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Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Principi di Economia I 7. Teoria della produzione e offerta in concorrenza perfetta Giuseppe Vittucci Marzetti1 Corso di laurea in Sociologia Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi di Milano-Bicocca A.A. 2013-14 1 Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, 20126, Milano, E-mail: [email protected] Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 1/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Layout 1 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo 2 Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato 3 Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 2/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Teoria della produzione Produzione (Production) Processo di trasformazione degli input, o fattori produttivi (production factors), in output (bene o servizio che crea un’utilità presente o futura). La teoria della produzione analizza gli aspetti economici della produzione: scelte relative ai piani di produzione: tecniche produttive; input; output. determinanti della struttura dei costi. Nella teoria microeconomica standard: l’agente di riferimento è l’impresa; la relazione tra input e output è rappresentata da una funzione di produzione, che associa ad ogni combinazione di input il massimo output ottenibile a tecnologia data. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 3/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo L’impresa nella teoria microeconomica standard Il modello dell’impresa nella teoria non è costruito, come molti credono, per spiegare o prevedere il comportamento delle imprese concrete; è invece costruito per spiegare e prevedere cambiamenti nei prezzi osservati...per effetto di particolari mutamenti di situazioni...In questo nesso causale, l’impresa è solo un legame teorico, una costruzione mentale che aiuta a spiegare come si va dalla causa all’effetto. (Machlup, 1967) Impresa (firm) come: centro di trasformazione tecnica, rappresentata da una funzione di produzione; agente economico individuale, coincidente con l’imprenditore, il cui obiettivo è la massimizzazione del profitto; agente economico perfettamente razionale, in grado di: conoscere l’insieme dei piani di produzione alternativi; attribuire a ciascun piano di produzione un risultato atteso in termini di profitto; scegliere tra questi piani sulla base del criterio del massimo profitto. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 4/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Funzione di produzione Funzione di produzione (Production function) Funzione che associa ad ogni combinazione di input (o fattori produttivi) x = (x1 , x2 , . . . , xn ) il massimo output del bene i (qi ) ottenibile con quella combinazione a tecnologia data: qi = f (x). La funzione di produzione incorpora l’efficienza tecnica: ad ogni combinazione di input è associato il massimo output ottenibile dato e costante lo stato della tecnologia (technology ); La funzione di produzione costituisce pertanto la frontiera tecnologica dell’insieme di produzione; Dati: l’insieme delle combinazioni di input e output tecnicamente efficienti, sintetizzato dalla funzione di produzione; i prezzi degli input e dell’output; l’impresa sceglie la combinazione di input e il livello di output tali da massimizzare i profitti. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 5/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Esempio di funzione di produzione Supponiamo che per la produzione di bottiglie di vetro occorrano: fornace (K ); silice (M); petrolio (E ); lavoro (L). qV = f (K , M, E , L) Se si possono ottenere 300 bottiglie in un giorno impiegando al meglio: 1 fornace; 150 Kg di silice; 18 litri di petrolio; 4 lavoratori. si avrà: 300 = f (1, 150, 18, 4) Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 6/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Breve periodo e lungo periodo Breve periodo: arco temporale in cui la quantità di fatto impiegata può essere modificata solo per alcuni fattori produttivi (che sono quindi detti variabili), mentre per altri fattori la quantità impiegata non può essere modificata (e sono quindi fissi); Es.: nella produzione di vetro possiamo supporre che un mese sia un tempo sufficiente per l’assunzione di nuovi lavoratori, che quindi sono fattori produttivi variabili, ma non per l’installazione di una nuova fornace, che quindi è un fattore fisso. Lungo periodo: arco temporale sufficientemente ampio affinché tutti i fattori produttivi possano essere modificati. Nel lungo periodo tutti i fattori produttivi sono variabili e non esistono fattori fissi; Curva del prodotto totale: funzione di produzione di breve periodo, che mette in relazione la quantità totale di output con la quantità di input variabile. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 7/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Produttività media e marginale Produttività media (average productivity ), o prodotto medio (average product) di un fattore: rapporto tra quantità di output (qi ) e quantità del fattore impiegata nella produzione (xk ): qi /xk Produttività marginale (marginal productivity ), o prodotto marginale (marginal product) di un fattore: variazione dell’output conseguente a una variazione unitaria dell’input variabile, costanti gli ∂qi . altri fattori: MPk = ∂x k Tabella: Produttività del lavoro nella fabbrica di bottiglie di vetro Numero di lavoratori 1 2 3 4 5 6 7 complessive (produzione totale) 30 100 200 300 350 360 360 Giuseppe Vittucci Marzetti Numero di bottiglie al giorno per lavoratore del lavoratore aggiuntivo (produttività media) (produttività marginale) 30 30 50 70 66.7 100 75 100 70 50 60 10 51.4 0 Principi di Economia I 8/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Legge dei rendimenti decrescenti Principio della produttività marginale decrescente, o legge dei rendimenti decrescenti dei fattori (law of diminishing marginal returns) La produttività marginale di un fattore diminuisce al crescere del livello assoluto del suo impiego, costanti gli altri fattori, almeno dopo un certo livello di impiego del fattore stesso. Applicato al lavoro il principio implica che la produttività marginale del lavoro diminuisce al crescere del livello assoluto di impiego del lavoro, almeno a partire da un certo livello di impiego: L↑⇒ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I ∂qi ↓ ∂L 9/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Produttività marginale e allocazione efficiente Per l’allocazione efficiente di un fattore produttivo tra impieghi alternativi: ciò che rileva è la produttività marginale del fattore nei diversi impieghi e non quella media; occorre assegnare il fattore (od ogni unità del fattore laddove lo stesso sia divisibile) a quell’impiego in cui la produttività marginale del fattore è più alta. Assumendo che: il fattore sia perfettamente divisibile; in nessuno degli impieghi alternativi il prodotto marginale del fattore sia sempre più elevato degli altri; la regola implica che, nell’allocazione efficiente, il prodotto marginale di un fattore è lo stesso in tutti i diversi impieghi. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 10/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel breve periodo Nel breve periodo, il costo totale (Total Cost, TC ) di un’impresa è la somma di: costi fissi (Fixed Cost, FC ): costi invarianti al variare della produzione in quanto sostenuti per remunerare i fattori fissi (es. costi per impianti, locali, ecc.); costi variabili (Variable Cost, VC ): costi varianti al variare della produzione in quanto sostenuti per remunerare i fattori variabili (es. materie prime, energia, ecc.). TC = FC + VC Dalla legge dei rendimenti decrescenti segue che i costi variabili nel breve periodo, dopo un certo livello, tendono a crescere in modo più che proporzionale rispetto all’output. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 11/46 Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Costo medio e marginale Costo medio (Average Cost, AC) di un’unità di output uguale al rapporto tra costo totale e quantità prodotta: TC FC VC AC = = + q q q |{z} |{z} AFC AVC Il costo medio può essere visto anche come la somma di: costo medio fisso (Average Fixed Cost, AFC); costo medio variabile (Average Variable Cost, AVC). Costo marginale (Marginal Cost, MC) uguale al rapporto fra la variazione dei costi totali e la variazione della produzione: ∆VC ∆TC = MC = ∆q ∆q In termini più formali, il costo marginale è la derivata della funzione di costo rispetto alla quantità: MC = Giuseppe Vittucci Marzetti dC (q) ≡ C ′ (q) dq Principi di Economia I 12/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Costo medio e marginale La curva di costo marginale incontra la curva di costo medio (totale e variabile) nel suo punto di minimo: C ′ (q)q − C (q) d C (q) =0 = dq q q2 ⇒ C ′ (q) = C (q) q La curva di costo medio è: crescente, se il costo marginale è minore del costo medio; decrescente, se il costo marginale è maggiore del costo medio. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 13/46 Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Costi fissi, variabili, totali e medi nella fabbrica di bottiglie di vetro Lavoratori Bottiglie al giorno Costo fisso q FC Costo medio fisso AFC Costo variabile VC FC /q 0 1 2 3 4 5 6 7 0 30 100 200 300 350 360 360 Giuseppe Vittucci Marzetti 50 50 50 50 50 50 50 50 1.667 0.500 0.250 0.167 0.143 0.139 0.139 Principi di Economia I Costo medio variabile AVC VC /q 0 28 60 95 130 160 186 211 0.933 0.600 0.475 0.433 0.457 0.517 0.586 Costo totale Costo medio Costo marginale TC AC MC FC + VC TC /q ∆TC /∆q 50 78 110 145 180 210 236 261 2.600 1.100 0.725 0.600 0.600 0.656 0.725 0.933 0.457 0.350 0.350 0.600 2.600 14/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Funzione di costo di breve periodo nella fabbrica di bottiglie di vetro Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 15/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Costo medio e marginale nella fabbrica di bottiglie di vetro Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 16/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Costi medi e marginali di breve periodo TC FC q = q ∆TC = ∆q AC = MC + VC q = AFC + AVC AVC = AFC = VC q FC q q Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 17/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Dal breve al lungo periodo Nel lungo periodo tutti i fattori (e quindi i costi) sono variabili; Diverse curve di costo medio di breve periodo possono essere costruite per diversi livelli dei fattori di produzione fissi (es. numero e dimensione degli impianti); La scelta del livello di fattori di produzione fissi diventa la scelta della curva dei costi medi di breve periodo economicamente più efficiente; Nel lungo periodo l’impresa utilizzerà sempre e solo la combinazione di fattori fissi che consente di produrre al minimo dei costi medi; La curva dei costi medi di lungo periodo è quindi costituita dall’inviluppo delle curve di costo medio di breve periodo: ciascun punto sulla curva dei costi medi di lungo periodo è tangente ad una e una sola curva dei costi medi di breve periodo, perché individua il costo minimo per produrre il corrispondente livello di output; L’andamento della curva dei costi medi di lungo periodo dipende della relazione tra scala di produzione e costi. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 18/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Rendimenti di scala Rendimenti di scala (returns to scale): rapporto di proporzionalità tra variazione di input e output. costanti (constant returns): ad un aumento (diminuzione) degli input segue un aumento (diminuzione) proporzionale dell’output: f (λx1 , . . . , λxn ) = λq crescenti (increasing returns): ad un aumento (diminuzione) degli input segue un aumento (diminuzione) più che proporzionale dell’output: f (λx1 , . . . , λxn ) > λq decrescenti (decreasing returns): ad un aumento (diminuzione) degli input segue un aumento (diminuzione) meno che proporzionale dell’output: f (λx1 , . . . , λxn ) < λq Alla base dei rendimenti di scala ci sono fattori di ordine tecnico, statistico e organizzativo. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 19/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Fattori alla base di rendimenti crescenti di scala All’origine di rendimenti crescenti di scala vi sono (Morroni, 1992): fattori tecnici, collegati alla tecnica di produzione adottata o alle condizioni materiali della produzione, connessi a: legge dei volumi (Babbage, 1835). Es. forni o tubature di volume 2k costruiti con meno materiale del doppio di volume k; economies of threshold dimension: presenza di fasi della produzione indivisibili costanti per qualsiasi volume di produzione; economies of superior techniques: utilizzo di tecniche più efficienti prima non adottate a causa della scala tecnica minima richiesta; fattori statistici: maggiore il volume di produzione, minore in proporzione la quantità di scorte necessaria per esigenze impreviste (economies of massed reserves) (Robinson, 1931). fattori organizzativi: vantaggi cooperativi team production (Smith, 1776; Marx, 1867); maggiore specializzazione di lavoro e capitale (Smith, 1776); maggiore possibilità di attivazione di processi in linea (line production process) (Georgescu-Roegen, 1970); fattori legati all’amministrazione e ai servizi alla produzione. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 20/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Economie di scala Economie di scala (economies of scale): relazione tra aumento del volume di produzione (o dimensione dell’impianto) e diminuzione del costo medio unitario di produzione. Rendimenti di scala crescenti vs. Economie di scala rendimenti di scala: relazione tra output e input “fisici”; economie di scala: relazione tra output e costo medio unitario; Rendimenti di scala crescenti in genere associati ad economie di scala, ma possibile: economie di scala senza rendimenti di scala (economie di scala monetarie). Es.: l’impresa ottiene sconti in caso di grandi ordini di acquisto di input; rendimenti di scala senza economie di scala. Es.: aumento costo degli input più che compensa i risparmi in termini fisici. La presenza di elementi della produzione indivisibili, tale da generare costi fissi, conduce alle cosiddette economie di impianto (economies of plant), derivanti dall’aumento della produzione per volumi che sono sotto la capacità produttiva ottima. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 21/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Rendimenti di scala decrescenti ...la possibilità di un utile di monopolio offre un potente incentivo alla continua e illimitata espansione dell’impresa, la cui forza deve essere bilanciata da una forza egualmente potente che provochi un’efficienza decrescente in proporzione allo sviluppo dimensionale, se deve esserci un qualche margine di concorrenza. (Knight, 1933) Un problema...di cui dobbiamo riconoscere l’esistenza è quello dei limiti alla dimensione dell’impresa. Un modo di porlo è questo: perché la grande impresa non è in grado di di fare tutto ciò che fa la piccola impresa e anche di più? Se potesse farlo, i mercati non sarebbero più necessari. (Williamson & Bhargava, 1972) Rendimenti di scala decrescenti dovuti all’esistenza di vincoli che impediscono a qualche fattore produttivo di aumentare nelle proporzioni ottimali; Capacità organizzativa delle imprese ipotizzata limitata: al crescere della dimensione aumenta lo spreco di risorse collegato a problemi organizzativi, stante la natura di fattore fisso della funzione direttiva. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 22/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Problema informativo e perdita di controllo nell’organizzazione gerarchica C’è una grande quantità di prove che quasi tutte le strutture organizzative tendono a produrre false immagini nei soggetti preposti alle decisioni e che, più estesa è l’organizzazione, più è probabile i vertici si muovano in mondi di pura immaginazione. Questa è forse la ragione fondamentale per supporre che, in definitiva, vi siano rendimenti di scala decrescenti. (Boulding, 1966) L’espansione dell’organizzazione aumenta i livelli gerarchici e genera problemi informativi: riproduzione seriale con perdite/distorsioni concomitanti di informazioni rilevanti riguardanti: dati di base che influiscono sulle condizioni operative; direttive impartite. assumendo pieno impiego iniziale, gestione delle info generate dalle nuove parti solo al costo della perdita di dettagli delle precedenti. Perdita di controllo anche con perfetta consonanza degli obiettivi; Legge del controllo decrescente: più ampia l’organizzazione, più debole il controllo del vertice (Tullock, 1965; Downs, 1966); Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 23/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Replicazione e intervento selettivo Per Williamson (2001, 2005), questione delle diseconomie di scala risolta nell’analisi delle cause dell’impossibilità per le imprese di: replicazione (replication); intervento selettivo (selective intervention). Aumento dimensionale dell’impresa comporta: diminuzione dell’intensità degli incentivi; aumento dei costi per controlli amministrativi; aumento dei costi di adattamento. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 24/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Curva dei costi medi di lungo periodo con rendimenti di scala costanti AC AC ′ AC ′′ Long-run AC q Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 25/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Curva dei costi medi di lungo periodo con economie/diseconomie di scala AC ′′′′ AC AC ′′′ AC ′ AC ′′ Long-run AC Economie di scala Diseconomie di scala q∗ q ∗ q : scala minima efficiente, ovvero più basso livello di produzione al quale le economie di scala si esauriscono. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 26/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Andamento dei costi e scala minima efficiente nel lungo periodo Long-run MC Long-run AC q∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I q 27/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Impresa, funzione di produzione e produttività dei fattori Costi di produzione nel breve periodo Costi medi e scala di produzione nel lungo periodo Costi di produzione nel lungo periodo Misurare le economie di scala Costo medio decrescente (crescente) osservabile solo con costo marginale inferiore (maggiore) al costo medio; Indice delle economie di scala: rapporto tra costo medio e marginale S= C (q)/q AC = MC C ′ (q) S > 1: economie di scala; S < 1: diseconomie di scala. Indice pari all’inverso dell’elasticità di costo rispetto all’output: ηC = dC (q) dq 1 dC (q) q C ′ (q) / = = C (q) = C (q) q dq C (q) S q Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 28/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Nell’approccio standard, dati i vincoli: tecnologici, rappresentati dalla funzione di produzione; economici, rappresentati dai prezzi dei fattori di produzione e dell’output; l’impresa sceglie: la combinazione di fattori produttivi; il livello di output; tali da massimizzare i suoi profitti (attesi). Date: funzione di costo, C (q): funzione che, dati i prezzi degli input, associa ad ogni livello di output il costo minimo che è necessario sostenere per la sua produzione; funzione dei ricavi, R(q): funzione che associa ad ogni livello di output i ricavi ottenibili; l’impresa sceglie il livello di output a cui il profitto (la differenza tra ricavi e costi) è massimo: max R(q) − C (q) q Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 29/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Concorrenza perfetta L’analisi del problema di massimizzazione del profitto risulta particolarmente semplice in concorrenza perfetta (perfect competition); Un mercato perfettamente concorrenziale presenta le seguenti caratteristiche distintive: 1 2 Perfetta omogeneità dei beni/servizi offerti: i beni offerti dalle imprese nel mercato sono identici sotto l’aspetto merceologico e funzionale, e quindi perfetti sostituti ⇒ nessun consumatore è disposto a pagare un prezzo più alto ad un’impresa per un certo bene che può ottenere da un’altra impresa ad un prezzo più basso. Numerosità degli agenti economici: nel mercato è presente un numero elevato di imprese e consumatori, e ciascuno produce/domanda una quota trascurabile del totale. ⇒ variazioni nella produzione di una singola impresa (domanda di un singolo consumatore) determinano variazioni trascurabili del prezzo; le imprese e i consumatori assumono come dato il prezzo di mercato, sono cioè price-taker. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 30/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Concorrenza perfetta 3 4 Assenza di barriere all’entrata: non esistono barriere di tipo economico, legale o tecnologico che impediscono a chiunque lo desideri di entrare nel mercato producendo il tipo di bene/servizio scambiato sul mercato; Informazione perfetta: imprese e consumatori nel mercato posseggono tutte le informazioni rilevanti per operare le proprie scelte in modo consistente con i propri obiettivi. In particolare non vi sono asimmetrie informative. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 31/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Scelta di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta In un mercato perfettamente concorrenziale, l’impresa affronta una curva di domanda per il suo prodotto perfettamente elastica: al prezzo dato il mercato riesce ad assorbire qualsiasi quantità offerta dall’impresa; Il prezzo di mercato (p) è dato e invariante alla quantità offerta dall’impresa i (qi ), e la funzione dei ricavi è: R(qi ) = p × qi Il problema di massimizzazione del profitto diventa: h i max p qi − C (qi ) qi Condizione necessaria: p − C ′ (qi∗ ) = 0 ⇒ p = C ′ (qi∗ ) L’impresa sceglie di produrre quella quantità in corrispondenza della quale il prezzo eguaglia il costo marginale. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 32/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Scelta di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta AC MC p qi∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I qi 33/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Scelta di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta La quantità offerta dall’impresa, qi∗ , è funzione monotona: non decrescente del prezzo del prodotto ⇒ all’aumentare del prezzo del prodotto la quantità offerta cresce, o al limite rimane costante; non crescente dei costi variabili ⇒ all’aumentare dei costi variabili la quantità offerta decresce, o al limite rimane costante. Profitto generato dall’impresa nel livello di produzione ottimale qi∗ : C (qi∗ ) ∗ ∗ ∗ = qi∗ (p − AC (qi∗ )) p qi − C (qi ) = qi p − qi∗ ovvero profitto unitario – pari alla differenza tra prezzo e costi medi totali, valutati in qi∗ – per il numero di unità prodotte. La regola di espandere la produzione fino a quando il prezzo è maggiore dei costi marginali garantisce: la massimizzazione del profitto, se p > AC (qi∗ ); la minimizzazione delle perdite, se p < AC (qi∗ ). Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 34/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Scelta di produzione nella fabbrica di bottiglie di vetro Nell’esempio della fabbrica di bottiglie di vetro, quando il prezzo è: (a) 0.7 e per bottiglia, l’impresa: sceglie di produrre 350 bottiglie, impiegando 5 lavoratori; realizzando un profitto pari a: (0.7 − 0.6) × 350 = 35 e al giorno. (b) 0.5 e per bottiglia, l’impresa: sceglie di produrre 300 bottiglie, impiegando 4 lavoratori; realizzando una perdita (profitto negativo) pari a: (0.5 − 0.6) × 300 = −30 e al giorno. Si noti che, nel caso (b), poiché nel breve periodo l’impresa deve comunque sostenere costi fissi pari a 50 e al giorno, all’impresa conviene comunque produrre per ridurre le perdite; Nel breve periodo l’impresa decide di fermare la produzione solo quando il prezzo scende sotto il minimo dei costi variabili medi (nell’esempio delle bottiglie di vetro, pari a 0.433). Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 35/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Nel breve periodo, l’impresa chiude solo quando il prezzo scende al di sotto del minimo dei costi medi variabili: Condizione di chiusura di breve periodo (short run shutdown condition): p < min(AVC ) Punto di chiusura di breve periodo (short run shutdown): minimo dei costi medi variabili. Nel lungo periodo, l’impresa esce dal mercato solo se il prezzo scende al di sotto del minimo dei costi medi totali di lungo periodo (LAC ): Condizione di uscita dal mercato (long run exit condition): p < min(LAC ) Punto di uscita dal mercato (long run exit): minimo dei costi medi totali di lungo periodo. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 36/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Offerta e chiusura dell’impresa nel breve periodo AC MC AVC p AFC q∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I q 37/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Profitto nel breve periodo AC MC AVC p AFC qi∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I qi 38/46 Ipotesi sul comportamento dell’impresa Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e scelta di produzione dell’impresa Chiusura dell’impresa e uscita dal mercato Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Offerta e uscita dal mercato nel lungo periodo LAC LMC p qi∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I qi 39/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa La curva di offerta di breve periodo dell’impresa: coincide con il tratto della sua curva di costo marginale di breve periodo (MC ) al di sopra della curva del costo medio variabile (AVC ); è sempre inclinata positivamente per la legge dei rendimenti decrescenti dei fattori. La curva di offerta di lungo periodo dell’impresa: coincide con il tratto della sua curva di costo marginale di lungo periodo (LMC ) al di sopra della o lungo la curva del costo medio totale di lungo periodo (LAC ); è inclinata positivamente solo laddove le diseconomie di scala prevalgono sulle economie di scala; è perfettamente orizzontale in caso di rendimenti di scala costanti. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 40/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Curva di offerta di mercato La curva di offerta di mercato è data dalla somma orizzontale delle curve di offerta delle singole imprese, essendo la somma di tutte le quantità offerte dalle imprese al prezzo corrispondente: X Q s (p) = qis (p) i Q s : quantità complessivamente offerta sul mercato del bene; p : prezzo del bene; qis : quantità offerta del bene da parte dell’impresa i. Esempio: Bene prodotto da due sole imprese con funzioni di offerta: p p q2s = min 0, −5 + q1s = min 0, −15 + 2 6 Offerta di mercato: 2 Q = q1s + q2s = min 0, −20 + p 3 Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 41/46 Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di mercato p p p 80 80 80 70 70 70 60 60 60 50 50 50 40 40 40 30 30 30 20 20 20 10 10 10 0 0 0 3 6 9 12 15 18 0 0 21 3 6 q1 Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 9 12 15 18 0 21 q2 3 6 9 12 15 18 21 Q 42/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Determinanti dell’offerta Tecnologia: la curva di offerta si sposta verso destra al diffondersi del progresso tecnologico, che sposta verso l’esterno la frontiera; Prezzi degli input: l’aumento (diminuzione) dei prezzi degli input sposta verso sinistra (destra) la curva di offerta; Numero dei fornitori: l’aumento del numero di fornitori tende a spostare verso destra la curva di offerta; Aspettative: le aspettative sui movimenti futuri dei prezzi incidono sulla quantità di prodotto che i venditori immettono sul mercato; Es. Aspettative di diminuzioni future del prezzo del prodotto possono aumentare l’offerta attuale a prezzo dato, spostando la curva di offerta verso destra. Variazioni dei prezzi degli altri prodotti: aumenti dei prezzi di prodotti potenzialmente producibili da parte dei produttori del bene possono incentivare tali produttori a modificare la produzione spostando verso sinistra la curva di offerta del bene. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 43/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Surplus del produttore Surplus del produttore (Producer surplus) Differenza fra il prezzo di riserva del produttore per il prodotto, pari in generale al costo marginale, e il prezzo effettivamente corrisposto. Per ogni livello di prezzo, il surplus totale del produttore è dato dall’area ricompresa tra: la curva di offerta, che per ogni data quantità individua il prezzo di riserva del produttore (la disponibilità ad accettare); la retta di prezzo, che misura il prezzo effettivamente corrisposto al produttore per l’unità. Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 44/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Surplus del produttore p S p∗ pmin D Q∗ Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I Q 45/46 Impresa, funzione di produzione e struttura dei costi di produzione Scelte di produzione dell’impresa in concorrenza perfetta Curva di offerta dell’impresa e di mercato Curva di offerta di breve periodo e lungo periodo dell’impresa Curva di offerta di mercato Determinanti dell’offerta Surplus del produttore Esempio di calcolo del surplus del produttore Curva di offerta: 2 Q = min 0, −20 + p 3 Prezzo minimo: pmin = 30; Prezzo di mercato: p ∗ = 60 ; Quantità di equilibrio: 2 2 Q ∗ = −20 + p ∗ = −20 + 60 = 20 3 3 Il surplus, dato dall’area del triangolo compreso tra la curva di offerta e la retta di prezzo, risulta pari a: (p ∗ − pmin )Q ∗ (60 − 30) × 20 = = 300 2 2 Giuseppe Vittucci Marzetti Principi di Economia I 46/46