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Le scuole grandi

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Le scuole grandi
Le scuole grandi
„
Scuole grandi:
… S.
Maria della Carità (1260)
… S. Maria della Valverde (XIII sec.)
… S. Giovanni Evangelista (XIII sec.)
… S. Marco (XIII sec.)
… S. Rocco (metà XV sec.)
… S. Teodoro ( metà ‘500)
1527: 5.200 membri
1
Scuole Grandi di S.Maria della Valverde, S.Marco, S. Giovanni ev., S. Rocco,
S. Maria della Carità, S. Teodoro
Scuole Grandi = Scuole dei Battuti (flagellanti).
Confraternite laiche nate dal movimento penitenziale dei
flagellanti del 1260.
Parte di un vasto processo di riforma della Chiesa
medievale (XII-XIII sec.), volto a ristabilire la povertà delle
origini apostoliche della chiesa
convogliato dalla gerarchia ecclesiastica, anche
attraverso gli ordini mendicanti, al proprio interno.
Le confraternite sono un elemento importante di
disciplinamento delle spinte eversive emerse all’interno
del laicato, al quale vengono offerte nuove responsabilità.
Sono strumenti della devozione popolare
2
„
„
„
„
„
Senso di incertezza e di caducità della vita umana che
ispira tutti gli statuti (mariegole) delle Scuole
La vita umana è considerata solo un lungo esilio in terra
straniera che è anche un tempo di prova: l’uomo sarà
giudicato per quanto ha fatto. Solo il giorno del giudizio
la vita di ciascuno potrà essere valutata.
La preghiera è quindi l’unico rimedio possibile. Le
Scuole dovevano preparare alla morte, mantenere il
legame con i defunti, commemorandoli e favorendo la
loro ascesa al paradiso attraverso le preghiere e le
messe. Le Scuole devono contribuire quindi alla
salvezza dei morti e dei vivi. I meriti della confraternita
vanno a costituire un fondo “comune“ di meriti a cui tutti
possono attingere.
Origine teologica: Giacomo, capitolo V: valore alto alla
preghiera del giusto e alla fede di ciascun credente.
Composte quasi esclusivamente da laici. I
preti solo per il culto
3
„
„
„
Le scuole si trasformano nel corso del XVI
secolo in espressione del sentimento ufficiale
del governo veneziano. Ruolo fondamentale
nelle processioni e nelle cerimonie pubbliche.
Celebrazione di Lepanto.
Ruolo nell’interdetto. Compattano la popolazione
attorno alle scelte del governo.
Processione del Corpus Domini del 1606:
Il giorno della solennità del Corpus Domini fu fatta a San Marco la
processione. ma con insoliti e grandissimi apparati di solari, di
argentarie e di reliquie, in modo che ha superato la memoria di tutte le
processioni fatte in tal giorno, et in essa v’intervennero tutte le religioni
et il clero solito andar alle processioni, sebbene alcune d’esse religioni
non in tanto numero. Le scuole grandi in particolare fecero molti bei
solari, con alcune rappresentationi che alludevano alla pretentione
ragionevole della Republica con il Papa, perché figurorono un Christo
con due Farisei sopra un solaro con un motto che diceva: ‘Recidite
quae sunt Cesaris Cesari, et que sunt Dei Deo’. In un altro solaro
fecero Moisè et Aron dinanzi Dio col motto che diceva: ‘Segregate mihi
tribum Levi etc. . In un altro fecero Christo con tutti li dodici apostoli,
‘Reges gentium dominantur eorum, vos autem non sic’, e tutte queste
persone rappresentate erano de giovani vestiti con habiti e barbe
postizze, portati essi solari dalli fratelli delle scole. Anco li padri dei frati
fecero alcune rappresentationi, come nel particolare una chiesa
cadente sostenuta dal Doge di Veneria, appresso deI quale erano san
Domenico e san Francesco, che aiutavano esso Doge veneto a
sostener la chiesa. Fu anco sopra un altro solaro vestito da Doge, con
barba simile a quella del Serenissimo Doge presente, un giovine che
stava genochiato da vanti un san Marco, che lo benediva. Fu anco fatta
una Venetia che haveva la fede avanti di sé, et era appoggiata ad
alcuni leoni col motto che accennava la sua costanza nella fede.
Insomma il spettacolo fu degno e memorabile.
Storia anonima dell’Interdetto
4
Libello popolare dell’Interdetto:
contro papa Paolo V che si comporta come un
cattivo Guardiano che abbia sovvertito le regole
della Scuola e si sia appropriato del suo denaro
“E che autorità gavevi vu, se ben se stà fatto
Vardian della Scuola, et che tegnì la chiave della
Giesia, de comandar in casa de fradei e depennar
un parente per gnente, che ga pagà la so
luminaria sempre e ben?”.
Il papa era tenuto a rispettare la Mariegola (il
regolamento) e a convocare il Capitolo Generale
ogni dieci anni (richiamo alle dottrine conciliari)
„
XIV secolo: le scuole grandi da
confraternite di devozione diventano
anche istituti di beneficenza (fratellanza e
mutuo soccorso)
… all’origine
carità ai confratelli poveri.
… poi organizzazione sempre più efficiente, a
beneficio di poveri ed ammalati (raccolta di
denaro e impiego). Raccolta di donazioni e
contributi. Costruzione di piccoli ospedali e
ospizi.
„
A fine ‘300 ormai l’attività filantropica è
divenuta essenziale nell’organizzazione
delle Scuole.
5
Governo
„
Capitolo generale: tutti i membri effettivi (tre
volte all’anno). Ma ormai a metà ‘400 non c’è più
(aristocratizzazione): San Rocco
„
Guardian Grande e compagni = banca (16
persone tra cui Guardian grande, Vicario,
Guardian da Mattin, scrivano, e 12 degani)
…
Dal 1521 (C. dei X) alla banca viene aggiunta la Zonta di 12 (che
aumenta il numero di chi è coinvolto nell’amministrazione)
„
Sindaci
„
Mariegola: statuto o insieme delle regole
secondo cui funzionava la Scuola.
„
Tra gli iscritti già dal ‘300 si afferma una
gerarchizzazione tra ricchi e poveri. L’ uguaglianza
teorica, di fatto non è mai esistita.
Patrizi ammessi alle scuole da inizio ‘400.
„
…
…
…
„
Hanno solo ruolo onorario: non possono avere cariche né
amministrare i beni delle scuole.
“Dispensati” dalla flagellazione in cambio del pagamento della
“luminaria”, tassa annuale.
Godono di ricchi funerali. Per questo spesso chiedono di essere
ammessi anche in punto di morte o da morti (contro mariegole).
Partecipano spesso alle processioni della Scuola.
Giovanni Botero, porrà le Scuole Grandi tra le istituzioni
veneziane che modificano il sistema di caste perché
mettono sullo stesso piano nobili e cittadini, e sono
amministrate da chi non gode di diritti politici.
6
„
Nel ‘400 la “dispensa” dalla flagellazione
venne concessa sempre più spesso anche
ai non patrizi
… segno
di gerarchizzazione ed evoluzione in
enti caritativo-assistenziali (nonostante
provvedimenti contrari).
… Si crea in tutte le scuole una categoria di
“fratelli di disciplina”, di fatto i più poveri che,
in cambio della partecipazione a funerali,
ricevevano le elemosine della scuola.
„
Nel 1532 i Dieci arrivano a stabilire che i fratelli
assistiti dalla Scuola (case, elemosine etc.) hanno
l’obbligo di assistere ai funerali pena decadenza.
Di fatto già a fine ‘400 le Scuole
dispensano elemosine in proporzione allo
scrupolo con cui il beneficato adempie alle
pratiche devote richieste. In tal modo il
fasto di funerali e processioni invece di
essere letto come spreco di denaro può
essere visto come un sistema per creare
posti di lavoro saltuari.
„ Di qui l’importanza dell’osservanza delle
pratiche religiose e di devozione
(atteggiamenti irregolari)
„
7
„
Col passare del tempo, e l’ulteriore arricchirsi
dei patrimoni delle Scuole (commissarie), cade
anche quest’aspetto. Nel ‘500 il fatto di
appartenere ad una scuola garantiva la
possibilità di sopravvivere a chiunque, senza
clausole: la scuola può mantenere tutti i
confratelli e anche provvedere ad esterni.
„
Compilazione di elenchi delle due categorie:
ricchi e poveri (“quelli che vengono al Capitolo
da quelli de disciplina”).
… Il
passaggio da ricco a povero è libero, l’inverso
richiede il parere della banca.
„
Espansione cinquecentesca delle Scuole
… Incremento
demografico fino alla peste del
1575-77
… Finanziamento con tasse d’iscrizione.
„
In totale 5-6000 iscritti pari al 3,5% della
popolazione della città
Ma al 10% della popolazione maschile adulta
(56.000)
Tramite i maschi l’azione delle scuole arriva alle
famiglie
8
Difficoltà di stabilire la provenienza sociale
degli iscritti alle scuole.
San Rocco 1490-1540:
… 1800
nuovi iscritti
… 62% con indicazione di professione
San Marco 1550-1590:
… 2500
nuovi iscritti
… 47,5% con indicazione di professione
Professione dichiarata per i
nuovi iscritti alla Scuola
Grande di San Rocco (14901540) e della Scuola Grande
di San Marco (1550-90)
S.Rocco
%
S. Marco
%
Professioni e impieghi statali
13
0,7
78
3,1
Commerci di lusso, libri, arti,
musica
92
5,1
80
3,1
Spezie e droghe
35
1,9
15
0,6
Commercianti, sensali, mercanti
non definiti
32
1,7
4
0,2
Arsenalotti, marinai, barcaioli
69
3,8
231
9,2
Tessili e abbigliamento
450
25
314
12,6
Calzature e pelle
38
2,1
63
2,5
Alimentari e vino
135
7,5
89
3,6
Edilizia e arredamento
51
2,8
143
5,7
Lavorazione legno e metallo
74
4,1
53
2,1
Utensileria domestica
32
1,8
34
1,4
Barbieri, chirurghi, dentisti
16
0,9
14
0,6
Sagrestani
20
1,1
5
0,2
Servitori, fattorini
36
2
51
2
Facchini, scaricatori, manovali
29
1,6
14
0,6
1.122
62,1
1.188
47,5
TOTALI
9
Gasparo Contarini, De Magistratibus et republica Venetorum ...
“È commessa anchora nella fede di quegli [cittadini originari] gran
quantità di danari da doversi dispensare a poveri. Conciosia cosa che
ne’ tempi antichi furono da cotanta stima queste Schole, che molti, i
quali per testamento havevano lasciato che le sue robbe si
distribuissero nell’uso de’ poveri, fecero questi principalmente tuttori,
per arbitrio de i quali si dispensassero que’ danari. Onde è fatto, che
alcune di queste Schole concedano ogni anno la copia di queste
facoltà, le quali in questi usi si deono dispensare, a i Procuratori di San
Marco, il quale magistrato si come è solo di gentil huomini, così è di
molta grandezza. A questo honore, cioè a questa presidenza di Schole,
niuno de’ gentilhuomini può pervenire, quantunque sieno del numero
de i confrati, ma solamente gli huomini plebei possono ottenere quella
dignità, acciò che in questa parte anchora il popolo imitasse la nobiltà.
Impero che questi capi delle Schole riferiscono in un certo modo nel
popolo la dignità de’ Procuratori……
Ma acciò che in modo alcuno queste così fatte Schole, et questi Capi,
non fussero di noia cagione alla Republica tutti sono ritenuti sotto la
potestà del Consiglio de’ Dieci, acciò che cosa veruna non possino
mutare, overo ragunarsi insieme oltre i tempi ordinari eccetto per
arbitrio di quegli et per licenza impetrata dal Consiglio de’ Dieci. Gli
honori di questa maniera nella nostra Republica sono ordinati a gli
huomini plebei dell’uno et dell’altro ordine, acciò che del tutto privi non
fussero della potestà publica et de i civili uffici, ma in questo modo
soggiacessero al desiderio dell’honore et alla ambitione, senza
sollicitar punto con disturbo veruno lo stato de’ nobili, con la qual
temperanza di governo la nostra Republica ha conseguito quello che
niuna delle illustri antiche non ha potuto conseguire giamai... “.
„Scuole
per i cittadini originari e per privilegio (di antica
iscrizione) come compensazione dell’esclusione dai diritti
politici
10
„1410
(Consiglio dei Dieci)
le cariche di Guardian Grande, Vicario,
Guardian da Mattin e Scrivano riservate a
cittadini originari (o cittadini per privilegio che
…
occupassero da almeno 20 anni incarichi di rilievo)
„1483
…
(Consiglio dei Dieci)
Estensione a tutte le cariche delle Scuole
In teoria erano esclusi dalle cariche nelle scuole i
funzionari pubblici (leggi 1422, 1426, 1504,
1556, 1638)
Ma in pratica molte deroghe.
„ Scuola di San Giovanni Evangelista
… Elenco
„
„
„
„
dei Guardiani (1500-1650)
22 segretari ducali
26 possidenti
13 mercanti
5 avvocati, 3 notai, 3 medici, 4 non specificati
11
„
Le scuole replicano le caratteristiche delle
istituzioni politiche riservate ai patrizi
„
Regole per impedire aristocratizzazione delle
strutture di governo:
… Contumacia
… Norme
„
contro il broglio
Sfiducia nei giovani per le cariche importanti
… 1544:
50 anni Guardian Grande, 45 per il Vicario, 40
Guardian da Matin, 36 Scrivano, 25 degani
„
Fine ‘400-prima metà ‘500:
… Lotte
di potere all’interno delle scuole, dimostrate
anche dagli scontri per le elezioni alle cariche.
… Ma
emergono anche dall’opera Il Sogno dil Caravia
poema satirico opera di Alessandro Caravia,
pubblicato nel 1541, che attacca le Scuole per
„
„
„
„
„
„
Essersi allontanate dal loro scopo iniziale di asssitenza ai
poveri (semplicità primitiva sostituita da ipocrisia e
vanagloria)
Sfarzo delle sedi
Corruzione amministrazione
Aver costituito il luogo in cui le ambizioni dei cittadini originari
possono aver sfogo
Aver contravvenuto a tutte le buone regole presenti nelle
mariegole (Carità)
Esser divenute covi di fazioni in lotta tra loro per il predominio
nel governo e nel sistema elettorale.
ƒ
12
Dagli anni ’70 del ‘500 si presenta invece il
fenomeno opposto: quello della difficoltà a trovare
persone disposte ad accettare cariche nelle
Scuole Grandi
„1586: (Dieci) decreto contro chi rifiuta le cariche.
… Pena:
esclusione da cariche future, 200 d. (Guardian
Grande), 100 (Vicario), 50 (Guardian da Matin)
… Età minima da 50 a 40 anni (G.), da 40 a 30 (V.), 25
G. da M.
„1605:
aumento delle pene (400, 300, 200) specie
per S. Teodoro che non ha grande patrimonio
„Vengono tralasciate molte altre regole restrittive
(esclusione funzionari governativi, debito con la
Scuola)
„
San Rocco 1613: grave crisi nel
reperimento di governatori.
…I
confratelli prendono apposta in affitto case
per i poveri della Scuola pur di sfuggire
all’incombenza di guardiano e decano
13
Tutto ciò è sintomo di un malessere
diffuso in tutte le scuole:
„ Ormai la situazione si è capovolta:
„
… Le
cariche nelle scuole in passato avevano
adempiuto alla funzione di surrogato
istituzionale per i cittadini originari della
esclusione dal Maggior Consiglio
… A cinquant’anni dall’opera del Caravia le
stesse cariche erano divenute faticosi ed
onerosi obblighi, responsabilità da evitare
„
„
Le spese per i titolari delle cariche erano
divenute eccessive rispetto al prestigio che se
ne poteva ricavare
Le norme sulla contumacia di fatto rendevano
necessaria l’esistenza di un numero di persone
assai vasto
… es:
a San Teodoro a metà ‘500 in 14 anni fu
necessario che 200 persone si alternassero per
ricoprire 400 cariche.
„
L’obbligo per le Scuole di fornire uomini da remo
alla flotta veneziana appesantisce ulteriormente
i compiti degli amministratori
… Guerre
1538-40 e 1570-73 bene, poi capitali in Zecca
anticipati
14
„
Problema importante:
… decidere
fino a che punto il tributare lodi a Dio
potesse passare attraverso architetture meravigliose
e cerimonie fastose e complesse.
… e fino a che punto ciò non costituisse una sottrazione
di risorse al compito di servire Cristo attraverso
l’assistenza al povero, sua immagine terrena.
„
„
1597-1602: Scuola di S. Rocco vuole costruire un altare
splendido per la consacrazione. Per ricordare il sacrificio di
Cristo i confratelli decidono di sacrificarsi con
un’autotassazione. Nel 1602 hanno raccolto 4.825 ducati,
l’equivalente di quanto in un anno si spendeva per tutta
l’attività caritativa della Scuola nel periodo 1590-1614
Non contenti, decidono di prendere a prestito altri 1.457
ducati per il trasporto dei marmi da Carrara
„
L’autorità politica ha sempre tentato di
scoraggiare l’ostentazione del lusso e le
spese eccessive che prosciugano i
patrimoni dei privati: leggi suntuarie
„
In particolare ciò avviene nei confronti
delle Scuole, in quanto ciò allontana dagli
obiettivi caritativo assistenziali e riserva di
fatto le cariche ai più ricchi tra i confratelli
15
1543: Consiglio dei Dieci
“E’ accresciuta in tanto la spesa che
superfluamente si fa nelle Schuole Grandi di
questa nostra cità, sì de apparati come de pasti,
che è hormai redutta in una abominatione di sorte,
che non se li provedendo bona parte del danaro
delle Schuole che die andar in helimosine a poveri
si consumeria in tali abusi, et nel restante,
spendendo li Guardiani et presidenti di esse Scole
etiam del suo proprio denaro a pompa, fra breve
spacio de tempo non si troverà chi voglia intrarli,
per non poter o non voler concorer di spender con
li soi precessori”
1553: Scuola di San Rocco
“si fanno ancora tante eccessive spese de borsa propria,
che si offende a Maiestà de Iddio, et si danno causa de
mormorar a quelli si vegono, quali non ponno creder se
non che siano danari della Schuola, et che dovendosi
disponer in poveri si consumano in pompe humane, cosa
che leva la devotion al luoco, et a rimover li animi di quelli
che forse hanno intention di lasiarli, onde sono poi astretti li
Clarissimi Signori Nostri a farne opportuna provision con
incargo nostro, che meglio sarebbe le trattasseno e
moderasseno questi abusi tra nui medesimi de non lassar
andar più avanti questa pessima consuetudine, che un
giorno sarà causa non si trovino chi vogliano accettar li
carghi, non essendo tutti nelle facultà eguali, sì che si possi
concorrer a spexe eccessive, et sono poi anche cose che
excitano et invidia tra fratelli, ove non si conservi lo amor
come conviene a fraterne”
16
Spese effettuate dalle
Scuole per Elemosine e
Processioni 1551-1615
Media
annua
Processioni
Media
annua
Periodo
Elemosine
1551-1555
2.828
566
2.438
488
1556-1560
3.673
735
1.208*
403
1561-1565
3.326
665
2.212
442
1566-1570
3.337
667
2.531
506
1571-1575
3.697
739
3.835
767
1576-1580
4.152
830
3.722
744
1581-1585
4.226
845
3.426
685
1586-1590
4.738
948
3.439
688
1591-1595
4.809
962
4.923
985
1596-1600
6.022
1.204
6.027
1.205
1601-1605
5.840
1.168
6.295
1.259
1606-1610
5.773
1.155
6.072
1.214
1611-1615
6.005
1.201
3.362 *
1.121
* La fonte fornisce i dati solo per tre dei cinque anni
1590-1627:
Metà entrate per assistenza e 1/3 -1/4 per processioni
Scuola
Carità
Cerimonie
Data
%
San Marco
1590
54,51
Ammontare
1.239
%
34,45
Ammontare
783
Rendita
2.273
San Giovanni Ev.
Misericordia
1611
1614
1614
51,39
43,09
27,01
1.060
2.065
1.043
28,61
25,64
58,17
590
1.229
2.247
2063
4.793
3.863
1627
48,25
1.897
22,61
889
3.932
17
„
„
Ma vi furono senza dubbio operazioni dai
contorni molto dubbi.
Costruzione dell’Albergo della Scuola di San
Rocco (criticata dal Caravia)
… Spese
abnormi, anche per rivalità tra fazioni interne
che spinsero i vari guardiani a modificare
successivamente più volte i piani di costruzione.
… Si parlò anche di 80.000 ducati di spesa complessiva
… Ma in realtà tra 1516 e 1564 si spesero 47.000 ducati
per l’edificio e 2.500 per le decorazioni interne.
Equivalente al totale speso dalla Scuola e dalle
commissarie per elemosine tra 1551 e 1572
… Altre spese per teleri di Tintoretto e altre decorazioni_
5.500 duc.
18
Il patrimonio delle Scuole
Soprattutto attraverso l’esempio ben
documentato di San Rocco
„ Inizialmente doni dei fedeli, specie
pellegrini che vengono a vedere il corpo di
San Rocco.
„ Culmine anni ’20 e ’30 del ‘500. Poi la
devozione si affievolisce e con essa le
entrate. A fine ‘500 le tasse d’iscrizione e il
ricavato delle offerte è solo il 5% delle
entrate
19
Il patrimonio delle Scuole
„ Primo grande lascito: Maffio Donà 1528
„ Tra 1509 e 1616 60 testamenti istituiscono
commissarie a beneficio della Scuola di San
Rocco
… Alcuni
generici, di cui era beneficiaria la scuola, e
venivano utilizzati per tutte le sue attività caritative, a
discrezione della banca
… altri avevano come commissari i capi della Scuola
(anche assieme ad estranei) ed erano destinati a
specifiche attività (commissaria “satellite”)
… Legati condizionati indiretti: passano alla scuola solo
in caso di estinzione della famiglia.
… Molto spesso: lasciti per doti (fondazioni dotali)
Il patrimonio delle Scuole
„ Manca un’indagine dettagliata sui modi in cui le
singole Scuole Grandi, e tanto più le S.G. nel loro
complesso, dispensavano il loro denaro per attività
caritative.
„ Esempio della Scuola di S.Rocco tra 1551 e 1620
Periodo
Carità
1551-60
17534
63%
1561-70
27719
100%
1571-80
25036
90%
1581-90
37770
136%
1591-1600
48479
175%
1601-10
47938
173%
1611-20
41945
151%
20
Carità
50000
45000
40000
35000
30000
25000
Carità
20000
15000
10000
5000
0
1551- 1561- 1571- 1581- 1591- 1601- 161160
70
80
90
1600
10
20
Il patrimonio delle Scuole
„
Massimo impegno nel ventennio 15911610
„
Due brusche cadute in occasione delle
guerra di Cipro e Gradisca (quasi nulla
negli anni 1616, 1617, 1618): tasse di
guerra
21
Il patrimonio delle Scuole
„
Il denaro è investito principalmente in beni immobili (case
date ad affitto) e titoli del debito pubblico.
Scuola di San Marco
1590
1611
1855
196
Beni immobili in Città
481
922
Tenute e daie in Terra Ferma
318
698
2654
1816
Prestiti e titoli
TOTALE
Scuola di San Marco
3000
2500
Prestiti e titoli
2000
Beni immobili in Città
1500
1000
Tenute e daie in Terra
Ferma
500
0
1590
1611
161415
22
Le scuole piccole
Le Scuole piccole
„
Le caratteristiche delle Scuole piccole
sono molto simili a quelle delle Scuole
Grandi.
„
La vera differenza sta nel fatto che
non sono scuole dei battuti
… hanno un patrimonio assai meno consistente
anche se vi sono molti esempi di Scuole
Piccole ricche: S. Orsola e S. Giorgio degli
Schiavoni (Carpaccio)
…
23
Le Scuole piccole
Bibliografia
„
R. Mackenney, Devotional Confraternities in
Renaissance Venice, in “Studies in Church History”, 22,
1986, pp. 75-86
„
Id., Continuity and Change in the scuole piccole of
Venice, c.1250-c.1600, in “Renaissance Studies”, 8
(1994), pp. 388-403
„
F. Ortalli, “Per salute delle anime e delli corpi” Scuole
piccole a Venezia nel tardo Medioevo, Venezia, Marsilio,
2001
Fonte: F. Ortalli, “Per salute delle anime e delli
corpi” Scuole piccole a Venezia nel tardo
Medioevo, Venezia, Marsilio, 2001
24
Localizzazione delle 58 scuole piccole prese in esame nella tabella precedente
Fonte: F. Ortalli, “Per salute delle anime e delli corpi” Scuole piccole a Venezia nel tardo Medioevo, Venezia, Marsilio, 2001
Le Scuole piccole
Le strutture organizzative delle Scuole
piccole ricalcano quelle delle Scuole
Grandi:
„ Banca:
„
… Gastaldo
(o guardiano, più raro)
… Vicario
… Scrivano
… Degani
„
Talvolta struttura parallela femminile
„
Capitolo generale
25
Le Scuole piccole
Altre similitudini con le Scuole Grandi
„
Composizione sociale: molto varia (anche patrizi e
chierici)
„
Obblighi di carattere devozionale: funzioni, funerali e
processioni
„
Indipendenza dalla struttura parrocchiale. E dal controllo
ecclesiastico
„
Sottoposte al controllo pubblico: consiglio dei Dieci.
„
L’impegno nell’attività caritativa: soprattutto verso gli
iscritti. Forma di assicurazione
Le Scuole piccole
Elementi distintivi:
„
Il ruolo delle donne:
… Solo
6 scuole tra quelle esaminate escludevano le
donne nelle mariegole. Quasi tutte le confraternite
sono miste, oppure tendono a diventarlo.
… Struttura di governo parallela (gastalde e degane)
… Un caso particolare di Scuola di sole donne: Beata
Vergine dell’Umiltà: amministrano la Pietà
„
Cariche non riservate ai cittadini originari
26
Le Scuole piccole
Rapporto Scuole Grandi Scuole Piccole per
numero di iscritti
A fine ‘300: circa 200 scuole piccole.
Ciascuna 100 iscritti (in media)= 20.000 in
totale (4-6 volte le scuole grandi). Scuola
della beata Vergine della Celestia ha 1400
iscritti.
Le Scuole piccole
„ La composizione delle Scuole piccole
… persone
provenienti da tutte le parrocchie della città.
… esempio di S. Martino
„
„
i primi 100 iscritti maschi provengono da 39 parrocchie
il 58% da Castello e il 22% da San Marco
… esempio
„
„
di S. Girolamo
I i primi 100 iscritti maschi provengono da 42 parrocchie
43% da Cannaregio e 22% San Marco
… Esempio
diverso: donne di San Martino: l’80% viene
da Castello e il 58% da San Martino stessa. Ma tutti i
sestieri sono rappresentati
27
San Girolamo
Cannaregio*
43
8
S. Marco
23
9
S. Polo
14
7
Castello
12
10
S. Croce
6
6
Dorsoduro
2
2
100
42
Totale
Cannaregio*
S. Marco
S. Polo
Castello
S. Croce
Dorsoduro
San Martino
Cannaregio
S. Marco
S. Polo
Castello*
5
3
22
11
6
4
58
12
S. Croce
1
1
Dorsoduro
8
8
100
39
Totale
Cannaregio
S. Marco
S. Polo
Castello*
S. Croce
Dorsoduro
28
Cannaregio
4
4
S. Marco
7
7
S. Polo
4
3
Castello
82
9
S. Croce
2
2
Dorsoduro
1
1
100
26
Totale
Cannaregio
S. Marco
SPolo
Caste11o
S. Croce
Dorsoduro
Provenienza dalle diverse contrade dei confratelli delle Scuole di San Girolamo (rosso) e San
Martino (blu)
Fonte: F. Ortalli, “Per salute delle anime e delli corpi” Scuole piccole a Venezia nel tardo Medioevo, Venezia, Marsilio, 2001
29
30
Finanze
31
„
“Il modo di fare la guerra oggi è ridotto ad
una specie di traffico o commercio in cui
chi ha più denaro vince”
… Marchese
„
di Aytona, 1630
“Per la guerra sono necessarie tre cose:
primo il denaro, secondo il denaro, terzo il
denaro”
… Montecuccoli
32
Finanze (Venezia)
Entrate ordinarie:
„ dazi di entrata ed uscita dal porto di
Venezia
„ dazi sul consumo (sale, vino, etc.)
Entrate straordinarie (guerra)
„ Prestiti
„ Mutui
„ imposte dirette
Finanze (Venezia)
XII-XIII secolo:
1. Mutui volontari:
chiesti (a pochi contribuenti ricchi) per spese
straordinarie, quando i contribuenti sono già
pressati da prestiti forzosi molto gravosi.
Interessi alti
Solo dal ‘400 documentati prestiti da banchi privati (ma
usati che prima)
33
Debito pubblico
2. Prestiti forzosi (documentati dal 1187, ma
diventano prassi acquisita, parallela ai
prestiti volontari dal 1207
Dal 1262 regolati strettamente: interesse del 5% e
ripartizione in base alla capacità contributiva,
verificata attraverso dichiarazioni del contribuente
(beni mobili e immobili)
Il debito pubblico
Conseguenze:
1. La finanza pubblica viene sottratta al
vincolo di un gruppo definito di prestatori
2.
I prestiti diventano presto una parte
consistente dei grandi patrimoni dei
veneziani
34
Il debito pubblico
Il debito pubblico cresce rapidamente nei
decenni successivi (difficoltà a restituire le
somme prestate)
„ 1262: creazione del Monte Vecchio
= consolidamento del debito
è il primo debito pubblico consolidato
d’Europa
Mercato dei titoli, con alte quotazioni fino al
1347 (anche 102%)
Gli interessi sono pagati col gettito dei dazi
„
Il debito pubblico
„
1379: primo elenco dei contribuenti
(conservato): guerra di Chioggia
6.294.000 ducati
2.128 contribuenti (1 capofamiglia su 8)
(1.209 nobili e 919 popolari)
38 enti religiosi
35
Il debito pubblico
L’andamento del debito:
„ 1350-1376: prevale il deficit
„
„
1377-81: (guerra di Chioggia) profonda crisi finanziaria:
il valore dei titoli crolla
Prestiti forzosi: ¼ della ricchezza della città (2.500.000
duc.)
Il debito pubblico
L’andamento del debito dopo la guerra di
Chioggia
1396 => il valore risale al 60%
1403: 66%
Il pagamento degli interessi, sospeso
durante la guerra di Chioggia, riprende
nel 1382
36
Valore dei titoli del debito pubblico
anno
Guerra di Chioggia
valore del titolo
1375
92,5%
1380
30%
1381
18%
1382
40%
1385
34%
1389-91
43%
1396
60%
1403
66%
Valore dei titoli del debito pubblico 1375-1403
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1375
1380
1381
1382
1385 1389-91 1396
1403
37
Il debito pubblico
Conquista della Terraferma
„ temporaneo miglioramento dei conti
…
vendita beni dei Carraresi e Scaligeri
…
Entrate dalla terraferma
„
Es: 1406= 59.000 ducati (cittadini veneziani: inizio penetrazione)
„ dal 1411: guerra contro Sigismondo d’Ungheria e patriarca
d’Aquileia
…
…
„Il
ulteriore aggravio del debito
soprattutto a partire dal 1425
prelievo sale fino al 288% dell’imponibile stimato
„Gli
interessi scendono dal 5% al 4% e poi al 3%
Totale
stimato del
debito
consolidato,
1279-1423
Anno
Lire a grossi
1279
400.000
1291
900.000
1299
1.500.000
1313
2.800.000
1334
1.800.000
1343
1.100.000
1353
3.100.000
1363
3.700.000
1373
6.000.000
1379
8.500.000
1381
12.300.000
1386
12.800.000
1390
11.000.000
1393
12.500.000
1395
10.000.000
1402
9.500.000
1404
14.000.000
1413
23.000.000
1423
15.600.000
38
Il debito pubblico
Dal 1453 si cominciano a studiare nuovi
sistemi di imposizione.
„
Il sistema di prestiti volontarie forzosi
alimentati dai tassi di interessi favorevoli e
dalla restituzione tramite le imposte indirette
è ormai in crisi
„
„Si
va verso l’imposta diretta a perdere
Valore dei titoli del debito pubblico: 1347-1454
120%
100%
80%
60%
40%
20%
13
47
13
75
13
80
13
81
13
82
13
85
13
90
13
96
14
03
14
08
14
13
14
17
14
20
14
21
14
25
14
31
14
36
14
41
14
46
14
51
14
54
0%
39
La decima
„
Inizio guerra col Turco: spedizione in
Morea (1463-1479). Perdita di
Negroponte, Argo e Scutari
„
15 giugno 1463: istituzione della decima
1.
2.
PERSA (imposta diretta)
A RESTITUIR (prestito che alimenta il
debito pubblico)
Due all’anno in media
La decima
Dichiarazioni di decima
„ Commissioni
„ Catastici
„ Dieci Savi alle decime di Rialto
„
„
Redecime: 1463 – 1514 – 1537 – 1566 –
1581 -1661 – 1711 -1740
40
Valore dei titoli del debito pubblico: 1347-1481
120%
100%
80%
60%
40%
20%
74
14
65
14
54
14
46
14
36
14
25
14
20
14
13
14
03
14
90
13
82
13
80
13
13
47
0%
Il Monte Nuovo
„
Guerra di Ferrara (1482-84)
… 8.269.000
ducati di debito pubblico
consolidato (equivalenti a circa 7 anni di
entrate complessive)
„
“Nuovo modo”di fare prestiti (21 aprile 1482)
… Tre
decime all’anno
… Massimo 550.000 duc., col 5% di interesse
(27.500 duc.)
„
Nasce il Monte Nuovo (Monte Vecchio)
…
Ravviva l’interesse dei prestatori e fissa un tetto
41
Il debito pubblico
1509: prima della guerra di Cambrai
… Monte
Vecchio in abbandono (8.700.00 duc.,
con quotazione -20%)
… Monte
Nuovo benissimo (3.000.000 duc. con
quotazione 100%)
Decime imposte sui contribuenti veneziani (1464-1481)
1480
1478
1476
1474
1472
1470
1468
1466
1464
0
1
2
3
4
5
42
Fine ‘400
… Entrate
annue 1.100.000 ducati
20%: imposte dirette su immobili Venezia e
terraferma, su attività commerciali e pro’ dei vecchi
imprestiti (M.Vecchio)
„ 80%: imposte indirette sulla produzione e sul
consumo
„
Quotazioni dei titoli del Monte Nuovo (1495-1506)
120
100
80
60
40
20
0
feb. 1495
giu. 1496
gen. 1497
lug. 1499
mag. 1500
ott. 1501
feb. 1502
feb. 1503
ag. 1504
ag. 1505
giu. 1506
43
Il debito pubblico
Agnadello:
crisi gravissima (mancano entrate Terraferma,
diminuiscono quelle di Venezia) Si ricorre ad ogni tipo
di misura di finanza straordinaria (vendita cariche, etc.)
„
Congelamento pagamento interessi M.V. e M.N.
⇒ 1509: istituzione del Monte Nuovissimo
⇒ 1526: istituzione del Monte del Sussidio
⇒
Appare evidente la necessità di trovare un’alternativa
stabile al sistema dei prestiti forzosi basati sulla decima
Decime imposte ai contribuenti veneziani (1500-1514)
16
14
12
10
8
6
4
2
15
00
15
01
15
02
15
03
15
04
15
05
15
06
15
07
15
08
15
09
15
10
15
11
15
12
15
13
15
14
0
44
Il debito pubblico
Depositi in Zecca
Sperimentati nel 1528, introdotti nel 1538
(guerra veneto-turca)
1. deposito vitalizio al 14% per 100.000 duc..
dà una rendita annua vitalizia del 14%. Alla
morte il capitale resta alla Zecca
•
2.
depositi variabili, a tempo determinato
…
…
Volontari (non più forzosi come i Monti)
Interessi più alti
Il debito pubblico 11
Risultati
1544-1570: riduzione del debito e degli interessi
(3%)
… Monte
nuovo liquidato a fine 1552
… Monte nuovissimo e del Sussidio dal 1543
Peso interessi a lungo termine sul bilancio statale:
… 20%
metà ‘500
… 10% 1569
45
Il debito pubblico 12
Guerra di Cipro (1570-71)
„
Massiccia richiesta di credito
„
Interessi al 6%, poi al 7%
„
8% sui titoli a 20 anni
„
14% sui titoli a 17 anni
Entrate della Repubblica 1550-1635
4.000.000
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
1550
1.600.000
1560
1.670.000
1569
1.900.000
1580
1.900.000
1587
2.000.000
1595
2.200.000
1602
2.440.000
1609
2.550.000
1623
3.760.000
1550 1560 1569 1580 1587 1595 1602 1609 1623 1635
1635
3.400.000
46
Più di due anni
di entrate
statali
Debito pubblico 14
„
Titoli del debito pubblico sempre più presenti nei libri
contabili dei privati e degli enti laici ed ecclesiastici
veneziani
„
700.000 ducati di spese per interessi (Zecca e monti)
passano nelle tasche dei veneziani
=> I grandi patrimoni pagano meno di tasse di quanto
quadagnino dagli interessi del debito pubblico
47
Debito pubblico 15
„I
detentori di titoli sono azionisti
dello stato
„ Il
debito pubblico diventa un
elemento di stabilità costituzionale
Debito pubblico 16
„
Progetti di affrancazione del debito
pubblico (anni ’70): il carico del pagamento
degli interessi è troppo alto
… 515.000
depositi in Zecca
… 200.000 debito consolidato Monti
… 700.000 ducati in totale
Un terzo delle rendite nette dello Stato
„ Proteste per i vantaggi che traggono i patrizi dal
passivo dello stato (interesse pubblico-utile privato)
„
48
Debito pubblico
„
1577: progetto di Zuan Francesco Priuli di affrancazione
dei Depositi in Zecca (approvato dal Consiglio dei Dieci)
…
120.000 duc. annui tratti dalle fonti finanziarie già esistenti
„
„
„
„
tanse e decime + il risparmio degli interessi porteranno
all’azzeramento del debito in 20 anni
L’affrancazione avrebbe sollevato tutti i sudditi, levando “quella mala
impressione che è in molti, che li principali nobili di questa città” divenissero
“patroni” delle entrate pubbliche, godendosele senza pagare alcuna
imposta.
In favore invece di una finanza pubblica fondata sull’imposta diretta
ordinaria
Investimento nei commerci
Debito pubblico 17
„
1577-1584 (sette anni invece di venti)
… L’operazione
è completata con la restituzione
di 5.000.000 ducati
… Grandissima potenzialità della finanza
pubblica
49
Debito pubblico
„
1595: parte l’affrancazione del Monte
Nuovissimo e Monte del Sussidio (2.400.000
ducati)
„
1600: si procede all’affrancazione del Monte
Vecchio
… Al
2,5-5% per il mercato
… Al 7-15% per i proprietari originari
„
4.000.000 di ducati per tutti i Monti
Debito pubblico
„
Ma conseguenze sociali e finanziarie
… Spinta
ad investire diversamente
Poco verso attività commerciali e manifatturiere
„ Prestiti livellari
„ Proprietà fondiarie in terraferma
„
… Ma
„
difficoltà di investimento
Specie enti ecclesiatici
…
Legge 1605: proibisce acquisto proprietà fondiarie
50
Bilanci della Repubblica: entrate e uscite
9.000.000
8.000.000
7.000.000
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
13
43
15
00
15
50
15
65
15
79
15
87
16
02
16
21
16
25
16
37
16
65
16
73
17
10
17
40
17
50
17
60
17
70
17
80
17
92
0
51
Fly UP