SI AVVICINA IL MOMENTO DEI SALUTI La quinta A al lavoro L
by user
Comments
Transcript
SI AVVICINA IL MOMENTO DEI SALUTI La quinta A al lavoro L
I mitici alunni di 5^A Quattro domande al nostro capo Un lavoro utile per la scuola CI PRESENTIAMO INTERVISTA ALLA DIRIGENTE A pag. 2 INTERVISTA AGLI AUSILIARI A pag. 3 A pag. 1 SI AVVICINA IL MOMENTO DEI SALUTI Della maestra Paola Cari alunni, si sta avvicinando il momento di salutarci, infatti a breve terminerete il vostro primo ciclo di studi. È una tappa molto importante e mi emoziona pensare di avervi accompagnato fin qui. Ci conosciamo da cinque anni e quando vi ho visto la prima volta eravate dei cuccioli impauriti, in questi cinque anni siete cresciuti tanto da superarmi addirittura in altezza talvolta. Ma non è solo questa la crescita che vedo quando vi osservo. Siete maturati come persone affrontando le numerose esperienze che gli insegnanti e la scuola tutti vi hanno proposto in questo quinquennio. Avete imparato ad affrontare la fatica dello studio e della concentrazione, vi siete confrontati con le gioie ma anche con qualche delusione in seguito ai risultati ottenuti, avete capito (mi auguro!) l’importanza dell’impegno e della serietà per raggiungere un obiettivo. Soprattutto, però, vi siete messi in gioco come persone nel rapporto con i compagni e con gli adulti. La scuola, infatti, non è solo il luogo dell’apprendimento ma anche dell’amicizia, del gioco ricreativo, della collaborazione e della conoscenza reciproca. Credetemi se vi dico che è stato per me un privilegio osservarvi affrontare queste esperienze non facili cercando di aiutarvi ogni qualvolta le necessità lo richiedevano. Infatti ciò che ha permesso anche a me di crescere con voi (vi sembrerà strano ma non si finisce mai di crescere, neanche da adulti!!), mi ha messo in discussione tante volte, perché era necessario pensare agli interventi giusti da affrontare con ciascuno di voi. Alla fine tutto questo ha sviluppato un senso di affetto reciproco che mi fanno pensare a voi come ai “miei bimbi” e sento già un pizzico di nostalgia a pensare che ci saluteremo presto. Tuttavia la ricchezza di affetto ed esperienze condivise insieme ormai fanno parte di me e spero resterà come un legame forte anche in futuro. Quindi grazie a tutti voi per questa ricchezza e in bocca al lupo per il futuro scolastico che vi attende. Coraggio, con un bagaglio così ricco e prezioso non dovreste avere difficoltà ad affrontarlo! La quinta A al lavoro L’ESPERIENZA DEL GIORNALE Quest’anno, la nostra maestra ci ha insegnato com’è composta una redazione, l’ordine degli articoli e lo svolgimento della giornata di un quotidiano. Per arricchire le nostre conoscenze abbiamo anche visitato la sede della redazione del Corriere Adriatico di Ancona. Avendo trovato l’argomento molto interessante, abbiamo deciso di creare un giornale di classe, dividendoci in gruppi secondo gli argomenti e trasformandoci in giornalisti in “erba”! L’esperienza è stata divertente ed istruttiva, speriamo che piaccia anche ai nostri lettori! pag. 1 interni CI PRESENTIAMO… di Benedetta Di F. e Isabella S. In una scuola ci sono tanti bambini, ma in una classe ce ne sono alcuni veramente speciali. Questi sono gli alunni della 5^A che ormai sono pronti per “volare” passando dalla Scuola Primaria a quella Secondaria di 1° grado, dove il cielo sarà tutto loro, grazie alla maestra Paola che gli ha insegnato, con pazienza e con amore, ad aprire le ali e a staccare il volo. È la classe più varia, ma soprattutto la più pasticciona e confusionaria, in grado di far infuriare la persona più calma dell’Universo. Sono tutti uguali perché sono bambini, ma diversi nel carattere e nel comportamento. Ci sono Giorgia e Matteo che sono i più vivaci: Giorgia è esuberante e attiva, dà gioia e allegria alla classe. Matteo non sta mai zitto e da grande potrebbe fare il clown; è un po’ fissato con la playstation e a volte si dimentica di svolgere i compiti assegnati per casa. Poi ci sono: Chiara C., Fabio, Maddalena e Jessica. Chiara è spiritosa e solare, Fabio non si stacca mai dalla cattedra perché vuole sempre stare vicino alla maestra, è all’apparenza calmo poi quando sta con il suo gruppetto di amici si scatena; Maddalena si perde nei suoi pensieri durante le lezioni, ma nello sport diventa partecipe ed attiva. Jessica è un po’ lenta nello svolgere i compiti assegnati, infatti non sempre riesce a consegnare il lavoro nei tempi stabiliti. Poi c’è quella dell’ “evva bè” che è Aurora S. , quando la maestra la interroga e lei risponde in modo sbagliato, la maestra le dice:- Aurora non hai studiato?- lei con un filo di voce dice:-Evva beè!!- Questo perché è una bambina molto chiusa e non riesce ad esprimere le emozioni che prova. Poi ci sono quelle “del caffè”, cioè quando al mattino la maestra arriva dicono:Maestra vado a prenderti il caffè?! Esse sono Camilla, Cecilia e Aurora F. Inoltre Camilla, come vede arrivare la maestra, va da lei e la saluta mostrandole il suo abbigliamento “chic”, perché è molto vanitosa. Aurora conosce la storia quasi a memoria, è simpaticissima, allegra e quando vuole anche chiacchierona. Cecilia è molto brava a scuola e nello sport, ma ogni tanto se la prende. Poi c’è quello del “ciuffo” che è Valente, così soprannominato perché spesso si tira indietro il ciuffo dei capelli, lui vuol sembrare un duro, ma come tutti è un po’ fifone. Poi c’è la migliore amica di Giorgia, anche se è il suo opposto: Chiara F. che si puo’ definire un po’ “piagnucolona”. Lei ogni tanto si vanta della sua bravura, ma, in verità, lo è davvero. Poi ci sono Naima, Veronica e Amalia, tutte e tre buone bambine ma un po’ troppo “ O quanto si bella maé !! ”. Ma ormai la maestra non si stupisce più delle sorprese di Naima, che, certe volte , si mette in mezzo a cose che non la riguardano. Veronica, timida, ogni tanto si sa divertire e può sembrare dispettosa. Amalia per lei ogni scusa è buona per non venire a scuola e non fare i compiti. Poi ci sono i frettolosi che sono sinceri amici e bravi a scuola: Francesco il libro parlante più completo, sempre pronto a dare delle risposte corrette e ad accoglierti come amico/a; Leonardo nel disegno non è un asso, ma con le battute ci sa fare. Infine ci sono: Isabella che è, a volte, capricciosa ma gentile e altruista, Benedetta tranquilla e solare. Insomma siamo una classe eterogenea ed è questa la nostra ricchezza! pag. 2 .Quattro domande al nostro capo INTERVISTA ALLA DIRIGENTE di Camilla M., Francesco M., Benedetta Di Filippo. Era il 20 Aprile 2015 e dovevamo intervistare la nostra dirigente. Eravamo emozionati perché era la prima volta che parlavamo con lei. Mentre eravamo davanti la porta del suo ufficio abbiamo ripensato al film “ Matilda è magica” dove c’era una direttrice dall’aspetto burbero, arcigno, con baffoni e così immaginavamo anche lei. Invece, appena abbiamo bussato alla sua porta, ci ha risposto una vocina delicata e cordiale, subito ci siamo un po’ calmati. Appena entrati nel suo ufficio, lei gentilmente ci ha invitato a sedere su tre comodissime sedie e ci ha chiesto il perché della nostra visita. Noi pronti le abbiamo risposto che le dovevamo porgere delle domande per scrivere un articolo su di lei nel nostro giornalino di classe. Subito abbiamo iniziato con l’intervista. 1) Come si è sentita quando ha saputo che sarebbe diventata la dirigente del nostro Istituto? Mi sono sentita molto onorata di essere la dirigente di questa scuola. Avervi conosciuto è stato bello. 2) Le piace il suo lavoro? Sì, svolgo il mio lavoro con passione. La forza di andare avanti me la danno gli studenti quando vedo sul loro volto la gioia di imparare e studiare. 3) Ha incontrato delle difficoltà a integrarsi in questa scuola? No, non ho incontrato difficoltà in questa scuola. 4) È contenta dei risultati degli alunni di questa scuola? La preparazione dei miei alunni mi sembra molto elevata, ma bisogna sempre impegnarsi per fare di più. 5) Secondo lei gli insegnanti svolgono un buon lavoro? Sì, tutti gli insegnanti svolgono un buon lavoro, sicuramente quelli della primaria sono “api operose” perché danno le basi. 6) Lei pensa che la nostra scuola sia organizzata al massimo? È una scuola valida, ma bisognerebbe migliorarla a livello tecnologico acquistando nuovi computer e LIM. 7) Le è mai capitato di punire alunni? Non ho mai punito alunni della scuola primaria. La punizione non avviene attraverso me, ma è valutata da un consiglio di classe composto da insegnanti della scuola primaria. 8) Quale consiglio darebbe a noi alunni 5^ che a Settembre frequenteremo la Scuola Media? La cosa importante è trovare sempre la curiosità degli argomenti, perché se si rimane con dei limiti non si conosceranno a fondo le cose; sono necessarie le conoscenze e le competenze nell’arco della vita! 9) Il servizio svolto da Nerina Michelangeli, secondo lei, ci è d’aiuto? Sì, perché vi aiuta ad apprendere e ad allargare le vostre conoscenze. 10) Che ne pensa di questo Istituto? Questo Istituto è ben strutturato e abbastanza accogliente. Finita l’intervista la direttrice ci ha fatto scattare una foto dalla maestra Rita per immortalare quel bellissimo momento. Appena siamo tornati in classe, i nostri compagni ci hanno chiesto come era andata e noi con un sorriso abbiamo risposto: - Tutto bene, è stata un esperienza fantastica! pag. 3 Un lavoro fondamentale per il plesso di Ripatransone INTERVISTA AGLI AUSILIARI di Leonardo A. e Valente S. Prima di iniziare questa intervista, abbiamo il dovere di ringraziare tutto il personale ausiliare della scuola perché riteniamo che il lavoro che svolgono è utilissimo e necessario per il buon funzionamento dell’edificio scolastico. Perciò dobbiamo portare un gran rispetto per loro, perché risistemano sempre tutto ciò che noi mettiamo in disordine, ci sorvegliano quando la nostra maestra si assenta in alcuni momenti. In questi cinque anni essi sono stati gentili, premurosi nei nostri confronti, certo non sono mancate le sgridate perché, a volte, non rispettavamo le regole scolastiche, però i loro rimproveri sono serviti a farci capire il rispetto per le persone e per le cose... Dalle domande poste abbiamo ricavato molte informazioni su come svolgono il lavoro qui. Il signor Goffredo ci ha comunicato che svolge il suo lavoro da 28 anni, mentre la signora Nicoletta lavora da 17 anni. Quest’anno sono entrati altri due bidelli: la signora Patrizia e il signor Silvano e per loro questa è un’esperienza nuova. Il lavoro piace a tutti loro e consiste nello svolgere diverse mansioni: al mattino accolgono gli alunni e li sorvegliano fino a quando non suona la campanella, nell’arco della mattinata fanno le fotocopie, ritirano i beidge per la mensa e distribuiscono la frutta nelle classi. Dopo la ricreazione puliscono i corridoi e i bagni. Alla fine della mattinata si trovano le aule sporche, disordinate e per loro è molto faticoso pulire e sistemare. Comunque grazie di tutto, siete i migliori bidelli! LETTERA ALLE CUOCHE di Aurora S. e Chiara F. Care cuoche, Grazie per la fatica che impiegate nel preparare tutti i nostri pasti, per la pazienza che avete con noi bambini che, a volte, diventiamo molto chiassosi, fastidiosi e difficili da sopportare. Per noi il vostro cibo è delizioso come: le polpette con il sugo, i tortellini con panna e prosciutto cotto, il polpettone, le cotolette di carne panate e gli gnocchi. Però abbiamo una piccola richiesta da farvi: siccome è il nostro ultimo anno di scuola primaria, gradiremmo mangiare qualche volta le patatine fritte!! Se non vi è possibile esaudire la nostra richiesta, non importa... Noi vi vogliamo bene lo stesso. POESIA PER NERINA Cara Nerina ti dedichiamo questa poesia perché sei come la fata turchina che con la tua magica bacchetta fai salire in biblioteca tutti i bambini in fretta. I libri sono il tuo mondo intorno al quale noi scolari facciamo un bel girotondo. Scegliamo libri in continuazione dal più avventuroso a quello scherzoso perché la lettura è la nostra vocazione. Ci fai tanti complimenti per i tanti libri letti e noi siamo molto contenti. Spesso voli con la fantasia entri in classe e ci reciti una tua poesia. Un altro anno verremo lassù dove non si gioca e non si riposa tu sarai per noi un tiramisù. Sei importante per noi alunni di quinta per la tua tenacia e simpatia rimarrai nel nostro cuore dipinta. Cecilia C. pag. 4 esteri La classe quinta si prepara per la scuola Media Esperienza con la Scuola Secondaria di 1° grado IL PASSAGGIO ALLA SCUOLA SECONDARIA CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO di Giorgia Z., Camilla M. di Giorgia Z., Maddalena C. e Aurora S. I fiori dell’ albero sono ormai sbocciati, pronti per dare dei buonissimi frutti. Parliamo di noi bambini di quinta elementare che tra pochi mesi andremo alla scuola Secondaria di primo grado. Vi confessiamo che siamo un po’ emozionati e tristi: stiamo per lasciare la scuola primaria dopo cinque anni trascorsi anche troppo in fretta. Immagini vivissime affollano la nostra mente e ricordiamo, come se fosse ieri, il nostro primo giorno di scuola. Ci rivediamo piccoli entrare nell’edificio scolastico, con passo incerto e il cuore che batteva forte. Conoscemmo subito la nostra maestra Paola: sembrava un gigante cattivo che voleva mangiarci, ma subito si è dimostrata una persona dal cuore d’oro. I giorni trascorsero veloci imparando velocemente a leggere e a scrivere, questa fu una grande conquista che ci diede gioia e sicurezza. Tutte le attività ci interessavano e entusiasmavano, in particolare le letture della maestra Paola che ascoltavamo a bocca aperta. In seguito affrontammo cose molto più difficili: lo studio del corpo umano, problemi e operazioni rompicapo, analisi logica e grammaticale. Non dimentichiamo certo il giorno della gita e quello delle recite. In questi cinque anni abbiamo vissuto esperienze che ci hanno aiutato a crescere. A Settembre molte cose cambieranno: nuovi amici, nuovi ambienti e nuovi insegnanti. Non dimenticheremo mai la maestra Paola che ci ha accudito come se fossimo i suoi figli e, severamente e costantemente, ci ha svelato tutti i segreti per essere ottimi studenti. Sarà molto difficile lasciarla, perché è sempre stata bravissima e si è fatta rispettare da tutti noi bambini e non si è fatta mai mettere i piedi in testa: la maestra modello che abbiamo sempre sognato. Certo ci abitueremo nella nuova scuola ma vi assicuriamo che tra questi banchi rimarranno per sempre i ricordi di diciannove bambini felici. Vi confessiamo che dentro di noi sentiamo la vocina della maestra Paola che ci dice: -Non piangete, vedrete che la nuova scuola sarà una bella sorpresa! Siamo una classe molto affiatata e unita, peccato che alcuni di noi frequenteranno la scuola Media in altre città. Speriamo comunque di tenerci in contatto e di avere la possibilità di rivederci per trascorrere del tempo insieme. Era il 12 Gennaio e noi bambini della 5^A siamo saliti al piano superiore (piano delle medie) dove c’era ad aspettarci la professoressa di inglese che ci ha detto:-Good morning! Sit down please-. Siamo entrati in un’aula dove ci siamo seduti e ci sentivamo importanti come dei veri ragazzi delle medie. La professoressa si è presentata:-My name is Loredana Alesiani, dopo anche noi, a turno, ci siamo presentati. Poi ci ha mostrato degli esercizi alla LIM che normalmente fa con i suoi alunni. I baby tutor ci hanno mostrato come si faceva e noi lo abbiamo ripetuto. Successivamente ci siamo recati nel laboratorio scientifico (che già conoscevamo!), anche qui alcuni ragazzi ci hanno mostrato degli esperimenti sui miscugli e sulle reazioni eterogenea e omogenea. Purtroppo era tardi e quindi siamo tornati nella nostra classe e abbiamo preparato gli zaini per tornare a casa. Ma la continuità ... continua. Il 14 Gennaio siamo andati nell’aula di tecnologia dove il professore Lunerti ci ha spiegato il significato della parola “TECNOLOGIA” che vuol dire qualcosa fatto a mano. Poi ci ha parlato di tutta l’evoluzione degli strumenti costruiti dall’uomo, partendo dal chopper e dall’ amigdala fino a quelli usati oggi. Infine ci ha fatto vedere un video con i lavori dei suoi alunni, fatti nel corso degli anni. È stato poi molto interessante la lezione di latino con la professoressa Sabrina Bagalini che ci ha fornito molte informazioni sulla lingua che veniva usata molto tempo fa dai Romani. Lei ci ha dato una piccola dispensa, dove sulla prima pagina c’era scritta la storia della lingua latina, subito dopo c’erano i nomi dei componenti della famiglia e un piccolo brano in latino con sotto la traduzione in italiano. Su un altro foglio erano riportati i nomi degli animali con le loro immagini e nell’ ultima pagina c’erano scritte delle parole latine che usiamo ancora oggi come: agenda, virus, album... e i “detti” in latino. Finita la lezione di latino siamo passati a quella di francese con la professoressa Caroline Ripari. Abbiamo cantato la canzone “San Martino” in francese e abbiamo giocato con le parole. A ognuno di noi ha dato un nome in francese e ci siamo presentati. È stato molto divertente perché per noi, che conosciamo solo l’inglese, era una nuova lingua. pag. 5 La pagina della cultura Scrittori in erba SCRITTORI SI CRESCE! Di Chiara F , Naima C La nostra classe ha partecipato ad un concorso letterario nazionale intitolato “Scrittori di classe”, promosso da Conad. L’ obbiettivo di tale iniziativa è promuovere la letteratura e la scrittura nel difficile contesto socio-culturale odierno che vede una scarsa propensione alla letteratura degli Italiani e in particolare dei giovani. A rendere tale progetto particolarmente speciale sono stati gli otto autori coinvolti, nomi noti nel panorama letterario per ragazzi: Luigi Garlando, Manuela Salvi, Roberto Piumini, Silvana De Mari, Beatrice Masini, Guido Sgardoli, Tim Bruno e Vanna Cercenà. Partendo da uno degli incipit da essi preparati e con la guida e il coordinamento della nostra insegnante abbiamo scritto un racconto di alcune pagine intitolato “ Anche un coniglio può scropire la libertà”con allegate tre illustrazioni. È stato un progetto originale ed entusiasmante che ha valorizzato il nostro lavoro di squadra. Noi tutti ci siamo impegnati e divertiti molto per la realizzazione di questo progetto educativo che ci ha insegnato a lavorare in gruppo e a condividere idee e progetti. Alla fine le otto storie migliori, scelte dagli autori, sono diventate dei veri e propri libri, pubblicati in milioni di copie e distribuiti in tutti i punti di vendita Conad. A tutte le classi che vi hanno partecipato è stato rilasciato un attestato e un buono per un prodotto a scelta dal catalogo scolastico 2015. pag. 6 UN GRANDISSIMO POETA È ENTRATO NEI NOSTRI CUORI: GIACOMO LEOPARDI di Cecilia C. Matteo G. Giacomo Leopardi è uno dei maggiori poeti d’Italia per il suo lirismo, autore di idilli, di canzoni, di canti. Noi alunni di quinta A siamo rimasti affascinati dalle sue poesie soprattutto quando, abbiamo memorizzato e analizzato “La quiete dopo la tempesta”, dove la descrizione cromatica del paesaggio recanatese che si rischiara dopo la tempesta, gradatamente si anima di figure e di sentimenti umani. Ma il dolce momento della ripresa è rotto dalla lucida consapevolezza che la gioia nasce solo dal pericolo passato: è illusione quindi, non realtà vera. Pronti … via!! SI PARTE PER RECANATI di Veronica V. Giorgia Z. Il giorno 19 Marzo 2015 è stato un giorno speciale: noi alunni di 5^A, insieme ai nostri amici della classe quinta di Cossignano e tutte le insegnanti siamo andati a visitare la redazione del Corriere Adriatico di Ancona e la casa di Leopardi a Recanati. Siamo partiti alle 8:45 dall’ex Mattatoio di Ripatransone, con un pullman, e nel giro di due ore siamo arrivati alla sede del quotidiano, dove un giornalista ci ha parlato dell’evoluzione nel tempo della stampa e dei macchinari. Successivamente attraverso un video abbiamo raccolto informazioni circa la storia del Corriere Adriatico e come funziona una redazione. Dopo, verso le 12:30, ci siamo diretti a Recanati dove prima abbiamo pranzato nelle cantine di casa Leopardi, poi abbiamo visitato, guidati da un esperto, la grandiosa biblioteca di Leopardi con circa 20000 libri. Attirati dalla curiosità abbiamo rivolto alla guida tante domande. Abbiamo anche avuto l’occasione di vedere come trascorreva le giornate il poeta insieme ai suoi fratelli, attraverso un teatrino di ombre. Bellissima poi è stata la passeggiata nel Colle Dell’Infinito e per il centro storico di Recanati. La gita si è conclusa con l’acquisto di souvenir e con un buon rientro a casa. La visita alla casa di Giacomo Leopardi ci ha insegnato soprattutto ad amare l’arte, lo stile e il modo di pensare del poeta. La meta della gita è stata scelta dagli insegnanti con lo scopo di approfondire gli argomenti già studiati. pag. 7 LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno Rompe là da ponente, alla montagna; Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare. Ogni cor si rallegra, in ogni lato Risorge il rumorio Torna il lavoro usato. L’ artigiano a mirar l’ umido cielo, Con l’opra in man, cantando, Fassi in su l’ uscio; a prova Vien fuori la fiammetta a cor dell’ acqua Della novella piova; E l’ erbaiuol rinnova Di sentiero in sentiero Il grido giornaliero. Ecco il sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente , odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Si dolce, si gradita Quand’è com’or, la vita? Quando con tanto amore L’uomo a’ suoi studi intende? O torna all’opre? O cosa nova imprende? Quando de’ mali suoi men si ricorda? Piacer figlio d’ affanno, Gioia vana, ch’è frutto Del passato timore, onde si scosse E paventò la morte Chi la vita abborria, Onde in lungo tormento, Fredde, tacite, smorte, Sudar le genti e palpitar, vedendo mossi alle nostre offese Folgori, nembi evento. O natura cortese, Son questi i doni tuoi, Questi i diletti sono Che tu porti ai mortali. Uscir di pena È diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano;il duolo Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto Che per mostro e miracolo talvolta Nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana Prole cara agli eterni! Assai felice Se respirar ti lice D’alcun dolor: beata Se te d’ogni dolor morte risana. Giacomo Leopardi NOTE DI COMMENTI AL TESTO POETICO A cura di Cecilia Carminucci e Matteo Gobbi Di questa poesia mi sono piaciuti i versi della 1^ strofa dove si vede il lato positivo: dopo la tempesta ritorna la quiete e ogni cor si rallegra. Leonardo Alamprese Questa poesia mi fa capire la sofferenza del poeta schiacciato dalla solitudine. Maddalena Caputa Mi ha colpito questa poesia perché nei suoi pensieri ho ritrovato alcune mie esperienze di vita. Cecilia Carminucci Come tutte le poesie di Leopardi è malinconica, ma esprime un sentimento di sollievo quando è passata la tempesta. Benedetta Di Filippo Dalla poesia “La quiete dopo la tempesta”mi è piaciuto il linguaggio usato dall’autore. Matteo Gobbi Molto bella e mi mette allegria quando descrive il paesaggio di Recanati dopo la tempesta. Camilla Martelli Questa poesia esprime i sentimenti di pessimismo del poeta . Fabio Nespeca È molto bella perché esprime sentimenti diversi dagli altri poeti. Isabella Salvatore È molto realistica, parla della natura e provo molta compassione per l’autore che ha vissuto una situazione difficile e particolare della sua giovinezza. Aurora Salvucci Per Leopardi tutto è pessimismo, tristezza, non riesce a trovare gioia nelle cose che fa Valente Santarelli pag. 8 SHOAH: I BAMBINI HANNO MEMORIA 4 NOVEMBRE: GIORNATA DELL’UNITÁ D’ ITALIA E DELLE FORZE ARMATE di Jessica R. Aurora S. Il 27 Gennaio si celebra il Giorno della Memoria perché le forze Alleate (Inghilterra, Francia, Unione Sovietica) liberano i prigionieri rinchiusi dai Tedeschi nel campo di concentramento di Auschwitz. Al di là di quel cancello apparve l’inferno. Il mondo vide allora per la prima volta quel che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua terribile realtà. Il Giorno della Memoria è il modo che tutti noi abbiamo per RICONOSCERE IL SIGNIFICATO DI QUELLA STORIA. In questo giorno è come se tutti noi ci affacciassimo ai cancelli di AUSCHWITZ per liberare tutta l’umanità dal pericolo di avere una nuova “storia” d’inferno. In quel periodo storico ricordato come SECONDA GUERRA MONDIALE, in alcuni Stati iniziarono a governare persone che avevano idee ASSURDE e INSENSATE sull’umanità. Questi individui pensavano che gli uomini non fossero tutti uguali, ma che ce ne fossero alcuni che appartenevano a razze umane meno forti e intelligenti di altre. Così ordinarono ai loro soldati di catturare questi esseri umani “inferiori” e di rinchiuderli in mostruose prigioni chiamate campi di concentramento. Dopo, ordinarono di uccidere tutti coloro che essi consideravano “diversi” e quindi meno uomini di quanto fossero loro. SHOAH è una parola ebraica che significa ANNIENTAMENTO STERMINIO. Oggi viene usata per RICORDARE l’uccisioni di milioni di Ebrei nei campi di concentramento. Tra questi Ebrei c’erano anche moltissimi bambini … Uno di essi ha scritto una poesia mentre era RELEGATO in un GHETTO. L’unico giocattolo che avevano questi bimbi e che nessuno potè portare loro via, era il SOGNO. La farfalla L’ultima, proprio l’ultima, di un giallo così intenso, così assolutamente giallo, come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca -così gialla, così gialla!L’ultima, volava in alto leggera aleggiava sicura per baciare il suo ultimo mondo. Tra qualche giorno sarà la mia settimana di ghetto … Ma qui non ho visto nessuna farfalla. Quella dell’altra volta fu l’ultima: le farfalle non vivono nel ghetto. Pavel Friedann di Fabio N. Isabella S. Il 4 Novembre è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alla guerra tra l’Italia e l’Austria Ungheria. Questa celebrazione ha un valore altissimo e non serve per ricordare una vittoria ma PER ESALTARE IL VALORE DELLA PACE E IL SACRIFICIO DI COLORO CHE HANNO DATO LA VITA PER VIVERE IN UN MONDO PACIFICATO. Dopo mesi e mesi di guerra il 4 Novembre del 1918 il Comando Supremo dell’Esercito Italiano diede l’annuncio ufficiale della fine delle ostilità. Lo fece con un testo chiamato “Bollettino della Vittoria”. Questa ricorrenza si accompagna a solenni celebrazioni in tutti i paesi d’Italia. A Roma, ad esempio le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al MILITE IGNOTO presso l’ALTARE DELLA PATRIA. A Fogliano Redipuglia, un comune in provincia di Gorizia, si tengono solenni celebrazioni presso il Sacrario MILITARE dove riposano le salme di migliaia di soldati. Questa giornata è diventata la giornata dedicata alle Forze Armate. Oggi le Forze Armate Italiane (FF. AA.) sono al servizio della Repubblica e il loro compito principale è la difesa dello Stato. Operano per la realizzazione della pace e della sicurezza, concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza. 4 N O V E M B R E pag. 9 Tutor ai bambini dei cinque anni ANCORA IN CONTINUITÀ di Naima C., Matteo G. Nell’ ambito del Progetto Continuità, intitolato “L’Inventafavole”, noi alunni della classe 5^A abbiamo effettuato con i bambini dei cinque anni, dei plessi di Ripatransone, Valtesino e San Savino, tre piacevoli incontri. Qualche giorno prima del loro arrivo nella nostra scuola ci hanno inviato delle lettere dove ci facevano delle domande relative ad alcune loro curiosità verso la Scuola Primaria e noi naturalmente abbiamo risposto. Nel primo incontro ci siamo presentati poi li abbiamo guidati all’ interno dell’edificio scolastico per visitare i vari ambienti e apprenderne il nome, la funzione e le regole di fruibilità fondamentali. Tornati in classe gli abbiamo letto e drammatizzato alcune favole aiutando i piccoli a comprenderne il titolo, i personaggi , l’ ambientazione e facendoli riflettere sulla morale. Successivamente si sono formati 5 gruppi , ognuno composto da 2 bambini della Scuola Primaria e da 3 della Scuola dell’ Infanzia . Ciascun gruppo aveva il compito di disegnare una sequenza della favola, con apposta una didascalia. Con gli elaborati abbiamo prodotto dei cartelloni. Nel secondo incontro, dopo aver riformato gli stessi gruppi, prima la nostra maestra ha consegnato delle carte con alcuni personaggi delle più famose favole poi ha spiegato le caratteristiche di tutti quegli animaletti dicendo che alcuni erano bravi e altri un po’meno, alcuni avevano voglia di studiare, altri no, alcuni sapevano rispettare le regole della scuola e altri fingevano di non saperlo. Tutti questi personaggi sono diventati i protagonisti di meravigliose favole inventate dai bambini. Ogni gruppo ha scelto nel mazzo di carte i personaggi, l’ambientazione (locali dell’edificio scolastico) e la morale (regole della scuola) e con la loro fantasia sono venute fuori fantastiche favole che poi i piccoli di cinque anni hanno drammatizzato. Il 20 Dicembre nell’aula Magna del nostro I.C. è stato proiettato un video realizzato durante gli incontri ed è stato consegnato un diploma a tutti i bambini di cinque anni. Tutti i genitori presenti hanno applaudito calorosamente. Piccoli matematici crescono PARTECIPAZIONE AI GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO di Chiara C., Isabella S. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo partecipato ai “Giochi matematici del Mediterraneo 2015”, iniziativa promossa dall’Accademia Italiana per la promozione della Matematica con il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo. Abbiamo sostenuto la prima prova il 22 Ottobre 2014 per le qualificazioni d’Istituto ed eravamo molto agitati perché pensavamo di non riuscire a superarla. Invece la maggior parte della classe è arrivata alle Finali d’Istituto che ci sono state il 26 Novembre 2014. I risultati sono stati positivi per ben dieci alunni. Il 6 Marzo 2015, alle Finali Provinciali di area solo Benedetta di Filippo si è qualificata al terzo posto con una medaglia di bronzo. Tutti gli altri alunni hanno ricevuto un attestato di partecipazione. È stata comunque una bella esperienza perchè ci ha insegnato a metterci sempre un gioco, ha aumentato la nostra autostima e ci è servita a comprendere meglio il linguaggio matematico usato nei quesiti, come quello delle Prove Invalsi. pag. 10 SPETTACOLI CONCERTO DI NATALE Scuola Aperta di Aurora F., Maddalena C. LE MANI IN CARTA Sabato 20 Dicembre, alle ore 8:30 presso la Chiesa Cattedrale di Ripatransone, noi alunni di quinta A insieme ai bambini della Scuola dell’Infanzia e ai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado, abbiamo tenuto un Concerto di Natale, organizzato nell’ambito del Progetto Continuità . La manifestazione è iniziata con alcuni brani, eseguiti con il flauto dai ragazzi della Scuola Media e diretti dal professore Massi Giorgio. Successivamente ci siamo esibiti noi alunni di quinta con diversi Canti natalizi e ,per concludere l’evento in bellezza ,tutti gli alunni dai tre ai quattordici anni hanno cantato “Tu scendi dalle Stelle”. Infine uno scroscio di applausi da tutte le persone presenti e tanti inchini di ringraziamento da parte dei bambini piccoli e grandi. di Aurora F., Chiara F Il 21 Gennaio 2015, il nostro Istituto è stato “aperto” dalle 15:30 fino a sera a tutte le famiglie degli alunni e, soprattutto ai bambini che un altr’anno frequenteranno la prima elementare e a noi di quinta che dovremo affrontare l’ingresso alla scuola media. Lo scopo era di far conoscere i lavori prodotti durante le attività curricolari svolte nel corso di questo anno scolastico. Sono stati organizzati diversi laboratori da quasi tutte le classi della Primaria e della Secondaria. Nel nostro laboratorio, intitolato “Le mani in carta”, insegnavamo ai bambini più piccoli a produrre la carta riciclata. Prima alcuni di noi spiegavano gli ingredienti necessari e i vari passaggi per produrla. Poi ai piccoli facevamo da tutor per realizzare fogli di carta. Nel frattempo, noi alunni di quinta, a turno, andavamo a visitare la scuola media dove abbiamo conosciuto gli insegnanti con i quali avremo a che fare l’anno prossimo. A farci da guida c’erano i ragazzi delle medie, che ci spiegavano che cosa faremo nelle varie discipline. Nell’Aula Magna c’era il professore di tecnologia che ci ha fatto vedere tutti i lavoretti creati dagli studenti di quest’anno e dell’anno passato. Tutti gli insegnanti ci sono sembrati simpatici e professionali nel proprio lavoro; è stata una bellissima esperienza educativa! pag. 11 sport SPORT A SCUOLA di Fabio N., Chiara C. Quest’anno il nostro istituto ha aderito al progetto proposto dall’associazione CONI. L’obbiettivo di tale progetto è avvicinare di più i bambini allo sport. La nostra insegnante di ginnastica Laura Michelangeli è stata supportata per due ore al mese da una docente CONI, diplomata in Scienze Motorie. In queste ore ci siamo molto divertiti facendo nuovi giochi e percorsi , abbiamo anche fatto delle gare con gli alunni di 4^B. Interessante è stata la nostra partecipazione ad un concorso dove con un testo abbiamo spiegato l’importanza del FAIR PLAY nel gioco. La scuola vincente riceverà come premio nuove attrezzature per la palestra. Salute e benessere MANGIANDO FRUTTA E VERDURA SI VIVE MEGLIO di Aurora F., Maddalena C. Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato al progetto “Frutta e Verdura nelle Scuole” realizzato con il contributo dell’Unione Europea. L’iniziativa consiste nel distribuire la frutta e la verdura fresca a scuola una o due volte a settimana, a tutti i bambini della Primaria e dell’Infanzia. Noi alunni non amiamo tanto la frutta e la verdura, infatti all’inizio facevamo un po’ di fatica a rinunciare a ricreazione a patatine o merendine confezionate che fanno male alla salute, perché contengono grassi, calorie e coloranti. Così con le nostre maestre abbiamo riflettuto sulle nostre abitudini alimentari e abbiamo modificato, alla luce delle nuove informazioni la nostra dieta giornaliera: abbiamo sottratto grassi e abbiamo aggiunto più alimenti energetici e regolatori come FRUTTA E VERDURA perché la NOSTRA SALUTE È MOLTO IMPORTANTE! pag. 12 How healthy are you ? di Marchetti Francesco SFORMATO DEL BRAVO STUDENTE 1)every day you eat : Bread Dalla maestra Paola Sweets 2) your favorite brekfast is : Cereal or biscuts Snacks 3) every day you have : Fruit Only fruit juice Amalgamare il tutto fino ad ottenere l’impasto di impegno morbido. Aggiungere 30cl di autostima. Per favorire la lievitazione aggiungere la collaborazione dei compagni. Infine infornare il dolce a 30°c per cinque anni. Una volta sfornato, ricoprirlo di educazione e conservarne una fetta per tutta la carriera scolastica. 4) you eat fast food : Every day Rarely 5) you drink : Frizzy drink Water 6) every day you eat: Vegetables Only chips 7) for brekfast you drink: No milk A glass of milk Proteins Carbohydrates Vitamins and Minerals Calcium Fats Preparare un impasto per l’impegno con: -500g di ascolto -30g di studio -20g di curiosità -50g di voglia di fare -un pizzico di buonumore -capacità di affrontare le difficoltà pag.13