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CONVERSIONE di GRADI in ORE 360° 24h 15° 1h 1° 4m 15` 1m 1

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CONVERSIONE di GRADI in ORE 360° 24h 15° 1h 1° 4m 15` 1m 1
CONVERSIONE di GRADI in ORE
360°
15°
1°
15’
1’
15’’
24h
1h
4m
1m
4s
1s
NAVIGAZIONE
La navigazione è l’arte di condurre una nave da una parte all’altra del globo. Conoscere istante per istante il punto in
cui ci troviamo. Conoscenza del punto nave:
 Individuare il percorso da seguire;
 Guidare la nave nel punto scelto;
 Conoscere punto per punto dove ci troviamo.
LA TERRA
La forma della terra è un GEOIDE definita come una forma priva di asperità e ovunque convessa.
Osservatore PN
Asse di rotazione è la linea retta
intorno alla quale la terra compie il suo
moto di rotazione in senso antiorario se
riferito ad un osservatore posto al PN.
Viceversa al PS
I POLI sono i due punti in cui l’asse
di rotazione terrestre incontra la
superficie della terra, si chiamano poli
terrestri o geografici indicati come PN
e PS
MOVIMENTI PRICIPALI DELLA TERRA
MOTO DI ROTAZIONE
MOTO DI RIVOLUZIONE
I movimenti principali della terra sono il movimento di ROTAZIONE, che la terra compie ruotando intorno al
proprio asse, in senso antiorario con un osservatore posto al PN, in 24 ore da Ovest verso Est. Scaturisce il susseguirsi
del giorno e della notte.
Il movimento di RIVOLUZIONE, contemporaneo a quello di rotazione, che la terra compie girando intorno al sole
(Orbita) da Ovest a Est in un anno solare. Questo movimento scaturisce l’alternanza delle stagioni, il punto più vicino
dell’orbita si chiama “Perielio”, quello più lontano “Afelio”.
L’EQUATORE
E' un circolo massimo della sfera terrestre, perpendicolare all'asse terrestre e passante per il centro della sfera. Divide
la Terra in due emisferi perfettamente uguali: Boreale (NORD) e Australe (SUD).
IL MERIDIANO DI GREENWICH
E’ un circolo massimo che passa per i due poli geografici (Polo NORD e Polo SUD) e divide la Terra in due emisferi
uguali: EST ed OVEST.
 PARALLELI
Sono gli infiniti circoli minori che tagliano la sfera parallelamente all’asse dell’Equatore, perpendicolari all’asse
terrestre e non passanti per il centro della terra. Convenzionalmente se ne identificano 90 nell'emisfero nord (con
segno +) e 90 nell'emisfero sud (con segno -).
 MERIDIANI
Sono gli infiniti circoli massimi che passano per i due poli geografici e si intersecano sull’asse polare.
Convenzionalmente se ne identificano 360, che si contano dal meridiano 0 (quello passante in corrispondenza di
Greenwich, England) fino al meridiano 180 (chiamato anche Antimeridiano), sia verso est (segno +) che verso ovest
(segno -).
COORDINATE GEOGRAFICHE
Per stabilire un punto qualsiasi sulla superficie terrestre, in nautica, si usano come riferimento geografico i meridiani
e i paralleli. Di fatto sono le coordinate geografiche denominate “Latitudine” e “Longitudine” che ci permettono di
determinare, rispetto all’equatore e al meridiano di Greenwich, la suddetta posizione.
LATITUDINE: ϕ (fi)
Dato un punto X sul globo terrestre la latitudine di questo punto è l'arco di meridiano compreso tra l'equatore e il
punto X. Si misura in gradi, da 0° a + 90° nell'emisfero Nord (Boreale) e da 0° a -90° nell'emisfero Sud (Australe).
La latitudine si indica con “ϕ“ oppure con “Lat”.
LONGITUDINE: λ (lambda)
Dato un punto X sul globo terrestre la longitudine di questo punto è l'arco di equatore (o di parallelo) compreso tra il
meridiano di Greenwich e il punto X. Si misura da 0° a +180° verso Est e da 0° a -180° verso Ovest. (Long. E+ e
Long. W-). La longitudine si indica con “λ” oppure con “Lon”.
MIGLIO NAUTICO
E' l'unità di misura dello spazio in mare, pari alla lunghezza dell'arco corrispondente ad un primo di grado misurato
sul Meridiano terrestre (assumendo che la terra sia una sfera). Dato che un cerchio massimo terrestre (ad es.
l’Equatore) è lungo 40.000 km, dividendo questa misura per il numero di primi dell'angolo giro (360 x 60 = 21.600)
si ottiene che un miglio misura 1852 metri.
Il nodo è l’unità di misura della velocità in mare e corrisponde ad un miglio percorso nell’arco di tempo equivalente
ad un’ora. La velocità non è un valore preciso poiché ci sono dei fattori esterni (vento, corrente, velocità iniziale,
ecc..), che influiscono sulla stessa.
CONVERSIONE MIGLIA in KM e VICEVERSA:
 Miglia  Km
[Mg x 2 – 1/10 = Km]
Si moltiplica per 2 il numero delle miglia e si sottrae al risultato ottenuto un decimo dello stesso:
ad esempio: 20 mg → 20 x 2 = 40 -(1/10 di 40 = 4) = 36 km/h
 Km  Miglia
[Km : 2 + 1/10 = Mg]
Si divide il numero dei Km per 2 e si aggiunge al risultato ottenuto un decimo dello stesso:
ad esempio: 36 km → 36 : 2 = 18 +(1/10 di 18 = 1,8) = 19,8 mg
FUSI ORARI
E' un settore (o spicchio) della superficie terrestre in ogni punto del quale, per convenzione, l'ora è uguale a quella del
meridiano che divide il fuso a metà. L'ampiezza di ogni fuso è di 15°, pari alla 24 parte dell'angolo giro. Di
conseguenza vi sono 24 fusi corrispondenti alle 24 ore del giorno.
Dato il movimento circolare della terra verso Est, il fuso ha un'ampiezza pari a quella dell'arco percorso da un punto
terrestre in un ora. Il fuso di Greenwich si indica con GMT (Greenwich Meridian Time) o fuso 0; gli altri si misurano
verso Est con varie possibili misurazioni (da 0 a 23, oppure da 1 a 12 verso Est e da -1 a -12 verso Ovest, oppure con
lettere A, B ...). Il fuso principale è Zulu (Z) che è posto a cavallo del Meridiano di Greenwich (al centro).
24 FUSI = ALLE 24
ORE DELLA TERRA
360° : 24 = 15°
MERIDIANO DI
GREENWICH =
FUSO 0
UN FUSO = 15° (+ 1 ORA
OGNI
FUSO
CHE
SI
ATTRAVERSA VERSO EST
E –1 VERSO OVEST)
MERIDIANO DI
GREENWICH = FUSO 0
-3 -2 -1 0 +1 +2 +3
PUNTI CARDINALI
Sono i punti di riferimento principali per l'orientamento. Il Sud (180°) è il punto di massima altezza del sole
sull'orizzonte, in cui il sole si trova alle 12h 00m. Il Nord (0°) è il punto opposto. Questi punti cardinali
corrispondono con i poli geografici. L'Est (90°) è il punto dell'orizzonte in cui il sole si trova alle 06h 00m. L’Ovest
(270°) è il punto dell’orizzonte in cui il sole si trova alle 18h 00m.
0°
IV° QUADRANTE
NW DA 270° A 360°/0°
I° QUADRANTE
NE da 0° a 90°
90°
270°
III° QUADRANTE
SW da 180° a 270°
II° QUADRANTE
SE da 90° a 180°
180°
ROSA DEI VENTI
La rotta si stabilisce in base alla direzione della nave: se
andiamo dal punto A al punto B, abbiamo Rv = 45° essendo
nel I° quadrante (NE). Se andiamo dal punto B verso il punto
A, siamo nel III° quadrante (SW), quindi Rv = 225°
ROTTA E CARTE NAUTICHE
ROTTA (o ANGOLO di ROTTA)
E' l’insieme dei punti (o linea) che rappresenta la proiezione del cammino della nave (effettuato o da effettuare) sul
fondale marino. Si indica con “Rv”. Da 0° a 360° in senso orario partendo dal NV. Possiamo avere:
 Rotta Seguita: ha inizio dal punto di partenza e termina sul punto nave;
 Rotta da Seguire: ha inizio dal punto nave e termina sul punto d’arrivo.
PRORA (o ANGOLO di PRORA)
E’ l’angolo compreso tra l’asse longitudinale della nave e il NV. Si indica con la lettera “P” ed è seguita da un
numero che definisce il valore in gradi.
Generalmente la direzione della P non coincide con la Rv per la presenza di elementi di disturbo alla navigazione:
Scarroccio e Deriva. Lo Scarroccio è influenzato dal vento, mentre la Deriva dalla corrente. Lo scarroccio è indicato
con “Lsc”, mentre la direzione realmente seguita con “Rs”. La deriva si indica con “Lder”.
Lder e Lsc possono essere sia + (positivi) che – (negativi), a seconda che la nave derivi o scarrocci a dritta oppure a
sinistra rispetto alla direzione della prora.
In casi ipotetici di assenza di vento e corrente la Prora è uguale alla Rotta vera.
NV
CORRENTE PER SUD - LDER= +12°
NV
PV = RV
Rs 053°
PV 058°
Rv 065°
Lsc
Lder
Rv = Pv + +/- Lsc+ +/- Lder
la formula di base
è
VENTO DA SCIROCCO -- LSC= 5°
Bisogna ricordare che “il vento viene e la corrente và!” oppure anche “Vento che viene, corrente che và”.
Il vento colpisce l’opera morta della nave, la corrente colpisce l’opera viva della nave.
TIPI DI NAVIGAZIONE
NAVIGAZIONE ORTODROMICA
Ortodromia è una parola di origine greca che significa “percorso diretto”. È il percorso più breve fra due punti, ma
anche il più difficile da seguire, perché taglia i meridiani che attraversa in successione, sotto angoli sempre diversi,
obbligando chi segue questo tipo di navigazione a continui cambiamenti di rotta. L’angolo di rotta ortodromico è
pertanto continuamente variabile lungo il percorso.
NAVIGAZIONE LOSSODROMICA
Lossodromia è una parola di origine greca che significa “percorso sghembo”. E’ il percorso che taglia tutti i meridiani
sotto lo stesso angolo, mantenendo così costante l’angolo di rotta. Possiamo dire che è il percorso più lungo ma anche
il più semplice da seguire durante la navigazione. E’ rappresentata da una spirale sferica che si avvolge ai poli senza
mai toccarli e quando attraversa l’equatore cambia il senso di concavità.
Il criterio che deve guidare il navigatore nella scelta del percorso da effettuare deve tener conto di tre fattori:
 Sicurezza;
 Brevità;
 Facilità.
RILEVAMENTO OGGETTO
È l’angolo compreso fra il Nv e la direzione dell’oggetto osservato.
RAPPRESENTAZIONE GEOGRAFICA
La carta nautica è la rappresentazione grafica approssimata di una parte più o meno estesa della superficie terrestre a
scala ridotta ma che è soggetta a deformazioni che incidono sulla corrispondenza delle lunghezze (isometria) delle
superfici (equivalenza) e degli angoli (isogonia) tra superficie terrestre e rappresentazione piana dovuta alla
impossibilità di rappresentare una superficie sferica come quella della terra su di un piano.
 CARTE GENERALI
Carte a piccola scala, quindi rappresentano una zona molto vasta e con pochi dettagli; utilizzate solo ed
esclusivamente per la pianificazione e la programmazione della navigazione. Sono a scala uguale o inferiore a
1:1.000.000
 CARTE COSTIERE scala 1:250.000
Si intendono le carte prevalentemente relative alle coste nazionali. Su queste carte sono inseriti la linea di base delle
acque territoriali e l’indice grafico dei rilievi utilizzati per la costruzione delle singole carte.
 CARTE COSTIERE scala 1:100.000
La tipologia, detta anche serie base, è costituita da 47 carte delle coste nazionali, da 2 carte delle coste orientali della
Corsica e da 11 carte delle coste orientali dell’Adriatico.
 CARTE COSTIERE a grande scala
Si intendono le carte che, di massima, rappresentano i golfi maggiori ed alcune isole. La loro scala è variabile tra
1:60.000 e 1:40.000
 CARTE DEI LITORALI
Rappresentano i litorali di maggior interesse idrografico-nautico. La scala è, di massima, 1:30.000
 PIANI NAUTICI (carta gnomonica)
Sono la rappresentazione di una piccolissima zona della Terra come porti, rade ecc; a grandissima scala (di massima
1:10.000) e sono ricchi di particolari importanti per la sicurezza della navigazione. Sono carte gnomoniche, a
differenza delle altre che sono di Mercatore. Hanno tutte le caratteristiche, cioè isogone, equivalenti e isometriche.
LA SCALA
È il rapporto tra una lunghezza misurata sulla superficie terrestre e la corrispondente lunghezza misurata sulla carta.
Più è grande la scala, più è ristretta la zona rappresentata, e quindi con più dettagli. Le carte costiere della Marina
sono a media scala.
CARTA DI MERCATORE
E’ una proiezione cilindrica modificata, costruita già nel XVI secolo dal cartografo olandese Mercatore; in questa
carta i meridiani sono rette parallele egualmente distanziate, mentre i paralleli sono disegnati ad intervalli sempre
maggiori andando verso i poli; questi ultimi non sono rappresentabili. Infatti all’allungamento a cui sono soggetti gli
archi di parallelo (per il fatto che questi non convergono verso i poli) viene fatto corrispondere un proporzionale
allontanamento reciproco dei paralleli stessi. Questa modificazione comporta delle notevoli deformazioni (le regioni
verso i poli risultano fortemente ingrandite) ma conferisce alla carta di Mercatore due importanti proprietà:
1) è rigorosamente isogona (angoli inalterati);
2) riproduce in forma rettilinea qualsiasi curva lossodromica.
Le carte di Mercatore rettificano le lossodromie, cioè permettono di rappresentare un percorso lossodromico con una
retta e mantengono gli angoli uguali ai corrispondenti angoli sulla terra.
Le carte gnomoniche rettificano le ortodromie, cioè permettono di rappresentare con una linea retta una rotta
ortodromica.
LA NAVIGAZIONE STIMATA
Lo scopo principale del navigante è quello di poter conoscere in ogni momento la posizione della nave in mare, cioè,
come si dice comunemente, il punto nave. Per realizzare questo scopo esistono vari sistemi, più o meno semplici,
attuabili a seconda delle circostanze e dei mezzi a disposizione: la navigazione stimata, la navigazione costiera, la
navigazione astronomica e la radio-navigazione.
La navigazione stimata è, come dice la parola stessa, una stima basata sulla formula V = S:T infatti per eseguire il
calcolo stimato basta conoscere la direzione in cui la nave si è mossa (rotta o cammino), il tempo di navigazione e la
velocità.
PROBLEMI DELLA NAVIGAZIONE STIMATA
I problemi che la navigazione stimata si propone di risolvere sono:
1. dato un punto di partenza e quello di arrivo, determinare la rotta ed il cammino (Spazio = m) da percorrere;
2. noto il punto di partenza, la rotta e il cammino, trovare il punto nave stimato, in un momento qualsiasi della
navigazione.
Esaminando i singoli problemi:
Il primo si risolve, in genere, graficamente sulla carta nautica tenendo conto di 3 fattori: sicurezza – brevità – facilità.
La Rv è l’angolo rispetto al Nord vero, e anche il cammino lo ricaviamo dalla carta sull’asse longitudinale.
Il secondo problema è il problema fondamentale della navigazione stimata, per risolverlo occorrono i noti strumenti
per il carteggio nonché la bussola ed il misuratore di velocità.
CALCOLO DI SPAZIO (m), VELOCITA’ (V) e TEMPO (∆t)
Problema 1 : V = m : ∆t
-
Converto le ore in minuti: 1h 38m = 60+38= 98m
Siccome la tavola 1 arriva fino a 60min, divido ∆t e m per 10, quindi V = 2,3 : 9,8
Vado a leggere sulla tavola, prendendo il tempo per difetto (quindi 10);
il risultato è V = 14 Kts (ossia la velocità necessaria per percorrere 23 miglia in 1h e 38m) [23x60/98]
Problema 2 : m = V x ∆t
-
-
∆t = 2h 43m
V = 9 Kts
Moltiplico la Velocità per il Tempo in ore
La velocità in un ora è 9 Kts, quindi in due ore = 18 Kts (quindi 18 Kts + 43m)
Restano 43m che vado a leggere sulla tavola 1 in corrispondenza di V = 9 Kts, ossia 6,5
m = 18 + 6,5 = 24,5 nm (ossia le miglia percorse in 2h e 43m a 9 nodi) [9x163/60]
Problema 3 : ∆t = m : V
-
∆t = 1h 38m
m = 23 nm
m = 43 nm
V = 13 Kts
∆t = 43:13 -- il 13 sta nel 43, 3 volte (39) e restano 4 nm
Sulla tavola 1, nella colonna della Velocità 13 cerco il valore che si avvicina più a 4 (prendendo quello per
difetto): 3,9
mi muovo in orizzontale e vado a leggere il tempo corrispondente = 18m
∆t = 3h 18m (ossia il tempo necessario a percorrere 43nm a 13 nodi) [43x60/13]
ERRORI DELLA NAVIGAZIONE STIMATA
 CAUSE AMBIENTALI
 CAUSE STRUMENTALI
 ERRORI UMANI
CAUSE AMBIENTALI
Effetto del vento (scaroccio) ed effetto della corrente (deriva).
CAUSE STRUMENTALI
Mancata compensazione delle bussole oppure errata taratura del solcometro.
ERRORI UMANI
Errori di distrazione o nel comunicare la rotta.
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