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La confidenza all`amico: «Rovinato dalle banche
Primo IL DOLORE ALL'ARCELLA La confidenza all'amico: «Rovinato dalle banche» Diego e Daniele Borella: «Era una persona onesta e buona, aveva chiesto inutilmente aiuto ed è andato in depressione» Isabella Scalabrin ........................................................................................................................................... «Massimiliano è stato rovinato dalle banche, che gli hanno voltato le spalle nel momento in cui aveva chiesto aiuto, e così lui è andato in depressione giungendo a commettere questo gesto disperato». Diego e Daniele Sorella, padre e figlio titolari della pellicceria "Arcella" che si trova in via Aspetti, vicino alla sede di "Cheap viaggi", commentano con queste parole il suicidio del quarantenne proprietario dell'agenzia turistica, Massimiliano Calore. «Massimiliano era il mio migliore amico da 25 anni ed era la persona più onesta e buona di questa terra racconta Daniele Sorella -. Il suo sorriso resterà indimenticabile per me». «Io e i miei figli conoscevamo Massimiliano da quand'era bambino e lo frequentavamo quotidianamente, perchè veniva a bere il caffè con noi ogni mattina - ricorda Diego Sorella -. Sapevamo che aveva problemi economici legati alla crisi, vedevamo che era abbattuto e lo TRAGEDIA Sopra la casa dei genitori di Calore dove l'imprenditore si è ucciso abbiamo sostenuto e aiutato, ma non ci saremmo mai aspettati che compisse un gesto simile». Anche Gianni Coccato, gestore della caffetteria "Arcella" in via Aspetti 112, di cui Calore era cliente, dichiara di sentirsi vicinissimo alla famiglia dell'agente di viaggi. «Dopo quello che è successo considero Massimiliano come un fratello, anche se non lo conoscevo bene, mentre conosco bene il padre e la sorella - dice Coccato -. Penso che chi si trova a Roma alla guida dello Stato dovrebbe farsi carico di queste tragedie che accadono fra gli imprenditori, invece di prenderci in giro chiacchierando mentre noi soffochiamo nei debiti». «Questo drammatico episodio testimonia che noi commercianti siamo arrivati allo stremo delle forze perchè la crisi è nera, le spese aumentano ma gli incassi mancano», osserva un'altra negoziante di via Aspetti, la titolare della gioielleria Peroni, Paola. Etta Andreella, rappresentante del consorzio agenti di viaggio Ascom, ricorda invece Calore come un collega molto serio, «che aveva creato dagli anni '90 un'azienda che ha lavorato sempre benissimo sul territorio». «E preoccupante riscontrare che anche imprese storiche e solide come questa sono in difficoltà talmente gravi da non lasciar intravedere delle vie d'uscita - conclude -. Comune, Provincia, Camera di commercio e Regione dovrebbero sostenere le piccole aziende, creando ad esempio dei tavoli di comunicazione con le banche con cui i rapporti non sono facili».