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Modulo 2
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
1
Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Aspetti psicologici della
leadership
autorevole ed amorevole
A cura del prof.
Giuseppe Crea
Introduzione
La leadership impegna in
prima persona chi esercita
il servizio dell’
dell’autorità
autorità
soprattutto oggi che si è
sempre più
più alla ricerca di
leader efficaci e capaci di
far fronte alle nuove
emergenze delle
organizzazioni con abilità
abilità
e competenze appropriate
il servizio dell’
dell’autorità
autorità richiede competenze umane e
psicologiche diverse da acquisire e da alimentare
attraverso un processo formativo sempre più
più
rispondente alle situazioni reali
Individuare e riconoscere tra i tanti modelli di
leadership quello che è più
più rispondente alla propria
struttura di personalità
personalità significa guardare al compito
dell’
dell’autorità
autorità come ad un servizio da vivere
autenticamente per il bene dei fratelli/sorelle
Modelli e stili di leadership
Il leader può essere inteso come una persona
con alcune caratteristiche di personalità
personalità che si
riflettono nello stile con cui egli esercita
l’autorità
autorità, oppure come una persona che
esercita delle funzioni comportamentali
specifiche a seconda delle situazioni in cui
viene a trovarsi
Concezione unilaterale
della leadership
Anche nel contesto della vita consacrata non basta
la buona volontà
volontà ma occorre una rinnovata
capacità
capacità ad accogliere le nuove istanze che
giungono dal mondo moderno e dalle situazioni
che interpellano i superiori delle comunità
comunità
religiose a trovare metodi di lavoro rinnovati, per
una vita consacrata in continua trasformazione
Da questa prima prospettiva emerge
soprattutto una concezione unilaterale di chi è
protagonista della leadership
Sia che dipenda dai tratti intrapsichici, sia che
dipenda dalle condizioni situazionali,
situazionali, il suo
modo di vivere l’
l’autorità
autorità sembra essere
determinato da un unico fattore
Definizioni di leadership
Un nodo particolare di questa riflessione riguarda lo
stile con cui i superiori e le superiore delle comunità
comunità
religiose gestiscono le diverse situazioni comunitarie
che si presentano quotidianamente
Essi hanno il difficile compito di equilibrare le
esigenze, i bisogni, le attese delle persone a loro
affidate e il carisma o progetto comune del gruppo
leader è colui che ha un «ruolo di guida in base a due
scale indipendenti di valori: quella relativa alle
capacità
capacità tecniche di coordinazione e quella relativa
alla capacità
capacità di essere benvoluti»
benvoluti»
la leadership «è uno stato sociale di una persona nella
relazione tra due o più
più individui, caratterizzato dalla
possibilità
possibilità di influenzare e di guidare gli altri in
questo rapporto o gruppo, nelle loro opinioni, giudizi,
valutazioni e decisioni»
decisioni»
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
I tratti di personalità
personalità e le
caratteristiche del leader
I primi studi sulla leadership puntavano ad
identificare alcune caratteristiche e alcuni tratti tipici
di personalità
personalità che parevano meglio corrispondere al
modello di “leader ideale”
ideale”
I tratti più
più associati ad una leadership efficace erano
quelli della dominanza, dell’
dell’assertività
assertività, della
sensibilità
sensibilità sociale, dell’
dell’intelligenza, dello spirito di
iniziativa, del livello di fiducia in se stessi, con cui il
leader poteva influenzare in modo significativo il
gruppo
Variabile di apertura sociale
Importanza che ha la variabile del contatto sociale,
che aiuta il leader a sostenere le attività
attività del gruppo
mantenendo dei rapporti interpersonali costruttivi con
le persone
Un leader capace di apertura sociale è un leader che
agevola il lavoro del gruppo, suscitando anche un
clima favorevole per la collaborazione e la
partecipazione attiva degli altri
Egli veicola interesse e impegno per l’
l’organizzazione
gruppale ma anche per le singole persone, e questo è
un fattore positivo sia perché
perché genera simpatia nei suoi
confronti, e sia perché
perché gli permette di riscoprire le
risorse presenti nell’
nell’ambiente relazionale
Tratti di personalità
personalità
La ricerca dei tratti tipici del leader ideale portava ad
identificare chi esercita l’
l’autorità
autorità come un “grande
uomo”
uomo” o una “grande donna”
donna”, una sorta di super man
dalle molteplici capacità
capacità innate che fanno parte della
sua struttura di personalità
personalità
Pertanto, perché
perché potesse avere successo, era
sufficiente che il leader avesse tali caratteristiche,
diversamente egli era votato all’
all’insuccesso
Variabili di personalità
personalità
Le abilità
abilità più
più correlate ad una leadership efficace
riguardano la sfera cognitiva, cioè
cioè le abilità
abilità mentali
che servono a strutturare cognitivamente l’ambiente
relazionale e ad analizzare gli eventi in modo da
tenere presente tutti i fattori ambientali e situazionali
presenti
Esse sono intese come capacità
capacità di adattamento e di
sintesi da parte del leader, per far fronte con creatività
creatività
e apertura alle diverse situazioni e per cogliere
eventuali alternative possibili prima di arrivare a delle
decisioni efficaci
Variabili affettive
Tra le variabili cognitive: importanza della
percezione, al modo cioè
cioè con cui i membri
della comunità
comunità percepiscono colui che esercita
l’autorità
autorità
Infatti, le persone tendono a stigmatizzare il
comportamento del leader con dei tratti o
caratteristiche associati ai tipici comportamenti
di una persona che ha funzioni direttive
Le variabili che riguardano la sfera affettiva
toccano gli aspetti della cosiddetta maturità
maturità
affettiva, intesa come «capacità
capacità di entrare in
contatto con il proprio vissuto, di gestire con
responsabilità
responsabilità le proprie emozioni, di
dilazionare i propri bisogni»
bisogni»
Maturità
Maturità affettiva del leader
Variabili cognitive
Tutte queste variabili di personalità
personalità non sono
determinanti della leadership ideale, ma sono fattori
facilitanti il servizio dell’
dell’autorità
autorità per l’
l’impatto che
hanno, positivo e stimolante, sull’
sull’ambiente
relazionale della comunità
comunità
Non c’è
c’è un grado di quoziente intellettivo, o un tratto
di estroversione o una sociabilità
sociabilità ottimale ed efficace
che garantisce una leadership efficiente
Queste qualità
qualità intrapersonali devono essere
comunque considerate all’
all’interno del contesto
interpersonale nel quale il superiore si trova ad
operare
Senza una adeguata maturità
maturità affettiva il
superiore non riuscirà
riuscirà a promuovere adeguate
relazioni umane nel gruppo ma, al contrario,
rischia di innescare dinamiche disfunzionali
soprattutto con quelle persone che all’
all’interno
della comunità
comunità vivono una condizione di
particolare fragilità
fragilità psicologica
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Consapevolezza emotiva
Pertanto, quanto più
più il leader è consapevole delle
proprie esperienze emotive ed è in grado di
controllarle, tanto più
più gli sarà
sarà possibile entrare in
relazione con gli altri in modo sincero, flessibile e
disponibile al confronto
Diversamente, se non sarà
sarà equilibrato a livello
emotivo potrà
potrà avere disturbi relazionali nel gruppo ed
essere incapace di asserire la propria autorevolezza in
modo funzionale ed accettabile dagli altri
Occorre mediare
E’ più
più probabile, invece, che ci siano delle differenze
individuali nel modo di mediare i propri stati affettivi
e di vivere la propria maturità
maturità affettiva, che sono
particolarmente attinenti all’
all’esercizio dell’
dell’autorità
autorità,
soprattutto se vengono affinate e adattate alle diverse
situazioni in cui il leader agisce
In questo modo, l’
l’autorità
autorità è un servizio comprensivo
delle molteplici dimensioni coinvolte sia nella
struttura di personalità
personalità di chi esercita l’
l’autorità
autorità, che
nell’
nell’ambiente in cui egli opera
Concezione assolutizzante
La tentazione di poter identificare anche nella
sfera emotiva una lista di qualità
qualità “universali”
universali”,
correlate ad una immagine di leadership ideale
ed adatta a tutte le stagioni e a tutte le
situazioni, può far pensare al servizio
dell’
dell’autorità
autorità come ad un insieme di qualità
qualità
affettive specifiche che alcune persone
possiedono per natura e per questo sono
destinate ad una posizione di comando
Stili di leadership
conseguenza di tale concezione
da una parte, i membri della comunità
comunità tendono ad
identificarsi con una figura di leader ideale con
caratteristiche speciali, e a lui demandano la
responsabilità
responsabilità
dall’
dall’altra, quando il superiore scopre di non essere
all’
all’altezza a gestire situazioni interpersonali
complesse, si sentirà
sentirà impotente perché
perché si accorge che
l’immagine che egli aveva di sé
sé o che gli altri gli
avevano attribuito era troppo idealizzata e distante
dalla realtà
realtà
Passività
Passività e costrizione
Questa visione favorisce:
nelle persone un atteggiamento di passività
passività e
di idealizzazione,
nel superiore: si sente “obbligato”
obbligato” ad essere
esigente con se stesso, nel gestire l’
l’autorità
autorità in
ogni condizione e al di sopra delle proprie
forze
tre stili di leadership
la leadership autoritaria,
democratica
del laissezlaissez-faire
Tipo autoritario
Il superiore autoritario esercita un forte
controllo sul gruppo, da’
da’ direzione in modo
chiaro alle dinamiche interne del gruppo,
permette efficienza e produttività
produttività al gruppo,
ma quando la sua modalità
modalità di esercitare
l’autorità
autorità è unicamente centrata su questo stile,
rischia di limitare fortemente la partecipazione
dei membri alle diverse fasi del processo di
gestione e di decisione
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Tipo collaborativo
il leader democratico offre direzionalità
direzionalità dando
la possibilità
possibilità ai membri di partecipare
responsabilmente all’
all’interno del gruppo, in
particolare per quel che riguarda il processo di
presa di decisione e di collaborazione in vista
dei passi da seguire per procedere verso
obiettivi comuni
Due ulteriori dimensioni
Tipo laissezlaissez-faire
lo stile del laissezlaissez-faire riguarda la modalità
modalità
con la quale il leader rinuncia al controllo
verso le persone che sono a lui affidate, e
lascia ampio spazio perché
perché esse si
autodeterminino all’
all’interno del gruppo; questo
stile pone l’
l’accento sulla condivisione e
compartecipazione di tutti, ma a volte va a
discapito dell’
dell’efficienza del lavoro da portare
avanti, in particolare se manca una
impostazione di sintesi gruppale
Occorre fare sintesi!
L’applicazione unilaterale di tali stili (cioè
(cioè
quando il superiore tende ad essere
eminentemente autoritario, o lascia fare gli
altri e rinuncia a prendere decisioni, oppure si
affida alla partecipazione democratica di tutti)
porta ad assolutizzare i comportamenti relativi
ad un determinato stile e a non lasciare spazio
a possibili alternative
Orientato al compito / alle relazioni
due dimensioni che sembrano riassumere le
tendenze comportamentali di fondo del leader,
e cioè
cioè il comportamento diretto al compito
oppure quello diretto all’
all’ambiente affettivo del
gruppo
Nel primo modo di vivere la leadership il
superiore dà
dà priorità
priorità all’
all’alta produttività
produttività e alle
cose da fare in modo efficiente, mentre nel
secondo egli si concentra sul buon clima di
lavoro all’
all’interno del gruppo
E’ difficile che un singolo stile possa differenziare il
buon leader dal leader inefficace
Occorre piuttosto che il superiore sappia fare sintesi
delle diverse dimensioni elencate, tra esecuzione del
compito e vita affettiva, tra apprezzamento delle
persone e promozione della struttura, con un’
un’ottica
sempre più
più comprensiva dei molteplici fattori che
interagiscono e che influenzano sia la persona che
esercita l’
l’autorità
autorità, sia il gruppo e sia l’
l’ambiente che
interagisce con essa
L’approccio interazionale
Non assolutizzare…
assolutizzare…
Il fattore dell’
dell’apprezzamento riguarda il
comportamento del superiore che si interessa ed è
coinvolto affettivamente verso gli altri, offrendo
rassicurazione e considerazione amorevole nei
confronti di tutti i membri del gruppo con l’
l’obiettivo
di sostenere positivamente un clima emotivo positivo
tra le persone
Il fattore relativo alla promozione della struttura
riguarda invece il comportamento del leader centrato
sul rendimento lavorativo del gruppo, in particolare
quando enfatizza la realizzazione del compito
previsto per il gruppo
In questo caso, la leadership è concepita come uno
scambio di influssi reciproci tra la guida e i membri
del gruppo di riferimento
Rapportando questo approccio alla vita consacrata
possiamo affermare che il superiore attiva in maniera
propositiva il servizio dell’
dell’autorità
autorità per gestire la
situazione ambientale nella misura in cui si lascia
influenzare dall’
dall’ambiente comunitario
Influenza reciproca
nell’
nell’esercitare il suo ruolo egli influenza le
persone e ne viene a sua volta influenzato, e
questa reciprocità
reciprocità tra leader e gruppo forma un
processo di modellamento continuo tra chi
esercita l’
l’autorità
autorità e chi è ad essa subordinato
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Influenza reciproca
Se il superiore dà
dà al gruppo, facilitando il
raggiungimento delle mete comuni e aiutando
le persone a trovare soddisfazione e senso nel
lavoro comune, i membri ricambiano
attraverso il riconoscimento del suo ruolo,
conferendogli così
così stima e potere
Le abilità
abilità e gli attributi del leader, quindi,
aiutano il gruppo ad avere una percezione
positiva della legittimità
legittimità della sua autorità
autorità
Nella vita religiosa:
Quando i membri di una comunità
comunità si trovano
ad affrontare un compito chiaro, ci si aspetta
che il superiore intervenga per stabilire cosa
fare e per dare struttura alla realizzazione di
tale compito
Inoltre, quando chi esercita l’
l’autorità
autorità stabilisce
in modo adeguato le funzioni che i diversi
membri devono eseguire all’
all’interno del
gruppo, egli sarà
sarà accettato e seguito dalle
persone che gli sono affidate
Influenza reciproca
Se inizialmente i membri di un gruppo possono essere
esigenti nei confronti del proprio superiore, dall’
dall’altra
il leader può esercitare una sempre maggiore
influenza se sa accogliere e valorizzare la mediazione
e il contributo delle persone
Quando questa interazione tra leadership e gruppo è
stabile il superiore può agire con più
più assertività
assertività,
anche quando deve prendere decisioni e fare scelte
che non sono in linea con la volontà
volontà di alcuni membri
del gruppo
Quando invece il gruppo non ha dei compiti
strutturati, e dubita dei mezzi per attuarli, gli ordini
chiari dati dal leader sono percepiti come secondari
mentre viene avvertita maggiormente l’
l’esigenza di
dialogo e di ascolto, nonché
nonché di attenzione ai
sentimenti delle persone
In questo caso, il gruppo si aspetta che il leader sia
meno attento ai compiti e più
più sensibile alle relazioni
La leadership contingente
l’efficienza del gruppo dipende dalla
coincidenza funzionale tra leader e situazione
del gruppo. Ci sono leader che sono funzionali
in alcune situazioni ma non in altre, e tale loro
efficienza è data dalla possibilità
possibilità che essi
possano effettivamente esercitare la loro
influenza nell’
nell’ambiente a loro affidato
non esiste uno stile
univoco di leadership
che è risolutivo per tutte
le situazioni
comunitarie, ma al
superiore viene richiesto
una capacità
capacità di
adattamento alle
continue situazioni che
lo interpellano
In comunità
comunità: basti pensare alle condizioni in cui il
gruppo deve affrontare situazioni nuove che possono
destrutturate la comunità
comunità, per esempio
Le tre dimensioni del modello
la struttura e la chiarezza del compito da eseguire:
eseguire: la
persona in autorità
autorità può influenzare gli altri che sono a
lui affidati se la situazione del gruppo è favorevole al
suo intervento
il potere del leader sui membri del gruppo:
gruppo: che
comprende la possibilità
possibilità di ricompensare o punire il
gruppo, e il sostegno che riceve in contraccambio
nell’
nell’esercitare l’
l’autorità
autorità
l’esistenza di buone o cattive relazioni tra il leader e il
gruppo:
gruppo: Il leader benvoluto e accettato dal gruppo
necessita di meno potere formale e ottiene più
più
facilmente collaborazione dagli altri
la riqualificazione degli impegni pastorali o delle strutture
dell’
dell’istituto,
o la presenza di persone di culture diverse
In questi casi è necessario che il superiore sappia
adattare i proprie interventi alternando l’
l’orientamento
al compito, quando per esempio deve compattare il
gruppo attorno ad un progetto comune, con
l’orientamento alle condizioni affettive del gruppo,
quando deve prestare attenzione agli aspetti
relazionali della comunità
comunità
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Carattere educativo del leader
Capacità
Capacità di adattamento
Nel contesto della vita consacrata è importante
che il servizio dell’
dell’autorità
autorità si traduca in questa
capacità
capacità di adottare ora l’
l’una ora l’
l’altra delle
dimensioni, assicurando una guida autorevole,
se è necessario che il gruppo abbia dei compiti
specifici da eseguire, oppure una leadership
amorevole, quando è importante facilitare un
clima amichevole nella comunità
comunità
Verso un approccio integrale
nella comprensione della
leadership
Il superiore come guida
autorevole, che dà
dà direzione
L’approccio integrale
L’approccio integrale alla leadership permette
di prendere in considerazione gli aspetti
funzionali che incidono sui comportamenti del
superiore, in particolare in rapporto alle
caratteristiche della persona che esercita
l’autorità
autorità, al gruppo in cui essa si trova ad
operare e alle risorse del contesto, integrandoli
con alcune categorie comportamentali che
definiscono il livello di contatto tra leader e
comunità
comunità
La presenza del superiore ha un carattere
educativo, sia perché
perché aiuta i membri a
riscoprire continuamente le motivazioni
profonde della loro consacrazione
sia perché
perché sostiene il gruppo, con la sua guida
autorevole ed amorevole, a procedere insieme
verso la realizzazione del progetto comune
Dinanzi alle diverse situazioni in cui egli viene
a trovarsi, piuttosto che rifugiarsi in
comportamenti dicotomici estremi, secondo lo
stile del “tutto o niente”
niente” oppure “bianco e
nero”
nero”, che sono risolutivi per imporre norme
ma non per accogliere le diverse istanze
presenti nel gruppo, sarà
sarà sensibile e attento alle
diverse posizioni di ognuno lungo le polarità
polarità
emergenti
Compito che coinvolge
Carattere educativo del leader
La sua funzione di guidance si fonda sulla riscoperta
pedagogica del bene comune e sulla coordinazione
delle risorse e delle potenzialità
potenzialità presenti nel gruppo
verso una direzione progettuale condivisa
L’autorità
autorità efficace del superiore non è data da un
tratto personale o da uno stile dominante, ma è una
modalità
modalità interpersonale, comprensiva delle diverse
variabili intervenienti lungo il processo relazionale tra
leader e gruppo, nel quale i membri del gruppo
riconoscono il supporto offerto dal leader e sono
disponibili a collaborare per le scelte che egli effettua
Il compito dell’
dell’autorità
autorità è un servizio che
coinvolge chi lo svolge, perché
perché impegna il
leader ad essere presente ma senza sostituirsi
al gruppo, con un moderato atteggiamento
propositivo e stimolante per permettere agli
altri di dare risposte di collaborazione a
seconda dei tempi e delle possibilità
possibilità di
ciascuno, stimolando lo sviluppo delle loro
motivazioni primarie alla partecipazione
Dialogicità
Dialogicità
Il criterio delle dialogicità
dialogicità permette al superiore e ai
membri di interagire come persone portatrici di
esperienze, attraverso un confronto schietto e sincero,
dove la correzione fraterna diventa esperienza di vita
e non di svalutazione reciproca, e il discernimento
non viene sostituito da maschere di ruolo o da forme
convenzionali di comunicazione
L’obiettivo di tale apertura dialogica è quello di
arrivare al consenso sulle relazioni e sull’
sull’agire
comune, perché
perché ciascuno entra in contatto con la
verità
verità dell'altro, con i suoi bisogni e le sue esigenze
“Il servizio dell’autorità nella vita consacrata” – Corso di formazione per superiori e superiore di comunità
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Stili di leadership e vita consacrata – Secondo modulo
Aspetti psicologici della leadership amorevole e autorevole – Giuseppe Crea
Aspetti psichici
La guida autorevole del superiore deve tenere
conto dei diversi aspetti psichici che
caratterizzano ognuna delle persone che
compongono il gruppo, i suoi tempi e la sua
storia, le sue potenzialità
potenzialità e le sue inconsistenze
Ciò significa che il lavoro di guidance deve
necessariamente sintonizzarsi con il rispetto e
la conoscenza reciproca, piuttosto che con
l’imposizione costrittiva
Dimensione affettiva
La dimensione affettiva ed
amorevole della leadership
Il coinvolgimento affettivo del superiore nel
gruppo lo porta a vedere l’
l’altro come persona
di valore, portatore di risorse da scoprire
attraverso il contatto interpersonale
Inoltre, l’
l’aspetto sociosocio-affettivo suppone una
prossimità
prossimità che sia fisica e reale oltre che
teorica ed ideale
Dimensione affettiva
La dimensione affettiva ha degli effetti
concreti per instaurare un clima relazionale di
comprensione e di fiducia reciproca
Infatti, atteggiamenti emozionali positivi
suscitano sia nel leader che nel gruppo
altrettanti sentimenti positivi
Dimensione affettiva
In una comunità
comunità dove il superiore teme di
rapportarsi con le persone, susciterà
susciterà una
reciproca reazione di paura, di soggezione o di
reazione da parte degli altri
Diversamente se il suo sarà
sarà un atteggiamento
rispettoso ed accettante egli sarà
sarà corrisposto da
atteggiamenti simili da parte degli altri
Un altro criterio operativo della dimensione affettiva
è dato dall’
dall’incidenza che il vissuto emozionale del
leader può avere sulle situazioni negative vissute dai
membri della comunità
comunità
Alcuni stati emozionali negativi presenti nei membri
della comunità
comunità, come l’
l’ansia, l’
l’insicurezza, la scarsa
stima di sé
sé, possono essere depotenziati attraverso
un’
un’affettività
affettività positiva e propositiva da parte del
superiore
Esiste una leadership perfetta?
L’integrazione delle diverse componenti esaminate è
la strada privilegiata per una leadership competente
non tanto perché
perché il leader è abilitato a saper fare delle
cose in maniera perfetta per i membri del gruppo,
quanto piuttosto perché
perché è abilitato a “saper essere”
una guida sufficientemente autorevole per dare
direzione al progetto comune, e allo stesso tempo
sufficientemente amorevole per accogliere le risorse, i
bisogni e le differenze delle persone, valorizzandoli
come preziosi contributi necessari per costruire una
vera fraternità
fraternità
Occorre formarsi alla leadership
Perciò, il servizio dell’
dell’autorità
autorità necessita oggi più
più che
mai un costante supporto formativo e un’
un’adeguata on
going formation,
formation, perché
perché non basta conoscere bene il
ruolo da svolgere per essere abilitati a dirigere gruppi
di persone
ma occorre una disponibilità
disponibilità e un’
un’apertura attentiva
dinanzi alle persone che sono affidate, per condurre
ma anche per farsi condurre, per influenzare e per
farsi influenzare, in un rapporto di reciprocità
reciprocità
autentica e trasparente tra colui che esercita il servizio
dell’
dell’autorità
autorità e coloro che sono chiamati a
condividerlo come un vero dono di comunione
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