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Reazioni Organiche
Reazioni Organiche 1 Scrivere le equazioni per le reazioni organiche • Le equazioni delle reazioni organiche sono indicate da una freccia singola (→) tra materiale di partenza e prodotto a meno che non siano d’equilibrio. • Il reagente si può scrivere sulla sinistra dell’equazione o sopra la freccia. • Sebbene il solvente venga spesso omesso, bisogna tener presente che la reazione si fa in solvente liquido. • Solvente e temperatura possono essere aggiunti sopra o sotto la freccia. • I simboli “hν” e “∆” sono usati per le reazioni che richiedono luce e calore rispettivamente. 2 Scrivere le equazioni per le reazioni organiche Br + Br2 Br Br2 Br Br Br2 hν o ∆ CCl4 Br Br 3 Scrivere le equazioni per le reazioni organiche • Quando si scrivono due reazioni in sequenza, senza scrivere il composto intermedio, gli stadi vengono numerati. 1° stadio O H3C 1. CH3MgBr CH3 2. H2O 2° stadio CH3 H3C CH3 + (HOMgBr) CH3 il sottoprodotto inorganico viene spesso omesso 4 Come guardare le reazioni 1. Cercare il tipo di reazione, ossia quale tipo di reazione avviene. 2. Come avviene la reazione, ossia il meccanismo. 5 Tipi di reazioni • • • • Reazioni di sostituzione Reazioni di addizione Reazioni di eliminazione Riarrangiamenti o trasposizioni 6 Scrivere le equazioni per le reazioni organiche • Una sostituzione è una reazione nella quale un atomo o un gruppo di atomi viene sostituito da un altro atomo o gruppi di atomi. • In una sostituzione generale, Y sostituisce Z su un atomo di carbonio. C Z + Y C Y + Z Z = H o un eteroatomo 7 Tipi di reazioni organiche • Le reazioni di sostituzione coinvolgono legami σ : un legame σ si rompe e un altro si forma sullo stesso carbonio. • Gli esempi più comuni sono quelli in cui Z è un H o un atomo più elettronegativo del carbonio. CH3−Cl + I− CH3−I + Cl− Cl sostituisce I O H3C Cl + O OHH3C OH sostituisce Cl + ClOH 8 Tipi di reazioni organiche • Eliminazione è una reazione nella quale elementi del materiale di partenza vengono persi e si forma un legame π. C C X Y + reagente 2 legami σ si rompono H H H C C H perdita di HBr H Br C C HO X Y legame π si forma H H C C H H + OH- H2SO4 perdita di H2O + H + H2O + Br- + H2O 9 Tipi di reazioni organiche • Addizione è una reazione nella quale elementi vengono aggiunti al materiale di partenza. C C + C C X Y X Y legame π si rompe 2 legami σ si formano H H H C C H H Br H H + HBr C C H H + H2O H2SO4 HO H 10 Tipi di reazioni organiche • Le reazioni di addizione e di eliminazione sono opposte. Un legame π si forma nelle reazioni di eliminazione, un legame π si rompe nelle reazioni di addizione. Eliminazione si rompe un legame π –XY C C X Y C C + XY si forma un legame π Addizione 11 Reazione di trasposizione o riarrangiamento • Ha luogo quando un singolo reagente subisce una riorganizzazione di legami e atomi per dare un prodotto isomero. CH3CH2 H C C H H3C H H C C H CH3 12 Un meccanismo di reazione… • descrive come avviene una reazione. • descrive che cosa avviene in ogni stadio della trasformazione. • descrive quali legami si rompono e in quale ordine, quali legami si formano e in quale ordine e la relativa velocità di ogni stadio. • rende conto di tutti i reagenti usati, di tutti i prodotti formati e la loro quantità. 13 Rottura e formazione di legami • Indipendentemente dal numero di stadi, ci sono solo due modi per rompere un legame: i due elettroni di legame si possono dividere in modo uguale o diseguale tra i due atomi del legame • La rottura del legame in modo uguale tra gli atomi si chiama rottura omolitica o omolisi A―B → Ax + xB • L’omolisi genera intermedi reattivi non carichi con elettroni spaiati. Notare le frecce ad una sola punta che indicano movimento di 1 elettrone 14 Rottura e formazione di legami • La rottura del legame in modo diseguale è detta rottura eterolitica o eterolisi. Quando A e B hanno elettronegatività diverse, gli elettroni restano sull’atomo più elettronegativo: A–B → A+ + B:– → A:– + B+ L’eterolisi genera intermedi reattivi carichi. Notare la freccia a due punte che indica movimento di 2 elettroni • Omolisi e eterolisi richiedono energia 15 Rottura e formazione di legami • L’omolisi genera due specie con elettroni spaiati. • Un intermedio reattivo con un elettrone singolo è chiamato radicale. • I radicali sono altamente instabili perché contengono un atomo privo di ottetto. • L’eterolisi genera un carbocatione o un carbanione. • Sia i carbocationi che i carbanioni sono intermedi instabili: – Un carbocatione è circondato da 6 elettroni – Un carbanione ha una carica negativa sul carbonio che ha una elettronegatività intermedia. 16 Rottura e formazione di legami Omolisi C Z C + Z I radicali sono intermedi di reazioni radicaliche Radicale Eterolisi C Z C + Z Carbocatione C Z C Intermedi ionici sono intermedi di reazioni polari + Z Carbanione 17 Rottura e formazione di legami • Radicali e carbocationi sono elettrofili perché contengono un carbonio con carenza elettronica. • I carbanioni sono nucleofili perché contengono un carbonio con un lone pair. C C C Radicale Carbocatione Carbanione C non hanno l’ottetto C ha l’ottetto con un lone pair 18 Formazione di legami • La formazione dei legami avviene in due modi: – Due radicali donano ciascuno 1 elettrone. – Due ioni con carica opposta si avvicinano, lo ione negativo dona entrambi gli elettroni allo ione positivo. Ax + xB → A–B A+ + B:– → A–B • La formazione dei legami rilascia energia. 19 Energia di dissociazione dei legami • L’energia di dissociazione di un legame è l’energia richiesta per rompere omoliticamente un legame. A–B → Ax + xB ∆H° = energia di dissociazione del legame omolisi richiede energia • L’energia assorbita o rilasciata in una reazione ha come simbolo ∆H°, ed è detta variazione di entalpia o calore della reazione. Quando ∆H° è >0, energia viene assorbita e la reazione è endotermica Quando ∆H° è <0, energia viene rilasciata e la reazione è esotermica 20 Energia di dissociazione dei legami • Siccome la rottura di legami richiede energia, le energie di dissociazione dei legami sono sempre numeri positivi e l’omolisi è sempre endotermica. • Viceversa, la formazione di legami rilascia sempre energia e quindi è sempre esotermica. – Ad es. il legame H–H richiede +104 kcal/mole per rompersi e rilascia –104 kcal/mole quando si forma. La rottura di legame è endotermica H–H ∆Η° = + 104 kcal/mole È richiesta energia Hx + xH ∆Η° = – 104 kcal/mole Viene rilasciata energia La formazione di legame è esotermica 21 Energia di dissociazione dei legami • Paragonare energie di dissociazione dei legami equivale a paragonare forze di legame. • Più forte è il legame, maggiore è la sua energia di dissociazione. • Le energie di dissociazione dei legami diminuiscono in una colonna della tabella periodica. • Generalmente, legami più corti sono anche più forti. aumenta la grandezza dell’alogeno CH3–F ∆H° = 109 kcal/mole CH3–Cl CH3–Br 84 kcal/mole 70 kcal/mole aumenta la forza di legame CH3–I 56 kcal/mole 22 Energia di dissociazione dei legami • Le energie di dissociazione dei legami sono usate per calcolare la variazioni di entalpia (∆H°) in una reazione in cui parecchi legami si rompono e si formano. • Quando ∆H° è positivo, più energia è richiesta per rompere i legami di quanto non venga rilasciata per la formazione dei legami. I legami dei composti di partenza sono più forti dei legami formati nei prodotti. • Quando ∆H° è negativo, più energia è rilasciata per la formazione dei legami di quanto non venga richiesta per rompere dei legami. I legami dei prodotti sono più forti dei legami nei reagenti. ∆H° variazione totale di entalpia = somma dei ∆H° dei legami rotti + somma dei ∆H° (–) dei legami formati 23 Energia di dissociazione dei legami Consideriamo l’ossidazione dell’isottano e glucosio per dare CO2 e H2O. isottano Energia è rilasciata glucosio • ∆H° è negativa, entrambe le reazioni sono esotermiche. • Sia l’isottano che il glucosio rilasciano energia perché i legami dei prodotti sono più forti che quelli dei reagenti. 24 Energia di dissociazione dei legami • Le energie di dissociazione dei legami hanno limitazioni importanti – Mostrano solo le variazioni di energia totale. Non dicono nulla del meccanismo di reazione o quanto velocemente procede una reazione. – Sono determinate in fase gassosa, mentre la maggior parte delle reazioni organiche avvengono in un solvente nel quale l’energia di solvatazione contribuisce alla entalpia totale di una reazione. – Sono indicatori imperfetti delle variazioni di energia di una reazione. Tuttavia usando le energie di dissociazione dei legami per calcolare ∆H° ci fornisce una utile approssimazione delle variazioni di energia che hanno luogo quando legami si rompono e legami si formano in una reazione. 25 Termodinamica • Affinché una reazione sia utile, l’equilibrio deve favorire i prodotti e la velocità di reazione deve essere abbastanza alta per formarli in un tempo ragionevole. Queste due condizioni dipendono dalla termodinamica e dalla cinetica rispettivamente. • La termodinamica mostra quali sono le energie dei reagenti e dei prodotti e le loro rispettivi quantità all’equilibrio. • La cinetica descrive le velocità di reazione. • La costante di equilibrio, Keq, è un’espressione matematica che mette in relazione le quantità dei reagenti e dei prodotti all’equilibrio. A + B C + D K eq = [prodotti] [C][D] = [materiale di partenza ] [ A][B] 26 Termodinamica • La grandezza di Keq esprime se all’equilibrio predominano i reagenti o i prodotti. • Quando Keq > 1, l’equilibrio favorisce i prodotti e l’equilibrio è spostato a destra. • Quando Keq < 1, l’equilibrio favorisce i reagenti e l’equilibrio è spostato a sinistra. • Affinché una reazione sia utile Keq deve essere > 1 ossia l’equilibrio deve favorire i prodotti. • La posizione dell’equilibrio è determinato dalle energie relative dei reagenti e dei prodotti. • ∆G° è la differenza di energia totale tra prodotti e reagenti. Variazioni di energia libera ∆G° = G°prodotti - G°reagenti 27 Termodinamica • Relazione tra ∆G° e Keq G°prodotti ∆G° > 0 G°reagenti Keq < 1 reagenti più stabili L’equilibrio favorisce i reagenti Energia libera Energia libera L’equilibrio favorisce le specie a E più bassa G°reagenti ∆G° < 0 Keq > 1 G°prodotti prodotti più stabili L’equilibrio favorisce i prodotti 28 Termodinamica • ∆G° è legato alla costante di equilibrio Keq dalle seguente equazione: • ∆G° = –2.303RTlogKeq R = 1.987 cal/Kmole T = temperatura in Kelvin Keq dipende dalla differenza di energia tra reagenti e prodotti • Quando Keq > 1, log Keq è positivo, il che rende ∆G° negativo, e energia viene rilasciata. Così l’equilibrio favorisce i prodotti quando l’energia dei prodotti è minore dell’energia dei reagenti. • Quando Keq < 1, log Keq è negativo, il che rende ∆G° positivo, e energia viene assorbita. Così l’equilibrio favorisce i reagenti quando l’energia dei prodotti è maggiore dell’energia dei reagenti. 29 Termodinamica • Composti che hanno energia minore hanno maggiore stabilità. • L’equilibrio favorisce i prodotti quando sono più stabili (a più bassa energia) dei reagenti. • Siccome ∆G° dipende dal log Keq, un piccolo cambiamento in energia corrisponde, all’equilibrio, a una grande differenza nella quantità relativa di reagenti e prodotti. 30 ∆G° e Keq a 25°C per la reazione A→ B ∆G° Keq Percentuale relativa di A e B all’equilibrio +4.2 10-3 Essenzialmente A (99.9%) +2.8 10-2 A>B 100 volte +1.4 10-1 A>B 10 volte 0 1 Percentuali uguali di A e B –1.4 101 A<B 10 volte –2.8 102 A<B 100 volte –4.2 103 Essenzialmente B (99.9%) Una piccola differenza in energia libera corrisponde a una grande differenza nelle percentuali di A e B all’equilibrio 31 Entalpia e Entropia • ∆G° dipende da variazioni di entalpia ∆H° e da variazioni di entropia, ∆S°. • La variazione di entropia, ∆S°, è una misura del cambiamento nel disordine del sistema. – Maggiore è il disordine maggiore è l’entropia. Le molecole gassose si muovono più liberamente delle molecole liquide e hanno maggiore entropia. Le molecole cicliche hanno rotazione più ristretta delle acicliche analoghe e hanno minore entropia. 32 Entalpia e Entropia • ∆S° is (+) quando i prodotti sono più disordinati dei reagenti. • ∆S° is (–) quando i prodotti sono meno disordinati dei reagenti. • Le reazioni che avvengono con aumento di entropia sono favorite. • ∆G° è in relazione con ∆H° e ∆S° dalla seguente equazione: ∆G° = ∆H° variazione di energia totale – T∆S° cambiamento nel disordine variazione di energia dei legami 33 Entalpia e Entropia • Questa equazione indica che la variazione di energia totale è dovuto a due fattori: la variazione di energia dei legami e la variazione di disordine. • Il cambiamento nell’energia di legame può essere calcolata dalle energie di dissociazione dei legami. • Le variazioni di entropia sono importanti quando: – Il numero di molecole dei reagenti differisce dal numero di molecole dei prodotti nell’equazione della reazione bilanciata. – Una molecola aciclica viene ciclizzata in una ciclica o una ciclica è convertita in una aciclica. 34 Entalpia e Entropia un singolo reagente X–Y A―B → Ax + xB X Y ciclizzaz. due prodotti l’entropia aumenta e favorisce i prodotti moto più ristretto l’entropia diminuisce e favorisce i reagenti • Nella maggior parte delle reazioni che non sono condotte ad alta t, il termine entropico (T∆S°) è piccolo paragonato al termine entalpico (∆H°), e di solito viene trascurato. ∆G° = ∆H° Il cambiamento di energia totale è approssimata alla variazione dell’energia dei legami 35 Diagrammi energetici • Un diagramma energetico è una rappresentazione schematica delle variazioni di energia che hanno luogo quando i reagenti sono convertiti nei prodotti. • Un diagramma energetico è un plot di energia (y) contro il progredire della reazione, spesso indicata come coordinata di reazione (x). • La differenza di energia tra reagenti e prodotti è ∆H°. Se i prodotti hanno energia minore dei reagenti, la reazione è esotermica e energia viene rilasciata. Se i prodotti hanno energia maggiore dei reagenti la reazione è endotermica e energia viene consumata. • Il massimo di energia che si osserva quando una reazione procede da reagenti a prodotti è detto stato di transizione, che non può essere isolato. • La differenza di energia tra stato di transizione e i materiali di partenza è detta energia di attivazione, Ea. 36 Diagrammi energetici • Reazione generale a uno stadio: A–B + C:– → A:– + B–C Questo legame si rompe Questo legame si forma Energia Stato di transizione I prodotti hanno energia minore dei reagenti Coordinata di reazione 37 Diagrammi energetici • L’energia di attivazione è la minima quantità di energia necessaria per rompere i legami nei reagenti. • Maggiore è Ea, maggiore è la quantità di energia necessaria per rompere i legami, più lenta è la reazione. • La struttura dello stato di transizione è un qualcosa tra le strutture dei materiali di partenza e dei prodotti. Ogni legame che è parzialmente formato o rotto si scrive con una linea tratteggiata. Ogni atomo che guadagna o perde una carica possiede una carica parziale nello stato di transizione. • Gli stati di transizione sono scritti in parentesi quadra, con doppia spada soprastante (‡). δ– [A----B---- δ– Legame parzialmente rotto Legame parzialmente formato 38 Diagrammi energetici Esempio 3 Ea grande B reazione lenta ∆H° > 0 reazione endotermica Ea piccola B reazione veloce ∆H° > 0 reazione endotermica Energia Energia Esempio 1 ∆H°>0 ∆H°>0 coordinata di reazione coordinata di reazione Esempio 4 Ea grande B reazione lenta ∆H° < 0 reazione esotermica Ea piccola B reazione veloce ∆H° < 0 reazione esotermica Energia Energia Esempio 2 ∆H°<0 coordinata di reazione ∆H°<0 coordinata di reazione 39 Diagrammi energetici • Consideriamo la seguente reazione a due stadi: Stadio 1°: eterolisi del legame A-B A―B → A:– + B+ si rompe un legame Stadio 2°: formazione del legame B-C B+ + C:–→ B―C B+ è un intermedio si forma nel 1° stadio si consuma nel 2° si forma un legame • Per ogni stadio deve essere scritto un diagramma energetico • I due diagrammi devono essere combinati per formare un diagramma energetico per la reazione totale a due stadi. • Ogni stadio ha la sua barriera energetica e un suo stato di transizione al valore massimo di E. 40 Diagrammi energetici Stadio 1 Energia Stato di transizione Stadio 1 ∆H° per lo stadio 1 è positivo perché occorre energia per rompere il legame A-B coordinata di reazione 41 Diagrammi energetici Stadio 2 Energia Stato di transizione Stadio 2 ∆H° per lo stadio 2 è negativo perché energia è rilasciata quando si forma il legame B-C coordinata di reazione 42 Diagrammi energetici Diagramma completo per la reazione A―B + C:– → A:– + B―C Energia 2 stati di transizione Questa differenza di energia è la ∆H° totale per il processo a due stadi ∆H° totale è esotermica stadio rate-determining rate-determining step coordinata di reazione 43 Cinetica • La cinetica è lo studio delle velocità di reazione. • Ricordare che Ea è la barriera energetica che deve essere superata affinché i reagenti si convertano nei prodotti. Energia Più grande è Ea, più lenta la reazione reazione più lenta reazione più veloce coordinata di reazione 44 Cinetica • Maggiore è la concentrazione, più alta la velocità. • Maggiore è la temperatura, più alta la velocità. • ∆G°, ∆H°, e Keq non determinano la velocità della reazione. Queste grandezze indicano la direzione dell’equilibrio e la energia relativa dei reagenti e dei prodotti. • Una legge di velocità o un’equazione della velocità mostra la relazione tra la velocità della reazione e la concentrazione dei reagenti. Viene determinata sperimentalmente. velocità = k [reagenti] costante di velocità concentrazione dei reagenti 45 Cinetica • Reazioni veloci hanno grandi costanti di velocità. • Reazioni lente hanno piccole costanti di velocità. • La costante di velocità k e l’energia di attivazione Ea sono inversamente proporzionali. Una grande Ea corrisponde a una piccola k. • In un meccanismo a un solo stadio l’equazione di velocità contiene i termini di concentrazione di tutti i reagenti. • In un meccanismo a un più stadi l’equazione di velocità contiene i termini di concentrazione dei soli reagenti che intervengono nello stadio rate-determining. • L’ordine di una equazione di velocità è uguale alla somma degli esponenti dei termini di concentrazione nell’equazione della velocità. 46 Cinetica • Reazione ad uno stadio A―B + C:– → A:– + B―C Entrambi i reagenti sono coinvolti in uno stadio Entrambi i reagenti determinano la velocità velocità = k[AB][C:–] Somma dei due esponenti = 2 Equazione di velocità del secondo ordine 47 Cinetica • Reazione a due stadi Una reazione a due stadi ha uno stadio lento (ratedetermining) e uno stadio veloce. La reazione non può aver luogo a velocità maggiore del suo stadio lento (rate-determining). Nell’equazione della velocità compare solo la concentrazione dei reagenti che entrano nello stadio lento. A―B → A:– + B+ C:– → B―C Solo AB è coinvolto nello stadio rate-determining Solo [AB] determina la velocità velocità = k[AB] Equazione di velocità del primo ordine 48 Catalizzatori • Alcune reazioni non procedono a una velocità ragionevole a meno che non si aggiunga un catalizzatore. • Un catalizzatore è una sostanza che velocizza la reazione abbassandone la Ea. Si ritrova immutato e non appare nei prodotti. Ea catalizzata Energia Ea non catalizzata reazione non catalizzata, più lenta, Ea > prodotti reazione catalizzata, più veloce, Ea < reagenti coordinata di reazione 49