Sanità, inviato il verbale di nomina per Filippo Basso Di Pietro
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Sanità, inviato il verbale di nomina per Filippo Basso Di Pietro
Sabato 16 giugno 2012 Politica 3 La notifica Sanità, inviato il verbale di nomina per Filippo Basso Di Pietro: facciamolo lavorare CAMPOBASSO. Secondo fonti romane il provvedimento del governo Monti che ha nominato un commissario ad acta per il compimento di precisi atti in grado di completare il piano di rientro della sanità molisana è stato notificato ieri alla Regione Molise. E, dunque, anche al diretto interessato. Si tratta di una voce che attende conferma. E nel frattempo il leader Idv Antonio Di Pietro torna sul punto. La sua ormai sembra essere una questione di principio più che politica. Antonio Di Pietro riapre infatti la battaglia sul dissesto sanitario in Molise con una nuova interrogazione. Stavolta per sollecitare il governo Monti a intercedere presso il neo commissario ad acta, Filippo Basso, nominato dal Consiglio dei ministri il 7 giugno scorso, perché venga messo in condizioni di lavorare. Perché, secondo il deputato di Montenero di Bisaccia, Basso avrebbe fatto poco o nulla finora. Chiamato ad operare accanto al commissario, Michele Iorio, che Di Pietro addita come “il responsabile dei gravi disavanzi sanitari del Molise” non avrebbe – questa la denuncia - ricevuto neanche la notifica d’insediamento, così come non sarebbero ancora chiare le funzioni né il raggio d’azione in cui dovrà operare. “Da mesi, con interrogazioni e interpellanze – ragiona il leader dell’Idv – abbiamo sollecitato l’esecutivo perché si proceda ad una gestione sana di cui il Molise non può beneficiare da anni e ora la perdurante paralisi gestionale nel sistema sanitario è davvero inaccettabile. Non si perda altro tempo, i cittadini molisani hanno diritto a una sanità degna di questo nome e Basso deve poter operare serenamente e al più presto, per fare pulizia, eliminando gli sprechi, le storture e le magagne commesse finora. L’Italia dei Valori non smetterà mai di vigilare”. L’interrogazione parlamentare sarà illustrata dal presidente Di Pietro nel prossimo question time alla Camera. Nel frattempo però potrebbe arrivare anche l’ufficialità sulla notifica della nomina, atto – questo – completo dei compiti assegnati al dirigente del ministero della Salute inviato in Molise per chiudere definitivamente il piano di rientro. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere del Pd Petraroia. Campobasso Sabato 16 giugno 2012 C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: [email protected] Centri socio-educativi in difficoltà Di Sandro: serve una legge ad hoc CAMPOBASSO. Servizi sociali e difficoltà economiche. Ma anche l’intenzione e la volontà di superare ostacoli che a volte sembrano insormontabili. L’asssessore regionale alla Sanità e politiche sociali Filoteo Di Sandro, ha incontrato, nei giorni scorsi, i referenti di due importanti centri soci-educativi, che operano a Campobasso, dedicati all’assistenza delle persone affette da sindrome di down di età adulta (Casanostra AIPD) e dei ragazzi affetti da disagio mentale (Centro Giorgio Palmieri). Entrambe le strutture hanno lamentato una situazione di difficoltà legata ai costi di gestione che, considerate le continue diminuzioni dei finanziamenti, rendono quasi impossibile la sopravvivenza stessa del servizio offerto. E proprio per tutelare la qualità del servizio l’assessore ha promesso di impegnarsi per reperire risorse e assicurare la continuità almeno fino alla fine del 2012. E la strada che potrebbe essere percorsa è quella di approntare una legge regionale che consenta di stabilizzare la vita di queste realtà. “La nostra Regione – ha dichiarato l’assessore - vanta delle strutture rivolte all’assistenza e alla rieducazione di soggetti affetti da gravi patologie psichiche e fisiche di tutto rispetto. Spesso si tratta di realtà poco sponsorizzate che vanno avanti con difficoltà di sopravvivenza e che si supportano solo grazie al lavoro costante e caparbio degli operatori impiegati. Dagli incontri dei giorni scorsi ho avuto modo di verificare con i miei occhi quanto detto: persone che lavorano sodo e che porta- no avanti un impegno complesso ma con risultati dalle indubbie ricadute sociali come quello svolto da ‘Casanostra Aipd’ e dal ‘Centro Giorgio Palmieri’. Per questi motivi, ho ritenuto di dover ascoltare le problematiche connesse alla gestione di questo genere di strutture al fine di portare la vicinanza delle istituzioni regionali che, seppur alla luce di una situazione economica di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del servizio almeno per l’intero 2012. Con estrema difficoltà ho impegnato la struttura regionale competente a reperire i finanziamenti necessari per scongiurare la chiusura dei due centri, ma, nella consapevolezza di trovarmi di fronte a situazioni purtroppo diffuse, ritengo opportuno che si ponga la parola fine a questo genere di interventi estremi. Mi impegnerò, pertanto, a presentare un proposta di legge regionale volta al sostegno delle strutture aggregative delle persone affette da disabilità affinché queste realtà possano stabilmente configurarsi sul nostro territorio (Legge Regionale per la non-autosufficienza). Oggi abbiamo evitato che due di loro potessero scomparire, ma nel lungo periodo, dovremmo cercare di trovare la via più opportuna affinché il rischio possa non configurarsi più. Intanto auguro un buon proseguimento di lavoro ai centri ‘Casanostra Aipd’ e ‘Giorgio Palmieri’ nella speranza di poter, al più presto, assicurare a tutti la giusta dignità sociale”. 10 Riccia Fortore Sabato 16 giugno 2012 A Riccia il convegno “Salute e movimento” Presso la comunità alloggio a confronto medici, psicologi e istruttori RICCIA. Si svolgerà questa mattina a Riccia, in piazza Umberto I presso la comunità alloggio per anziani, il convegno “La salute nel movimento”. Interverranno medici, esperti, psicologici, ma anche istruttori e responsabili. Un convegno sull’attività fisica che equivale al benessere. Un programma ricco e istruttivo che sarà aperto da Emiliana Coromano, presidente della cooperativa “La Sfinge” che gestisce la comunità alloggio anziani, seguita dai saluti delle autorità: interverranno l’assessore alle politiche sociali di Riccia, Mariapina Vassalotti, e l’assessore allo Sport Davide Morrone. Dalle 10.30, il dottor Mino Dentizzi discuterà del tema “Attività fisica per un sano invecchiamento”. Poi sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base, che discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti: dalla teoria alla pratica”. Alle ore 11.00 spazio a Maria Concetta Mignogna, psicologa della comunità, con la tematica “Gioventù e mito del benessere”. Infine chiuderanno il convegno gli istruttori Alessandro Pinelli, Carlo Evangelista e il dott. Carlo D’Aurizio, responsabile Asrem per il progetto “A.F.A.”, su “Attività fisica adattata: i primi risultati”. Va sottolineato che il piano sanitario nazionale 20102012 si pone l’obiettivo prioritario di promuovere nuovi stili di vita attivi e in questo ambito lo svolgimento di un’attività fisica regolare rappresenta un fattore determinante per il miglioramento e il mantenimento della salute. Così la comunità alloggio anziani del comune di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato all’inter- no della propria struttura dei corsi “A.F.A.” (Attività Fisica Adattata) che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come stile di vita e favorire la socializzazione. Peraltro, va sottolineato che i corsi “A.F.A.” sono rivolti non solo agli ospiti della comunità alloggio anziani, ma anche all’intera comunità riccese. Nello specifico, la comunità alloggio anziani è una residenza dotata di ampi servizi sociali, da quello d’animazione a quello religioso, socio-sanitari con assistenza medica di base, infermieristica, farmaceutica, tutelare, e ancora servizi dietologici e socio-assistenziali, alberghie- ri: si va dalla ristorazione alla lavanderia, dal servizio di pulizia a internet, alla sanificazione degli ambienti, fino a ulteriori servizi come parrucchiere, barbiere, estetista, servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto a diposizione degli anziani. L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul web all’indirizzo: http://www.comunediriccia.it/lasfinge/index.html, curato dal web designer Antonello Fanelli con fo- to, informazioni, dettagli di ogni tipo di struttura e design organizzativo fino ai contatti cui rivolgersi. IF Isernia e Provincia 15 Sabato 16 giugno 2012 Cardiologia All’ospedale Veneziale un reparto all’avanguardia Impiantato per la prima volta un defibrillatore compatibile con la Risonanza magnetica nucleare ISERNIA. Presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’ Ospedale di Isernia è stato effettuato il primo impianto nel Molise di defibrillatore cardiaco compatibile con la Risonanza Magnetica Nucleare. Si tratta di una tecnologia innovativa è particolarmente importante perché consente ai pazienti portatori di un impianto di pace maker o defibrillatore cardiaco di effettuare, nel corso della loro vita, esami diagnostici come la risonanza magneticonucleare. L’intenso campo magnetico che si genera durante l’esame è infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori convenzionali, in quanto può provocare perdite di funzione del sistema con potenziale arresto cardiaco, aritmie ventricolari maligne, eccessivo incremento di calore all’interno del cuore. La Cardiologia di Isernia, diretta dal Professore Francesco Versaci, è tra le prime in Italia ad utilizzare i nuovi defibrillatori cardiaci impiantabili, dotati di meccanismi e materiali che non risentono del campo magnetico generato dalla Risonanza magnetica nucleare e, soprattutto, di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in eccesso generato durante l’ esame. “L’innovativo sistema adottato, denominato ProMRI® – spiega il Dr. Bruno Castaldi, referente regionale dell’ Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, che ha eseguito l’intervento - è un importante traguardo per i pazienti che necessitano di un dispositivo cardiaco impiantabile e per i quali, finora era precluso l’utilizzo dell’Imaging mediante risonanza magnetica (MRI), tecnica che non richiedendo nessuna esposizione alle radiazioni ionizzanti, garantisce una qualità superiore delle immagini e risulta spesso cruciale nella diagnostica e nella terapia di tumori, ictus e altre patologie neurologiche o ortopediche.” I nuovi dispositivi adottati a Isernia, destinati ai pazienti affetti da aritmie ventricolari maligne (o a rischio di tale patologia), sono anche in grado di trasmettere al medico tutti i dati diagnostici registrati, in modo continuo e completamente automatico mediante il sistema Home Monitoring®. Grazie alle recenti innovazioni tecnologiche di cui disponiamo siamo Il popolo del web discute sul recente provvedimento dell’Asrem Filtri dell’acqua, una nuova polemica si abbatte sulla sanità ISERNIA. Rimbomba dal web la nuova polemica sulla gestione dell’ospedale Veneziale, in seguito al provvedimento firmato dal Direttore Generale dell’Asrem, Angelo Percopo, dal Direttore Sanitario Giancarlo Paglione e dal direttore Amministrativo per affidare a una ditta che ha sede in provincia di Chieti la fornitura dei sistemi filtranti idrici per il nosocomio di Isernia e per quello di Venafro. L’Azienda sanitaria andrà a spendere complessivamente 174.240 euro ogni anno per fornire 121 filtri al mese, di cui 80 per l’ospedale Veneziale e 41 per il Santissimo Rosario. L’obiettivo del provvedimento, sollecitato dalla dottoressa Luciana De Cola, direttore sanitario dell’ospedale di Isernia, appare molto chiaro in ciò che viene riportato nella stessa delibera. In pratica i sistemi filtranti idrici sono necessari per prevenire i rischi di “contaminazioni da legionella e da altri agenti microbici”. La decisione dell’Asrem non convince alcuni operatori del nosocomio isernino, i quali, tra l’altro, sottolineano che fino ad oggi i due ospedali non sono mai stati dotati dei filtri. Ma la polemica nasce anche dalla opportunità di adottare un provvedimento così urgente mentre in entrambi gli ospedali ci sono molti problemi strutturali che da tempo attendono di essere risolti. Soprattutto ci si chiede perché solo ora si dotano i due nosocomi di sistemi filtranti che fin qui non ci sono mai stati. Per la dottoressa De Cola la polemica è incomprensibile perché siamo in presenza di un provvedimento che tutela i cittadini, adottato nel rispetto della legge regionale numero 226 del 25 luglio del 2011, approvata all’unanimità nell’assemblea di palazzo Moffa. “Legge – sottolinea la De Cola - che obbliga le strutture accreditate a dotarsi dei sistemi di filtraggio a garanzia della salute dei cittadini”. Insomma, perché polemizzare anche quando si fa qualcosa che serve alla gente? Questa è la domanda che pone la De Cola a quanti hanno criticato il provvedimento dell’Asrem che ha solo adeguato i due nosocomi alle prescrizioni dettate dalla legge. Questo non spegnerà la critica di chi ri- corda altre precarietà in attesa di risposte, ad iniziare dalla mancanza di ascensori idonei al trasporto dei pazienti nel nuovo blocco operatorio dell’ospedale di Isernia. in grado spiega il Professor Versaci di seguire i pazienti direttamente da casa: è possibile gestire pazienti più critici con aritmie, controllare il funzionamento dei pace-maker impiantati ed i pazienti con scompenso cardiaco. In particolare in questi pazienti è possibile effettuare un monitoraggio completo dei parametri vitali come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, il peso, la quota di liquidi per valutare anche a casa l’efficacia della terapia nel periodo post dimissione. Pertanto il monitoraggio continuo da, al medico, la possibilità di intervenire tempestivamente e al paziente, consapevole di essere continuamente seguito, una maggiore tranquillità e una migliore qualità di vita. Soprattutto in una regione come il Molise, in cui la popolazione spesso risiede in piccoli comuni, distanti dall’ospedale è possibile in questo modo ridurre gli accessi ospedalieri, con una notevole ottimizzazione delle risorse e soprattutto curando in modo ottimale proprio i pazienti più fragili: gli anziani ed i disabili che avranno così la possibilità di ricevere il migliore trattamento anche a domicilio. Larino Basso Molise 25 Sabato 16 giugno 2012 Nel trend annuale prestazioni ambulatoriali superiori a tremila e 500 ricoveri in day hospital Bambin Gesù, mille visite in 4 mesi Il centro pediatrico insediatosi al Vietri sembra vincere la diffidenza con i numeri LARINO. Il Centro pediatrico Bambino Gesù Molise, una scommessa vinta per la sanità molisana. Una scommessa vinta per l'ospedale frentano, dove ormai da nove mesi, l'equipe del direttore Italo Trenta con i numeri, con quel modello organizzativo e gestionale rispondente ai mo- derni standard di eccellenza unito all'elevata qualità delle prestazioni sanitarie, sta dando risposte alle sempre maggiori domande di 'aiuto' che provengono dai genitori dei bambini molisani, ma anche da parte di tante altre famiglie che giungono a Larino dalle regioni limitrofe. Stando ai Iorio con la responsabile del progetto numeri che poi sono l'espressione sintetica ma reale di tante piccole realtà familiari dove nascono e crescono i bambini, il centro di Larino dalla sua apertura, era il 13 ottobre 2011 al 31 dicembre dello scorso anno aveva all'attivo ben 540 visite ambulatoriali e 102 accessi in day hospital. Dati già di per sé confortanti per la nuova realtà sanitaria che, evidentemente ha risposto fin da subito a quella domanda assistenziale importante proveniente da una fascia della popolazione come è quella infantile. I dati dei primi mesi di attività sono stati confermati e superati da quelli di questi primi mesi del nuovo anno. Stando ai dati in nostro possesso e riferiti allo scorso 30 aprile, ebbene in so- Italo Trenta, direttore del centro pediatrico li quattro mesi le visite ambulatoriali hanno sfiorato quota mille, mentre gli accessi in day hospital hanno superato i 250. E ci siamo fermati allo scorso aprile. Basterebbe fare una previsione statistica per rendersi subito conto che, con ogni probabilità, nell'intero anno si supereranno i 3mila accessi con quasi 500 ricoveri in day hospital. Numeri importanti per un centro che, al di là dell'ottimo Italo Trenta e della dottoressa Berenice Basso, del personale infermieristico si avvale della collaborazione di equipe specialistiche della sede centrale di Roma che si recano a Larino sulla base delle domande assistenziali, offrendo consulenze per i casi più complessi e garantendo la continuità assistenziale durante il follow up dei piccoli pazienti dimessi dalla struttura romana. Un centro che offre, senza paure di smentite, finalmente ai piccoli pazienti molisani e ai tanti che giungono a Larino anche dalla regioni limitrofe, la possibilità di ottenere prestazioni sanitarie qualificate e facilmente accessibili. A ciò, crediamo, vadano aggiunti anche i benefici gestionali ed economici per il servizio sanitario regionale che si sostanzia di fatto nell'abbattimento dei cosiddetti viaggi della speranza, spesso non necessari per patologie che invece dallo scorso ottobre torvano una efficace risposta di salute in Molise, a Larino. Anno 3 n. 140 (551) - www.ilnuovomolise.it Direttore Responsabile: Pino Cavuoti Redazione CAMPOBASSO - Piazza della Vittoria n. 14/c - Tel 0874.91.332 - Fax 0874.18.61.521 Sanità e sprechi Il Veneziale fa acqua Spende 175mila euro per cambiare i filtri Servizio a pagina 18 18 CITTÀ DEL MOLISE Sabato 16 giugno 2012 ISERNIA Un’indagine del blog ‘L’infiltrato’ rivela che l’ospedale spenderà in proposito 175mila euro Veneziale, polemiche sui filtri d’acqua I SERNIA. Ancora caos al ‘Veneziale’, ma stavolta i disagi cronici del personale del pronto soccorso o quelli della struttura non c’entrano. L’ultima dell’ospedale pentro riguarda una spesa di circa 175mila euro in filtri d’acqua. Lo rivela un’inchiesta di Andrea Succi, firma di punta del blog d’informazione ‘L’infiltrato’, proprio il portale che qualche settimana fa portò all’attenzione del Corriere della Sera e del Paese intero la carenza, nel nosocomio pentro, degli ascensori che servono le sale operatorie. Intendiamoci, quella che sembra affiorare non è una storia di illeciti, ma una questione di opportunità. Come scrive ‘L’infiltrato’, “con prov- vedimento (n. 656 del 30 maggio 2012) del Direttore generale dell’Asrem Angelo Percopo - a firma dello stesso Percopo, del Direttore sanitario Giancarlo Paglione e del Direttore amministrativo Gianfranca Testa - si stabilisce di affidare alla ‘Ditta Evomed s.c. (ex Formed) con sede in Casacanditella (Chieti) la fornitura di sistemi filtranti idrici per gli stabilimenti ospedalieri di Isernia e Venafro”. Nello specifico si prevede che “l’intera fornitura full service”, comprensiva di “servizio postvendita”, dispone 121 filtri “al mese, 80 per Isernia e 41 per Venafro, per la modica cifra di 174.240 euro annui”. Soldi giustificati in termini di prevenzione. In L’ospedale di Isernia (Foto archivio) quanto, si legge nella delibera, “si è ravvisata l’opportunità di accogliere la richiesta di fornitura di sistemi filtranti per impianti idrici, pervenuta dal presi- dio ospedaliero di IserniaVenafro, quale misura di prevenzione e protezione dai rischi di contaminazione da legionella e da altri agenti microbici”. Infatti, il direttore sanitario Luciana De Cola conferma: “Stiamo solo rispettando una legge regionale, la 226 del 5 luglio 2011, secondo la quale tutte le strutture accreditate con l’Asrem devono essere dotate di filtri”. Anzi, spiega meglio la De Cola, quelli in questione sono “elementi da applicare per prevenire l’inquinamento”. Per questo, il direttore si domanda perché fare polemica anche quando di mezzo c’è la salute pubblica. Tuttavia, qualche dubbio sorge. E ‘L’infiltrato’ domanda: “Chi è la Evo- Il direttore sanitario: rispettiamo la legge e tuteliamo la salute pubblica med cui è stata appaltata la ricca fornitura dei filtri, con sede a Casacanditella, comune di 1.400 anime in provincia di Chieti?”. D’altra parte, tanti sanitari e cittadini che vi hanno avuto a che fare, spiegano che i filtri, al Veneziale, non ci sono mai stati in 40 anni di esistenza. E, ancora: perché, magari, non predisporne soltanto uno ‘alla fonte’, invece che 80 solo all’ospedale di Isernia? Ecco il nocciolo della questione. Era davvero necessario predisporre una spesa tanto onerosa in tempi come questi. Tempi in cui mancano finanche gli ascensori negli ospedali, pardon, nell’ospedale? 12 CITTÀ DEL MOLISE Sabato 16 giugno 2012 RICCIA - FORTORE Salute e movimento, il dibattito a Riccia Alla comunità alloggio anziani di piazza Umberto I medici, esperti e psicologi si confronteranno sul benessere R ICCIA. Medici, esperti, psicologici. Ma anche istruttori e responsabili. Un convegno sull’attività fisica, che equivale al benessere. 01 ! "# $%&'%()*& + !, !-"./.! !"# !"$"%&'"(")*" &)%("))"%!%+ !"#-%%*%+.$/&0"!$&*"//1&2"% !"#34)/$") ("))&%%*%+.$/&&0!0! 0&'"%#(&))&%"!&&))&0!&%/& !"#*"%5"2%(")6""$$"!" !"#4%%*%+7$/&(&%%&%�!2!$)%&% A Riccia oggi presso la Comunità Alloggio Anziani, a partire dalle ore 10 si alza il sipario di un interessante seminario chiamato “La salute nel movimento”. Ricco e istruttivo il programma dell’evento: a dare il via al convegno sarà Emiliana Coromano, presidente della Cooperativa La Sfinge che gestisce la Comunità Alloggio Anziani, seguìta dai sa- luti delle autorità (interverranno l’assessore alle Politiche sociali di Riccia, Mariapina Vassalotti, e l’assessore allo Sport Davide Morrone). Dalle 10.30, il dottor Mino Dentizzi discuterà del tema “Attività fisica per un sano invecchiamento”. Poi sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base, che discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti: dalla teoria alla pratica”. Alle ore 11 spazio a Maria Concetta Mignogna, psicologa della Comunità, con la tematica “Gioventù e mito del benessere”. Infine, chiuderanno il convegno gli istruttori Alessandro Pinelli e Carlo Evangelista, e il dott. Carlo D’Aurizio, responsabile Asrem per il progetto A.F.A., su “Attività fisica adattata: i primi risultati”. Il Piano Sanitario Nazionale 2010-2012 si pone l’obiettivo prioritario di promuovere nuovi stili di vita attivi, ed in questo ambito lo svolgimento di un’attività fisica regolare rappresenta un fattore determinante per il miglioramento e il mantenimento della salute. Così, la Comunità Alloggio Anziani del Comune di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato all’interno della propria struttura dei cor- si A.F.A. (Attività Fisica Adattata) che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come stile di vita, e favorire la socializzazione. Peraltro, va sottolineato che i corsi A.F.A. sono rivolti non solo agli ospiti della Comunità Alloggio Anziani, ma anche all’intera comunità riccese. Nello specifico, la Comunità Alloggio Anziani è una residenza dotata di ampi servizi sociali (da quello d’animazione a quello religioso), socio-sanitari (assistenza medica di base, infermieristica, farmaceutica, tutelare, e ancora servizi dietologici e socio-assistenziali), alberghieri (si va dalla ristorazione alla lavanderia, dal servizio di pulizia a internet, alla sanificazione degli ambienti), fino a ulteriori servizi come parrucchiere, barbiere, estetista, servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto a diposizione degli anziani. L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul web (http://www.comunediriccia.it/ lasfinge/index.html, curato dal web designer Antonello Fanelli) con foto, informazioni, dettagli di ogni tipo di struttura e design organizzativo fino ai contatti cui rivolgersi. CITTÀ DEL MOLISE Sabato 16 giugno 2012 13 LA UIL FPL DENUNCIA I TURNI MASSACRANTI E LE FERIE NEGATE AGLI INFERMIERI Vietri, la protesta dei sindacati Mancinelli: «E’ un attacco ai diritti dei lavoratori» L ARINO. «Turni massacranti per gli infermieri del Vietri, in particolare quelli del Pronto Soccorso, senza un giorni di riposo, mentre tutti coloro che avevano programmato le ferie in questo periodo sono state sospese»: la denuncia arriva da Giulio Mancinelli, segretario regionale della Uil Fpl. Per l’organizzazione di categoria «questo un attacco al diritto dei lavoratori, in un settore così delicato come quello degli infermieri dove ci vuole la massima lucidità nei confronti di quelle sfortunate persone che devono ricorrere alle cure degli stessi senza poter dare loro la massima attenzio- ne perché stressati dal troppo lavoro (E senza essere pagati perché gli straordinari non li pagano più da un paio di anni)». La Uil Fpl chiede alla direzione di questa Asrem di fare chiarezza di quello che sta accadendo, e di intervenire prima che succeda qualcosa. 4 Sanità PRIMO PIANO tidiano del Molise Il Quo Quotidiano o1 6 giugno 20 12 Sabato 16 2012 Sabat Bilancio 2011 dell’Asrem: “Se le dichiarazioni del manager, sono vere perché è stato nominato un altro commissario?” Percopo va rimosso, Petraroia chiede al Governo di sostituirlo Il Cardarelli CAMPOBASSO. “Se le dichiarazioni del Manager, sono vere perché il Consiglio dei Ministri ha nomi- Filippo Basso nato un secondo Commissario ad Acta?” Numerosi oltre che argomentati gli interrogativi che pone il vice presidente della Seconda Commissione Permanente Michele Petraroia il quale chiede al Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà e al ministro Renato Balduzzi di intervenire per sollecitare il Governo a rispettare i principi costituzionali e garantire alla popolazione molisana livelli essenziali di assistenza sanita- ria piuttosto che penalizzarli con tagli punitivi ed umilianti. Chiede inoltre chiarimenti sul Bilancio Asrem 2011 e la rimozione del dottor Angelo Percopo dall’incarico di Direttore Generale dell’Asrem . “Se le affermazioni del Manager lanciate in pubbliche interviste, contrastano con i dati del Bilancio 2011, pre-istituiti ed esaminati, nei Tavoli di Verifica Ministeriali del 20 gennaio e del 3 aprile 2012, che hanno determinato la nomina del dottor Filippo Basso, come può rimanere in carica un Direttore Generale che afferma il contrario di ciò che è emerso ed è stato accertato dai tecnici del Ministero del- l’Economia e della Salute? Il Governo – prosegue Petraroia – ha preso atto della mancata inversione del trend gestionale, del perpetuarsi di scelte amministrative in contrasto con le prescrizioni ministeriali e del conseguente sbilancio finanziario dell’Asrem che persiste nonostante i drasti- A Basso non è giunta ancora alcuna notifica Angelo Percopo L’impegno di Di Sandro per salvare l’attività dei centri socio educativi colpito dall’eventualità che l’assistenza possa essere messa in discussione per motivi finanziari, e allo stesso tempo ammirato per la qualità delle prestazioni erogate in molte di queste strutture: “realtà poco sponL’assessore Di Sandro sorizzate che vanno avanti con difficoltà quotidiane e che si supportano solo grazie al lavoro costante e caparbio degli operatori; ho ritenuto di dover ascoltare le problematiche connesse alla gestione di questo ge- Commissari ad Acta in carica”. Petraroia sollecita dunque il Consiglio dei Ministri a formalizzare con la massima urgenza il provvedimento di nomina del nuovo Commissario ad Acta e definire con lo stesso le modalità di sostituzione del Manager dell’Asrem con un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, sulla stregue di ciò che hanno fatto le Asl di Napoli e di Salerno. Di Pietro: la sanità è ferma Casanostra e il Centro Giorgio Palmieri continueranno a funzionare CAMPOBASSO. Alla fine ci si è resi conto dei tanti sacrifici di cui si fanno carico gli operatori delle strutture dedite all’assistenza e la rieducazione delle persone affette da sindrome down di età adulta, (Casanostra AIPD) e dei ragazzi affetti da disagio mentale (Centro Giorgio Palmieri) che incontrando l’assessore Filoteo Di Sandro hanno rappresentato il disagio legato ai costi di gestione che, alla luce delle continue diminuzioni delle fonti di finanziamento, rendono quasi impossibile la stessa sopravvivenza del servizio. L’assessore Di Sandro, ci tagli ai servizi regionali ed il massimo livello di imposizione fiscale nazionale. A fronte di una situazione ingovernabile, il Consiglio dei Ministri, ha inteso procedere alla nomina del dott. Filippo Basso, ma a distanza di otto giorni non ha ancora notificato allo stesso il provvedimento di insediamento con la specifica dei margini di mandato ed il chiarimento sulle distinte competenze attribuite ai due nere di strutture al fine di portare la vicinanza delle Istituzioni regionali, che seppur alla luce di una situazione economica di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del servizio almeno per l’intero 2012”. Di Sandro ha impegnato la Struttura regionale e reperire risorse in modo da scongiurarne la chiusura e si impegnerà a presentare una proposta di Legge regionale per la non auto-sufficienza volta al sostegno delle strutture aggregative delle persone affette da disabilità; salvando per ora due di queste realtà. CAMPOBASSO. Anche il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, chiede che Filippo Basso nominato lo scorso 7 giugno commissario ad Acta dal Consiglio dei ministri sia subito messo nelle condizioni di lavorare. “Basso – scrive in una nota Di Pietro – chiamato ad operare accanto al commissario Michele Iorio, responsabile dei gravi disavanzi sanitari del Molise, non ha ricevuto neanche la notifica d’insediamento e non sono ancora chiare né le funzioni né i margini d’azione. Tra l’altro, è in via d’approvazione un piano di rientro sanitario che andrà alla firma di Iorio. Ecco perché è sempre più urgente che il dottor Basso si insedi al più presto. Da mesi con interrogazioni ed interpellanze abbiamo sollecitato l’esecutivo perché si proceda ad una gestione sana di cui il Molise non può beneficiare da anni e ora la perdurante paralisi gestionale nel sistema sanitario è davvero inaccettabile. Non si perda altro tempo, i cittadini molisani hanno diritto a una sanità degna di questo nome e Basso deve poter operare serenamente e al più preso per fare pulizia, eliminando gli sprechi, le storture e le magagne commesse finora”. 6 Attualità CAMPOBASSO tidiano del Molise Il Quo Quotidiano o1 6 giugno 20 12 Sabato 16 2012 Sabat Ad organizzare il meeting, l’unità operativa di anestesia e rianimazione, diretta dal dottore Romeo Flocco Cardarelli, l’ospedale festeggia l’anniversario con un convegno Dal 1927 ad oggi tutte conquiste per la sanità molisana Gaetano Venditti e Gennaro Barone Una storia che affonda le e rianimazione, diretta dal radici nei secoli della me- dottore Romeo Flocco, ha dicina, quella dell’ospeda- organizzato un seminario le ‘Cardarelli’ di Campo- “L’ospedale Cardarelli, dal basso. In 1927 ad occasione oggi”. Un dell’85° evento imAnniversaprontato su rio deluna ricostrul’inaugurazione storica zione del e culturale presidio sadel distretto nitario più e del ruolo importante che la sanità del Molise, pubblica ha l’Unità giocato nella operativa vita italiana. Romeo Flocco di anestesia “Studiare il passato ci permettere di rispondere in maniera più decisa alle domande del presente, ma soprattutto del futuro incerto dell’accesso gratuito alle cure”, commenta Romeo Flocco. Protagonista assoluto della conferenza, svoltasi nella sala a lui dedicata, il dottore e professore universitario Antonio Cardarelli, che rappresenta ancora oggi il connubio tra la ricerca scientifica e la dedizione pratica dei medici. Presenti al- Luigi Di Marzio l’esposizione della ricerca storica a cura di Gaetano Venditti, studenti in Medicina, medici, infermieri, operatori sanitari, volontari e dirigenti protagonisti in prima linea della storia del Cardarelli. “Mi auguro che le conquiste duramente ottenute negli anni – commenta Gaetano Venditti – possano persistere anche nel futuro. La storia di questo ospedale ci insegna come il rapporto tra cittadino e sanità non sia sempre stato lo stesso: basti pensare ai secoli prima del 1900, in cui era il mondo religioso ad occuparsi dell’assistenza medica, di natura essenzialmente domiciliare. Il Cardarelli, costruito nel 1927 in via Petrella sulla base di un vecchio convento, ha cambiato per sempre il modo di concepire la sanità, diventando quello che oggi noi conosciamo e che dobbiamo difendere”. Gi.Ro. 65 12 - ANNO XV - N. 1 6 GIUGNO 20 165 2012 16 SABATTO 1 SABA RED AZIONE CAMPOBASSO REDAZIONE Il progetto promosso con l’Asrem è nato per approfondire con medici e psicologici il concetto di benessere Salute e movimento, esperti a confronto Si svolgerà stamattina il convegno organizzato dalla Comunità alloggio anziani La Comunità del Comune di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato all’interno della propria struttura dei corsi A.F.A. (Attività Fisica Adattata) con un duplice obiettivo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento, e favorire la socializzazione. Medici, esperti, psicologici, istruttori e responsabili prenderanno parte oggi al convegno sull’attività fisica, “La salute nel movimento”, finalizzato ad approfondire il concetto di benessere. Ad aprire l’incontro Emiliana Coromano, presidente Veduta di Riccia della Cooperativa La Sfinge che gestisce la Comunità Alloggio Anziani; seguiranno i saluti delle autorità (interverranno l’assessore alle Politiche sociali di Riccia, Maria- pina Vassalotti, e l’assessore allo Sport Davide Morrone). A partire dalle 10,30, il dottor Mino Dentizzi discuterà del tema “Attività fisica per un sano invecchiamento”. Poi sarà il turno di Francesca Cirelli, medico di base, che discuterà del “Counseling dell’attività fisica ai proprio pazienti: dalla teoria alla pratica”. Alle ore 11 spazio a Maria Concetta Mignogna, psicologa della Comunità, con la tematica “Gioventù e mito del benessere”. Infine, chiuderanno il convegno gli istruttori Alessandro Pinelli e Carlo Evangelista, e il dott. Carlo D’Aurizio, responsabile Asrem per il progetto A.F.A., su “Attività fisica adattata: i primi risultati”. Va sottolineato che il Piano Sanitario Nazionale 2010-2012 si pone l’obiettivo prioritario di promuovere nuovi stili di vita attivi, ed in questo ambito lo svolgimento di un’attività fisica regolare rappresenta un fattore determinante per il miglioramento e il mantenimento della salute. Così, la Comunità Alloggio Anziani del Comune di Riccia, grazie alla collaborazione con l’Asrem, ha attivato all’interno della propria struttura dei corsi A.F.A. (Attività Fisica Adattata) che hanno un duplice ruolo: combattere la sedentarietà promuovendo il movimento come stile di vita, e favorire la socializzazione. Peraltro, va sottolineato che i corsi A.F.A. sono rivolti non solo agli ospiti della Comunità Alloggio Anziani, ma anche all’intera comunità riccese.Nello specifico, la Comunità Alloggio Anziani è una residenza dotata di ampi servizi sociali (da quello d’animazione a quello religioso), socio-sanitari (assistenza medica di base, infermieristica, farmaceutica, tutelare, e ancora servizi dietologici e socio-assistenziali), alberghieri (si va dalla ristorazione alla lavanderia, dal servizio di pulizia a internet, alla sanificazione degli ambienti), fino a ulteriori servizi come parrucchiere, barbiere, estetista, servizio di trasporto, attività riabilitative specialistiche. Tutto a diposizione degli anziani. L’ampio contenitore informativo è visualizzabile sul web (http: //ww. comunediriccia. it/la sfinge/index.html, curato dal web designer Antonello Fanelli) con foto, informazioni, dettagli di ogni tipo di struttura e design organizzativo fino ai contatti cui rivolgersi. 55 13 - FFAX AX 0865.4039 73 551 0865.403973 Filtri per l’acqua, spesa record per Veneziale e Ss Rosario Una spesa di 175mila euro l’anno per la fornitura di sistemi filtranti idrici per gli ospedali Veneziale di Isernia e Ss Rosario di Venafro. Lo rivela il portale d’informazione on line “Infiltrato.it”. Nell’inchiesta si fa chiaro riferimento a un provvedimento del 30 maggio scorso, firmato dalla dirigenza dell’Asrem, in cui si stabilisce di affidare la fornitura dei filtri a un’azienda con sede in provincia di Chieti. “Nello specifico – si legge sull’Infilitrato - si prevede che “l’intera fornitura full service”, comprensiva di “servizio post-vendita”,dispone 121 filtri “al mese” per la modica cifra di174.240 euro annui”. L’impiego di filtri per impianti idrici dovrebbe prevenire la legionella e altre malattie. Finora di questi filtri nei due ospedali se ne sarebbe fatto a meno. Ora sono diventati necessari. Perché? Luciana De Cola, direttore sanitario del Veneziale, spiega: “Stiamo rispettando una legge regionale del 2011, secondo la quale tutte le strutture accreditate con l’Asrem devono essere dotate di filtri, per prevenire inquinamento e malattie. Dunque, ci stiamo solo attenendo alle normative, nel rispetto della salute di tutti i cittadini”. 14 Attualità ISERNIA tidiano del Molise Il Quo Quotidiano o1 6 giugno 20 12 Sabato 16 2012 Sabat Veneziale. L’intervento è stato effettuato dal professor Versaci. I pazienti saranno monitorati pure da casa Risonanza anche per i cardiopatici Impiantato per la prima volta in Molise il defibrillatore compatibile con gli esami diagnostici Medicina e tecnologia all’avanguardia in Molise: effettuato presso il Veneziale di Isernia il primo impianto di defibrillatore cardiaco compatibile con la Risonanza Magnetica Nucleare. L’intervento è stato effettuato presso l’ Unità Operativa di Cardiologia. L’utilizzo di questa tecnologia innovativa è particolarmente importante se si pensa che molti pazienti, sottoposti ogni anno ad impianto di pace maker o defibrillatore cardiaco avrebbero potuto avere necessità nel corso della loro vita di esami diagnostici come la risonanza magnetico-nucleare, della quale non avrebbero potuto altrimenti usufruire. L’intenso campo magnetico che si genera durante l’esame è infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori convenzionali, in quanto può provocare perdite di funzione del sistema con potenziale arresto cardiaco, aritmie ventricolari maligne, eccessivo incremento di calore all’interno del cuore. La Cardiologia di Isernia, diretta dal Professor Francesco L’ospedale Veneziale di Isernia Versaci, è tra le prime in Italia ad utilizzare i nuovi defibrillatori cardiaci impiantabili, dotati di meccanismi e materiali che non risentono del campo magnetico generato dalla Rmn, soprattutto, di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in eccesso generato durante l’ esame. “L’innovativo sistema adottato, denominato ProMri – spiega il Dr. Bruno Castaldi (referente regionale dell’ Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione) che ha eseguito l’intervento, è un importante traguardo per i pazienti che necessitano di un dispositivo cardiaco impiantabile e per i quali, finora era precluso l’utilizzo dell’Imaging mediante risonanza magnetica (MRI), tecnica che non richiedendo nessuna esposi- zione alle radiazioni ionizzanti, garantisce una qualità superiore delle immagini e risulta spesso cruciale nella diagnostica e nella terapia di tumori, ictus e altre patologie neurologiche o ortopediche.” I nuovi dispositivi adottati a Isernia, destinati ai pazienti affetti da aritmie ventricolari maligne (o a rischio di tale patologia), sono anche in grado di trasmettere al medico tutti i dati diagnostici registrati, in modo continuo e completamente automatico mediante il sistema Home Monitoring. “Grazie alle recenti innovazioni tecnologiche di cui disponiamo - spiega il Professor Versaci - siamo in grado di seguire i pazienti direttamente da casa: è possibile gestire pazienti più critici con aritmie, controllare il funzionamento dei pace-maker impiantati ed i pazienti con scompenso cardiaco. In particolare in questi pazienti è possibile effettuare un monitoraggio completo dei parametri vitali come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, il peso, la quota di liquidi per valutare anche a casa l’effi- cacia della terapia nel periodo post dimissione. Pertanto il monitoraggio continuo da, al medico, la possibilità di intervenire tempestivamente e al paziente, consapevole di essere continuamente seguito, una maggiore tranquillità e una migliore qualità di vita. Soprattutto in una regione come il Molise, in cui la popolazione spesso risiede in piccoli comuni, distanti dall’ospedale è possibile in questo modo ridurre gli accessi ospedalieri, con una notevole ottimizzazione delle risorse e soprattutto curando in modo ottimale proprio i pazienti più fragili: gli anziani ed i disabili che avranno così la possibilità di ricevere il migliore trattamento anche a domicilio”. Un defibrillatore cardiaco compatibile con la risonanza magnetica Di Sandro assicura: «I centri per disabili non chiuderanno» - ONE Reader Page 1 of 1 Di Sandro assicura: «I centri per disabili non chiuderanno» 16-06-2012 Sanità Le attività «Casanostra Aipd e Centro Giorgio Palmieri», due importanti centri socio educativi operanti su Campobasso dedicati rispettivamente all'assistenza delle persone affette da sindrome di Down di età adulta e di ragazzi affetti da disagio mentale, continueranno le loro attività. Lo ha garantito l'assessore regionale alla sanità e politiche sociali Filoteo di Sandro che ha incontrato, nei giorni scorsi i referenti delle due importanti strutture. Quest'ultime hanno rappresentato difficoltà legate ai costi di gestione che, alla luce delle continue diminuzioni delle fonti di finanziamento, rendono quasi impossibile la sopravvivenza stessa del servizio. L'assessore Di Sandro, ha ritenuto di poter impegnarsi a reperire risorse per assicurare la continuità del servizio almeno fino alla fine del 2012. Su scala più larga si è discusso sulla necessità di approntare una legge regionale in materia: «La nostra Regione vanta delle strutture rivolte all'assistenza ed alla rieducazione di soggetti affetti da gravi patologie psichiche e fisiche di tutto rispetto - ha detto l'assessore - Dagli incontri dei giorni scorsi ho avuto modo di verificare che c'è personale addetto impegnato per molte ore al giorno nell'assistenza e nell'educazione di ragazzi con disagi psichici o affetti da sindrome di down che portano avanti un lavoro complesso ma con risultati dalle indubbie ricadute sociali come quello svolto da "Casanostra Aipd" e dal "Centro Giorgio Palmieri". Per questi motivi, ho ritenuto di dover ascoltare le problematiche connesse alla gestione di questo genere di strutture al fine di portare la vicinanza delle Istituzioni regionali che, seppur alla luce di una situazione economica di oggettiva difficoltà, ne consentisse la prosecuzione del servizio almeno per l'intero 2012. - ha concluso - Mi impegnerò, pertanto, a presentare un proposta di Legge regionale volta al sostegno delle strutture ». Al.Cia. Chiudi http://club.iltempo.it/onebrowser/get/xml/ILTEMPO/2012/06/16/xml/04_ABRUZZO-... 18/06/2012 Veltro (Asrem): «Servono nuove strategie» - ONE Reader Page 1 of 1 Veltro (Asrem): «Servono nuove strategie» 16-06-2012 Disagio sociale A tenere banco è ancora la questione sociale e il disagio di parte di cittadini. Situazione collegata ai sempre più frequenti casi di suicidio. Dopo le parole di diversi politici ed esponenti del Consiglio regionale, adintervenire sulla vicenda Franco Veltro, direttore del Dipartimento di Salute Mentale. «Ogni anno nella comunità europea a 27 paesi scompare una città di 67.000 abitanti - si legge in una nota -, una statistica superiore agli incidenti stradali. In entrambi i casi nessuna associazione viene fatta con le statistiche dei pazienti psichiatrici, o con il numero di servizi sanitari da un lato o con l'organizzazione delle forze armate dall'altro lato. Pertanto resto allo stesso tempo stupito da dati relativi alla salute mentale che a mio avviso riflettono evidentemente altre istanze, sicuramente non quelle pertinenti a creare un dibattito sul disagio sociale che forse andrebbe affrontato nei binari e nei circuiti giusti, cioè quelli pertinenti a questa materia. Con questo è necessario correggere anche alcuni dati forniti non corretti. Gli utenti che si rivolgono al Servizio di Salute Mentale, fulcro dell'assistenza psichiatrica, sono circa 2.200. Per il resto non vi sono più Case Famiglie, da oltre 10 anni, ma Comunità di Riabilitazione Psicosociale. Siamo lieti come professionisti di ricevere indirizzi chiari e metodologie in tema di integrazione socio-sanitaria da parte dell'assemblea regionale. Senza chiare e riproducibili metodologie di integrazione sociosanitarie rischiamo molto, ma soprattutto la cittadinanza». Chiudi http://club.iltempo.it/onebrowser/get/xml/ILTEMPO/2012/06/16/xml/04_ABRUZZO-... 18/06/2012 Un pacemaker immune alla risonanza magnetica - ONE Reader Page 1 of 1 Un pacemaker immune alla risonanza magnetica 16-06-2012 Per la prima volta all’ospedale Veneziale Un pacemaker che permetta di effettuare la risonanza magnetica. Grandi passi avanti all’Unità di Cardiologia dell’ospedale Venaziale di Isernia. Effettuato nei giorni scorsi il primo intervento in Molise per installare un primo impianto di defibrillatore cardiaco compatibile con la risonanza magnetica nucleare. L'utilizzo di tale tecnologia innovativa è particolarmente importante se si pensa che molti pazienti, sottoposti ogni anno ad impianto di pacemaker avrebbero potuto avere necessità nel corso della loro vita di esami diagnostici come la risonanza magnetico-nucleare della quale non avrebbero potuto altrimenti usufruire. L'intenso campo magnetico che si genera durante l'esame è infatti potenzialmente pericoloso per i pazienti portatori di defibrillatori convenzionali, in quanto può provocare perdite di funzione del sistema con potenziale arresto cardiaco, aritmie ventricolari maligne, eccessivo incremento di calore all'interno del cuore. La Cardiologia di Isernia, diretta da Francesco Versaci, è tra le prime in Italia ad utilizzare i nuovi defibrillatori cardiaci impiantabili, dotati di meccanismi e materiali che non risentono del campo magnetico e, soprattutto, sono dotati di elettrocateteri in grado di disperdere il calore in eccesso generato durante l' esame. «L'innovativo sistema adottato, denominato ProMri - spiega Bruno Castaldi referente regionale dell' Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione che ha eseguito l'intervento-, è un importante traguardo per i pazienti che necessitano di un dispositivo cardiaco impiantabile e per i quali, finora era precluso l'utilizzo dell'Imaging mediante risonanza magnetica, tecnica che non richiedendo nessuna esposizione alle radiazioni ionizzanti, garantisce una qualità superiore - ha continuato - delle immagini e risulta spesso cruciale nella diagnostica e nella terapia di tumori, ictus e altre patologie neurologiche o ortopediche». Chiudi http://club.iltempo.it/onebrowser/get/xml/ILTEMPO/2012/06/16/xml/04_ABRUZZO-... 18/06/2012