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Sanità, inviato il verbale di nomina per Filippo Basso Di Pietro

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Sanità, inviato il verbale di nomina per Filippo Basso Di Pietro
Sabato 16 giugno 2012
Politica
3
La notifica
Sanità, inviato il verbale
di nomina per Filippo Basso
Di Pietro: facciamolo lavorare
CAMPOBASSO. Secondo fonti romane il provvedimento del
governo Monti che ha nominato un commissario ad acta per il
compimento di precisi atti in grado di completare il piano di
rientro della sanità molisana è stato notificato ieri alla Regione
Molise. E, dunque, anche al diretto interessato.
Si tratta di una voce che attende conferma. E nel frattempo il
leader Idv Antonio Di Pietro torna sul punto. La sua ormai
sembra essere una questione di principio più che politica. Antonio Di Pietro riapre infatti la battaglia sul dissesto sanitario in
Molise con una nuova interrogazione. Stavolta per sollecitare il
governo Monti a intercedere presso il neo commissario ad acta, Filippo Basso, nominato dal Consiglio dei ministri il 7 giugno scorso, perché venga messo in condizioni di lavorare. Perché, secondo il deputato di Montenero di Bisaccia, Basso
avrebbe fatto poco o nulla finora. Chiamato ad operare accanto al commissario, Michele Iorio, che Di Pietro addita come “il
responsabile dei gravi disavanzi sanitari del Molise” non
avrebbe – questa la denuncia - ricevuto neanche la notifica
d’insediamento, così come non sarebbero ancora chiare le funzioni né il raggio d’azione in cui dovrà operare. “Da mesi, con
interrogazioni e interpellanze – ragiona il leader dell’Idv – abbiamo sollecitato l’esecutivo perché si proceda ad una gestione
sana di cui il Molise non può beneficiare da anni e ora la perdurante paralisi gestionale nel sistema sanitario è davvero inaccettabile. Non si perda
altro tempo, i cittadini molisani hanno diritto a una sanità degna di questo nome e Basso deve poter operare serenamente e al più
presto, per fare pulizia, eliminando gli sprechi, le storture e le magagne commesse finora. L’Italia dei Valori non smetterà mai di
vigilare”. L’interrogazione parlamentare
sarà illustrata dal presidente Di Pietro nel
prossimo question time alla Camera. Nel
frattempo però potrebbe arrivare anche
l’ufficialità sulla notifica della nomina, atto
– questo – completo dei compiti assegnati
al dirigente del ministero della Salute inviato in Molise per chiudere definitivamente il
piano di rientro. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere del Pd Petraroia.
Campobasso
Sabato 16 giugno 2012
C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: [email protected]
Centri socio-educativi in difficoltà
Di Sandro: serve una legge ad hoc
CAMPOBASSO. Servizi sociali e difficoltà
economiche. Ma anche l’intenzione e la volontà di superare ostacoli che a volte sembrano insormontabili. L’asssessore regionale alla
Sanità e politiche sociali Filoteo Di Sandro,
ha incontrato, nei giorni scorsi, i referenti di
due importanti centri soci-educativi, che operano a Campobasso, dedicati all’assistenza
delle persone affette da sindrome di down di
età adulta (Casanostra AIPD) e dei ragazzi affetti da disagio mentale (Centro Giorgio Palmieri).
Entrambe le strutture hanno lamentato una situazione di difficoltà legata ai costi di gestione che, considerate le continue diminuzioni
dei finanziamenti, rendono quasi impossibile
la sopravvivenza stessa del servizio offerto. E
proprio per tutelare la qualità del servizio
l’assessore ha promesso di impegnarsi per reperire risorse e assicurare la continuità almeno fino alla fine del 2012. E la strada che potrebbe essere percorsa è quella di approntare
una legge regionale che consenta di stabilizzare la vita di queste realtà.
“La nostra Regione – ha dichiarato l’assessore - vanta delle strutture rivolte all’assistenza
e alla rieducazione di soggetti affetti da gravi
patologie psichiche e fisiche di tutto rispetto.
Spesso si tratta di realtà poco sponsorizzate
che vanno avanti con difficoltà di sopravvivenza e che si supportano solo grazie al lavoro costante e caparbio degli operatori impiegati. Dagli incontri dei giorni scorsi ho avuto
modo di verificare con i miei occhi quanto
detto: persone che lavorano sodo e che porta-
no avanti un impegno complesso ma con risultati dalle indubbie ricadute sociali come
quello svolto da ‘Casanostra Aipd’ e dal
‘Centro Giorgio Palmieri’.
Per questi motivi, ho ritenuto di dover ascoltare le problematiche connesse alla gestione
di questo genere di strutture al fine di portare
la vicinanza delle istituzioni regionali che,
seppur alla luce di una situazione economica
di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del servizio almeno per l’intero
2012.
Con estrema difficoltà ho impegnato la struttura regionale competente a reperire i finanziamenti necessari per scongiurare la chiusura dei due centri, ma, nella consapevolezza di
trovarmi di fronte a situazioni purtroppo diffuse, ritengo opportuno che si ponga la parola fine a questo genere di interventi estremi.
Mi impegnerò, pertanto, a presentare un proposta di legge regionale volta al sostegno delle strutture aggregative delle persone affette
da disabilità affinché queste realtà possano
stabilmente configurarsi sul nostro territorio
(Legge Regionale per la non-autosufficienza).
Oggi abbiamo evitato che due di loro potessero scomparire, ma nel lungo periodo, dovremmo cercare di trovare la via più opportuna affinché il rischio possa non configurarsi
più. Intanto auguro un buon proseguimento di
lavoro ai centri ‘Casanostra Aipd’ e ‘Giorgio
Palmieri’ nella speranza di poter, al più presto, assicurare a tutti la giusta dignità sociale”.
10 Riccia Fortore
Sabato 16 giugno 2012
A Riccia il convegno
“Salute e movimento”
Presso la comunità alloggio a confronto medici, psicologi e istruttori
RICCIA. Si svolgerà questa
mattina a Riccia, in piazza
Umberto I presso la comunità
alloggio per anziani, il convegno “La salute nel movimento”. Interverranno medici,
esperti, psicologici, ma anche
istruttori e responsabili. Un
convegno sull’attività fisica
che equivale al benessere. Un
programma ricco e istruttivo
che sarà aperto da Emiliana
Coromano, presidente della
cooperativa “La Sfinge” che
gestisce la comunità alloggio
anziani, seguita dai saluti delle autorità: interverranno l’assessore alle politiche sociali
di Riccia, Mariapina Vassalotti, e l’assessore allo Sport Davide Morrone. Dalle 10.30, il
dottor Mino Dentizzi discuterà del tema “Attività fisica per
un sano invecchiamento”. Poi
sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base, che discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti: dalla teoria alla pratica”. Alle ore 11.00 spazio a
Maria Concetta Mignogna,
psicologa della comunità, con
la tematica “Gioventù e mito
del benessere”. Infine chiuderanno il convegno gli istruttori Alessandro Pinelli, Carlo
Evangelista e il dott. Carlo
D’Aurizio,
responsabile
Asrem per il progetto
“A.F.A.”, su “Attività fisica
adattata: i primi risultati”.
Va sottolineato che il piano
sanitario nazionale 20102012 si pone l’obiettivo prioritario di promuovere nuovi
stili di vita attivi e in questo
ambito lo svolgimento di
un’attività fisica regolare rappresenta un fattore determinante per il miglioramento e il
mantenimento della salute.
Così la comunità alloggio anziani del comune di Riccia,
grazie alla collaborazione con
l’Asrem, ha attivato all’inter-
no della propria struttura dei
corsi “A.F.A.” (Attività Fisica
Adattata) che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come stile di vita e favorire la socializzazione. Peraltro, va sottolineato che i
corsi “A.F.A.” sono rivolti
non solo agli ospiti della comunità alloggio anziani, ma
anche all’intera comunità riccese. Nello specifico, la comunità alloggio anziani è una
residenza dotata di ampi servizi sociali, da quello d’animazione a quello religioso,
socio-sanitari con assistenza
medica di base, infermieristica, farmaceutica, tutelare, e
ancora servizi dietologici e
socio-assistenziali, alberghie-
ri: si va dalla ristorazione alla
lavanderia, dal servizio di pulizia a internet, alla sanificazione degli ambienti, fino a
ulteriori servizi come parrucchiere, barbiere, estetista, servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto
a diposizione degli anziani.
L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul web
all’indirizzo: http://www.comunediriccia.it/lasfinge/index.html, curato dal web designer Antonello Fanelli con fo-
to, informazioni, dettagli di
ogni tipo di struttura e design
organizzativo fino ai contatti
cui rivolgersi.
IF
Isernia e Provincia 15
Sabato 16 giugno 2012
Cardiologia
All’ospedale Veneziale
un reparto all’avanguardia
Impiantato per la prima volta un defibrillatore compatibile con la Risonanza magnetica nucleare
ISERNIA. Presso l’Unità
Operativa di Cardiologia
dell’ Ospedale di Isernia è
stato effettuato il primo impianto nel Molise di defibrillatore cardiaco compatibile
con la Risonanza Magnetica
Nucleare. Si tratta di una tecnologia innovativa è particolarmente importante perché
consente ai pazienti portatori
di un impianto di pace maker
o defibrillatore cardiaco di
effettuare, nel corso della loro vita, esami diagnostici come la risonanza magneticonucleare. L’intenso campo
magnetico che si genera durante l’esame è infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di pacemaker
o defibrillatori convenzionali, in quanto può provocare
perdite di funzione del sistema con potenziale arresto
cardiaco, aritmie ventricolari
maligne, eccessivo incremento di calore all’interno del
cuore. La Cardiologia di Isernia, diretta dal Professore
Francesco Versaci, è tra le
prime in Italia ad utilizzare i
nuovi defibrillatori cardiaci
impiantabili, dotati di meccanismi e materiali che non
risentono del campo magnetico generato dalla Risonanza
magnetica nucleare e, soprattutto, di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in
eccesso generato durante l’
esame. “L’innovativo sistema adottato, denominato
ProMRI® – spiega il Dr. Bruno Castaldi, referente regionale dell’ Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, che ha eseguito
l’intervento - è un importante
traguardo per i pazienti che
necessitano di un dispositivo
cardiaco impiantabile e per i
quali, finora era precluso
l’utilizzo dell’Imaging mediante risonanza magnetica
(MRI), tecnica che non richiedendo nessuna esposizione alle radiazioni ionizzanti,
garantisce una qualità superiore delle immagini e risulta
spesso cruciale nella diagnostica e nella terapia di tumori, ictus e altre patologie neurologiche o ortopediche.” I
nuovi dispositivi adottati a
Isernia, destinati ai pazienti
affetti da aritmie ventricolari
maligne (o a rischio di tale
patologia), sono anche in grado di trasmettere al medico
tutti i dati diagnostici registrati, in modo continuo e
completamente automatico
mediante il sistema Home
Monitoring®. Grazie alle recenti innovazioni tecnologiche di cui disponiamo siamo
Il popolo del web discute sul recente provvedimento dell’Asrem
Filtri dell’acqua,
una nuova polemica
si abbatte sulla sanità
ISERNIA. Rimbomba dal web la nuova polemica
sulla gestione dell’ospedale Veneziale, in seguito al
provvedimento firmato dal Direttore Generale dell’Asrem, Angelo Percopo, dal Direttore Sanitario
Giancarlo Paglione e dal direttore Amministrativo
per affidare a una ditta che ha sede in provincia di
Chieti la fornitura dei sistemi filtranti idrici per il
nosocomio di Isernia e per quello di Venafro.
L’Azienda sanitaria andrà a spendere complessivamente 174.240 euro ogni anno per fornire 121 filtri
al mese, di cui 80 per l’ospedale Veneziale e 41 per
il Santissimo Rosario. L’obiettivo del provvedimento, sollecitato dalla dottoressa Luciana De Cola, direttore sanitario dell’ospedale di Isernia, appare molto chiaro in ciò che viene riportato nella stessa delibera. In pratica i sistemi filtranti idrici sono
necessari per prevenire i rischi di “contaminazioni
da legionella e da altri agenti microbici”. La decisione dell’Asrem non convince alcuni operatori del
nosocomio isernino, i quali, tra l’altro, sottolineano
che fino ad oggi i due ospedali non sono mai stati
dotati dei filtri. Ma la polemica
nasce anche dalla opportunità di
adottare un provvedimento così urgente mentre in
entrambi gli ospedali ci sono molti problemi strutturali che da tempo attendono di essere risolti. Soprattutto ci si chiede perché solo ora si dotano i due
nosocomi di sistemi filtranti che fin qui non ci sono
mai stati. Per la dottoressa De Cola la polemica è
incomprensibile perché siamo in presenza di un
provvedimento che tutela i cittadini, adottato nel rispetto della legge regionale numero 226 del 25 luglio del 2011, approvata all’unanimità nell’assemblea di palazzo Moffa. “Legge – sottolinea la De
Cola - che obbliga le strutture accreditate a dotarsi
dei sistemi di filtraggio a garanzia della salute dei
cittadini”. Insomma, perché polemizzare anche
quando si fa qualcosa che serve alla gente? Questa
è la domanda che pone la De Cola a quanti hanno
criticato il provvedimento dell’Asrem che ha solo
adeguato i due nosocomi alle prescrizioni dettate
dalla legge. Questo non spegnerà la critica di chi ri-
corda altre precarietà in attesa di risposte, ad iniziare dalla mancanza di ascensori idonei al trasporto
dei pazienti nel nuovo blocco operatorio dell’ospedale di Isernia.
in grado spiega il Professor
Versaci di seguire i pazienti
direttamente da casa: è possibile gestire pazienti più critici con aritmie, controllare il
funzionamento dei pace-maker impiantati ed i pazienti
con scompenso cardiaco. In
particolare in questi pazienti
è possibile effettuare un monitoraggio completo dei parametri vitali come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, il peso, la quota di liquidi per valutare anche a casa l’efficacia della terapia nel
periodo post dimissione. Pertanto il monitoraggio continuo da, al medico, la possibilità di intervenire tempestivamente e al paziente, consapevole di essere continuamente
seguito, una maggiore tranquillità e una migliore qualità
di vita. Soprattutto in una regione come il Molise, in cui
la popolazione spesso risiede
in piccoli comuni, distanti
dall’ospedale è possibile in
questo modo ridurre gli accessi ospedalieri, con una notevole ottimizzazione delle
risorse e soprattutto curando
in modo ottimale proprio i
pazienti più fragili: gli anziani ed i disabili che avranno
così la possibilità di ricevere
il migliore trattamento anche
a domicilio.
Larino Basso Molise 25
Sabato 16 giugno 2012
Nel trend annuale prestazioni ambulatoriali superiori a tremila e 500 ricoveri in day hospital
Bambin Gesù, mille visite in 4 mesi
Il centro pediatrico insediatosi al Vietri sembra vincere la diffidenza con i numeri
LARINO. Il Centro pediatrico Bambino Gesù Molise, una
scommessa vinta per la sanità
molisana. Una scommessa
vinta per l'ospedale frentano,
dove ormai da nove mesi,
l'equipe del direttore Italo
Trenta con i numeri, con quel
modello organizzativo e gestionale rispondente ai mo-
derni standard di eccellenza
unito all'elevata qualità delle
prestazioni sanitarie, sta dando risposte alle sempre maggiori domande di 'aiuto' che
provengono dai genitori dei
bambini molisani, ma anche
da parte di tante altre famiglie
che giungono a Larino dalle
regioni limitrofe. Stando ai
Iorio con la responsabile del progetto
numeri che poi sono l'espressione sintetica ma reale di tante piccole realtà familiari dove nascono e crescono i bambini, il centro di Larino dalla
sua apertura, era il 13 ottobre
2011 al 31 dicembre dello
scorso anno aveva all'attivo
ben 540 visite ambulatoriali e
102 accessi in day hospital.
Dati già di per sé confortanti
per la nuova realtà sanitaria
che, evidentemente ha risposto fin da subito a quella domanda assistenziale importante proveniente da una fascia della popolazione come è
quella infantile. I dati dei primi mesi di attività sono stati
confermati e superati da quelli di questi primi mesi del
nuovo anno. Stando ai dati in
nostro possesso e riferiti allo
scorso 30 aprile, ebbene in so-
Italo Trenta, direttore del centro pediatrico
li quattro mesi le visite ambulatoriali hanno sfiorato quota
mille, mentre gli accessi in
day hospital hanno superato i
250. E ci siamo fermati allo
scorso aprile. Basterebbe fare
una previsione statistica per
rendersi subito conto che, con
ogni probabilità, nell'intero
anno si supereranno i 3mila
accessi con quasi 500 ricoveri
in day hospital. Numeri importanti per un centro che, al
di là dell'ottimo Italo Trenta e
della dottoressa Berenice
Basso, del personale infermieristico si avvale della collaborazione di equipe specialistiche della sede centrale di
Roma che si recano a Larino
sulla base delle domande assistenziali, offrendo consulenze
per i casi più complessi e garantendo la continuità assistenziale durante il follow up
dei piccoli pazienti dimessi
dalla struttura romana. Un
centro che offre, senza paure
di smentite, finalmente ai piccoli pazienti molisani e ai tanti che giungono a Larino anche dalla regioni limitrofe, la
possibilità di ottenere prestazioni sanitarie qualificate e facilmente accessibili. A ciò,
crediamo, vadano aggiunti
anche i benefici gestionali ed
economici per il servizio sanitario regionale che si sostanzia di fatto nell'abbattimento
dei cosiddetti viaggi della
speranza, spesso non necessari per patologie che invece
dallo scorso ottobre torvano
una efficace risposta di salute
in Molise, a Larino.
Anno 3 n. 140 (551) -
www.ilnuovomolise.it
Direttore Responsabile: Pino Cavuoti
Redazione CAMPOBASSO - Piazza della Vittoria n. 14/c - Tel 0874.91.332 - Fax 0874.18.61.521
Sanità e sprechi
Il Veneziale fa acqua
Spende 175mila euro
per cambiare i filtri
Servizio a pagina 18
18
CITTÀ DEL MOLISE
Sabato 16 giugno 2012
ISERNIA
Un’indagine del blog ‘L’infiltrato’ rivela che l’ospedale spenderà in proposito 175mila euro
Veneziale, polemiche
sui filtri d’acqua
I
SERNIA. Ancora caos
al ‘Veneziale’, ma stavolta i disagi cronici del
personale del pronto soccorso o quelli della struttura non c’entrano. L’ultima dell’ospedale pentro
riguarda una spesa di circa
175mila euro in filtri d’acqua. Lo rivela un’inchiesta
di Andrea Succi, firma di
punta del blog d’informazione ‘L’infiltrato’, proprio
il portale che qualche settimana fa portò all’attenzione del Corriere della Sera e
del Paese intero la carenza,
nel nosocomio pentro, degli ascensori che servono
le sale operatorie. Intendiamoci, quella che sembra
affiorare non è una storia
di illeciti, ma una questione
di opportunità. Come scrive ‘L’infiltrato’, “con prov-
vedimento (n. 656 del 30
maggio 2012) del Direttore generale dell’Asrem Angelo Percopo - a firma dello
stesso Percopo, del Direttore sanitario Giancarlo
Paglione e del Direttore
amministrativo Gianfranca
Testa - si stabilisce di affidare alla ‘Ditta Evomed s.c.
(ex Formed) con sede in
Casacanditella (Chieti) la
fornitura di sistemi filtranti idrici per gli stabilimenti ospedalieri di Isernia e
Venafro”. Nello specifico si
prevede che “l’intera fornitura full service”, comprensiva di “servizio postvendita”, dispone 121 filtri
“al mese, 80 per Isernia e
41 per Venafro, per la modica cifra di 174.240 euro
annui”. Soldi giustificati in
termini di prevenzione. In
L’ospedale di Isernia (Foto archivio)
quanto, si legge nella delibera, “si è ravvisata l’opportunità di accogliere la
richiesta di fornitura di sistemi filtranti per impianti
idrici, pervenuta dal presi-
dio ospedaliero di IserniaVenafro, quale misura di
prevenzione e protezione
dai rischi di contaminazione da legionella e da altri
agenti microbici”. Infatti, il
direttore sanitario Luciana
De Cola conferma: “Stiamo
solo rispettando una legge
regionale, la 226 del 5 luglio 2011, secondo la quale
tutte le strutture accreditate con l’Asrem devono essere dotate di filtri”. Anzi,
spiega meglio la De Cola,
quelli in questione sono
“elementi da applicare per
prevenire l’inquinamento”.
Per questo, il direttore si
domanda perché fare polemica anche quando di
mezzo c’è la salute pubblica. Tuttavia, qualche dubbio sorge. E ‘L’infiltrato’
domanda: “Chi è la Evo-
Il direttore
sanitario:
rispettiamo la legge
e tuteliamo
la salute pubblica
med cui è stata appaltata
la ricca fornitura dei filtri,
con sede a Casacanditella,
comune di 1.400 anime
in provincia di Chieti?”.
D’altra parte, tanti sanitari e cittadini che vi hanno
avuto a che fare, spiegano
che i filtri, al Veneziale,
non ci sono mai stati in
40 anni di esistenza. E, ancora: perché, magari, non
predisporne soltanto uno
‘alla fonte’, invece che 80
solo all’ospedale di Isernia? Ecco il nocciolo della
questione. Era davvero
necessario
predisporre
una spesa tanto onerosa in
tempi come questi. Tempi
in cui mancano finanche gli
ascensori negli ospedali,
pardon, nell’ospedale?
12
CITTÀ DEL MOLISE
Sabato 16 giugno 2012
RICCIA - FORTORE
Salute e movimento,
il dibattito a Riccia
Alla comunità alloggio anziani di piazza Umberto I
medici, esperti e psicologi si confronteranno sul benessere
R
ICCIA. Medici, esperti, psicologici. Ma anche istruttori e responsabili. Un convegno
sull’attività fisica, che equivale al
benessere.
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A Riccia oggi presso la Comunità Alloggio Anziani, a partire
dalle ore 10 si alza il sipario di
un interessante seminario chiamato “La salute nel movimento”.
Ricco e istruttivo il programma
dell’evento: a dare il via al convegno sarà Emiliana Coromano,
presidente della Cooperativa La
Sfinge che gestisce la Comunità
Alloggio Anziani, seguìta dai sa-
luti delle autorità (interverranno
l’assessore alle Politiche sociali
di Riccia, Mariapina Vassalotti,
e l’assessore allo Sport Davide
Morrone).
Dalle 10.30, il dottor Mino
Dentizzi discuterà del tema “Attività fisica per un sano invecchiamento”. Poi sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base, che
discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti:
dalla teoria alla pratica”. Alle ore
11 spazio a Maria Concetta Mignogna, psicologa della Comunità, con la tematica “Gioventù e
mito del benessere”. Infine, chiuderanno il convegno gli istruttori
Alessandro Pinelli e Carlo Evangelista, e il dott. Carlo D’Aurizio,
responsabile Asrem per il progetto A.F.A., su “Attività fisica adattata: i primi risultati”.
Il Piano Sanitario Nazionale
2010-2012 si pone l’obiettivo
prioritario di promuovere nuovi stili di vita attivi, ed in questo
ambito lo svolgimento di un’attività fisica regolare rappresenta
un fattore determinante per il
miglioramento e il mantenimento della salute. Così, la Comunità
Alloggio Anziani del Comune di
Riccia, grazie alla collaborazione
con l’Asrem, ha attivato all’interno della propria struttura dei cor-
si A.F.A. (Attività Fisica Adattata)
che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come stile di
vita, e favorire la socializzazione.
Peraltro, va sottolineato che i corsi A.F.A. sono rivolti non solo agli
ospiti della Comunità Alloggio
Anziani, ma anche all’intera comunità riccese.
Nello specifico, la Comunità
Alloggio Anziani è una residenza
dotata di ampi servizi sociali (da
quello d’animazione a quello religioso), socio-sanitari (assistenza
medica di base, infermieristica,
farmaceutica, tutelare, e ancora
servizi dietologici e socio-assistenziali), alberghieri (si va dalla ristorazione alla lavanderia,
dal servizio di pulizia a internet,
alla sanificazione degli ambienti), fino a ulteriori servizi come
parrucchiere, barbiere, estetista,
servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto a
diposizione degli anziani.
L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul web
(http://www.comunediriccia.it/
lasfinge/index.html, curato dal
web designer Antonello Fanelli)
con foto, informazioni, dettagli
di ogni tipo di struttura e design
organizzativo fino ai contatti cui
rivolgersi.
CITTÀ DEL MOLISE
Sabato 16 giugno 2012
13
LA UIL FPL DENUNCIA I TURNI MASSACRANTI E LE FERIE NEGATE AGLI INFERMIERI
Vietri, la protesta dei sindacati
Mancinelli: «E’ un attacco ai diritti dei lavoratori»
L
ARINO. «Turni massacranti
per gli infermieri del
Vietri, in particolare
quelli del Pronto Soccorso, senza un giorni
di riposo, mentre tutti coloro che avevano
programmato le ferie in questo periodo
sono state sospese»:
la denuncia arriva da
Giulio Mancinelli, segretario regionale della Uil Fpl.
Per l’organizzazione di categoria «questo un attacco al diritto dei lavoratori, in un
settore così delicato
come quello degli infermieri dove ci vuole
la massima lucidità
nei confronti di quelle sfortunate persone
che devono ricorrere
alle cure degli stessi
senza poter dare loro
la massima attenzio-
ne perché stressati dal
troppo lavoro (E senza
essere pagati perché
gli straordinari non li
pagano più da un paio
di anni)». La Uil Fpl
chiede alla direzione
di questa Asrem di
fare chiarezza di quello che sta accadendo,
e di intervenire prima
che succeda qualcosa.
4
Sanità
PRIMO
PIANO
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
o1
6 giugno 20
12
Sabato
16
2012
Sabat
Bilancio 2011 dell’Asrem: “Se le dichiarazioni del manager, sono vere perché è stato nominato un altro commissario?”
Percopo va rimosso, Petraroia
chiede al Governo di sostituirlo
Il Cardarelli
CAMPOBASSO. “Se le
dichiarazioni del Manager,
sono vere perché il Consiglio dei Ministri ha nomi-
Filippo Basso
nato un secondo Commissario ad Acta?”
Numerosi oltre che argomentati gli interrogativi che
pone il vice presidente della Seconda
Commissione Permanente Michele
Petraroia il quale
chiede al Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà e al ministro Renato Balduzzi di intervenire
per sollecitare il Governo a rispettare i
principi costituzionali e garantire alla
popolazione molisana livelli essenziali
di assistenza sanita-
ria piuttosto che penalizzarli
con tagli punitivi ed umilianti. Chiede inoltre chiarimenti sul Bilancio Asrem
2011 e la rimozione del dottor Angelo Percopo dall’incarico di Direttore Generale dell’Asrem .
“Se le affermazioni del
Manager lanciate in pubbliche interviste, contrastano
con i dati del Bilancio 2011, pre-istituiti ed esaminati, nei
Tavoli di Verifica
Ministeriali del 20
gennaio e del 3 aprile 2012, che hanno
determinato la nomina del dottor Filippo
Basso, come può rimanere in carica un
Direttore Generale
che afferma il contrario di ciò che è
emerso ed è stato
accertato dai tecnici
del Ministero del-
l’Economia e della Salute?
Il Governo – prosegue Petraroia – ha preso atto della
mancata inversione del
trend gestionale, del perpetuarsi di scelte amministrative in contrasto con le prescrizioni ministeriali e del
conseguente sbilancio finanziario dell’Asrem che
persiste nonostante i drasti-
A Basso non è giunta
ancora alcuna notifica
Angelo
Percopo
L’impegno di Di Sandro per salvare
l’attività dei centri socio educativi
colpito dall’eventualità che
l’assistenza possa essere
messa in discussione per
motivi finanziari, e allo
stesso tempo ammirato per
la qualità delle prestazioni
erogate in molte di queste
strutture: “realtà poco sponL’assessore
Di Sandro
sorizzate che vanno avanti
con difficoltà quotidiane e
che si supportano solo grazie al lavoro costante e caparbio degli operatori; ho
ritenuto di dover ascoltare
le problematiche connesse
alla gestione di questo ge-
Commissari ad Acta in carica”.
Petraroia sollecita dunque
il Consiglio dei Ministri a
formalizzare con la massima urgenza il provvedimento di nomina del nuovo
Commissario ad Acta e definire con lo stesso le modalità di sostituzione del
Manager dell’Asrem con un
Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, sulla stregue di ciò
che hanno fatto le Asl di
Napoli e di Salerno.
Di Pietro: la sanità è ferma
Casanostra e il Centro Giorgio Palmieri continueranno a funzionare
CAMPOBASSO. Alla
fine ci si è resi conto dei tanti sacrifici di cui si fanno carico gli operatori delle strutture dedite all’assistenza e
la rieducazione delle persone affette da sindrome down
di età adulta, (Casanostra
AIPD) e dei ragazzi affetti
da disagio mentale (Centro
Giorgio Palmieri) che incontrando l’assessore Filoteo Di Sandro hanno rappresentato il disagio legato
ai costi di gestione che, alla
luce delle continue diminuzioni delle fonti di finanziamento, rendono quasi impossibile la stessa sopravvivenza del servizio.
L’assessore Di Sandro,
ci tagli ai servizi regionali
ed il massimo livello di imposizione fiscale nazionale.
A fronte di una situazione
ingovernabile, il Consiglio
dei Ministri, ha inteso procedere alla nomina del dott.
Filippo Basso, ma a distanza di otto giorni non ha ancora notificato allo stesso il
provvedimento di insediamento con la specifica dei
margini di mandato ed il
chiarimento sulle distinte
competenze attribuite ai due
nere di strutture al fine di
portare la vicinanza delle
Istituzioni regionali, che
seppur alla luce di una situazione economica di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del
servizio almeno per l’intero 2012”.
Di Sandro ha impegnato
la Struttura regionale e reperire risorse in modo da
scongiurarne la chiusura e
si impegnerà a presentare
una proposta di Legge regionale per la non auto-sufficienza volta al sostegno
delle strutture aggregative
delle persone affette da disabilità; salvando per ora
due di queste realtà.
CAMPOBASSO.
Anche il presidente
dell’IdV Antonio
Di Pietro, chiede
che Filippo Basso
nominato lo scorso
7 giugno commissario ad Acta dal
Consiglio dei ministri sia subito messo nelle condizioni
di lavorare.
“Basso – scrive in
una nota Di Pietro
– chiamato ad operare accanto al
commissario Michele Iorio, responsabile dei gravi disavanzi sanitari del
Molise, non ha ricevuto neanche la notifica d’insediamento e non sono ancora chiare né le funzioni né i margini
d’azione. Tra l’altro, è in via d’approvazione un piano di
rientro sanitario che andrà alla firma di Iorio. Ecco perché
è sempre più urgente che il dottor Basso si insedi al più
presto. Da mesi con interrogazioni ed interpellanze abbiamo sollecitato l’esecutivo perché si proceda ad una gestione sana di cui il Molise non può beneficiare da anni e ora la
perdurante paralisi gestionale nel sistema sanitario è davvero inaccettabile. Non si perda altro tempo, i cittadini molisani hanno diritto a una sanità degna di questo nome e
Basso deve poter operare serenamente e al più preso per
fare pulizia, eliminando gli
sprechi, le storture e le magagne commesse finora”.
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Attualità
CAMPOBASSO
tidiano del Molise
Il Quo
Quotidiano
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Sabat
Ad organizzare il meeting, l’unità operativa di anestesia e rianimazione, diretta dal dottore Romeo Flocco
Cardarelli, l’ospedale festeggia
l’anniversario con un convegno
Dal 1927 ad oggi tutte conquiste per la sanità molisana
Gaetano Venditti e Gennaro Barone
Una storia che affonda le e rianimazione, diretta dal
radici nei secoli della me- dottore Romeo Flocco, ha
dicina, quella dell’ospeda- organizzato un seminario
le ‘Cardarelli’ di Campo- “L’ospedale Cardarelli, dal
basso. In
1927
ad
occasione
oggi”. Un
dell’85°
evento imAnniversaprontato su
rio
deluna ricostrul’inaugurazione storica
zione del
e culturale
presidio sadel distretto
nitario più
e del ruolo
importante
che la sanità
del Molise,
pubblica ha
l’Unità
giocato nella
operativa
vita italiana.
Romeo Flocco
di anestesia
“Studiare il
passato ci permettere di rispondere in maniera più
decisa alle domande del
presente, ma soprattutto
del futuro incerto dell’accesso gratuito alle
cure”, commenta Romeo Flocco.
Protagonista assoluto
della conferenza, svoltasi nella sala a lui dedicata, il dottore e professore universitario Antonio Cardarelli, che rappresenta ancora oggi il connubio tra la ricerca scientifica e la dedizione pratica
dei medici. Presenti al-
Luigi
Di Marzio
l’esposizione della ricerca
storica a cura di Gaetano
Venditti, studenti in Medicina, medici, infermieri,
operatori sanitari, volontari e dirigenti protagonisti in
prima linea della storia del
Cardarelli. “Mi auguro che
le conquiste duramente ottenute negli anni – commenta Gaetano Venditti –
possano persistere anche
nel futuro. La storia di questo ospedale ci insegna
come il rapporto tra cittadino e sanità non sia sempre
stato lo stesso: basti pensare ai secoli prima del 1900,
in cui era il mondo religioso ad occuparsi dell’assistenza medica, di natura essenzialmente domiciliare. Il
Cardarelli, costruito nel
1927 in via Petrella sulla
base di un vecchio convento, ha cambiato per sempre
il modo di concepire la sanità, diventando quello che
oggi noi conosciamo e che
dobbiamo difendere”.
Gi.Ro.
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12 - ANNO XV - N. 1
6 GIUGNO 20
165
2012
16
SABATTO 1
SABA
RED
AZIONE CAMPOBASSO
REDAZIONE
Il progetto promosso con l’Asrem è nato per approfondire con medici e psicologici il concetto di benessere
Salute e movimento, esperti a confronto
Si svolgerà stamattina il convegno organizzato dalla Comunità alloggio anziani
La Comunità del Comune
di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato all’interno della propria
struttura dei corsi A.F.A. (Attività Fisica Adattata) con un
duplice obiettivo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento, e favorire la socializzazione.
Medici, esperti, psicologici, istruttori e responsabili
prenderanno parte oggi al
convegno sull’attività fisica,
“La salute nel movimento”,
finalizzato ad approfondire il
concetto di benessere.
Ad aprire l’incontro Emiliana Coromano, presidente
Veduta di Riccia
della Cooperativa La Sfinge
che gestisce la Comunità Alloggio Anziani; seguiranno i
saluti delle autorità (interverranno l’assessore alle Politiche sociali di Riccia, Maria-
pina Vassalotti, e l’assessore
allo Sport Davide Morrone).
A partire dalle 10,30, il dottor Mino Dentizzi discuterà
del tema “Attività fisica per
un sano invecchiamento”.
Poi sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base,
che discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti: dalla teoria alla
pratica”. Alle ore 11 spazio
a Maria Concetta Mignogna,
psicologa della Comunità,
con la tematica “Gioventù e
mito del benessere”. Infine,
chiuderanno il convegno gli
istruttori Alessandro Pinelli
e Carlo Evangelista, e il dott.
Carlo D’Aurizio, responsabile Asrem per il progetto
A.F.A., su “Attività fisica
adattata: i primi risultati”. Va
sottolineato che il Piano Sanitario Nazionale 2010-2012
si pone l’obiettivo prioritario
di promuovere nuovi stili di
vita attivi, ed in questo ambito lo svolgimento di un’attività fisica regolare rappresenta un fattore determinante per il miglioramento e il
mantenimento della salute.
Così, la Comunità Alloggio
Anziani del Comune di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato
all’interno della propria struttura dei corsi A.F.A. (Attività Fisica Adattata) che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come
stile di vita, e favorire la socializzazione. Peraltro, va
sottolineato che i corsi A.F.A.
sono rivolti non solo agli
ospiti della Comunità Alloggio Anziani, ma anche all’intera comunità riccese.Nello
specifico, la Comunità Alloggio Anziani è una residenza
dotata di ampi servizi sociali
(da quello d’animazione a
quello religioso), socio-sanitari (assistenza medica di
base, infermieristica, farmaceutica, tutelare, e ancora servizi dietologici e socio-assistenziali), alberghieri (si va
dalla ristorazione alla lavanderia, dal servizio di pulizia
a internet, alla sanificazione
degli ambienti), fino a ulteriori servizi come parrucchiere, barbiere, estetista, servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto a diposizione degli anziani. L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul
web (http: //ww. comunediriccia. it/la sfinge/index.html,
curato dal web designer Antonello Fanelli) con foto, informazioni, dettagli di ogni
tipo di struttura e design organizzativo fino ai contatti
cui rivolgersi.
55
13 - FFAX
AX 0865.4039
73
551
0865.403973
Filtri per l’acqua, spesa record
per Veneziale e Ss Rosario
Una spesa di 175mila euro l’anno per la fornitura di sistemi filtranti idrici per gli ospedali Veneziale di Isernia e Ss Rosario di Venafro. Lo rivela il portale d’informazione on
line “Infiltrato.it”. Nell’inchiesta si fa chiaro
riferimento a un provvedimento del 30 maggio scorso, firmato dalla dirigenza dell’Asrem, in cui si stabilisce di affidare la fornitura dei filtri a un’azienda con sede in provincia di Chieti. “Nello specifico – si legge
sull’Infilitrato - si prevede che “l’intera fornitura full service”, comprensiva di “servizio post-vendita”,dispone 121 filtri “al mese”
per la modica cifra di174.240 euro annui”.
L’impiego di filtri per impianti idrici dovrebbe prevenire la legionella e altre malattie. Finora di questi filtri nei due ospedali se ne sarebbe fatto a meno. Ora sono diventati necessari. Perché? Luciana De Cola, direttore
sanitario del Veneziale, spiega: “Stiamo rispettando una legge regionale del 2011, secondo la quale tutte le strutture accreditate
con l’Asrem devono essere dotate di filtri, per
prevenire inquinamento e malattie. Dunque,
ci stiamo solo attenendo alle normative, nel
rispetto della salute di tutti i cittadini”.
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Attualità
ISERNIA
tidiano del Molise
Il Quo
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Veneziale. L’intervento è stato effettuato dal professor Versaci. I pazienti saranno monitorati pure da casa
Risonanza anche per i cardiopatici
Impiantato per la prima volta in Molise il defibrillatore compatibile con gli esami diagnostici
Medicina e tecnologia all’avanguardia in Molise: effettuato presso il Veneziale di
Isernia il primo impianto di
defibrillatore cardiaco compatibile con la Risonanza
Magnetica Nucleare. L’intervento è stato effettuato presso l’ Unità Operativa di Cardiologia. L’utilizzo di questa
tecnologia innovativa è particolarmente importante se si
pensa che molti pazienti, sottoposti ogni anno ad impianto di pace maker o defibrillatore cardiaco avrebbero
potuto avere necessità nel
corso della loro vita di esami
diagnostici come la risonanza magnetico-nucleare, della quale non avrebbero potuto altrimenti usufruire. L’intenso campo magnetico che
si genera durante l’esame è
infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori convenzionali, in quanto può provocare perdite di
funzione del sistema con potenziale arresto cardiaco,
aritmie ventricolari maligne,
eccessivo incremento di calore all’interno del cuore. La
Cardiologia di Isernia, diretta dal Professor Francesco
L’ospedale Veneziale di Isernia
Versaci, è tra le prime in Italia ad utilizzare i nuovi defibrillatori cardiaci impiantabili, dotati di meccanismi e
materiali che non risentono
del campo magnetico generato dalla Rmn, soprattutto,
di elettrocateteri in grado di
disperdere il calore in eccesso generato durante l’ esame.
“L’innovativo sistema adottato, denominato ProMri –
spiega il Dr. Bruno Castaldi
(referente regionale dell’ Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione) che ha eseguito l’intervento, è un importante traguardo per i pazienti che necessitano di un dispositivo
cardiaco impiantabile e per i
quali, finora era precluso
l’utilizzo dell’Imaging mediante risonanza magnetica
(MRI), tecnica che non richiedendo nessuna esposi-
zione alle radiazioni ionizzanti, garantisce una qualità
superiore delle immagini e risulta spesso cruciale nella
diagnostica e nella terapia di
tumori, ictus e altre patologie neurologiche o ortopediche.” I nuovi dispositivi adottati a Isernia, destinati ai pazienti affetti da aritmie ventricolari maligne (o a rischio
di tale patologia), sono anche
in grado di trasmettere al
medico tutti i dati diagnostici registrati, in modo continuo e completamente automatico mediante il sistema
Home Monitoring. “Grazie
alle recenti innovazioni tecnologiche di cui disponiamo
- spiega il Professor Versaci
- siamo in grado di seguire i
pazienti direttamente da casa:
è possibile gestire pazienti
più critici con aritmie, controllare il funzionamento dei
pace-maker impiantati ed i
pazienti con scompenso cardiaco. In particolare in questi pazienti è possibile effettuare un monitoraggio completo dei parametri vitali
come la pressione arteriosa,
la frequenza cardiaca, il
peso, la quota di liquidi per
valutare anche a casa l’effi-
cacia della terapia nel periodo post dimissione. Pertanto
il monitoraggio continuo da,
al medico, la possibilità di intervenire tempestivamente e
al paziente, consapevole di
essere continuamente seguito, una maggiore tranquillità
e una migliore qualità di vita.
Soprattutto in una regione
come il Molise, in cui la popolazione spesso risiede in
piccoli comuni, distanti dall’ospedale è possibile in questo modo ridurre gli accessi
ospedalieri, con una notevole ottimizzazione delle risorse e soprattutto curando in
modo ottimale proprio i pazienti più fragili: gli anziani
ed i disabili che avranno così
la possibilità di ricevere il
migliore trattamento anche a
domicilio”.
Un defibrillatore cardiaco
compatibile con la risonanza magnetica
Di Sandro assicura: «I centri per disabili non chiuderanno» - ONE Reader
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Di Sandro assicura: «I centri per disabili non
chiuderanno»
16-06-2012
Sanità
Le attività «Casanostra Aipd e Centro Giorgio Palmieri», due importanti centri
socio educativi operanti su Campobasso dedicati rispettivamente all'assistenza
delle persone affette da sindrome di Down di età adulta e di ragazzi affetti da
disagio mentale, continueranno le loro attività. Lo ha garantito l'assessore
regionale alla sanità e politiche sociali Filoteo di Sandro che ha incontrato, nei
giorni scorsi i referenti delle due importanti strutture. Quest'ultime hanno
rappresentato difficoltà legate ai costi di gestione che, alla luce delle continue
diminuzioni delle fonti di finanziamento, rendono quasi impossibile la
sopravvivenza stessa del servizio. L'assessore Di Sandro, ha ritenuto di poter
impegnarsi a reperire risorse per assicurare la continuità del servizio almeno fino
alla fine del 2012. Su scala più larga si è discusso sulla necessità di approntare
una legge regionale in materia: «La nostra Regione vanta delle strutture rivolte all'assistenza ed alla
rieducazione di soggetti affetti da gravi patologie psichiche e fisiche di tutto rispetto - ha detto
l'assessore - Dagli incontri dei giorni scorsi ho avuto modo di verificare che c'è personale addetto
impegnato per molte ore al giorno nell'assistenza e nell'educazione di ragazzi con disagi psichici o
affetti da sindrome di down che portano avanti un lavoro complesso ma con risultati dalle indubbie
ricadute sociali come quello svolto da "Casanostra Aipd" e dal "Centro Giorgio Palmieri". Per questi
motivi, ho ritenuto di dover ascoltare le problematiche connesse alla gestione di questo genere di
strutture al fine di portare la vicinanza delle Istituzioni regionali che, seppur alla luce di una
situazione economica di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del servizio almeno per
l'intero 2012. - ha concluso - Mi impegnerò, pertanto, a presentare un proposta di Legge regionale
volta al sostegno delle strutture ». Al.Cia.
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Veltro (Asrem): «Servono nuove strategie» - ONE Reader
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Veltro (Asrem): «Servono nuove strategie»
16-06-2012
Disagio sociale
A tenere banco è ancora la questione sociale e il disagio di parte di cittadini. Situazione collegata ai
sempre più frequenti casi di suicidio. Dopo le parole di diversi politici ed esponenti del Consiglio
regionale, adintervenire sulla vicenda Franco Veltro, direttore del Dipartimento di Salute Mentale.
«Ogni anno nella comunità europea a 27 paesi scompare una città di 67.000 abitanti - si legge in
una nota -, una statistica superiore agli incidenti stradali. In entrambi i casi nessuna associazione
viene fatta con le statistiche dei pazienti psichiatrici, o con il numero di servizi sanitari da un lato o
con l'organizzazione delle forze armate dall'altro lato. Pertanto resto allo stesso tempo stupito da
dati relativi alla salute mentale che a mio avviso riflettono evidentemente altre istanze, sicuramente
non quelle pertinenti a creare un dibattito sul disagio sociale che forse andrebbe affrontato nei
binari e nei circuiti giusti, cioè quelli pertinenti a questa materia. Con questo è necessario
correggere anche alcuni dati forniti non corretti. Gli utenti che si rivolgono al Servizio di Salute
Mentale, fulcro dell'assistenza psichiatrica, sono circa 2.200. Per il resto non vi sono più Case
Famiglie, da oltre 10 anni, ma Comunità di Riabilitazione Psicosociale. Siamo lieti come
professionisti di ricevere indirizzi chiari e metodologie in tema di integrazione socio-sanitaria da
parte dell'assemblea regionale. Senza chiare e riproducibili metodologie di integrazione sociosanitarie rischiamo molto, ma soprattutto la cittadinanza».
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Un pacemaker immune alla risonanza magnetica - ONE Reader
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Un pacemaker immune alla risonanza magnetica
16-06-2012
Per la prima volta all’ospedale Veneziale
Un pacemaker che permetta di effettuare la risonanza magnetica. Grandi passi avanti all’Unità di
Cardiologia dell’ospedale Venaziale di Isernia. Effettuato nei giorni scorsi il primo intervento in
Molise per installare un primo impianto di defibrillatore cardiaco compatibile con la risonanza
magnetica nucleare. L'utilizzo di tale tecnologia innovativa è particolarmente importante se si pensa
che molti pazienti, sottoposti ogni anno ad impianto di pacemaker avrebbero potuto avere necessità
nel corso della loro vita di esami diagnostici come la risonanza magnetico-nucleare della quale non
avrebbero potuto altrimenti usufruire. L'intenso campo magnetico che si genera durante l'esame è
infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di defibrillatori convenzionali, in quanto può
provocare perdite di funzione del sistema con potenziale arresto cardiaco, aritmie ventricolari
maligne, eccessivo incremento di calore all'interno del cuore. La Cardiologia di Isernia, diretta da
Francesco Versaci, è tra le prime in Italia ad utilizzare i nuovi defibrillatori cardiaci impiantabili,
dotati di meccanismi e materiali che non risentono del campo magnetico e, soprattutto, sono dotati
di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in eccesso generato durante l' esame. «L'innovativo
sistema adottato, denominato ProMri - spiega Bruno Castaldi referente regionale dell' Associazione
Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione che ha eseguito l'intervento-, è un importante traguardo
per i pazienti che necessitano di un dispositivo cardiaco impiantabile e per i quali, finora era
precluso l'utilizzo dell'Imaging mediante risonanza magnetica, tecnica che non richiedendo nessuna
esposizione alle radiazioni ionizzanti, garantisce una qualità superiore - ha continuato - delle
immagini e risulta spesso cruciale nella diagnostica e nella terapia di tumori, ictus e altre patologie
neurologiche o ortopediche».
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