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strutture di sostegno in terra rinforzata

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strutture di sostegno in terra rinforzata
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
STRUTTURE DI SOSTEGNO
IN TERRA RINFORZATA
sistemi di rinforzo, drenaggio,
controllo dell’erosione superficiale
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Il funzionamento del rinforzo
dei terreni
Le strutture di sostegno in terra rinforzata possono essere impiegate
in diversi campi di applicazione, i principali dei quali sono:
• Rilevati stradali e ferroviari
• Ripristino e consolidamento di un terreno franato in
ambito stradale
• Realizzazione di rampe di ascesa e discesa dai
cavalcavia
• Rialzi arginali di canali o fiumi
• Barriere paramassi
• Barriere antirumore in ambito stradale o ferroviario
• Allargamento di parcheggi sopraelevati
• Realizzazione terrazzamenti in terreni coltivati a
vigneti
• Consolidamento del terreno all’imboccatura dei tunnel
Le strutture di sostegno in terra rinforzata hanno riscosso negli ultimi
anni un consenso crescente da parte di progettisti che si occupano
sia di appalti pubblici che di lavori rivolti all’edilizia residenziale.
Gli elementi geosintetici utilizzati per rinforzare il terreno naturale sono
geometricamente delle strutture planari bidimensionali dotati di una
curva caratteristica sforzi/deformazioni confrontabile con quella della
matrice solida in cui verranno inseriti.
Installati opportunamente all’interno del terreno da “armare”, i
rinforzi geosintetici (geotessili tessuti o geogriglie) sviluppano, per
attrito, uno stato tensionale di natura tangenziale che consente al
sistema composito di sostenere dei livelli di sollecitazione, altrimenti
incompatibili con la natura del materiale tal quale. Dal punto di vista
geotecnico, infatti, i terreni sono caratterizzati da una buona resistenza
alla compressione ma da una resistenza a trazione virtualmente nulla.
La presenza del rinforzo geosintetico conferisce pertanto al terreno
quelle caratteristiche di resistenza a trazione di cui è naturalmente
sprovvisto.
A sinistra: struttura in terra rinforzata.
Talana - Nuoro.
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sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
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sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Interazione terreno-rinforzo
geosintetico
L’utilità nell’inserire dei materiali geosintetici di rinforzo all’interno del
terreno (nel nostro caso delle geogriglie tessute in PET tipo X-Grid
PET PVC), consiste sostanzialmente nel creare un materiale pseudo
naturale composito, le cui caratteristiche meccaniche risultano decisamente più performanti rispetto al terreno originario “non armato”.
L’effetto che si genera all’interno della struttura composita (terrenorinforzo), dipende prevalentemente dalla rigidezza flessionale del rinforzo impiegato; l’inclusione di elementi flessibili, quali le geogriglie,
determina l’insorgere di tensioni di natura tangenziale, per effetto
dell’attrito che si genera all’interfaccia tra i due materiali (terreno-geosintetico).
Nel caso invece di inclusioni rigide (tipo barre, profilati metallici…), l’interazione tra i due materiali determina l’insorgere non solo di sollecitazioni di tipo tangenziale, ma anche stati tensionali di tipo flessionale
e di taglio.
Per quanto attiene ai soli rinforzi di tipo “flessibile”, perché ci sia effettiva sinergia tra i due materiali e possa quindi registrarsi il trasferimento di carico dal terreno al rinforzo, è necessario che il rinforzo
disponga di alcune caratteristiche, quali ad esempio:
• idonee caratteristiche di resistenza a trazione e rigidezza.
• Impiego di materie prime (polimeri) in grado di poter resistere anche in condizioni chimico-fisiche aggressive
(attacchi degli agenti chimici, pH dei terreni...).
• disporre di una struttura geometrica adeguata, per poter sviluppare al meglio l’effetto stabilizzante.
Strutture di rinforzo applicate a un vigneto in forte pendenza:
nelle tre immagini le fasi di completamento dell'opera.
a) il sito a posa ultimata.
b) opera in fase di rinverdimento.
c) opera completamente rinverdita.
a
4
b
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c
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Anche il terreno deve disporre di opportune caratteristiche, per poter
interagire al meglio con l’elemento geosintetico.
In particolare occorrerà porre particolare attenzione alle seguenti
grandezze:
•Granulometria;
•Statodiaddensamento;
•Resistenzealtaglioeilfenomenodelladilatanza.
Il modello analitico che si utilizza per rappresentare il comportamento
geomeccanico del terreno rinforzato è il tradizionale criterio di Mohr
- Coulomb.
Ammettendo che il contributo reso disponibile dal rinforzo sia pari alla
massima resistenza a trazione che il materiale è in grado di attivare, il
suo stato limite ultimo corrisponderà ovviamente al valore di rottura.
In questo frangente quindi, il materiale composito (terrenogeosintetico) è rappresentabile, sul piano di Mohr, come se fosse un
terreno dotato di coesione efficace c’r (Schlosser e Long, 1972).
C r=
’
σ’r* Kp
2
=
σs*As
2*∆B*∆H*Ka
Dove:
σ’r = tensione efficace di confinamento equivalente sviluppata dal
rinforzo;
σs = resistenza a trazione del rinforzo;
As = sezione trasversale del rinforzo;
∆B e ∆H = interasse verticale e orizzontale del rinforzo.
coesioneapparentenelcasoditerrenorinforzato
τ
terreno
rinforzato
terreno
non rinforzato
σR
σ3F
σR
6
σ3
σ
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Perchéusareunageogrigliaanzichéungeotessiletessuto
Sostanzialmente esistono due tipologie di rinforzi geosintetici impiegati per rinforzare un terreno:
• Geogriglie;
• Geotessilitessuti.
Geometricamente, la geogriglia dispone di una struttura a maglia
aperta, mentre il geotessile tessuto una superficie a maglia chiusa.
Dal punto di vista prestazionale le due tipologie di materiali presentano delle sostanziali differenze proprio a seguito della loro intrinseca
differente configurazione geometrica.
•
Geogriglia: la presenza di una struttura a maglie aperte consente al prodotto di sviluppare delle resistenze di natura “passiva” in
corrispondenza degli elementi trasversali, incrementando di fatto
il suo intrinseco effetto stabilizzante
•
Geotessile tessuto: avendo una geometria a maglia chiusa
(continuità planare della sua superficie di contatto) il materiale è in
grado di sviluppare solamente una componente di attrito di natura
“attiva”, risultando di fatto meno performante rispetto ad un prodotto a maglia aperta
Possibilimeccanismidiinterazionegeosintetico-terreno
Il problema dell’interazione terreno/geosintetico viene affrontato
introducendo il concetto di tensione tangenziale di attrito equivalente.
La tensione tangenziale che si genera all’interfaccia rappresenta la
resistenza allo scorrimento del geosintetico nei confronti del terreno
in cui è inserito.
Attraverso la stima di questa grandezza (che si traduce
nell’introduzione di opportuni coefficienti), è possibile valutare quindi
l’entità della resistenza mobilitata dal geosintetico in rapporto a due
possibili cinematismi critici:
• lo scivolamento di una porzione di manufatto su un
singoloelementodirinforzo(directsliding),
• lo sfilamento del rinforzo dalla porzione stabile di
terreno(pullout).
Jewell introdusse nel 1991 delle relazioni volte ad esprimere
compiutamente ed analiticamente i concetti sopra espressi.
φ
φ
Dove:
Wr = larghezza del rinforzo;
Lr = lunghezza del rinforzo;
σ’n = tensione efficace in direzione ortogonale al piano del rinforzo;
fds = coefficiente di attrito equivalente per scorrimento;
fb = coefficiente di attrito equivalente per sfilamento;
f = angolo di attrito interno.
Compenetrazione del terreno nelle maglie.
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Ipotizzando la completa compenetrazione del terreno all’interno delle
maglie aperte di un elemento di rinforzo sintetico quale può essere
una geogriglia, Jewell formulò le seguenti espressioni per i coefficienti
di attrito:
δ
φ
αs
δ
φ
αs
δ
φ

δ
φ
αs
S
Β
σ’
σ’
φ
Forme di interazione tra il rinforzo sintetico e il terreno
Ancoraggio
σ’ *
Scivolamento
su uno strato
di armature
φ’
φ’
σ’ *
Schema di comportamento di una geogriglia per la
definizione di fds e fb
S
Wr
B
T
σn1 - γ
Ø
θ2
σb1
θ1
θ1 = θ2 = 45° + Ø/
PΓ
B
S
Dove:
as = frazione solida della superficie della geogriglia;
ab = quota parte della larghezza della geogriglia capace di mobilitare
resistenza passiva;
S = distanza tra gli elementi trasversali capaci di mobilitare resistenza
passiva;
B = spessore degli elementi trasversali;
σ'b = pressione limite passiva lungo la direzione di sfilamento;
δ = angolo di attrito tra parte solida della geogriglia e terreno.
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
S
Β
σ’
σ’
φ
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Solitamente per riprodurre in laboratorio il comportamento sforzideformazioni del materiale composito, si ricorre all’utilizzo di particolari
strumentazioni che simulano il taglio diretto dei terreni.
Prova di taglio diretto e sfilamento (ISO 13430);
N
N
T
F
prova di taglio diretto
stato avanzamento lavori Tamponamento di locali interrati in complesso
residenziale mediante manufatti di sostegno in terra
rinforzata.
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prova di sfilamento
terra rinforzata ultimata terra rinforzata rivegetata
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Ilcontributodelrinforzogeosintetico
Per valutare il reale beneficio che si registra nell’inserire un rinforzo
geosintetico all’interno di una matrice solida, è possibile ricorrere ad
un semplice modello concettuale che riproduce fedelmente cosa
accade quando si crea un materiale composito.
Ipotizziamo di sottoporre un provino di terreno ad una prova di taglio
diretto; il materiale permane nel suo stato indisturbato fintanto che
il valore della sollecitazione applicata (carico assiale e di taglio) non
determina il raggiungimento della resistenza limite del campione.
Partendo dal presupposto che i terreni hanno scarse propensioni a
sostenere sforzi di trazione ma hanno una buona resistenza al taglio,
è chiaro che se si riuscisse a trovare un sistema in grado di trasferire
le sollecitazioni di trazione dal terreno ad un’altra componente,
si garantirebbe al sistema composito una maggiore capacità di
resistenza nei confronti delle sollecitazioni esterne.
La formazione, quindi, di un sistema bicomponente sintetico/terreno,
avrebbe il pregio di sfruttare al meglio le caratteristiche prestazionali
dei due materiali utilizzati.
Per comprovare la reale efficacia del sistema, si può ipotizzare di
sottoporre un provino di terreno, privo di rinforzo sintetico, ad un
sistema di carichi esterni (Pv e Ps) e portarlo a rottura, mediante una
generica prova di taglio.
Il campione di terreno è infatti in grado di sostenere le sollecitazioni
esternamente trasmesse, fintanto che la sua legge costitutiva lo
consente, cioè fino a quando non vengono raggiunte le condizioni di
incipiente collasso.
Attivazionedellaresistenzaatrazionedelrinforzoquando
intercettatodallacurvadiscivolamento
P’n
Ps
P’n * tan (φ)
θ
θ
Pr
Pr
Prcos (θ)
Prsen (θ)
(
Consolidamento di un canale durante la ristrutturazione di un
edificio privato. Nel dettaglio, applicazione della geostuoia preseminata K-Mat F Sedum.
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In assenza di rinforzo, il terreno, dotato di angolo di attrito interno pari
a f’, a fronte di un carico assiale Pv (sforzo pari a sv), sviluppa una
resistenza al taglio pari a:
Pres = Pv * tan (φ’)
Provino di terreno soggetto alla prova
di taglio in assenza di rinforzo;
Provino di terreno soggetto alla prova
di taglio in presenza di rinforzo;
Pv
Pv
Soil1φ
Soil1φ
Ps
Ps
Pr
Prcosθ
Prsen θ
θ
Fascia di rottura
Fascia di rottura
Sforzo di compressione
Pvtan φ
Resistenza a rottura:
Riduzione delle forze che determinano la rottura:
Sforzo di trazione
Prsen θ
Resistenza a rottura in assenza del rinforzo:
Prcos θ tan φ
Incremento delle forze che si oppongono alla rottura:
Pres = Pv * tan (φ’)
Resistenza a rottura in presenza del rinforzo:
Pres = Pv tan φ + Pr(sen θ + cos θ tan φ)
L’inserimento di un rinforzo sintetico nel provino determina l’insorgere
all’interno del rinforzo medesimo di due componenti:
P’res = Pr * sen (θ)
P’’res = Pr * cos (θ)
La prima componente riduce la sollecitazione che tende a portare il provino verso le condizioni di rottura,
mentre la seconda tende a incrementare la capacità resistente del terreno.
Analizzando quindi lo schema esemplificativo riportato, appare immediato comprendere l’effettivo beneficio
che l’inserimento all’interno del terreno di un elemento sintetico di rinforzo determina nel sistema bifase.
Resistenza a trazione esplicitata dal provino in assenza di
rinforzo
Resistenza a trazione esplicitata dal provino in presenza di
rinforzo
Pres = Pv * tan (φ’)
Pres = Pv tan φ + Pr(sen θ + cos θ tan φ)
Il concetto di terreno rinforzato ha la sua validità nel momento in cui viene garantito il perfetto collegamento tra i due materiali (terreno e rinforzo),
potendo in questo modo contare sulle migliori caratteristiche geomeccaniche delle due componenti.
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Il concetto di resistenza a trazione ammissibile
Per dimensionare correttamente un’opera di sostegno in terra
rinforzata occorre che il progettista conosca il significato delle
seguenti tre grandezze:
• Resistenza richiesta (Tdesign): rappresenta la resistenza che il
geosintetico di rinforzo deve poter rendere disponibile per
stabilizzare il manufatto;
• Resistenza nominale (Tult): in funzione del test di laboratorio
condotto, rappresenta la resistenza nominale al tempo t=0 del
rinforzo;
• Resistenza ammissibile (Tallow): è il valore di resistenza del rinforzo
che si ottiene applicando dei fattori riduttivi al dato di resistenza
nominale. Il numero ed il significato dei fattori riduttivi dipende
dall’algoritmo di calcolo adottato (BS 8006/1995, FHWA, etc..).
Il metodo di calcolo che viene presentato a solo titolo di esempio
è tratto dal documento del Geosynthtetic Research Institute (GRI)
statunitense “GRI standard practice GG4(b) – Determination
of the long therm design strenght of flexible geogrids”.
Per valutare la resistenza a trazione ammissibile del rinforzo è
necessario adottare dei fattori riduttivi. Tali coefficienti andranno
applicati, in funzione della procedura di calcolo utilizzata, alla
resistenza normale.
L’approccio adottato dal GRI è sostanzialmente analogo a quello
adottato dalla procedura anglosassone (BS 8006) la quale prevede
i seguenti steps:
Prova di laboratorio per calcolare la resistenza della geogriglia alla massima trazione (valore Tult).
Tallow < Tult
Tallow =
Tult
5
∏ FSi
=
Tult
(FSID * FSCR * FSBD * FSJNT)
i=1
Dove:
• Tallow = resistenza a trazione ammissibile (kN/m);
• Tdesign = resistenza di progetto utilizzata per dimensionare l’opera (kN/m);
• Tult = resistenza nominale del rinforzo (kN/m);
• FSID = fattore riduttivo per la posa in opera del materiale (ad.);
• FSCR = fattore riduttivo per effetto del creep della materia plastica (ad.);
• FSCD = fattore riduttivo per effetto del livello di aggressività chimica del suolo (ad.);
• FSBD = fattore riduttivo per effetto del livello di aggressività biologica del suolo (ad.);
• FSJNT = fattore riduttivo per effetto delle sovrapposizioni (ad.);
• FSdesign = fattore di sicurezza aggiuntivo (ad.)
Tdesign =
Tallow
FSdesign
Alcuni fattori riduttivi sono indipendenti dal tempo mentre altri
dipendono fortemente dalla variabile tempo (proprietà tempo varianti),
come ad esempio il creep.
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Dimensionamento delle strutture di
sostegno in terre rinforzate:
verifiche di calcolo
Per dimensionare un’opera in terra rinforzata occorre eseguire,
mediante appositi programmi di calcolo, delle verifiche di natura sia
esterna sia interna.
Le verifiche di natura interna sono finalizzate ad analizzare i possibili
meccanismi di collasso che coinvolgono parzialmente o integralmente
la porzione di terreno rinforzato. La finalità principale delle verifiche
interne è quella di determinare le caratteristiche dei rinforzi geosintetici,
in termini di spaziatura, lunghezza e resistenza a trazione richiesta,
perché il sistema composito rinforzato risulti stabile.
È pertanto necessario verificare che il rinforzo, inserito all’interno del
terreno, non si rompa e non si sfili dalla parte stabile del pendio (in
termini tecnici internal e compound check).
Oltre a definire un layout che garantisca il sistema dal manifestarsi
di fenomeni di rottura e/o sfilamento, è importante verificare che
non avvengano possibili moti traslativi lungo i piani di posa definiti
da ciascun rinforzo (direct sliding). Nel caso infine in cui si dovesse
optare per una soluzione costruttiva che preveda il risvolto al fronte
del rinforzo (tecnica del wrap around) è necessario accertarsi
preventivamente che la lunghezza praticata nella parte superiore del
singolo strato risulti stabile.
Le verifiche interne che è necessario eseguire sono:
• verifica di resistenza dei rinforzi;
• verifica allo sfilamento (pullout);
• verifica allo scorrimento (direct sliding);
• verifica del risvolto.
Oltre alle verifiche di natura interna, occorrerà eseguire in fase esecutiva anche delle verifiche esterne, quali:
• verifica di scivolamento
• verifica a ribaltamento
• verifica di capacità portante
• verifica di stabilità globale
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Dati preliminari che è necessario
conoscere per dimensionare una
terra rinforzata
Al fine di valutare la fattibilità tecnica di un’opera di sostegno in terra
rinforzata occorre acquisire una serie di informazioni preliminari
fondamentali.
I dati di input sui quali è possibile realizzare uno studio di fattibilità
sono i seguenti:
• indagini geognostiche relative all’area su cui si è ipotizzata la realizzazione della struttura
• rilievi planoaltimetrici
• sezioni significative circa lo stato di fatto
• geometria della futura opera (in termini di inclinazione
del fronte, altezza, suddivisione in più balze, pendenza
della parte sommitale)
• carichi esterni applicati alla struttura (carichi sommitali
nel caso si debba prevedere un parcheggio oppure una
strada)
• classificazione sismica
• caratteristiche geotecniche (angolo di attrito interno,
coesione e peso specifico ) del terreno a tergo la futura
opera, del terreno di fondazione, del terreno di riempimento
• presenza di falde sospese o infiltrazioni di altra natura
Ricostruite le condizioni al contorno, è possibile iniziare il processo di
dimensionamento utilizzando specifici programmi di calcolo.
Terrazzamento armato con elemento drenante a tergo.
La funzione del geocomposito drenante a tergo
delle strutture in terra rinforzata è di mantenere
drenata l'area interna dell'opera, al fine di evitare possibili infiltrazioni che possano diminuire dal
punto di vista geomeccanico le prestazione del
sistema. In funzione dell'altezza della struttura
sarà opportuno inserire alla base del Q-Drain dei
collettori fessurati per la raccolta ed il successivo
smaltimento delle acque intercettate.
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Case histories
Ampliamento di piazzale industriale
Campo di
applicazione:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Titolo:
Realizzazione opere di
sostegno in terra rinforzata a
valle dell’esistente capannonne
di proprietà dell’azienda
alimentare Clas
Area di fronte
1000 m2
Località:
Liguria
Periodo:
2010
FUNZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
La problematica oggetto del presente lavoro consisteva nel definire
una soluzione alternativa che potesse fornire risultati più convincenti
rispetto a quanto già precedentemente progettato e realizzato secondo le tecniche tradizionali dell’ingegneria civile per l’allargamento
del piazzale di carico e scarico presso il polo produttivo dell’azienda
Clas di Imperia. Gli interventi che furono eseguiti e che hanno fornito
risultati scadenti consistevano in opere di contenimento in ca. Si è
pertanto deciso di ipotizzare la realizzazione di un contenimento in
terra rinforzata. Geometricamente la zona oggetto dell’intervento è
stata suddivisa in due lotti:
• Parte Ovest: caratterizzata da terreni in fondazione non di natura
rocciosa con assenza nella parte di monte (prossimità dello stabilimento) di affiorati rocciosi. La lunghezza stimata del tratto è di 45 m;
• Parte Est: caratterizzata da terreni di fondazione di natura rocciosa con presenza di affioramenti rocciosi anche nella parte di
monte (prossimità dello stabilimento). La lunghezza stimata del
tratto è di 15 m.
I dati di input utilizzati per eseguire le verifiche di stabilità globale e
locale sono:
• Caratteristiche geometriche del manufatto: l’altezza del manufatto
analizzato è pari a 11,4 m, con inclinazione del fronte pari a 72°. La
spaziatura dei rinforzi è di 60 cm (comuni ai due tratti);
• Caratteristiche dei rinforzi utilizzati: le classi di resistenza utilizzate per eseguire le verifiche di stabilità sono 2 (X-Grid PET PVC
80/30 e X-Grid PET PVC 60/30) (comuni ai due tratti);
• Caratteristiche geotecniche dei terreni (parte ovest – terreno coesivo in fondazione)
• Rilevato strutturale (terreno di riempimento): 27°- 0 kPa - 18 kN/m3;
• Terreno a tergo dell’opera: 27°- 0 kPa - 18 kN/m3;
• Terreno di fondazione (tipo C): 27°- 30 kPa – 20 kN/m3;
• Muro di sostegno esistente: 56° - 380 kPa – 22 kN/m3.
Caratteristiche geotecniche dei terreni (parte est – subaffioramento
roccioso in fondazione):
• Rilevato strutturale (terreno di riempimento): 27°- 0 kPa - 18 kN/m3;
• Terreno a tergo dell’opera: 40°- 100 kPa - 20 kN/m3;
• Terreno di fondazione: 29° - 50 kPa – 20 kN/m3;
• Muro di sostegno esistente: 56° - 380 kPa – 22 kN/m3.
16
Sotto: stato di fatto prima dell'intervento
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Fase di installazione dell’opera in terra rinforzata. A tergo è presente un geocomposito drenante per l’intercettazione delle acque di infiltrazione.
Sezione tipo
Opera ultimata con anteprima dell'aspetto dopo l'inverdimento
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Case histories
Consolidamento di movimenti franosi
Campo di
applicazione:
Titolo:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Consolidamento movimenti
franosi a protezione abitati e
viabilità comunale frazione
S. Anna, comune di Ivrea
Località:
Piemonte
Periodo:
2009
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
A seguito di eventi meteorici improvvisi e di forte intensità, si è registrato un sensibile movimento franoso in frazione S. Anna che ha
determinato la chiusura temporanea della viabilità e la messa in sicurezza d’emergenza degli abitati limitrofi all’area colpita.
Immediatamente la zona è stata oggetto di approfondite indagini geognostiche finalizzate alla comprensione della portata del fenomeno
franoso in corso. Sono stati installati dei piezometri e degli inclinometri
per verificare la dinamica del versante.
A valle della campagna di indagini e verificate le somme messe a
disposizione dal comune e dalla regione Piemonte, il progettista incaricato ha preso contati con l’Ufficio Tecnico TeMa per studiare una
possibile soluzione tecnica che fosse in grado di risolvere la problematica.
La soluzione studiata ed accettata dalla studio di progettazione ha
riguardato la riprofilatura del versante mediante terre rinforzate.
L’altezza dell’opera in terra rinforzata è risultata pari a 20 m, suddivisa
in 3 balze, alla cui base sono state utilizzate delle geogriglie in PET
lunghe 20 m ed aventi una resistenza a trazione di 200 kN/m.
I rinforzi posti nella balza di base sono stati studiati alternando geogriglie “primarie” da 200 kN/m con geogriglie “secondarie” aventi
resistenza a trazione pari a 80 kN/m.
Sono state adottate anche delle soluzioni per il controllo dell’erosione
del versante di monte mediante delle geostuoie sintetiche (K-Mat L
Brown) e dei geocomposito impermeabili (K-Mat WP) in corrispondenza della balza principale.
18
CAMPO DI APPLICAZIONE
A sinistra: area dell'intervento.
Sotto: sezione tipo.
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Fasi di realizzazione dell'opera.
In alto a sinistra: lo stato dei luoghi prima degli interventi di messa in sicurezza;
In alto a destra: fasi di movimentazione terra e messa in opera degli strati di base della terra rinforzata;
Sotto: panoramica del sito a lavori ultimati.
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TSystem
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Case histories
Realizzazione di barriere fonoassorbenti
Campo di
applicazione:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Titolo:
Collegamento tra lo svincolo
di Ronc di S.Michele (SS13) e
Caneva sulla SP n°29.
II lotto
Area di fronte
400 m2
Località:
Friuli
Periodo:
2010
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
In questo caso specifico il ricorso all’uso della tecnica del rinforzo dei
terreni è servito per creare delle dune fonoassorbenti parallele al tracciato della nuova viabilità tra lo svincolo di Ronc di S.Michele (SS13)
e Caneva.
Le terre rinforzate previste a progetto presentano un’altezza media
di 1,5 m. Sono state impiegate geogriglie tessute in PET tipo X-Grid
PET PVC 40/30.
Particolare della banchetta fonoassorbente ultimata.
20
CAMPO DI APPLICAZIONE
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Case histories
Terra rinforzata in ambito stradale
Campo di
applicazione:
Titolo:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Realizzazione strada extra urbana mediante il ricorso alla
tecnica delle terre rinforzate
Località:
Sardegna
Periodo:
2009
FUNZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
La necessità di ridurre gli spazi ed ottimizzare le lavorazioni, sta comportando oggi più di ieri alla realizzazione di opere di sostegno in terra
rinforzata, soprattutto in ambito stradale.
Anche in questo frangente, l’utilizzo di queste tecniche ha consentito
di limitare le aree di esproprio ed ottenere delle opere di sostegno a
basso impatto ambientale.
Fasi di realizzazione dell'opera.
21
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Casehistories
Terra rinforzata in ambito stradale
Campo di
applicazione:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Titolo:
Realizzazione della E90, tratto
S.S. 106, dallo svincolo di
Squillace (km 178+350) allo
svincolo di Simeri Crichi (km
191+500) e prolungamento
della s.s. 280 “dei due mari”
dallo svincolo di S. Sinato
allo svincolo di Germaneto –
megalotto 2
Località:
Calabria
Periodo:
2009
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
L’intervento di terre rinforzate descritto in questa scheda progetto,
riguarda le opere di sostegno previste lungo la S.S. 280, in corrispondenza della carreggiata destra, dal km 1+250 al km 1+640.
La proposta progettuale alternativa al sistema previsto a progetto
esecutivo è stata sviluppata dall’Ufficio Tecnico TeMa e sottoposto
per approvazione all’impresa Astaldi di Roma, General Contractor del
megalotto 2.
Il progetto terre rinforzate proposto da TeMa ha ricevuto il primo benestare tecnico da parte del GC Astaldi; successivamente è stato oggetto di procedura di verifica anche presso l’Alta Sorveglianza ANAS,
che ha anch’essa avvallato il sistema T-System di TeMa.
Le classi di altezza che sono state studiate e verificate sono:
POSIZIONE DELL’OPERA
ALTEZZA [m]
Sottoscarpa stradale
5,11
Sottoscarpa stradale
5,84
Sottoscarpa stradale
6,57
Sottoscarpa stradale
7,30
L’inclinazione del paramento frontale calcolato rispetto l’orizzontale è
di 65° e la distanza verticale tra i rinforzi è costante e pari a 0,73 m.
22
CAMPODIAPPLICAZIONE
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Fase di installazione dell’opera in terra rinforzata a ridosso dello
scatolare.
Particolare delle lunghezze di ancoraggio derivanti da verifiche di stabilità eseguite dall’Ufficio
Tecnico TeMa.
Si noti, sulla destra, il riporto del terreno vegetale al fronte della terra rinforzata.
23
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Casehistories
Terra rinforzata in ambito stradale
Campo di
applicazione:
Titolo:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Strada di collegamento tra i
comuni di Cavedago, Spormaggiore e Fai della Paganella
Località:
Trentino
Periodo:
2009
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
Il presente progetto esecutivo è relativo al primo stralcio dei lavori del
lotto di completamento per l'opera di sistemazione ed allargamento
della strada di collegamento tra i Comuni di Cavedago, Spormaggiore
e Fai della Paganella.
Nell'ambito del primo stralcio, sono previsti opere di sostegno delle
terre, che saranno costituite da muri di sostegno in calcestruzzo rivestiti in sassi, e da muri in terreno armato.
Le terre rinforzate previste a progetto sono ubicate dalla sezione 61
alla sezione 66, sui due lati della strada, con valori di altezza massima
pari a circa 16,8 m.
Sotto: fasi di installazione dell'opera.
24
CAMPODIAPPLICAZIONE
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Le verifiche di calcolo sono state eseguite analizzando come da progetto esecutivo i due profili inviatici dal Committente relativi ai due
tratti:
• TRATTOA: Terra rinforzata parte destra da sezione 61 a sezione
63;
• TRATTOB: Terra rinforzata parte sinistra da sezione 62 a sezione 66Il valore dell’inclinazione del fronte è pari a b = 60°.
Lo spessore tra uno strato rinforzato e il successivo è stato assunto
pari a 60 cm.
Il tratto A presenta uno sviluppo lineare pari a L1 = 31,6 m, per un’area
del fronte valutata lungo la verticale pari a A1 = 163,2 m2.
I rinforzi geosintetici che sono stati presi n considerazione per eseguire le verifiche tecniche sono:
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 60 kN/m (tipo X-GridPETPVC
60/30);
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 40 kN/m (tipo X-GridPETPVC
40/30).
Il tratto B presenta uno sviluppo lineare pari a L2 = 95,93 m, per
un’area del fornte valutata lungo la verticale pari a A2 = 1.248 m2.
I rinforzi geosintetici che sono stati presi n considerazione per eseguire le verifiche tecniche sono:
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 150 kN/m (tipo X-Grid PET
PVC150/30);
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 110 kN/m (tipo X-Grid PET
PVC110/30);
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 60 kN/m (tipo X-GridPETPVC
60/30);
• Geogriglia tessuta in PET rivestita in PVC avente classe di resistenza a trazione nominale pari a 40 kN/m (tipo X-GridPETPVC
40/30).
Particolare del fronte con in sommità il risvolto delle geogriglie
prima che queste vengano richiuse.
25
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Casehistories
Terra rinforzata in ambito stradale
Campo di
applicazione:
Titolo:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Collegamento stradale fra
la S.P. 71 e la S.P. 83 tratto
Civezzano-Torchio
Località:
Trentino
Periodo:
2009
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
Il presente documento si riferisce al progetto di realizzazione del nuovo
“Collegamento stradale fra la S.P. 71 e la S.P. 83” nel tratto CivezzanoTorchio.
La S.P. 83 scende dall’Altipiano di Pinè verso la Valsugana e la S.P. 71
Fersina-Avisio attraversa gli abitati di Civezzano e Torchio. L’intervento
intende sollevare i due centri abitati appena citati dal massiccio transito
di mezzi pesanti provenienti dalle cave di porfido presenti in zona.
Nel presente documento sono descritte le modalità di calcolo e le verifiche delle opere in terra rinforzata previste dalla prog. 75.270 m alla
119.040 m, denominate TA1 e dalla prog. 56.964 m alla 118.305 m,
denominate TA2. La sede stradale della nuova viabilità in progetto tra
le progressive 75.270 m e 119.040 m e tra le progressive 56.964 m e
118.305 m verrà sostenuta da due paramenti in terra rinforzata, denominati rispettivamente TA1 e TA2.
Panoramica del sito
26
CAMPODIAPPLICAZIONE
Le terre rinforzate possono essere idealmente suddivise in due tratti.
Il primo tratto consentirà la costruzione della rotatoria che regolerà il
traffico dalla S.P. 83 alla nuova viabilità, mentre il secondo tratto formerà il rilevato di collegamento tra la rotatoria stessa ed il ponte sul
torrente Silla.
La scelta di utilizzare un’opera in terra rinforzata è dovuta al fatto che la
vegetazione del paramento esterno consente un efficace inserimento
dell’opera nel contesto paesaggistico-ambientale della zona limitrofa,
limitando al contempo l’impatto visivo e ambientale.
Si procederà pertanto alla realizzazione dello scavo di sbancamento,
necessario al raggiungimento del piano d’imposta dell’opera di sostegno, sagomando il fronte dello scavo stesso secondo una pendenza
che è funzione del materiale presente in sito e quindi alla costruzione
del manufatto in terra rinforzata. Nello specifico si prevede di confor-
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
mare lo scavo secondo una pendenza di 50° in caso di presenza di
roccia e secondo una pendenza di 3:2 in caso di materiale sciolto.
L’opera in terra rinforzata è costituita da un materiale composito che
combina la tipica resistenza di due differenti elementi in grado di migliorare le caratteristiche globali dell’insieme.
In particolare le proprietà geotecniche del terreno, materiale resistente
a compressione, sono migliorate dalla combinazione con geogriglie,
materiale ad alta resistenza a trazione, realizzato in materiale plastico.
I paramenti in terra rinforzata nella configurazione prospettata in progetto vengono classificati tra le opere di sostegno e pertanto dovranno
soddisfare tutte le verifiche richieste dalla normativa italiana attualmente in vigore per suddette opere. Le verifiche sono state svolte agli stati
limite ultimi (SLU) ed agli stati limite di esercizio (SLE).
Fasi di lavorazione
Fronte dell'opera in via di completamento
27
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Case histories
Terra rinforzata in ambito stradale
Campo di
applicazione:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Titolo:
Circonvallazione esterna Velletri
– Lariano, collegamento viario
tra la S.S. Appia e la S.S. 630
Ariana
Area di fronte
600 m2
Località:
Lazio
Periodo:
2010
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
L’intervento oggetto del presente caso studio riguarda la realizzazione
di opere di sostegno in terra rinforzata previste nell’ambito della nuova
Circonvallazione Esterna di Velletri – Lariano, collegamento viario tra
la S.S. Appia e la S.S. 630 Ariana sull’asse dell’ex ferrovia dimessa
Velletri – Colleferro, 2° Stralcio: tratto Via F. Turati/ Via Papazzano
presso il Comune di Velletri.
Le terre rinforzate previste a progetto interessano due fronti il cui sviluppo complessivo è di circa 120 m per un altezza media di 5,2 m.
Il valore dell’inclinazione del fronte è pari a b = 65°.
Lo spessore tra uno strato rinforzato e il successivo è stato assunto
pari a 60 cm.
Sono state impiegate geogriglie tessute in PET tipo X-Grid PET
PVC 80/30 non tanto per l’entità dell’altezza del manufatto quanto
per ragioni di congruità con il capitolato speciale d’appalto.
Al fronte della terra rinforzata è stato previsto l’utilizzo di una geostuoia sintetica accoppiata ad un biofeltro preseminato tipo K-Mat F
Sedum. Tale accorgimento ha consentito di non ricorrere all’utilizzo
di idrosemine per la crescita della copertura vegetale.
Sotto: fasi completamento dell'opera tramite macchine di movimentazione terra e compattatrici.
28
CAMPO DI APPLICAZIONE
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
A destra: panoramica del sito durante la realizzazone dell'opera.
Sotto: software per le verifiche di stabilità.
Sotto: particolare della facciata dell'opera in via di
completamento.
In evidenza: particolare dello
strumento speciale utilizzato
per il costipamento del terreno
nel primo metro in facciata.
29
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Casehistories
Utilizzo delle terre rinforzate come sopralzo arginale
Campo di
applicazione:
Titolo:
Opere di sostegno in terra
rinforzata
Sopralzo arginale per la
riduzione del rischio idraulico
Area di fronte
1000 m2
Località:
Friuli
Periodo:
2010
FUNZIONE
SEPARAZIONE
BACINI IDRICI
FILTRAZIONE
CANALI
RINFORZO
RILEVATI STRADALI
CONTROLLO
EROSIONE
RILEVATI
FERROVIARI
DRENAGGIO
DISCARICHE
IMPERMEABILIZZAZIONE
SISTEMI DI
DRENAGGIO
PROTEZIONE
FONDAZIONI/
OPERE DI SOSTEGNO
In molto frangenti, lo studio idraulico condotto in fase di progettazione
esecutiva, impone di riconfigurare la geometria delle arginature a presidio dei centri abitati adiacenti il corso d’acqua.
In questo caso, il sopralzo arginale che si è reso necessario costruire,
ha fatto ricorso alla tecnica del rinforzo delle terre, per armare il terreno,
senza accentuare l’inclinazione del fronte, mantenuto a 45°.
La soluzione tecnica adottata consiste nella realizzazione di un rilevato
arginale in terra rinforzato mediante inclusione di elementi sintetici di
rinforzo (geogriglie tessute in PET tipo XGridPETPVC).
Le casserature metalliche che solitamente si posizionano in corrispondenza del paramento frontale dell’opera, non sono state impiegate.
L’inclinazione di progetto (45°) non consentiva l’inserimento dei pannelli
rigidi a perdere.
Come si evince dalla foto sotto riportata, il rilevato in terra rinforzato è
stato previsto a salvaguardia dei centri abitati limitrofi al corso d’acqua.
Una volta realizzato il rilevato, è stato posizionato uno strato di terreno
vegetale a copertura dei rinforzi.
Panoramica del sito.
Sulla sinistra si nota l'avanzamento dei lavori, sulla destra l'area
interessata ancora in attesa di intervento.
30
CAMPODIAPPLICAZIONE
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Fasi di realizzazione dell'opera.
In alto a sinistra: rivestimento con terreno vegetale;
In alto a destra: sopra lo strato di terreno vegetale viene installata la biorete tipo Ecovernet J 500, per il controllo dell'erosione naturale.
Lavoro ultimato.
31
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Analisi prezzi comparativa: soluzione in terra rinforzata
SVILUPPO IN METRI LINEARI
ALTEZZA DEL MURO
AREA COMPLESSIVA DI FRONTE altezza fuori terra
zoccolo di fondazione
m
m
m2 m
m
35
3
105
3
0
Prezzo a metro lineare
€/m 335,48
Prezzo a metro quadrato di fronte
€/mq 111,83
DESCRIZIONE
um
quantità
prezzo
importo
Scavo a sezione obbligata eseguito con mezzi meccanici in terreno di qualsiasi natura e consistenza,
escluso la roccia, compreso eventuali demolizioni di vecchie murature e trovanti di dimensioni non
superiori a mc 0,50, lo spianamento e la configurazione del fondo, anche se a gradoni, l'eventuale
profilatura di pareti, scarpate e cigli, il paleggio ad uno o più sbracci, il tiro in alto, il trasporto del materiale
di risulta a riempimento o in rilevato fino alla distanza media di m 100 e la sua sistemazione nei siti di
deposito, oppure il trasporto fino al sito di carico sui mezzi di trasporto entro gli stessi limiti di distanza.
Profondità da m 2.01 a m 4.00
larghezza scavo: 2,7 m
lunghezza scavo: 35 m
altezza scavo: 3,5 m
3 x 35 x 2,7
m3
283,5
€ 3,71
€ 1.051,79
Geogriglia tessuta in fibre di poliestere rivestite in PVC avente resistenza minima pari a 40 kN/m
ed allungamento a carico massimo non superiore al 12%, per il rinforzo strutturale del terreno di
riempimento compensato a parte, compreso lo sfrido del 5% e il trasporto in cantiere
numero strati di rinforzo: 5
lunghezza di ancoraggio: 2,7 m
lunghezza di risvolto: 1,5 m
lunghezza tratto frontale: 0,66 m
lunghezza rinforzo tot. Per singolo strato: 2,7 + 1,5 + 0,66 = 4,86 m
sfrido 5% : 5,10 m
metri quadrati di rinforzo per metro lineare: 5,10 x 5 = 25,5 mq/m
metri quadrati di prodotto tot: 25,5 x 35 = 892,5 mq
m2
892,5
€ 3,12
€ 2.784,60
Geostuoia sintetica ad elevato indice dei vuoti in PP accoppiata ad un biofeltro preseminato tipo KMat
F Sedum, posta al fronte dell'opera in terra rinforzata per evitare il dilavamento del terreno fine posto in
opera per garantire la crescita della coltre vegetale. Compreso lo sfrido del 5% ed il trasporto in cantiere
numero strati di rinforzo: 5
larghezza per strato : 1 m
sfrido 5% : 1,05 m
metri quadrati di geostuoia per metro lineare: 1,05 x 5 = 5,25 mq/m
metri quadrati di prodotto tot: 5,25 x 35 = 183,75 mq
5,25 x 35
m2
183,75
€ 8,90
€ 1.635,38
Geocomposito drenante tridimensionale tipo QDrain ZM 8 14P ottenuto accoppiando due geotessili non
tessuti ad un'anima drenante interna in monofilamenti di PP avente geometria a canali paralleli posti
in direzione trasversale alla lunghezza del fronte. Alla base del sistema occorrerà prevedere la posa
in opera di collettore drenante tipo T PIpe 125 corrugato esternamente ed internamente per agevolare
l'evacuazione delle acque di infiltrazione. Compreso sfrido del 5% e trasporto in cantiere
metri quadrati per metro lineare: 3/sen(65) = 3,3 mq/m
sfrido 5% : 3,46 m
lunghezza fronte: 35 m
metri quadrati di prodotto tot: 3,46 x 35 = 121,1 mq
3,46 x 35
m2
121,1
€ 11,20
€ 1.356,32
Cassero in rete elettrosaldata sagomata a 65° compreso di 7 tiranti a cassero per l'irrigidimento del tratto
inclinato, costituita da tondini diam. 8 mm.
metro quadrato a vista per cassero: 4,0 x 0,6 = 2,4 mq
area complessiva di fronte: 35 x 3 = 105 mq
numero di casseri: 105 / 2,4 = 44
cad
44
€ 44
€ 1.936,00
Manodopera composta da 1 operaio specializzato e da 2 comuni (8 ore al giorno per 3 giorni)
Operaio specializzato
Operaio comune
TOT.
ore
ore
24
48
€ 19,15
€ 16,54
€ 459,60
€ 793,92
€ 1.253,52
Noli mezzi (ipotizzato 3 giorni per 8 ore al giorno)
Escavatore
Compattatore
Vibrocostipatore
Miniescavatore
TOT.
ore
ore
ore
ore
24
24
24
24
€ 40,50
€ 10,35
€ 8,00
€ 13,00
€ 972,00
€ 248,40
€ 192,00
€ 312,00
€ 1.724,40
TOTALE € 11.742,01
32
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Struttura di sostegno in terra rinforzata.
33
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Analisi prezzi comparativa: soluzione in cemento armato
SVILUPPO IN METRI LINEARI
ALTEZZA DEL MURO
AREA COMPLESSIVA DI FRONTE altezza fuori terra
zoccolo di fondazione
m
m
m2 m
m
35
3,3
98
2,8
0,5
Prezzo a metro lineare
€/m 631,43
Prezzo a metro quadrato di fronte
€/mq 225,51
DESCRIZIONE
um
quantità
prezzo
importo
Scavo a sezione obbligata eseguito con mezzi meccanici in terreno di qualsiasi natura e consistenza,
escluso la roccia, compreso eventuali demolizioni di vecchie murature e trovanti di dimensioni non
superiori a mc 0,50, lo spianamento e la configurazione del fondo, anche se a gradoni, l'eventuale
profilatura di pareti, scarpate e cigli, il paleggio ad uno o più sbracci, il tiro in alto, il trasporto del materiale
di risulta a riempimento o in rilevato fino alla distanza media di m 100 e la sua sistemazione nei siti di
deposito, oppure il trasporto fino al sito di carico sui mezzi di trasporto entro gli stessi limiti di distanza.
di profondità da m 2.01 a m 4.00
larghezza scavo: 3 m
lunghezza scavo: 35 m
altezza scavo: 3,5 m
3,5 x 35 x 3
m3
367,5
€ 3,71
€ 1.363,43
Fornitura e posa in opera di calcestruzzo per sottofondazioni, confezionato con 2 o più pezzature di
inerte, in modo da ottenere una distribuzione granulometrica adeguata all'opera da eseguire, gettato con
l'ausilio dei casseri, questi contabilizzati a parte. Sono compresi i ponteggi, i piani di lavoro, il trasporto,
il sollevamento e la vibrazione. Con resistenza caratteristica cubica a 28 gg. di maturazione non inferiore
a kg/cmq 150
35 x 2,5 x 0,2
m3
17,5
€ 110,00
€ 1.925,00
Fornitura e posa in opera di calcestruzzo per fondazioni continue, plinti e platee di c.a., confezionato
con 2 o più pezzature di inerte, in modo da ottenere una distribuzione granulometrica ed una categoria
di consistenza adeguata all'opera da eseguire, gettato con l'ausilio dei casseri, armatura in ferro e
casseri contabilizzati a parte. Sono compresi i ponteggi, i piani di lavoro, il trasporto, il sollevamento e la
vibrazione con resistenza caratteristica cubica a 28 gg. di maturazione Rck kg/cmq 350
35 x 2,2 x 0,5
m3
38,5
€ 120,00
€ 4.620,00
Fornitura e posa in opera di calcestruzzo per travi, pilastri, solettepiane, muri di vano scala e ascensore di
c.a.,confezionato con 2 o più pezzature di inerte, in modo da ottenere una distribuzione granulometrica ed
una categoria di consistenza adeguata all'opera da eseguire, gettato con l'ausilio dei casseri, armatura in
ferro e casseri contabilizzati a parte. Sono compresi i ponteggi, i piani di lavoro, il trasporto, il sollevamento
e la vibrazione d) con resistenza caratteristica cubica a 28 gg. di maturazione Rck kg/cmq 350
[(0,5 + 0,3)x2,8/2] x 35
m3
39,2
€ 120,00
€ 4.704,00
€ 0,90
€ 4.514,74
Acciaio in barre per armature di conglomerato cementizio, lavorato e tagliato a misura, sagomato e posto
in opera, compreso lo sfrido, le legature e gli oneri relativi ai controlli di legge, del tipo Fe B 44 K ad
aderenza migliorata controllato in stabilimento
nervatura tipo 1 2x 167x 0.882x 3.84
armatura superiore fondazione 11x 1.201x 35
armatura inferiore fondazione 11x 1.201x 35
riprese tipo 1 167x 1.201x 3.52
rete elettrosaldata superiore 9.18x 2.80x 35
rete elettrosaldata inferiore 9.18x 2.80x 35
chiusura tipo 1 167x 1.201x 1.85
ferri di chiusura 2x 1.201x 35
TOT.
kg
kg
kg
kg
kg
kg
kg
kg
kg
Casseforme, rette realizzate in legname, per getti di conglomerati cementizi semplici o armati con altezza
netta dal piano di appoggio fino a m 4.00, compreso il montaggio, l'impiego di idonei disarmanti e lo
smontaggio a) per opere in fondazione poste in opera piane
fondazione: 2 x 0,5 x 35
m2
35
€ 18,10
€ 633,50
Casseforme, rette realizzate in legname, per getti di conglomerati cementizi semplici o armati con altezza
netta dal piano di appoggio fino a m 4.00, compreso il montaggio, l'impiego di idonei disarmanti e lo
smontaggio b) per opere in elevazione quali muri, vani ascensori, delimitazioni di interrati
muri in elevazione: 2 x 2,8 x 35
m2
196
€ 22,14
€ 4.339,44
1131,22
462,39
462,39
706,00
899,64
899,64
371,05
84,07
5016,38
TOTALE € 22.100,11
34
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Struttura di sostegno in cemento armato.
35
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
I servizi TeMa
TeMa dispone al suo interno di un ufficio tecnico in grado di supportare i clienti dalla scelta del prodotto fino alle modalità di posa in opera.
Attraverso analisi approfondite e mediante l’utilizzo di software
d’avanguardia, i tecnici TeMa sono in grado di proporre soluzioni idonee, complete e affidabili per qualsiasi tipologia di problematica nel
campo dei prodotti geosintetici.
Le analisi dimensionali, le verifiche strutturali e le specifiche dei prodotti da utilizzare, costituiscono un supporto indispensabile non solo
per il progettista o l’ impresa che vogliano qualificarsi con la realizzazione di terre rinforzate, ma anche per i più esperti operatori del
settore che vogliano approfondire le proprie esperienze in un campo
in continua evoluzione per proporre soluzioni versatili e moderne.
Il dimensionamento dell’opera viene eseguito mediante lo studio delle
sezioni del versante, l’analisi interna di stabilità e il dimensionamento
dei prodotti, personalizzando e specificando i risultati ad ogni singolo
intervento.
• sopralluoghi in cantiere
• dimensionamento opere
• elaborazione relazioni tecniche
• redazione voci di capitolato
• indicazioni posa in opera
Il laboratorio di analisi è dotato di strumentazioni moderne e tecnici
qualificati che quotidianamente testano i prodotti, al fine di mantenere
elevati standard qualitativi e prestazioni di massimo livello.
Il confronto con i più accreditati laboratori esterni, spinge ad un
continuo miglioramento delle procedure di test e verifica eseguite
durante tutte le fasi dei processi produttivi.
• test su materie prime
• supporto a ricerca e sviluppo
• verifiche qualitative e prestazionali su prodotti finiti e prototipi
• redazione e aggiornamento schede tecniche prodotto
• controllo qualità
• certificazioni
• supervisione e controllo dei processi produttivi
• test a campione sui lotti produttivi e verifica conformità
36
TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Principali seminari tecnici organizzati da TeMa
Agrigento - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti
di Agrigento, 30 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Lucca - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Lucca, 14 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Alessandria - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di Alessandria, 25 maggio 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Massa - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Massa Carrara, 13 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Alessandria - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di Cuneo, 18 maggio 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Piacenza - Fiera Geofluid, 8 ottobre 2010
Progettare sistemi di copertura geosintetici per discariche e
siti contaminati.
Arezzo - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Arezzo, 20 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Piacenza - Fiera Geofluid, 6 ottobre 2010
Progettare opere di sostegno in terra rinforzata secondo le
NTC 2008.
Asti - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di Asti,
20 giugno 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Pistoia - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Pistoia, 21 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Belluno - Ordine Ingegneri, Agronomi e Forestali e Architetti di Belluno,
9 marzo 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Pordenone - Ordine Ingegneri, Agronomi e Forestali e Architetti di Pordenone, 20 febbraio 2008
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Biella - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Biella, 19 aprile 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Potenza - Ordine Ingegneri di Potenza 14 dicembre 2009
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Cagliari - Ordine Ingegneri di Cagliari, 26 novembre 2008
Progettare interventi di ripristino ambientale.
Caltanissetta - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di Caltanissetta, 29 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Campobasso - Ordine Ingegneri di Campobasso, 11 dicembre 2008
Progettare interventi di ripristino ambientale.
Campobasso - Compartimento ANAS sezione di Campobasso, 25 maggio 2010
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Canzo (CO) - Ordine Ingegneri - Ordine Agronomi e Forestali di Como e
comunità montana triangolo lariano, 6 ottobre 2006
Ripristini ambientali medianti sistemi sintetici.
Cosenza - Seminari Tecnici Università della Calabria – Dip. Pianificazione
Territoriale, 24 giugno 2008 – Campus di Arcavacata di Rende
Utilizzo dei geosintetici nelle infrastrutture viarie.
Cosenza - Ordine Regionale dei Geologi della Calabria, 30 maggio 2008
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Cosenza - Università degli studi della Calabria, 9 giugno 2010
L'offerta tecnologica per le opere di difesa del suolo.
Frosinone - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti
di Frosinone, 8 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
L’Aquila - Ordine Ingegneri di L’Aquila, 4 giugno 2008
Progettare con materiali ecocompatibili.
La Spezia - Provincia di La Spezia – divisione tecnica area viabilità, 9
maggio 2006
Criteri di progettazione per manufatti in terre rinforzate.
Prato - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Prato, 15 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Rende (CS) - Ordine Ingegneri di Cosenza, 29 maggio 2008
Progettare con i materiali geosintetici.
Rende (CS) - Ordine Ingegneri, Agronomi e Forestali e Architetti di Cosenza, 29 maggio 2008
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Salerno - Compartimento ANAS sezione di Campobasso, 13 giugno 2008
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Salerno - Ordine Ingegneri, Agronomi e Forestali e Architetti di Salerno,
12 giugno 2008
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Sassari - Ordine Ingegneri di Sassari, 25 novembre 2008
Progettare interventi di ripristino ambientale.
Sondrio - Ordine Ingegneri di Sondrio - Ordine Agronomi e Forestali di
Como, Lecco e Sondrio, 6 dicembre 2006
Geosintetici nell’ingegneria geotecnica ambientale.
Treviso -Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Treviso, 4 ottobre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Varese - Ordine Geologi, Architetti di Varese, 15 maggio 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Verbania - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Verbania, 22 giugno 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
Vicenza - Ordine Ingegneri di Vicenza, 13 novembre 2008
Progettare interventi di ripristino ambientale.
Latina - Ordine Ingegneri, Geologi, Agronomi e Forestali e Architetti di
Latina, 7 novembre 2007
Progettare con i Geosintetici – manufatti in terre rinforzate.
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TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
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TSystem
sistemi di rinforzo, drenaggio, controllo dell’erosione superficiale
Terrazzamento di vigneto
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Tema: tecnologie e materiali per l’edilizia e l’ambiente.
Nella realizzazione di opere edilizie e interventi di ingegneria ambientale esistono fondamentalmente due aspetti: quello visibile, in gran parte estetico, e quello
non visibile, che coinvolge elementi strutturali, di protezione, mantenimento e
sicurezza. Di quest’ultimo aspetto si occupa Tema da oltre 10 anni distinguendosi sia per le soluzioni applicative originali (in numerosi casi fortemente competitive) che per le innovazioni tecnologiche e l’utilizzo di nuovi materiali.
Tema si avvale di un moderno sistema produttivo con stabilimenti in Italia, Spagna, Turchia, Romania
e Russia. Opera quotidianamente in oltre 60 paesi dove è protagonista nel mercato con soluzioni e
prodotti per il drenaggio e l’isolamento nei settori dell’edilizia residenziale e civile.
Altrettanto importanti sono le innovative soluzioni ideate appositamente per le grandi opere d’intervento ambientale: Tema propone difatti la più vasta e completa gamma di geocomposti drenanti e
geostuoie tridimensionali antierosione.
Tema si caratterizza inoltre per la continua ricerca di nuovi prodotti, il coinvolgimento attivo di progettisti e imprese, l’affiancamento ai clienti nelle fasi progettuali e realizzative.
TeMa Technologies and Materials srl
via dell’Industria 21
31029 Vittorio Veneto (TV) ITALY
Tel. +39 0438 5031
fax +39 0438 503462
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20056 Seregno (MI) ITALY
Tel. +39 0362 245179
Fax +39 0362 242256
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Tema Ibérica S.l.
Tema Med Ltd.Sti.
142641 (FR) Moskovskaja obl.
Orekhovo-zuevskij r-n
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ul. Zavodskaja
Tel. /fax: +7(4964) 174204.
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08769 Castellví de Rossanes
España
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Sok. No:23
35410 Gaziemir/Izmir Turkiye
Tel. +90 232 252 04 24
Fax +90 232 252 16 44
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