Journal of Cellular and Molecular Medicine, Vol. 14, No. 4, 2010, pp. 729-740. [2] Nicolescu MI, Bucur A, Dinca O, Rusu MC, Popescu LM, Telocytes in Parotid Glands. Anat Rec (Hoboken). 2011 Dec 15. doi: 10.1002/ar.21540. [3] Popescu, L. M., Identification of telocytes in skeletal muscle interstitium: implication for muscle regeneration. J Cell Mol Med, 15,2011. [4] Zheng Y, Manole CG, Bai C, Wang X. J, Telocyte morphologies and potential roles in diseases. Cell Physiol. 2011 Sep 16. doi: 10.1002/jcp.23022. [5] Popescu LM, Gherghiceanu M, Kostin S, et al., Telocytes and heart renewing. In: Wang P, Kuo CH, Takeda N, Singal PK (eds) Adaptation biology and medicine, vol 6. Cell adaptations and challenges. Narosa Publishing (New Delhi), pp. 17–39, 2011.