Silenzio e imbarazzo nell`Asl `sotto accusa`. Pazienti contenti
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Silenzio e imbarazzo nell`Asl `sotto accusa`. Pazienti contenti
Termoli - Silenzio e imbarazzo nell’Asl ’sotto accusa’. Pazienti contenti: "Finalment... Pagina 1 di 2 ARCHIVIO ARTICOLI TERREMOTO SANITÀ - THE DAY AFTER Silenzio e imbarazzo nell’Asl ’sotto accusa’. Pazienti contenti: "Finalmente un po’ d’ordine" Alla Asl di via del Molinello tutto sembra tornale alla normalità. L’atmosfera è però di tensione e, all’indomani del Blitz dei Carabinieri del Nas, i dipendenti dell’Azienda sanitaria alzano le spalle, come a dire «noi non sapevamo nulla». Un clima omertoso dunque che vede il poliambulatorio tornare alla routine, con gli utenti seduti in sala d’attesa e il personale barricato negli uffici a svolgere i propri lavori. Porte chiuse e corridoi semideserti, e a parlare sono solo gli utenti: «Stranamente oggi si vedono meno dipendenti al bar...». Termoli. Bocche cucite, clima omertoso. Nel poliambulatorio di via del Molinello tutto sembra essere tornato tranquillo. Sale d’aspetto piene, personale quasi tutto barricato negli uffici a svolgere le proprie mansioni. In giro non c’è nessuno, ad eccezione degli utenti in coda. Persone che attendono il proprio turno, che parlottano tra di loro. Eppure nell’aria c’è un che di strano e l’atmosfera ha un qualcosa di spigoloso e pesante, e la calma che sembra regnare sovrana piano piano diventa solo apparente. A 24 ore dal blitz dei Carabinieri del Nas, che hanno svolto perquisizioni nell’ambito dell’indagine ancora in corso sull’assenteismo, tutto sembra tornare alla “normalità”. Lo conferma più di qualcuno, tra medici e infermieri, fermati per una “rapida” battuta – un commento – “rubata” sull’uscio delle stanze di lavoro. Ma tra gli interpellati nessuno si sbilancia. «Oggi si lavora regolarmente», dicono, chiudendo in quattro e quattr’otto la conversazione. Perfino alle domande “Si è accorto di qualcosa? Se l’aspettava?” si risponde a monosillabi. C’è chi fa spallucce, chi addirittura dice: «Io ieri mattina non c’ero, ho preso servizio nel pomeriggio e non sapevo nulla». Poi il silenzio. Ma di quelli eloquenti, che parlano da sé. Tanto che viene da pensare che forse, più di qualcuno lì sapeva qualcosa. Come se in fondo i Carabinieri non hanno svelato nulla di così “segreto”. La faccenda del “malcostume” sanitario e i 52 nomi di colleghi indagati tra medici, infermieri e dirigenti, sospettati a vario titolo di reati che vanno dalla truffa al falso, viene fatta scivolare in secondo piano e la routine prende il sopravvento. Eppure, ieri mattina, l’arrivo improvviso delle forze dell’ordine, giunte per controlli, perquisizioni e notifiche, ha generato un bel po’ di disordine, mandando in confusione perfino gli utenti che in quel momento si trovavano alla Asl per analisi o visite mediche programmate. «Dovevo fare delle analisi – ha raccontato un resid fermato, appena varcato l’ingresso, da alcuni militari che mi hanno chiesto un documento di riconoscimento e il foglio di prenotazione. C’era un gran movimento nella struttura e meno personale del solito in giro per i corridoi». Se da un lato i dipendenti sono anche eccessivamente silenziosi, gli utenti non disdegnano commenti fin troppo espliciti: «Stranamente oggi si vedono meno dipendenti fuori o al bar a prendere un caffé, era ora che si facesse un po’ d’ordine», afferma un cittadino nella sala d’attesa, con una vena di sarcasmo. http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=10266 Termoli - Silenzio e imbarazzo nell’Asl ’sotto accusa’. Pazienti contenti: "Finalment... Pagina 2 di 2 Intanto, le indagini non sembrano essere affatto concluse. Anzi, sono appena cominciate, e a quanto pare anche nei prossimi giorni sono previsti ulteriori accertamenti. (Pubblicato il 16/03/2012) http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=10266 16/03/2012 Anno 3 n. 62 (473) - 20316 9 772039 929706 € 1,00* www.ilnuovomolise.it Direttore Responsabile: Pino Cavuoti Redazione CAMPOBASSO - Piazza della Vittoria n. 14/c - Tel 0874.91.332 - Fax 0874.18.61.521 [email protected] Carabinieri a caccia di assenteisti Ieri mattina controllati medici, infermieri e impiegati dell’Asrem bassomolisana: in 52 mancavano all’appello San Eriberto LE CITTÀ DEL MOLISE 17 TERMOLI Assenteismo all’Asrem, blitz dei Nas Nel mirino delle forze dellʼordine oltre 50 dipendenti dellʼazienda molisana T ERMOLI. Terremoto nell’Asrem bassomolisana: sotto accusa oltre 50 tra dirigenti, medici, infermieri e impiegati. Le imputazioni più pesanti sono abuso d’ufficio, peculato e truffa. Gravi i reati attribuiti ad oltre 50 tra dirigenti, medici e impiegati del servizio Asrem costiero; nella mattina di ieri, il nucleo operativo territoriale dei Nas della provincia di Campobasso, in collaborazione con la compagnia di Termoli e supportata dai Nas di Foggia, hanno avviato un’operazione atta all’acquisizione degli atti all’interno di alcuni reparti dell’ospedale San Timoteo di viale San Francesco, e presso gli uffici Asrem di via Mulinello a Termoli. Indagine - che ha visto recapitare decine di notifiche - che ha coinvolto anche il poliambulatorio di Montenero di Bisaccia. Sul posto il comandante dei Nas di Campobasso Antonio Forciniti che ha coordinato l’intervento unitamente al capitano del comando locale France- Abuso d’ufficio, peculato e truffa sono le accuse che pendono sugli indagati sco Maceroni. Corposo dispiegamento di forze dell’ordine che già dalle prime ore del mattino di ieri, alle 7 circa, ha effettuato un operazione presso le tre strutture sanitarie. Le accuse, che pendono sulla testa dei vertici e del personale sanitario costiero, sono da ritenersi gravi e non si esclude, così come reso noto dallo stesso Forciniti, che possano essere motivo di più licenziamenti. Azione, quella sviluppata dai militari, che potrebbe decimare il personale Asrem locale quindi. Si parla di oltre 50 indagati, un numero che sembrerebbe essere destinato a crescere. I provvedimenti - notificati dai militari dell’arma nella mattina di ieri su richiesta della Procura della Repubblica di Larino nella persona del pm Luca Venturi – sono stati sviluppati a seguito di indagini che, avviate già dallo scorso 2010, si sono concentrate maggiormente sull’assenteismo, punto cardine questo da cui sono scaturiti i numerosi illeciti. Indagini che sono state avvalo- rate da acquisizioni, da parte degli inquirenti, di testimonianze, pedinamenti e registrazioni. Sembrerebbe, dalle prime indiscrezioni, che ci sarebbero stati esponenziali episodi di assenteismo perpetrato nel tempo unitamente a benefici economici e utilizzo di macchinari sanitari e autovetture di servizio - per scopi prettamente personali - da parte degli addetti che operano all’interno delle tre strutture finite nel mirino degli investigatori. IdaPet Nella foto il comandante dei Nas di Campobasso Antonio Farciniti insieme a due carabinieri 6 ATTUALITÀ Venerdì 16 marzo 2012 I pazienti si ricoverano dove c’è qualità Tamburro (Adc) analizza i dati della mobilità molisana e ammette: occorre specializzare gli ospedali pubblici evitando i doppioni C AMPOBASSO. Specializzare gli ospedali pubblici eliminando i doppioni, integrare pubblico e privato, mettere a capo dei reparti primari capaci di dare un miglioramento percepibile della qualità delle cure erogate, coinvolgere i medici di base per responsabilizzarli verso La ricetta per migliorare la sanità: diciamo che per integrazione, passiva ogni cinque molisani che uno preferiscegliere primari siscericoverano andare fuori regione; per quella attiva diciache per ogni cinque capaci, eliminare mo ricoveri che si effettuano in regione uno è rivolto i doppioni a pazienti non molisani. burro che in una lunga nota spiega appunto la situazione. “E’ chiaro inizia il consigliere - che se un residente molisano si ricovera in Abruzzo, egli non paga nulla come se si ricoverasse in Molise ma, poi, la Regione Abruzzo ri- un utilizzo migliore delle risorse della regione, eliminando il ricorso a cure fuori regione quando possibile. Sono queste le linee guida di Riccardo Tamburro che interviene nel dibattito sulla sanità molisana pronta ad essere riformata con il pIano sanitario regionale al vaglio della Commissio- I malati di fuori regione preferiscono le strutture private ne e che sta già creando motivi di scontro per la sopravvivenza o meno di questo piuttosto che dell’altra struttura. E visto che il settore è fatto anche di cifre e numeri, come ampiamente dimostrato dal deficit sanitario in cui versa la regione Molise, i due argomenti secondo Tamburro devono essere trattati partendo da alcune considerazioni. I cittadini, se hanno la possibilità di scegliere dove curarsi perché non ricoverati in emergenza, scelgono le strutture dove la qualità del servizio sanitario prestato e quindi le cure prestate a quello che è un diritto sancito dalla costituzione sono qualitativamente migliore. Questo è un dato di fatto incontrovertibile che però porta il Molise ad avere un alto tasso di mobilità passiva, cioè di cittadini che scelgono di andare a curarsi fuori regione, ed un tasso basso di mobilità di attiva, ossia di pazienti che da fuori regione arrivano in Molise per ricevere cure. Una situazione che porta la stessa Regione Molise a sborsare più quattrini per altri territori in cui vengono ricoverati i molisani. A precisare ed analizzare la situazione della mobilità sanitaria è i consigliere regionale dell’Adc Riccardo Tam- chiede alla Regione Molise il pagamento delle prestazioni prestate. Così fa ciascuna regione con tutte le altre e questo meccanismo si chiama “compensazione della mobilità sanitaria interregionale”. In questo meccanismo di dare/avere, naturalmente, ci sono regioni che ci guadagnano ed altre che ci perdono: quelle che ci guadagnano, con quei fondi migliorano il proprio sistema sanitario che è già buono, tanto da “attirare” pazienti da altre regioni; quelle che ci perdono, invece, hanno un sistema sanitario poco efficiente, tanto da non attirare pazienti, e sono costrette a finanziare i sistemi sanitari dei concorrenti”. Secondo Tamburro, se si guardano i movimenti finanziari, il Molise è in pareggio quasi perché “per la mobilità Quindi con il numero dei ricoveri siamo quasi in pareggio. Se andiamo a vedere i movimenti finanziari che questa mobilità comporta, invece, dobbiamo constatare che il Molise ci guadagna, ed è l’unica del centro sud ad essere in attivo nello scambio. Dai dati 2010, i più aggiornati disponibili, la mobilità passiva ci costa 52 milioni mentre l’attiva ci porta 64 milioni”. E se i molisano si recano fuori dai confini per cure che in Molise non possono ricevere o per liste di attesa troppo lunghe in casa loro, la maggior parte dei pazienti provenienti in regione si rivolgono agli “istituti di alta specialità che abbiamo il Molise, Neuromed di Pozzilli in testa, e verso alcuni (pochi) reparti degli ospedali pubblici che evidentemente funzionano bene e lo sanno anche oltre confine. Ogni 10 pazienti ricoverati all’istituto Neuromed ben 8 sono di fuori regione; per il Centro della Cattolica il rapporto è di 4 su dieci e per tutti gli altri ospedali pubblici è mediamente meno di 2 su dieci”. Non è difficile notare che, usando un gergo aziendale, “fatturano” di più gli ospedali più specialistici, dove il ricovero costa di più perché le cure sono di maggiore complessità, mediamente 4.600 euro al Neuromed e poco più di 2.000 euro per gli ospedali pubblici. Insomma, più si investe e più si produce, maggiore è la tecnologia a disposizione e più si attrae, più si è specializzati e meglio funziona tutto. 24 ISERNIA Giudiziaria E’ stato iscritto nel registro degli indagati l’uomo che aveva investito un’anziana di 79 anni, lo scorso 2 marzo, mentre faceva manovra in retromarcia nei pressi dell’ospedale di Isernia. Lo riferisce l’agenzia Ansa. Sulla morte della donna, avvenuta due giorni fa presso il Veneziale in circostanze sospette, la procura pentra aveva infatti aperto subito un’inchiesta. La 79enne, dopo l’incidente, era stata medicata e tenuta in osservazione per alcune ore, per poi essere dimessa con una prognosi di tre settimane. Tuttavia. durante la degenza a casa, le sue condizioni erano peggiorate a tal punto da richiedere il ricovero, l’8 marzo, nel reparto di Rianimazione. Dove poi è morta. I figli, superato lo sgomento iniziale, hanno deciso di presentare un esposto-denuncia in questura per vederci chiaro. Con il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, che ha aperto un fascicolo delegando per le indagini la Squadra Volante, al comando del dirigente Pasquale Lamitella. Disposta anche l’autopsia sul corpo della pensionata, al fine di accertare eventuali responsabilità mediche. L’esame sarà eseguito stamani all’obitorio del Veneziale dal dottor Pierluigi Bontempo, responsabile del servizio di Anatomia Patologica. La polizia ha sequestrato la cartella clinica dell’anziana, mentre nei prossimi giorni saranno ascoltati i medici. Pba Venerdì 16 marzo 2012 Anziana morta, sotto inchiesta l’investitore Domani l’autopsia per accertare eventuali responsabilità a carico dei medici del Veneziale 22 I LE CITTÀ DEL MOLISE Venerdì 16 marzo 2012 ISERNIA SERNIA. Rosetta Iorio non ci sta. Di sfruttare il suo ruolo di direttore del distretto sanitario di Isernia come strumento di pressione per raggranellare voti, non vuol neanche sentirne parlare. Per questo, sulla questione delle assunzioni a tempo determinato presso l’Asrem a seguito dalla riapertura della long list di esperti per il conferimento di incarichi per l’attivazione di progetti scientifici, ci tiene a fare le dovute precisazioni. Con le quali la candidata sindaco del centrodestra si dissocia dalle ricostruzioni fatte da “alcuni giornali e avversari politici”. Risponde al cellulare dopo un solo squillo, la dottoressa Iorio. E, con fierezza, fa subito luce su una vicenda che “rischia ingiustamente di compromettere la mia immagine”. Riaprire una long list dell’Asrem, infatti, “non fa certo parte delle mie competenze, ma di quelle del direttore generale”, Angelo Percopo. E’ stato lui, infatti, ad aver firmato l’avviso con il quale è possibile essere inseriti in lista per gli incarichi succitati, come è possibile leggere sul sito web dell’Asrem. Mentre il nome del direttore del distretto è stato associato “in maniera impropria”, aggiunge la Iorio. “Si tratta di un procedimento che è partito Assunzioni Asrem la Iorio si dissocia La candidata sindaco: non c’entro La competenza è del direttore generale tanto tempo fa, quando la mia candidatura a sindaco della città non era affatto certa e del quale non sapevo nemmeno i termini di riapertura”, giura. Poi entra nel merito della questione occupazionale: “Sono certamente contenta - puntualizza - che i giovani possano fare la domanda se ne hanno i requisiti. Ben vengano le possibilità di avere accesso al mondo del lavoro. Ma ribadisco: non c’entro nulla, sono stata tirata in ballo senza motivo. Tanto che qualche “ consigliere regionale mi ha anche chiesto di prendere le distanze e smentire un articolo di giornale. Io non ho la terminate attribuzioni siano tenute ben distinte. E il bello è che la notizia della riapertura della long list, recante la data dello scorso primo marzo, me l’ha comunicata qualche dipendente Asrem dopo averla letta sul Bollettino. Fino ad allora, sembrerà paradossale, ma non ne sapevo niente”. Inevitabile, a questo punto, un passaggio sulla campagna elettorale: “Le assunzioni Asrem non hanno nulla a che vedere con la mia candidatura - conclude con fermezza Rosa Io- Bene le iniziative per l’occupazione ma la campagna elettorale è altra cosa Una sorridente Rosa Iorio competenza di bandire nulla, dunque non posso parlare in proposito, sia chiaro. La prerogativa è del dottor Percopo, non mia. Sono una persona seria e ci tengo che de- ” rio - perché non ho alcun interesse dare di me un’immagine distorta. Spero che i cittadini lo capiscano: non è mio costume fare ricorso a certi espedienti”. 26 LE CITTÀ DEL MOLISE Successo per lʼ applicazione dei microchip ai cani Colli dice stop al randagismo C OLLI A VOLTURNO. Si è svolta come da programma e senza nessun intoppo la giornata programmata di sensibilizzazione canina organizzata dal comune di Colli a Volturno in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asrem e associazioni come l’Aida e l’Aifa. I proprietari dei cani hanno potuto condurre tranquillamente il loro animale presso i locali sottostanti la casa comunale dove hanno trovato personale esperto che ha provveduto all’iscrizione degli amici a quattro zampe all’anagrafe canina e all’inserimento sottocutaneo del microchip, divenuto ormai obbligatorio per poter riconoscere il proprio animale. Oltre 130 le applicazioni e le registrazioni effettuate dal personale addetto in giornata. U n vero e proprio successo del quale si sono Nella foto, alcune operazioni di inserimento detti degli animali, soprattutanche alcuni amministratori to di cani e gatti. Con grande probabicomunali presenti e il primo cittadino Gian- lità una nuova campagna di sensibilizzazione franco Visco. Ad applicare i mi- sul territorio comunale crochip con maestria ai potrebbe essere riorgacani, il ben noto, dotto nizzata a breve. Intanto, ora, toccheClaudio Di Ludovico, un vero e proprio “amico” rà al comune di Colli a degli animali, che dedi- Volturno far rispettare ca la sua vita, insieme ai le nuove normative visuoi colleghi di lavoro, a genti in materia di rancombattere la piaga del dagismo, punendo severandagismo e a miglio- ramente i trasgressori. Michele Visco rare le condizioni di vita Venerdì 16 marzo 2012 Quotidiano d’informazione In abbinamento obbligatorio con in Molise e in alcuni centri dell’Abruzzo Direttore editoriale Alessandra Longano Direttore responsabile Luca Colella Anno XIII N° 75 - Euro 1,00 Venerdì 16 marzo 2012 Tra gli indagati ci sono medici, infermieri e impiegati. Molti si facevano timbrare il cartellino da amici e parenti Scovato un esercito di assenteisti Blitz del Nas all’ospedale San Timoteo e all’Asrem: eseguite 52 perquisizioni tra Termoli e Montenero di Bisaccia TERMOLI. Blitz del Nas contro gli assenteisti. Un risveglio da incubo per il personale del San Timoteo, dell’Asrem di zona e del poliambulatorio di Montenero di Bisaccia. Alle 7 in punto di ieri i carabinieri si sono presentati con un de- creto di perquisizione collettivo, firmato dal pm Venturi, nei confronti di 52 medici, infermieri, impiegati e tecnici, indagati per aver abbandonato il posto di lavoro senza marcare le assenze con il badge magnetico in dotazione.