Giornalino Febbraio 2005 - Società colombofila ticinese
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Giornalino Febbraio 2005 - Società colombofila ticinese
Visita all’Esposizione Nazionale di Berna Comunicazioni dalla Redazione Carissime lettrici, Carissimi lettori, E’ veramente con vero piacere che riusciamo già a pubblicare la prima Edizione 2005 del nostro periodico e tutto questo GRAZIE A VOI!!! La Redazione, ha ricevuto veramente tanti articoli, tanto materiale fotografico, e tutto questo ci fà veramente tanto piacere e ci riempie di gioia. Continuate così!!! Vi rammento nuovamente il nostro indirizzo, dove inviare il vostro materiale: Domenica 9 gennaio u.s, come vuole la recente tradizione, il comitato della società ha organizzato un’uscita con la visita della grande esposizione Nazionale di Berna che si teneva presso i padiglioni espositivi della BEA. Grazie all’interessamento di Tamara abbiamo potuto organizzare anche quest’anno un pulmino per permettere ai nostri soci di trasferirsi tutti insieme all’esposizione. Eravamo una quindicina che hanno aderito all’invito fatto dalla società a voler prendere parte all’uscita. Così domenica mattina di buon ora ci siamo ritrovati in due punti prestabiliti del cantone, sottoceneri e sopraceneri e via, verso Berna. Grazie anche ai mezzi sofisticatamente tecnologici di Urs, che ora si sposta solo se è accompagnato dal suo personalissimo GPS, abbiamo imboccato l’autostrada direzione nord ed in men che non si dica eravamo già all’area di servizio del San Gottardo, versante Urano, dove una prima sosta ha permesso a tutti di rifocillarsi con una gradita colazione. Tamara Pellegrini – Via Tèra d’sott 24 – 6949 Comano Ricordiamo inoltre a tutti voi, che la Società Colombofila è anche in rete, al sito: www.colombofilaticinese.ch. Auguriamo a tutti una buona lettura!!! Tamara Pellegrini -1- -2- Solo una ventina di minuti, poiché il viaggio era ancora abbastanza lungo e tutti volevano arrivare quanto prima a Berna, chi perché era curioso di vedere i risultati ottenuti dai propri piccioni, e chi solo per curiosità voleva visitare ed ammirare gli animali esposti alla BEA. Alle undici passate il nostro pulmino ha finalmente potuto essere parcheggiato al di fuori del centro esposizioni e tutti i partecipanti hanno potuto sgranchirsi le gambe neanche troppo provate dal comodo viaggio. Fissati gli orari ed il punto di ritrovo per il rientro della sera, come le formiche i nostri soci si sono avviati verso il padiglione riservato ai colombi, si perché oltre ai piccioni erano esposti anche galline, conigli, ed uccelli, dal semplice canarino allo splendido Tucano del centro America. Finalmente giunti all’interno del capannone tutti abbiamo potuto ammirare l’ottima ed elegante organizzazione dell’esposizione. Complimenti alla SRTV!!! Un giro per capire dove erano ingabbiati i propri piccioni e controllarne i risultati e poi via a guardare anche il resto dell’esposizione. Tra i nostri soci c’è stato anche chi, come messo piede all’interno dell’esposizione, si è dato alla ricerca di soggetti da acquistare. -3- E bravo il nostro Giulietto che anche questa volta è riuscito a tornare in Ticino con una bella coppia di Linci di Polonia neri, che andranno ad incrementare il suo allevamento. La giornata pian piano è trascorsa, tra una visita a galline e conigli ed un’altra ad ammirare gli uccelli esotici esposti, siamo arrivati all’ora di ritrovo per il ritorno in Ticino. Prima di ciò comunque grazie ad un ottimo piano di organizzazione fissato in ogni minimo dettaglio allo scadere delle 16.00 i nostri soci hanno potuto sgabbiare i propri piccioni e quelli di coloro che pur esponendo non hanno potuto prendere parte all’uscita di domenica così da poter ritirare di persona i propri soggetti. Tutto è filato liscio ed alle 16.30 i piccioni ticinesi erano già tutti sgabbiati e le casse in cui pronte per essere caricate sul furgone e rimpatriate in Ticino. Già perché da quest’anno non è stato più possibile inviare i piccioni tramite FFS ma solo via strada. Grazie alla collaborazione di Nuno e Jorge, i due nostri membri di Comitato con la grande passione dei piccioni viaggiatori, ma anche di Lucernesi e Altovolanti, i piccioni ticinesi hanno potuto essere trasportati il mercoledì 5 gennaio dal Ticino e Berna e la domenica fare il viaggio di ritorno. -4- Grazie ancora ragazzi per esservi messi a disposizione!!! Ripartiti da Berna non senza qualche difficoltà causa il traffico (fortunatamente siamo riusciti a corrompere una bionda Securitas – vedi foto) abbiamo fatto la strada al contrario rispetto al mattino, facendo una sosta per bisogni fisiologici sempre all’area di servizio del San Gottardo ed alle 19.30 eravamo a San Antonino dove erano già ad aspettarci Nuno e Jorge con i piccioni. Ritirati ognuno i propri soggetti abbiamo poi proseguito verso Lugano dove terminava la gita. Scaricati anche qui le ultime casse di piccioni ai propri allevatori, e terminati gli ultimi convenevoli il furgone ha potuto essere riconsegnato alle 20.30, e la notte è calata su una giornata penso veramente piacevoli per tutti i partecipanti alla gita. Ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte all’uscita, Tamara per l’organizzazione del mezzo di trasporto, Urs per averci permesso di non perderci grazie al suo GPS ed al suo contributo fotografico, Nuno e Jorge per il trasporto dei piccioni da e per Berna, e diamo l’appuntamento al prossimo anno quando l’esposizione si terrà a Délémont. Certamente, se sarà possibile la SCT rinnoverà l’appuntamento con questa simpatica gita sociale. Dario Pellegrini Allevatori Ticinesi agli onori Anche in quest’ultima edizione dell’Esposizione Nazionale i nostri soci allevatori che difendevano i colori della SCT e del Ticino, hanno dato modo di dimostrare tutto il loro valore ottenendo, come spesso accade, risultati di ottimo livello se non addirittura eccelsi. In sintesi dal Ticino sono partiti alla volta di Berna ben 87 piccioni di 9 allevatori diversi. Le razze rappresentate hanno svariato dall’Altovolante di Danzica, al Reggianino Italiano passando dai King, ai Mondani, e via dai viaggiatori non dimenticando una razza appena entrata a far parte dello standard ossia l’Altovolante Serbo. I bravi allevatori ticinesi come detto hanno fatto faville ottenendo: 9 9 9 9 9 9 9 9 -5- Bernasconi Guido – Altovolanti di Danzica 23 premi (premi d’onore + premi speciali) Romitti Davide – Reggianino italiano 7 premi (1 campione di razza + 6 doni d’onore) Pellegrini Dario – Reggianino Italiano 3 premi d’onore Hess Urs – Viaggiatori 1 premio d’onore Schittino Agostino – King 1 premio d’onore Trunzo Amoroso – Mondano 1 premio d’onore Trunzo Placido – King 1 premio d’onore Miletic Zoran – Altovolante Serbo 1 premio d’onore La SCT si congratula con tutti gli allevatori espositori per gli ottimi risultati ottenuti augurandosi che anche in futuro si possa arrivare a tale successo. -6- ALLEVATORI SVIZZERI SUL TETTO D’EUROPA Comunicazioni dal segretariato Assemblea costitutiva UTAPA Il 24 febbraio p.v., si terrà presso il Ristorante Morobbia di Camorino con inizio alle ore 20.15 l’Assemblea Costitutiva della nuova Associazione UTAPA – Unione Ticinese Allevatori Piccoli Animali. La bozza del nuovo statuto di questa associazione, che ricordo riunirà sotto un unico cappello gli allevatori di piccioni, galline, conigli e uccelli è stata recapitata a tutti i soci della SCT lo scorso mese di ottobre con l’invito a voler porre domande o chiedere informazioni al Comitato. Durante l’ultima edizione dell’Esposizione Europea di colombicoltura tenutasi a Praga lo scorso mese di novembre, cinque allevatori svizzeri sono saliti sul gradino più alto del podio ognuno come miglior espositore della propria razza. Tra questi troviamo il Presidente della SRTV, Urs Freiburghaus (nella foto) con i Modena, ed il Vice Presidente Alois Kirchhofer (nella foto) con i colombi svizzeri unicolore. Sino ad oggi al Comitato non è giunta alcuna richiesta d’informazione, sintomo che i nostri soci hanno capito l’importanza di entrare a far parte di una “società” mantello Ticinese. Tengo comunque nuovamente a sottolineare il fatto che l’autonomia amministrativa, finanziaria e logistica di ogni singola società facente parte della nuova Unione resteranno tali e quali ad ora. Chiunque fosse ancora interessato ad ottenere informazioni inerenti il sorgere di questa nuova unione può farlo contattando il presidente Hess Urs al numero 091 – 608.26.18 oppure il segretario Dario Pellegrini al numero 091 – 940.20.08. Dario Pellegrini Urs Freiburghaus Modena Alois Kirchhofer Colombi svizzeri unicolore Oltre a i due “veterani” della SRTV, hanno ottenuto il certificato di Campione Europeo anche: • • • Glauser Martin Milan Birkic Kohler Toni Gozzuto di Turingia Cravattato cinese Altovolante di Komorno La Società Colombofila Ticinese si congratula con questi nostri colleghi e connazionali per gli ottimi risultati raggiunti! Bravi!! Dario Pellegrini -7- -8- Strada segnata per il piccione Malattie a causa delle mostre ________________________________________________________________ ________________________________________________________________ Come fanno i piccioni a ritrovare sempre la via di casa? La stagione delle mostre porta con sé non solo premi, ma anche, talvolta, malattie. Queste possono essere state provocate da cause infettive e non-infettive. Entrambe possono o meno essere interdipendenti. Si parla di un’infezione quando ci sono dei germi. Si sviluppano nel o sul colombo, danneggiando dei tessuti. La prima reazione sono misure di difesa. Malattie non infettive sono tutte le altre, eccettuate quelle ereditarie. Quando la malattia si è sviluppata risulta arduo distinguere se le cause erano di natura infettiva o no. L’infezione nasce così: il colombo si prende il germe che perviene nell’organismo; se il soggetto ha sufficienti anticorpi e riesce a bloccare il moltiplicarsi dei germi, non si arriva a una sua malattia visibile. Diverso il caso se il soggetto non dispone di sufficienti mezzi di difesa. Nel caso di un’efficace autodifesa si parla di un’infezione latente. Facciamo un esempio: un allevamento può essere infettato dalle salmonelle per lungo tempo, senza che si manifestino i sintomi di qualche malattia. In una situazione di stress (esposizione) può tuttavia verificarsi che il soggetto sia tanto indebolito da cedere all’infezione. Il germe della tricomoniasi vegeta a lungo nell’allevamento e per lungo tempo si resta a livello di infezione latente. Non appena le condizioni nell’allevamento non sono più ottimali (alimentazione inadatta, sovrappopolazione, ecc.) la malattia comincia a manifestarsi. L’infezione con un germe può avvenire in modi diversi. I colombi possono infettarsi a vicenda, oppure tramite l’ambiente circostante, cosa che comunque varia a seconda della malattia. Facciamo l’esempio della mostra: l’infezione può avvenire in seguito ad un diretto contatto nella gabbia (contatto col becco, morsi attraverso le grate, ecc.) ovvero a causa di contenitori per il trasporto non adatti allo scopo. L’infezione indiretta, ossia la trasmissione del germe attraverso l’ambiente, può avvenire in forme differenti: pianali delle gabbie non disinfettati, contenitori per l’acqua od il mangime non puliti a dovere, ciotole appese troppo in - 10 - Hanno, certo, una bussola interna che permette loro di orientarsi con la posizione del sole o il campo magnetico delle Terra. Ma, secondo uno studio recente, gli indomiti volatili a volte si comportano come un normale automobilista umano: seguono le strade. Tim Guilford e Dora Biro, ricercatori dell’Università di Oxford, hanno seguito per tre anni i piccioni della cittadina inglese, grazie a minuscole trasmittenti dotate di un sistema GPS, ideate da colleghi svizzeri e italiani. „Prevedevamo che avrebbero seguito le rotte più economiche dal punto di vista del dispendio di energia“, dice Guilford, „e volevamo scoprire come si sarebbero aiutati con le caratteristiche del terreno“. La scoperta è stata sorprendente: entro un raggio di 10 km dal nido, i piccioni sceglievano di solito una rotta basata sulle linee riconoscibili sul terreno (strade, ferrovie, corsi d’acqua, filari di siepi), anche a costo di allungare il percorso. „Era quasi comico“, racconta Guilford. Un piccione ha seguito una strada fino ad una rotatoria, poi è „uscito“ su una grossa via di comunicazione che portava ad un’altra rotatoria. Altri uccelli volavano lungo il corso del Tamigi per poi svoltare all’altezza di un ponte. Guilford ipotizza che, anche per i piccioni, sia più facile ed affidabile memorizzare una rotta lineare e seguirla fino a destinazione. „Del resto, se sapessimo volare, faremmo anche noi così“, sorride lo scienziato. Agostino Schittino Fonte: National Geographic – Settembre 2004 -9- basso nelle quali spesso si raccolgono poi gli escrementi. Come si vede, si tratta di piccoli particolari che tuttavia possono avere in seguito gravi conseguenze. Una certa importanza ce l’hanno talvolta anche la qualità dell’aria e la temperatura dell’ambiente, ad esempio in presenza del raffreddore dei volatili, un incubo per i nostri espositori di galline. Sebbene sia frequente il caso di soggetti che tornano raffreddati dalle esposizioni, rileviamo che son sempre troppe poche le misure di prevenzione adottate. Che cosa occorre fare? Ogni volta che le gabbie sono state occupate, è necessario pulire a fondo e disinfettare i pianali delle gabbie, tenere pulite le ciotole per il mangime e l’acqua, somministrare acqua e mangime adatto e, se opportuno, anche disinfettare l’acqua da bere. In certe esposizioni meno importanti succede spesso che il mangime avanzato nelle ciotole venga ritirato e portato con sé da collaboratori attenti al risparmio: ecco la possibilità più considerevole di inoculare delle malattie nell’allevamento!!! Occorre arieggiare bene i padiglioni e, se c’è il sospetto di raffreddore dei volatili, bisogna anche disinfettare l’aria con lo spruzzatore-polverizzatore. Se nei padiglioni dell’esposizione c’è un posto di ristoro per i visitatori, può verificarsi che la temperatura venga mantenuta troppo alta. In ogni esposizione dovrebbe essere previsto un locale di quarantena. I soggetti sospetti di malattia oppure infestati da parassiti vanno isolati; occorre assolutamente fare attenzione all’ambiente. Tuttavia dovremmo preparare i nostri colombi anche come espositori. Va innanzitutto pianificato l’insieme delle esposizioni cui s’intende partecipare. Non si tratta solo di pensare alla quantità dei soggetti, ma anche al disagio preventivabile. Si consideri ad esempio il caso di una grande mostra a 500 km di distanza, dal mercoledì al sabato, che richiederà ai colombi uno sforzo senz’altro superiore a quello della piccola esposizione locale. Si ricorrerà pertanto soltanto a soggetti ben vitali. Infatti certi colombi arrivano nel luogo dell’esposizione già stressati dal viaggio. E se vi capita di notare che ai vostri colombi nell’esposizione non vengono riservate le giuste cure, non portateceli nemmeno. Protezione tramite vaccinazione: è sempre meglio farla comunque! E se avete acquistato colombi di altri allevamenti, non tralasciate di far esaminare le feci. La sicurezza che otterrete da tutte queste misure, vi permetteranno di far affrontare ai vostri colombi la stagione degli accoppiamenti, dopo quella delle esposizioni, con più serenità e meno rischi!!! Trunzo Amoroso - 11 - - 12 - IL RITORNO DEL PICCIONE VIAGGIATORE Un professore italiano tra i primi studiosi dell’esemplare. In Italia un Ente Morale lo protegge ________________________________________________________________ Ci sono esemplari di uccelli a rischio di estinzione. E ci sono delle specie che, riprodotte, incrociate e premurosamente tutelate vengono addirittura costrette ad andare in pensione. E’ il caso del piccione viaggiatore, esemplare dal formidabile senso dell’orientamento e di un’incredibile resistenza al volo. Stavolta il progresso ha lasciato in vita una razza animale, ma ha estinto una delle sue funzioni. Nel caso del piccione viaggiatore non è facile mandarlo in cassa integrazione o ridurlo da un giorno all’altro in stato di disoccupazione, perché malgrado ci siano state molte ibridazioni, i discendenti del piccione “livia” (l’originale) mantengono ancora quelle caratteristiche che lo rendono unico. Inoltre sarebbe riduttivo mandarlo in pensione con la qualifica di “viaggiatore” o di ambasciatore di notizie, dal momento che in diversi casi è stato soldato, spia industriale e fotografo, meritandosi molte volte riconoscimenti ufficiali e posti di prestigio tra i caduti di guerra. L’ultimo avamposto esistente di questi volatili socialmente utili – nello stato indiano di Orissa – assicurava da 50 anni un efficiente servizio - 13 - di dispacci e richieste di aiuto, queste ultime particolarmente importante in una regione dove le calamità naturali sono ancora all’ordine del giorno. Dislocati in 400 stazioni, questi piccioni viaggiatori garantivano fino a poco tempo fa velocità e precisione al servizio di una comunità. Adesso sembra non essercene più bisogno, nell’era della comunicazione interattiva, anche se non fedele come un volatile addestrato. Le origini del piccione (o del colombo) viaggiatore vanno a ritroso fino agli Egizi, a Giulio Cesare e ad altri imperatori che gli affidavano le sorti delle loro conquiste militari. Le origini dello studio di questo prodigio del mondo animale, invece, risalgono agli studi di Darwin, che li classificò minuziosamente. Dopo di lui, il più autorevole studioso dell’esemplare fu il professor Augusto Toschi il quale nel 1936, su incarico dell’Università di Bologna, distinse 14 sottospecie di colombo viaggiatore. Precisi come boomerang nell’individuare il posto di partenza e tornarci dopo giorni di volo, ma nel 1878 avverse condizioni metereologiche dispersero colombi viaggiatori di provenienza belga. Un caso particolare che fece la fortuna degli appassionati italiani dell’epoca. - 14 - I colombi smarriti infatti si erano accasati tra Modena e Parma, e in poco tempo ci fu un assembramento così consistente da suggerire un’ibridazione tra quel meraviglioso esemplare e uno locale: il risultato è ancora visibile come uno dei piccioni viaggiatori superstiti, il “triganino modenese”. Nel 1904 a Reggio Emilia venne istituita la Federazione Colombofila Italiana, grazie alla fondazione dell’illustre Presidente, il prof. Alessandro Ghigi. Nel 1922 la Federazione venne eretta a Ente Morale, tuttora vigente sotto la vigilanza del Ministero della Difesa – Ispettorato Trasmissioni. Le storie e le imprese dei piccioni viaggiatori saranno obsoleti, ma la passione che ancora oggi spinge molti fedelissimi ad adottarli e studiarli non ha riscontro in nessun altro mezzo di comunicazione moderno. L’e-mail non avrà mai il cuore di un piccione. Tamara Pellegrini Fonte: Internet – Art. Di Fabrizio Marcelli - 15 Razze colombi - REGGIANINO ________________________________________________________________ Origine e caratteristiche economiche – Reggianino Razza italiana di piccola mole originaria di Reggio Emilia. Le origini risalgono a prima del Cinquecento. Vivace, domestico, molto elegante, ottimo volatore. Tra le sottorazze si segnala: il petto d'oro lattato e caprato, il rondone e il pastellino, dalle livree delicatissime, impareggiabili per sfumature e morbidezza di tinte e colori. Colombo Reggianino Caratteristiche morfologiche - Reggianino Peso medio 300 gr, lunghezza 20-25 cm. Colore: a tinta unita (bianco, nero, giallo, rosso, pietra scura), vergati e scudati. Testa liscia, cranio stretto e piatto, becco cortissimo più largo che lungo e spesso leggermente curvato in basso; occhi sporgenti, larghi, rosso arancio. Collo sottile e molto lungo, un po' gettato indietro, cravatta o "frappa" stretta divisa longitudinalmente da una riga in due parti uguali di penne divergenti e arruffate. Petto largo e profondo. Ali leggermente discostate dalle spalle, ben aderenti ai fianchi e molto lunghe. Game relativamente alte, metatarsi e dita lisci color rosso vivo. - 16 - Razze colombi - KING ________________________________________________________________ Origine e caratteristiche economiche - King Razza Americana da carne e da esposizione tra le più diffuse al mondo, selezionata nel Novecento. Le razze che hanno contribuito alla sua formazione sono il Colombo Gallina, il Mondano, il Maltese e il Messaggero. Presenta masse muscolari molto sviluppate e pesa fino a 900-1.000 grammi. Una varietà di King è autosessabile, però un po' più leggero (700-800 gr.). I nidiacei maschi hanno becco bianco e pochissimo piumino, le femmine hanno piumino lungo e fitto e un anello grigio scuro nella punta superiore del becco. Questa varietà è usata per creare il Texano Pionier. Appartiene alla categoria dei "Colombi grandi da reddito". Caratteristiche morfologiche - King Portamento orizzontale, forme armoniose ed equilibrate; testa grande e larga; becco corto e forte; caruncole piccole; occhi prominenti e rotondi; coda corta; tarsi nudi, rossastri. Molte le varietà selezionate; tra le tante ricordiamo: - King Bianco: varietà molto apprezzata; piumaggio serrato interamente bianco; becco bianco, occhio scuro con corona rossa. - King Argentato: becco color corno con caruncola bianca, occhio perla con corona rossa; ali argentate con barrature bruno-nere; groppone e coda argento scuro; il piumaggio scuro della testa si schiarisce lungo il collo leggermente lucido fino ad avvicinarsi al colore delle ali; coda barrata - King Bleu: i caratteri e si segni sono simili alla varietà argentata, ma il colore base è bleu; becco bleu e occhi arancio. - King Rosso. Tamara Pellegrini Fonte: Internet – www.agraria.org Colombo King rosso martellato Colombo King Bianco - 17 - - 18 - Galleria Fotografica Ecco qua una bella serie di fotografie dei campioni del nostro socio allevatore Nuno Cardoso di Bellinzona, che certamente gli daranno una valanga di soddisfazioni. - 19 - - 20 -