...

attivita` fisica e funzioni esecutive nella scuola

by user

on
Category: Documents
32

views

Report

Comments

Transcript

attivita` fisica e funzioni esecutive nella scuola
Con il Patrocinio
Patrizia Tortella e Guido Fumagalli
ATTIVITA‘ FISICA
E FUNZIONI ESECUTIVE
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Consigli agli insegnanti delle scuole dell’infanzia su come promuovere
la salute e il successo scolastico dei nostri bambini
Progetto Editoriale
Laboratorio 0246
CONI Direzione Territorio e Promozione dello Sport
Progetto Grafico
Zonamista.it
Coordinamento e Redazione
Prof. Guido Francesco Fumagalli
Testi di:
Dott.ssa Patrizia Tortella(1) (2)
Prof. Guido Francesco Fumagalli (1)
(1)
(2)
Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia, Università di Verona
Università Cà Foscari di Venezia
Per informazioni
www.0246.it
www.infanziaemovimento.it
[email protected]
[email protected]
Direttore Editoriale
Paolo Frascolla
ISBN 978-88-6127-035-0
Libreria dello Sport
Via Carducci, 9 - 20123 Milano
Tel. 02.8055355 - Fax 02.43119396
www.libreriadellosport.it
Finito di stampare nel mese di Ottobre 2014
Ho deciso di accettare la sfida di Laboratorio 0246, perché sono convinta che tanto si può
fare per insegnare ai nostri bambini un modo di vivere più sano, soprattutto dal punto di
vista fisico e senso-motorio.
Laboratorio 0246 è una creatura giovane ma, ad appena tre anni dalla nascita, ha già dimostrato di saper condurre e concretizzare progetti di grande impatto, sia dal punto di
vista sociale che scientifico: se da un lato assistiamo al successo del format del parco giochi
Primo Sport 0246, nato a La Ghirada, replicato nel cuore di Roma ed ora studiato e rimodellato anche in alcune scuole dell’infanzia italiane, dall’altro ci rende orgogliosi il progetto
formativo gratuito dedicato alle insegnanti e legato a questo Manuale per Favorire l’Attività
Motoria da 3 a 6 anni.
Un volume che ha concluso la sua fase sperimentale, avviata negli ultimi due anni in centinaia di classi italiane e che adesso, con questa sua seconda edizione, vuole affermarsi come
strumento utile per fornire spunti, tracce di lavoro, consigli utili a chi si occupa dei nostri
figli per la maggior parte della giornata e che, con questo percorso formativo, può davvero
contribuire alla loro crescita corretta.
Il Manuale che voi insegnanti vi apprestate a leggere ha un carattere molto pratico, un modo
di presentare le attività originale e divertente sia per chi, come voi, le deve condurre, sia
per i bambini che le possono mettere in pratica attraverso il gioco e le narrazione, elementi
fondamentali nella loro vita quotidiana, che aiutano a stimolare non solo il movimento ma
anche la fantasia: un’idea per dare un senso al gioco, con percorsi scientificamente studiati
ed approvati dal Centro di Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia con cui Laboratorio
0246 collabora da sempre.
Buona lettura e… buon divertimento in classe!
Valentina Vezzali
Presidente Laboratorio 0246
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
ATTIVITA‘ FISICA E FUNZIONI ESECUTIVE
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’idea di questo libretto è di far comprendere l’importanza e la necessità della pratica dell’attività fisica nella
scuola dell’infanzia e il fondamentale ruolo di genitori e insegnanti.
N.B. Questo SECONDO VOLUME è il proseguimento del primo dal titolo: “Favorire la pratica dell’attività
motoria da 3 a 6 anni”: Molti dei concetti e degli aspetti pratici trattati in precedenza non vengono qui ripetuti. SI CONSIGLIA PERTANTO ALLE INSEGNANTI DI UTILIZZARE IL PRESENTE VOLUME SOLO DOPO
AVER GIÀ SPERIMENTATO IL PRIMO (scaricabile gratuitamente dal sito www.0246.it).
MITI DA SFATARE: OPINIONI CORRENTI
1. I bambini crescono spontaneamente, maturano. È sufficiente lasciarli giocare ed esplorare spontaneamente.
QUESTO NON È VERO!!!!
I bambini che non fanno esperienza motoria non sviluppano le competenze motorie, se non ad un livello
molto rudimentale e insufficiente.
L’adulto ha un ruolo fondamentale di incoraggiamento, mediazione, aiuto nella pratica dell’attività fisica e
nello sviluppo (Bandura, 2004; Pate, Pfeiffer, Trost, Ziegler & Dowda, 2004).
2. Lo sviluppo motorio procede per tappe fisse e i bambini comunque crescono perché siamo geneticamente programmati.
QUESTO NON È VERO!!!!
Lo sviluppo motorio del bambino dipende, in larga misura, dalla pratica di attività motoria e fisica cui è
sollecitato. La credenza che le competenze siano raggiunte ad età prestabilite (es. camminare attorno ai 12
mesi) e che il percorso di sviluppo sia uguale per tutti (prima strisciare, poi andare carponi, poi camminare)
è stato definitivamente sconfessato dalle ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo. Lo sviluppo motorio (e di diverse altre competenze anche cognitive) dipende dall’opportunità che il bambino ha di fare
esperienza. Questa opportunità, a sua volta, dipende dalle abitudini e dalle tradizioni ed è quindi un tratto
culturale (Keller, 2007).
3. Nelle scuole dell’infanzia e asili nido i bambini si muovono molto.
QUESTO NON È VERO!!!!
Molte ricerche condotte in vari Paesi, tra cui la stessa Italia, dimostrano come i bambini negli asili nido e
nelle scuole dell’infanzia si muovono troppo poco e largamente al di sotto di quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiali della Salute (Oliver, Schofield & Kolt, 2007).
4. La ricreazione fuori dalla classe (in corridoio o all’aperto) consente ai bambini di muoversi e correre quanto basta per la loro salute.
QUESTO NON È VERO!!!!
Ricerche condotte da un consorzio europeo ha chiarito che la quantità di movimento che i bambini effettuano tra gli intervalli è quasi sempre inadeguata e che l’affollamento (in corridoio o nel giardino) limita la
voglia di muoversi dei bambini. La quantità di attività fisica dipende dall’organizzazione della scuola e dagli
obiettivi degli insegnanti (Cardon, 2013)
Complessivamente i bambini trascorrono troppo tempo seduti!!!! Per l’80% del loro tempo praticano attività sedentaria e solo per il 2-3% del tempo la loro attività puo’ essere considerata da moderata a vigorosa
(Mc Williams, Benjamin, Hales, Waughn & Ward, 2009).
4
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
5. I bambini si muovono naturalmente e questo è sufficiente.
QUESTO NON È VERO!!!!
È stato definitivamente dimostrato che i bambini di oggi si muovono troppo poco e che se continuano con
questo stile di vita avranno una vita più breve di quella dei loro genitori (Katzmarzyk, et al. 2012). I genitori e
gli insegnanti dovrebbero essere coscienti del fatto che non tutto il movimento corrisponde ad attività fisica
e che per poter essere salutare, l’attività fisica deve essere da moderata a intensa e condotta per almeno
10 minuti consecutivi per un totale di non meno di sessanta minuti al giorno (OMS 2014).
6. Il gioco libero è lo strumento fondamentale per lo sviluppo motorio del bambino.
QUESTO NON È VERO!!!!
Il gioco libero promuove competenze socio-relazionali (Burdette and Whitaker, 2005). Tuttavia la letteratura
scientifica ha appurato che i bambini lasciati liberi di giocare come credono tendono a stare molto tempo
fermi e solo una minima parte della loro attività motoria è moderata e vigorosa (Sallis, Patterson, McKenzie
and Nader, 1988; Brown et al.,2009). Inoltre molti bambini non sono in grado di apprendere capacità complesse senza adeguato supporto (scaffolding) da parte dell’adulto (Diamond, 2014).
7. Se ti comporti bene vai a ginnastica, al parco giochi, a giocare… altrimenti … rimani in castigo a
casa.
MOLTO SBAGLIATO!
I momenti di attività fisica e gioco vengono considerati come OPZIONALI, pertanto sono accessibili solo
se avanza tempo e/o come premi.
8. Non è meglio fare un corso di inglese piuttosto che uno di attività fisica, alla scuola dell’infanzia?
MOLTO SBAGLIATO!
L’attività fisica è una disciplina a sé e ha forse più valore delle altre, poiché riguarda lo sviluppo del bambino
a 360°e, per le sue caratteristiche, può essere utile per il successo scolastico.
9. Non correre che sudi!
MOLTO SBAGLIATO!
Il bambino deve correre e sudare, poiché necessita di praticare attività fisica da moderata a vigorosa.
10. Non correre che cadi!
MOLTO SBAGLIATO!
Il bambino deve esercitare le capacità motorie per diventare competente. Meno il bambino è competente
più è a rischio di incidenti. Se non può praticare attività fisica non migliora, non sviluppa nuove competenze
ed è ad alto rischio di incidenti (Kretch, 2012).
INTRODUZIONE AL TESTO
La prima parte del libretto è dedicata alla relazione tra attività fisica e salute, come premessa ad un sano
stile di vita.
La seconda parte è dedicata alle funzioni esecutive, a cosa sono e che relazione hanno con lo sviluppo
dell’individuo e in particolare con il successo scolastico. I recenti dati della ricerca scientifica dimostrano che
tali funzioni sono allenabili e che l’attività fisica può contribuire al loro potenziamento.
La terza parte presenta alcuni esempi di progettazione di unità di apprendimento (di 5-4-5 incontri) che
perseguono lo sviluppo motorio del bambino con particolare attenzione metodologica allo sviluppo delle
funzioni esecutive.
5
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
PRIMA PARTE
attività fisica e salute
»» I punti da ricordare
✓✓ La salute, fondamentale per una buona qualità
della vita, è anche uno dei più importanti diritti
umani.
✓✓ L’Associazione dei pediatri americani (AAP 1997)
afferma che “ogni bambino dovrebbe avere
l’opportunità di crescere e svilupparsi senza
malattie e danni di vario tipo”.
✓✓ Per salute si intende lo stare bene, non solo dal
punto di vista medico e biologico ma anche
“ambientale”, il poter partecipare attivamente
alla vita sociale, il poter realizzare i propri
desideri (ICF, 2001), giocare (U.N. Convention
on the Rights of the Child 1989).
✓✓ Ogni bambino/a dovrebbe avere uguali
opportunità e possibilità (capabilities) di
sviluppo (Sen 1999).
✓✓ Genitori, educatori e insegnanti assumono un
ruolo fondamentale nella costruzione di contesti
umani e ambienti adeguati, dal momento che il
piccolo non è in grado di badare a se stesso ma
dipende dalle persone che si occupano di lui.
✓✓ Gli studi recenti evidenziano l’importanza
della pratica di attività fisica nella promozione
della salute dei bambini e dei futuri adulti.
Aiuta a sviluppare le competenze sociali.
»» Cosa si intende per attività
fisica?
✓✓ L’OMS (2014) definisce l’attività fisica ogni
movimento prodotto dal sistema muscolo
scheletrico che richieda consumo di energia.
Si includono attività come lavorare, giocare,
occuparsi di faccende domestiche, viaggiare.
✓✓ Perché l’attività fisica possa produrre gli
effetti positivi sulla salute è necessario che
sia da moderata a intensa. Perché possa
essere benefica per il sistema cardiorespiratorio
deve durare almeno 10 minuti consecutivi.
✓✓ Per i bambini l’OMS raccomanda almeno 60
minuti di attività fisica da moderata ad intensa
al giorno. Le altre organizzazioni internazionali,
NASPE, APA, HAH, raccomandano per i
bambini da 1 anno in poi almeno 30-60 minuti
di attività fisica strutturata e almeno 60 minuti di
gioco libero tutti i giorni. Insistono poi sul fatto
che i bambini non devono stare sedentari per
più di 60 minuti consecutivi, eccetto quando
dormono.
✓✓ Per attività fisica (NASPE 2013; AHA 2014,
6
Haywood et al., 2009) si intendono attività che:
-- coinvolgano il sistema locomotore (mobilità),
come strisciare, andare carponi, camminare,
correre, saltare;
-- comportino il controllo degli oggetti (manualità), come tirare, afferrare, calciare, lanciare,
stare appesi…;
-- Stimolino l’equilibrio
»» Cosa si intende per attività fisica
moderata e intensa?
✓✓ Quando il cuore del bambino batte più
velocemente del solito.
✓✓ Quando il bambino fatica e suda.
»» Quali sono i vantaggi della
pratica di attività fisica?
✓✓ Sviluppo e irrobustimento del sistema muscoloscheletrico (Janz et al. 2001,2004).
✓✓ Riduzione del rischio di sovrappeso e obesità
(Moore et al., 2003; Fischer et al., 2005; Jago et
al., 2005).
✓✓ Riduzione del rischio di ipertensione, malattia
coronarica, infarto, diabete, cancro del colon e
della mammella, depressione.
✓✓ Miglioramento dello stare bene psicologico,
dell’autostima (AHA, 2014)
»» Cosa si intende per sovrappeso e
obesità?
✓✓ Si tratta di aumento di peso oltre il livello di
norma.
✓✓ Per chiarimenti consulta il sito www.0246.it
e scarica il libro: PRIMO SPORT: ambiente e
movimento ideali per crescere sani.
✓✓ Vai al sito dell’OMS http://www.who.int/
dietphysicalactivity/childhood_what/en/
»» Perché è importante ridurre il
rischio di sovrappeso e obesità?
✓✓ Si tratta di patologie che colpiscono anche
i bambini piccoli (Ogden, Carrol, Curtin,
McDowell, Tabak & Flegal, 2006) ed essere
sovrappeso o obesi nell’infanzia predice
obesità in età adulta con associati problemi di
salute: malattie cardiocircolatorie, metaboliche,
diabete (Baker, Olsen, Sorensen, 2007).
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
✓✓ I bambini sovrappeso e obesi tendono a:
-- perdere interesse per l’attività fisica e
conseguentemente a muoversi sempre meno;
-- non sviluppare adeguatamente le fondamentali
competenze grosso motorie e di motricità
fine (Haywood, Getchell, 2009) utili per le future
richieste di attività;
-- non sviluppare adeguatamente le capacità
coordinative
(Vedul-Kjesas,
Sigmundsson,
Stensdotter, Haga, 2011).
»» Quali sono i rischi
dell’inattività?
✓✓ L’obesità è legata all’inattività.
✓✓ L’obesità è il quarto fattore di rischio di
mortalità al mondo e causa il 6% delle morti. Sta
aumentando in tutti i paesi. (OMS, 2014).
✓✓ Le organizzazioni internazionali raccomandano
di non tenere i bambini inattivi per più di 60
minuti consecutivi, tranne quando dormono.
»» Come incrementare l’attività
fisica dei bambini?
✓✓ Cercare di sfruttare tutte le occasioni di
movimento possibili. Ad esempio al momento
di arrivo alla scuola dell’infanzia, mentre si
aspettano i compagni, dopo pranzo.
✓✓ È altresì importante utilizzare tutti gli spazi
possibili, sia all’interno che all’esterno.
✓✓ Mettendo a disposizione diversi materiali si
possono motivare i bambini al movimento.
»» Cosa sono le competenze
motorie?
✓✓ NASPE nel 2010 definisce le competenze
motorie in termini di:
-- MOBILITà (locomotorie), come strisciare,
camminare, correre, saltare, arrampicarsi;
-- MANUALITà (controllo di oggetti, lanciare,
tirare, afferrare, prendere, anche con i piedi)
-- EQUILIBRIO (mantenere il corpo in una
posizione o recuperare la posizione iniziale
dopo una spinta).
»» Cosa succede se un bambino
non sviluppa le competenze
motorie?
2006).
✓✓ I bambini con buone competenze motorie
sono invece sempre più motivati e interessati a
praticare attività fisica e le diverse esperienze e la
pratica ripetuta permettono lo sviluppo di nuove
competenze motorie (Hands, Rose, Parker &
Larkin, 2010; Tortella, Tessaro, Fumagalli, 2012).
✓✓ Un bambino con scarse competenze
motorie spesso viene evitato dai compagni
che preferiscono giocare con bambini più
competenti. Lo stesso bambino tende, mano a
mano, ad isolarsi e a evitare situazioni di gioco
motorio (Stodden, Langerdorter & Roberton,
2009).
✓✓ I bambini con buone competenze motorie
sono molto scelti dagli amici, hanno modo di
fare nuove amicizie e apprendono, attraverso
la pratica dell’attività motoria fondamentali
competenze sociali (Couper, 2011).
✓✓ Il bambino con buone competenze ha un’ottima
percezione della propria competenza
motoria che lo fa sentire a suo agio con gli altri
e lo stimola a praticare attività fisica (Blatchford,
1998; Haga, 2008).
»» Cosa sono le competenze
sociali?
✓✓ La capacità di stare con gli altri, di darsi delle
regole, di seguire le regole.
»» Cosa significa: percezione della
propria competenza motoria.
✓✓ Il bambino si rende conto che è capace di fare
delle attività motorie.
✓✓ Se un bambino non si percepisce competente
a livello motorio tende a non praticare attività
fisica, preferendo attività più sedentarie e
precludendosi le possibilità di apprendimento
di nuove competenze motorie.
Letteratura scientifica di riferimento sull’attività
motoria
In fondo al testo si trovano le indicazioni bibliografiche delle pubblicazioni scientifiche da cui sono
state estratte le informazioni riportate nella parte
prima.
✓✓ Si viene ad innescare un circolo vizioso in cui
la mancanza di competenze motorie riduce
la quantità e l’intensità di attività fisica e di
conseguenza il livello di Fitness fisica (physical
fitness) (Stodden, Langendorfer, Roberton,
2009; Wrotniak, Epstein, Dorn, Jones & Londilis,
7
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
LE RACCOMANDAZIONI SULLA SALUTE
PER I BAMBINI IN ETA’ PRESCOLARE DA 3 A 5 ANNI
NASPE: The National Association of Sport and Physical Education
1. I bambini dovrebbero realizzare almeno 60 minuti di attività fisica strutturata al giorno.
2. Dovrebbero realizzare almeno 60 giorni di gioco libero al giorno e non dovrebbero essere sedentari per
più di 60 minuti al giorno, ad eccezione di quando dormono.
3. Dovrebbero sviluppare le competenze motorie fondamentali, come base per acquisizione di competenze più complesse.
4. Dovrebbero avere spazi sicuri all’interno e all’esterno dove sviluppare competenze grosso motorie.
5. Le persone che si occupano di bambini in età prescolare dovrebbero essere consapevoli dell’importanza
dell’attività fisica e contribuire allo sviluppo delle competenze motorie nei bambini.
OMS: Organizzazione mondiale della Sanità
Nel 2014 evidenzia che:
1. La mancanza di attività fisica è il quarto fattore di rischio di morte nel mondo.
2. Circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno come conseguenza della mancanza di adeguati livelli
di attività fisica.
3. La mancanza di attività fisica è la principale causa di malattie cardiovascolari, cancro e diabete.
4. L’attività fisica è benefica alla salute e contribuisce alla prevenzione di malattie cardiovascolari, cancro e
diabete.
5. Gli stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si muoveranno per ridurre l’inattività fisica
del 10% entro il 2025.
Raccomanda
Per bambini e adolescenti 60 minuti di attività fisica ad intensità da moderata a vigorosa al giorno.
AHA: The American Heart Association
»» Raccomanda almeno 60 minuti di attività aerobica al giorno, per i bambini. (http://www.heart.org/HEARTORG/GettingHealthy/Physical-Activity-and-Children_UCM_304053_Article.jsp)
8
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
SECONDA PARTE
Attività fisica nello sviluppo delle capacità fondamentali per
l’apprendimento scolastico (funzioni esecutive)
Le condizioni che favoriscono la
salute del nostro cervello sono:
in particolare della corteccia prefrontale, che presiede le capacità di apprendimento:
✓✓ stare bene con gli altri,
✓✓ essere sani, essere sereni,
✓✓ essere attivi.
Le condizioni che danneggiano il
cervello sono:
✓✓ stress
✓✓ mancanza di sonno
✓✓ solitudine
✓✓ mancanza di esercizio.
Cosa è la corteccia prefrontale?
È la parte del cervello che ha un ruolo fondamentale nei circuiti che sottendono le funzioni esecutive
(Braver, Cohen, & Barch 2002).
Cosa sono le funzioni esecutive?
✓✓ Memoria di lavoro
✓✓ inibizione (autocontrollo, capacità di attesa)
✓✓ flessibilità cognitiva (essere creativi, capacità di
uscire dagli schemi)
✓✓ attenzione selettiva (Davidson, Amso, Anderson
& Diamond 2006)
✓✓ pianificazione
✓✓ problem solving
✓✓ capacità di ragionare (Lunt et al., 2012)
Si tratta di una serie di funzioni che sono necessarie
per il successo scolastico.
Le funzioni esecutive influenzano
solo il successo scolastico?
Le ricerche degli ultimi decenni hanno dimostrato
che il possesso di solide funzioni esecutive favorisce notevolmente:
✓✓ la qualità della vita
✓✓ la preparazione e il successo scolastico
✓✓ il successo nel lavoro
✓✓ il successo nel matrimonio
✓✓ la salute psichica
✓✓ la salute fisica
✓✓ la capacità di autocontrollo e il rispetto delle
regole sociali
Perché le funzioni esecutive
sono importanti per il successo
scolastico?
✓✓ L’autocontrollo e l’attenzione focalizzata sono
fondamentali per la preparazione scolastica a
tal punto che sembrano essere più importanti
del livello di intelligenza di un bambino (QI)
(Blair & Razza, 2007).
✓✓ I bambini con buona memoria di lavoro e
capacità inibitorie sono bravi in matematica e
lettura (Borella, Carretti & Pelgrina 2010).
✓✓ Buone capacità inibitorie contribuiscono a
saper attendere il proprio turno, essere meno
distraibili, essere molto determinati, essere
meno impulsivi (Moffitt 2011, Diamond 2014).
✓✓ Il bambino con buone funzioni esecutive
tenderà ad avere da adulto una vita più serena
ed equilibrata, nel lavoro, nel matrimonio, in
tutti gli ambiti.
✓✓ I bambini con basso livello di funzioni
esecutive hanno difficoltà a stabilire rapporti
coi compagni e con gli insegnanti, oltre che
difficoltà scolastiche.
✓✓ I bambini con scarse funzioni esecutive sono
facilmente distraibili, rimangono attenti per
poco tempo, non sanno attendere.
Quando si sviluppano le funzioni
esecutive?
✓✓ Si sviluppano sin dai primi anni di vita.
✓✓ Sono allenabili.
✓✓ Se un bambino in età prescolare esercita e
sviluppa le proprie funzioni esecutive, può
iniziare la scuola primaria con maggiori capacità
di apprendimento.
✓✓ Specialmente i bambini con difficoltà possono
trarre maggiori profitti dall’esercizio in età
prescolare (Diamond & Lee, 2011).
Cosa c’entra l’attività fisica con
le funzioni esecutive?
✓✓ Scarsa salute fisica e fitness possono contribuire
a ridurre le capacità di ragionamento, problem
solving, capacità di autocontrollo, memoria
(Chaddock, Pontifex, Hollman & Kramer, 2011).
Si è vista una relazione positiva tra capacità
aerobiche e funzioni esecutive (Best, 2010).
✓✓ Recenti studi (Diamond, 2012; Diamond and
Lee, 2011) mostrano che diversi tipi di attività
fisica producono effetti diversi sulle funzioni
9
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
esecutive: la pratica di un’arte marziale
tradizionale (Tae-kwondo) sviluppa le Funzioni
esecutive, mentre la stessa arte marziale in
forma moderna, più tecnica non le sviluppa
(Lakes & Hoyt, 2004).
✓✓ Diamond et al. sostiene l’importanza di alcuni
aspetti fortemente positivi, legati allo sviluppo
delle funzioni esecutive, che dovrebbero essere
enfatizzati durante la pratica dell’attività fisica
(Diamond et al. 2012):
-- autocontrollo
-- autodifesa
-- pazienza
-- aspettare che il compagno abbia terminato
un’attività prima di iniziare
-- concentrazione
-- rispetto
-- umiltà.
Quali sono le condizioni in cui
l’attività fisica può contribuire
allo sviluppo delle funzioni
esecutive?
Diamond (2013) ipotizza che lo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso l’attività fisica sia strettamente legato a condizioni in cui il bambino, durante la pratica:
✓✓ sia felice e orgoglioso di quello che sta facendo,
✓✓ abbia buoni rapporti sociali coi compagni,
✓✓ sia emozionalmente coinvolto. Att.ne: se il
bambino non si diverte facendo qualche attività
non ha senso insistere, ma occorre cercare
di capire cosa non funziona!!!! (ad esempio
perdita di interesse per corsi nuoto, danza,
ginnastica ritmica).
Che caratteristiche dovrebbero
avere le attività fisiche proposte
per incrementare le funzioni
esecutive?
✓✓ essere stimolanti e modificabili;
✓✓ avere difficoltà incrementabili (Bergmann Nutley
et al., 2011; Holmes et al., 2009; Kingberg et al.,
10
2005);
✓✓ non annoiare;
✓✓ favorire il continuo apprendimento con compiti
con nuove difficoltà;
✓✓ essere ripetute per essere apprese (Klingberg et
al., 2005).
ATTENZIONE: LE EVIDENZE DELLA RICERCA
SCIENTIFICA INDICANO CHE L’APPROCCIO
METODOLOGICO È PIÙ IMPORTANTE DELLE
STESSE ATTIVITA’ PROPOSTE
Cosa puo’ fare il genitore o
l’insegnante per promuovere lo
sviluppo di funzioni esecutive
e quindi contribuire al
miglioramento delle capacità
scolastiche dei bambini?
Diamond (2013) ritiene che siano necessarie alcune
condizioni per promuovere e ottimizzare lo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso l’attività fisica.
In particolare è necessario ottimizzare le condizioni
emozionali, sociali, fisiche del bambino (Diamond
2010; Diamond & Lee 2011):
✓✓ il bambino deve essere appassionato a quello
che sta facendo;
✓✓ il tipo di attività deve essere tale da motivare il
bambino ad impegnarsi sempre di più;
✓✓ gli educatori devono essere entusiasti e
carismatici;
✓✓ il bambino deve imparare, un po’ alla volta,
a credere nelle proprie possibilità e che per
apprendere è necessario esercitarsi (Bandura,
1994).
Letteratura scientifica di riferimento
sulle funzioni esecutive
In fondo al testo si trovano le indicazioni bibliografiche delle pubblicazioni scientifiche da cui sono
state estratte le informazioni riportate nella parte
prima.
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
ALCUNE CONSIDERAZIONI UTILI PER PROGETTARE ATTIVITÀ
CON I BAMBINI CHE POSSANO CONTRIBUIRE EFFICACEMENTE
ALLO SVILUPPO DI FUNZIONI ESECUTIVE
Riportiamo qui di seguito alcune indicazioni e considerazioni in relazione allo sviluppo delle funzioni esecutive riportate dalla letteratura scientifica e che possono essere utili nel lavoro dell’insegnante.
Lo sviluppo di funzioni esecutive
dipende più da come è organizzata
l’attività che dall’attività in sé.
Le funzioni esecutive si sviluppano di più se le attività prevedono aspetti sociali, emotivi, fisici.
Condizioni necessarie sono:
✓✓ cambiare attività una volta che il bambino ha
appreso in modo che non si annoi;
✓✓ incoraggiare con entusiasmo e passione i
bambini alle attività;
✓✓ i bambini devono provare piacere per ciò che
fanno;
✓✓ organizzare ambienti che promuovano il senso
di appartenenza e di inclusione.
Le attività devono essere
progettate dall’insegnante e
devono essere sempre stimolanti
e quindi nuove
Le attività, per riuscire a stimolare lo sviluppo di
capacità, devono essere impegnative. La capacità
dell’insegnante sta nel realizzare attività che siano
costantemente nella “ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE”, cioè a quel livello in cui il bambino può
riuscire nel compito solo se supportato (Davis et
al., 2011; Diamon et al., 2007, Manjunath & Telles,
2001).
Non è semplice lavorare in “zona di sviluppo prossimale” perché occorre saper dosare l’intervento e
scegliere come intervenire in modo che l’insegnante sia un “supporto temporaneo” e non il sostituto
del bambino nell’esecuzione dell’attività.
Lavorare in “zona di sviluppo prossimale” implica
che mano a mano che i bambini imparano un compito (o consolidano una capacità), questo deve essere reso più difficile. Lo sviluppo (sia delle funzioni
esecutive che di molte altre capacità, incluse quelle
fisiche) prevede che il bambino metta impegno nelle sua attività. Ricordare quindi che:
✓✓ se non c’è impegno non c’è apprendimento;
✓✓ le attività, una volta automatizzate, diventano
noiose.
I bambini devono praticare le
attività che amano
L’apprendimento e lo sviluppo richiedono impegno. Solo se l’attività è piacevole i bambini danno il
meglio di sè e dedicano tempo e fatica (Diamond,
2007).
Un adulto appassionato e
carismatico è fondamentale per
contagiare la passione ai bambini
L’insegnante deve intervenire con azioni di “scaffolding” (letteralmente: sostegno, impalcatura).
Il sostegno deve consentire ai bambini di avanzare lungo la “zona di sviluppo prossimale” ma deve
anche essere di supporto ai bimbi/e che non ricordano e che non riescono ad agire. Il supporto può
anche essere fornito da altri bambini: per esempio
si può chiedere ai bimbi/e di ripetere la regola a
voce alta in modo da farla ricordare al compagno/a
in difficoltà.
Insegnare ai bambini a imparare
ad osservare il comportamento
degli altri
L’autoriflessione è un aspetto meta cognitivo delle
funzioni esecutive (Diamond, 2007). Per stimolarla è
utile, ad esempio, creare condizioni di gioco in cui
il bambino:
✓✓ controlla che il compagno abbia eseguito
correttamente un compito, senza intervenire
fino alla fine;
✓✓ controlla che il compagno conti correttamente
i materiali;
✓✓ attenda il proprio turno basandosi sull’osservazione dell’altro: si parte quando l’amico è arrivato a metà strada, si fa un certo gesto quando
l’altro salta, ecc.
✓✓ n ell’osservare l’altro il bambino implicitamente
osserva il proprio comportamento.
La chiave del successo è la
pratica, il tempo dedicato
È necessario lavorare a lungo, ripetendo e ripetendo per apprendere (Diamond, 2007). È indispensa-
11
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
bile lavorare in zona di sviluppo prossimale (Vygotsky, 1978) con scaffolding.
✓✓ Tutti i bambini devono avere esperienze di
successo, pur avendo livelli di competenza
diversi.
✓✓ Mano a mano che i bambini apprendono
interiorizzano le regole dell’attività e gli ausili
esterni (scaffolding) servono sempre meno. A
quel punto è opportuno passare ad attività più
impegnative.
Aiuto concreto da fornire al
bambino
✓✓ È indispensabile che i bambini siano supportati
mediante aiuti esterni dell’insegnante o altri
ausili.
✓✓ Un aspetto fondamentale delle attività è lo
stare insieme agli altri, coppia, piccolo gruppo,
grande gruppo (Vygotsky 1978).
✓✓ Responsabilizzare i bambini nell’organizzazione
delle attività: ad es. riordinare i materiali al
termine degli incontri e/o prima di passare a
nuove attività.
✓✓ L’insegnante deve sempre fornire feed-back
positivi e incoraggiamenti.
Parlare a voce alta per regolarsi
✓✓ L’insegnante incoraggia il bambino a ripetere
a voce alta la consegna. È una attività utile per
controllare l’inibizione e la memoria di lavoro.
✓✓ L’insegnante incoraggia i bambini all’utilizzo
del parlare a voce alta per ricordare il compito
durante l’azione. Es. un bambino deve ricordare
che è il numero 3 di un gioco. Il ripetere a voce
alta: numero tre, numero tre, lo aiuta a ricordare.
✓✓ L’insegnante incoraggia i bambini/e all’utilizzo
del parlare a voce alta per ricordare le cose,
durante il gioco simbolico. Es. il bambino ha
progettato di fare il gioco della mamma che
stira e può essere di aiuto ricordare a voce alta.
“Adesso vado dalla mia bambina, la metto a
dormire, così posso stirare….” Oppure: “prima
di stirare devi ricordare l’acqua nel ferro…”
Utilizzo del gioco simbolico e di
giochi di ruolo
L’insegnante chiede ai bambini di immaginare uno
scenario di gioco, di progettare un gioco, le sequenze di oggetti e di immaginare il loro ruolo e le
12
loro azioni all’interno di questo spazio. Dopo aver
immaginato, raccontato a voce alta e disegnato le
azioni future, i bambini iniziano a praticare il gioco
simbolico. A turno alcuni bambini controllano che i
loro compagni facciano quello che avevano predetto e li aiutano a ricordare.
È questa un’attività molto importante per lo sviluppo delle funzioni esecutive, che aiuta il controllo
dell’ inibizione, della memoria di lavoro.
I giochi di ruolo sono molto utili per sviluppare le
capacità di controllo, inibizione e memoria di lavoro.
Cosa ricordarsi dell’utilità
del motorio in relazione allo
sviluppo delle funzioni esecutive
✓✓ L’attività fisica promuove la salute e aiuta lo
sviluppo delle funzioni esecutive;
✓✓ Generalmente i bambini si divertono facendo
giochi di movimento;
✓✓ Migliorando le proprie capacità motorie i
bambini migliorano la propria percezione di
competenza;
✓✓ Migliora le relazioni sociali;
✓✓ Migliora la capacità di lavorare in gruppo;
✓✓ Avere bassi livelli di salute fisica e fitness riducono
la capacità di ragionamento e la memoria;
✓✓ I dati indicano che l’età prescolare è quella più
sensibile ai benefici inducibili sulle capacità
esecutive dall’attività motoria.
Esempi di giochi motori utili per
stimolare le funzioni esecutive:
✓✓ Il gioco “Uno, due, tre… stella!” I bambini
devono muoversi per raggiungere un punto
stabilito ma quando la regina dice stella e apre
gli occhi, nessuno si deve muovere, altrimenti
viene penalizzato e torna all’inizio del percorso.
✓✓ Se il mago dice “uno” i bambini si mettono
seduti a terra; se dice “due” fanno un salto a
piedi pari; se dice “tre” si sdraiano a terra.
✓✓ Il bambino/a inizia il gioco quando ha visto il
suo compagno precedente che ha terminato o
che è arrivato ad un certo punto.
✓✓ il bambino/a aspetta che il compagno gli porti
un oggetto prima di poter partire per il percorso
(es. giochi di staffetta).
✓✓ Leggere una storia e al termine i bambini la
rappresentano.
il progetto in pratica
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI
E DELLE POSCINELLE
SCHEDE GENERALI
SCHEDA GENERALE DELLA MANUALITA’/TATTILITA’
MANUALITA’/TATTILITA’: attività motorie che si rifiniscono principalmente all’utilizzo degli arti superiori e
alla manipolazione e al controllo motorio degli oggetti. Possono essere sia di ambito grosso motorio (stare
appesi, lanciare) che fine motorio (afferrare un bottone con le dita).
Da notare che il termine manualità si riferisce anche al controllo degli oggetti effettuato con altre parti del
corpo, come calciare.
Esempi di attività
Raccogliere oggetti con opposizione indice-pollice, sempre più piccoli con una mano e con entrambe le
mani, riconoscere oggetti piani da oggetti tridimensionali, afferrare oggetti di diverso peso, dimensioni,
consistenza.
Varianti
Posizionamento dell’oggetto e del bambino (vicino, lontano, in alto, in basso, in movimento), modifica di
colore, forma, dimensione, peso, superficie, consistenza dell’oggetto, velocità con cui si effettua l’azione,
forza che il bambino applica, durata dell’azione, ecc.
Elementi di difficoltà
Effettuare attività a occhi chiusi, riconoscere oggetti toccandoli, senza guardarli, recuperare da un contenitore oggetti specifici distinguendoli da altri per proprietà dell’oggetto (forma, dimensioni, peso, colore, tipo di superficie), introdurre oggetti di diverse forme in contenitori con “serratura” corrispondente,
trasportare oggetti pesanti con una mano, con l’altra mano, con entrambe le mani, tenendole in altro, in
basso, avanti, dietro.
SCHEDA GENERALE DELLA MOBILITA’
MOBILITA’: attività grosso motorie che riguardano lo spostamento del corpo nello spazio che si riferiscono
principalmente all’uso degli arti inferiori, come camminare, correre, saltare
Altri esempi di attività
Strisciare, andare carponi, camminare, correre, saltare, arrampicarsi, salire e scendere le scale.
Varianti
direzione (avanti, indietro, lateralmente), velocità di esecuzione, durata dell’attività, intensità dell’azione…
Elementi di difficoltà
Effettuare attività a occhi chiusi, strisciare su una superficie in gommapiuma morbida, procedere carponi su
una superficie di sassi, camminare veloce,
camminare su terreni accidentati, camminare in salita e discesa, salire e scendere le scale, superare gli ostacoli lungo il percorso, camminare su superfici diverse (cemento, asfalto, erba, sabbia, foglie, neve), camminare a lungo e su tutti i tipi di terreno, camminare trasportando un oggetto leggero con una mano, camminare
trasportando un oggetto pesante in una mano, camminare trasportando oggetti leggeri o pesanti in entrambe le mani, saltare in alto, saltare in basso, saltellare su un piede, saltellare su due piedi, saltare la corda, camminare rannicchiato e fare un balzo verso l’alto, correre passando sopra o sotto a ostacoli di diverse altezze
SCHEDA GENERALE DELL’EQUILIBRIO
EQUILIBRIO: attività dirette al mantenimento della postura statica e dinamica, per contrastare la forza di
gravità.
Esempi di attività
Riprendere la postura dopo una spinta, dondolare su diversi tipi di altalene, scendere da scivoli di diversa altezza
e pendenza, rotolare, eseguire capovolte avanti e indietro, camminare su un asse di equilibrio di diversa larghezza e forma, eseguire una piroetta, camminare da un sasso all’altro, pattinare, andare in bicicletta.
Varianti
Direzione (avanti, indietro, lateralmente), velocità di esecuzione, durata dell’attività, intensità dell’azione.
Elementi di difficoltà
Effettuare attività a occhi chiusi, correre e saltare su un telo elastico, saltare su un piede o due piedi su un
telo elastico, eseguire la verticale, eseguire la ruota
14
SCHEDA GENERALE DELLE FUNZIONI ESECUTIVE
FUNZIONI ESECUTIVE: capacità che permettono ad una persona di impegnarsi con successo in comportamenti indipendenti, propositivi, autoregolati e utili. Sono funzioni corticali deputate al controllo e
alla pianificazione del comportamento. Permettono di: anticipare, progettare, stabilire obiettivi, attuare
progetti finalizzati ad uno scopo, modificare il comportamento (Deutsch Lezak, Howieson, Bigler, Tranel,
2012).
Aree della cognizione interessate dalle funzioni esecutive
Le tre principali sono: controllo inibitorio, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, (Miyake et al., 2000) da
cui derivano il ragionamento, problem solving e pianificazione (Christoff, Ream, Geddes Gabrieli, 2003;
Collins & Koechlin, 2012; Lunt et al., 2012, Diamond, 2012).
Condizioni per lo sviluppo delle funzioni esecutive
Che il bambino sia felice e orgoglioso di quello che sta facendo, abbia buoni rapporti sociali coi compagni, sia emozionalmente coinvolto. (Diamond, 2012).
Caratteristiche delle attività per lo sviluppo di funzioni esecutive
Essere stimolanti e modificabili, avere difficoltà incrementabili, non annoiare, favorire il continuo apprendimento con compiti con nuove difficoltà, essere ripetute per essere apprese (Diamond,2012).
Strategie per sviluppare le funzioni esecutive
Cambiare attività una volta che il bambino ha appreso, incoraggiare con entusiasmo e passione i bambini alle attività, i bambini devono provare piacere per ciò che fanno, organizzare ambienti che promuovano il senso di appartenenza e di inclusione (Diamond, 2012).
Riferimenti bibliografici
Christoff, K., Ream, J., M., Geddes, L., P., & Gabrieli, J., D. (2003). Evaluating self-generated information: anterior prefrontal contributions to human cognition. Behavioral Neuroscience, 117, 1161-1168.
Collins, A., & Koechlin, E. (2012). Reasoning, learning, and creativity: frontl lobe function and human decision-making.
PLoS Biology, 10(3). http://www.plosbiology.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pbio.1001293.
Deutsch Lezak, M., Howieson, D., B., Bigler, E., D., & Tranel, D. (2012) Neuropsychological Assessment (fifth ed.), Executive
functions: pp.37-39.
Diamond, A., (2012). Activities and programs that improve children’s executive functions. Psychological Science, 21(5),
335-341.
Lunt, L., Bramham, J., Morris, R., G., Bullock, P., R., Selway, R., P., Denitidis, K., & David, A., S. (2012). Prefrontal cortex
dysfunction and “Jumping to conclusions” Bias or deficit? Journal of Neuropsychology, 6, 65-78.
Miyake, A., Friedman, N., P., Emerson, M., J., Witzki, A., H., Howerter, A., & Wager, T., D. ( 2000). The unity and diversity
of executive functions and their contributions to complex “frontl lobe” tasks: A latent variable analysis. Cognitive Psychology, 41, 49-100
15
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
TERZA PARTE: IL PROGETTO IN PRATICA
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE POSCINELLE:
alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa
ISTRUZIONI PRIMA DI COMINCIARE
Gli incontri descritti hanno come riferimenti le raccomandazioni internazionali sulla salute, le Indicazioni Nazionali del Curricolo e letteratura scientifica
sullo sviluppo delle funzioni esecutive attraverso
l’attività fisica.
Il progetto propone attività fisiche per lo sviluppo
di competenze motorie e segue una linea metodologica che promuove allo stesso tempo lo sviluppo
delle funzioni esecutive, condizione di base per gli
apprendimenti scolastici.
La storia è utilizzata come sfondo fantastico per favorire il coinvolgimento dei bambini e delle bambine. È possibile modificarla a piacimento e adattarla
alle proprie realtà didattiche.
È consigliabile utilizzare il presente volume dopo
aver sperimentato il precedente volume1: “Favorire la pratica dell’attività motoria 3-6 anni”.
I riferimenti per la progettazione sono:
Raccomandazioni internazionali sulla salute
Redatte negli ultimi anni da: (OMS) Organizzazione
Mondiale della Sanità, (NASPE) Associazione Nazionale Americana dello Sport e dell’Educazione Fisica, (AAP) Associazione Pediatri Americani, (AHA)
American Heart Association (cardiologia),
✓✓ I bambini e le bambine da 3 a 6 anni dovrebbero
praticare ogni giorno almeno 60 minuti di gioco
libero e minimo 30-60 minuti di attività fisica
strutturata.
✓✓ Non dovrebbero essere sedentari per più di 60
minuti consecutivi al giorno, eccetto quando
dormono.
✓✓ Dovrebbero praticare attività fisica strutturata e
sviluppare le competenze grosso-motorie.
✓✓ Chi si occupa di bambini è responsabile del
loro sviluppo ed è importante che ne diventi
consapevole.
Le competenze chiave per l’apprendimento permanente
Queste sono descritte nel sito della EU all’indirizzo:
http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/lifelong_learning/c11090_
it.htm
Una descrizione in forma grafica realizzata dall’Ufficio Scolastico della Regione Veneto è al sito:
http://www.fismvenezia.it/Download/Materiale/
Materiale_Pedagogico/nuove%20indicazioni%20
2012-13/DA%20RE%20Relazione%20Indicazioni%202012.pdf
In quest’ultimo file sono riportati ulteriori link istituzionali di utile consultazione.
Con questo libretto, il progetto intende aiutare gli insegnanti a promuovere, accanto alle competenze motorie, lo sviluppo di funzioni esecutive in quanto queste sono state dimostrate essere fondamentali per:
16
✓✓ lo sviluppo di Competenze matematiche e
scientifiche
✓✓ imparare a imparare
✓✓ sviluppo di Competenze sociali
Le indicazioni nazionali del Curricolo per la Scuola dell’Infanzia (2012)
1- Campo: il corpo e il movimento
✓✓ Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della
giornata a scuola.
✓✓ Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo,
le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
✓✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta
schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
✓✓ Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
✓✓ Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti
e rappresenta il proprio corpo fermo e in movimento.
2- Campo: immagini, suoni, colori
✓✓ Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
✓✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre
attività manipolative; utilizza materiali e stru-
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
menti, tecniche espressive e creative; esplora le
potenzialità offerte dalle tecnologie.
✓✓ Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
3- Campo: il sé e l’altro
✓✓ Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con
gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le
proprie ragioni con adulti e bambini.
✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e
con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
4- Campo: i discorsi e le parole
✓✓ Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti,
argomentazioni
attraverso
il
linguaggio verbale che utilizza in differenti
situazioni comunicative.
✓✓ Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;
inventa nuove parole, cerca somiglianze e
analogie tra i suoni e i significati.
✓✓ Ascolta e comprende narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il
linguaggio per progettare attività e per definire
regole.
5- Campo: la conoscenza del mondo
✓✓ Riferisce correttamente eventi del passato
recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello
spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/
sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un
percorso sulla base di indicazioni verbali.
I dati e le indicazioni fornite dalla ricerca scientifica
Queste sono riportate nella prima parte di questo fascicolo. In particolare:
✓✓ Lo sviluppo delle funzioni esecutive promuove le
capacità di apprendimento e il successo scolastico.
✓✓ Le funzioni esecutive sono allenabili.
✓✓ È possibile strutturare l’attività fisica in modo che
la sua pratica promuova nel bambino/a lo sviluppo
delle funzioni esecutive.
Per ottimizzare l’esperienza si consiglia di:
✓✓ realizzare le attività con non più di 12-15 bambini*
per volta, soprattutto se non si è insegnanti
esperti nell’organizzazione e nella gestione di
attività motorie;
✓✓ lavorare con un gruppo omogeneo per età (di
3 o 4 o 5 anni) alla volta poiché le capacità di
attenzione e di esecuzione sono molto diverse in
questa fascia d’età;
✓✓ prestare particolare attenzione agli aspetti
metodologici indicati che sono molto importanti
soprattutto per lo sviluppo delle funzioni
esecutive;
✓✓ utilizzare telecamere per riprendere le attività
dei bambini e/o eventualmente macchine
fotografiche per poter rivedere in seguito il
percorso realizzato e riflettere (anche insieme ai
bambini/e) sulle esperienze vissute;
✓✓ utilizzare ambienti possibilmente ampi.
*Il termine bambini o bambino è inteso sia per maschi che per femmine.
Indicazioni presenti nel testo
Indica che l’attività è progettata per
promuovere lo sviluppo di funzioni esecutive
Indica che l’attività è progettata per
promuovere lo sviluppo di mobilità
Indica che l’attività è progettata per
promuovere lo sviluppo di manualità
Indica che l’attività è progettata per
promuovere lo sviluppo di equilibrio
Indica che l’intento è che i bambini
disegnino sulla base dell’esperienza vissuta
K
kit: indica che il materiale utilizzato fa parte
della “Valigetta attrezzi dell’insegnante” ed
è dato in dotazione con il manuale
Es. il bambino osserva... In ogni scheda di attività
vi sono scritte colorate e in grassetto. Si tratta di
attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive.
Nel modulo alcune parti del testo sono evidenziate:
Diario dell’insegnante
Si ricorda all’insegnante di annotare le frasi “importanti” dette dai bambini. Annotare e descrivere ciò
che ha stupito, i punti di forza, gli aspetti critici e
tutto ciò che si reputa importante delle attività realizzate.
Coinvolgimento genitori
Viene chiesto ai genitori di portare materiale per i
bambini.
È anche importante fornire ai genitori schede con
immagini di bicicletta, di parchi-gioco e di passeggiate che servono a ricordare agli stessi di fare tutti
i giorni una di queste cose.
Potrebbe essere utile che insegnanti/bambini pre-
17
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
parino dei “calendari” in cui a casa viene annotato
che attività ha fatto il bambino/a da solo o in compagnia del genitore: passeggiata a piedi, in bicicletta,
al parco, in piscina. Per annotare sul calendario si potrebbero realizzare delle figurine di bicicletta, parco,
nuoto, passeggio, ecc. Tutto questo serve per stimo-
lare i bambini a fare attività e i genitori a incoraggiare
i propri figli e, meglio ancora, a partecipare con loro
a queste attività fisiche. È stato infatti dimostrato che
i bambini più attivi sono quelli i cui genitori hanno un
approccio positivo e partecipativo all’attività motoria, preferibilmente facendola insieme ai figli.
Materiale e indicazioni
Valigetta degli attrezzi dell’insegnante K
Alcuni materiali utili per le attività sono disponibili
nel kit allegato al presente manuale o comunque
sono di semplice realizzazione:
-- CALENDARIO-METRO : nelle schede (5 incontri da un lato e 4 sul retro) è previsto uno spazio vuoto nel quale l’insegnante può mettere le
date dei giorni di attività.
-- Le schede “Parla e Ascolta” K n. 2 schede
semirigide; una che rappresenta un grande
ORECCHIO e un’altra che rappresenta le LABBRA. Queste due schede sono importanti componenti delle attività che i bambini svolgeranno
per sviluppare funzioni esecutive. L’insegnante
spiega ai bambini che quando è mostrata la
scheda “LABBRA” è possibile parlare; quando invece si mostra la scheda “ORECCHIO” i
bambini devono ascoltare restando in silenzio.
Se una bambino parla quando invece dovrebbe
ascoltare, gli viene mostrato “ORECCHIO”.
-- Quando i bimbi sono in coppia A e B e si raccontano il disegno, l’insegnante consegna a ciascun bambino A la scheda con le labbra e a
ciascun bambino B la scheda con l’orecchio
(se vi sono più coppie, l’insegnante può “fabbricare” nuove schede fotocopiando gli originali).
“Guarda”: indica che il bambino
-- La scheda
deve guardare un particolare dell’azione (ad es.
guardare che il compagno sia arrivato ad un certo
punto prima di partire lui stesso). È un modo con
cui l’insegnante riattiva la memoria della regola
del gioco (“scaffolding” dell’insegnante).
-- La scheda “Colore” K : n. 1 scheda (colore
GIALLO), n. 1 scheda (colore ROSSO), n. 1
scheda (colore VERDE)
-- I cartoncini “Le coppie di colori” K cartoncini
colorati a coppie, staccabili (16 coppie di
cartoncini appaiati per colore).
-- Il kit “Il cappello magico” K 16 cartoncini
staccabili (4 per ogni foglio formato A4),
raffiguranti diverse azioni motorie, che
l’insegnante può estrarre a caso da un sacchetto
(cappello magico). Quando il bambino vede
l’azione motoria disegnata sul cartoncino
la esegue per il numero di volte richiesto
dall’insegnante.
LA STORIA
Nelle pagine che seguono viene presentata una
storia con la progettazione di 3 moduli didattici,
comprendenti 14 incontri complessivi.
I moduli n. 2 e 3 vengono forniti in forma di tracce
da sviluppare dalle insegnanti.
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI
E DELLE POSCINELLE: alla ricerca del
tesoro dell’isola misteriosa
Il progetto si sviluppa in tre moduli didattici per un
totale di 14 incontri.
1° MODULO (5 incontri): “La grotta segreta” - 5
incontri, modulo completo, pronto per l’uso.
2° MODULO (4 incontri): “Il tesoro dell’isola misteriosa” - 4 incontri, è fornita solo la storia e il per-
18
corso deve essere costruito .
3° MODULO (5 incontri): “I bambini e le bambine
rappresentano la storia” - 5 incontri, è fornita solo la
storia e il percorso deve essere costruito.
Negli incontri si sviluppano le capacità motorie di
base - manualità, mobilità ed equilibrio descritte e
proposte nel I volume - inserendole in un contesto
atto a sviluppare alcune funzioni esecutive.
I tre moduli vanno eseguiti nell’ordine 1, 2 e 3; è
possibile fermarsi ai primi se non si ha tempo disponibile per completare tutti e tre i moduli.
In 9 dei 14 incontri le capacità motorie e le funzioni
esecutive vengono esercitate con attività in movimento e in 5 incontri attraverso la rappresentazione
della storia.
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa
PRIMO MODULO: “La grotta segreta”
I cinque incontri in breve
IL PIANETA POSCIRADA
Incontro n. 1
C’era una volta, in un posto lontano lontano, un bellissimo pianeta che si chiamava POSCIRADA.
Era molto lontano dalla terra. C’era un bellissimo cielo azzurro, c’erano tanti alberi grandi, piccoli, di tanti
colori e di tante forme e c’erano tanti prati pieni di fiori e di farfalle coloratissime.
In questo posto meraviglioso abitava il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE. Vivevano in casette molto speciali: erano fatte di foglie e fiori colorati e ogni casa aveva forma e colore diversi dalle altre.
IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE
ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI
Incontro n. 2 A
I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto i loro animaletti preferiti, i
POSCI-GATTINI “prrrr-prrrr”. Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume,
nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI. Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca.
Incontro n. 2 B
Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche.
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero di quanto era accaduto: un disastro... ma
per fortuna avevano ancora i disegni di come ricostruirle!
Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di magico: un cappello! Dentro
al cappello c’era un potere magico che obbligava i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva
lui!!!
Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche
per andare al castello.
Incontro n. 2 C Disegno e racconto.
ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA
Incontro n. 3 A
Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello, ma scoprirono che le barche
si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare
il fiume.
La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa
disse loro di andare subito nella foresta perché aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una
grotta misteriosa che doveva contenere qualche cosa di molto importante.
I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano!
Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e lì si fermarono per passare la
notte.
Incontro n. 3 B Disegno e racconto.
19
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
“LA SCOPERTA DELLA GROTTA MAGICA”
Incontro n.4 A
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una giornata molto calda e così,
per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel bagno nel laghetto. Dopo il bagno trovarono una sorpresa:
i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’
strani!) e andarono insieme in cima alla montagna.
Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta!
Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa nascondeva. Dopo aver tolto
l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono. Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia
e, aiutati anche dai loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono finalmente ad aprire la porticina.
Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e di entrare nella grotta il giorno
dopo.
Incontro n. 4 B Disegno e racconto.
“IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA”
Incontro n. 5 A
Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce: era la maga MOLACCIA, invisibile
abitante della grotta e custode del suo segreto!
Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi
cavalli, poi granchi, poi uccelli, poi scoiattoli.
A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli, diventarono così veloci e agili
che riuscirono a mettere sulla testa della maga un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo.
Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro POSCI - GATTINI corsero via
veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI.
Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì! Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme
ad una soluzione. Ognuno disse la sua, e alla fine … nulla. Ma finalmente, dopo tanti tentativi, la scatoletta
si aprì! E cosa successe? Lo vedremo insieme.
Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI fecero una grande
festa da ballo, per festeggiare.
Incontro n. 5 B Disegno e racconto.
20
INCONTRO N. 1
INCONTRO N. 1
FUNZIONI ESECUTIVE · MOBILITA’
“IL PIANETA POSCIRADA”
C’era una volta, in un posto lontano lontano, un bellissimo pianeta che si
chiamava POSCIRADA.
Era molto lontano dalla terra. C’era un bellissimo cielo azzurro, c’erano tanti
alberi grandi, piccoli, di tanti colori e di tante forme e c’erano tanti prati pieni
di fiori e di farfalle coloratissime.
In questo posto meraviglioso abitava il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE. Vivevano in casette molto speciali: erano fatte di foglie e fiori colorati
e ogni casa aveva forma e colore diversi dalle altre.
OBIETTIVI GENERALI
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico.
CAMPO: immagini, suoni e colori
Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno;
CAMPO: I discorsi e le parole
Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni.
CAMPO: Il corpo e il movimento
Il bambino interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità d’attesa, attenzione, memoria, autocontrollo.
CAPACITA’ MOTORIE
Mobilità
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa rappresentare graficamente la storia ascoltata.
Il bambino/a sa raccontare quanto ha disegnato alla maestra e ai compagni.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
MOBILITA’
Il bambino/a sa camminare liberamente nello spazio coi compagni.
Il bambino/a sa camminare liberamente nello spazio coi compagni andando a diverse velocità.
Il bambino/a sa fare un sorriso quando incontra un compagno mentre cammina.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo/classe.
MATERIALE
✓✓ Un foglio formato A4 per ogni bambino, pennarelli (o altri colori a scelta dell’insegnante).
✓✓ I cartoncini “Le coppie di colori” K . Il numero totale di cartoncini deve essere uguale al numero
dei bambini presenti.
✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. (L’insegnante avrà preparato le
fotocopie).
21
INCONTRO N. 1
✓✓ Musica tranquilla di sottofondo.
✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini.
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante legge ai bambini la storia dell’incontro n. 1.
2) Chiede ai bambini di raccontare come immaginano POSCIRADA, chi sono i POSCINI e le POSCINELLE, come sono vestiti, come sono le loro case…
3) Chiedere poi loro di fare un disegno e di spiegarlo con poche parole (l’insegnante annota quanto
detto dal bambino, con le parole del bambino).
4) Forma poi delle coppie di bambini.
5) A turno ogni bambino descrive il proprio disegno al compagno.
6) Ci si ritrova poi in grande gruppo e i bambini possono presentare, a turno, il loro disegno a tutti.
7) Camminando liberamente nella stanza i bambini mostrano il loro disegno e guardano quello dei
compagni.
7) Ogni bambino porta il disegno nella scatola.
GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In rosa sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive.
1) Lettura del brano.
2) I bambini raccontano come immaginano POSCIRADA, I POSCINI, le POSCINELLE, come sono
vestiti, come sono le loro case…
3) I bambini disegnano POSCIRADA, i POSCINI e le POSCINELLE e con poche parole spiegano all’insegnante cosa hanno disegnato. Non dare suggerimenti. L’insegnante annota sul foglio quanto detto
dai bambini, utilizzando esclusivamente le loro parole.
4) L’insegnante forma delle coppie*, con le “coppie di colori” del kit: K . Da un sacchettino ogni
bambino/a sceglie (senza vedere) un cartoncino colorato e si abbina con il compagno/a che ha il
cartoncino dello stesso colore.
5a) L’insegnante consegna a ciascuna coppia di bambini le schede “Parla e ascolta” K con l’immagine rivolta verso il basso e i bambini ne scelgono una. Un bambino avrà la scheda con disegnate le
labbra e l’altro una scheda con disegnato un orecchio (l’insegnante avrà fatto le fotocopie per tutti i
bambini, meglio se plastificate).
5b) L’insegnante spiega che il bambino con la scheda “Orecchio” deve ascoltare, in silenzio, senza
fare commenti o domande il compagno che ha la scheda “Labbra”. Al via, contemporaneamente,
ogni bambino con la scheda “Labbra” racconta al proprio compagno con la scheda “Orecchio”
cosa ha disegnato. Al segnale “STOP” della maestra (dopo circa 30 secondi) i due bambini/e si
scambiano le carte e il bimbo/a con la scheda “Labbra” presenta il proprio disegno, fino allo stop
dell’insegnante.
6) Si forma un grande gruppo e l’insegnante chiede se c’è qualche bambino che vuole raccontare il
proprio disegno a tutti. Per alzata di mano, i bambini interessati presentano il loro disegno al grande
gruppo, uno alla volta, aspettando il loro turno. L’insegnante mostra la scheda “Orecchio” ai bambini, per ricordare che è il momento dell’ascolto e la scheda “Labbra” al bambino che può parlare.
7) Terminata la presentazione dei lavori è opportuno mettere una musica tranquilla di sottofondo.
L’insegnante spiega che adesso i bambini mostreranno ai compagni il loro disegno e mostra a tutti la
scheda con l’orecchio. Ogni bambino tiene in mano il proprio disegno davanti a sé e cammina nello
spazio della stanza senza parlare, mostrandolo agli altri e guardando quello degli altri. Al via della
musica, tutti i bambini, camminano liberamente nella stanza tenendo il proprio disegno davanti,
sulla pancia, in modo che tutti possano vederlo e, allo stesso tempo, guardando i disegni dei propri
compagni.
22
INCONTRO N. 1
DIFFICILE - L’insegnante invita i bambini a camminare nello spazio della stanza a diverse velocità,
con il disegno in mano, in bella mostra. Li invita poi a fare un sorriso ogni volta che incontrano un
compagno/a, ma sempre senza poter parlare (scheda “Orecchio”).
8) Dopo la presentazione dei disegni, ogni bambino/a depone il proprio disegno dentro ad una grande scatola comune e l’insegnante scrive nome, cognome, data e n. dell’incontro sul retro del foglio.
NOTE
Se i bambini chiacchierano, durante i momenti di silenzio mostrare la scheda “Orecchio” e ricordare
loro che è il momento dell’ascolto e non della parola. Precisare che ogni volta che vedono questa
scheda significa che devono ascoltare e non parlare, mentre quando vedono la scheda “Labbra” possono parlare. Se qualcuno continua a parlare nei momenti di silenzio fermare le attività e chiedergli:
Quale è la regola che ci siamo dati? Cosa vuole dire quando mostro questa carta? Cosa si deve fare?
Fare ripetere al bambino, verbalmente, la regola. Se non la ricorda chiedere se qualche compagno la
ricorda e farla dire ad alta voce.
L’insegnante incoraggia entusiasticamente i bambini nelle attività e rimanda immediatamente i comportamenti corretti, complimentandosi con i bambini. Ricorda invece le “dimenticanze”, ripetendo le
regole.
N. B. è fondamentale che l’insegnante intervenga prontamente ogni volta che un bambino agisce
senza seguire la regola data.
*Se i bambini sono dispari, si aggiunga un cartoncino colorato di uno dei colori accoppiati; una delle
coppie sarà formata da tre bambini. Nell’esecuzione i bambini parleranno sempre a turno, uno alla
volta. Verranno data una carta con le labbra e due carte con le orecchie. Quando parlerà il terzo bambino, fare riparlare il primo bambino delle altre coppie per andare a pari con i tempi.
VALUTAZIONE
Di seguito si riportano degli esempi di schede utili per rivivere ed analizzare ciò che è accaduto durante il gioco
Aspetti vari
Marco Anna
Luca
Maria Gianni Vittoria NOTE
Sa ascoltare la maestra senza interrompere
Sa ascoltare il compagno senza parlare
Sa raccontare al compagno quanto ha
disegnato
Sa presentare al grande gruppo il proprio disegno
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
Aspetti motori
Marco Anna
Luca
Maria Gianni Vittoria NOTE
SCHEDA 1
Sa rappresentare graficamente la storia raccontata
Sa camminare liberamente nello spazio coi compagni
Sa camminare liberamente nello spazio coi compagni, andando a diverse
velocità
Sa fare un sorriso quando incontra un
compagno, mentre cammina
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
23
INCONTRO N. 1
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito. Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
24
INCONTRO N. 2 A
INCONTRO N. 2 A
MANUALITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE
“IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE
ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI”
I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto
i loro animaletti preferiti, i POSCI-gattini “prrrr-prrrr”.
Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume,
nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI.
Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: Il corpo e il movimento
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali.
Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva.
CAMPO: il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e bambini.
Riflette, si confronta, discute con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione
tra chi parla e chi ascolta.
CAMPO: La conoscenza del mondo
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
CAMPO: immagini, suoni, colori
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, tecniche espressive e creative.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale.
CAMPO: I discorsi e le parole
Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni; usa
il linguaggio per progettare attività e per definire regole.
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità d’attesa, attenzione, memoria, pianificazione, autocontrollo.
CAPACITà MOTORIE
Manualità
Equilibrio
Mobilità
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa raccontare la storia ascoltata.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno, per parlare.
Il bambino/a sa ricordare il numero assegnato.
Il bambino/a sa presentare la propria barca ai compagni.
Il bambino/a sa confrontare una barca reale con una disegnata e trovare similitudini e differenze.
Il bambino/a sa collaborare coi compagni per progettare, disegnare, costruire una barca.
25
INCONTRO N. 2 A
MANUALITA’
Il bambino/a sa maneggiare oggetti di diverso tipo per costruire una barca.
EQUILIBRIO
Il bambino/a sa rimanere seduto mentre viene trasportato.
MOBILITA’
Il bambino/a sa terminare il compito quando finisce la musica
TEMPI
1 h. La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Un foglio formato A3 per ogni gruppo, colori.
✓✓ Materiale di vario tipo a disposizione della scuola, teli per la base della barca, corde, contenitori,
attrezzi vari da palestra, materiale portato da casa in previsione della costruzione della barca.
✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. L’insegnante avrà preparato le
fotocopie.
✓✓ Musica ritmata per il riordino dei materiali.
✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini.
✓✓ 3 scatole per la raccolta degli oggetti.
✓✓ Macchina fotografica digitale o telecamera per l’insegnante.
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante legge la parte di storia relativa al secondo incontro.
2) Chiede ai bambini di ripetere la storia letta.
3) Formazione dei gruppi di bambini.
4) L’insegnante mette a disposizione di ogni gruppo di bimbi il materiale per la costruzione della
barca.
5) Dopo aver visto il materiale a disposizione, ogni gruppo di 3 bambini progetta una barca.
6) I bambini vengono radunati dall’insegnante e i capitani dei gruppi spiegano il progetto realizzato
dal loro gruppo a tutti i compagni. Si utilizzano le schede “Parla e Ascolta” K per dare la parola a
ciascun capitano.
7) Ogni gruppo di bambini costruisce una barca.
8) I bambini controllano che la barca costruita sia come quella progettata.
9) I bambini salgono sulla barca del loro gruppo e provano ad andare dall’altra parte del fiume.
10) Riordino materiale a tempo di musica.
IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In verde sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante legge il brano.
2) I bambini raccontano la storia letta, a turno, per alzata di mano. L’insegnante mostra le schede
“Parla e ascolta” K e spiega che la scheda “Orecchio” significa che si deve ascoltare e la scheda
“Labbra”che è il momento di parlare.
3) È necessario progettare una barca per attraversare il fiume e andare a lavorare nel castello del
principe ALEBAMBO l’insegnante forma gruppi di 3 bambini, nel seguente modo:
I bambini vengono messi in cerchio e viene detto loro di ricordare il numero che verrà a loro attribuito.
L’insegnante entra nel cerchio e girando in senso orario mette la mano sul capo di ogni bambino
dicendo il numero corrispondente: 1, 2, 3, 1, 2, 3, 1, 2, 3…
NOTA
Se il numero di bambini non è un multiplo di tre, attribuire all’ultimo o agli ultimi due il numero 3.
Immediatamente dopo l’insegnante chiede ai bambini n. 1 di alzare la mano e li distribuisce nella
stanza. Chiede quindi ai bambini n. 2 di alzare la mano e manda ciascuno di essi a raggiungere un
26
INCONTRO N. 2 A
compagno numero 1. Infine,
chiede ai bambini n. 3 di alzare la mano e di raggiungere
ciascuno una delle coppie di
numeri 1 e 2. In questo modo
si formano gruppi di 3 bambini
(in uno o due gruppi i bambini
possono essere 4 se il numero totale di bambini non è un
multiplo di 3).
NOTE
Se i bambini non ricordano
il numero rifare la conta. Se
ancora qualcuno non ricorda
suggerire di ripetere ad alta voce (per sé) il numero, oppure di raffigurare con le dita il numero,
per poterlo ricordare.
4) L’insegnante mette a disposizione di ogni gruppo di bambini un bel po’ di materiale per costruire
una barca.
5) I POSCINI e le POSCINELLE, organizzati in gruppetti di 3 si riuniscono. Con il materiale a portata
di mano parlano insieme di come si può costruire una barca. Disegnano su un foglio A3 (comune
ad ogni gruppo) il progetto della barca.
NOTE
Invitare ogni bambino a contribuire al disegno della barca.
Se i bambini non riescono ad organizzarsi procedere nel seguente modo (si può eseguire anche
contemporaneamente con tutti i gruppi): al via il primo bambino inizia a disegnare un pezzo di barca;
allo stop inizia il secondo e così via, fino alla fine del disegno. Quando il disegno è finito si chiede a
tutti e tre di fare i ritocchi finali, anche contemporaneamente sul foglio.
Se qualche bambino non sa attendere il proprio turno e disturba mostrare la scheda “Orecchio”.
L’insegnante prende nota della composizione dei gruppi.
N.B. ci si aspetta che ogni bambino contribuisca alla progettazione. Non è importante la qualità tecnica dell’elaborato ma che i bambini descrivano il loro progetto.
6) Terminato il progetto ogni gruppo nomina un proprio capitano. I bimbi/e sono disposti in cerchio
e i capitani, a turno, descrivono al grande gruppo il progetto realizzato. Tutti ascoltano in silenzio.
Utilizzo di schede “Parla e ascolta” K
7) Ogni gruppo di bambini costruisce una barca seguendo le indicazioni del proprio progetto.
L’insegnante visita i diversi gruppetti e ricorda ai bambini che stanno costruendo una barca e che
dovrà poi funzionare.
8) Al termine di lavori l’insegnante chiede ad ogni gruppo di controllare che la barca costruita sia
come quella progettata. Se è diversa ogni gruppo spiega i motivi all’insegnante, che li scrive sul
foglio del progetto. L’insegnante fa una foto della barca.
9) L’insegnante raduna le barche con gli equipaggi e al suo “VIA” si parte per arrivare alla riva opposta del fiume (si stabilisce che il fiume va da un bordo all’altro della stanza; scegliere il tragitto più
lungo possibile) dove sono messi 3 oggetti per ogni gruppo, ben visibili (es. palla colorata, oppure
ceppi…). Due bambini trascinano e uno è seduto sulla barca. Arrivati alla riva opposta il bambino
“trascinato” scende, prende l’oggetto e lo passa a uno dei due “trascinatori” che si mette seduto,
mentre il “trascinato” diventa “trascinatore”. Appena pronti ripartono per tornare al punto di partenza dove scaricano l’oggetto, dentro ad una scatola; altro cambio di ruolo così tutti e tre sono stati
“trascinati” e “trascinatori” e tre oggetti sono trasportati nella scatola. Può essere utile stimolare i
27
INCONTRO N. 2 A
bambini organizzando il trasporto in forma di gara.
NOTA
L’insegnante motiva i bambini con suggerimenti, pezzi di storia, “forza, dai..” ”bellissimo, bravissimi!
Via veloci come il vento...!” a ripetere tante volte l’attività di trasporto e a velocizzare le azioni. È opportuno che i bambini alla fine siano fisicamente stanchi.
10) L’insegnante mette una musica della durata di un paio di minuti. I bambini hanno tempo per riordinare velocemente i materiali, fino alla fine del brano.
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Sa ascoltare la maestra senza interrompere
Sa raccontare la storia ascoltata
Sa aspettare il proprio turno
Sa ricordare il numero assegnato
Sa collaborare coi compagni per progettare, disegnare, costruire una barca
Sa presentare la propria barca ai compagni
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
Aspetti motori
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Sa maneggiare oggetti di diverso tipo
per costruire una barca
Sa trasportare i compagni sulla barca
Sa rimanere seduto mentre viene trasportato
Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo
precedente
Sa terminare il compito quando finisce
la musica
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito.
Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici, e tutto ciò che
si reputa importante.
Coinvolgimento genitori: chiedere ai genitori di portare materiale utile per costruire barca.
28
INCONTRO N. 2 B
INCONTRO N. 2 B
MANUALITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE
“IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE
ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI”
Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche.
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero di quanto
era accaduto: un disastro... ma per fortuna avevano ancora i disegni di come
ricostruirle!
Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di
magico: un cappello! Dentro al cappello c’era un potere magico che obbligava i i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva lui!!!
Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche per andare al castello.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: Il corpo e il movimento
✓✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
ambientali.
✓✓ Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva.
CAMPO: il sé e l’altro
✓✓ Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri.
CAMPO: immagini, suoni, colori
✓✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, tecniche espressive
e creative; Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale.
CAMPO: I discorsi e le parole
✓✓ Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni.
CAMPO: La conoscenza del mondo
✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali.
FUNZIONI ESECUTIVE
✓✓ Il bambino sviluppa prerequisiti per l’apprendimento scolastico come: memoria, capacità di
attesa, attenzione, autocontrollo.
CAPACITA’ MOTORIE
✓✓ Manualità
✓✓ Mobilità
✓✓ Equilibrio
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa ricordare materiali utilizzati la volta precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
Il bambino/a sa collaborare coi compagni nelle varie attività
MANUALITA’
Il bambino/a sa trasportare i compagni e gli oggetti sulla barca per tutto il percorso previsto.
Il bambino/a sa ricostruire la barca.
EQUILIBRIO
Il bambino sa stare seduto, sul telo, senza cadere.
29
INCONTRO N. 2 B
MOBILITA’
Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo.
Il bambino/a sa eseguire le attività del “cappello magico”.
Il bambino/a sa terminare le attività al termine della musica.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Un foglio formato A4 per ogni bambino; colori.
✓✓ Materiale di vario tipo a disposizione della scuola, teli per la base della barca, corde, contenitori,
attrezzi vari da palestra, materiale portato da casa in previsione della costruzione della barca (lo
stesso materiale della volta precedente).
✓✓ Altro materiale per eseguire le attività proposte con il CAPPELLO MAGICO.
✓✓ Bandiere: 1 foglio formato A4 colorato o bianco con disegnata una grande X colorata per ogni
barca. Le barche devono essere accoppiate per colore (se sono dispari ci sarà un trio).
✓✓ 1 scatola o contenitore al punto di partenza di ogni barca, contenente almeno 6 oggetti vari da
trasportare, per ogni barca.
✓✓ 1 telo per ogni barca per la raccolta degli oggetti trasportati, all’arrivo.
✓✓ Le schede “Parla e Ascolta” K per ogni coppia di bambini. L’insegnante avrà preparato le
fotocopie.
✓✓ Kit “Il cappello magico” K . l’insegnante avrà trovato qualche cosa per fare il CAPPELLO
MAGICO, dove inserire i cartoncini del kit.
✓✓ Musica ritmata per il riordino dei materiali.
✓✓ Grande scatola per la raccolta dei disegni dei bambini.
✓✓ Macchina fotografica digitale o telecamera per l’insegnante.
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante legge la storia.
2) L’insegnante consegna ad ogni gruppo il foglio con il progetto della barca e chiede ai gruppi di
ricordare il materiale utilizzato la volta precedente.
3) I bambini ricostruiscono la barca.
4) L’insegnante utilizza il kit “Il cappello magico” K e i bambini eseguono le consegne dei cartoncini,
tutti i gruppi contemporaneamente.
5) Finisce la magia e i POSCINI e le POSCINELLE possono ripartire per la attraversata del fiume usando una modalità che li spinga a prestare attenzione a quello che gli altri “equipaggi” stanno facendo.
6) I bambini si sdraiano e si riposano.
7) Con il tempo dato dal brano musicale i bambini riordinano il materiale.
IL GIOCO: ASPETTI MEDOTODOLOGICI
In verde sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante rilegge la storia (in cerchio).
2. (in cerchio) L’insegnante consegna ad ogni gruppo (gli stessi della volta precedente) il foglio del
progetto della barca e chiede ai bambini del gruppo 1 quali fossero i materiali utilizzati la volta
precedente. Uno alla volta “Parla e Ascolta” K i bambini ricordano i materiali; continua poi con gli
altri gruppi.
3) Dopo aver elencato i materiali utilizzati la volta precedente i bambini, velocemente ricostruiscono
la barca.
4) L’insegnante scatta una foto a tutte le zattere ricostruite. La maestra trova un “cappello magico”
“Il cappello magico” K . Estrae un cartellino con un’azione motoria da fare e tutti i bambini di tutti i
gruppi la devono fare velocemente fino allo stop della maestra; poi si estrae il secondo cartellino, e
continua così fino a che i bambini sono stanchi.
30
INCONTRO N. 2 B
5) Il passaggio del fiume viene effettuato organizzando un gioco divertente che sia impegnativo
anche in termini di attenzione.
Un esempio è quello che segue. Innanzitutto l’insegnante consegna a ciascun “trasportato” una
“bandiera colorata” (un foglio A4 colorato o con una X in pennarello grosso di un colore) che deve
sventolare tenendo il braccio alzato, quando i suoi trascinatori hanno caricato la barca.
Vi saranno coppie di barche con la bandiera dello sesso colore (se fossero dispari avremo anche un
trio con lo stesso colore) disposte una da un lato e una dall’altro lato della stanza.
Accanto ai due posti di partenza all’estremità del percorso, l’insegnante ha messo una scatola con
dentro oggetti da trasportare (fare in modo che ciascun equipaggio debba trasportare almeno 6
oggetti).
Per prepararsi alla partenza, il “trasportato” deve stare seduto sul telo con la “bandiera abbassata”.
Al “VIA” dell’insegnante i “trasportatori” corrono alla scatola e prendono ciascuno due oggetti che
portano alla “barca” e mettono tra le gambe del “trasportato”.
Quando tutti e quattro gli oggetti sono tra le gambe del “trasportato”, questi alza la bandiera per
farla vedere all’altra barca della coppia, che si trova dall’altra parte della stanza. Solo quando le due
bandiere sono alzate, le due barche possono partire. A metà tragitto le due barche si incontrano
e si scambiano gli oggetti trasportati. Effettuato lo scambio, i due equipaggi ripartono ognuno per la
propria direzione di marcia. All’arrivo, depositano gli oggetti trasportati su un telo (1 per ogni barca).
Il gioco finisce quando tutti gli oggetti sono stati trasportati dall’altra parte.
NOTA
L’insegnante motiva i bambini con suggerimenti, pezzi di storia, “forza, dai...” ”bellissimo, bravissimi! Via veloci come il vento!” a ripetere tante volte l’attività di trasporto e a velocizzare le azioni. È
opportuno che i bambini alla fine siano fisicamente stanchi.
6) Tornati a casa, i POSCINI e le POSCINELLE si sdraiano a riposare nei loro lettini.
7) Dopo essersi riposati raccolgono tutto il materiale e lo riordinano, con la musica ritmata di circa 2
minuti che diventa limite di tempo massimo.
È OPPORTUNO CHE L’ATTIVITA’ MOTORIA DEI BAMBINI, CON LE BARCHE, SIA CONTINUA E
CONTEMPORANEA. NON CI DEVONO ESSERE BAMBINI SEDUTI CHE ASPETTANO.
È OPPORTUNO RAMMENTARE AI BAMBINI DI PRESTARE ATTENZIONE A QUANDO PARTIRE,
CIOÈ AL GRUPPO PRECEDENTE.
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e
i compagni.
Il bambino/a sa ricordare materiali utilizzati la volta precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio
turno per parlare.
Il bambino/a sa collaborare coi compagni nelle varie attività
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori
Marco
Anna
Luca
Maria
4=MOLTISSIMO
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino/a sa ricostruire la barca
Il bambino/a sa trasportare i compagni
e gli oggetti sulla barca per tutto il percorso previsto
Sa rispettare i tempi di partenza, regolandosi coi compagni del gruppo
Il bambino/a sa eseguire le attività del
“cappello magico”
Il bambino/a sa terminare le attività al
termine della musica
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
31
INCONTRO N. 2 B
32
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Ho supportato i bambini che non erano in grado di eseguire le consegne?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti dette dai bambini e/o che hanno stupito. Scrivere ciò che ci ha colpito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici, e tutto ciò che si reputa
importante.
INCONTRO N. 2 C
INCONTRO N. 2 C
DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE
“IL PERCORSO PER IL CASTELLO DEL PRINCIPE
ALEBAMBO E DELLA PRINCIPESSA BAMBI”
I POSCINI e le POSCINELLE dormivano in piccoli lettini di legno, con accanto
i loro animaletti preferiti, i POSCI-gattini “prrrr-prrrr”.
Tutte le mattine si alzavano e andavano a lavorare dall’altra parte del fiume,
nel castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI.
Per passare il fiume si organizzavano piccoli gruppi di 3 POSCINI E POSCINELLE e ogni gruppetto costruiva una barca.
Una notte giunse la tempesta che distrusse tutte le barche.
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono, si accorsero di quanto
era accaduto: un disastro... ma per fortuna avevano ancora i disegni di come
ricostruirle!
Mentre stavano lavorando alla ricostruzione delle barche, spuntò qualcosa di
magico: un cappello! Dentro al cappello c’era un potere magico che obbligava i POSCINI e le POSCINELLE a fare quello che voleva lui!!!
Per fortuna la magia non durava tanto e i POSCINI e le POSCINELLE poterono ritornare ad usare le barche per andare al castello.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI
Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative..
CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: memoria, capacità di attesa, attenzione, pianificazione.
CAPACITA’ MOTORIE
Gli obiettivi sono scelti dall’insegnante in base a quello che estrae dal cappello magico
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto
nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a.
33
INCONTRO N. 2 C
TEMPI
1 h. La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori (a scelta dell’insegnante)
✓✓ “Parla e Ascolta” K una scheda per ogni bambino.
✓✓ kit “Il cappello magico” K
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante rilegge il racconto.
2) Chiede ai bambini di raccontare cosa è rimasto più impresso dell’incontro precedente.
3) Ogni bambino disegna la barca costruita nell’incontro precedente (foglio A4). L’insegnante scrive
nome, cognome del bambino, data, n. incontro, n. del gruppo.
4) I bambini ricompongono i gruppetti della volta precedente e a turno raccontano ai compagni cosa
hanno disegnato. I compagni danno i loro consigli.
5) La maestra ritrova il “cappello magico” e i bambini magicamente eseguono le azioni disegnate nei
cartellini.
6) In cerchio i bambini raccontano l’esperienza vissuta.
GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante ripete i racconti 2° e 2B.
2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di
mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K
3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 la barca costruita nell’incontro precedente. L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data, n. gruppo e le parole dette dal
bambino.
4) I bambini ricompongono i gruppetti della volta precedente e a turno raccontano al compagno cosa
hanno disegnato, utilizzando le schede “Parla e Ascolta” K . I bambini che ascoltano danno il loro
parere sul disegno, con consigli di cose da aggiungere o togliere.
5) L’insegnante ritrova il kit “Il cappello magico” K e i POSCINI e le POSCINELLE, in preda ad un
incantesimo, riprendono ad eseguire le azioni previste nei cartellini (tutti contemporaneamente). Le
attività cambiano quando la maestra estrae un nuovo cartellino (i bambini devono stare attenti).
6) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda “Parla e Ascolta” K .
Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono
autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola.
*
NOTA
Se ci sono bambini che non hanno partecipato alle attività delle volte precedenti dire loro di stare
attenti a cosa succede e di partecipare alle attività.
L’insegnante chiede ai bambini di ripetere cosa devono fare, quando vede che non eseguono le consegne.
34
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
INCONTRO N. 2 C
VALUTAZIONE
NOTE
Sa ascoltare la maestra
Sa ricordare le attività realizzate nell’incontro precedente
Sa aspettare il proprio turno
Sa disegnare la barca costruita la volta
precedente
Il bambino/a sa controllare i disegni
dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro
precedente
Il bambino sa accettare i consigli del
compagno/a
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori
Marco
Anna
Luca
Maria
4=MOLTISSIMO
Gianni
Vittoria
NOTE
Sa eseguire correttamente le attività
motorie previste dal cappello magico
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta prontamente per
dare supporto ai bambini?
NOTE
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
35
INCONTRO N. 3 A
INCONTRO N. 3a
PRIMA PARTE: il percorso per la grotta
EQUILIBRIO · FUNZIONI ESECUTIVE
“ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA”
Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello,
ma scoprirono che le barche si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i
coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare il fiume.
La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa disse loro di andare subito nella foresta perché
aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una grotta misteriosa
che doveva contenere qualche cosa di molto importante.
I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano!
Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e
lì si fermarono per passare la notte
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la propria corporeità.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali.
Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva.
CAMPO: il sé e l’altro
Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri.
CAMPO: immagini, suoni, colori
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale.
CAMPO: I discorsi e le parole
Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni.
CAMPO: La conoscenza del mondo
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: memoria, pianificazione, capacità
di attesa, attenzione, autocontrollo.
CAPACITA’ MOTORIE
Manualità
Mobilità
Equilibrio
OBIETTIVI SPECIFICI
Sa ascoltare la maestra e i compagni.
Sa ricordare il numero assegnato.
Sa collaborare coi compagni per preparare il progetto del ponte (percorso di equilibrio).
Sa spiegare all’insegnante il progetto preparato.
Sa controllare che il ponte costruito corrisponda a quello disegnato.
36
INCONTRO N. 3 A
Sa osservare un compagno e partire quando è il momento.
Sa riflettere sull’attività fatta.
MANUALITA’
Sa costruire un percorso di equilibrio funzionante con i materiali a disposizione.
Sa trasportare un oggetto sul percorso di equilibrio.
EQUILIBRIO
Sa camminare in equilibrio sul ponte, trasportando un oggetto.
Sa galoppare lungo una striscia di nastro adesivo.
Sa correre all’indietro lungo una striscia di nastro adesivo.
MOBILITA’
Sa strisciare lungo una striscia di nastro adesivo.
Sa saltare con un piede lungo una striscia di nastro adesivo.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ 1 foglio A3 per ogni gruppo; pennarelli
✓✓ Materiali vari per la costruzione del percorso di equilibrio, ceppi, materassini, asse di equilibrio,…
✓✓ Materiali per fare gli attrezzi: palline, ceppi, cinesini…
✓✓ Schede “Parla e Ascolta” K .
✓✓ Nastro adesivo di almeno 5 cm di larghezza.
IL GIOCO IN BREVE
1) l’insegnante legge la storia.
2) I bimbi trovano le barche rotte e decidono di costruire due lunghi ponti (percorsi di mobilità o
equilibrio).
3) Vengono suddivisi in due gruppi e ogni gruppo sceglie i materiali che desidera utilizzare per la
costruzione
4) Ogni gruppo prepara un progetto sul foglio A3, indicando l’ordine di disposizione dei materiali
5) L’insegnante controlla i progetti e annota sul foglio.
6) Ogni gruppo, terminato il progetto costruisce il proprio ponte (percorso di equilibrio).
7) Fatto il ponte i POSCINI e le POSCINELLE controllano, insieme all’insegnante, che il ponte corrisponda al progetto disegnato.
8) L’insegnante attacca al pavimento a lato di ciascun ponte una striscia di nastro adesivo di almeno
5 cm di larghezza.
9) Prima di partire l’insegnante consegna ad ogni gruppo gli attrezzi da trasportare.
10) Inizio del gioco
11) tutti insieme i bambini corrono galoppando verso un punto della stanza che l’insegnante chiama
“la montagna magica”.
12) Arrivati qui, scendono dai cavalli magici e si preparano a passare la notte ma solo dopo aver velocemente riordinato i materiali utilizzati.
13) Riflessione sull’attività fatta in cerchio “attorno al fuoco del campo”.
NOTA
“Guarda” . Se ancora non funziona
Se un bambino non rispetta la regola, mostrare la scheda
fermare il gioco e chiedergli di ripetere la regola. Se non la ricorda chiedere al gruppo di ripetere. È
necessario intervenire con operazioni di scaffolding ogni volta che qualcuno non rispetta la regola.
Un po’ alla volta i bambini interiorizzano le regole e diminuiscono gli interventi dell’insegnante (1).
37
INCONTRO N. 3 A
IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In arancio sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) l’insegnante legge ai bambini la storia.
2) I POSCINI e le POSCINELLE trovano le barche rotte e decidono di costruire due lunghi ponti
(percorsi di equilibrio che attraversano il lato lungo della stanza).Per suddividere i bambini in due
gruppi, si procede come segue: i bambini vengono disposti in cerchio, l’insegnante cammina in
senso orario e tocca il capo di ogni bimbo/a dicendo 1,2,1,2,1,2. Alla fine chiede ai bambini n. 1
di alzare la mano e di andare in un angolo della stanza e ai bambini n. 2: di alzare la mano e di
andare in un altro angolo.
3) Ogni gruppo sceglie i materiali che desidera utilizzare per la costruzione, prendendoli da dove
sono riposti o da un mucchio preparato precedentemente dall’insegnante.
4) Ogni gruppo prepara un progetto sul foglio A3, disegnando il percorso di equilibrio costruito
con materiali scelti che intende utilizzare.
5) L’insegnante controlla i progetti (percorsi) e si fa spiegare dai bambini cosa è stato disegnato
(materiali utilizzati, disposizione, …) e annota sul foglio.
6) Ogni gruppo, terminato il progetto costruisce il proprio ponte (percorso di equilibrio).
7) Fatto il ponte i POSCINI e le POSCINELLE controllano, insieme all’insegnante, che il ponte corrisponda al progetto disegnato. Se ci sono differenze il progetto deve essere corretto (cancellare le
cose non utilizzate e aggiungere cose nuove). L’insegnante annota eventuali modifiche comunicate.
8) L’insegnante attacca al pavimento a lato di ciascun ponte una striscia di nastro adesivo di almeno
5 cm di larghezza.
9) Prima di partire l’insegnante consegna ad ogni gruppo degli attrezzi da trasportare dall’altra parte
del ponte (almeno 5 oggetti) per ogni bambino del gruppo: potrebbero essere palline o altri piccoli
oggetti. Si spiega che devono servire per scavare nella montagna; inoltre IMPORTANTE: occorre
avvertire i bambini che devono sempre camminare sul ponte perché ci sono coccodrilli subito sotto.
Questo significa che i bambini devono fare attenzione a che i piedi (o le mani) siano sempre sugli
oggetti che formano il ponte (ad esempio, se per il ponte sono usati cerchi e teli, i piedi devono
“Guarda” quando i bambini
sempre essere sui teli o all’interno dei cerchi). Utilizzare la scheda
non seguono la regola.
10) Finalmente i POSCINI e le POSCINELLE possono iniziare ad attraversare il ponte parte il primo
bambino, portando con sé SOLO UN oggetto, che dovrà lasciare dall’altra parte del ponte; il secondo bambino lo osserva e parte quando il compagno è arrivato a metà ponte (2). Quando anche lui
è arrivato a metà ponte controlla che il compagno abbia terminato il ponte, prima di poter ripartire.
Quando il primo bambino ha raggiunto l’altra parte del ponte e messo a terra l’oggetto può ritornare al punto di partenza galoppando sul cavallo magico passando sulla striscia di nastro adesivo.
Ripete il percorso, aspettando il proprio turno e stando attento al bambino che lo precede. Tutti
procedono con questa regola.
L’insegnante controlla che i bimbi partano come stabilito. I due gruppi si muovono contemporaneamente.
NOTA: Se un bambino non rispetta la regola (parte in anticipo o in ritardo), mostrare la scheda
“Guarda” . Se ancora non funziona fermare il gioco DI TUTTI e chiedergli di ripetere la regola. Se
non la ricorda chiedere al gruppo di ripetere. È necessario intervenire con operazioni di scaffolding
ogni volta che qualcuno non rispetta la regola. Un po’ alla volta i bambini interiorizzano le regole e
diminuiscono gli interventi dell’insegnante (1).
L’insegnante può far cambiare ogni tanto la modalità di ritorno, per esempio chiedendo di saltare su
un piede solo, facendo correre andando all’indietro o strisciando.
Il gioco finisce quando tutti i materiali siano stati portati dall’altra parte del ponte.
38
INCONTRO N. 3 A
11) tutti insieme i bambini corrono galoppando verso un punto della stanza che l’insegnante chiama
“la montagna magica”.
12) Arrivati qui, scendono dai cavalli magici e si preparano a passare la notte ma solo dopo aver velocemente riordinato i materiali utilizzati.
12) Riflessione sull’attività fatta in cerchio “attorno al fuoco del campo”.
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Sa ascoltare la maestra e i compagni.
Sa ricordare il numero assegnato.
Sa collaborare coi compagni per preparare il progetto del ponte (percorso
di equilibrio).
Sa spiegare all’insegnante il progetto
preparato.
Sa controllare che il ponte costruito
corrisponda a quello disegnato.
Sa osservare il compagno e partire
quando è il momento.
Sa riflettere sull’attività fatta.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori
Marco
Anna
Luca
Maria
4=MOLTISSIMO
Gianni
Vittoria
NOTE
MANUALITA’
Sa costruire un percorso di equilibrio
funzionante con i materiali a disposizione
Sa trasportare un oggetto sul percorso
di equilibrio
EQUILIBRIO E MOBILITA’
Sa camminare in equilibrio sul ponte,
trasportando un oggetto.
Sa galoppare lungo una striscia di nastro adesivo.
Sa correre all’indietro lungo una striscia di nastro adesivo.
Sa strisciare lungo una striscia di nastro
adesivo
Sa saltare con un piede lungo una striscia di nastro adesivo.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta prontamente nelle
attività di scaffolding?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
39
INCONTRO N. 3 B
INCONTRO N. 3 B
SECONDA PARTE: disegno e racconto
DISEGNO E RACCONTO·FUNZIONI ESECUTIVE
“ALLA RICERCA DELLA GROTTA MISTERIOSA”
Un giorno i POSCINI E LE POSCINELLE andarono, come sempre, al castello,
ma scoprirono che le barche si erano rotte! Poiché nell’acqua erano arrivati i
coccodrilli, si misero a costruire un ponte per attraversare il fiume.
La principessa BAMBI li stava aspettando e quando i POSCINI e le POSCINELLE arrivarono la principessa disse loro di andare subito nella foresta perché
aveva scoperto una grande montagna dove si trovava una grotta misteriosa
che doveva contenere qualche cosa di molto importante.
I POSCINI e le POSCINELLE andarono allora nella foresta, cavalcando i POSCI-CAVALLI del principe ALEBAMBO che erano magici e volavano!
Cavalcarono a lungo nel cielo e sulle nuvole finché trovarono la montagna e
lì si fermarono per passare la notte.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI
✓✓ Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative.
CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO
✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE
✓✓ Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti
situazioni comunicative.
CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO
✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali
FUNZIONI ESECUTIVE
✓✓ Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, memoria, capacità
di attesa, autocontrollo.
CAPACITA’ MOTORIE
✓✓ mobilità, manualità fine.
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente.
MOBILITA’
Il bambino sa camminare nella stanza mostrando il proprio disegno ai compagni, senza scontrarsi.
TEMPI
40
INCONTRO N. 3 B
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori.
✓✓ Una “Parla e Ascolta” K fotocopiata per tutti i bambini.
✓✓ *Sarebbe opportuno fotocopiare e plastificare le copie delle schede con labbra e orecchio, dal
momento che si utilizzano spesso.
IL GIOCO IN BREVE
1) l’insegnante rilegge il racconto.
2) I bambini raccontano quello che ricordano del precedente incontro.
3) Ogni bambino disegna l’incontro precedente.
4) Mettere la musica. I bambini camminano nella stanza tenendo il disegno davanti per farlo vedere
ai compagni e osservano quello dei compagni.
5) In cerchio: riflessioni conclusive
IL GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante ripete il racconto della parte di storia dell’incontro.
2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di
mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K
3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente.
L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, numero dell’incontro, data e le parole dette dal
bambino, in merito al disegno fatto.
4) Mettere la musica. I bambini camminano nella stanza tenendo il disegno davanti per farlo vedere
ai compagni e osservano quello dei compagni. Possono solo guardare e non parlare.
“Parla e Ascolta” K
5) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda “Parla e Ascolta” K
Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni sono
autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola.
*
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e
i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio
turno per parlare.
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto
nell’incontro precedente.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; Aspetti motori
Marco
Anna
Luca
Maria
4=MOLTISSIMO
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino sa camminare nella stanza
mostrando il proprio disegno ai compagni, senza scontrarsi.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
41
INCONTRO N. 3 B
42
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta prontamente con
azioni di scaffolding?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
INCONTRO N. 4 A
INCONTRO N. 4 A
MANUALITA’ · MOBILITA’ · FUNZIONI ESECUTIVE
“La scoperta della grotta magica”
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una
giornata molto calda e così, per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel
bagno nel laghetto.
Dopo il bagno trovarono una sorpresa: i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano
venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’ strani!) e
andarono insieme in cima alla montagna.
Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto
fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta!
Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa
nascondeva. Dopo aver tolto l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono.
Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia e, aiutati anche dai
loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono finalmente ad aprire la porticina.
Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e
di entrare nella grotta il giorno dopo.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: immagini, suoni e colori.
Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno.
CAMPO: i discorsi e le parole.
Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni.
CAMPO: il corpo e il movimento.
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata
a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento.
FUNZIONI ESECUTIVE Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, capacità di attesa, autocontrollo.
ATTIVITA’ MOTORIA
Manualità
Equilibrio
Mobilità
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino sa ascoltare la storia letta dall’insegnante.
Il bambino sa raccontare e riflettere sull’esperienza fatta.
43
INCONTRO N. 4 A
MANUALITA’
Il bambino sa trascinare un compagno sdraiato a terra, attaccato ad una corda, o telo.
Il bambino sa trainare un compagno sopra ad un telo.
Il bambino sa farsi trascinare da un compagno, rimanendo attaccato ad una corda, o telo.
Il bambino sa stare in piedi su un telo, mentre è trasportato dall’altra parte della stanza.
Il bambino sa stendere sul pavimento fogli di carta da giornale.
Il bambino sa attaccare il nastro adesivo tra un foglio e l’altro.
Il bambino sa fare dei buchi nella carta da giornale.
Il bambino sa formare delle palle con la carta da giornale.
Il bambino sa lanciare delle palline di carta dentro ad un contenitore.
Il bambino sa collaborare coi compagni per tirare con forza il gruppo avversario oltre una linea.
MOBILITA’
Il bambino sa strisciare da una parte all’altra della stanza.
Il bambino sa fermarsi a riposare.
MOBILITA’- EQUILIBRIO
Il bambino sa galoppare da una parte all’altra della stanza, a cavalcioni di un oggetto.
Il bambino sa stare in equilibrio su un telo mentre viene trasportato.
Il trasportatore sa fermare il gioco del telo, quando il compagno cade, per farlo rialzare.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Teli e corde o solo teli (uno per coppia);
✓✓ coni o altri oggetti, da mettere tra le gambe per galoppare (uno per bambino);
✓✓ kit di cartoncini “Le coppie di colori” K per fare le coppie di bambini;
✓✓ un pacco di quotidiani per coprire l’intero pavimento della stanza;
✓✓ almeno 2 rotoli di nastro adesivo di carta di 1 cm di larghezza;
✓✓ almeno 1 grande scatola per raccogliere le palline di carta di giornale;
✓✓ una lunga corda formata da tante corde annodate o da teli annodati, per fare il tiro alla fune.
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante legge ai bambini la storia .
2) I POSCINI e le POSCINELLE nuotano nel laghetto.
3) A cavalcioni di un oggetto galoppano intorno alla stanza per almeno 5 giri.
4) Si arrampicano per raggiungere la cima della montagna.
5) I bambini stendono i fogli di carta sul pavimento e li fissano con il nastro adesivo.
6) I bambini fanno dei fori nella carta, entrano e poi la distruggono tutta, formando palline che lanciano in una scatola.
7) I bambini sono divisi in due gruppi e ogni gruppo trasporta tutti i componenti sul telo, dalla parte
opposta della stanza.
8) I bambini si sdraiano e riposano.
9) in cerchio: riflessioni sull’esperienza.
GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In ROSA sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante legge ai bambini la storia e la ricorda, a piccoli pezzi, nelle varie fasi di attività.
2) I POSCINI e le POSCINELLE nuotano nel laghetto: strisciano avanti e indietro per la stanza per
almeno 3 volte andata e 3 volte ritorno, tutti contemporaneamente.
3) Salgono sulla groppa dei POSCI-GATTINI e cavalcarono per raggiungere la cima della montagna.
44
INCONTRO N. 4 A
I bambini/e “galoppano” intorno alla stanza, tenendo un cono o altro oggetto tra le gambe per simulare i POSCI-GATTINI, per almeno 5 giri di stanza.
4) Scendono dalle cavalcature e si arrampicano per raggiungere la cima della montagna: fare delle
coppie con l’utilizzo dei cartoncini “Le coppie di colori” K . Un bambino della coppia è a terra, sdraiato a pancia in giù sul pavimento ed è attaccato alla corda o telo arrotolato; il compagno lo trascina
avanti e indietro nella stanza; poi si fa il cambio. Eseguire almeno 2 volte andata e due ritorno per
ogni bambino.
5) l’ingresso della grotta è coperto da un pavimento erboso…
L’insegnante mette sul pavimento della stanza un pacco di giornali (quotidiani) e dei rotoli di nastro
adesivo di carta. I bambini devono aprire i fogli, stenderli sul pavimento, uno accanto all’altro e
fissarli tra loro con il nastro adesivo di carta (che si rompe facilmente con le dita).
6) Quando il pavimento di carta è stato completato i bambini fanno dei fori e vi entrano, rompendo
tutta la carta. Poi formano delle palline e le lanciano dentro ad una grande scatola predisposta
dall’insegnante.
7) Apertura della porticina: i bambini si dividono in due gruppi, entrambi disposti su un lato della
stanza. Ogni gruppo deve trasportare, uno alla volta, su un telo, tutti i suoi partecipanti dall’altra parte della stanza. I trasportati devono stare in piedi sul telo. Se cadono il gioco si ferma e devo alzarsi,
per poterlo fare riprendere. Se i gruppi sono dispari un gruppo ripete il trasporto con un bambino. Il
primo trasportatore tornerà poi con il telino e diventerà un trasportato. Il gioco finisce quando tutti i
bambini sono stati trasportati dall’altra parte della stanza.
8) Quando l’ultimo bambino/a è stato trasportato, si radunano tutte le corde utilizzate che vengono
messe in una scatola che viene chiusa con un coperchio o un foglio. Appena fatto ciò, la maestra
“dichiara” che la porta si è aperta (drammatizzare, per esempio usando un’altra scatoletta con coperchio che viene aperta con grande “suspense” dall’insegnante)
9) È notte e i POSCINI e le POSCINELLE di riposano. Si sdraiano e riposano un po’.
10) in cerchio: riflessioni sull’esperienza.
VALUTAZIONE
Il bambino sa ascoltare
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
Roberto
Sa ascoltare la maestra senza interrompere
Il bambino sa raccontare e riflettere
sull’esperienza fatta.
LEGENDA: 1=PER NIENTE
MOBILITA’
2=POCHISSIMO 3=ABBASTANZA 4=MOLTISSIMO
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino sa strisciare da una parte
all’altra della stanza.
Il bambino sa fermarsi a riposare.
Sa galoppare da una parte all’altra
della stanza.
MANUALITA’
Il bambino sa trascinare un compagno
sdraiato a terra, attaccato ad una corda, o telo.
Il bambino sa trainare un compagno
sopra ad un telo.
Il bambino sa farsi trascinare da un
compagno, rimanendo attaccato ad
una corda, o telo.
Il bambino sa stare in piedi su un telo,
mentre è trasportato dall’altra parte
della stanza.
Il bambino sa stendere sul pavimento
fogli di carta da giornale.
45
INCONTRO N. 4a
Il bambino sa attaccare il nastro adesivo tra un foglio e l’altro.
Il bambino sa fare dei buchi nella carta
da giornale.
Il bambino sa formare delle palle con
la carta da giornale.
Il bambino sa lanciare delle palline di
carta dentro ad un contenitore.
Il bambino sa tirare collaborare coi
compagni per tirare con forza il gruppo avversario oltre una linea.
EQUILIBRIO
Il bambino sa stare in equilibrio su un
telo mentre viene trasportato.
Il trasportatore sa fermare il gioco del
telo, quando il compagno cade, per
farlo rialzare.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
ASPETTI VARI
NOTE
Ho dato un feed-back positivo
alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
46
INCONTRO N. 4 B
INCONTRO N. 4 B
DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE
“LA SCOPERTA DELLA GROTTA MAGICA”
Quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono si accorsero che era una
giornata molto calda e così, per rinfrescarsi un po’, decisero di fare un bel
bagno nel laghetto.
Dopo il bagno trovarono una sorpresa: i loro POSCI-GATTINI prrr-prrr erano
venuti a trovarli! Salirono loro in groppa (anche i gatti erano un po’ strani!) e
andarono insieme in cima alla montagna.
Trovarono però delle rocce e dovettero arrampicarsi. Arrivati in cima scoprirono una porticina nella montagna, nascosta da uno strato di erba molto
fitta. Era sicuramente l’ingresso della grotta!
Iniziarono a togliere l’erba per poter aprire la porticina e scoprire che cosa
nascondeva. Dopo aver tolto l’erba provarono ad aprirla ma non ci riuscirono.
Allora presero le loro corde e le attaccarono alla maniglia e, aiutati anche dai
loro POSCI-GATTINI prrr-prrr, riuscirono, finalmente, ad aprire la porticina.
Ma era ormai giunta la notte ed era tutto buio. Decisero allora di riposarsi e
di entrare nella grotta il giorno dopo.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI
✓✓ Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative..
CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO
✓✓ Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE
✓✓ Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti
situazioni comunicative.
CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO
✓✓ Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali
FUNZIONI ESECUTIVE
✓✓ Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, memoria, capacità
di attesa, autocontrollo.
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
Il bambino/a sa ascoltare il compagno.
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto
47
INCONTRO N. 4 B
nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a.
Il bambino/a sa raccontare, a turno, l’esperienza vissuta, a tutti compagni nel grande cerchio.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori.
✓✓ Una scheda con LABBRA e una scheda con ORECCHIO “Parla e Ascolta” K fotocopiata per
tutti i bambini.
✓✓ I cartoncini “Le coppie di colori” K Sacchetto cartoncini colorati (tutti i bimbi della classe sono
accoppiati da un colore uguale)
GIOCO IN BREVE
1) L’insegnante ripete il racconto.
2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente.
3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente.
4) l’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto.
5) I bambini vengono e a turno danno consigli al compagno sul disegno fatto.
6) In cerchio: i bambini, a turno, raccontano l’esperienza vissuta.
GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante ripete il racconto.
2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di mano
e rispettando il proprio turno, utilizzando Le schede “Parla e Ascolta” K
3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente.
4) l’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal bambino, in merito al disegno fatto.
5) I bambini vengono accoppiati pescando un cartoncino con lo stesso colore di quello di un compagno, utilizzando I cartoncini “Le coppie di colori” K e a turno danno il loro parere e suggerimenti
su cosa aggiungere o togliere dal disegno del racconto dell’esperienza della volta precedente.
L’insegnante utilizza le schede “Parla e Ascolta” K consegnandone una per parlare e una per ascoltare ai bambini di ogni coppia. Al via il bambino con la scheda con le labbra controlla i disegni del
compagno e gli dice alcuni suggerimenti o particolari che non corrispondono alle attività fatte la
volta precedente. Poi si cambia, in modo che entrambi i bimbi della coppia assumano i due ruoli.
6) In cerchio: i bambini, a turno, raccontano l’esperienza vissuta. Ogni bambino parla quando il
compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce, l’insegnante mostra le schede “Parla e
Ascolta” K
*Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni
sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola.
48
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
INCONTRO N. 4 B
VALUTAZIONE
NOTE
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e
i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio
turno per parlare.
Il bambino/a sa ascoltare il compagno.
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto
nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa controllare i disegni
dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro
precedente.
Il bambino/a sa accettare i consigli del
compagno/a.
Il bambino/a sa raccontare, a turno,
l’esperienza vissuta, a tutti compagni
nel grande cerchio.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo
alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
49
INCONTRO N. 5 A
INCONTRO N. 5 A
PRIMA PARTE: il segreto della scatola magica
EQUILIBRIO · FUNZIONI ESECUTIVE · MOBILITà
“IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA”
Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce: era
la maga MOLACCIA, invisibile abitante della grotta e custode del suo segreto!
Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi cavalli, poi granchi,
poi uccelli, poi scoiattoli.
A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli,
diventarono così veloci e agili che riuscirono a mettere sulla testa della maga
un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo.
Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro
POSCI - GATTINI corsero via veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI.
Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì! Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme ad una soluzione. Ognuno disse la sua, e
alla fine … nulla. Dopo vari tentativi, la scatoletta si aprì! E cosa successe? Lo
vedremo insieme.
Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa
BAMBI fecero una grande festa da ballo, per festeggiare.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la propria corporeità.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali.
Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella comunicazione espressiva.
CAMPO: il sé e l’altro
Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri.
CAMPO: I discorsi e le parole
Il bambino ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni.
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: attenzione, capacità di attesa, memoria, pianificazione, problem solving, autocontrollo.
COMPETENZE MOTORIE
Manualità
Equilibrio
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa pensare a delle soluzioni al problema.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno.
Il bambino/a sa inventare filastrocche.
50
INCONTRO N. 5 A
Il bambino/a sa ricordare il compito.
Il bambino/a sa riconoscere i colori GIALLO, ROSSO, VERDE
Il bambino/a sa associare un colore ad una condotta motoria
MANUALITA’
Il bambino/a sa muoversi come l’animaletto richiesto dalla magia.
Il bambino/a sa attivarsi e fermarsi guidato dalla musica.
Il bambino sa galoppare.
EQUILIBRIO
il bambino/a sa stare in equilibrio su un piede per almeno 30 secondi
Il bambino sa saltellare su un piede per almeno 6 salti
Il bambino sa fare salti a piedi uniti per almeno 10 salti
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Registratore con cassette musicali.
✓✓ Scatoletta magica (preparata dall’insegnante, tutta rivestita di nastro adesivo).
✓✓ Oggetto da mettere tra le gambe dei bambini per galoppare.
✓✓ schede “Parla e Ascolta” K
✓✓ Bacchetta magica (preparata dall’insegnante).
✓✓ schede colorate del kit “colore” K
✓✓ Bibite e dolci per la festa
GIOCO IN BREVE
1) l’insegnante legge la storia.
2) I POSCINI e le POSCINELLE entrano nella grotta e incontrano la maga che fa un incantesimo:
L’insegnante dice a tutti i bambini che quando parte la musica tutti si trasformano in tanti animaletti.
3) I bambini devono cercare nella stanza la scatola (nascosta dall’insegnante).
4) Quando la trovano non riescono ad aprirla: è tutta rivestita di nastro adesivo.
5)Tornano al galoppo al castello, per portare la scatola al principe ALEBAMBO. Nessuno riesce ad
aprire la scatola.
6) Il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE si mette allora in cerchio, in assemblea, per trovare la
soluzione.
7) La scatola non si apre. Ci deve essere un’altra soluzione, ma quale? Parlando e parlando tra di loro
a qualcuno viene in mente che la soluzione potrebbe essere una FILASTROCCA (una frase con una
rima, fare l’esempio ai bambini; una specie di canzoncina…)
8) Provarono a dire filastrocche a alla fine come d’incanto la scatoletta si aprì e Trovarono dentro una
bellissima BACCHETTA MAGICA!
9) La bacchetta, per ringraziare volle fare una festa e si fa il gioco dei colori.
10) I POSCINI e le POSCINELLE felici per il ritrovamento della bacchetta magica fanno ora una festa.
L’insegnante prepara i bicchieri, le bibite e i dolci.
GIOCO: ASPETTI METODOLOGICI
In arancio sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) l’insegnante legge ai bambini la storia.
2) I POSCINI e le POSCINELLE entrano nella grotta e incontrano la maga che fa un incantesimo. La
maga è invisibile e l’insegnante puo’ indicare che lo stereo che suona la musica è la maga; quindi
dice a tutti i bambini che quando parte la musica tutti si trasformano in tanti… gattini.
Tutti bambini iniziano a gattonare in giro per la stanza, fino a quando la musica non si spegne. A questo punto l’insegnante dice che al ripartire della musica tutti si trasformano in tanti ... cavalli: i bambini
corrono in giro galoppando. Poi si ripetono altre trasformazioni in granchi, uccelli, fare suggerire ai
bambini altri animali …, infine scoiattoli. A questo punto i bambini devono correre al massimo della
velocità e, a un segnale dell’insegnante, portano un telo sulla radio (che viene spenta). L’incantesi-
51
INCONTRO N. 5 A
mo così si spezza.
3) I bambini devono cercare nella stanza la scatola (nascosta dall’insegnante).
4) Quando la trovano non riescono ad aprirla: è tutta rivestita di nastro adesivo.
5) Tornano al galoppo al castello, per portare la scatola al principe ALEBAMBO. Nessuno riesce ad
aprire la scatola.
6) Il popolo dei POSCINI e delle POSCINELLE si mette allora in cerchio, in assemblea, per trovare
la soluzione: chiedere ai bambini di trovare una soluzione al problema. Alla fine, se non lo dicono
loro suggerire di trovare una parola magica. Invitare i bambini, a turno, utilizzando le schede “Parla
e Ascolta” K a dire la possibile parola magica.
7) La scatola non si apre. Ci deve essere un’altra soluzione, ma quale? L’insegnante stimola i bambini/e
a trovare una soluzione. Parlando e parlando tra di loro a qualcuno viene in mente che la soluzione
potrebbe essere una FILASTROCCA (una frase con una rima, fare l’esempio ai bambini; una specie
di canzoncina…) Spesso le cose magiche hanno bisogno di questo, per funzionare!
8) Provano a turno (usare le schede “Parla e Ascolta” K ) a dire filastrocche a alla fine come d’incanto
la scatoletta si apre. (l’insegnante, che aveva in mano la scatoletta, ha tagliato il nastro adesivo, tenendo solo uno strato leggero che si può aprire facilmente (o altra soluzione, senza che i bambini se
ne accorgano). Trovano dentro una bellissima BACCHETTA MAGICA!
9) La bacchetta, per ringraziare volle fare una festa che viene condotta dall’insegnante. Questi fa
vedere la “magia” della bacchetta magica che si trasforma in scheda colorata: prende 2 schede colorate del kit “colore” K . Drammatizzando la scena, l’insegnante spiega che la bacchetta magica
trasformata in scheda di colore GIALLO vuole che i POSCINI e le POSCINELLE saltino con un piede,
come dei canguri, che hanno una zampa infortunata, più a lungo possibile. Quando si trasforma in
scheda di colore ROSSO devono fermarsi e stare in equilibrio su un piede, più a lungo possibile. La
maestra mostra i due colori diverse volte, a diverse velocità, fino a quando i bambini sembrano aver
imparato il compito.Poi si rende la scena più complicata aggiungendo una terza scheda VERDE e
cambiando anche quello che i bambini devono fare. L’insegnante fornisce le indicazioni come segue:
i bambini devono iniziare a correre quando l’insegnante dice “VIA”; quando vedono il cartoncino
GIALLO devono fermarsi in equilibrio su un piede (come un fenicottero) per almeno 30 secondi;
quando il cartello colorato viene ritirato riprendono a correre sino a quando vedono il cartoncino
ROSSO: a questo punto devono saltare a piedi uniti (come un canguro) per almeno 6 salti e quando
vedono il cartoncino VERDE devono saltare su un piede (almeno 6 salti).
10) Alla fine delle corse, i POSCINI e le POSCINELLE felici per il ritrovamento della bacchetta, fanno
una vera festa. L’insegnante prepara i bicchieri, le bibite e i dolci.
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e
i compagni.
Il bambino/a sa pensare a delle soluzioni al problema.
Il bambino/a sa aspettare il proprio
turno.
Il bambino/a sa inventare filastrocche.
Il bambino/a sa ricordare il compito.
Il bambino/a sa riconoscere i colori
GIALLO, ROSSO, VERDE.
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; MOBILITA’
Il bambino/a sa muoversi come l’animaletto richiesto dalla magia.
Il bambino/a sa attivarsi e fermarsi guidato dalla musica.
Il bambino sa galoppare.
52
Marco
Anna
Luca
Maria
4=MOLTISSIMO
Gianni
Vittoria
NOTE
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; INCONTRO N. 5 A
Il bambino/a sa associare un colore ad
una condotta motoria
EQUILIBRIO
il bambino/a sa stare in equilibrio su un
piede per almeno 30 secondi.
Il bambino sa saltellare su un piede per
almeno 6 salti.
Il bambino sa fare salti a piedi uniti per
almeno 10 salti.
4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Ho agito con azioni di scaffolding,
quando necessario?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
53
INCONTRO N. 5 B
INCONTRO N. 5 B
SECONDA PARTE: disegno e racconto
DISEGNO E RACCONTO · FUNZIONI ESECUTIVE
“IL SEGRETO DELLA CASSETTA MAGICA”
Il giorno dopo si svegliarono ed entrarono nella grotta. Videro una luce:era la
maga MOLACCIA, abitante della grotta e custode del suo segreto!
Appena vide i POSCINI e le POSCINELLE iniziò a fare le sue magie, per allontanarli. Mise una musica magica e i POSCINI e le POSCINELLE si trasformarono in tanti pesci, poi li fece trasformare in tanti gatti, poi cavalli, poi granchi,
poi uccelli, poi scoiattoli…
A questo punto però i POSCINI e le POSCINELLE, trasformati in scoiattoli,
diventarono così veloci e agili che riuscirono a mettere sulla testa della maga
un telo e, così facendo, ruppero l’incantesimo.
Scoprirono che la maga custodiva una scatola, la presero e a cavallo dei loro
POSCI - GATTINI corsero via veloci come i fulmini al castello del principe ALEBAMBO e della principessa BAMBI.
Il principe provò ad aprire la scatola ma non vi riuscì.
Cosa fare? Tutti in cerchio decisero di pensare insieme ad una soluzione.
Ognuno disse la sua, e alla fine… nulla. Dopo vari tentativi, la scatoletta si
aprì! E cosa successe? Lo vedremo insieme.
Tutti i POSCINI e le POSCINELLE, con il principe ALEBAMBO e la principessa
BAMBI fecero una grande festa da ballo, per festeggiare.
OBIETTIVI GENERALI
CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI
Sa esprimere storie attraverso il disegno e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,
tecniche espressive e creative..
CAMPO: IL SÈ E L’ALTRO
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta
CAMPO: I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino ascolta storie, chiede e offre spiegazioni; sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
CAMPO: LA CONOSCENZA DEL MONDO
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali
FUNZIONI ESECUTIVE
Il bambino sviluppa i prerequisiti per l’apprendimento scolastico: capacità di attesa, attenzione, autocontrollo, memoria.
OBIETTIVI SPECIFICI
Il bambino/a sa ascoltare la maestra e i compagni.
Il bambino/a sa ricordare quanto è stato fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa aspettare il proprio turno per parlare.
54
INCONTRO N. 5 B
Il bambino/a sa disegnare quanto fatto nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa controllare i disegni dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto
nell’incontro precedente.
Il bambino/a sa accettare i consigli del compagno/a.
TEMPI
1 h . La durata dipende dall’età dei bambini, dalla numerosità, dalle caratteristiche. Ogni insegnante
valuti a seconda del proprio gruppo classe.
MATERIALE
✓✓ Fogli formato A4 per ogni bambino, colori.
✓✓ Una scheda con LABBRA e una scheda con ORECCHIO del kit “Parla e Ascolta” K fotocopiata
per tutti i bambini.
✓✓ Sacchetto cartoncini colorati (tutti i bimbi della classe sono accoppiati da un colore uguale) del
kit “Le coppie di colori” K .
GIOCO
1) L’insegnante rilegge il racconto.
2) I bambini raccontano quello che ricordano del precedente incontro.
3) Ogni bambino disegna l’incontro precedente.
4) I bambini pescano dal sacchettino un cartoncino colorato e si accoppiano con il compagno dello
stesso colore. A turno guardano il disegno del compagno e danno il loro parere, con consigli di cose
da aggiungere o togliere.
5) In cerchio i bambini raccontano l’esperienza vissuta.
ASPETTI METODOLOGICI
In azzurro sono evidenziate le attività che contribuiscono allo sviluppo delle funzioni esecutive
1) L’insegnante ripete il racconto della parte di storia dell’incontro precedente.
2) Chiede ai bambini di raccontare quello che ricordano dell’incontro precedente, per alzata di
mano e rispettando il proprio turno “Parla e Ascolta” K (mostra la scheda con l’orecchio se qualcuno parla quando deve invece ascolatare).
3) Ogni bambino, disegna sul proprio foglio A 4 quello che ha fatto nell’incontro precedente.
4) L’insegnante scrive nome e cognome del bambino, n. dell’incontro, data e le parole dette dal
bambino, in merito al disegno fatto.
5) I bambini vengono accoppiati pescando un cartoncino dal kit “Le coppie di colori” K con lo stesso colore di quello di un compagno e a turno danno il loro parere e suggerimenti su cosa aggiungere
o togliere dal disegno del racconto dell’esperienza della volta precedente.
L’insegnante da ad un bambino di ogni gruppo la scheda con le labbra e agli altri quella con le orecchie del kit “Parla e Ascolta” K . Al via il bambino con la scheda con le labbra controlla i disegni
dei compagni e dice loro se ci sono cose da aggiungere o particolari che non corrispondono alle
attività fatte la volta precedente. Poi si cambia e si cambiano le schede, fino a che i tre bambini di
ogni gruppo hanno parlato.
6) In cerchio: i bambini raccontano l’esperienza vissuta, a turno. Ogni bambino parla quando il compagno ha finito, per alzata di mano. Se non riesce l’insegnante mostra la scheda con l’orecchio del
kit “Parla e Ascolta” K .
6) Riflessioni, insieme, in cerchio (kit “Parla e Ascolta” K ).
*Si possono nominare tutti i bambini controllori di questa regola e se qualcuno parla i compagni
sono autorizzati ad alzare la scheda con l’orecchio, mostrandola a chi non ha rispettato la regola.
55
INCONTRO N. 5 B
VALUTAZIONE
Aspetti vari
Marco
Anna
Luca
Maria
Gianni
Vittoria
NOTE
Sa ascoltare la maestra
Sa ricordare le attività realizzate nell’incontro precedente
Sa aspettare il proprio turno
Sa disegnare quanto fatto nell’incontro
precedente
Il bambino/a sa controllare i disegni
dei compagni verificando se corrispondono a quanto fatto nell’incontro
precedente
Il bambino sa accettare i consigli del
compagno/a
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
AUTOVALUTAZIONE PER L’INSEGNANTE
Aspetti vari
NOTE
Ho dato un feed-back positivo alle attività dei bambini/e?
Mi sono appassionata per la proposta
che ho fatto ai bambini?
Sono riuscita a coinvolgere tutti i bambini nelle attività?
I bambini erano entusiasti e appassionati alle attività proposte?
Sono intervenuta con azioni di scaffolding quando necessario?
LEGENDA: 1=PER NIENTE; 2=POCHISSIMO; 3=ABBASTANZA; 4=MOLTISSIMO
DIARIO DELL’INSEGNANTE: annotare le frasi importanti, che hanno stupito, dette dai bambini. Scrivere ciò che ha stupito delle attività realizzate, i punti di forza, gli aspetti critici e tutto ciò che si reputa
importante.
56
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
È fornita una traccia di lavoro, da sviluppare, a cura delle insegnanti.
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa
SECONDO MODULO:
“Il tesoro dell’isola misteriosa”
I quattro incontri, in breve
L’ISOLA MISTERIOSA: la scoperta dell’isola.
Incontro n. 1 A MOBILITA’ - FUNZIONI ESECUTIVE
I POSCINI e le POSCINELLE, guidati dal principe ALEBAMBO e dalla principessa BAMBI, iniziarono ad
esplorare il luogo in cui erano arrivati. I loro POSCI-CAVALLI si erano trasformati in POSCI-CANGURI. Salirono sulla loro groppa e saltarono a lungo, passando in mezzo a foreste, fiumi, monti, finché arrivarono
ad una spiaggia. Si sdraiarono a prendere un po’ di sole. Salirono poi di nuovo sui loro POSCI-CANGURI
e decisero di seguire la spiaggia per vedere dove finiva. Saltella e saltella … si ritrovarono esattamente nel
punto da dove erano partiti! Ma che strano posto era quello?! Capirono che erano su un’isola, una strana,
bellissima isola senza abitanti. Ormai era notte ed erano tutti molto stanchi. Si accorsero che c’era una specie di grotta lì vicino e decisero di entrarvi per dormire.
Incontro n. 1 B
DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVe
“L’ALBERO MAGICO”: alla ricerca dell’albero magico.
Incontro n. 2 A
EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE
La mattina dopo, quando i POSCINI e le POSCINELLE si svegliarono, trovarono accanto a loro una cassa
piena di sassi. Erano sicuri che la sera prima non c’era. Cercarono in mezzo ai sassi e trovarono … una
pergamena. L’aprirono: c’era un disegno di un grande albero con sotto dei bellissimi fiori e dei funghi. Era
sicuramente un messaggio, ma non capivano di cosa … Ma da dove veniva? Chi l’aveva lasciato?
Decisero di trovare il grande albero, ma …. c’erano alberi dovunque!!! Come si poteva fare per riconoscerlo? I POSCINI e le POSCINELLE si riunirono in consiglio e cercarono di rispondere a questa domanda.
Alla fine decisero che il grande albero doveva: essere grande, avere sotto fiori e funghi. Si incamminarono
alla ricerca del grande albero. Ad un tratto incontrarono una specie di gatto, era il GATTO BARUZZO, un
abitante dell’isola, che diede loro un biglietto. Lo aprirono e c’era un altro disegno: era veramente solo un
pezzo di disegno. Bisognava trovare anche gli altri pezzi, per avere la soluzione.
I POSCINI e le POSCINELLE si organizzarono in gruppetti di 4 e cercarono gli altri 3 pezzi mancanti. Per
trovare gli altri pezzi di messaggio il GATTO BARUZZO aveva dato un altro biglietto ad ogni gruppetto di
4 bambini.
I gruppi di POSCINI e POSCINELLE cercarono a lungo i tre biglietti mancanti, ma senza risultati. Ad un certo punto sentirono un rumore. Si voltarono e videro un POSCI-DINOSAURO! Si spaventarono moltissimo,
ma si accorsero poi che era molto buono, che mangiava l’erbetta e che aveva un altro biglietto per loro.
Incontro n. 2 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
“IL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”: il tesoro
Incontro n. 3 A EQUILIBRIO - MANUALITA’ - MOBILITA’ -FUNZIONI ESECUTIVE
Aprirono il biglietto e trovarono un disegno: era una cassa, sotto ad un grande albero, circondato da fiori e
funghi. L’albero era vicino alla spiaggia. Allora corsero veloci come il vento verso la spiaggia, ma… c’erano
57
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
tante spiagge… così girarono tutta l’isola di corsa. Servivano gli altri due biglietti, per capire da che parte
bisognava andare. Cercarono ancora e dopo tanto cercare trovarono una bottiglia con dentro un rotolino
di carta e un fungo che, sotto al suo cappello, aveva l’ultimo rotolino. Misero insieme i rotolini e formarono
un biglietto unico, che indicava una spiaggia con un grande albero, con sotto fiori e funghi e accanto... una
casetta!
Ma loro non avevano visto case in tutta l’isola! Capirono che c’era qualche cosa di strano. Il principe ALEBAMBO ricordò che avevano qualche cosa che avrebbe potuto aiutarli nel trovare l’albero: una bacchetta
magica che potevano utilizzare.
Ripartirono di corsa, rotolando giù dalle montagne, passando i fiumi a nuoto, e arrivarono di nuovo sulla
spiaggia. Qui si divisero nuovamente in gruppi di 4 POSCINI e ogni gruppo fece un pezzo di disegno raffigurante l’albero, i funghi, i fiori, la cassa, il mare, la casetta. Misero poi insieme i disegni e li mostrarono alla
bacchetta magica.
Si trovarono a correre veloci senza sapere dove stavano andando, saltando fossati, passando su ponti sottilissimi, finché arrivarono alla spiaggia magica e trovarono l’albero, i fiori e i funghi, la casetta. Capirono che
c’era qualche cosa di magico in tutto questo. Iniziarono a scavare e dopo tanta fatica, trovarono una cassa.
Era la cassa del tesoro!!!
Avevano ormai capito che su quell’isola bisognava comporre una canzone magica per aprire le cose e così
si misero in gruppi di 4 POSCINI e POSCINELLE e ciascun gruppo inventò un pezzo di canzone. Misero poi
insieme le canzoni dei gruppi e… la cassa si lasciò aprire.
Dentro trovarono diamanti, pietre preziose, monete d’oro, collane.
Incontro n. 3 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
“L’INCANTESIMO DELLA MAGA MOLACCIA”:
la rottura dell’incantesimo della maga.
Incontro n. 4 - A MOBILITA’, MANUALITA’, FUNZIONI ESECUTIVE
Nel momento in cui aprirono la cassa si guardarono intorno e si accorsero che erano comparsi gli abitanti
dell’isola misteriosa, che erano dei POSCINI e delle POSCINELLE come loro! Il RE POSCINO ringraziò il
principe ALEBAMBO e la principessa BAMBI di avere guidato i POSCINI e le POSCINELLE fino lì e ringraziò
tutti i POSCINI E LE POSCINELLE di quanto avevano fatto, perché in questo modo si era tolto l’incantesimo
fatto dalla maga MOLACCIA, che voleva tutto il tesoro per sé. Divisero il tesoro fra tutti e fecero una grande
festa con musica e balli!
Incontro n. 4 - B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
58
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
È fornita una traccia di lavoro, da sviluppare, a cura delle insegnanti.
VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa
TERZO MODULO: “I bambini rappresentano la storia” I cinque incontri, in breve
COSTRUIAMO I POSCINI E LE POSCINELLE:
costruiamo il nostro POSCINO o POSCINELLA
Incontro n. 1 A MANUALITA’ - FUNZIONI ESECUTIVE
I bambini si trovano in cerchio, con in mezzo una montagna di materiale di recupero, lana, nastro adesivo,
nastri, cartoncini, legni….. (in parte portato da casa).
Ogni bambino/a costruisce il proprio POSCINO – POSCINELLA, con il materiale di recupero. L’insegnante
aiuta a fissare i pezzi (successivamente alcuni pezzi possono essere saldati con colla a caldo).
Incontro n. 1 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”:
progettazione della rappresentazione.
Incontro n. 2a MANUALITA’ - MOBILITA’ - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE
I bambini vengono divisi in gruppi di 4 e ogni gruppo progetta la storia che andrà a rappresentare con
i propri personaggi POSCINI. Ogni gruppo progetta e fa le prove di rappresentazione di tutta la storia,
suddivisa in atti: i vari incontri. I bambini costruiscono con la carta altro materiale importante. Anche l’insegnante, su richiesta dei bambini, può contribuire.
Incontro n. 2b DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”:
Prove di rappresentazione
Incontro n. 3,4a MANUALITà - MOBILITà - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE
Si ripetono le prove fino a che i bambini sono pronti per presentarsi ai genitori
Incontro n. 3-4 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
RAPPRESENTIAMO LA STORIA “VIAGGIO NEL PIANETA DEI POSCINI E DELLE
POSCINELLE – ALLA RICERCA DEL TESORO DELL’ISOLA MISTERIOSA”:
la scatola magica
Incontro n. 5 A MANUALITA’ - MOBILITA’ - EQUILIBRIO - FUNZIONI ESECUTIVE
I gruppi dei bambini/e presentano ai genitori la storia dei POSCINI e delle POSCINELLE.
Grande festa con dolci e bibite, insieme ai genitori e agli insegnanti!
Incontro n. 5 B DISEGNO E RACCONTO - FUNZIONI ESECUTIVE
59
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
Letteratura scientifica di riferimento
sull’attività motoria
AAP, Amer. Acad. of Pediatr. (2013). Physical. activity: Making the right choice for your child. Retrieved
august 15, 2012 from <http://www.healthychildren.org/English/healthy-living/fitness/Pages/Physical-Activity-Make-theRight-Choice-for-Your-Child.aspx>
AHA (2014) The AHA’s Reccommendations for Physical Activity in Children. Retrieved on july 18th, 2014 on )(http://www.heart.
org/HEARTORG/GettingHealthy/Physical-Activity-and-Children_UCM_304053_Article.jsp)
Baker, Olsen, Sorensen, (2007). Childhood body-mass index and risk of coronary heart disease in adulthood. New England
Jour. Of Medic., 357, 2329-2337.
Bandura, A. (2004) Health promotion by social cognitive means. Health Education & Behavior, 31, 143
Blatchford, (1998). The state of play in schools. Child Psych. & Psych. Review, 3(2), 58-67.
Brown, W., H., Pfeiffer, K., A., McIver, K., L., Dowda, M., Addy, C., L., and Pate, R., R. (2009). Social and environmental
factors associated with preschoolers’ nonsedentary physical activity. Child Development, 80(1), 45-5.
Burdette, H., L.,, Whitaker, R., C. (2005). Resurrecting free play in young children: looking beyond fitness and fatness to
attention, affiliation, and affect. Archives of pediatrics & adolescent medicine, 159,(1), 46-50
Convention on the rights of the child (1989) retrive dono july 18th on http://www.cirp.org/library/ethics/UN-convention/
Couper, L.(2011). Putting Play Back into the Playground. Kairaranga, 12(1), 37-42
Fisher, A., Reilly, J., J., Montgomery, C., Kelly, L., Williamson, A., Jackson, D., M., Paton, J., Y. & Grant, S. (2005). Seasonality
in Physical activity and sedentary behavior in young children. Pediatric Excercise Science, 17, 31-40.
Haga, (2008). The relationship between physical fitness and motor competence in children. Child: Care, Health and Devel.,
34, 329-334.
Hands, Rose, Parker & Larkin, (2010). Does perceived competence motor competence or fitness best predict physical activity
among adolescents? Jour. Of Science and Med. In Sport, 12 , e69-e70.
Haywood, K., M., Getchell, N. (2009). Lifespan Motor Development, 5th Ed. Champaign, IL: Human Kinetics
Higgs, C., Balyi, I. & Way, R. (2008). Developing physical literacy: A guide for parents of children ages 0 to 12: A supplement
to Canadian sport for life. Vancouver, BC: Canadian Sport Centres.
ICF(2001). Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute. Erickson, Gardolo (TN).
Jago, R., Baranowsky, T., Baranowsky, J., C., Thompson, D., Greaves, K., A. (2005). BMI from 3-6 y of age is predicted by TV
viewing and physical activity, not diet. Internationa Journal of Obesity, 29, 557-564.
Janz, K., F., Burns, T., L., Torner, J., Levy, S., M., Paulos, R., Willing, M., C. & Warren, J., J. (2001). Physical activity and bone
measures in young children: the Iowa Bone Development study. Pediatrics, 107 (6), 1387-1393
Katzmarzyk P. T., Shen W., Baxter-Jones A., Bell J. D., Butte N. F., Demerath E. W., Gilsanz V., Goran M. I., Hirschler V., Hu H.
H., Maffeis C., Malina, R. M., Müller M. J., Pietrobelli A. & Wells J. C. K., Adiposity in children and adolescents: correlates
and clinical consequences of fat stored in specific body depots. «PEDIATRIC OBESITY» , vol. 7 , n. 5, 2012, pp. e42-e61
Keller H. (2007). Cultures of Infancy. Lawrence Erlbaum Associates
Mc Williams, Benjamin, Hales, Waughn & Ward, (2009). Best-Practice Guidelines for Physical Activity at Child Care. Official
Journal of the American Academy of Pediatrics, 124,1650-59.
Moore, L., L., Gao, D., Bradlee, M., L., Cupples, L. A., Sundarajan-Ramamurti, A., Proctor, M., H., Hood, M., Y., Singer, M.,
R. & Ellison, R., C. (2003). Does early physical activity predict body fat change through childhood? Preventive Medicine,
37(1), 10-17.
NASPE National Association for Sport and Physical Education, (2010) Active Start: a Statement of Physical Activity Guidelines
for Children Birth to age Five. 2nd Edition, Reston, VA, National Association for Sport and Physical Education. Retrieved
august 3, 2013 from http://www.aahperd.org/naspe/standards/nationalGuidelines/ActiveStart.cfm
NASPE National Association for Sport and Physical Education. Active Start: A Statement of Physical Activity Guidelines
for Children Birth to Five Years. Reston, VA: NASPE Publications; 2002 (http://journal.naeyc.org/btj/200605/
NASPEGuidelinesBTJ.pdf).
Ogden, C., O., Carrol, M., D., Curtin, L., R., McDowell, M. , A., Tabak, C., Flegal, K., M. (2006) Prevalence of overweight and
obesity in the United States, 1999-2004. The Journal of the American Med Ass. 295(13), 1549-1555.
Oliver, M, Schofield, G., M., Kolt, G., S., Schulter, P., J. (2007). Pedometer accuracy in physical activity assessment of preschool
children. Journal of Science and Medicine in Sport, 10 (5), 303-10.
OMS, WHO (2014). Physical activity. Retrive on July 18th on http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs385/en/
Pate, R., Pfeiffer, K., Trost, S., Ziegler, P. and Dowda, M. (2004) Physical activity among children attending pre- schools.
Pediatrics, 114, 1258-1263.
Sallis, J., F., Patterson, T., L., McKenzie, T., L., and Nader, P., R. (1988). Family variables and physical activity in preschool
children. Journal of developmental and behavioral pediatrics. 9(2), 57-61.
Sen, A. (1999). Development as Freedom. GB: Oxford University Press.
Stodden, Langerdorter & Roberton, (2009). The association between motor skill competence and physical fitness in young
adults. Research Quarterly for Exer. And Sport, 80, 223-229.
Tortella, Tessaro, Fumagalli, (2012). Percezione-azione: il ruolo dell’educatore nella attribuzione di significato all’ambiente e
al compito, con bambini di 5 anni; in Cruciani M., Cecconi F., (a cura di) Atti del Nono Conv. Ann. Dell’ass. It. Di Scienze
Cogn. (AISC), Un. Di Trento, Trento, 303-308 http://www.aisc-net.org/home/2012/11/24/atti-aisc12/
Vedul-Kjesas, Sigmundsson, Stensdotter, Haga, (2011). The relationship between motor competence, physical fitness and
self-perception in children. Child Care Health Devel. 38(3), 394-402.
WHO (2014) Global strategy on diet, physical activity and health. Retrive on july 18th, 2014 in http://www.who.int/
dietphysicalactivity/childhood_what/en/
60
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
Sulle funzioni esecutive
Bandura, A. (1994). Self-efficacy. In Ramachaudran, V., S. Encyclpedia of human behavior (Eds), 4, 71-81). New York, Ny:
Academic Press. (Reprinted in H. Friedman. (1998). Encyclopedua of mental Health (Eds). San Diego, CA: Academic
Press.
Bergman-Nutley, S., Söderqvist, S., Bryde, S., Thorell, L.B., Humphreys, K., & Klingberg, T. (2011). Gains in fluid intelligence
after training non-verbal reasoning in 4-year-old children: A controlled, randomized study. Developmental Science, 14(3),
591 -601
Best, J., R. (2010). Effects of physical activity on children’s executive function: Contributions of experimental research on
aerobic exercise. Development Review, 30, 331-351.
Blair, C. & Razza, R., P. (2007). Relating effortful control, executive function, and false -belief understanding to emerging math
and literacy ability in kindergarten. Child Development, 78,647-663.
Borella, E., Carretti, B. & Pelgrina, S. (2010). The specific role of inhibition in reading comprehension in goog and poor
comprehenders. Journal of Learning disabilities, 43(6), 541-552.
Braver, T., S., Cohen, J., D., & Barch, D., M. (2002). The role of prefrontal cortex in normal and disordered cognitive control: A
cognitive neuroscience perspective. In Stuss, V. & R., T. Knights (Eds). Principles of frontal lobe function, 428-448. Oxford,
England: Oxford University Press.
Chaddock, L., Pontifex, M., B., Hillman, C., H. & Kramer, A., F. (2011). A review of the relation of fitness and phusical activity
to brain structure and brain function in children. Journal of the international Neuropsychological Society, 17, 1-11.
Davidson, M., C., Amso, D., Anderson, L., C. & Diamond, A. (2006). Development of cognitive control and executive functions
from 4-13 years: Evidence from manipulation of memory, inhibition and task switching. Neuropsychology, 44, 2037-2078.
Davis, C., L., Tomporowski, P., D., McDowell, J., E., Austin, B., P., Miller, P., H., & Yanasak, N., E. (2011). Exercise improves
executive function and achievement and alters brain activation in overweight children: A randomized, controlled trial.
Health,Psychology, 30, 91-98.
Diamond, A., Barnett, W., S., Thomas, J., & Munro, S. (2007). Supporting online material for Preschool Program Improves
Cognitive Control. Science, 317, 1387.
Diamond, A., Barnett, W., S., Thomas, J., & Munro, S. (2007) Preschool Program Improves cognitive control. Science, 318,
1387-1388.
Diamond, A. & Lee, K. (2011). Interventions and programs demonstrated to aid executive function development in children
4-12 years of age. Science, 222 (6045), 959-964.
Diamond, A. (2012). Activities and programs that improve children’s executive functions. Current Directions in Psychological
Science, 21(5), 335-341.
Diamond, A. (2013). Executive Functions. Annual Review of Psychology, 64, 135-168.
Diamond, A. (2013). Want to optimize Executive Functions and Academic Outcomes? Simple, Just Nourish the Human
Spirit, in Zelazo, P., D. & Sera, M., D. (Eds.). Minnesota Symposia on child Psychology: Developing Cognitive Control
Processes: Mechanisms, Implications, and Interventions, 37( 7), 205-230.
Diamond, A., (2014) in Zelazo, P., D., & Sera, M., D. Minnesota Symposia on Child Psychology, volume 37.
Hirt, E., R., Devers, E., E., & McCrea, S., M. (2008). I want to be creative: exploring the role of hedonic contingency theory in
the positive mood cognitive flexibility link. Journal of Personalty and social psychology, 94, 214-230.
Lakes, K., D. & Hoyt, W., T. (2004). Promoting self-regulation through school-based martial arts training. Applied
Developmental Psychology, 25, 283-302.
Lunt, L., Bramham, J., Morris, R., G., Bullock, P., R., Selway, R., P., Xenitidis, K. & David, A., S. (2012). Prefrontal cortex
dysfunction and “jumping to conclusions”: Bias or deficit? Journal of Neuropsychology, 6(1), 65-78.
Moffitt, T., E., Arsenealutl, L., Belsky, D., Dickson, N., Hancox, R., J. & Harrington, H. & Caspi, A. (2011). A gradient of
childhood self-control predicts health, wealth and public safety. Proceedings of the National Academy of Science, USA,
108, 2693-2698.Klingberg, T., Fernell, E., Olesen, P. J., Johnson, M., Gustafsson, P., Dahlström, K., Gillberg, C. G., et al.
(2005). Computerized Training of Working Memory in Children With ADHD-A Randomized, Controlled Trial.Journal of
the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 44(2), 177-186.
Vygotsky, L., S. (1978). Mind in Society: the developmente of Higher Psychological Processes, Harvard Univ. Press, Cambridge,
MA.
Letture consigliate in lingua italiana
Calidoni P., Didattica generale ed educazione motoria, in Mantovani S. (a cura di), Accogliere per Educare. Pratiche e saperi
dei servizi per l’infanzia, Centro Studi per l’infanzia e l’adolescenza, Parmainfanzia, Erikson, Trento 2008.
Fumagalli G. (cur.), Primo sport. L’ambiente e il movimento ideali per crescere sani, Libreria dello Sport, Milano, 2011.
Fumagalli G., Progettare spazi che favoriscono il movimento. Paesaggio Urbano, 2012, fascicolo 1, pp 41-43:
Fumagalli G. (cur.) Parco giochi “Primo Sport 0246” il parco per lo sviluppo senso-motorio del bambino. Ed. Libreria dello
Sport. Mi, 2011.
Fumagalli G. (cur.) Parco giochi e sviluppo senso-motorio. Linee guida per la progettazione. Edizioni Sapere, Padova, 2009.
Tessaro F., Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Armando Editore, Roma 2002
Tessaro F., Il formarsi della competenza. Riflessioni per un modello di sviluppo della padronanza, in “Quaderni di
orientamento”, anno XX, n. 38, 2011, pp. 24-40
Tessaro F., Formazione alla ricerca attraverso la ricerca nell’Inclusive Education, in Minello R. (a cura di)
Formazione&Insegnamento, European Journal of Research on Education and Teaching, numero tematico La formazione
alla ricerca educativa e formativa. Tendenze della ricerca educativa e formativa in contesti italiani e internazionali, Anno
IX, Numero 3, Pensa MultiMedia, Lecce 2011, pp. 115-122
Tessaro F., Lo sviluppo della competenza. Indicazioni e processi per un modello di valutazione, in Margiotta U. (a cura
di), Formazione & Insegnamento. European Journal of Research on Education and Teaching, numero monografico, La
61
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
formazione degli insegnanti: prospettive di ricerca. Traguardo 2020., anno X, numero 1, Pensa MultiMedia, Lecce 2011,
pp. 105-121.
Tortella P., Nuovi spazi per l’educazione dei bambini da 0 a 6 anni: cosa pensano gli insegnanti del parco giochi come luogo
di educazione formale e non formale, in Formazione & Insegnamento - European Journal of Research on Education and
Teaching. Opportunities of learning. Apparatuses, Dynamics, Transformative processes. (a cura di R. Minello), Lecce,
Pensa MultiMedia, settembre 2013, pp. 161-170.
Tortella P., Mente e corpo nella relazione educativa nelle scuole dell’infanzia: lo sviluppo delle capabilities per una buona
qualità della vita/Mind and body in the educational relationship in Kindergarden: the develop of capabilities for a good
quality of life, in Formazione & Insegnamento - European Journal of Research on Education and Teaching, “Capability
approach: Interactions and Practice of Development, ecce, Pensa MultiMedia, marzo 2013, 1, 121-125.
Tortella P., La mente in azione: formazione alla corporeità e alle emozioni dell’insegnante di scienze motorie / Mind in
action: Training physical educator to sense emotions and the body, in Formazione & Insegnamento, numero tematico
La formazione alla ricerca educativa e formativa. Tendenze della ricerca educativa e formativa in contesti italiani e
internazionali, Anno IX, Numero 3, Lecce, Pensa MultiMedia, 2011.
Tortella P., Tessaro F., Fumagalli G., Percezione-azione: il ruolo dell’educatore nella attribuzione di significato all’ambiente e al
compito, con bambini di 5 anni, in Cruciani M., Cecconi F., (a cura di) Atti del Nono Convegno Annuale dell’Associazione
Italiana di Scienze Cognitive (AISC), Università di Trento, Trento 2012, pp. 303-308, ISBN: 978-88-8443-452-4, http://www.
aisc-net.org/home/2012/11/24/atti-aisc12/
Tortella P., Tessaro F., Fumagalli G., Prospettiva ecologica: importanza di ambiente e contesto nello sviluppo motorio dei
bambini, in Cruciani M., Cecconi F., (a cura di) Atti del Nono Convegno Annuale dell’Associazione Italiana di Scienze
Cognitive (AISC), Università di Trento, Trento 2012, pp. 213-218. ISBN: 978-88-8443-452-4, http://www.aisc-net.org/
home/2012/11/24/atti-aisc12/
Tortella P., Parco giochi Primo Sport 0246: il parco di tutti, il parco di ciascuno, Paesaggio Urbano - Urban Design, gennaiofebbraio 2012, ISSN 1120 3544, p. 34-35.
Tortella P., Calidoni P., Tessaro F., Borgogni A., Fumagalli G., Favorire la pratica dell’attività motoria da 3 a 6 anni, Minerva
Edizioni, Bologna 2012
Tortella P., Durigon V., Cappellari D., Fumagalli G., Parco Giochi “Primo-Sport 0246” Il parco per lo sviluppo senso motorio
del bambino, Libreria dello Sport, Milano 2011.
Tortella, Moghetti, Maffeis, Buzzavo, Durigon, Da Dalt, CONI Treviso, Fumagalli, Primo Sport - L’ambiente e il movimento
ideali per crescere sani, Edizioni Libreria dello Sport, Milano, giugno 2011, pag. 65-87.
62
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
Esempio di scheda di valutazione
LEGENDA:
NOME DEL BAMBINO/A
NO=1 POCO=2 ABBASTANZA=3 MOLTO=4
Il bambino è propositivo
nel racconto
Sa portare a termine
la consegna
Sa rappresentare la
storia raccontata con le
proprie capacità
63
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
64
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
65
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
66
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
67
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
68
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
DIARIO DELL’INSEGNANTE
69
MANUALE di attività fisica e sviluppo di capacità di apprendimento scolastico
Indice del manuale
Attività fisica e funzioni esecutive nella scuola dell’infanzia. Miti da sfatare: opinioni correnti...... 4
Introduzione al testo..............................................................................................................................5
PRIMA PARTE
attività fisica e salute..............................................................................................................................6
Le raccomandazioni sulla salute per i bambini in età prescolare da 3 a 5 anni................................8
SECONDA PARTE
Attività fisica nello sviluppo delle capacità fondamentali per l’apprendimento scolastico
(funzioni esecutive).................................................................................................................................9
Alcune considerazioni utili per progettare attività con i bambini che possano contribuire
efficacemente allo sviluppo di funzioni esecutive.............................................................................11
SCHEDE GENERALI di manualità, mobilità, equilibrio.....................................................................14
Scheda generale delle funzioni esecutive..........................................................................................15
TERZA PARTE - IL PROGETTO IN PRATICA
Viaggio nel pianeta dei Poscini e delle Poscinelle: alla ricerca del tesoro dell’isola misteriosa...16
PRIMO MODULO
“La grotta segreta”. I cinque incontri in breve................................................................................. 19
Incontro n. 1 – Funzioni esecutive, mobilità...................................................................................... 21
Incontro n. 2 A – Manualità, Funzioni esecutive............................................................................... 25
Incontro n. 2 B – Manualità, Funzioni esecutive................................................................................ 29
Incontro n. 2 C – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 33
Incontro n. 3 A – Equilibrio, Funzioni esecutive................................................................................ 36
Incontro n. 3 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 40
Incontro n. 4 A – Manualità, Mobilità, Funzioni esecutive............................................................... 43
Incontro n. 4 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 47
Incontro n. 5 A – Equilibrio, Mobilità, Funzioni esecutive................................................................ 49
Incontro n. 5 B – Disegno e racconto, Funzioni esecutive............................................................... 54
SECONDO MODULO
“Il tesoro dell’isola misteriosa”. I quattro incontri, in breve............................................................ 57
TERZO MODULO
“I bambini rappresentano la storia”. I cinque incontri, in breve..................................................... 59
Letteratura scientifica di riferimento.................................................................................................. 60
Esempio di scheda di valutazione...................................................................................................... 63
Diario dell’insegnante......................................................................................................................... 64
70
Consigli agli insegnanti delle scuole dell’infanzia
su come promuovere la salute e il successo scolastico
dei nostri bambini
Guido Fumagalli è ordinario di
Farmacologia presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell’Università di Verona. E' stato preside
della Facoltà di Scienze Motorie
di Verona fino al 2008 e in seguito Delegato del Rettore per la
Ricerca e per i rapporti Internazionali dell'Università di Verona.
Nel 2010 ha istituito il Centro di Ricerca sullo Sviluppo
Motorio nell’Infanzia di cui è Direttore. Con il Centro
si occupa di sviluppo motorio e cognitivo dei bambini
in età prescolare, con particolare attenzione agli effetti
sulla salute.
Su questi argomenti ha pubblicato sia lavori scientifici
che testi diretti ad insegnanti e genitori per promuovere il movimento nei bambini sia a vantaggio della
salute che dello sviluppo cognitivo. E' Direttore del
master post-laurea in “Infanzia e movimento: lo sviluppo da 0 a 6 anni” e di corsi di perfezionamento e
aggiornamento professionale sullo stesso argomento.
E' autore di più di cento pubblicazioni scientifiche apparse su importanti riviste internazionali.
Patrizia Tortella è assegnista
di ricerca presso il Centro di
Ricerca sullo Sviluppo Motorio nell’Infanzia dell’Università
di Verona. Studia lo sviluppo
motorio e cognitivo e gli effetti
sull’apprendimento scolastico
di bambini in età prescolare. Ha
progettato e curato la realizzazione dei Parchi Gioco PRIMO
SPORT 0246 di Treviso, Verona e Roma e dei parchi
didattici realizzati presso tre scuole dell'infanzia della
Provincia di Verona. Ha esperienza professionale di 20
anni di lavoro con l'infanzia maturata nell'associazione
Cemef-Libertas Verona di cui è Presidente. E' coordinatrice didattica del master di primo livello: “Infanzia
e movimento - lo sviluppo da 0 a 6 anni” e di corsi di
perfezionamento e aggiornamento professionale sullo
stesso argomento presso l’Università di Verona. Collabora per i suoi progetti di ricerca con l'Università di
Trondheim in Norvegia e con l'Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Spagna. E' autrice di pubblicazioni
su riviste internazionali e di testi di consultazione sullo
sviluppo motorio e cognitivo nell'infanzia e sulla realizzazione di parchi-gioco dedicati allo sviluppo motorio
nell'infanzia.
www.0246.it
Fly UP