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Lezione 3 - Passariello - Plomitallo
LA PROFILASSI ANTIBIOTICA PERI-OPERATORIA Dott.ssa A. Passariello Coordinamento Farmaceutico Ospedaliero ex Ce1 PROFILASSI PERI-OPERATORIA La somministrazione di chemioterapici secondo modalità ben definite, in assenza di infezione in atto , allo scopo di prevenirne l’insorgenza e la successiva diffusione. PROFILASSI PERI-OPERATORIA In chirurgia : Somministrazione di un farmaco prima che si verifichi la contaminazione batterica del campo operatorio ed il successivo sviluppo di un’infezione nel sito chirurgico OBIETTIVO Evitare infezione post operatoria (entro trenta giorni dall’intervento,entro un anno per le protesi) Evitare infezione a carico del sito chirurgico con maggiore degenza Evitare maggior consumo di antibiotici per il trattamento dell’infezione Evitare un uso inappropriato o non corretto degli antibiotici determinando un peggioramento, con aumento di antibiotico-resistenza con tutte le ricadute ad esso correlate. MISURE DA ADOTTARE PER UN’EFFICACE PROFILASSI Adeguata preparazione del paziente e della sala operatoria Scelta dell’antibiotico : efficacia in letteratura, eventuale tossicità, capacità di indurre resistenze batteriche , costo Tecnica chirurgica AMBITO DI APPLICAZIONE Gli interventi chirurgici che necessitano di profilassi antibiotica sono: • Chirurgia pulita • Chirurgia pulita contaminata Rif. Del. 123 del 15/02/2010 CHIRURGIA PULITA Chirurgia pulita:ferita chirurgica non infetta e senza segno di infiammazione; non interessate le mucose respiratorie, digestive o genito-urinarie. Ferita chiusa di prima intenzione, senza drenaggi o con drenaggi chiusi CHIRURGIA PULITA-CONTAMINATA Ferita chirurgica in cui il tratto respiratorio, digestivo e genito-urinario è stato inciso in condizioni controllate, tecnicamente perfette e senza contaminazioni impreviste. Sono incluse ferite chirurgiche relative ad interventi sulle vie biliari, appendice, vagina, orofaringe nei casi senza evidente infezione, contaminazione imprevista o difetto di tecnica chirurgica DELIBERE REGIONALI Delibera n° 1814 del 12 ottobre 2007 della Regione Campania “Linee guida regionali per la Profilassi antibiotica peri-operatoria” pubblicata poi sul B.U.R.C. n° 58 del 5 novembre 2007 Successivamente sostituita da …….. DELIBERE REGIONALI Le linee di indirizzo per la definizione dei protocolli di profilassi antibiotica peri-operatoria elaborate dalla Regione Campania (Del 123 del 15/02/2010). ANTIBIOTICI PER LA PROFILASSI CLASSE NOME COMMERCIALE ANTIBIOTICO Dose consigliata EMIVIT A Dose intraoperatoria Tempo di somministrazione Cefalospirine I gener CEFAMEZIN Cefazolina 2g 1 h e 45' 1 g dopo 3 h e 30' In 30' (in 100 ml) Cefalospirine II gener CUROXIM Cefuroxime 2g 1 h e 45' 1 g dopo 3 h e 30' In 30' (in 100 ml) Cefalospirine II gener CEFODIE Cefonicid 1g 4he 30' No In 30' (in 100 ml) Penicilline/ inib B lattamasi AUGMENTIN Amoxicillna- Ac. Clavulanico 2,2 g o 1,2 g se < 50 Kg 1 h e 10' 1,2 g dopo 2 h In 30' (in 100 ml) Lincosamidi DALACIN Clindamicina 600/900mg < o > 50 Kg 2h 600/900 mg dopo 4 h In 30' (in 50 ml) Aminoglicosidi GENTOMIL Gentamicina 3 mg/Kg No In 60' (in 100 ml) Nitroimidazolici DEFLAMON Metronidazolo 500 mg 8h No In 30' Fluorochinoloni CIPROXIN Ciprofloxacina 400 mg 4-6 h No In 60' Glicopeptidi VANCOMICINA Vancomicina 15 mg/Kg 6h No In 60' (in 250 ml) Tetracicline BASSADO Doxiciclina per os 200 mg 2 h prima dell' intervento Macrolidi ZITROMAX E MACLADIN Azitromicina e Claritromicina per os 500 mg ANTIBIOTICI non RACCOMANDATI Molecole il cui utilizzo non è raccomandato in profilassi: • Cefalosporine di III e IV generazione • Carbapenemi • Monobattami • Penicilline ad ampio spettro (piperacillinatazobactam, ticarcillina-ac. Clavulanico) ANTIBIOTICI non RACCOMANDATI Cefalosporine III generazione Cefalosporine IV generazione Carbapenemi Monobattami CEFOTAXIME (ZARIVIZ) CEFEPIME (MAXIPIME) MEROPENEM (MERREM) AZTREONAM (PRIMBACTAM) CEFTAZIDIMA (GLAZIDIM-TAZIDIF) ERTAPENEM (INVANZ) CEFTIZOXIMA (EPOSERIN) IMIPENEM/ CILASTATINA (TIENAM) CEFODIZIME (DIEZIME) Penicilline ad ampio spettro PIPERACILLINA/ TAZOBACTAM (TAZOCIN) PIPERACILLINA/ AC.CLAVULANICO (AUGMENTIN) ANTIBIOTICI non RACCOMANDATI I motivi che rendono non appropriato il loro utilizzo in profilassi sono i seguenti: Attività antistafilococcica nulla o inferiore alle cefalosporine di I generazione Spettro allargato a patogeni raramente in causa con chirurgia di elezione Maggiori rischi di selezionare antibiotico-resistenze Rapporto costo/beneficio sfavorevole in profilassi FATTORI CHE CONDIZIONANO LA SCELTA DEGLI ANTIBIOTICI • • • • • I batteri responsabili delle infezioni nel sito chirurgico La sede dell’intervento Le caratteristiche farmacocinetiche dell’antibiotico La presenza di eventuali allergie ad antibiotici La tossicità intrinseca del farmaco e le sue possibili interazioni • L’efficacia dimostrata in studi clinico controllati randomizzati • Gli effetti sull’ecosistema • Il costo Cosa valuto nella scelta degli ANTIBIOTICI • Antibiotico con uno spettro che copra le più probabili contaminazioni batteriche intraoperatorie • Antibiotico ben tollerato per quel paziente • Azione battericida • Antibiotico non utilizzabile fuori dalla profilassi, prevenendo la resistenza batterica • Il costo MODALITA’ DI SOMMISTRAZIONE Prima delle manovre anestesiologiche 30-60’ prima dell’incisione della cute Per via endovenosa Una dose singola dose medio-alta per singola somministrazione Dosi intraoperatorie se la durata dell’intervento supera il doppio dell’emivita del farmaco Perdite ematiche > 1500 ml o emodiluizione > 15 ml/Kg La durata della profilassi solo raramente si estende alle 24 h RACCOMANDAZIONI SCHEDA ISC 2 Tale scheda va registrata in cartella clinica ed inviata ai Servizi farmaceutici aziendali IPOTESI DI PERCORSO SCHEDA ISC 2 Scheda ISC 2 Cartella Clinica Direzione sanitaria del P.O. Farmacia P.O. Dati in regione trimestralmente CONCLUSIONI Le complicanze infettive in chirurgia rappresentano una quota elevata delle infezioni nosocomiali, inferiori in frequenza solo alle infezioni urinarie. L’efficacia della antibiotico profilassi perioperatoria dipende dalla scelta dell’antibiotico, dal timing e dalla durata della profilassi. Il rispetto delle linee guida rappresenta un efficace strumento per la gestione di condizioni routinarie, ma da adeguare alle varie situazioni e soggette a mutazioni secondo le necessità Grazie per l’attenzione