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SI AVVICINA IL MOMENTO DEI SALUTI La quinta A al lavoro L

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SI AVVICINA IL MOMENTO DEI SALUTI La quinta A al lavoro L
I mitici alunni di 5^A
Quattro domande al nostro capo
Un lavoro utile per la scuola
CI PRESENTIAMO
INTERVISTA ALLA DIRIGENTE
A pag. 2
INTERVISTA AGLI AUSILIARI
A pag. 3
A pag. 1
SI AVVICINA IL
MOMENTO DEI SALUTI
Della maestra Paola
Cari alunni, si sta avvicinando il momento di salutarci, infatti a breve terminerete
il vostro primo ciclo di studi. È una tappa
molto importante e mi emoziona pensare
di avervi accompagnato fin qui. Ci
conosciamo da cinque anni e quando vi
ho visto la prima volta eravate dei
cuccioli impauriti, in questi cinque anni
siete cresciuti tanto da superarmi
addirittura in altezza talvolta. Ma non è
solo questa la crescita che vedo quando
vi osservo. Siete maturati come persone
affrontando le numerose esperienze che
gli insegnanti e la scuola tutti vi hanno
proposto in questo quinquennio. Avete
imparato ad affrontare la fatica dello
studio e della concentrazione, vi siete
confrontati con le gioie ma anche con
qualche delusione in seguito ai risultati
ottenuti, avete capito (mi auguro!)
l’importanza dell’impegno e della serietà
per raggiungere un obiettivo. Soprattutto,
però, vi siete messi in gioco come
persone nel rapporto con i compagni e
con gli adulti. La scuola, infatti, non è
solo il luogo dell’apprendimento ma
anche dell’amicizia, del gioco ricreativo,
della collaborazione e della conoscenza
reciproca. Credetemi se vi dico che è
stato per me un privilegio osservarvi
affrontare queste esperienze non facili
cercando di aiutarvi ogni qualvolta le
necessità lo richiedevano. Infatti ciò che
ha permesso anche a me di crescere con
voi (vi sembrerà strano ma non si finisce
mai di crescere, neanche da adulti!!), mi
ha messo in discussione tante volte,
perché era necessario pensare agli
interventi giusti da affrontare con
ciascuno di voi.
Alla fine tutto questo ha sviluppato un senso di affetto
reciproco che mi fanno pensare a voi come ai “miei bimbi” e sento già un pizzico di nostalgia a pensare che ci
saluteremo presto. Tuttavia la ricchezza di affetto ed esperienze condivise insieme ormai fanno parte di me e spero
resterà come un legame forte anche in futuro. Quindi grazie a tutti voi per questa ricchezza e in bocca al lupo per il
futuro scolastico che vi attende. Coraggio, con un bagaglio così ricco e prezioso non dovreste avere difficoltà ad
affrontarlo!
La quinta A al lavoro
L’ESPERIENZA DEL GIORNALE
Quest’anno, la nostra maestra ci ha insegnato com’è composta una redazione, l’ordine degli articoli e lo svolgimento della giornata di un quotidiano. Per arricchire le nostre
conoscenze abbiamo anche visitato la sede della redazione
del Corriere Adriatico di Ancona. Avendo trovato
l’argomento molto interessante, abbiamo deciso di creare
un giornale di classe, dividendoci in gruppi secondo gli
argomenti e trasformandoci in giornalisti in “erba”!
L’esperienza è stata divertente ed istruttiva, speriamo che
piaccia anche ai nostri lettori!
pag. 1
interni
CI PRESENTIAMO…
di Benedetta Di F. e Isabella S.
In una scuola ci sono tanti bambini, ma in una
classe ce ne sono alcuni veramente speciali. Questi sono gli alunni della 5^A che ormai sono
pronti per “volare” passando dalla Scuola Primaria a quella Secondaria di 1° grado, dove il cielo
sarà tutto loro, grazie alla maestra Paola che gli
ha insegnato, con pazienza e con amore, ad aprire le ali e a staccare il volo. È la classe più varia,
ma soprattutto la più pasticciona e confusionaria,
in grado di far infuriare la persona più calma
dell’Universo. Sono tutti uguali perché sono
bambini, ma diversi nel carattere e nel
comportamento. Ci sono Giorgia e Matteo che
sono i più vivaci: Giorgia è esuberante e attiva,
dà gioia e allegria alla classe. Matteo non sta mai
zitto e da grande potrebbe fare il clown; è un po’
fissato con la playstation e a volte si dimentica di
svolgere i compiti assegnati per casa. Poi ci
sono: Chiara C., Fabio, Maddalena e Jessica.
Chiara è spiritosa e solare, Fabio non si stacca
mai dalla cattedra perché vuole sempre stare
vicino alla maestra, è all’apparenza calmo poi
quando sta con il suo gruppetto di amici si
scatena; Maddalena si perde nei suoi pensieri
durante le lezioni, ma nello sport diventa
partecipe ed attiva. Jessica è un po’ lenta nello
svolgere i compiti assegnati, infatti non sempre
riesce a consegnare il lavoro nei tempi stabiliti.
Poi c’è quella dell’ “evva bè” che è Aurora S. ,
quando la maestra la interroga e lei risponde in
modo sbagliato, la maestra le dice:- Aurora non
hai studiato?- lei con un filo di voce dice:-Evva
beè!!- Questo perché è una bambina molto
chiusa e non riesce ad esprimere le emozioni che
prova. Poi ci sono quelle “del caffè”, cioè
quando al mattino la maestra arriva dicono:Maestra vado a prenderti il caffè?! Esse sono
Camilla, Cecilia e Aurora F.
Inoltre Camilla, come vede arrivare la maestra,
va da lei e la saluta mostrandole il suo
abbigliamento “chic”, perché è molto vanitosa.
Aurora conosce la storia quasi a memoria, è
simpaticissima, allegra e quando vuole anche
chiacchierona. Cecilia è molto brava a scuola e
nello sport, ma ogni tanto se la prende. Poi c’è
quello del “ciuffo” che è Valente, così
soprannominato perché spesso si tira indietro il
ciuffo dei capelli, lui vuol sembrare un duro, ma
come tutti è un po’ fifone. Poi c’è la migliore
amica di Giorgia, anche se è il suo opposto:
Chiara F. che si puo’ definire un po’
“piagnucolona”. Lei ogni tanto si vanta della sua
bravura, ma, in verità, lo è davvero.
Poi ci sono Naima, Veronica e Amalia, tutte e
tre buone bambine ma un po’ troppo “ O quanto
si bella maé !! ”. Ma ormai la maestra non si
stupisce più delle sorprese di Naima, che, certe
volte , si mette in mezzo a cose che non la riguardano. Veronica, timida, ogni tanto si sa divertire
e può sembrare dispettosa. Amalia per lei ogni
scusa è buona per non venire a scuola e non fare
i compiti. Poi ci sono i frettolosi che sono sinceri
amici e bravi a scuola: Francesco il libro parlante
più completo, sempre pronto a dare delle risposte
corrette e ad accoglierti come amico/a; Leonardo
nel disegno non è un asso, ma con le battute ci sa
fare. Infine ci sono: Isabella che è, a volte, capricciosa ma gentile e altruista, Benedetta tranquilla e solare.
Insomma siamo una classe eterogenea ed è questa la nostra ricchezza!
pag. 2
.Quattro
domande al nostro capo
INTERVISTA
ALLA DIRIGENTE
di Camilla M., Francesco M., Benedetta Di Filippo.
Era il 20 Aprile 2015 e dovevamo intervistare la
nostra dirigente. Eravamo emozionati perché era
la prima volta che parlavamo con lei. Mentre
eravamo davanti la porta del suo ufficio abbiamo
ripensato al film “ Matilda è magica” dove c’era
una direttrice dall’aspetto burbero, arcigno, con
baffoni e così immaginavamo anche lei. Invece,
appena abbiamo bussato alla sua porta, ci ha risposto una vocina delicata e cordiale, subito ci
siamo un po’ calmati. Appena entrati nel suo
ufficio, lei gentilmente ci ha invitato a sedere su
tre comodissime sedie e ci ha chiesto il perché
della nostra visita. Noi pronti le abbiamo risposto
che le dovevamo porgere delle domande per scrivere un articolo su di lei nel nostro giornalino di
classe. Subito abbiamo iniziato con l’intervista.
1) Come si è sentita quando ha saputo che sarebbe diventata la dirigente del nostro Istituto?
Mi sono sentita molto onorata di essere la dirigente di questa scuola.
Avervi conosciuto è stato bello.
2) Le piace il suo lavoro?
Sì, svolgo il mio lavoro con passione. La forza di
andare avanti me la danno gli studenti quando
vedo sul loro volto la gioia di imparare e studiare.
3) Ha incontrato delle difficoltà a integrarsi in
questa scuola?
No, non ho incontrato difficoltà in questa scuola.
4) È contenta dei risultati degli alunni di questa
scuola?
La preparazione dei miei alunni mi sembra molto
elevata, ma bisogna sempre impegnarsi per fare
di più.
5) Secondo lei gli insegnanti svolgono un buon
lavoro?
Sì, tutti gli insegnanti svolgono un buon lavoro,
sicuramente quelli della primaria sono “api operose” perché danno le basi.
6) Lei pensa che la nostra scuola sia organizzata
al massimo?
È una scuola valida, ma bisognerebbe migliorarla
a livello tecnologico acquistando nuovi computer e LIM.
7) Le è mai capitato di punire alunni?
Non ho mai punito alunni della scuola primaria.
La punizione non avviene attraverso me, ma è
valutata da un consiglio di classe composto da
insegnanti della scuola primaria.
8) Quale consiglio darebbe a noi alunni 5^ che a
Settembre frequenteremo la Scuola Media?
La cosa importante è trovare sempre la curiosità
degli argomenti, perché se si rimane con dei limiti non si conosceranno a fondo le cose; sono
necessarie le conoscenze e le competenze
nell’arco della vita!
9) Il servizio svolto da Nerina Michelangeli, secondo lei, ci è d’aiuto?
Sì, perché vi aiuta ad apprendere e ad allargare le
vostre conoscenze.
10) Che ne pensa di questo Istituto?
Questo Istituto è ben strutturato e abbastanza
accogliente.
Finita l’intervista la direttrice ci ha fatto scattare
una foto dalla maestra Rita per immortalare quel
bellissimo momento. Appena siamo tornati in
classe, i nostri compagni ci hanno chiesto come
era andata e noi con un sorriso abbiamo risposto:
- Tutto bene, è stata un esperienza fantastica!
pag. 3
Un lavoro fondamentale per il
plesso di Ripatransone
INTERVISTA AGLI
AUSILIARI
di Leonardo A. e Valente S.
Prima di iniziare questa intervista, abbiamo il
dovere di ringraziare tutto il personale ausiliare della scuola perché riteniamo che il lavoro
che svolgono è utilissimo e necessario per il
buon funzionamento dell’edificio scolastico.
Perciò dobbiamo portare un gran rispetto per
loro, perché risistemano sempre tutto ciò che
noi mettiamo in disordine, ci sorvegliano
quando la nostra maestra si assenta in alcuni
momenti. In questi cinque anni essi sono stati
gentili, premurosi nei nostri confronti, certo
non sono mancate le sgridate perché, a volte,
non rispettavamo le regole scolastiche, però i
loro rimproveri sono serviti a farci capire il
rispetto per le persone e per le cose...
Dalle domande poste abbiamo ricavato molte
informazioni su come svolgono il lavoro qui.
Il signor Goffredo ci ha comunicato che
svolge il suo lavoro da 28 anni, mentre la signora Nicoletta lavora da 17 anni.
Quest’anno sono entrati altri due bidelli: la
signora Patrizia e il signor Silvano e per loro
questa è un’esperienza nuova. Il lavoro piace
a tutti loro e consiste nello svolgere diverse
mansioni: al mattino accolgono gli alunni e li
sorvegliano fino a quando non suona la campanella, nell’arco della mattinata fanno le fotocopie, ritirano i beidge per la mensa e distribuiscono la frutta nelle classi. Dopo la ricreazione puliscono i corridoi e i bagni. Alla fine
della mattinata si trovano le aule sporche, disordinate e per loro è molto faticoso pulire e
sistemare. Comunque grazie di tutto, siete i
migliori bidelli!
LETTERA ALLE CUOCHE
di Aurora S. e Chiara F.
Care cuoche,
Grazie per la fatica che impiegate nel preparare tutti
i nostri pasti, per la pazienza che avete con noi bambini che, a volte, diventiamo molto chiassosi, fastidiosi e difficili da sopportare. Per noi il vostro cibo
è delizioso come: le polpette con il sugo, i tortellini
con panna e prosciutto cotto, il polpettone, le cotolette di carne panate e gli gnocchi. Però abbiamo
una piccola richiesta da farvi: siccome è il nostro
ultimo anno di scuola primaria, gradiremmo mangiare qualche volta le patatine fritte!! Se non vi è
possibile esaudire la nostra richiesta, non importa...
Noi vi vogliamo bene lo stesso.
POESIA PER NERINA
Cara Nerina
ti dedichiamo questa poesia
perché sei come la fata turchina
che con la tua magica bacchetta
fai salire in biblioteca
tutti i bambini in fretta.
I libri sono il tuo mondo
intorno al quale noi scolari
facciamo un bel girotondo.
Scegliamo libri in continuazione
dal più avventuroso a quello scherzoso
perché la lettura è la nostra vocazione.
Ci fai tanti complimenti
per i tanti libri letti
e noi siamo molto contenti.
Spesso voli con la fantasia
entri in classe
e ci reciti una tua poesia.
Un altro anno verremo lassù
dove non si gioca e non si riposa
tu sarai per noi un tiramisù.
Sei importante per noi alunni di quinta
per la tua tenacia e simpatia
rimarrai nel nostro cuore dipinta.
Cecilia C.
pag. 4
esteri
La classe quinta si prepara per la
scuola Media
Esperienza con la Scuola Secondaria di 1° grado
IL PASSAGGIO ALLA SCUOLA
SECONDARIA
CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
di Giorgia Z., Camilla M.
di Giorgia Z., Maddalena C. e Aurora S.
I fiori dell’ albero sono ormai sbocciati, pronti per
dare dei buonissimi frutti. Parliamo di noi bambini
di quinta elementare che tra pochi mesi andremo
alla scuola Secondaria di primo grado. Vi confessiamo che siamo un po’ emozionati e tristi: stiamo
per lasciare la scuola primaria dopo cinque anni
trascorsi anche troppo in fretta.
Immagini vivissime affollano la nostra mente e
ricordiamo, come se fosse ieri, il nostro primo giorno di scuola. Ci rivediamo piccoli entrare
nell’edificio scolastico, con passo incerto e il cuore
che batteva forte. Conoscemmo subito la nostra
maestra Paola: sembrava un gigante cattivo che
voleva mangiarci, ma subito si è dimostrata una
persona dal cuore d’oro. I giorni trascorsero veloci
imparando velocemente a leggere e a scrivere, questa fu una grande conquista che ci diede gioia e
sicurezza. Tutte le attività ci interessavano e entusiasmavano, in particolare le letture della maestra
Paola che ascoltavamo a bocca aperta. In seguito
affrontammo cose molto più difficili: lo studio del
corpo umano, problemi e operazioni rompicapo,
analisi logica e grammaticale. Non dimentichiamo
certo il giorno della gita e quello delle recite. In
questi cinque anni abbiamo vissuto esperienze che
ci hanno aiutato a crescere. A Settembre molte
cose cambieranno: nuovi amici, nuovi ambienti e
nuovi insegnanti. Non dimenticheremo mai la maestra Paola che ci ha accudito come se fossimo i
suoi figli e, severamente e costantemente, ci ha
svelato tutti i segreti per essere ottimi studenti.
Sarà molto difficile lasciarla, perché è sempre stata
bravissima e si è fatta rispettare da tutti noi bambini e non si è fatta mai mettere i piedi in testa: la
maestra modello che abbiamo sempre sognato.
Certo ci abitueremo nella nuova scuola ma vi assicuriamo che tra questi banchi rimarranno per sempre i ricordi di diciannove bambini felici. Vi confessiamo che dentro di noi sentiamo la vocina della
maestra Paola che ci dice: -Non piangete, vedrete
che la nuova scuola sarà una bella sorpresa!
Siamo una classe molto affiatata e unita, peccato
che alcuni di noi frequenteranno la scuola Media in
altre città. Speriamo comunque di tenerci in contatto e di avere la possibilità di rivederci per trascorrere del tempo insieme.
Era il 12 Gennaio e noi bambini della 5^A siamo
saliti al piano superiore (piano delle medie) dove
c’era ad aspettarci la professoressa di inglese che
ci ha detto:-Good morning! Sit down please-.
Siamo entrati in un’aula dove ci siamo seduti e ci
sentivamo importanti come dei veri ragazzi delle
medie. La professoressa si è presentata:-My name is Loredana Alesiani, dopo anche noi, a turno, ci siamo presentati. Poi ci ha mostrato degli
esercizi alla LIM che normalmente fa con i suoi
alunni. I baby tutor ci hanno mostrato come si
faceva e noi lo abbiamo ripetuto. Successivamente ci siamo recati nel laboratorio scientifico
(che già conoscevamo!), anche qui alcuni ragazzi
ci hanno mostrato degli esperimenti sui miscugli
e sulle reazioni eterogenea e omogenea. Purtroppo era tardi e quindi siamo tornati nella nostra
classe e abbiamo preparato gli zaini per tornare a
casa. Ma la continuità ... continua. Il 14
Gennaio siamo andati nell’aula di tecnologia
dove il professore Lunerti ci ha spiegato il significato della parola “TECNOLOGIA” che vuol
dire qualcosa fatto a mano. Poi ci ha parlato di
tutta l’evoluzione degli strumenti costruiti
dall’uomo, partendo dal chopper e dall’ amigdala
fino a quelli usati oggi. Infine ci ha fatto vedere
un video con i lavori dei suoi alunni, fatti nel
corso degli anni. È stato poi molto interessante la
lezione di latino con la professoressa Sabrina
Bagalini che ci ha fornito molte informazioni
sulla lingua che veniva usata molto tempo fa dai
Romani. Lei ci ha dato una piccola dispensa,
dove sulla prima pagina c’era scritta la storia
della lingua latina, subito dopo c’erano i nomi
dei componenti della famiglia e un piccolo brano
in latino con sotto la traduzione in italiano. Su un
altro foglio erano riportati i nomi degli animali
con le loro immagini e nell’ ultima pagina
c’erano scritte delle parole latine che usiamo
ancora oggi come: agenda, virus, album... e i
“detti” in latino. Finita la lezione di latino siamo
passati a quella di francese con la professoressa
Caroline Ripari. Abbiamo cantato la canzone
“San Martino” in francese e abbiamo giocato con
le parole. A ognuno di noi ha dato un nome in
francese e ci siamo presentati. È stato molto divertente perché per noi, che conosciamo solo
l’inglese, era una nuova lingua.
pag. 5
La pagina della cultura
Scrittori in erba
SCRITTORI SI CRESCE!
Di Chiara F , Naima C
La nostra classe ha partecipato ad un concorso letterario nazionale intitolato “Scrittori di classe”, promosso da Conad. L’ obbiettivo di tale iniziativa è promuovere la letteratura e la scrittura nel difficile
contesto socio-culturale odierno che vede una scarsa propensione alla letteratura degli Italiani e in particolare dei giovani. A rendere tale progetto particolarmente speciale sono stati gli otto autori coinvolti,
nomi noti nel panorama letterario per ragazzi: Luigi Garlando, Manuela Salvi, Roberto Piumini, Silvana
De Mari, Beatrice Masini, Guido Sgardoli, Tim Bruno e Vanna Cercenà. Partendo da uno degli incipit
da essi preparati e con la guida e il coordinamento della nostra insegnante abbiamo scritto un racconto
di alcune pagine intitolato “ Anche un coniglio può scropire la libertà”con allegate tre illustrazioni. È
stato un progetto originale ed entusiasmante che ha valorizzato il nostro lavoro di squadra. Noi tutti ci
siamo impegnati e divertiti molto per la realizzazione di questo progetto educativo che ci ha insegnato a
lavorare in gruppo e a condividere idee e progetti. Alla fine le otto storie migliori, scelte dagli autori,
sono diventate dei veri e propri libri, pubblicati in milioni di copie e distribuiti in tutti i punti di vendita
Conad. A tutte le classi che vi hanno partecipato è stato rilasciato un attestato e un buono per un prodotto a scelta dal catalogo scolastico 2015.
pag. 6
UN GRANDISSIMO POETA È
ENTRATO NEI NOSTRI CUORI:
GIACOMO LEOPARDI
di Cecilia C. Matteo G.
Giacomo Leopardi è uno dei maggiori poeti d’Italia
per il suo lirismo, autore di idilli, di canzoni, di canti. Noi alunni di quinta A siamo rimasti affascinati
dalle sue poesie soprattutto quando, abbiamo memorizzato e analizzato “La quiete dopo la tempesta”,
dove la descrizione cromatica del paesaggio recanatese che si rischiara dopo la tempesta, gradatamente
si anima di figure e di sentimenti umani. Ma il dolce
momento della ripresa è rotto dalla lucida consapevolezza che la gioia nasce solo dal pericolo passato:
è illusione quindi, non realtà vera.
Pronti … via!!
SI PARTE PER RECANATI
di Veronica V. Giorgia Z.
Il giorno 19 Marzo 2015 è stato un giorno speciale:
noi alunni di 5^A, insieme ai nostri amici della
classe quinta di Cossignano e tutte le insegnanti
siamo andati a visitare la redazione del Corriere
Adriatico di Ancona e la casa di Leopardi a Recanati. Siamo partiti alle 8:45 dall’ex Mattatoio di
Ripatransone, con un pullman, e nel giro di due ore
siamo arrivati alla sede del quotidiano, dove un
giornalista ci ha parlato dell’evoluzione nel tempo
della stampa e dei macchinari. Successivamente
attraverso un video abbiamo raccolto informazioni
circa la storia del Corriere Adriatico e come funziona una redazione. Dopo, verso le 12:30, ci siamo diretti a Recanati dove prima abbiamo pranzato
nelle cantine di casa Leopardi, poi abbiamo visitato, guidati da un esperto, la grandiosa biblioteca di
Leopardi con circa 20000 libri. Attirati dalla curiosità abbiamo rivolto alla guida tante domande. Abbiamo anche avuto l’occasione di vedere come
trascorreva le giornate il poeta insieme ai suoi fratelli, attraverso un teatrino di ombre. Bellissima poi
è stata la passeggiata nel Colle Dell’Infinito e per il
centro storico di Recanati. La gita si è conclusa con
l’acquisto di souvenir e con un buon rientro a casa.
La visita alla casa di Giacomo Leopardi ci ha insegnato soprattutto ad amare l’arte, lo stile e il modo di pensare del poeta. La meta della gita è stata
scelta dagli insegnanti con lo scopo di approfondire
gli argomenti già studiati.
pag. 7
LA QUIETE
DOPO LA TEMPESTA
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il rumorio
Torna il lavoro usato.
L’ artigiano a mirar l’ umido cielo,
Con l’opra in man, cantando,
Fassi in su l’ uscio; a prova
Vien fuori la fiammetta a cor dell’ acqua
Della novella piova;
E l’ erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente , odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Si dolce, si gradita
Quand’è com’or, la vita?
Quando con tanto amore
L’uomo a’ suoi studi intende?
O torna all’opre? O cosa nova imprende?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’ affanno,
Gioia vana, ch’è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria,
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudar le genti e palpitar, vedendo mossi alle
nostre offese
Folgori, nembi evento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porti ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano;il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! Assai felice
Se respirar ti lice
D’alcun dolor: beata
Se te d’ogni dolor morte risana.
Giacomo Leopardi
NOTE DI COMMENTI AL TESTO POETICO
A cura di Cecilia Carminucci e Matteo Gobbi
Di questa poesia mi sono piaciuti i versi della 1^ strofa
dove si vede il lato positivo:
dopo la tempesta ritorna la
quiete e ogni cor si rallegra.
Leonardo Alamprese
Questa poesia mi fa capire la
sofferenza del poeta schiacciato dalla solitudine.
Maddalena Caputa
Mi ha colpito questa poesia
perché nei suoi pensieri ho
ritrovato alcune mie esperienze di vita.
Cecilia Carminucci
Come tutte le poesie di Leopardi è malinconica, ma esprime un sentimento di sollievo
quando è passata la tempesta.
Benedetta Di Filippo
Dalla poesia “La quiete dopo
la tempesta”mi è piaciuto il
linguaggio usato dall’autore.
Matteo Gobbi
Molto bella e mi mette allegria
quando descrive il paesaggio
di Recanati dopo la tempesta.
Camilla Martelli
Questa poesia esprime i sentimenti di pessimismo del poeta .
Fabio Nespeca
È molto bella perché esprime
sentimenti diversi dagli altri
poeti.
Isabella Salvatore
È molto realistica, parla della
natura e provo molta compassione per l’autore che ha
vissuto una situazione difficile e particolare della sua giovinezza.
Aurora Salvucci
Per Leopardi tutto è pessimismo, tristezza, non riesce a
trovare gioia nelle cose che fa
Valente Santarelli
pag. 8
SHOAH: I BAMBINI HANNO MEMORIA
4 NOVEMBRE: GIORNATA
DELL’UNITÁ D’ ITALIA E DELLE FORZE ARMATE
di Jessica R. Aurora S.
Il 27 Gennaio si celebra il Giorno della Memoria perché le forze Alleate (Inghilterra, Francia, Unione Sovietica) liberano i prigionieri rinchiusi dai Tedeschi
nel campo di concentramento di Auschwitz. Al di là
di quel cancello apparve l’inferno. Il mondo vide allora per la prima volta quel che era successo, conobbe
lo sterminio in tutta la sua terribile realtà. Il Giorno
della Memoria è il modo che tutti noi abbiamo per
RICONOSCERE IL SIGNIFICATO DI QUELLA
STORIA. In questo giorno è come se tutti noi ci affacciassimo ai cancelli di AUSCHWITZ per liberare
tutta l’umanità dal pericolo di avere una nuova
“storia” d’inferno.
In quel periodo storico ricordato come SECONDA
GUERRA MONDIALE, in alcuni Stati iniziarono a
governare persone che avevano idee ASSURDE e
INSENSATE sull’umanità. Questi individui pensavano che gli uomini non fossero tutti uguali, ma che ce
ne fossero alcuni che appartenevano a razze umane
meno forti e intelligenti di altre. Così ordinarono ai
loro soldati di catturare questi esseri umani “inferiori”
e di rinchiuderli in mostruose prigioni chiamate campi
di concentramento. Dopo, ordinarono di uccidere tutti
coloro che essi consideravano “diversi” e quindi meno
uomini di quanto fossero loro. SHOAH è una parola
ebraica che significa ANNIENTAMENTO STERMINIO. Oggi viene usata per RICORDARE l’uccisioni
di milioni di Ebrei nei campi di concentramento. Tra
questi Ebrei c’erano anche moltissimi bambini …
Uno di essi ha scritto una poesia mentre era RELEGATO in un GHETTO. L’unico giocattolo che avevano questi bimbi e che nessuno potè portare loro via,
era il SOGNO.
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
-così gialla, così gialla!L’ultima,
volava in alto leggera
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà la mia settimana
di ghetto …
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedann
di Fabio N. Isabella S.
Il 4 Novembre è un giorno importante per la storia
d’Italia: si celebra in questa data l’armistizio che nel
1918 pose fine alla guerra tra l’Italia e l’Austria Ungheria. Questa celebrazione ha un valore altissimo e non serve per ricordare una vittoria ma PER
ESALTARE IL VALORE DELLA PACE E IL
SACRIFICIO DI COLORO CHE HANNO DATO
LA VITA PER VIVERE IN UN MONDO PACIFICATO. Dopo mesi e mesi di guerra il 4 Novembre
del 1918 il Comando Supremo dell’Esercito Italiano
diede l’annuncio ufficiale della fine delle ostilità.
Lo fece con un testo chiamato “Bollettino della Vittoria”.
Questa ricorrenza si accompagna a solenni celebrazioni in tutti i paesi d’Italia. A Roma, ad esempio le
più alte cariche dello Stato rendono omaggio al MILITE IGNOTO presso l’ALTARE DELLA PATRIA. A Fogliano Redipuglia, un comune in provincia di Gorizia, si tengono solenni celebrazioni
presso il Sacrario MILITARE dove riposano le salme di migliaia di soldati. Questa giornata è diventata la giornata dedicata alle Forze Armate. Oggi le
Forze Armate Italiane (FF. AA.) sono al servizio
della Repubblica e il loro compito principale è la
difesa dello Stato. Operano per la realizzazione della pace e della sicurezza, concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi
di straordinaria necessità e urgenza.
4
N
O
V
E
M
B
R
E
pag. 9
Tutor ai bambini dei cinque anni
ANCORA IN CONTINUITÀ
di Naima C., Matteo G.
Nell’ ambito del Progetto Continuità, intitolato
“L’Inventafavole”, noi alunni della classe 5^A
abbiamo effettuato con i bambini dei cinque anni, dei plessi di Ripatransone, Valtesino e San
Savino, tre piacevoli incontri. Qualche giorno
prima del loro arrivo nella nostra scuola ci hanno
inviato delle lettere dove ci facevano delle domande relative ad alcune loro curiosità verso la
Scuola Primaria e noi naturalmente abbiamo
risposto. Nel primo incontro ci siamo presentati
poi li abbiamo guidati all’ interno dell’edificio
scolastico per visitare i vari ambienti e apprenderne il nome, la funzione e le regole di fruibilità
fondamentali. Tornati in classe gli abbiamo letto
e drammatizzato alcune favole aiutando i piccoli
a comprenderne il titolo, i personaggi , l’ ambientazione e facendoli riflettere sulla morale.
Successivamente si sono formati 5 gruppi , ognuno composto da 2 bambini della Scuola Primaria
e da 3 della Scuola dell’ Infanzia . Ciascun gruppo aveva il compito di disegnare una sequenza
della favola, con apposta una didascalia. Con gli
elaborati abbiamo prodotto dei cartelloni. Nel
secondo incontro, dopo aver riformato gli stessi
gruppi, prima la nostra maestra ha consegnato
delle carte con alcuni personaggi delle più famose favole poi ha spiegato le caratteristiche di tutti
quegli animaletti dicendo che alcuni erano bravi
e altri un po’meno, alcuni avevano voglia di studiare, altri no, alcuni sapevano rispettare le regole della scuola e altri fingevano di non saperlo.
Tutti questi personaggi sono diventati i protagonisti di meravigliose favole inventate dai bambini. Ogni gruppo ha scelto nel mazzo di carte i
personaggi, l’ambientazione (locali dell’edificio
scolastico) e la morale (regole della scuola) e con
la loro fantasia sono venute fuori fantastiche favole che poi i piccoli di cinque anni hanno drammatizzato. Il 20 Dicembre nell’aula Magna del
nostro I.C. è stato proiettato un video realizzato
durante gli incontri ed è stato consegnato un diploma a tutti i bambini di cinque anni. Tutti i
genitori presenti hanno applaudito calorosamente.
Piccoli matematici crescono
PARTECIPAZIONE AI GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO
di Chiara C., Isabella S.
Quest’anno, per la prima volta, abbiamo partecipato ai “Giochi matematici del Mediterraneo
2015”, iniziativa promossa dall’Accademia Italiana per la promozione della Matematica con il
patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo.
Abbiamo sostenuto la prima prova il 22 Ottobre
2014 per le qualificazioni d’Istituto ed eravamo
molto agitati perché pensavamo di non riuscire a
superarla. Invece la maggior parte della classe è
arrivata alle Finali d’Istituto che ci sono state il
26 Novembre 2014. I risultati sono stati positivi
per ben dieci alunni. Il 6 Marzo 2015, alle Finali
Provinciali di area solo Benedetta di Filippo si è
qualificata al terzo posto con una medaglia di
bronzo. Tutti gli altri alunni hanno ricevuto un
attestato di partecipazione. È stata comunque
una bella esperienza perchè ci ha insegnato a
metterci sempre un gioco, ha aumentato la nostra
autostima e ci è servita a comprendere meglio il
linguaggio matematico usato nei quesiti, come
quello delle Prove Invalsi.
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SPETTACOLI
CONCERTO DI NATALE
Scuola Aperta
di Aurora F., Maddalena C.
LE MANI IN CARTA
Sabato 20 Dicembre, alle ore 8:30 presso
la Chiesa Cattedrale di Ripatransone, noi
alunni di quinta A insieme ai bambini
della Scuola dell’Infanzia e ai ragazzi
della Scuola Secondaria di primo grado,
abbiamo tenuto un Concerto di Natale,
organizzato nell’ambito del Progetto Continuità . La manifestazione è iniziata con
alcuni brani, eseguiti con il flauto dai ragazzi della Scuola Media e diretti dal professore Massi Giorgio. Successivamente
ci siamo esibiti noi alunni di quinta con
diversi Canti natalizi e ,per concludere
l’evento in bellezza ,tutti gli alunni dai tre
ai quattordici anni hanno cantato “Tu
scendi dalle Stelle”. Infine uno scroscio di
applausi da tutte le persone presenti e
tanti inchini di ringraziamento da parte
dei bambini piccoli e grandi.
di Aurora F., Chiara F
Il 21 Gennaio 2015, il nostro Istituto è stato
“aperto” dalle 15:30 fino a sera a tutte le famiglie degli alunni e, soprattutto ai bambini che un
altr’anno frequenteranno la prima elementare e a
noi di quinta che dovremo affrontare l’ingresso
alla scuola media. Lo scopo era di far conoscere
i lavori prodotti durante le attività curricolari
svolte nel corso di questo anno scolastico. Sono
stati organizzati diversi laboratori da quasi tutte
le classi della Primaria e della Secondaria. Nel
nostro laboratorio, intitolato “Le mani in carta”,
insegnavamo ai bambini più piccoli a produrre
la carta riciclata. Prima alcuni di noi spiegavano
gli ingredienti necessari e i vari passaggi per
produrla. Poi ai piccoli facevamo da tutor per
realizzare fogli di carta. Nel frattempo, noi alunni di quinta, a turno, andavamo a visitare la
scuola media dove abbiamo conosciuto gli insegnanti con i quali avremo a che fare l’anno prossimo. A farci da guida c’erano i ragazzi delle
medie, che ci spiegavano che cosa faremo nelle
varie discipline. Nell’Aula Magna c’era il professore di tecnologia che ci ha fatto vedere tutti i
lavoretti creati dagli studenti di quest’anno e
dell’anno passato. Tutti gli insegnanti ci sono
sembrati simpatici e professionali nel proprio
lavoro; è stata una bellissima esperienza educativa!
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sport
SPORT A SCUOLA
di Fabio N., Chiara C.
Quest’anno il nostro istituto ha aderito al progetto proposto dall’associazione CONI. L’obbiettivo di
tale progetto è avvicinare di più i bambini allo sport. La nostra insegnante di ginnastica Laura Michelangeli è stata supportata per due ore al mese da una docente CONI, diplomata in Scienze Motorie. In
queste ore ci siamo molto divertiti facendo nuovi giochi e percorsi , abbiamo anche fatto delle gare
con gli alunni di 4^B. Interessante è stata la nostra partecipazione ad un concorso dove con un testo
abbiamo spiegato l’importanza del FAIR PLAY nel gioco. La scuola vincente riceverà come premio
nuove attrezzature per la palestra.
Salute e benessere
MANGIANDO FRUTTA E VERDURA SI VIVE MEGLIO
di Aurora F., Maddalena C.
Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato al progetto “Frutta e Verdura nelle Scuole” realizzato con il contributo dell’Unione Europea. L’iniziativa consiste nel distribuire la frutta e la verdura
fresca a scuola una o due volte a settimana, a tutti i bambini della Primaria e dell’Infanzia. Noi alunni
non amiamo tanto la frutta e la verdura, infatti all’inizio facevamo un po’ di fatica a rinunciare a ricreazione a patatine o merendine confezionate che fanno male alla salute, perché contengono grassi, calorie e coloranti. Così con le nostre maestre abbiamo riflettuto sulle nostre abitudini alimentari e abbiamo modificato, alla luce delle nuove informazioni la nostra dieta giornaliera: abbiamo sottratto grassi
e abbiamo aggiunto più alimenti energetici e regolatori come FRUTTA E VERDURA perché la NOSTRA SALUTE È MOLTO IMPORTANTE!
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How healthy are you ?
di Marchetti Francesco
SFORMATO DEL BRAVO
STUDENTE
1)every day you eat :
Bread
Dalla maestra Paola
Sweets
2) your favorite brekfast is :
Cereal or biscuts
Snacks
3) every day you have :
Fruit
Only fruit juice
Amalgamare il tutto fino ad ottenere
l’impasto di impegno morbido.
Aggiungere 30cl di autostima.
Per favorire la lievitazione aggiungere
la collaborazione dei compagni.
Infine infornare il dolce a 30°c per cinque anni.
Una volta sfornato, ricoprirlo di educazione e conservarne una fetta per tutta la
carriera scolastica.
4) you eat fast food :
Every day
Rarely
5) you drink :
Frizzy drink
Water
6) every day you eat:
Vegetables
Only chips
7) for brekfast you drink:
No milk
A glass of milk
Proteins
Carbohydrates
Vitamins and
Minerals
Calcium
Fats
Preparare un impasto per l’impegno
con:
-500g di ascolto
-30g di studio
-20g di curiosità
-50g di voglia di fare
-un pizzico di buonumore
-capacità di affrontare le difficoltà
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