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attivita` fisica e funzioni esecutive nella scuola
Con il Patrocinio Patrizia Tortella e Guido Fumagalli ATTIVITA‘ FISICA E FUNZIONI ESECUTIVE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Consigli agli insegnanti delle scuole dell’infanzia su come promuovere la salute e il successo scolastico dei nostri bambini Progetto Editoriale Laboratorio 0246 CONI Direzione Territorio e Promozione dello Sport Progetto Grafico Zonamista.it Coordinamento e Redazione Prof. Guido Francesco Fumagalli Testi di: Dott.ssa Patrizia Tortella(1) (2) Prof. Guido Francesco Fumagalli (1) (1) (2) Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia, Università di Verona Università Cà Foscari di Venezia Per informazioni www.0246.it www.infanziaemovimento.it [email protected] [email protected] Direttore Editoriale Paolo Frascolla ISBN 978-88-6127-035-0 Libreria dello Sport Via Carducci, 9 - 20123 Milano Tel. 02.8055355 - Fax 02.43119396 www.libreriadellosport.it Finito di stampare nel mese di Ottobre 2014 Ho deciso di accettare la sfida di Laboratorio 0246, perché sono convinta che tanto si può fare per insegnare ai nostri bambini un modo di vivere più sano, soprattutto dal punto di vista fisico e senso-motorio. Laboratorio 0246 è una creatura giovane ma, ad appena tre anni dalla nascita, ha già dimostrato di saper condurre e concretizzare progetti di grande impatto, sia dal punto di vista sociale che scientifico: se da un lato assistiamo al successo del format del parco giochi Primo Sport 0246, nato a La Ghirada, replicato nel cuore di Roma ed ora studiato e rimodellato anche in alcune scuole dell’infanzia italiane, dall’altro ci rende orgogliosi il progetto formativo gratuito dedicato alle insegnanti e legato a questo Manuale per Favorire l’Attività Motoria da 3 a 6 anni. Un volume che ha concluso la sua fase sperimentale, avviata negli ultimi due anni in centinaia di classi italiane e che adesso, con questa sua seconda edizione, vuole affermarsi come strumento utile per fornire spunti, tracce di lavoro, consigli utili a chi si occupa dei nostri figli per la maggior parte della giornata e che, con questo percorso formativo, può davvero contribuire alla loro crescita corretta. Il Manuale che voi insegnanti vi apprestate a leggere ha un carattere molto pratico, un modo di presentare le attività originale e divertente sia per chi, come voi, le deve condurre, sia per i bambini che le possono mettere in pratica attraverso il gioco e le narrazione, elementi fondamentali nella loro vita quotidiana, che aiutano a stimolare non solo il movimento ma anche la fantasia: un’idea per dare un senso al gioco, con percorsi scientificamente studiati ed approvati dal Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia con cui Laboratorio 0246 collabora da sempre. Buona lettura e… buon divertimento in classe! Valentina Vezzali Presidente Laboratorio 0246 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico ATTIVITA‘ FISICA E FUNZIONI ESECUTIVE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’idea di questo libretto è di far comprendere l’importanza e la necessità della pratica dell’attività fisica nella scuola dell’infanzia e il fondamentale ruolo di genitori e insegnanti. N.B. Questo SECONDO VOLUME è il proseguimento del primo dal titolo: “Favorire la pratica dell’attività motoria da 3 a 6 anni”: Molti dei concetti e degli aspetti pratici trattati in precedenza non vengono qui ripetuti. SI CONSIGLIA PERTANTO ALLE INSEGNANTI DI UTILIZZARE IL PRESENTE VOLUME SOLO DOPO AVER GIÀ SPERIMENTATO IL PRIMO (scaricabile gratuitamente dal sito www.0246.it). MITI DA SFATARE: OPINIONI CORRENTI 1. I bambini crescono spontaneamente, maturano. È sufficiente lasciarli giocare ed esplorare spontaneamente. QUESTO NON È VERO!!!! I bambini che non fanno esperienza motoria non sviluppano le competenze motorie, se non ad un livello molto rudimentale e insufficiente. L’adulto ha un ruolo fondamentale di incoraggiamento, mediazione, aiuto nella pratica dell’attività fisica e nello sviluppo (Bandura, 2004; Pate, Pfeiffer, Trost, Ziegler & Dowda, 2004). 2. Lo sviluppo motorio procede per tappe fisse e i bambini comunque crescono perché siamo geneticamente programmati. QUESTO NON È VERO!!!! Lo sviluppo motorio del bambino dipende, in larga misura, dalla pratica di attività motoria e fisica cui è sollecitato. La credenza che le competenze siano raggiunte ad età prestabilite (es. camminare attorno ai 12 mesi) e che il percorso di sviluppo sia uguale per tutti (prima strisciare, poi andare carponi, poi camminare) è stato definitivamente sconfessato dalle ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo. Lo sviluppo motorio (e di diverse altre competenze anche cognitive) dipende dall’opportunità che il bambino ha di fare esperienza. Questa opportunità, a sua volta, dipende dalle abitudini e dalle tradizioni ed è quindi un tratto culturale (Keller, 2007). 3. Nelle scuole dell’infanzia e asili nido i bambini si muovono molto. QUESTO NON È VERO!!!! Molte ricerche condotte in vari Paesi, tra cui la stessa Italia, dimostrano come i bambini negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia si muovono troppo poco e largamente al di sotto di quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiali della Salute (Oliver, Schofield & Kolt, 2007). 4. La ricreazione fuori dalla classe (in corridoio o all’aperto) consente ai bambini di muoversi e correre quanto basta per la loro salute. QUESTO NON È VERO!!!! Ricerche condotte da un consorzio europeo ha chiarito che la quantità di movimento che i bambini effettuano tra gli intervalli è quasi sempre inadeguata e che l’affollamento (in corridoio o nel giardino) limita la voglia di muoversi dei bambini. La quantità di attività fisica dipende dall’organizzazione della scuola e dagli obiettivi degli insegnanti (Cardon, 2013) Complessivamente i bambini trascorrono troppo tempo seduti!!!! Per l’80% del loro tempo praticano attività sedentaria e solo per il 2-3% del tempo la loro attività puo’ essere considerata da moderata a vigorosa (Mc Williams, Benjamin, Hales, Waughn & Ward, 2009). 4 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico 5. I bambini si muovono naturalmente e questo è sufficiente. QUESTO NON È VERO!!!! È stato definitivamente dimostrato che i bambini di oggi si muovono troppo poco e che se continuano con questo stile di vita avranno una vita più breve di quella dei loro genitori (Katzmarzyk, et al. 2012). I genitori e gli insegnanti dovrebbero essere coscienti del fatto che non tutto il movimento corrisponde ad attività fisica e che per poter essere salutare, l’attività fisica deve essere da moderata a intensa e condotta per almeno 10 minuti consecutivi per un totale di non meno di sessanta minuti al giorno (OMS 2014). 6. Il gioco libero è lo strumento fondamentale per lo sviluppo motorio del bambino. QUESTO NON È VERO!!!! Il gioco libero promuove competenze socio-relazionali (Burdette and Whitaker, 2005). Tuttavia la letteratura scientifica ha appurato che i bambini lasciati liberi di giocare come credono tendono a stare molto tempo fermi e solo una minima parte della loro attività motoria è moderata e vigorosa (Sallis, Patterson, McKenzie and Nader, 1988; Brown et al.,2009). Inoltre molti bambini non sono in grado di apprendere capacità complesse senza adeguato supporto (scaffolding) da parte dell’adulto (Diamond, 2014). 7. Se ti comporti bene vai a ginnastica, al parco giochi, a giocare… altrimenti … rimani in castigo a casa. MOLTO SBAGLIATO! I momenti di attività fisica e gioco vengono considerati come OPZIONALI, pertanto sono accessibili solo se avanza tempo e/o come premi. 8. Non è meglio fare un corso di inglese piuttosto che uno di attività fisica, alla scuola dell’infanzia? MOLTO SBAGLIATO! L’attività fisica è una disciplina a sé e ha forse più valore delle altre, poiché riguarda lo sviluppo del bambino a 360°e, per le sue caratteristiche, può essere utile per il successo scolastico. 9. Non correre che sudi! MOLTO SBAGLIATO! Il bambino deve correre e sudare, poiché necessita di praticare attività fisica da moderata a vigorosa. 10. Non correre che cadi! MOLTO SBAGLIATO! Il bambino deve esercitare le capacità motorie per diventare competente. Meno il bambino è competente più è a rischio di incidenti. Se non può praticare attività fisica non migliora, non sviluppa nuove competenze ed è ad alto rischio di incidenti (Kretch, 2012). INTRODUZIONE AL TESTO La prima parte del libretto è dedicata alla relazione tra attività fisica e salute, come premessa ad un sano stile di vita. La seconda parte è dedicata alle funzioni esecutive, a cosa sono e che relazione hanno con lo sviluppo dell’individuo e in particolare con il successo scolastico. I recenti dati della ricerca scientifica dimostrano che tali funzioni sono allenabili e che l’attività fisica può contribuire al loro potenziamento. La terza parte presenta alcuni esempi di progettazione di unità di apprendimento (di 5-4-5 incontri) che perseguono lo sviluppo motorio del bambino con particolare attenzione metodologica allo sviluppo delle funzioni esecutive. 5 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico PRIMA PARTE attività fisica e salute »» I punti da ricordare ✓✓ La salute, fondamentale per una buona qualità della vita, è anche uno dei più importanti diritti umani. ✓✓ L’Associazione dei pediatri americani (AAP 1997) afferma che “ogni bambino dovrebbe avere l’opportunità di crescere e svilupparsi senza malattie e danni di vario tipo”. ✓✓ Per salute si intende lo stare bene, non solo dal punto di vista medico e biologico ma anche “ambientale”, il poter partecipare attivamente alla vita sociale, il poter realizzare i propri desideri (ICF, 2001), giocare (U.N. Convention on the Rights of the Child 1989). ✓✓ Ogni bambino/a dovrebbe avere uguali opportunità e possibilità (capabilities) di sviluppo (Sen 1999). ✓✓ Genitori, educatori e insegnanti assumono un ruolo fondamentale nella costruzione di contesti umani e ambienti adeguati, dal momento che il piccolo non è in grado di badare a se stesso ma dipende dalle persone che si occupano di lui. ✓✓ Gli studi recenti evidenziano l’importanza della pratica di attività fisica nella promozione della salute dei bambini e dei futuri adulti. Aiuta a sviluppare le competenze sociali. »» Cosa si intende per attività fisica? ✓✓ L’OMS (2014) definisce l’attività fisica ogni movimento prodotto dal sistema muscolo scheletrico che richieda consumo di energia. Si includono attività come lavorare, giocare, occuparsi di faccende domestiche, viaggiare. ✓✓ Perché l’attività fisica possa produrre gli effetti positivi sulla salute è necessario che sia da moderata a intensa. Perché possa essere benefica per il sistema cardiorespiratorio deve durare almeno 10 minuti consecutivi. ✓✓ Per i bambini l’OMS raccomanda almeno 60 minuti di attività fisica da moderata ad intensa al giorno. Le altre organizzazioni internazionali, NASPE, APA, HAH, raccomandano per i bambini da 1 anno in poi almeno 30-60 minuti di attività fisica strutturata e almeno 60 minuti di gioco libero tutti i giorni. Insistono poi sul fatto che i bambini non devono stare sedentari per più di 60 minuti consecutivi, eccetto quando dormono. ✓✓ Per attività fisica (NASPE 2013; AHA 2014, 6 Haywood et al., 2009) si intendono attività che: -- coinvolgano il sistema locomotore (mobilità), come strisciare, andare carponi, camminare, correre, saltare; -- comportino il controllo degli oggetti (manualità), come tirare, afferrare, calciare, lanciare, stare appesi…; -- Stimolino l’equilibrio »» Cosa si intende per attività fisica moderata e intensa? ✓✓ Quando il cuore del bambino batte più velocemente del solito. ✓✓ Quando il bambino fatica e suda. »» Quali sono i vantaggi della pratica di attività fisica? ✓✓ Sviluppo e irrobustimento del sistema muscoloscheletrico (Janz et al. 2001,2004). ✓✓ Riduzione del rischio di sovrappeso e obesità (Moore et al., 2003; Fischer et al., 2005; Jago et al., 2005). ✓✓ Riduzione del rischio di ipertensione, malattia coronarica, infarto, diabete, cancro del colon e della mammella, depressione. ✓✓ Miglioramento dello stare bene psicologico, dell’autostima (AHA, 2014) »» Cosa si intende per sovrappeso e obesità? ✓✓ Si tratta di aumento di peso oltre il livello di norma. ✓✓ Per chiarimenti consulta il sito www.0246.it e scarica il libro: PRIMO SPORT: ambiente e movimento ideali per crescere sani. ✓✓ Vai al sito dell’OMS http://www.who.int/ dietphysicalactivity/childhood_what/en/ »» Perché è importante ridurre il rischio di sovrappeso e obesità? ✓✓ Si tratta di patologie che colpiscono anche i bambini piccoli (Ogden, Carrol, Curtin, McDowell, Tabak & Flegal, 2006) ed essere sovrappeso o obesi nell’infanzia predice obesità in età adulta con associati problemi di salute: malattie cardiocircolatorie, metaboliche, diabete (Baker, Olsen, Sorensen, 2007). MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico ✓✓ I bambini sovrappeso e obesi tendono a: -- perdere interesse per l’attività fisica e conseguentemente a muoversi sempre meno; -- non sviluppare adeguatamente le fondamentali competenze grosso motorie e di motricità fine (Haywood, Getchell, 2009) utili per le future richieste di attività; -- non sviluppare adeguatamente le capacità coordinative (Vedul-Kjesas, Sigmundsson, Stensdotter, Haga, 2011). »» Quali sono i rischi dell’inattività? ✓✓ L’obesità è legata all’inattività. ✓✓ L’obesità è il quarto fattore di rischio di mortalità al mondo e causa il 6% delle morti. Sta aumentando in tutti i paesi. (OMS, 2014). ✓✓ Le organizzazioni internazionali raccomandano di non tenere i bambini inattivi per più di 60 minuti consecutivi, tranne quando dormono. »» Come incrementare l’attività fisica dei bambini? ✓✓ Cercare di sfruttare tutte le occasioni di movimento possibili. Ad esempio al momento di arrivo alla scuola dell’infanzia, mentre si aspettano i compagni, dopo pranzo. ✓✓ È altresì importante utilizzare tutti gli spazi possibili, sia all’interno che all’esterno. ✓✓ Mettendo a disposizione diversi materiali si possono motivare i bambini al movimento. »» Cosa sono le competenze motorie? ✓✓ NASPE nel 2010 definisce le competenze motorie in termini di: -- MOBILITà (locomotorie), come strisciare, camminare, correre, saltare, arrampicarsi; -- MANUALITà (controllo di oggetti, lanciare, tirare, afferrare, prendere, anche con i piedi) -- EQUILIBRIO (mantenere il corpo in una posizione o recuperare la posizione iniziale dopo una spinta). »» Cosa succede se un bambino non sviluppa le competenze motorie? 2006). ✓✓ I bambini con buone competenze motorie sono invece sempre più motivati e interessati a praticare attività fisica e le diverse esperienze e la pratica ripetuta permettono lo sviluppo di nuove competenze motorie (Hands, Rose, Parker & Larkin, 2010; Tortella, Tessaro, Fumagalli, 2012). ✓✓ Un bambino con scarse competenze motorie spesso viene evitato dai compagni che preferiscono giocare con bambini più competenti. Lo stesso bambino tende, mano a mano, ad isolarsi e a evitare situazioni di gioco motorio (Stodden, Langerdorter & Roberton, 2009). ✓✓ I bambini con buone competenze motorie sono molto scelti dagli amici, hanno modo di fare nuove amicizie e apprendono, attraverso la pratica dell’attività motoria fondamentali competenze sociali (Couper, 2011). ✓✓ Il bambino con buone competenze ha un’ottima percezione della propria competenza motoria che lo fa sentire a suo agio con gli altri e lo stimola a praticare attività fisica (Blatchford, 1998; Haga, 2008). »» Cosa sono le competenze sociali? ✓✓ La capacità di stare con gli altri, di darsi delle regole, di seguire le regole. »» Cosa significa: percezione della propria competenza motoria. ✓✓ Il bambino si rende conto che è capace di fare delle attività motorie. ✓✓ Se un bambino non si percepisce competente a livello motorio tende a non praticare attività fisica, preferendo attività più sedentarie e precludendosi le possibilità di apprendimento di nuove competenze motorie. Letteratura scientifica di riferimento sull’attività motoria In fondo al testo si trovano le indicazioni bibliografiche delle pubblicazioni scientifiche da cui sono state estratte le informazioni riportate nella parte prima. ✓✓ Si viene ad innescare un circolo vizioso in cui la mancanza di competenze motorie riduce la quantità e l’intensità di attività fisica e di conseguenza il livello di Fitness fisica (physical fitness) (Stodden, Langendorfer, Roberton, 2009; Wrotniak, Epstein, Dorn, Jones & Londilis, 7 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico LE RACCOMANDAZIONI SULLA SALUTE PER I BAMBINI IN ETA’ PRESCOLARE DA 3 A 5 ANNI NASPE: The National Association of Sport and Physical Education 1. I bambini dovrebbero realizzare almeno 60 minuti di attività fisica strutturata al giorno. 2. Dovrebbero realizzare almeno 60 giorni di gioco libero al giorno e non dovrebbero essere sedentari per più di 60 minuti al giorno, ad eccezione di quando dormono. 3. Dovrebbero sviluppare le competenze motorie fondamentali, come base per acquisizione di competenze più complesse. 4. Dovrebbero avere spazi sicuri all’interno e all’esterno dove sviluppare competenze grosso motorie. 5. Le persone che si occupano di bambini in età prescolare dovrebbero essere consapevoli dell’importanza dell’attività fisica e contribuire allo sviluppo delle competenze motorie nei bambini. OMS: Organizzazione mondiale della Sanità Nel 2014 evidenzia che: 1. La mancanza di attività fisica è il quarto fattore di rischio di morte nel mondo. 2. Circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno come conseguenza della mancanza di adeguati livelli di attività fisica. 3. La mancanza di attività fisica è la principale causa di malattie cardiovascolari, cancro e diabete. 4. L’attività fisica è benefica alla salute e contribuisce alla prevenzione di malattie cardiovascolari, cancro e diabete. 5. Gli stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si muoveranno per ridurre l’inattività fisica del 10% entro il 2025. Raccomanda Per bambini e adolescenti 60 minuti di attività fisica ad intensità da moderata a vigorosa al giorno. AHA: The American Heart Association »» Raccomanda almeno 60 minuti di attività aerobica al giorno, per i bambini. (http://www.heart.org/HEARTORG/GettingHealthy/Physical-Activity-and-Children_UCM_304053_Article.jsp) 8 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico SECONDA PARTE Attività fisica nello sviluppo delle capacità fondamentali per l’apprendimento scolastico (funzioni esecutive) Le condizioni che favoriscono la salute del nostro cervello sono: in particolare della corteccia prefrontale, che presiede le capacità di apprendimento: ✓✓ stare bene con gli altri, ✓✓ essere sani, essere sereni, ✓✓ essere attivi. Le condizioni che danneggiano il cervello sono: ✓✓ stress ✓✓ mancanza di sonno ✓✓ solitudine ✓✓ mancanza di esercizio. Cosa è la corteccia prefrontale? È la parte del cervello che ha un ruolo fondamentale nei circuiti che sottendono le funzioni esecutive (Braver, Cohen, & Barch 2002). Cosa sono le funzioni esecutive? ✓✓ Memoria di lavoro ✓✓ inibizione (autocontrollo, capacità di attesa) ✓✓ flessibilità cognitiva (essere creativi, capacità di uscire dagli schemi) ✓✓ attenzione selettiva (Davidson, Amso, Anderson & Diamond 2006) ✓✓ pianificazione ✓✓ problem solving ✓✓ capacità di ragionare (Lunt et al., 2012) Si tratta di una serie di funzioni che sono necessarie per il successo scolastico. Le funzioni esecutive influenzano solo il successo scolastico? Le ricerche degli ultimi decenni hanno dimostrato che il possesso di solide funzioni esecutive favorisce notevolmente: ✓✓ la qualità della vita ✓✓ la preparazione e il successo scolastico ✓✓ il successo nel lavoro ✓✓ il successo nel matrimonio ✓✓ la salute psichica ✓✓ la salute fisica ✓✓ la capacità di autocontrollo e il rispetto delle regole sociali Perché le funzioni esecutive sono importanti per il successo scolastico? ✓✓ L’autocontrollo e l’attenzione focalizzata sono fondamentali per la preparazione scolastica a tal punto che sembrano essere più importanti del livello di intelligenza di un bambino (QI) (Blair & Razza, 2007). ✓✓ I bambini con buona memoria di lavoro e capacità inibitorie sono bravi in matematica e lettura (Borella, Carretti & Pelgrina 2010). ✓✓ Buone capacità inibitorie contribuiscono a saper attendere il proprio turno, essere meno distraibili, essere molto determinati, essere meno impulsivi (Moffitt 2011, Diamond 2014). ✓✓ Il bambino con buone funzioni esecutive tenderà ad avere da adulto una vita più serena ed equilibrata, nel lavoro, nel matrimonio, in tutti gli ambiti. ✓✓ I bambini con basso livello di funzioni esecutive hanno difficoltà a stabilire rapporti coi compagni e con gli insegnanti, oltre che difficoltà scolastiche. ✓✓ I bambini con scarse funzioni esecutive sono facilmente distraibili, rimangono attenti per poco tempo, non sanno attendere. Quando si sviluppano le funzioni esecutive? ✓✓ Si sviluppano sin dai primi anni di vita. ✓✓ Sono allenabili. ✓✓ Se un bambino in età prescolare esercita e sviluppa le proprie funzioni esecutive, può iniziare la scuola primaria con maggiori capacità di apprendimento. ✓✓ Specialmente i bambini con difficoltà possono trarre maggiori profitti dall’esercizio in età prescolare (Diamond & Lee, 2011). Cosa c’entra l’attività fisica con le funzioni esecutive? ✓✓ Scarsa salute fisica e fitness possono contribuire a ridurre le capacità di ragionamento, problem solving, capacità di autocontrollo, memoria (Chaddock, Pontifex, Hollman & Kramer, 2011). Si è vista una relazione positiva tra capacità aerobiche e funzioni esecutive (Best, 2010). ✓✓ Recenti studi (Diamond, 2012; Diamond and Lee, 2011) mostrano che diversi tipi di attività fisica producono effetti diversi sulle funzioni 9 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico esecutive: la pratica di un’arte marziale tradizionale (Tae-kwondo) sviluppa le Funzioni esecutive, mentre la stessa arte marziale in forma moderna, più tecnica non le sviluppa (Lakes & Hoyt, 2004). ✓✓ Diamond et al. sostiene l’importanza di alcuni aspetti fortemente positivi, legati allo sviluppo delle funzioni esecutive, che dovrebbero essere enfatizzati durante la pratica dell’attività fisica (Diamond et al. 2012): -- autocontrollo -- autodifesa -- pazienza -- aspettare che il compagno abbia terminato un’attività prima di iniziare -- concentrazione -- rispetto -- umiltà. Quali sono le condizioni in cui l’attività fisica può contribuire allo sviluppo delle funzioni esecutive? Diamond (2013) ipotizza che lo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso l’attività fisica sia strettamente legato a condizioni in cui il bambino, durante la pratica: ✓✓ sia felice e orgoglioso di quello che sta facendo, ✓✓ abbia buoni rapporti sociali coi compagni, ✓✓ sia emozionalmente coinvolto. Att.ne: se il bambino non si diverte facendo qualche attività non ha senso insistere, ma occorre cercare di capire cosa non funziona!!!! (ad esempio perdita di interesse per corsi nuoto, danza, ginnastica ritmica). Che caratteristiche dovrebbero avere le attività fisiche proposte per incrementare le funzioni esecutive? ✓✓ essere stimolanti e modificabili; ✓✓ avere difficoltà incrementabili (Bergmann Nutley et al., 2011; Holmes et al., 2009; Kingberg et al., 10 2005); ✓✓ non annoiare; ✓✓ favorire il continuo apprendimento con compiti con nuove difficoltà; ✓✓ essere ripetute per essere apprese (Klingberg et al., 2005). ATTENZIONE: LE EVIDENZE DELLA RICERCA SCIENTIFICA INDICANO CHE L’APPROCCIO METODOLOGICO È PIÙ IMPORTANTE DELLE STESSE ATTIVITA’ PROPOSTE Cosa puo’ fare il genitore o l’insegnante per promuovere lo sviluppo di funzioni esecutive e quindi contribuire al miglioramento delle capacità scolastiche dei bambini? Diamond (2013) ritiene che siano necessarie alcune condizioni per promuovere e ottimizzare lo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso l’attività fisica. In particolare è necessario ottimizzare le condizioni emozionali, sociali, fisiche del bambino (Diamond 2010; Diamond & Lee 2011): ✓✓ il bambino deve essere appassionato a quello che sta facendo; ✓✓ il tipo di attività deve essere tale da motivare il bambino ad impegnarsi sempre di più; ✓✓ gli educatori devono essere entusiasti e carismatici; ✓✓ il bambino deve imparare, un po’ alla volta, a credere nelle proprie possibilità e che per apprendere è necessario esercitarsi (Bandura, 1994). Letteratura scientifica di riferimento sulle funzioni esecutive In fondo al testo si trovano le indicazioni bibliografiche delle pubblicazioni scientifiche da cui sono state estratte le informazioni riportate nella parte prima. MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico ALCUNE CONSIDERAZIONI UTILI PER PROGETTARE ATTIVITÀ CON I BAMBINI CHE POSSANO CONTRIBUIRE EFFICACEMENTE ALLO SVILUPPO DI FUNZIONI ESECUTIVE Riportiamo qui di seguito alcune indicazioni e considerazioni in relazione allo sviluppo delle funzioni esecutive riportate dalla letteratura scientifica e che possono essere utili nel lavoro dell’insegnante. Lo sviluppo di funzioni esecutive dipende più da come è organizzata l’attività che dall’attività in sé. Le funzioni esecutive si sviluppano di più se le attività prevedono aspetti sociali, emotivi, fisici. Condizioni necessarie sono: ✓✓ cambiare attività una volta che il bambino ha appreso in modo che non si annoi; ✓✓ incoraggiare con entusiasmo e passione i bambini alle attività; ✓✓ i bambini devono provare piacere per ciò che fanno; ✓✓ organizzare ambienti che promuovano il senso di appartenenza e di inclusione. Le attività devono essere progettate dall’insegnante e devono essere sempre stimolanti e quindi nuove Le attività, per riuscire a stimolare lo sviluppo di capacità, devono essere impegnative. La capacità dell’insegnante sta nel realizzare attività che siano costantemente nella “ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE”, cioè a quel livello in cui il bambino può riuscire nel compito solo se supportato (Davis et al., 2011; Diamon et al., 2007, Manjunath & Telles, 2001). Non è semplice lavorare in “zona di sviluppo prossimale” perché occorre saper dosare l’intervento e scegliere come intervenire in modo che l’insegnante sia un “supporto temporaneo” e non il sostituto del bambino nell’esecuzione dell’attività. Lavorare in “zona di sviluppo prossimale” implica che mano a mano che i bambini imparano un compito (o consolidano una capacità), questo deve essere reso più difficile. Lo sviluppo (sia delle funzioni esecutive che di molte altre capacità, incluse quelle fisiche) prevede che il bambino metta impegno nelle sua attività. Ricordare quindi che: ✓✓ se non c’è impegno non c’è apprendimento; ✓✓ le attività, una volta automatizzate, diventano noiose. I bambini devono praticare le attività che amano L’apprendimento e lo sviluppo richiedono impegno. Solo se l’attività è piacevole i bambini danno il meglio di sè e dedicano tempo e fatica (Diamond, 2007). Un adulto appassionato e carismatico è fondamentale per contagiare la passione ai bambini L’insegnante deve intervenire con azioni di “scaffolding” (letteralmente: sostegno, impalcatura). Il sostegno deve consentire ai bambini di avanzare lungo la “zona di sviluppo prossimale” ma deve anche essere di supporto ai bimbi/e che non ricordano e che non riescono ad agire. Il supporto può anche essere fornito da altri bambini: per esempio si può chiedere ai bimbi/e di ripetere la regola a voce alta in modo da farla ricordare al compagno/a in difficoltà. Insegnare ai bambini a imparare ad osservare il comportamento degli altri L’autoriflessione è un aspetto meta cognitivo delle funzioni esecutive (Diamond, 2007). Per stimolarla è utile, ad esempio, creare condizioni di gioco in cui il bambino: ✓✓ controlla che il compagno abbia eseguito correttamente un compito, senza intervenire fino alla fine; ✓✓ controlla che il compagno conti correttamente i materiali; ✓✓ attenda il proprio turno basandosi sull’osservazione dell’altro: si parte quando l’amico è arrivato a metà strada, si fa un certo gesto quando l’altro salta, ecc. ✓✓ n ell’osservare l’altro il bambino implicitamente osserva il proprio comportamento. La chiave del successo è la pratica, il tempo dedicato È necessario lavorare a lungo, ripetendo e ripetendo per apprendere (Diamond, 2007). È indispensa- 11 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico bile lavorare in zona di sviluppo prossimale (Vygotsky, 1978) con scaffolding. ✓✓ Tutti i bambini devono avere esperienze di successo, pur avendo livelli di competenza diversi. ✓✓ Mano a mano che i bambini apprendono interiorizzano le regole dell’attività e gli ausili esterni (scaffolding) servono sempre meno. A quel punto è opportuno passare ad attività più impegnative. Aiuto concreto da fornire al bambino ✓✓ È indispensabile che i bambini siano supportati mediante aiuti esterni dell’insegnante o altri ausili. ✓✓ Un aspetto fondamentale delle attività è lo stare insieme agli altri, coppia, piccolo gruppo, grande gruppo (Vygotsky 1978). ✓✓ Responsabilizzare i bambini nell’organizzazione delle attività: ad es. riordinare i materiali al termine degli incontri e/o prima di passare a nuove attività. ✓✓ L’insegnante deve sempre fornire feed-back positivi e incoraggiamenti. Parlare a voce alta per regolarsi ✓✓ L’insegnante incoraggia il bambino a ripetere a voce alta la consegna. È una attività utile per controllare l’inibizione e la memoria di lavoro. ✓✓ L’insegnante incoraggia i bambini all’utilizzo del parlare a voce alta per ricordare il compito durante l’azione. Es. un bambino deve ricordare che è il numero 3 di un gioco. Il ripetere a voce alta: numero tre, numero tre, lo aiuta a ricordare. ✓✓ L’insegnante incoraggia i bambini/e all’utilizzo del parlare a voce alta per ricordare le cose, durante il gioco simbolico. Es. il bambino ha progettato di fare il gioco della mamma che stira e può essere di aiuto ricordare a voce alta. “Adesso vado dalla mia bambina, la metto a dormire, così posso stirare….” Oppure: “prima di stirare devi ricordare l’acqua nel ferro…” Utilizzo del gioco simbolico e di giochi di ruolo L’insegnante chiede ai bambini di immaginare uno scenario di gioco, di progettare un gioco, le sequenze di oggetti e di immaginare il loro ruolo e le 12 loro azioni all’interno di questo spazio. Dopo aver immaginato, raccontato a voce alta e disegnato le azioni future, i bambini iniziano a praticare il gioco simbolico. A turno alcuni bambini controllano che i loro compagni facciano quello che avevano predetto e li aiutano a ricordare. È questa un’attività molto importante per lo sviluppo delle funzioni esecutive, che aiuta il controllo dell’ inibizione, della memoria di lavoro. I giochi di ruolo sono molto utili per sviluppare le capacità di controllo, inibizione e memoria di lavoro. Cosa ricordarsi dell’utilità del motorio in relazione allo sviluppo delle funzioni esecutive ✓✓ L’attività fisica promuove la salute e aiuta lo sviluppo delle funzioni esecutive; ✓✓ Generalmente i bambini si divertono facendo giochi di movimento; ✓✓ Migliorando le proprie capacità motorie i bambini migliorano la propria percezione di competenza; ✓✓ Migliora le relazioni sociali; ✓✓ Migliora la capacità di lavorare in gruppo; ✓✓ Avere bassi livelli di salute fisica e fitness riducono la capacità di ragionamento e la memoria; ✓✓ I dati indicano che l’età prescolare è quella più sensibile ai benefici inducibili sulle capacità esecutive dall’attività motoria. Esempi di giochi motori utili per stimolare le funzioni esecutive: ✓✓ Il gioco “Uno, due, tre… stella!” I bambini devono muoversi per raggiungere un punto stabilito ma quando la regina dice stella e apre gli occhi, nessuno si deve muovere, altrimenti viene penalizzato e torna all’inizio del percorso. ✓✓ Se il mago dice “uno” i bambini si mettono seduti a terra; se dice “due” fanno un salto a piedi pari; se dice “tre” si sdraiano a terra. ✓✓ Il bambino/a inizia il gioco quando ha visto il suo compagno precedente che ha terminato o che è arrivato ad un certo punto. ✓✓ il bambino/a aspetta che il compagno gli porti un oggetto prima di poter partire per il percorso (es. giochi di staffetta). ✓✓ Leggere una storia e al termine i bambini la rappresentano. il progetto in pratica VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE SCHEDE GENERALI SCHEDA GENERALE DELLA MANUALITA’/TATTILITA’ MANUALITA’/TATTILITA’: attività motorie che si rifiniscono principalmente all’utilizzo degli arti superiori e alla manipolazione e al controllo motorio degli oggetti. Possono essere sia di ambito grosso motorio (stare appesi, lanciare) che fine motorio (afferrare un bottone con le dita). Da notare che il termine manualità si riferisce anche al controllo degli oggetti effettuato con altre parti del corpo, come calciare. Esempi di attività Raccogliere oggetti con opposizione indice-pollice, sempre più piccoli con una mano e con entrambe le mani, riconoscere oggetti piani da oggetti tridimensionali, afferrare oggetti di diverso peso, dimensioni, consistenza. Varianti Posizionamento dell’oggetto e del bambino (vicino, lontano, in alto, in basso, in movimento), modifica di colore, forma, dimensione, peso, superficie, consistenza dell’oggetto, velocità con cui si effettua l’azione, forza che il bambino applica, durata dell’azione, ecc. Elementi di difficoltà Effettuare attività a occhi chiusi, riconoscere oggetti toccandoli, senza guardarli, recuperare da un contenitore oggetti specifici distinguendoli da altri per proprietà dell’oggetto (forma, dimensioni, peso, colore, tipo di superficie), introdurre oggetti di diverse forme in contenitori con “serratura” corrispondente, trasportare oggetti pesanti con una mano, con l’altra mano, con entrambe le mani, tenendole in altro, in basso, avanti, dietro. SCHEDA GENERALE DELLA MOBILITA’ MOBILITA’: attività grosso motorie che riguardano lo spostamento del corpo nello spazio che si riferiscono principalmente all’uso degli arti inferiori, come camminare, correre, saltare Altri esempi di attività Strisciare, andare carponi, camminare, correre, saltare, arrampicarsi, salire e scendere le scale. Varianti direzione (avanti, indietro, lateralmente), velocità di esecuzione, durata dell’attività, intensità dell’azione… Elementi di difficoltà Effettuare attività a occhi chiusi, strisciare su una superficie in gommapiuma morbida, procedere carponi su una superficie di sassi, camminare veloce, camminare su terreni accidentati, camminare in salita e discesa, salire e scendere le scale, superare gli ostacoli lungo il percorso, camminare su superfici diverse (cemento, asfalto, erba, sabbia, foglie, neve), camminare a lungo e su tutti i tipi di terreno, camminare trasportando un oggetto leggero con una mano, camminare trasportando un oggetto pesante in una mano, camminare trasportando oggetti leggeri o pesanti in entrambe le mani, saltare in alto, saltare in basso, saltellare su un piede, saltellare su due piedi, saltare la corda, camminare rannicchiato e fare un balzo verso l’alto, correre passando sopra o sotto a ostacoli di diverse altezze SCHEDA GENERALE DELL’EQUILIBRIO EQUILIBRIO: attività dirette al mantenimento della postura statica e dinamica, per contrastare la forza di gravità. Esempi di attività Riprendere la postura dopo una spinta, dondolare su diversi tipi di altalene, scendere da scivoli di diversa altezza e pendenza, rotolare, eseguire capovolte avanti e indietro, camminare su un asse di equilibrio di diversa larghezza e forma, eseguire una piroetta, camminare da un sasso all’altro, pattinare, andare in bicicletta. Varianti Direzione (avanti, indietro, lateralmente), velocità di esecuzione, durata dell’attività, intensità dell’azione. Elementi di difficoltà Effettuare attività a occhi chiusi, correre e saltare su un telo elastico, saltare su un piede o due piedi su un telo elastico, eseguire la verticale, eseguire la ruota 14 SCHEDA GENERALE DELLE FUNZIONI ESECUTIVE FUNZIONI ESECUTIVE: capacità che permettono ad una persona di impegnarsi con successo in comportamenti indipendenti, propositivi, autoregolati e utili. Sono funzioni corticali deputate al controllo e alla pianificazione del comportamento. Permettono di: anticipare, progettare, stabilire obiettivi, attuare progetti finalizzati ad uno scopo, modificare il comportamento (Deutsch Lezak, Howieson, Bigler, Tranel, 2012). Aree della cognizione interessate dalle funzioni esecutive Le tre principali sono: controllo inibitorio, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, (Miyake et al., 2000) da cui derivano il ragionamento, problem solving e pianificazione (Christoff, Ream, Geddes Gabrieli, 2003; Collins & Koechlin, 2012; Lunt et al., 2012, Diamond, 2012). Condizioni per lo sviluppo delle funzioni esecutive Che il bambino sia felice e orgoglioso di quello che sta facendo, abbia buoni rapporti sociali coi compagni, sia emozionalmente coinvolto. (Diamond, 2012). Caratteristiche delle attività per lo sviluppo di funzioni esecutive Essere stimolanti e modificabili, avere difficoltà incrementabili, non annoiare, favorire il continuo apprendimento con compiti con nuove difficoltà, essere ripetute per essere apprese (Diamond,2012). Strategie per sviluppare le funzioni esecutive Cambiare attività una volta che il bambino ha appreso, incoraggiare con entusiasmo e passione i bambini alle attività, i bambini devono provare piacere per ciò che fanno, organizzare ambienti che promuovano il senso di appartenenza e di inclusione (Diamond, 2012). Riferimenti bibliografici Christoff, K., Ream, J., M., Geddes, L., P., & Gabrieli, J., D. (2003). Evaluating self-generated information: anterior prefrontal contributions to human cognition. Behavioral Neuroscience, 117, 1161-1168. Collins, A., & Koechlin, E. (2012). Reasoning, learning, and creativity: frontl lobe function and human decision-making. PLoS Biology, 10(3). http://www.plosbiology.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pbio.1001293. Deutsch Lezak, M., Howieson, D., B., Bigler, E., D., & Tranel, D. (2012) Neuropsychological Assessment (fifth ed.), Executive functions: pp.37-39. Diamond, A., (2012). Activities and programs that improve children’s executive functions. Psychological Science, 21(5), 335-341. Lunt, L., Bramham, J., Morris, R., G., Bullock, P., R., Selway, R., P., Denitidis, K., & David, A., S. (2012). Prefrontal cortex dysfunction and “Jumping to conclusions” Bias or deficit? Journal of Neuropsychology, 6, 65-78. Miyake, A., Friedman, N., P., Emerson, M., J., Witzki, A., H., Howerter, A., & Wager, T., D. ( 2000). The unity and diversity of executive functions and their contributions to complex “frontl lobe” tasks: A latent variable analysis. Cognitive Psychology, 41, 49-100 15 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico TERZA PARTE: IL PROGETTO IN PRATICA VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa ISTRUZIONI PRIMA DI COMINCIARE Gli incontri descritti hanno come riferimenti le raccomandazioni internazionali sulla salute, le Indicazioni Nazionali del Curricolo e letteratura scientifica sullo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso l’attività fisica. Il progetto propone attività fisiche per lo sviluppo di competenze motorie e segue una linea metodologica che promuove allo stesso tempo lo sviluppo delle funzioni esecutive, condizione di base per gli apprendimenti scolastici. La storia è utilizzata come sfondo fantastico per favorire il coinvolgimento dei bambini e delle bambine. È possibile modificarla a piacimento e adattarla alle proprie realtà didattiche. È consigliabile utilizzare il presente volume dopo aver sperimentato il precedente volume1: “Favorire la pratica dell’attività motoria 3-6 anni”. I riferimenti per la progettazione sono: Raccomandazioni internazionali sulla salute Redatte negli ultimi anni da: (OMS) Organizzazione Mondiale della Sanità, (NASPE) Associazione Nazionale Americana dello Sport e dell’Educazione Fisica, (AAP) Associazione Pediatri Americani, (AHA) American Heart Association (cardiologia), ✓✓ I bambini e le bambine da 3 a 6 anni dovrebbero praticare ogni giorno almeno 60 minuti di gioco libero e minimo 30-60 minuti di attività fisica strutturata. ✓✓ Non dovrebbero essere sedentari per più di 60 minuti consecutivi al giorno, eccetto quando dormono. ✓✓ Dovrebbero praticare attività fisica strutturata e sviluppare le competenze grosso-motorie. ✓✓ Chi si occupa di bambini è responsabile del loro sviluppo ed è importante che ne diventi consapevole. Le competenze chiave per l’apprendimento permanente Queste sono descritte nel sito della EU all’indirizzo: http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/lifelong_learning/c11090_ it.htm Una descrizione in forma grafica realizzata dall’Ufficio Scolastico della Regione Veneto è al sito: http://www.fismvenezia.it/Download/Materiale/ Materiale_Pedagogico/nuove%20indicazioni%20 2012-13/DA%20RE%20Relazione%20Indicazioni%202012.pdf In quest’ultimo file sono riportati ulteriori link istituzionali di utile consultazione. Con questo libretto, il progetto intende aiutare gli insegnanti a promuovere, accanto alle competenze motorie, lo sviluppo di funzioni esecutive in quanto queste sono state dimostrate essere fondamentali per: 16 ✓✓ lo sviluppo di Competenze matematiche e scientifiche ✓✓ imparare a imparare ✓✓ sviluppo di Competenze sociali Le indicazioni nazionali del Curricolo per la Scuola dell’Infanzia (2012) 1- Campo: il corpo e il movimento ✓✓ Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. ✓✓ Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. ✓✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. ✓✓ Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. ✓✓ Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il proprio corpo fermo e in movimento. 2- Campo: immagini, suoni, colori ✓✓ Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. ✓✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e stru- MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico menti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. ✓✓ Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. 3- Campo: il sé e l’altro ✓✓ Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. ✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. 4- Campo: i discorsi e le parole ✓✓ Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. ✓✓ Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. ✓✓ Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. 5- Campo: la conoscenza del mondo ✓✓ Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. ✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. I dati e le indicazioni fornite dalla ricerca scientifica Queste sono riportate nella prima parte di questo fascicolo. In particolare: ✓✓ Lo sviluppo delle funzioni esecutive promuove le capacità di apprendimento e il successo scolastico. ✓✓ Le funzioni esecutive sono allenabili. ✓✓ È possibile strutturare l’attività fisica in modo che la sua pratica promuova nel bambino/a lo sviluppo delle funzioni esecutive. Per ottimizzare l’esperienza si consiglia di: ✓✓ realizzare le attività con non più di 12-15 bambini* per volta, soprattutto se non si è insegnanti esperti nell’organizzazione e nella gestione di attività motorie; ✓✓ lavorare con un gruppo omogeneo per età (di 3 o 4 o 5 anni) alla volta poiché le capacità di attenzione e di esecuzione sono molto diverse in questa fascia d’età; ✓✓ prestare particolare attenzione agli aspetti metodologici indicati che sono molto importanti soprattutto per lo sviluppo delle funzioni esecutive; ✓✓ utilizzare telecamere per riprendere le attività dei bambini e/o eventualmente macchine fotografiche per poter rivedere in seguito il percorso realizzato e riflettere (anche insieme ai bambini/e) sulle esperienze vissute; ✓✓ utilizzare ambienti possibilmente ampi. *Il termine bambini o bambino è inteso sia per maschi che per femmine. Indicazioni presenti nel testo Indica che l’attività è progettata per promuovere lo sviluppo di funzioni esecutive Indica che l’attività è progettata per promuovere lo sviluppo di mobilità Indica che l’attività è progettata per promuovere lo sviluppo di manualità Indica che l’attività è progettata per promuovere lo sviluppo di equilibrio Indica che l’intento è che i bambini disegnino sulla base dell’esperienza vissuta K kit: indica che il materiale utilizzato fa parte della “Valigetta attrezzi dell’insegnante” ed è dato in dotazione con il manuale Es. il bambino osserva... In ogni scheda di attività vi sono scritte colorate e in grassetto. Si tratta di attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive. Nel modulo alcune parti del testo sono evidenziate: Diario dell’insegnante Si ricorda all’insegnante di annotare le frasi “importanti” dette dai bambini. Annotare e descrivere ciò che ha stupito, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante delle attività realizzate. Coinvolgimento genitori Viene chiesto ai genitori di portare materiale per i bambini. È anche importante fornire ai genitori schede con immagini di bicicletta, di parchi-gioco e di passeggiate che servono a ricordare agli stessi di fare tutti i giorni una di queste cose. Potrebbe essere utile che insegnanti/bambini pre- 17 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico parino dei “calendari” in cui a casa viene annotato che attività ha fatto il bambino/a da solo o in compagnia del genitore: passeggiata a piedi, in bicicletta, al parco, in piscina. Per annotare sul calendario si potrebbero realizzare delle figurine di bicicletta, parco, nuoto, passeggio, ecc. Tutto questo serve per stimo- lare i bambini a fare attività e i genitori a incoraggiare i propri figli e, meglio ancora, a partecipare con loro a queste attività fisiche. È stato infatti dimostrato che i bambini più attivi sono quelli i cui genitori hanno un approccio positivo e partecipativo all’attività motoria, preferibilmente facendola insieme ai figli. Materiale e indicazioni Valigetta degli attrezzi dell’insegnante K Alcuni materiali utili per le attività sono disponibili nel kit allegato al presente manuale o comunque sono di semplice realizzazione: -- CALENDARIO-METRO : nelle schede (5 incontri da un lato e 4 sul retro) è previsto uno spazio vuoto nel quale l’insegnante può mettere le date dei giorni di attività. -- Le schede “Parla e Ascolta” K n. 2 schede semirigide; una che rappresenta un grande ORECCHIO e un’altra che rappresenta le LABBRA. Queste due schede sono importanti componenti delle attività che i bambini svolgeranno per sviluppare funzioni esecutive. L’insegnante spiega ai bambini che quando è mostrata la scheda “LABBRA” è possibile parlare; quando invece si mostra la scheda “ORECCHIO” i bambini devono ascoltare restando in silenzio. Se una bambino parla quando invece dovrebbe ascoltare, gli viene mostrato “ORECCHIO”. -- Quando i bimbi sono in coppia A e B e si raccontano il disegno, l’insegnante consegna a ciascun bambino A la scheda con le labbra e a ciascun bambino B la scheda con l’orecchio (se vi sono più coppie, l’insegnante può “fabbricare” nuove schede fotocopiando gli originali). “Guarda”: indica che il bambino -- La scheda deve guardare un particolare dell’azione (ad es. guardare che il compagno sia arrivato ad un certo punto prima di partire lui stesso). È un modo con cui l’insegnante riattiva la memoria della regola del gioco (“scaffolding” dell’insegnante). -- La scheda “Colore” K : n. 1 scheda (colore GIALLO), n. 1 scheda (colore ROSSO), n. 1 scheda (colore VERDE) -- I cartoncini “Le coppie di colori” K cartoncini colorati a coppie, staccabili (16 coppie di cartoncini appaiati per colore). -- Il kit “Il cappello magico” K 16 cartoncini staccabili (4 per ogni foglio formato A4), raffiguranti diverse azioni motorie, che l’insegnante può estrarre a caso da un sacchetto (cappello magico). Quando il bambino vede l’azione motoria disegnata sul cartoncino la esegue per il numero di volte richiesto dall’insegnante. LA STORIA Nelle pagine che seguono viene presentata una storia con la progettazione di 3 moduli didattici, comprendenti 14 incontri complessivi. I moduli n. 2 e 3 vengono forniti in forma di tracce da sviluppare dalle insegnanti. VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa Il progetto si sviluppa in tre moduli didattici per un totale di 14 incontri. 1° MODULO (5 incontri): “La grotta segreta” - 5 incontri, modulo completo, pronto per l’uso. 2° MODULO (4 incontri): “Il tesoro dell’isola misteriosa” - 4 incontri, è fornita solo la storia e il per- 18 corso deve essere costruito . 3° MODULO (5 incontri): “I bambini e le bambine rappresentano la storia” - 5 incontri, è fornita solo la storia e il percorso deve essere costruito. Negli incontri si sviluppano le capacità motorie di base - manualità, mobilità ed equilibrio descritte e proposte nel I volume - inserendole in un contesto atto a sviluppare alcune funzioni esecutive. I tre moduli vanno eseguiti nell’ordine 1, 2 e 3; è possibile fermarsi ai primi se non si ha tempo disponibile per completare tutti e tre i moduli. In 9 dei 14 incontri le capacità motorie e le funzioni esecutive vengono esercitate con attività in movimento e in 5 incontri attraverso la rappresentazione della storia. MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa PRIMO MODULO: “La grotta segreta” I cinque incontri in breve IL PIANETA POSCIRADA Incontro n. 1 C’era una volta, in un posto lontano lontano, un bellissimo pianeta che si chiamava POSCIRADA. Era molto lontano dalla terra. C’era un bellissimo cielo azzurro, c’erano tanti alberi grandi, piccoli, di tanti colori e di tante forme e c’erano tanti prati pieni di fiori e di farfalle coloratissime. In questo posto meraviglioso abitava il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE. Vivevano in casette molto speciali: erano fatte di foglie e fiori colorati e ogni casa aveva forma e colore diversi dalle altre. IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI Incontro n. 2 A I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto i loro animaletti preferiti, i POSCI-GATTINI “prrrr-prrrr”. Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume, nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca. Incontro n. 2 B Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche. Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero di quanto era accaduto: un disastro... ma per fortuna avevano ancora i disegni di come ricostruirle! Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di magico: un cappello! Dentro al cappello c’era un potere magico che obbligava i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva lui!!! Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche per andare al castello. Incontro n. 2 C Disegno e racconto. ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA Incontro n. 3 A Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello, ma scoprirono che le barche si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare il fiume. La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa disse loro di andare subito nella foresta perché aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una grotta misteriosa che doveva contenere qualche cosa di molto importante. I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano! Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e lì si fermarono per passare la notte. Incontro n. 3 B Disegno e racconto. 19 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico “LA SCOPERTA DELLA GROTTA MAGICA” Incontro n.4 A Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una giornata molto calda e così, per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel bagno nel laghetto. Dopo il bagno trovarono una sorpresa: i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’ strani!) e andarono insieme in cima alla montagna. Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta! Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa nascondeva. Dopo aver tolto l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono. Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia e, aiutati anche dai loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono finalmente ad aprire la porticina. Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e di entrare nella grotta il giorno dopo. Incontro n. 4 B Disegno e racconto. “IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA” Incontro n. 5 A Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce: era la maga MOLACCIA, invisibile abitante della grotta e custode del suo segreto! Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi cavalli, poi granchi, poi uccelli, poi scoiattoli. A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli, diventarono così veloci e agili che riuscirono a mettere sulla testa della maga un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo. Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro POSCI - GATTINI corsero via veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì! Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme ad una soluzione. Ognuno disse la sua, e alla fine … nulla. Ma finalmente, dopo tanti tentativi, la scatoletta si aprì! E cosa successe? Lo vedremo insieme. Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI fecero una grande festa da ballo, per festeggiare. Incontro n. 5 B Disegno e racconto. 20 INCONTRO N. 1 INCONTRO N. 1 FUNZIONI ESECUTIVE · MOBILITA’ “IL PIANETA POSCIRADA” C’era una volta, in un posto lontano lontano, un bellissimo pianeta che si chiamava POSCIRADA. Era molto lontano dalla terra. C’era un bellissimo cielo azzurro, c’erano tanti alberi grandi, piccoli, di tanti colori e di tante forme e c’erano tanti prati pieni di fiori e di farfalle coloratissime. In questo posto meraviglioso abitava il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE. Vivevano in casette molto speciali: erano fatte di foglie e fiori colorati e ogni casa aveva forma e colore diversi dalle altre. OBIETTIVI GENERALI FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico. CAMPO: immagini, suoni e colori Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno; CAMPO: I discorsi e le parole Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni. CAMPO: Il corpo e il movimento Il bambino interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità d’attesa, attenzione, memoria, autocontrollo. CAPACITA’ MOTORIE Mobilità OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa rappresentare graficamente la storia ascoltata. Il bambino/a sa raccontare quanto ha disegnato alla maestra e ai compagni. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. MOBILITA’ Il bambino/a sa camminare liberamente nello spazio coi compagni. Il bambino/a sa camminare liberamente nello spazio coi compagni andando a diverse velocità. Il bambino/a sa fare un sorriso quando incontra un compagno mentre cammina. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo/classe. MATERIALE ✓✓ Un foglio formato A4 per ogni bambino, pennarelli (o altri colori a scelta dell’insegnante). ✓✓ I cartoncini “Le coppie di colori” K . Il numero totale di cartoncini deve essere uguale al numero dei bambini presenti. ✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. (L’insegnante avrà preparato le fotocopie). 21 INCONTRO N. 1 ✓✓ Musica tranquilla di sottofondo. ✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini. GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante legge ai bambini la storia dell’incontro n. 1. 2) Chiede ai bambini di raccontare come immaginano POSCIRADA, chi sono i POSCINI e le POSCINELLE, come sono vestiti, come sono le loro case… 3) Chiedere poi loro di fare un disegno e di spiegarlo con poche parole (l’insegnante annota quanto detto dal bambino, con le parole del bambino). 4) Forma poi delle coppie di bambini. 5) A turno ogni bambino descrive il proprio disegno al compagno. 6) Ci si ritrova poi in grande gruppo e i bambini possono presentare, a turno, il loro disegno a tutti. 7) Camminando liberamente nella stanza i bambini mostrano il loro disegno e guardano quello dei compagni. 7) Ogni bambino porta il disegno nella scatola. GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In rosa sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive. 1) Lettura del brano. 2) I bambini raccontano come immaginano POSCIRADA, I POSCINI, le POSCINELLE, come sono vestiti, come sono le loro case… 3) I bambini disegnano POSCIRADA, i POSCINI e le POSCINELLE e con poche parole spiegano all’insegnante cosa hanno disegnato. Non dare suggerimenti. L’insegnante annota sul foglio quanto detto dai bambini, utilizzando esclusivamente le loro parole. 4) L’insegnante forma delle coppie*, con le “coppie di colori” del kit: K . Da un sacchettino ogni bambino/a sceglie (senza vedere) un cartoncino colorato e si abbina con il compagno/a che ha il cartoncino dello stesso colore. 5a) L’insegnante consegna a ciascuna coppia di bambini le schede “Parla e ascolta” K con l’immagine rivolta verso il basso e i bambini ne scelgono una. Un bambino avrà la scheda con disegnate le labbra e l’altro una scheda con disegnato un orecchio (l’insegnante avrà fatto le fotocopie per tutti i bambini, meglio se plastificate). 5b) L’insegnante spiega che il bambino con la scheda “Orecchio” deve ascoltare, in silenzio, senza fare commenti o domande il compagno che ha la scheda “Labbra”. Al via, contemporaneamente, ogni bambino con la scheda “Labbra” racconta al proprio compagno con la scheda “Orecchio” cosa ha disegnato. Al segnale “STOP” della maestra (dopo circa 30 secondi) i due bambini/e si scambiano le carte e il bimbo/a con la scheda “Labbra” presenta il proprio disegno, fino allo stop dell’insegnante. 6) Si forma un grande gruppo e l’insegnante chiede se c’è qualche bambino che vuole raccontare il proprio disegno a tutti. Per alzata di mano, i bambini interessati presentano il loro disegno al grande gruppo, uno alla volta, aspettando il loro turno. L’insegnante mostra la scheda “Orecchio” ai bambini, per ricordare che è il momento dell’ascolto e la scheda “Labbra” al bambino che può parlare. 7) Terminata la presentazione dei lavori è opportuno mettere una musica tranquilla di sottofondo. L’insegnante spiega che adesso i bambini mostreranno ai compagni il loro disegno e mostra a tutti la scheda con l’orecchio. Ogni bambino tiene in mano il proprio disegno davanti a sé e cammina nello spazio della stanza senza parlare, mostrandolo agli altri e guardando quello degli altri. Al via della musica, tutti i bambini, camminano liberamente nella stanza tenendo il proprio disegno davanti, sulla pancia, in modo che tutti possano vederlo e, allo stesso tempo, guardando i disegni dei propri compagni. 22 INCONTRO N. 1 DIFFICILE - L’insegnante invita i bambini a camminare nello spazio della stanza a diverse velocità, con il disegno in mano, in bella mostra. Li invita poi a fare un sorriso ogni volta che incontrano un compagno/a, ma sempre senza poter parlare (scheda “Orecchio”). 8) Dopo la presentazione dei disegni, ogni bambino/a depone il proprio disegno dentro ad una grande scatola comune e l’insegnante scrive nome, cognome, data e n. dell’incontro sul retro del foglio. NOTE Se i bambini chiacchierano, durante i momenti di silenzio mostrare la scheda “Orecchio” e ricordare loro che è il momento dell’ascolto e non della parola. Precisare che ogni volta che vedono questa scheda significa che devono ascoltare e non parlare, mentre quando vedono la scheda “Labbra” possono parlare. Se qualcuno continua a parlare nei momenti di silenzio fermare le attività e chiedergli: Quale è la regola che ci siamo dati? Cosa vuole dire quando mostro questa carta? Cosa si deve fare? Fare ripetere al bambino, verbalmente, la regola. Se non la ricorda chiedere se qualche compagno la ricorda e farla dire ad alta voce. L’insegnante incoraggia entusiasticamente i bambini nelle attività e rimanda immediatamente i comportamenti corretti, complimentandosi con i bambini. Ricorda invece le “dimenticanze”, ripetendo le regole. N. B. è fondamentale che l’insegnante intervenga prontamente ogni volta che un bambino agisce senza seguire la regola data. *Se i bambini sono dispari, si aggiunga un cartoncino colorato di uno dei colori accoppiati; una delle coppie sarà formata da tre bambini. Nell’esecuzione i bambini parleranno sempre a turno, uno alla volta. Verranno data una carta con le labbra e due carte con le orecchie. Quando parlerà il terzo bambino, fare riparlare il primo bambino delle altre coppie per andare a pari con i tempi. VALUTAZIONE Di seguito si riportano degli esempi di schede utili per rivivere ed analizzare ciò che è accaduto durante il gioco Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Sa ascoltare la maestra senza interrompere Sa ascoltare il compagno senza parlare Sa raccontare al compagno quanto ha disegnato Sa presentare al grande gruppo il proprio disegno LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO Aspetti motori Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE SCHEDA 1 Sa rappresentare graficamente la storia raccontata Sa camminare liberamente nello spazio coi compagni Sa camminare liberamente nello spazio coi compagni, andando a diverse velocità Sa fare un sorriso quando incontra un compagno, mentre cammina LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO 23 INCONTRO N. 1 AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito. Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 24 INCONTRO N. 2 A INCONTRO N. 2 A MANUALITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE “IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI” I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto i loro animaletti preferiti, i POSCI-gattini “prrrr-prrrr”. Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume, nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: Il corpo e il movimento Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali. Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva. CAMPO: il sé e l’altro Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Riflette, si confronta, discute con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. CAMPO: La conoscenza del mondo Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. CAMPO: immagini, suoni, colori Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, tecniche espressive e creative. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale. CAMPO: I discorsi e le parole Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni; usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità d’attesa, attenzione, memoria, pianificazione, autocontrollo. CAPACITà MOTORIE Manualità Equilibrio Mobilità OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa raccontare la storia ascoltata. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno, per parlare. Il bambino/a sa ricordare il numero assegnato. Il bambino/a sa presentare la propria barca ai compagni. Il bambino/a sa confrontare una barca reale con una disegnata e trovare similitudini e differenze. Il bambino/a sa collaborare coi compagni per progettare, disegnare, costruire una barca. 25 INCONTRO N. 2 A MANUALITA’ Il bambino/a sa maneggiare oggetti di diverso tipo per costruire una barca. EQUILIBRIO Il bambino/a sa rimanere seduto mentre viene trasportato. MOBILITA’ Il bambino/a sa terminare il compito quando finisce la musica TEMPI 1 h. La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Un foglio formato A3 per ogni gruppo, colori. ✓✓ Materiale di vario tipo a disposizione della scuola, teli per la base della barca, corde, contenitori, attrezzi vari da palestra, materiale portato da casa in previsione della costruzione della barca. ✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. L’insegnante avrà preparato le fotocopie. ✓✓ Musica ritmata per il riordino dei materiali. ✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini. ✓✓ 3 scatole per la raccolta degli oggetti. ✓✓ Macchina fotografica digitale o telecamera per l’insegnante. GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante legge la parte di storia relativa al secondo incontro. 2) Chiede ai bambini di ripetere la storia letta. 3) Formazione dei gruppi di bambini. 4) L’insegnante mette a disposizione di ogni gruppo di bimbi il materiale per la costruzione della barca. 5) Dopo aver visto il materiale a disposizione, ogni gruppo di 3 bambini progetta una barca. 6) I bambini vengono radunati dall’insegnante e i capitani dei gruppi spiegano il progetto realizzato dal loro gruppo a tutti i compagni. Si utilizzano le schede “Parla e Ascolta” K per dare la parola a ciascun capitano. 7) Ogni gruppo di bambini costruisce una barca. 8) I bambini controllano che la barca costruita sia come quella progettata. 9) I bambini salgono sulla barca del loro gruppo e provano ad andare dall’altra parte del fiume. 10) Riordino materiale a tempo di musica. IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In verde sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante legge il brano. 2) I bambini raccontano la storia letta, a turno, per alzata di mano. L’insegnante mostra le schede “Parla e ascolta” K e spiega che la scheda “Orecchio” significa che si deve ascoltare e la scheda “Labbra”che è il momento di parlare. 3) È necessario progettare una barca per attraversare il fiume e andare a lavorare nel castello del principe ALEBAMBO l’insegnante forma gruppi di 3 bambini, nel seguente modo: I bambini vengono messi in cerchio e viene detto loro di ricordare il numero che verrà a loro attribuito. L’insegnante entra nel cerchio e girando in senso orario mette la mano sul capo di ogni bambino dicendo il numero corrispondente: 1, 2, 3, 1, 2, 3, 1, 2, 3… NOTA Se il numero di bambini non è un multiplo di tre, attribuire all’ultimo o agli ultimi due il numero 3. Immediatamente dopo l’insegnante chiede ai bambini n. 1 di alzare la mano e li distribuisce nella stanza. Chiede quindi ai bambini n. 2 di alzare la mano e manda ciascuno di essi a raggiungere un 26 INCONTRO N. 2 A compagno numero 1. Infine, chiede ai bambini n. 3 di alzare la mano e di raggiungere ciascuno una delle coppie di numeri 1 e 2. In questo modo si formano gruppi di 3 bambini (in uno o due gruppi i bambini possono essere 4 se il numero totale di bambini non è un multiplo di 3). NOTE Se i bambini non ricordano il numero rifare la conta. Se ancora qualcuno non ricorda suggerire di ripetere ad alta voce (per sé) il numero, oppure di raffigurare con le dita il numero, per poterlo ricordare. 4) L’insegnante mette a disposizione di ogni gruppo di bambini un bel po’ di materiale per costruire una barca. 5) I POSCINI e le POSCINELLE, organizzati in gruppetti di 3 si riuniscono. Con il materiale a portata di mano parlano insieme di come si può costruire una barca. Disegnano su un foglio A3 (comune ad ogni gruppo) il progetto della barca. NOTE Invitare ogni bambino a contribuire al disegno della barca. Se i bambini non riescono ad organizzarsi procedere nel seguente modo (si può eseguire anche contemporaneamente con tutti i gruppi): al via il primo bambino inizia a disegnare un pezzo di barca; allo stop inizia il secondo e così via, fino alla fine del disegno. Quando il disegno è finito si chiede a tutti e tre di fare i ritocchi finali, anche contemporaneamente sul foglio. Se qualche bambino non sa attendere il proprio turno e disturba mostrare la scheda “Orecchio”. L’insegnante prende nota della composizione dei gruppi. N.B. ci si aspetta che ogni bambino contribuisca alla progettazione. Non è importante la qualità tecnica dell’elaborato ma che i bambini descrivano il loro progetto. 6) Terminato il progetto ogni gruppo nomina un proprio capitano. I bimbi/e sono disposti in cerchio e i capitani, a turno, descrivono al grande gruppo il progetto realizzato. Tutti ascoltano in silenzio. Utilizzo di schede “Parla e ascolta” K 7) Ogni gruppo di bambini costruisce una barca seguendo le indicazioni del proprio progetto. L’insegnante visita i diversi gruppetti e ricorda ai bambini che stanno costruendo una barca e che dovrà poi funzionare. 8) Al termine di lavori l’insegnante chiede ad ogni gruppo di controllare che la barca costruita sia come quella progettata. Se è diversa ogni gruppo spiega i motivi all’insegnante, che li scrive sul foglio del progetto. L’insegnante fa una foto della barca. 9) L’insegnante raduna le barche con gli equipaggi e al suo “VIA” si parte per arrivare alla riva opposta del fiume (si stabilisce che il fiume va da un bordo all’altro della stanza; scegliere il tragitto più lungo possibile) dove sono messi 3 oggetti per ogni gruppo, ben visibili (es. palla colorata, oppure ceppi…). Due bambini trascinano e uno è seduto sulla barca. Arrivati alla riva opposta il bambino “trascinato” scende, prende l’oggetto e lo passa a uno dei due “trascinatori” che si mette seduto, mentre il “trascinato” diventa “trascinatore”. Appena pronti ripartono per tornare al punto di partenza dove scaricano l’oggetto, dentro ad una scatola; altro cambio di ruolo così tutti e tre sono stati “trascinati” e “trascinatori” e tre oggetti sono trasportati nella scatola. Può essere utile stimolare i 27 INCONTRO N. 2 A bambini organizzando il trasporto in forma di gara. NOTA L’insegnante motiva i bambini con suggerimenti, pezzi di storia, “forza, dai..” ”bellissimo, bravissimi! Via veloci come il vento...!” a ripetere tante volte l’attività di trasporto e a velocizzare le azioni. È opportuno che i bambini alla fine siano fisicamente stanchi. 10) L’insegnante mette una musica della durata di un paio di minuti. I bambini hanno tempo per riordinare velocemente i materiali, fino alla fine del brano. VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Sa ascoltare la maestra senza interrompere Sa raccontare la storia ascoltata Sa aspettare il proprio turno Sa ricordare il numero assegnato Sa collaborare coi compagni per progettare, disegnare, costruire una barca Sa presentare la propria barca ai compagni LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO Aspetti motori Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Sa maneggiare oggetti di diverso tipo per costruire una barca Sa trasportare i compagni sulla barca Sa rimanere seduto mentre viene trasportato Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo precedente Sa terminare il compito quando finisce la musica LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito. Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici, e tutto ciò che si reputa importante. Coinvolgimento genitori: chiedere ai genitori di portare materiale utile per costruire barca. 28 INCONTRO N. 2 B INCONTRO N. 2 B MANUALITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE “IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI” Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche. Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero di quanto era accaduto: un disastro... ma per fortuna avevano ancora i disegni di come ricostruirle! Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di magico: un cappello! Dentro al cappello c’era un potere magico che obbligava i i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva lui!!! Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche per andare al castello. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: Il corpo e il movimento ✓✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali. ✓✓ Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva. CAMPO: il sé e l’altro ✓✓ Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri. CAMPO: immagini, suoni, colori ✓✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, tecniche espressive e creative; Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale. CAMPO: I discorsi e le parole ✓✓ Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni. CAMPO: La conoscenza del mondo ✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. FUNZIONI ESECUTIVE ✓✓ Il bambino sviluppa prerequisiti per l’apprendimento scolastico come: memoria, capacità di attesa, attenzione, autocontrollo. CAPACITA’ MOTORIE ✓✓ Manualità ✓✓ Mobilità ✓✓ Equilibrio OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare materiali utilizzati la volta precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa collaborare coi compagni nelle varie attività MANUALITA’ Il bambino/a sa trasportare i compagni e gli oggetti sulla barca per tutto il percorso previsto. Il bambino/a sa ricostruire la barca. EQUILIBRIO Il bambino sa stare seduto, sul telo, senza cadere. 29 INCONTRO N. 2 B MOBILITA’ Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo. Il bambino/a sa eseguire le attività del “cappello magico”. Il bambino/a sa terminare le attività al termine della musica. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Un foglio formato A4 per ogni bambino; colori. ✓✓ Materiale di vario tipo a disposizione della scuola, teli per la base della barca, corde, contenitori, attrezzi vari da palestra, materiale portato da casa in previsione della costruzione della barca (lo stesso materiale della volta precedente). ✓✓ Altro materiale per eseguire le attività proposte con il CAPPELLO MAGICO. ✓✓ Bandiere: 1 foglio formato A4 colorato o bianco con disegnata una grande X colorata per ogni barca. Le barche devono essere accoppiate per colore (se sono dispari ci sarà un trio). ✓✓ 1 scatola o contenitore al punto di partenza di ogni barca, contenente almeno 6 oggetti vari da trasportare, per ogni barca. ✓✓ 1 telo per ogni barca per la raccolta degli oggetti trasportati, all’arrivo. ✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. L’insegnante avrà preparato le fotocopie. ✓✓ Kit “Il cappello magico” K . l’insegnante avrà trovato qualche cosa per fare il CAPPELLO MAGICO, dove inserire i cartoncini del kit. ✓✓ Musica ritmata per il riordino dei materiali. ✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini. ✓✓ Macchina fotografica digitale o telecamera per l’insegnante. GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante legge la storia. 2) L’insegnante consegna ad ogni gruppo il foglio con il progetto della barca e chiede ai gruppi di ricordare il materiale utilizzato la volta precedente. 3) I bambini ricostruiscono la barca. 4) L’insegnante utilizza il kit “Il cappello magico” K e i bambini eseguono le consegne dei cartoncini, tutti i gruppi contemporaneamente. 5) Finisce la magia e i POSCINI e le POSCINELLE possono ripartire per la attraversata del fiume usando una modalità che li spinga a prestare attenzione a quello che gli altri “equipaggi” stanno facendo. 6) I bambini si sdraiano e si riposano. 7) Con il tempo dato dal brano musicale i bambini riordinano il materiale. IL GIOCO: ASPETTI MEDOTODOLOGICI In verde sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante rilegge la storia (in cerchio). 2. (in cerchio) L’insegnante consegna ad ogni gruppo (gli stessi della volta precedente) il foglio del progetto della barca e chiede ai bambini del gruppo 1 quali fossero i materiali utilizzati la volta precedente. Uno alla volta “Parla e Ascolta” K i bambini ricordano i materiali; continua poi con gli altri gruppi. 3) Dopo aver elencato i materiali utilizzati la volta precedente i bambini, velocemente ricostruiscono la barca. 4) L’insegnante scatta una foto a tutte le zattere ricostruite. La maestra trova un “cappello magico” “Il cappello magico” K . Estrae un cartellino con un’azione motoria da fare e tutti i bambini di tutti i gruppi la devono fare velocemente fino allo stop della maestra; poi si estrae il secondo cartellino, e continua così fino a che i bambini sono stanchi. 30 INCONTRO N. 2 B 5) Il passaggio del fiume viene effettuato organizzando un gioco divertente che sia impegnativo anche in termini di attenzione. Un esempio è quello che segue. Innanzitutto l’insegnante consegna a ciascun “trasportato” una “bandiera colorata” (un foglio A4 colorato o con una X in pennarello grosso di un colore) che deve sventolare tenendo il braccio alzato, quando i suoi trascinatori hanno caricato la barca. Vi saranno coppie di barche con la bandiera dello sesso colore (se fossero dispari avremo anche un trio con lo stesso colore) disposte una da un lato e una dall’altro lato della stanza. Accanto ai due posti di partenza all’estremità del percorso, l’insegnante ha messo una scatola con dentro oggetti da trasportare (fare in modo che ciascun equipaggio debba trasportare almeno 6 oggetti). Per prepararsi alla partenza, il “trasportato” deve stare seduto sul telo con la “bandiera abbassata”. Al “VIA” dell’insegnante i “trasportatori” corrono alla scatola e prendono ciascuno due oggetti che portano alla “barca” e mettono tra le gambe del “trasportato”. Quando tutti e quattro gli oggetti sono tra le gambe del “trasportato”, questi alza la bandiera per farla vedere all’altra barca della coppia, che si trova dall’altra parte della stanza. Solo quando le due bandiere sono alzate, le due barche possono partire. A metà tragitto le due barche si incontrano e si scambiano gli oggetti trasportati. Effettuato lo scambio, i due equipaggi ripartono ognuno per la propria direzione di marcia. All’arrivo, depositano gli oggetti trasportati su un telo (1 per ogni barca). Il gioco finisce quando tutti gli oggetti sono stati trasportati dall’altra parte. NOTA L’insegnante motiva i bambini con suggerimenti, pezzi di storia, “forza, dai...” ”bellissimo, bravissimi! Via veloci come il vento!” a ripetere tante volte l’attività di trasporto e a velocizzare le azioni. È opportuno che i bambini alla fine siano fisicamente stanchi. 6) Tornati a casa, i POSCINI e le POSCINELLE si sdraiano a riposare nei loro lettini. 7) Dopo essersi riposati raccolgono tutto il materiale e lo riordinano, con la musica ritmata di circa 2 minuti che diventa limite di tempo massimo. È OPPORTUNO CHE L’ATTIVITA’ MOTORIA DEI BAMBINI, CON LE BARCHE, SIA CONTINUA E CONTEMPORANEA. NON CI DEVONO ESSERE BAMBINI SEDUTI CHE ASPETTANO. È OPPORTUNO RAMMENTARE AI BAMBINI DI PRESTARE ATTENZIONE A QUANDO PARTIRE, CIOÈ AL GRUPPO PRECEDENTE. VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare materiali utilizzati la volta precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa collaborare coi compagni nelle varie attività LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori Marco Anna Luca Maria 4=MOLTISSIMO Gianni Vittoria NOTE Il bambino/a sa ricostruire la barca Il bambino/a sa trasportare i compagni e gli oggetti sulla barca per tutto il percorso previsto Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo Il bambino/a sa eseguire le attività del “cappello magico” Il bambino/a sa terminare le attività al termine della musica LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO 31 INCONTRO N. 2 B 32 AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito. Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici, e tutto ciò che si reputa importante. INCONTRO N. 2 C INCONTRO N. 2 C DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE “IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI” I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto i loro animaletti preferiti, i POSCI-gattini “prrrr-prrrr”. Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume, nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca. Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche. Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono, si accorsero di quanto era accaduto: un disastro... ma per fortuna avevano ancora i disegni di come ricostruirle! Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di magico: un cappello! Dentro al cappello c’era un potere magico che obbligava i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva lui!!! Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche per andare al castello. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.. CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: memoria, capacità di attesa, attenzione, pianificazione. CAPACITA’ MOTORIE Gli obiettivi sono scelti dall’insegnante in base a quello che estrae dal cappello magico OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a. 33 INCONTRO N. 2 C TEMPI 1 h. La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori (a scelta dell’insegnante) ✓✓ “Parla e Ascolta” K una scheda per ogni bambino. ✓✓ kit “Il cappello magico” K GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante rilegge il racconto. 2) Chiede ai bambini di raccontare cosa è rimasto più impresso dell’incontro precedente. 3) Ogni bambino disegna la barca costruita nell’incontro precedente (foglio A4). L’insegnante scrive nome, cognome del bambino, data, n. incontro, n. del gruppo. 4) I bambini ricompongono i gruppetti della volta precedente e a turno raccontano ai compagni cosa hanno disegnato. I compagni danno i loro consigli. 5) La maestra ritrova il “cappello magico” e i bambini magicamente eseguono le azioni disegnate nei cartellini. 6) In cerchio i bambini raccontano l’esperienza vissuta. GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante ripete i racconti 2° e 2B. 2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K 3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 la barca costruita nell’incontro precedente. L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data, n. gruppo e le parole dette dal bambino. 4) I bambini ricompongono i gruppetti della volta precedente e a turno raccontano al compagno cosa hanno disegnato, utilizzando le schede “Parla e Ascolta” K . I bambini che ascoltano danno il loro parere sul disegno, con consigli di cose da aggiungere o togliere. 5) L’insegnante ritrova il kit “Il cappello magico” K e i POSCINI e le POSCINELLE, in preda ad un incantesimo, riprendono ad eseguire le azioni previste nei cartellini (tutti contemporaneamente). Le attività cambiano quando la maestra estrae un nuovo cartellino (i bambini devono stare attenti). 6) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda “Parla e Ascolta” K . Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola. * NOTA Se ci sono bambini che non hanno partecipato alle attività delle volte precedenti dire loro di stare attenti a cosa succede e di partecipare alle attività. L’insegnante chiede ai bambini di ripetere cosa devono fare, quando vede che non eseguono le consegne. 34 Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria INCONTRO N. 2 C VALUTAZIONE NOTE Sa ascoltare la maestra Sa ricordare le attività realizzate nell’incontro precedente Sa aspettare il proprio turno Sa disegnare la barca costruita la volta precedente Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro precedente Il bambino sa accettare i consigli del compagno/a LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori Marco Anna Luca Maria 4=MOLTISSIMO Gianni Vittoria NOTE Sa eseguire correttamente le attività motorie previste dal cappello magico AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta prontamente per dare supporto ai bambini? NOTE LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 35 INCONTRO N. 3 A INCONTRO N. 3a PRIMA PARTE: il percorso per la grotta EQUILIBRIO · FUNZIONI ESECUTIVE “ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA” Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello, ma scoprirono che le barche si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare il fiume. La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa disse loro di andare subito nella foresta perché aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una grotta misteriosa che doveva contenere qualche cosa di molto importante. I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano! Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e lì si fermarono per passare la notte OBIETTIVI GENERALI CAMPO: Il corpo e il movimento Il bambino vive pienamente la propria corporeità. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali. Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva. CAMPO: il sé e l’altro Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri. CAMPO: immagini, suoni, colori Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale. CAMPO: I discorsi e le parole Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni. CAMPO: La conoscenza del mondo Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: memoria, pianificazione, capacità di attesa, attenzione, autocontrollo. CAPACITA’ MOTORIE Manualità Mobilità Equilibrio OBIETTIVI SPECIFICI Sa ascoltare la maestra e i compagni. Sa ricordare il numero assegnato. Sa collaborare coi compagni per preparare il progetto del ponte (percorso di equilibrio). Sa spiegare all’insegnante il progetto preparato. Sa controllare che il ponte costruito corrisponda a quello disegnato. 36 INCONTRO N. 3 A Sa osservare un compagno e partire quando è il momento. Sa riflettere sull’attività fatta. MANUALITA’ Sa costruire un percorso di equilibrio funzionante con i materiali a disposizione. Sa trasportare un oggetto sul percorso di equilibrio. EQUILIBRIO Sa camminare in equilibrio sul ponte, trasportando un oggetto. Sa galoppare lungo una striscia di nastro adesivo. Sa correre all’indietro lungo una striscia di nastro adesivo. MOBILITA’ Sa strisciare lungo una striscia di nastro adesivo. Sa saltare con un piede lungo una striscia di nastro adesivo. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ 1 foglio A3 per ogni gruppo; pennarelli ✓✓ Materiali vari per la costruzione del percorso di equilibrio, ceppi, materassini, asse di equilibrio,… ✓✓ Materiali per fare gli attrezzi: palline, ceppi, cinesini… ✓✓ Schede “Parla e Ascolta” K . ✓✓ Nastro adesivo di almeno 5 cm di larghezza. IL GIOCO IN BREVE 1) l’insegnante legge la storia. 2) I bimbi trovano le barche rotte e decidono di costruire due lunghi ponti (percorsi di mobilità o equilibrio). 3) Vengono suddivisi in due gruppi e ogni gruppo sceglie i materiali che desidera utilizzare per la costruzione 4) Ogni gruppo prepara un progetto sul foglio A3, indicando l’ordine di disposizione dei materiali 5) L’insegnante controlla i progetti e annota sul foglio. 6) Ogni gruppo, terminato il progetto costruisce il proprio ponte (percorso di equilibrio). 7) Fatto il ponte i POSCINI e le POSCINELLE controllano, insieme all’insegnante, che il ponte corrisponda al progetto disegnato. 8) L’insegnante attacca al pavimento a lato di ciascun ponte una striscia di nastro adesivo di almeno 5 cm di larghezza. 9) Prima di partire l’insegnante consegna ad ogni gruppo gli attrezzi da trasportare. 10) Inizio del gioco 11) tutti insieme i bambini corrono galoppando verso un punto della stanza che l’insegnante chiama “la montagna magica”. 12) Arrivati qui, scendono dai cavalli magici e si preparano a passare la notte ma solo dopo aver velocemente riordinato i materiali utilizzati. 13) Riflessione sull’attività fatta in cerchio “attorno al fuoco del campo”. NOTA “Guarda” . Se ancora non funziona Se un bambino non rispetta la regola, mostrare la scheda fermare il gioco e chiedergli di ripetere la regola. Se non la ricorda chiedere al gruppo di ripetere. È necessario intervenire con operazioni di scaffolding ogni volta che qualcuno non rispetta la regola. Un po’ alla volta i bambini interiorizzano le regole e diminuiscono gli interventi dell’insegnante (1). 37 INCONTRO N. 3 A IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In arancio sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) l’insegnante legge ai bambini la storia. 2) I POSCINI e le POSCINELLE trovano le barche rotte e decidono di costruire due lunghi ponti (percorsi di equilibrio che attraversano il lato lungo della stanza).Per suddividere i bambini in due gruppi, si procede come segue: i bambini vengono disposti in cerchio, l’insegnante cammina in senso orario e tocca il capo di ogni bimbo/a dicendo 1,2,1,2,1,2. Alla fine chiede ai bambini n. 1 di alzare la mano e di andare in un angolo della stanza e ai bambini n. 2: di alzare la mano e di andare in un altro angolo. 3) Ogni gruppo sceglie i materiali che desidera utilizzare per la costruzione, prendendoli da dove sono riposti o da un mucchio preparato precedentemente dall’insegnante. 4) Ogni gruppo prepara un progetto sul foglio A3, disegnando il percorso di equilibrio costruito con materiali scelti che intende utilizzare. 5) L’insegnante controlla i progetti (percorsi) e si fa spiegare dai bambini cosa è stato disegnato (materiali utilizzati, disposizione, …) e annota sul foglio. 6) Ogni gruppo, terminato il progetto costruisce il proprio ponte (percorso di equilibrio). 7) Fatto il ponte i POSCINI e le POSCINELLE controllano, insieme all’insegnante, che il ponte corrisponda al progetto disegnato. Se ci sono differenze il progetto deve essere corretto (cancellare le cose non utilizzate e aggiungere cose nuove). L’insegnante annota eventuali modifiche comunicate. 8) L’insegnante attacca al pavimento a lato di ciascun ponte una striscia di nastro adesivo di almeno 5 cm di larghezza. 9) Prima di partire l’insegnante consegna ad ogni gruppo degli attrezzi da trasportare dall’altra parte del ponte (almeno 5 oggetti) per ogni bambino del gruppo: potrebbero essere palline o altri piccoli oggetti. Si spiega che devono servire per scavare nella montagna; inoltre IMPORTANTE: occorre avvertire i bambini che devono sempre camminare sul ponte perché ci sono coccodrilli subito sotto. Questo significa che i bambini devono fare attenzione a che i piedi (o le mani) siano sempre sugli oggetti che formano il ponte (ad esempio, se per il ponte sono usati cerchi e teli, i piedi devono “Guarda” quando i bambini sempre essere sui teli o all’interno dei cerchi). Utilizzare la scheda non seguono la regola. 10) Finalmente i POSCINI e le POSCINELLE possono iniziare ad attraversare il ponte parte il primo bambino, portando con sé SOLO UN oggetto, che dovrà lasciare dall’altra parte del ponte; il secondo bambino lo osserva e parte quando il compagno è arrivato a metà ponte (2). Quando anche lui è arrivato a metà ponte controlla che il compagno abbia terminato il ponte, prima di poter ripartire. Quando il primo bambino ha raggiunto l’altra parte del ponte e messo a terra l’oggetto può ritornare al punto di partenza galoppando sul cavallo magico passando sulla striscia di nastro adesivo. Ripete il percorso, aspettando il proprio turno e stando attento al bambino che lo precede. Tutti procedono con questa regola. L’insegnante controlla che i bimbi partano come stabilito. I due gruppi si muovono contemporaneamente. NOTA: Se un bambino non rispetta la regola (parte in anticipo o in ritardo), mostrare la scheda “Guarda” . Se ancora non funziona fermare il gioco DI TUTTI e chiedergli di ripetere la regola. Se non la ricorda chiedere al gruppo di ripetere. È necessario intervenire con operazioni di scaffolding ogni volta che qualcuno non rispetta la regola. Un po’ alla volta i bambini interiorizzano le regole e diminuiscono gli interventi dell’insegnante (1). L’insegnante può far cambiare ogni tanto la modalità di ritorno, per esempio chiedendo di saltare su un piede solo, facendo correre andando all’indietro o strisciando. Il gioco finisce quando tutti i materiali siano stati portati dall’altra parte del ponte. 38 INCONTRO N. 3 A 11) tutti insieme i bambini corrono galoppando verso un punto della stanza che l’insegnante chiama “la montagna magica”. 12) Arrivati qui, scendono dai cavalli magici e si preparano a passare la notte ma solo dopo aver velocemente riordinato i materiali utilizzati. 12) Riflessione sull’attività fatta in cerchio “attorno al fuoco del campo”. VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Sa ascoltare la maestra e i compagni. Sa ricordare il numero assegnato. Sa collaborare coi compagni per preparare il progetto del ponte (percorso di equilibrio). Sa spiegare all’insegnante il progetto preparato. Sa controllare che il ponte costruito corrisponda a quello disegnato. Sa osservare il compagno e partire quando è il momento. Sa riflettere sull’attività fatta. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori Marco Anna Luca Maria 4=MOLTISSIMO Gianni Vittoria NOTE MANUALITA’ Sa costruire un percorso di equilibrio funzionante con i materiali a disposizione Sa trasportare un oggetto sul percorso di equilibrio EQUILIBRIO E MOBILITA’ Sa camminare in equilibrio sul ponte, trasportando un oggetto. Sa galoppare lungo una striscia di nastro adesivo. Sa correre all’indietro lungo una striscia di nastro adesivo. Sa strisciare lungo una striscia di nastro adesivo Sa saltare con un piede lungo una striscia di nastro adesivo. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta prontamente nelle attività di scaffolding? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 39 INCONTRO N. 3 B INCONTRO N. 3 B SECONDA PARTE: disegno e racconto DISEGNO E RACCONTO·FUNZIONI ESECUTIVE “ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA” Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello, ma scoprirono che le barche si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare il fiume. La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa disse loro di andare subito nella foresta perché aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una grotta misteriosa che doveva contenere qualche cosa di molto importante. I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano! Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e lì si fermarono per passare la notte. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI ✓✓ Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO ✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE ✓✓ Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO ✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali FUNZIONI ESECUTIVE ✓✓ Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, memoria, capacità di attesa, autocontrollo. CAPACITA’ MOTORIE ✓✓ mobilità, manualità fine. OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. MOBILITA’ Il bambino sa camminare nella stanza mostrando il proprio disegno ai compagni, senza scontrarsi. TEMPI 40 INCONTRO N. 3 B 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori. ✓✓ Una “Parla e Ascolta” K fotocopiata per tutti i bambini. ✓✓ *Sarebbe opportuno fotocopiare e plastificare le copie delle schede con labbra e orecchio, dal momento che si utilizzano spesso. IL GIOCO IN BREVE 1) l’insegnante rilegge il racconto. 2) I bambini raccontano quello che ricordano del precedente incontro. 3) Ogni bambino disegna l’incontro precedente. 4) Mettere la musica. I bambini camminano nella stanza tenendo il disegno davanti per farlo vedere ai compagni e osservano quello dei compagni. 5) In cerchio: riflessioni conclusive IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante ripete il racconto della parte di storia dell’incontro. 2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K 3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente. L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, numero dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto. 4) Mettere la musica. I bambini camminano nella stanza tenendo il disegno davanti per farlo vedere ai compagni e osservano quello dei compagni. Possono solo guardare e non parlare. “Parla e Ascolta” K 5) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda “Parla e Ascolta” K Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola. * VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori Marco Anna Luca Maria 4=MOLTISSIMO Gianni Vittoria NOTE Il bambino sa camminare nella stanza mostrando il proprio disegno ai compagni, senza scontrarsi. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO 41 INCONTRO N. 3 B 42 AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta prontamente con azioni di scaffolding? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. INCONTRO N. 4 A INCONTRO N. 4 A MANUALITA’ · MOBILITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE “La scoperta della grotta magica” Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una giornata molto calda e così, per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel bagno nel laghetto. Dopo il bagno trovarono una sorpresa: i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’ strani!) e andarono insieme in cima alla montagna. Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta! Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa nascondeva. Dopo aver tolto l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono. Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia e, aiutati anche dai loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono finalmente ad aprire la porticina. Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e di entrare nella grotta il giorno dopo. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: immagini, suoni e colori. Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno. CAMPO: i discorsi e le parole. Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni. CAMPO: il corpo e il movimento. Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento. FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, capacità di attesa, autocontrollo. ATTIVITA’ MOTORIA Manualità Equilibrio Mobilità OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino sa ascoltare la storia letta dall’insegnante. Il bambino sa raccontare e riflettere sull’esperienza fatta. 43 INCONTRO N. 4 A MANUALITA’ Il bambino sa trascinare un compagno sdraiato a terra, attaccato ad una corda, o telo. Il bambino sa trainare un compagno sopra ad un telo. Il bambino sa farsi trascinare da un compagno, rimanendo attaccato ad una corda, o telo. Il bambino sa stare in piedi su un telo, mentre è trasportato dall’altra parte della stanza. Il bambino sa stendere sul pavimento fogli di carta da giornale. Il bambino sa attaccare il nastro adesivo tra un foglio e l’altro. Il bambino sa fare dei buchi nella carta da giornale. Il bambino sa formare delle palle con la carta da giornale. Il bambino sa lanciare delle palline di carta dentro ad un contenitore. Il bambino sa collaborare coi compagni per tirare con forza il gruppo avversario oltre una linea. MOBILITA’ Il bambino sa strisciare da una parte all’altra della stanza. Il bambino sa fermarsi a riposare. MOBILITA’- EQUILIBRIO Il bambino sa galoppare da una parte all’altra della stanza, a cavalcioni di un oggetto. Il bambino sa stare in equilibrio su un telo mentre viene trasportato. Il trasportatore sa fermare il gioco del telo, quando il compagno cade, per farlo rialzare. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Teli e corde o solo teli (uno per coppia); ✓✓ coni o altri oggetti, da mettere tra le gambe per galoppare (uno per bambino); ✓✓ kit di cartoncini “Le coppie di colori” K per fare le coppie di bambini; ✓✓ un pacco di quotidiani per coprire l’intero pavimento della stanza; ✓✓ almeno 2 rotoli di nastro adesivo di carta di 1 cm di larghezza; ✓✓ almeno 1 grande scatola per raccogliere le palline di carta di giornale; ✓✓ una lunga corda formata da tante corde annodate o da teli annodati, per fare il tiro alla fune. GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante legge ai bambini la storia . 2) I POSCINI e le POSCINELLE nuotano nel laghetto. 3) A cavalcioni di un oggetto galoppano intorno alla stanza per almeno 5 giri. 4) Si arrampicano per raggiungere la cima della montagna. 5) I bambini stendono i fogli di carta sul pavimento e li fissano con il nastro adesivo. 6) I bambini fanno dei fori nella carta, entrano e poi la distruggono tutta, formando palline che lanciano in una scatola. 7) I bambini sono divisi in due gruppi e ogni gruppo trasporta tutti i componenti sul telo, dalla parte opposta della stanza. 8) I bambini si sdraiano e riposano. 9) in cerchio: riflessioni sull’esperienza. GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In ROSA sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante legge ai bambini la storia e la ricorda, a piccoli pezzi, nelle varie fasi di attività. 2) I POSCINI e le POSCINELLE nuotano nel laghetto: strisciano avanti e indietro per la stanza per almeno 3 volte andata e 3 volte ritorno, tutti contemporaneamente. 3) Salgono sulla groppa dei POSCI-GATTINI e cavalcarono per raggiungere la cima della montagna. 44 INCONTRO N. 4 A I bambini/e “galoppano” intorno alla stanza, tenendo un cono o altro oggetto tra le gambe per simulare i POSCI-GATTINI, per almeno 5 giri di stanza. 4) Scendono dalle cavalcature e si arrampicano per raggiungere la cima della montagna: fare delle coppie con l’utilizzo dei cartoncini “Le coppie di colori” K . Un bambino della coppia è a terra, sdraiato a pancia in giù sul pavimento ed è attaccato alla corda o telo arrotolato; il compagno lo trascina avanti e indietro nella stanza; poi si fa il cambio. Eseguire almeno 2 volte andata e due ritorno per ogni bambino. 5) l’ingresso della grotta è coperto da un pavimento erboso… L’insegnante mette sul pavimento della stanza un pacco di giornali (quotidiani) e dei rotoli di nastro adesivo di carta. I bambini devono aprire i fogli, stenderli sul pavimento, uno accanto all’altro e fissarli tra loro con il nastro adesivo di carta (che si rompe facilmente con le dita). 6) Quando il pavimento di carta è stato completato i bambini fanno dei fori e vi entrano, rompendo tutta la carta. Poi formano delle palline e le lanciano dentro ad una grande scatola predisposta dall’insegnante. 7) Apertura della porticina: i bambini si dividono in due gruppi, entrambi disposti su un lato della stanza. Ogni gruppo deve trasportare, uno alla volta, su un telo, tutti i suoi partecipanti dall’altra parte della stanza. I trasportati devono stare in piedi sul telo. Se cadono il gioco si ferma e devo alzarsi, per poterlo fare riprendere. Se i gruppi sono dispari un gruppo ripete il trasporto con un bambino. Il primo trasportatore tornerà poi con il telino e diventerà un trasportato. Il gioco finisce quando tutti i bambini sono stati trasportati dall’altra parte della stanza. 8) Quando l’ultimo bambino/a è stato trasportato, si radunano tutte le corde utilizzate che vengono messe in una scatola che viene chiusa con un coperchio o un foglio. Appena fatto ciò, la maestra “dichiara” che la porta si è aperta (drammatizzare, per esempio usando un’altra scatoletta con coperchio che viene aperta con grande “suspense” dall’insegnante) 9) È notte e i POSCINI e le POSCINELLE di riposano. Si sdraiano e riposano un po’. 10) in cerchio: riflessioni sull’esperienza. VALUTAZIONE Il bambino sa ascoltare Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria Roberto Sa ascoltare la maestra senza interrompere Il bambino sa raccontare e riflettere sull’esperienza fatta. LEGENDA: 1=PER NIENTE MOBILITA’ 2=POCHISSIMO 3=ABBASTANZA 4=MOLTISSIMO Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Il bambino sa strisciare da una parte all’altra della stanza. Il bambino sa fermarsi a riposare. Sa galoppare da una parte all’altra della stanza. MANUALITA’ Il bambino sa trascinare un compagno sdraiato a terra, attaccato ad una corda, o telo. Il bambino sa trainare un compagno sopra ad un telo. Il bambino sa farsi trascinare da un compagno, rimanendo attaccato ad una corda, o telo. Il bambino sa stare in piedi su un telo, mentre è trasportato dall’altra parte della stanza. Il bambino sa stendere sul pavimento fogli di carta da giornale. 45 INCONTRO N. 4a Il bambino sa attaccare il nastro adesivo tra un foglio e l’altro. Il bambino sa fare dei buchi nella carta da giornale. Il bambino sa formare delle palle con la carta da giornale. Il bambino sa lanciare delle palline di carta dentro ad un contenitore. Il bambino sa tirare collaborare coi compagni per tirare con forza il gruppo avversario oltre una linea. EQUILIBRIO Il bambino sa stare in equilibrio su un telo mentre viene trasportato. Il trasportatore sa fermare il gioco del telo, quando il compagno cade, per farlo rialzare. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE ASPETTI VARI NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 46 INCONTRO N. 4 B INCONTRO N. 4 B DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE “LA SCOPERTA DELLA GROTTA MAGICA” Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una giornata molto calda e così, per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel bagno nel laghetto. Dopo il bagno trovarono una sorpresa: i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’ strani!) e andarono insieme in cima alla montagna. Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta! Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa nascondeva. Dopo aver tolto l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono. Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia e, aiutati anche dai loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono, finalmente, ad aprire la porticina. Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e di entrare nella grotta il giorno dopo. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI ✓✓ Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.. CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO ✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE ✓✓ Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO ✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali FUNZIONI ESECUTIVE ✓✓ Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, memoria, capacità di attesa, autocontrollo. OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa ascoltare il compagno. Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto 47 INCONTRO N. 4 B nell’incontro precedente. Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a. Il bambino/a sa raccontare, a turno, l’esperienza vissuta, a tutti compagni nel grande cerchio. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori. ✓✓ Una scheda con LABBRA e una scheda con ORECCHIO “Parla e Ascolta” K fotocopiata per tutti i bambini. ✓✓ I cartoncini “Le coppie di colori” K Sacchetto cartoncini colorati (tutti i bimbi della classe sono accoppiati da un colore uguale) GIOCO IN BREVE 1) L’insegnante ripete il racconto. 2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente. 3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente. 4) l’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto. 5) I bambini vengono e a turno danno consigli al compagno sul disegno fatto. 6) In cerchio: i bambini, a turno, raccontano l’esperienza vissuta. GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante ripete il racconto. 2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di mano e rispettando il proprio turno, utilizzando Le schede “Parla e Ascolta” K 3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente. 4) l’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto. 5) I bambini vengono accoppiati pescando un cartoncino con lo stesso colore di quello di un compagno, utilizzando I cartoncini “Le coppie di colori” K e a turno danno il loro parere e suggerimenti su cosa aggiungere o togliere dal disegno del racconto dell’esperienza della volta precedente. L’insegnante utilizza le schede “Parla e Ascolta” K consegnandone una per parlare e una per ascoltare ai bambini di ogni coppia. Al via il bambino con la scheda con le labbra controlla i disegni del compagno e gli dice alcuni suggerimenti o particolari che non corrispondono alle attività fatte la volta precedente. Poi si cambia, in modo che entrambi i bimbi della coppia assumano i due ruoli. 6) In cerchio: i bambini, a turno, raccontano l’esperienza vissuta. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce, l’insegnante mostra le schede “Parla e Ascolta” K *Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola. 48 Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria INCONTRO N. 4 B VALUTAZIONE NOTE Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. Il bambino/a sa ascoltare il compagno. Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a. Il bambino/a sa raccontare, a turno, l’esperienza vissuta, a tutti compagni nel grande cerchio. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 49 INCONTRO N. 5 A INCONTRO N. 5 A PRIMA PARTE: il segreto della scatola magica EQUILIBRIO · FUNZIONI ESECUTIVE · MOBILITà “IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA” Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce: era la maga MOLACCIA, invisibile abitante della grotta e custode del suo segreto! Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi cavalli, poi granchi, poi uccelli, poi scoiattoli. A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli, diventarono così veloci e agili che riuscirono a mettere sulla testa della maga un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo. Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro POSCI - GATTINI corsero via veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì! Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme ad una soluzione. Ognuno disse la sua, e alla fine … nulla. Dopo vari tentativi, la scatoletta si aprì! E cosa successe? Lo vedremo insieme. Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI fecero una grande festa da ballo, per festeggiare. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: Il corpo e il movimento Il bambino vive pienamente la propria corporeità. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali. Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva. CAMPO: il sé e l’altro Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri. CAMPO: I discorsi e le parole Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni. FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, capacità di attesa, memoria, pianificazione, problem solving, autocontrollo. COMPETENZE MOTORIE Manualità Equilibrio OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa pensare a delle soluzioni al problema. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno. Il bambino/a sa inventare filastrocche. 50 INCONTRO N. 5 A Il bambino/a sa ricordare il compito. Il bambino/a sa riconoscere i colori GIALLO, ROSSO, VERDE Il bambino/a sa associare un colore ad una condotta motoria MANUALITA’ Il bambino/a sa muoversi come l’animaletto richiesto dalla magia. Il bambino/a sa attivarsi e fermarsi guidato dalla musica. Il bambino sa galoppare. EQUILIBRIO il bambino/a sa stare in equilibrio su un piede per almeno 30 secondi Il bambino sa saltellare su un piede per almeno 6 salti Il bambino sa fare salti a piedi uniti per almeno 10 salti TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Registratore con cassette musicali. ✓✓ Scatoletta magica (preparata dall’insegnante, tutta rivestita di nastro adesivo). ✓✓ Oggetto da mettere tra le gambe dei bambini per galoppare. ✓✓ schede “Parla e Ascolta” K ✓✓ Bacchetta magica (preparata dall’insegnante). ✓✓ schede colorate del kit “colore” K ✓✓ Bibite e dolci per la festa GIOCO IN BREVE 1) l’insegnante legge la storia. 2) I POSCINI e le POSCINELLE entrano nella grotta e incontrano la maga che fa un incantesimo: L’insegnante dice a tutti i bambini che quando parte la musica tutti si trasformano in tanti animaletti. 3) I bambini devono cercare nella stanza la scatola (nascosta dall’insegnante). 4) Quando la trovano non riescono ad aprirla: è tutta rivestita di nastro adesivo. 5)Tornano al galoppo al castello, per portare la scatola al principe ALEBAMBO. Nessuno riesce ad aprire la scatola. 6) Il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE si mette allora in cerchio, in assemblea, per trovare la soluzione. 7) La scatola non si apre. Ci deve essere un’altra soluzione, ma quale? Parlando e parlando tra di loro a qualcuno viene in mente che la soluzione potrebbe essere una FILASTROCCA (una frase con una rima, fare l’esempio ai bambini; una specie di canzoncina…) 8) Provarono a dire filastrocche a alla fine come d’incanto la scatoletta si aprì e Trovarono dentro una bellissima BACCHETTA MAGICA! 9) La bacchetta, per ringraziare volle fare una festa e si fa il gioco dei colori. 10) I POSCINI e le POSCINELLE felici per il ritrovamento della bacchetta magica fanno ora una festa. L’insegnante prepara i bicchieri, le bibite e i dolci. GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI In arancio sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) l’insegnante legge ai bambini la storia. 2) I POSCINI e le POSCINELLE entrano nella grotta e incontrano la maga che fa un incantesimo. La maga è invisibile e l’insegnante puo’ indicare che lo stereo che suona la musica è la maga; quindi dice a tutti i bambini che quando parte la musica tutti si trasformano in tanti… gattini. Tutti bambini iniziano a gattonare in giro per la stanza, fino a quando la musica non si spegne. A questo punto l’insegnante dice che al ripartire della musica tutti si trasformano in tanti ... cavalli: i bambini corrono in giro galoppando. Poi si ripetono altre trasformazioni in granchi, uccelli, fare suggerire ai bambini altri animali …, infine scoiattoli. A questo punto i bambini devono correre al massimo della velocità e, a un segnale dell’insegnante, portano un telo sulla radio (che viene spenta). L’incantesi- 51 INCONTRO N. 5 A mo così si spezza. 3) I bambini devono cercare nella stanza la scatola (nascosta dall’insegnante). 4) Quando la trovano non riescono ad aprirla: è tutta rivestita di nastro adesivo. 5) Tornano al galoppo al castello, per portare la scatola al principe ALEBAMBO. Nessuno riesce ad aprire la scatola. 6) Il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE si mette allora in cerchio, in assemblea, per trovare la soluzione: chiedere ai bambini di trovare una soluzione al problema. Alla fine, se non lo dicono loro suggerire di trovare una parola magica. Invitare i bambini, a turno, utilizzando le schede “Parla e Ascolta” K a dire la possibile parola magica. 7) La scatola non si apre. Ci deve essere un’altra soluzione, ma quale? L’insegnante stimola i bambini/e a trovare una soluzione. Parlando e parlando tra di loro a qualcuno viene in mente che la soluzione potrebbe essere una FILASTROCCA (una frase con una rima, fare l’esempio ai bambini; una specie di canzoncina…) Spesso le cose magiche hanno bisogno di questo, per funzionare! 8) Provano a turno (usare le schede “Parla e Ascolta” K ) a dire filastrocche a alla fine come d’incanto la scatoletta si apre. (l’insegnante, che aveva in mano la scatoletta, ha tagliato il nastro adesivo, tenendo solo uno strato leggero che si può aprire facilmente (o altra soluzione, senza che i bambini se ne accorgano). Trovano dentro una bellissima BACCHETTA MAGICA! 9) La bacchetta, per ringraziare volle fare una festa che viene condotta dall’insegnante. Questi fa vedere la “magia” della bacchetta magica che si trasforma in scheda colorata: prende 2 schede colorate del kit “colore” K . Drammatizzando la scena, l’insegnante spiega che la bacchetta magica trasformata in scheda di colore GIALLO vuole che i POSCINI e le POSCINELLE saltino con un piede, come dei canguri, che hanno una zampa infortunata, più a lungo possibile. Quando si trasforma in scheda di colore ROSSO devono fermarsi e stare in equilibrio su un piede, più a lungo possibile. La maestra mostra i due colori diverse volte, a diverse velocità, fino a quando i bambini sembrano aver imparato il compito.Poi si rende la scena più complicata aggiungendo una terza scheda VERDE e cambiando anche quello che i bambini devono fare. L’insegnante fornisce le indicazioni come segue: i bambini devono iniziare a correre quando l’insegnante dice “VIA”; quando vedono il cartoncino GIALLO devono fermarsi in equilibrio su un piede (come un fenicottero) per almeno 30 secondi; quando il cartello colorato viene ritirato riprendono a correre sino a quando vedono il cartoncino ROSSO: a questo punto devono saltare a piedi uniti (come un canguro) per almeno 6 salti e quando vedono il cartoncino VERDE devono saltare su un piede (almeno 6 salti). 10) Alla fine delle corse, i POSCINI e le POSCINELLE felici per il ritrovamento della bacchetta, fanno una vera festa. L’insegnante prepara i bicchieri, le bibite e i dolci. VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa pensare a delle soluzioni al problema. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno. Il bambino/a sa inventare filastrocche. Il bambino/a sa ricordare il compito. Il bambino/a sa riconoscere i colori GIALLO, ROSSO, VERDE. LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; MOBILITA’ Il bambino/a sa muoversi come l’animaletto richiesto dalla magia. Il bambino/a sa attivarsi e fermarsi guidato dalla musica. Il bambino sa galoppare. 52 Marco Anna Luca Maria 4=MOLTISSIMO Gianni Vittoria NOTE LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; INCONTRO N. 5 A Il bambino/a sa associare un colore ad una condotta motoria EQUILIBRIO il bambino/a sa stare in equilibrio su un piede per almeno 30 secondi. Il bambino sa saltellare su un piede per almeno 6 salti. Il bambino sa fare salti a piedi uniti per almeno 10 salti. 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Ho agito con azioni di scaffolding, quando necessario? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 53 INCONTRO N. 5 B INCONTRO N. 5 B SECONDA PARTE: disegno e racconto DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE “IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA” Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce:era la maga MOLACCIA, abitante della grotta e custode del suo segreto! Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi cavalli, poi granchi, poi uccelli, poi scoiattoli… A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli, diventarono così veloci e agili che riuscirono a mettere sulla testa della maga un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo. Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro POSCI - GATTINI corsero via veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì. Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme ad una soluzione. Ognuno disse la sua, e alla fine… nulla. Dopo vari tentativi, la scatoletta si aprì! E cosa successe? Lo vedremo insieme. Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI fecero una grande festa da ballo, per festeggiare. OBIETTIVI GENERALI CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.. CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità di attesa, attenzione, autocontrollo, memoria. OBIETTIVI SPECIFICI Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni. Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare. 54 INCONTRO N. 5 B Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro precedente. Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a. TEMPI 1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante valuti a seconda del proprio gruppo classe. MATERIALE ✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori. ✓✓ Una scheda con LABBRA e una scheda con ORECCHIO del kit “Parla e Ascolta” K fotocopiata per tutti i bambini. ✓✓ Sacchetto cartoncini colorati (tutti i bimbi della classe sono accoppiati da un colore uguale) del kit “Le coppie di colori” K . GIOCO 1) L’insegnante rilegge il racconto. 2) I bambini raccontano quello che ricordano del precedente incontro. 3) Ogni bambino disegna l’incontro precedente. 4) I bambini pescano dal sacchettino un cartoncino colorato e si accoppiano con il compagno dello stesso colore. A turno guardano il disegno del compagno e danno il loro parere, con consigli di cose da aggiungere o togliere. 5) In cerchio i bambini raccontano l’esperienza vissuta. ASPETTI METODOLOGICI In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive 1) L’insegnante ripete il racconto della parte di storia dell’incontro precedente. 2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K (mostra la scheda con l’orecchio se qualcuno parla quando deve invece ascolatare). 3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente. 4) L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto. 5) I bambini vengono accoppiati pescando un cartoncino dal kit “Le coppie di colori” K con lo stesso colore di quello di un compagno e a turno danno il loro parere e suggerimenti su cosa aggiungere o togliere dal disegno del racconto dell’esperienza della volta precedente. L’insegnante da ad un bambino di ogni gruppo la scheda con le labbra e agli altri quella con le orecchie del kit “Parla e Ascolta” K . Al via il bambino con la scheda con le labbra controlla i disegni dei compagni e dice loro se ci sono cose da aggiungere o particolari che non corrispondono alle attività fatte la volta precedente. Poi si cambia e si cambiano le schede, fino a che i tre bambini di ogni gruppo hanno parlato. 6) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda con l’orecchio del kit “Parla e Ascolta” K . 6) Riflessioni, insieme, in cerchio (kit “Parla e Ascolta” K ). *Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola. 55 INCONTRO N. 5 B VALUTAZIONE Aspetti vari Marco Anna Luca Maria Gianni Vittoria NOTE Sa ascoltare la maestra Sa ricordare le attività realizzate nell’incontro precedente Sa aspettare il proprio turno Sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro precedente Il bambino sa accettare i consigli del compagno/a LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE Aspetti vari NOTE Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e? Mi sono appassionata per la proposta che ho fatto ai bambini? Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività? I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte? Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario? LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa importante. 56 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico È fornita una traccia di lavoro, da sviluppare, a cura delle insegnanti. VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa SECONDO MODULO: “Il tesoro dell’isola misteriosa” I quattro incontri, in breve L’ISOLA MISTERIOSA: la scoperta dell’isola. Incontro n. 1 A MOBILITA’ - FUNZIONI ESECUTIVE I POSCINI e le POSCINELLE, guidati dal principe ALEBAMBO e dalla principessa BAMBI, iniziarono ad esplorare il luogo in cui erano arrivati. I loro POSCI-CAVALLI si erano trasformati in POSCI-CANGURI. Salirono sulla loro groppa e saltarono a lungo, passando in mezzo a foreste, fiumi, monti, finché arrivarono ad una spiaggia. Si sdraiarono a prendere un po’ di sole. Salirono poi di nuovo sui loro POSCI-CANGURI e decisero di seguire la spiaggia per vedere dove finiva. Saltella e saltella … si ritrovarono esattamente nel punto da dove erano partiti! Ma che strano posto era quello?! Capirono che erano su un’isola, una strana, bellissima isola senza abitanti. Ormai era notte ed erano tutti molto stanchi. Si accorsero che c’era una specie di grotta lì vicino e decisero di entrarvi per dormire. Incontro n. 1 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVe “L’ALBERO MAGICO”: alla ricerca dell’albero magico. Incontro n. 2 A EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE La mattina dopo, quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono, trovarono accanto a loro una cassa piena di sassi. Erano sicuri che la sera prima non c’era. Cercarono in mezzo ai sassi e trovarono … una pergamena. L’aprirono: c’era un disegno di un grande albero con sotto dei bellissimi fiori e dei funghi. Era sicuramente un messaggio, ma non capivano di cosa … Ma da dove veniva? Chi l’aveva lasciato? Decisero di trovare il grande albero, ma …. c’erano alberi dovunque!!! Come si poteva fare per riconoscerlo? I POSCINI e le POSCINELLE si riunirono in consiglio e cercarono di rispondere a questa domanda. Alla fine decisero che il grande albero doveva: essere grande, avere sotto fiori e funghi. Si incamminarono alla ricerca del grande albero. Ad un tratto incontrarono una specie di gatto, era il GATTO BARUZZO, un abitante dell’isola, che diede loro un biglietto. Lo aprirono e c’era un altro disegno: era veramente solo un pezzo di disegno. Bisognava trovare anche gli altri pezzi, per avere la soluzione. I POSCINI e le POSCINELLE si organizzarono in gruppetti di 4 e cercarono gli altri 3 pezzi mancanti. Per trovare gli altri pezzi di messaggio il GATTO BARUZZO aveva dato un altro biglietto ad ogni gruppetto di 4 bambini. I gruppi di POSCINI e POSCINELLE cercarono a lungo i tre biglietti mancanti, ma senza risultati. Ad un certo punto sentirono un rumore. Si voltarono e videro un POSCI-DINOSAURO! Si spaventarono moltissimo, ma si accorsero poi che era molto buono, che mangiava l’erbetta e che aveva un altro biglietto per loro. Incontro n. 2 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE “IL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”: il tesoro Incontro n. 3 A EQUILIBRIO - MANUALITA’ - MOBILITA’ -FUNZIONI ESECUTIVE Aprirono il biglietto e trovarono un disegno: era una cassa, sotto ad un grande albero, circondato da fiori e funghi. L’albero era vicino alla spiaggia. Allora corsero veloci come il vento verso la spiaggia, ma… c’erano 57 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico tante spiagge… così girarono tutta l’isola di corsa. Servivano gli altri due biglietti, per capire da che parte bisognava andare. Cercarono ancora e dopo tanto cercare trovarono una bottiglia con dentro un rotolino di carta e un fungo che, sotto al suo cappello, aveva l’ultimo rotolino. Misero insieme i rotolini e formarono un biglietto unico, che indicava una spiaggia con un grande albero, con sotto fiori e funghi e accanto... una casetta! Ma loro non avevano visto case in tutta l’isola! Capirono che c’era qualche cosa di strano. Il principe ALEBAMBO ricordò che avevano qualche cosa che avrebbe potuto aiutarli nel trovare l’albero: una bacchetta magica che potevano utilizzare. Ripartirono di corsa, rotolando giù dalle montagne, passando i fiumi a nuoto, e arrivarono di nuovo sulla spiaggia. Qui si divisero nuovamente in gruppi di 4 POSCINI e ogni gruppo fece un pezzo di disegno raffigurante l’albero, i funghi, i fiori, la cassa, il mare, la casetta. Misero poi insieme i disegni e li mostrarono alla bacchetta magica. Si trovarono a correre veloci senza sapere dove stavano andando, saltando fossati, passando su ponti sottilissimi, finché arrivarono alla spiaggia magica e trovarono l’albero, i fiori e i funghi, la casetta. Capirono che c’era qualche cosa di magico in tutto questo. Iniziarono a scavare e dopo tanta fatica, trovarono una cassa. Era la cassa del tesoro!!! Avevano ormai capito che su quell’isola bisognava comporre una canzone magica per aprire le cose e così si misero in gruppi di 4 POSCINI e POSCINELLE e ciascun gruppo inventò un pezzo di canzone. Misero poi insieme le canzoni dei gruppi e… la cassa si lasciò aprire. Dentro trovarono diamanti, pietre preziose, monete d’oro, collane. Incontro n. 3 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE “L’INCANTESIMO DELLA MAGA MOLACCIA”: la rottura dell’incantesimo della maga. Incontro n. 4 - A MOBILITA’, MANUALITA’, FUNZIONI ESECUTIVE Nel momento in cui aprirono la cassa si guardarono intorno e si accorsero che erano comparsi gli abitanti dell’isola misteriosa, che erano dei POSCINI e delle POSCINELLE come loro! Il RE POSCINO ringraziò il principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI di avere guidato i POSCINI e le POSCINELLE fino lì e ringraziò tutti i POSCINI E LE POSCINELLE di quanto avevano fatto, perché in questo modo si era tolto l’incantesimo fatto dalla maga MOLACCIA, che voleva tutto il tesoro per sé. Divisero il tesoro fra tutti e fecero una grande festa con musica e balli! Incontro n. 4 - B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE 58 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico È fornita una traccia di lavoro, da sviluppare, a cura delle insegnanti. VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa TERZO MODULO: “I bambini rappresentano la storia” I cinque incontri, in breve COSTRUIAMO I POSCINI E LE POSCINELLE: costruiamo il nostro POSCINO o POSCINELLA Incontro n. 1 A MANUALITA’ - FUNZIONI ESECUTIVE I bambini si trovano in cerchio, con in mezzo una montagna di materiale di recupero, lana, nastro adesivo, nastri, cartoncini, legni….. (in parte portato da casa). Ogni bambino/a costruisce il proprio POSCINO – POSCINELLA, con il materiale di recupero. L’insegnante aiuta a fissare i pezzi (successivamente alcuni pezzi possono essere saldati con colla a caldo). Incontro n. 1 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”: progettazione della rappresentazione. Incontro n. 2a MANUALITA’ - MOBILITA’ - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE I bambini vengono divisi in gruppi di 4 e ogni gruppo progetta la storia che andrà a rappresentare con i propri personaggi POSCINI. Ogni gruppo progetta e fa le prove di rappresentazione di tutta la storia, suddivisa in atti: i vari incontri. I bambini costruiscono con la carta altro materiale importante. Anche l’insegnante, su richiesta dei bambini, può contribuire. Incontro n. 2b DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”: Prove di rappresentazione Incontro n. 3,4a MANUALITà - MOBILITà - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE Si ripetono le prove fino a che i bambini sono pronti per presentarsi ai genitori Incontro n. 3-4 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”: la scatola magica Incontro n. 5 A MANUALITA’ - MOBILITA’ - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE I gruppi dei bambini/e presentano ai genitori la storia dei POSCINI e delle POSCINELLE. Grande festa con dolci e bibite, insieme ai genitori e agli insegnanti! Incontro n. 5 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE 59 MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico Letteratura scientifica di riferimento sull’attività motoria AAP, Amer. Acad. of Pediatr. (2013). Physical. activity: Making the right choice for your child. Retrieved august 15, 2012 from <http://www.healthychildren.org/English/healthy-living/fitness/Pages/Physical-Activity-Make-theRight-Choice-for-Your-Child.aspx> AHA (2014) The AHA’s Reccommendations for Physical Activity in Children. Retrieved on july 18th, 2014 on )(http://www.heart. org/HEARTORG/GettingHealthy/Physical-Activity-and-Children_UCM_304053_Article.jsp) Baker, Olsen, Sorensen, (2007). Childhood body-mass index and risk of coronary heart disease in adulthood. New England Jour. Of Medic., 357, 2329-2337. Bandura, A. (2004) Health promotion by social cognitive means. Health Education & Behavior, 31, 143 Blatchford, (1998). The state of play in schools. Child Psych. & Psych. 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Miti da sfatare: opinioni correnti...... 4 Introduzione al testo..............................................................................................................................5 PRIMA PARTE attività fisica e salute..............................................................................................................................6 Le raccomandazioni sulla salute per i bambini in età prescolare da 3 a 5 anni................................8 SECONDA PARTE Attività fisica nello sviluppo delle capacità fondamentali per l’apprendimento scolastico (funzioni esecutive).................................................................................................................................9 Alcune considerazioni utili per progettare attività con i bambini che possano contribuire efficacemente allo sviluppo di funzioni esecutive.............................................................................11 SCHEDE GENERALI di manualità, mobilità, equilibrio.....................................................................14 Scheda generale delle funzioni esecutive..........................................................................................15 TERZA PARTE - IL PROGETTO IN PRATICA Viaggio nel pianeta dei Poscini e delle Poscinelle: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa...16 PRIMO MODULO “La grotta segreta”. I cinque incontri in breve................................................................................. 19 Incontro n. 1 – Funzioni esecutive, mobilità...................................................................................... 21 Incontro n. 2 A – Manualità, Funzioni esecutive............................................................................... 25 Incontro n. 2 B – Manualità, Funzioni esecutive................................................................................ 29 Incontro n. 2 C – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 33 Incontro n. 3 A – Equilibrio, Funzioni esecutive................................................................................ 36 Incontro n. 3 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 40 Incontro n. 4 A – Manualità, Mobilità, Funzioni esecutive............................................................... 43 Incontro n. 4 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 47 Incontro n. 5 A – Equilibrio, Mobilità, Funzioni esecutive................................................................ 49 Incontro n. 5 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 54 SECONDO MODULO “Il tesoro dell’isola misteriosa”. I quattro incontri, in breve............................................................ 57 TERZO MODULO “I bambini rappresentano la storia”. I cinque incontri, in breve..................................................... 59 Letteratura scientifica di riferimento.................................................................................................. 60 Esempio di scheda di valutazione...................................................................................................... 63 Diario dell’insegnante......................................................................................................................... 64 70 Consigli agli insegnanti delle scuole dell’infanzia su come promuovere la salute e il successo scolastico dei nostri bambini Guido Fumagalli è ordinario di Farmacologia presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell’Università di Verona. E' stato preside della Facoltà di Scienze Motorie di Verona fino al 2008 e in seguito Delegato del Rettore per la Ricerca e per i rapporti Internazionali dell'Università di Verona. Nel 2010 ha istituito il Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia di cui è Direttore. Con il Centro si occupa di sviluppo motorio e cognitivo dei bambini in età prescolare, con particolare attenzione agli effetti sulla salute. Su questi argomenti ha pubblicato sia lavori scientifici che testi diretti ad insegnanti e genitori per promuovere il movimento nei bambini sia a vantaggio della salute che dello sviluppo cognitivo. E' Direttore del master post-laurea in “Infanzia e movimento: lo sviluppo da 0 a 6 anni” e di corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale sullo stesso argomento. E' autore di più di cento pubblicazioni scientifiche apparse su importanti riviste internazionali. Patrizia Tortella è assegnista di ricerca presso il Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia dell’Università di Verona. Studia lo sviluppo motorio e cognitivo e gli effetti sull’apprendimento scolastico di bambini in età prescolare. Ha progettato e curato la realizzazione dei Parchi Gioco PRIMO SPORT 0246 di Treviso, Verona e Roma e dei parchi didattici realizzati presso tre scuole dell'infanzia della Provincia di Verona. Ha esperienza professionale di 20 anni di lavoro con l'infanzia maturata nell'associazione Cemef-Libertas Verona di cui è Presidente. E' coordinatrice didattica del master di primo livello: “Infanzia e movimento - lo sviluppo da 0 a 6 anni” e di corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale sullo stesso argomento presso l’Università di Verona. Collabora per i suoi progetti di ricerca con l'Università di Trondheim in Norvegia e con l'Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Spagna. E' autrice di pubblicazioni su riviste internazionali e di testi di consultazione sullo sviluppo motorio e cognitivo nell'infanzia e sulla realizzazione di parchi-gioco dedicati allo sviluppo motorio nell'infanzia. www.0246.it