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Havana Club - Marco Costa
Havana Club di Marco Costa Copyright 2002 © by Marco Costa Tutti i diritti riservati a norma di legge 1. INTERNO - JOHN PULL’S PUB (BIRRERIA IRLANDESE) - NOTTE Uno dei migliori pub Irlandesi di Roma; luci soffuse, legno rosso, cameriere succose, birra Guinnes scura come il caffè, musiche tipiche dell’isola. Atmosfera opaca, fumosa. Intorno ad un tavolo di legno scuro tutto inciso di scritte e coperto da pinte di birra sta un gruppo di giovani universitari della Roma bene. In totale, fra maschi e femmine saranno dodici o tredici, fra di loro i nostri quattro protagonisti: MASSIMILIANO (quello con gli occhiali), PIETRO (quello riccio, con il fisico), VITTORIO (quello molto alto e molto magro che spesso ride senza motivo), FRANCESCO (quello esemplare e represso, vittima di momentanee esaltazioni che sfiorano l’isteria). Al dialogo parteciperanno oltre ai quattro già citati, due ragazze e due ragazzi. Gli altri non interverranno mai, occupati come sono dall’uso del telefonino o dall’attesa di una telefonata. La macchina da presa gira tutt’intorno al tavolo durante la discussione. Ragazzo uno (a Massimiliano) Quanto manca? Massimiliano (guardando l’orologio) Fra’ a che ora è domani l’aereo, le due o le due e mezza? Francesco Alle due mezza. Massimiliano Adesso sono le undici e mezza quindi..(ci pensa su) Pietro (si intromette) Tredici ore, zi’. Massimiliano Quattordici, un po’ di meno.. Ragazzo uno Vorrei tanto salire su quella merda d’aereo con voi domani.. Vittorio E’ sfiga, fratè, mi spiace, sei uno sfigato.. Ragazza due Quanto l’avete pagato il biglietto? Pietro Uno tre e cinquanta.. Ragazza due Diretto Roma-Havana, un cazzo.. Pietro Sono questi i prezzi dell’Aereo Flot. Ragazzo tre Io su una cagata di aereo Russo non ci salirei mai. Pietro Infatti Cuba te la sogni. Dov’è che te ne vai ‘st’estate? Sul Gargano? Francesco (a Massimiliano) A zi’, ho parlato con Iacopo oggi pomeriggio.. Fidanzata di Massimiliano Lui c’è già stato a Cuba? Ragazzo tre Il Gargano è un posto bellissimo. Massimiliano(la bacia) Due volte (a Francesco) e che t’ha detto della casa? Ragazza due Chi è Iacopo? Francesco Abbiamo fatto bene a non prenotare .. Pietro(interviene) Quello della Lazio, senza telefono a casa, tutto cosce e dorsali. Ragazzo tre E se poi arrivate lì e non trovate niente? (Fuori campo sentiamo qualcuno esclamare: “Tiè oh”) Fidanzata di Massimiliano C’ha ragione lui, scusa, dopo il viaggio, stanchi, vi dovete mettere a cercare casa, senza sapere dove..(Francesco si sovrappone con la sua voce interrompendola) Francesco Quando mai. Le cose stanno così ascolta: primo, noi lì facciamo i ricconi perchè non costa un cazzo, quindi se mi gira prendo la suite all’Hilton con vista sull’Havana e mi sparo diretto una boccia di rum davanti al panorama. E sto una crema. Secondo, noi imbocchiamo sul taxi e al capo gli diciamo: ”A ciccio portaci alle case particulares”.. Pietro E questo è vero perché Iacopo c’è stato. Ragazzo uno Che è la casa particulares? Il bordello? Francesco Ma che bordello, sono le ville con la piscina che costano tipo tre dollari a notte da dividere in quattro. Stanno così a Cuba.. Ragazzo tre No zi’. Pietro Sì zi’. Ragazzo uno Quanto? Ragazza due Vabbè hai sgravato, tre dollari in quattro la villa con la piscina.. Massimiliano Possibilissimo, lì c’è il comunismo, se magnano le formiche, non c’hanno niente, ma che ne puoi sapere.. anzi te lo dico se ci metti sopra un altro paio di dollari ci rimedi pure la ficcatina. Pietro La gente che ti vende le figlie per strada, pare che ti fermano, ti dicono:”Italiano vieni mia casa, te gusta la chica Cubana” Francesco Me gusta sì oh.. Vittorio Regà, brindisi alla chica Cubana (al brindisi partecipano anche gli altri poveri invidiosi) Massimiliano Ce lo prendiamo il pelote se lo troviamo? Pietro Coglione il peyote sta in Messico. Massimiliano Coglione..il Messico sta a du’ schioppi da Cuba, ci sarà il contrabbando ..o sennò prendiamo un aereo, quanto vuoi che costi. Massimiliano A Cuba c’è la cocaina migliore del mondo.. Vittorio Che non costa un cazzo. Pietro Capito che situazione, metti tra un paio di giorni: occhiali neri, io sul bordo della piscina, quaranta gradi, piedi a mollo nell’acqua, un asciugamano, così a coprirmi le palle.Da una parte superalcolico in bicchiere largo con ghiaccio e ombrellino, dall’altra mignotta modella che prende il sole integrale e di là in salotto, dieci grammi di cocaina sparsa sul tavolo. F.di M. Non ti voglio sentire.. Ragazzo tre Sta vaneggiando. Massimiliano E l’aragosta che si cuoce sulla brace..? Francesco Giusto zi’, la prima sera che arriviamo, si compra subito subito un barbecue, lo paghiamo tipo mezzo dollaro e facciamo una grigliata d’aragoste.. Ragazza due Quelle è vero che te le tirano appresso.(mentre parla si alza per andare in bagno) Ragazzo uno Giuro non posso più ascoltarvi,mi sta venendo un’ulcera. Vittorio Dai che vi porto un sigarone di Fidel, lo volete il sigarone? Ragazzo tre Sì dai portamelo così poi te lo infilo in.. (squilla un telefonino, perdiamo proprio l’ultima parola della frase) 2. ESTERNO-JOHN PULL’S PUB-NOTTE La comitiva schiamazza di fronte alle porte del locale.Vediamo VITTORIO arrampicarsi ubriaco su di un palo della luce.FRANCESCO prendersi a pugni sulle spalle con il RAGAZZO TRE.PIETRO provocare maliziosamente la R.DUE.MASSIMILIANO e la sua FIDANZATA appoggiati ad un’auto parcheggiata;si scambiano le ultime,tenere effusioni. MassimilianoTi stanno venendo gli occhi lucidi. F.di M.Mi viene da piangere.. Massimiliano(col tono più dolce che si possa immaginare)Non metterti a fare il pinolo. F.di M.Quando torni stiamo sempre insieme,tutto il giorno abbracciati. MassimilianoTutto il giorno.(la abbraccia) F.di M.Senti,ma una volta,così,me la fai una telefonata? MassimilianoSai cosa?Te la posso fare a carico, perchè già parto con pochi soldi capito,pure ai miei gli ho detto.. F.di M.Sì,sì, pago io non c’è problema.(lo bacia)Ti amo tanto. Vittorio(voce fuori campo)Massi,capisco il momento ma dobbiamo andare sennò davvero domani non ci svegliamo,io mi devo ancora comprare un costume. Massimiliano(la bacia)Pensami eh!(l’abbraccia sbrigativo,quindi si rivolge agli amici che lo aspettano vicino alla macchina)Ecchime! 3. INTERNO AEREO FLOT – INTERNO GIORNO MASSIMILIANO e PIETRO sono in posa con una avvenente hostess per una fotografia in aereo. Hanno due espressioni ridicole ed irritanti,sono alticci per via del whiskey trafugato dai carrelli portavivande. Parlano a voce alta, con la maleducata convinzione di non essere capiti da nessuno. Somigliano molto alla peggior ipotesi di “Italiani in Vacanza”. Punto di vista di FRANCESCO che scatta la fotografia. Pietro (sicuro di non essere capito dalla hostess) Grazie bella gnocca. (la bacia sulle guance, mentre Massimiliano e Francesco ridono a crepapelle) Andiamo da Vittorio. Francesco (voce fuori campo) Lo svegliamo? Percorrono un breve tratto di corridoio spingendosi, schernendo a voce alta gli altri passeggeri e ridendo fragorosamente. Arrivano da VITTORIO. Lo vediamo dormire beatamente con la testa poggiata contro il finestrino chiuso. PIETRO per fare uno scherzo idiota all’amico gonfia uno di quei sacchetti per il vomito e lo fa scoppiare proprio accanto al suo orecchio. La cinepresa stacca con una fulminea dissolvenza in nero in concomitanza del fortissimo colpo. Assolvenza su: INTERNO-AEREO FLOT-GIORNO Unica inquadratura,dal basso-PIETRO e VITTORIO. Entrambi hanno le cuffie per la musica poggiate sul collo.Sembrano due dottori. La discussione va avanti da tempo. VittorioE che ne sai dove trovarla? PietroChe ne so?(fa per tirare fuori dalla tasca qualcosa) VittorioBisognerà pure ambientarsi un’attimo voglio dire.. PietroNo,non dire un cazzo che è meglio,guarda qua.(gli porge un foglio con su scritto un indirizzo) VittorioE allora?E’ un indirizzo.. PietroNon è un indirizzo,è l’indirizzo;me l’ha dato Iacopo,è un posto sulla spiaggia,noi andiamo lì e chiediamo di questo Tony Piccione.. VittorioPiccione? PietroSì,Tony,Tony Piccione,fratè un Italiano che è andato a Cuba vent’anni fa in vacanza,come noi,è arrivato ha cominciato a scopare e non ha ancora smesso.. adesso,da un tre anni,s’è aperto questo club sulla spiaggia. VittorioE noi lo andiamo a cercare lì? PietroSì,ci manda Iacopo gli diciamo.(sputa senza riguardo la gomma che masticava) VittorioLo troveremo che scopa allora. PietroQuesto ci fa svoltare (agita il foglio con l’indirizzo) VittorioCazzo di caldo che fa qui dentro. Pietro(guardando l’orologio)Neanche due ore e il tuo culo sarà a mollo nel mar dei Caraibi.(si sporge verso il finestrino) Qui non c’è altro che oceano..che palle (sospira) lo sai che ore sono adesso a Roma? (il rumore dei motori dell’aereo diviene sempre più forte) STACCO 4. CUBA – INTERNO TAXI – INTERNO GIORNO MASSIMILIANO, PIETRO e FRANCESCO sono seduti sul sedile posteriore. Accanto al posto di guida c’è VITTORIO con la macchina fotografica in mano che scatta un’istantanea della loro prima corsa in un taxi Cubano. Entra in auto il tassinaro dopo aver sistemato i bagagli. Un qualunque Cubano con i baffi e lo sguardo spento. Naturalmente parla una lingua a metà tra lo spagnolo il portoghese e chissà quale altro dialetto. Il colloquio non è facile come sembrava, ma PIETRO riesce a cavarsela. Pietro No ragazzi zitti un attimo sennò il ciccio qua non ci capisce.. co’ sta faccia da fesso..(al tassinaro) Ascolta bello, (prova a scandire) portami.. alle Case Particulares. Tassinaro Particulares? Pietro Casa particulares, dai cazzone che hai capito, Casa Particulares.. Tassinaro(annuisce,all’improvviso sembra aver capito) Ohhh intiendo la Caja Particulares.. intiendo, intiendo..(mette in moto e parte) Pietro Lo vedi che non sei così coglione? Massimiliano Non è un coglione è un cubano.. Francesco Caja particulares come ti pare ma portaci e pure de corsa che mi devo annà a fà sto bagno prima di sera. Vittorio No ragazzi di profilo è troppo brutto gli devo fare una fotografia.(e gliela fa) Massimiliano (a Vittorio) Alza un po’ la radio..(in lievissimo sottofondo si sentivano i tipici ritmi sudamericani) VITTORIO senza chiedere permesso al tassinaro alza la musica ad altissimo volume.La canzone è bellissima. Dissolvenza in nero su VITTORIO che si accende una sigaretta senza porsi alcuno scrupolo. Assolvenza su: 5. ESTERNO-APERTA CAMPAGNA-GIORNO Unico piano sequenza in campo lungo.Vediamo da lontano il taxi Cubano addentrarsi per una via sterrata in una desolata radura. La voce dei quattro protagonisti è dunque fuori campo. Per il momento è ancora la musica latino-americana l’unica cosa che sentiamo. Il tassinaro senza ragione rallenta e frena il taxi in mezzo al nulla. Qualcuno dentro l’auto, probabilmente Vittorio abbassa il volume della radio. Vittorio Beh? Perché ti sei fermato? Tassinaro Momentino (e scende dall’auto,dirigendosi verso il portabagagli) Massimiliano Mi sta venendo un’insolazione, ma quanto fa caldo qui? Pietro Troppo.. infatti ma che cazzo sta aspettando questo coglione? Francesco Magari ha bucato.. Vittorio ma che t’ha detto? Vittorio Perché secondo te l’ho capito? Massimiliano Prima cosa quando arriviamo..rimediare un dizionarietto di ItalianoCubano.. Pietro Ah perché adesso ce sta il dizionarietto Italiano-Cubano..(e se la ride) Francesco Oh.. ma questo sta scaricando i bagagli. Massimiliano De che? Pietro (a Massimiliano seduto accanto a lui) Scendi un po’.. Sempre in campo lungo vediamo i quattro scendere dal taxi e andare vicino al piccolo tassinaro Cubano con fare interrogativo Campo Medio. I ragazzi avanzano verso il tassinaro. Pietro Scusa ciccio che stai a fa’ coi nostri bagagli? Campo lungo. Brevissimo silenzio, il tassinaro estrae qualcosa dalla giacca Vittorio (in tono glaciale) No, regà ma che .. Quattro colpi di pistola da distanza ravvicinata. Nessuno fa in tempo neanche ad accennare un tentativo di fuga. Il tassinaro si china su di loro per rubargli portafogli, documenti, qualsiasi cosa riesca a trovargli addosso. In Primo Piano il tassinaro esplode un’altro colpo di pistola sulla testa di uno dei ragazzi che si muoveva ancora. Campo Lungo. Il piccolo tassinaro Cubano rimette le valigie nel portabagagli, sale in taxi, alza il volume della radio e scompare nella polvere. I corpi rimangono sotto il sole. Immobili.