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Intervento prof. Francesco Porco
SOPRAELEVAZIONI ED AMPLIAMENTI DI EDIFICI IN C.A. Problematiche strutturali inerenti le verifiche, l’adeguamento e l’eventuale ampliamento o sopraelevazione di edifici esistenti con struttura portante in c.a. Francesco Porco Dipartimento Dicatech - Politecnico di Bari [email protected] 19 Aprile 2013 • Costruzioni esistenti ai sensi delle NTC 2008 – Valutazione sicurezza – Classificazione interventi (adeguamento,miglioramento etc…) – Azione sismica (aggiornamenti in arrivo…..) • Casi di studio – Adeguamenti di edifici scolastici – Intervento locale su un edificio commerciale NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.1. OGGETTO Qualora la costruzione non sia totalmente completata, occorre identificare le situazioni in cui la struttura può considerarsi completamente realizzata. In questa fattispecie, per costruzione di c.a. e di acciaio con struttura completamente realizzata si intende quella per cui, alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto di intervento, sia stata redatta la relazione a struttura ultimata ai sensi dell’art. 65 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380. Per edifici in muratura con struttura completamente realizzata si intende quella per cui, alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto di intervento, sia stato redatto il certificato di collaudo statico ai sensi del Cap.4 del D.M. 20 novembre 1987 o ai sensi delle NTC. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA PER LE COSTRUZIONI ESISTENTI Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a valutazione della sicurezza quando ricorra anche una delle seguenti situazioni: 1 • riduzione della capacità resistente e/o deformativa dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), • significativo degrado delle caratteristiche meccaniche dei materiali, • azioni eccezionali (urti, incendi,esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, • deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione; 2 provati gravi errori di progetto o di costruzione; 3 cambio della destinazione d’uso della costruzione con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d’uso della costruzione; 4 interventi non dichiaratamente strutturali, che interagendo, anche solo in parte, con elementi strutturale ne riducano la capacità o ne modifichino la rigidezza. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA PER LE COSTRUZIONI ESISTENTI La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se: A L’USO DELLA COSTRUZIONE POSSA CONTINUARE SENZA INTERVENTI; B L’USO DEBBA ESSERE MODIFICATO (DECLASSAMENTO, CAMBIO DI DESTINAZIONE E/O IMPOSIZIONE DI LIMITAZIONI E/O CAUTELE NELL’USO); C SIA NECESSARIO PROCEDERE AD AUMENTARE O RIPRISTINARE LA CAPACITÀ PORTANTE (INTERVENTI…….). N.B. Nella Circolare è specificato che Il non soddisfacimento della verifica per carichi antropici obbliga ad interventi “improcrastinabili”, diverso è il caso delle azioni sismiche…… NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.4. CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI Si individuano le seguenti categorie di intervento: • interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme; • interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme; • riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere sottoposti a collaudo statico. Per i beni di interesse culturale in zone dichiarate a rischio sismico, ai sensi del comma 4 dell’art. 29 del D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, è in ogni caso possibile limitarsi ad interventi di miglioramento effettuando la relativa valutazione della sicurezza. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.4.1. Intervento di adeguamento È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all’adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione; c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione; d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti Una variazione dell’altezza dell’edificio, per la realizzazione di cordoli sommitali, sempre che resti immutato il numero di piani, non è considerata sopraelevazione o ampliamento, ai sensi dei punti a) e b). In tal caso non è necessario procedere all’adeguamento, salvo che non ricorrano le condizioni di cui ai precedenti punti c) o d). Indipendentemente dalle problematiche strutturali specificamente trattate nelle NTC, le sopraelevazioni, nonché gli interventi che comportano un aumento del numero di piani, sono ammissibili solamente ove siano compatibili con gli strumenti urbanistici. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti La valutazione della sicurezza, nel caso di intervento di adeguamento, è finalizzata a stabilire se la struttura, a seguito dell’intervento, è in grado di resistere alle combinazioni delle azioni di progetto contenute nelle NTC, con il grado di sicurezza richiesto dalle stesse. Non è, in generale, necessario il soddisfacimento delle prescrizioni sui dettagli costruttivi (per esempio armatura minima, passo delle staffe, dimensioni minime di travi e pilastri, ecc.) valide per le costruzioni nuove, purché il Progettista dimostri che siano garantite comunque le prestazioni in termini di resistenza, duttilità e deformabilità previste per i vari stati limite. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.4.2. Intervento di miglioramento Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificate al paragrafo 8.4.1. In generale ricadono in questa categoria tutti gli interventi che, non rientrando nella categoria dell’adeguamento, fanno variare significativamente la rigidezza, la resistenza e/o la duttilità dei singoli elementi o parti strutturali e/o introducono nuovi elementi strutturali, così che il comportamento strutturale locale o globale, particolarmente rispetto alle azioni sismiche, ne sia significativamente modificato. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti Ovviamente la variazione dovrà avvenire in senso migliorativo, ad esempio impegnando maggiormente gli elementi più resistenti, riducendo le irregolarità in pianta e in elevazione, trasformando i meccanismi di collasso da fragili a duttili. Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.4.3. Riparazione o intervento locale In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione . Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. La relazione di cui al par. 8.2 che, in questi casi, potrà essere limitata alle sole parti interessate dall’intervento ed a quelle con esse interagenti, dovrà documentare le carenze strutturali riscontrate, risolte e/o persistenti, ed indicare le eventuali conseguenti limitazioni all’uso della costruzione. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti Rientrano in questa tipologia tutti gli interventi di riparazione, rafforzamento o sostituzione di singoli elementi strutturali (travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli murari) o parti di essi, non adeguati alla funzione strutturale che debbono svolgere, a condizione che l’intervento non cambi significativamente il comportamento globale della struttura, soprattutto ai fini della resistenza alle azioni sismiche, a causa di una variazione non trascurabile di rigidezza o di peso. Può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di coperture e solai, solo a condizione che ciò non comporti una variazione significativa di rigidezza nel proprio piano, importante ai fini della ridistribuzione di forze orizzontali, né un aumento dei carichi verticali statici. NTC 2008 - Costruzioni Esistenti Interventi di ripristino o rinforzo delle connessioni tra elementi strutturali diversi (ad esempio tra pareti murarie, tra pareti e travi o solai, anche attraverso l’introduzione di catene/tiranti) ricadono in questa categoria, in quanto comunque migliorano anche il comportamento globale della struttura, particolarmente rispetto alle azioni sismiche. Infine, interventi di variazione della configurazione di un elemento strutturale, attraverso la sua sostituzione o un rafforzamento localizzato (ad esempio l’apertura di un vano in una parete muraria, accompagnata da opportuni rinforzi) possono rientrare in questa categoria solo a condizione che si dimostri che la rigidezza dell’elemento variato non cambi significativamente e che la resistenza e la capacità di deformazione, anche in campo plastico, non peggiorino ai fini del comportamento rispetto alle azioni orizzontali. Modalità operative per la valutazione di sicurezza e la progettazione degli interventi LIVELLI DI CONOSCENZA e FATTORI DI CONFIDENZA LC DEFINISCONO I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLE FASI CONOSCITIVE DEL MANUFATTO MEDIANTE: ANALISI STORICO-CRITICA Ricostruzione del processo di realizzazione e le successive modificazioni subite nel tempo dal manufatto, nonché gli eventi che lo hanno interessato. RILIEVO Dovrà individuare l’organismo resistente della costruzione e lo stato di conservazione dei materiali e degli elementi costitutivi.Dovranno altresì essere rilevati i dissesti, in atto o stabilizzati, ed i relativi quadri fessurativi. CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI Per conseguire un’adeguata conoscenza delle caratteristiche dei materiali e del loro degrado, ci si baserà su documentazione già disponibile, su verifiche visive in situ e su indagini sperimentali. FC Fattori da utilizzare come ULTERIORI COEFFICIENTI PARZIALI DI SICUREZZA che tengono conto delle carenze nella conoscenza dei parametri del modello LC=1 Conoscenza LIMITATA FC=1.35 LC=2 Conoscenza ADEGUATA FC=1.20 LC=3 Conoscenza ACCURATA FC=1.00 NTC 2008 - Costruzioni Esistenti 8.7.5. Progetto dell’intervento Per tutte le tipologie costruttive, il progetto dell’intervento di adeguamento o miglioramento sismico deve comprendere: - Verifica della struttura prima dell’intervento con identificazione delle carenze e del livello di azione sismica per la quale viene raggiunto lo SLU (e SLE se richiesto); - scelta motivata del tipo di intervento; - scelta delle tecniche e/o dei materiali; - dimensionamento preliminare dei rinforzi e degli eventuali elementi strutturali aggiuntivi; - analisi strutturale considerando le caratteristiche della struttura postintervento; - verifica della struttura post-intervento con determinazione del livello di azione sismica per la quale viene raggiunto lo SLU (e SLE se richiesto) Tipologia Opera VR = VN × CU Interpolazione temporale a g ; F0 ; TC* Interpolazione sul reticolo a g ; F0 ; TC* Suolo Spettri Elastici Topografia NTC 2008 - Circolare Azione sismica come per le nuove costruzioni!!!! Per gli adeguamenti nella zona dell’Aquila è stato fissato un limite tra 60-80% …..... NTC 2013 – Revisione in corso di approvazione CASI DI STUDIO n.1 Intervento di adeguamento di un edificio scolastico Comune di Longobucco (CS) Circolare 617/2008 è Decreto del Capo D.P.C n.3685/2003 “…in classe III ricadono scuole, teatri, musei…” Longitudine Est: 16,72478; Latitudine Nord: 39,51607; Classe d’uso III – Cu=1,5 Periodo di ritorno TR = 712 anni - § C.3.2.1 – Circolare n. 617 Indagine Storica Il deposito dei calcoli esecutivi delle strutture in calcestruzzo armato effettuato presso l’Ufficio del Genio Civile in data 1981. Relazione a struttura ultimata del 1984 (completa di prove sui materiali). Elaborati strutturali completi (tavole contabili). Rilievo geometrico strutturale Rilievo geometrico strutturale 40 40/60 180 40 40 1870 50/20 500 40 460 720 40 180 1300 40 500 580 40 40 40/40 40 600 40/60 40 40/60 40 500 50/20 40/60 40 40 40/60 170 600 40/60 600 50/20 40 40/60 210 L’edificio, avente ossatura portante in c.a., si compone 4 livelli (1 seminterrato + 2 fuori terra + sottotetto). Superficie in pianta di ≈ 200mq. Sviluppo in altezza di ≈ 13m con interpiano di 3.3m. Copertura a falde con altezza al colmo di ≈ 3m. 40/40 600 120 80 460 40 40 40/60 40 640 40/60 40/60 40 300 40/60 300 40 130 40/40 30 50/20 130 40 1870 300 20 358 338 80 80 145 40/60 40 1317 330 40/60 40 20 330 310 988 300 40/60 40/40 80 40 +3.58m 40 40 40/40 +6.88m 0.00 540 500 40 260 40 40/60 330 310 20 +10.18m 680 600 40 20 20 260 240 +12.78m Sottotetto accessibile solo per ispezione 1220 600 Rilievo geometrico - strutturale 40 Rilievo geometrico strutturale Rilievo geometrico - strutturale 20 20 Travi 30x60, 40x20, 30x20 Pilastri 40x40 Travi 40x60, 40x40, 50x20 260 240 +12.78m 20 +10.18m 330 310 Pilastri 40x40 330 330 310 988 1317 20 +6.88m +3.58m Travi 40x60, 40x40, 50x20 Pilastri 40x40 20 Travi 40x60, 40x40, 60x20 358 338 Pilastri 40x50 80 120 80 80 0.00 Solai in latero - cemento aventi spessore pari a 20cm Travi rovesce 80x80 Rilievo geometrico strutturale Indagini sulle strutture e sui materiali Indagini sulle strutture e sui materiali – Piano di Indagine Piano di indagine Estese prove in situ. Livello di Conoscenza: LC2 (FC=1.2) Pianta Fondazione Pianta Piano Seminterrato Indagini sulle strutture e sui materiali Pianta Piano Terra Pianta Piano Primo Indagini sulle strutture e sui materiali Indagini sulle strutture e sui materiali Indagini sulle strutture e sui materiali – Elaborazione dei dati Masi(2005) Fondazioni Pil. I ord. Pil. II ord. Travi I Imp. Travi III Imp. Travi II Imp. Pil. III ord. fcar [Mpa] 11.96 15.75 16.00 22.00 22.28 13.30 11.31 fcis [Mpa] 14.35 18.90 19.20 26.40 24.51 15.96 13.57 Velocità ultrasonora fcm [Mpa] 14.35 19.05 25.45 Le prove non distruttive hanno confermato le classi omogenee di resistenza individuate mediante i carotaggi 14.76 Indice di rimbalzo Indagini sulle strutture e sui materiali Resistenze di calcolo utilizzate nelle verifiche di sicurezza Verifiche nei confronti delle azioni antropiche Fondazioni Travi I - III Imp. Travi II Imp. Travi Copert. (*) Pil. I - II ord. Pil. III ord. Pil. IV ord. (*) Acciaio (*) l’inaccessibilità al piano sottotetto, ha comportato l’impossibilità di effettuare indagini sui materiali relativi ai Pilastri del IV ordine ed alle Travi di Copertura, per i quali sono state adottate le proprietà meccaniche corrispondenti, rispettivamente, ai Pilastri del III ordine e Travi del III impalcato fcd [Mpa] 6.78 12.02 6.97 6.97 9.00 6.97 6.97 342.03 Verifiche nei confronti delle azioni sismiche Elementi Duttili fcd [Mpa] 11.95 21.20 12.30 12.30 15.87 12.30 12.30 393.33 Elementi Fragili fcd [Mpa] 7.96 14.13 8.20 8.20 10.58 8.20 8.20 342.03 Verifiche per azioni antropiche Verifiche _ STRU - GEO _ OK Verifiche _ EQU - GEO _ OK Verifiche per azioni antropiche Analisi prestazionale della struttura esistente Intervento da effettuare: Nuova distribuzione delle rigidezza in modo da regolarizzare il comportamento dinamico Analisi modale Modo 1 2 3 Periodo [s] 0.40101 0.36318 0.32754 Mx [%] 38.31 39.77 12.80 My [%] 13.80 46.91 31.55 Modi accoppiati Verifiche nei confronti dei carichi antropici La Circolare esplicativa n.617 del 02/02/2009 al § C8.3 chiarisce che “i suddetti provvedimenti relativi alle limitazioni d’uso sono “necessari ed improcrastinabili nel caso in cui non siano soddisfatte le verifiche relative alle azioni controllate dall’uomo, ossia prevalentemente ai carichi permanenti ed alle altre azioni di servizio”. Fondazioni Pil. I ord. Pil. II ord. Pil. III ord. Pil. IV ord. Travi I Imp. Travi II Imp. Travi III Imp. Travi copert. N° NON Verificati 4 1 N° Verificati 19 13 17 17 8 17 24 24 17 % NON Verificati 17.4 % 5.6 % Verifiche per azioni sismiche Modellazione non lineare La non linearità delle travi e dei pilastri è stata definita mediante una modellazione a plasticità concentrata q Y= fy æ LV h + 0,0013 × çç1 + 1,5 3 LV è ö d f ÷÷ + 0,13f y b Y fC ø (§ C8.7.2.5 – Circolare n. 617) qU = 1 g el é max(0,01; w ¢) ù 0,016 × (0,3n )ê fC ú ë max(0,01; w ) û 0 , 225 æ LV ö ç ÷ è h ø 0 , 35 25 f æ ç ar yw ç fC è ö ÷ ÷ ø (1,25 100 r d ) (§ C8A.6 – Circolare n. 617) Nella valutazione della resistenza a taglio, è stata valutata l’effettiva efficacia dei ferri sagomati in relazione al segno della resistenza flessionale dell’elemento (VFlex). L’inversione del segno, nel passaggio tra il valore min. e max della Vflex implica l’inefficacia dei sagomati in quanto è invertita la posizione della biella a trazione del traliccio resistente. M-uA M GK +yQk A 5.50 B M+uB GK +yQk M+uA A 5.50 M-uB B Verifiche per azioni sismiche Analisi prestazionale della struttura esistente – Verifiche sismiche (SLV) 160 Presenza di un consistente numero di collassi flessionali prima del raggiungimento dello spostamento richiesto 16 24 +X +Y 32 Intervento da effettuare: Incremento delle Resistenze degli elementi verticali. D (+X) D (+Y) 64 C (+Y) 96 C (+X) Taglio alla base (t) 128 0 0 8 32 40 Spostamento (mm) 48 56 64 La risposta non lineare nelle due direzioni principali sono ottenute considerando come unici meccanismi di rottura possibili quelli flessionali. Tale procedura è finalizzata a valutare la capacità strutturale in termini di resistenza nell’ipotesi che l’intervento di adeguamento preveda il ripristino degli elementi fragili e dei nodi “non confinati”. X Y Analisi statica non lineare a plasticità concentrata Interventi di adeguamento sismico valutati per il caso in esame Ringrosso di alcuni elementi verticali mediante l’utilizzo di pareti in c.a. Impiego di controventi dissipativi di tipo isteretico 260 240 +12.78m 20 20 Interventi aggiuntivi comuni alle due proposte 330 310 20 +10.18m 330 330 310 358 338 20 +3.58m 120 80 0.00 80 80 988 1317 20 +6.88m In corrispondenza dei pilastri del II e III ordine sono previste q Fasciature FRP in tessuto quadriassiale per incrementare la duttilità e la resistenza a taglio. q Fasciature in FRP in corrispondenza dei nodi non confinati. Miglioramento del comportamento flessionale di elementi verticali nelle zone di formazione delle cerniere plastiche Moment Mu My 0.2Mu qy qu Rotation Aumento della resistenza al taglio mediante incremento del confinamento Ringrosso di elementi in c.a. Particolari intervento 40/60 40/40 40/60 40/60 40/60 50/20 50/20 40/60 40/60 40/60 40/60 50/20 40/40 40/60 40/60 50/20 40/60 40/60 40/60 40/60 40/60 50/20 40/60 50/20 40/60 40/40 40/60 40/60 50/20 40/40 40/60 40/60 40/60 40/60 50/20 40/40 40/60 40/60 40/40 40/60 40/40 40/60 40/60 40/60 40/40 40/60 40/40 40/40 Fase 1 Fase 2 14 10 Rimozioni infissi e demolizione tamponatura Fase 3 14 10 Rimozione cls ammalorato e pulizia ferri d’armatura 14 10 Realizzazione nuovi elementi verticali Fase 3.1 PERFORAZIONI Ø20/40 VECCHIO-NUOVO PILASTRO Fase 3.2 PERFORAZIONI Ø30 TRAVE-NUOVO PILASTRO 11 11 Ø10/40 L=165 143 11 100 11 11 92 53 11 Ø10 /10 L=75 11 53 12 PERFORAZIONI Ø20/40 VECCHIO-NUOVO PILASTRO 11 53 Ø10 /10 L=75 53 100 Ø10/10 L=275 11 PERFORAZIONI Ø30 TRAVE-NUOVO PILASTRO 92 Ø10/10 L=260 Dissipatori isteretici 40/60 Stato Attuale 40/60 40/60 40/60 LEGENDA Nuovi elementi in c.a. Controventi dissipativi 50/20 40/60 40/60 50/20 40/40 50/20 40/60 40/40 40/60 40/60 40/60 40/60 50/20 40/60 50/20 40/60 40/60 40/60 50/20 40/60 40/60 50/20 40/40 40/60 40/60 40/40 40/60 50/20 40/40 40/60 40/60 40/60 40/60 40/40 40/60 40/60 40/60 40/60 40/40 Controventi dissipativi posizionati lungo il perimetro strutturale in modo da ridurre gli effetti rotazionali indotti dalla irregolarità. Proposta Il dimensionamento dei dispositivi in modo da soddisfare: Tpareti = Tdissipatori Dissipatori isteretici In telai perimetrali (Tamponatura doppia fodera) In telai Interni Dissipatori isteretici Caratteristiche BRAD Ubica. Fy kN 350 300 300 Fmax kN 410 350 360 Smax mm ± 15 ± 15 ± 20 Kel kN/mm 385 305 250 Configurazione geometrica adottata per il caso di studio q Fy : Forza di snervamento; q Fmax : Forza in corrispondenza 46/30 I-X dello spostamento massimo; 39/30 II,III-X q Smax : Spostamento massimo 41/40 Y ammissibile; q Kel : Rigidezza elastica. L’adozione di controventi di rigidezza differente tra un lato e l’altro dell’edificio ha consentito di ridurre l’eccentricità tra baricentro delle masse e delle rigidezze, contribuendo a regolarizzare notevolmente il comportamento globale. Conclusioni : analisi comparativa tra le proposte di adeguamento 448 416 384 Vpareti = 1.56 Vdissipatori = 3.4 Vnuda 352 320 Taglio alla base (t) 288 256 224 192 Nuda 160 Con Pareti Con Dissipatori 128 Analogia con la risposta non lineare di strutture tamponate Forza P P1 F1,F2 96 64 P2 P3 F3 32 0 0 16 32 48 64 Spostamento (mm) 80 96 112 128 144 Curve di capacità in dir. X dopo i primi 10 collassi flessionali 0 D1 D2 D3 Spostamento CASI DI STUDIO n.2 Intervento di adeguamento di un edificio scolastico Edificio Scolastico a Margherita di Savoia Piano d’indagine Piano d’indagine Esecuzione indagini Esecuzione indagini Esecuzione indagini Analisi di livello “2” – Analisi a scala dell’edificio Verifica per le azioni controllate dall’uomo Carpenteria I ordine LEGENDA 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 TRAVI NON NON VERIFICATE A TAGLIO 24 23 22 21 PILASTRI NON NON VERIFICATI A PRESSOFLESSIONE 20 19 18 17 16 14 13 15 11 10 PILASTRI NON NON VERIFICATI A TAGLIO 9 2 GLI ELEMENTI NON CONTRASSEGNATI RISULTANO VERIFICATI 3 7 1 8 6 5 4 Fondazioni Pilastri P.T. Pilastri P.1. Travi Liv. 1 Travi Liv. 2 TRAVI NON NON VERIFICATE A FLESSIONE Elementi NON Verificati Elementi Verificati 3 43 11 41 6 38 9 52 2 48 % 6,97 26,82 15,78 17,30 4,16 Verifica per azioni sismiche Verifica sismica in direzione X D [mm] C [mm] ESITO SLD 25,66 13,28 NO SLV 75,27 57,29 NO Interventi Interventi CASI DI STUDIO n.3 Intervento locale su un edificio commerciale -Incremento del carico in fondazione < 10% -Nessuna modifica all’organismo resistente originario -Progetto nuove strutture come “elementi secondari” secondo NTC (verifica a verticali, verifica deformazioni imposte)