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lytteøvelser passaparola 2
LYTTEØVELSER PASSAPAROLA 2 LEZIONE 30 25 - Tu avevi la maestra mamma? - Sì, avevo proprio la maestra mamma. Mi ricordo che le facevo i disegni quando ero piccolina.. Alle elementari – sono dai 5 ai 10 anni – io ho avuto la stessa maestra per 5 anni. E mi ricordo che ero innamorata della mia maestra, le facevo i disegni con le dediche, le ho ancora a casa, mia mamma li ha conservati, scrivevo per esempio “La mia maestra è bella come una rosa”, cose di questo tipo. Le facevo proprio i fiori e anche se ho avuto dei periodi difficili in realtà con lei. Ma l’ho vista non tanto tempo fa ed è... quindi è assolutamente... si chiama Margherita - una donna un po’ dura ma le ho voluto bene. È stata un punto di riferimento importante nella mia vita. Ma tutti i miei insegnanti sono stati importanti. Io per esempio al liceo ho avuto delle persone... la mia insegnante di inglese è stata una donna importantissima, perché è stata poi lei quella che mi ha indirizzato verso gli studi che ho fatto. 26 - Secondo te ci sono differenze tra Nord e Sud Italia? - Sì, ci sono e forse più nella testa degli italiani che nella realtà, perché comunque gli italiani hanno dei modi precesi di immaginarsi com’è la vita al Sud e com’è la vita al Nord. Certamente ci sono delle realtà locali che sono legate alla regione, al clima, però secondo me nel Sud Italia ci sono molte cose positive. - Secondo te c’è una differenza di mentalità tra gli italiani del Sud e quelli del Nord? - Io purtroppo non ne conosco tanti d’italiani del Sud. Ho conosciuto superficialmente alcune persone, poche persone. Il più a Sud che sono stata è stato Roma. E lì c’è una notevole differenza. Forse però Roma è particolare, ma lì ho avuto modo di studiare i romani un po’ più in generale. I romani rispetto ai novaresi per esempio, da dove vengo io, sono molto più estroversi, espansivi, tranquilli anche, meno stressati. Non si preoccupano poi più di tanto, se la prendono comoda. E sono... sì... un po’ filosofi della vita. Ma in generale, credo, chi viene dal Sud è molto ospitale, di un’ospitalità certe volte imbarazzante. Noi avevamo dei vicini siciliani, ai tempi quando abitavamo a Novara, loro avevano questa ospitalità incredibile. Anche se si abitava dall’altra parte della strada. A Natale, a Pasqua, facevano i dolcetti tipici, ce li portavano tutti gli anni. La signora faceva il pane, e di la pizza ne faceva di più e ce la portava. Ha questa cordialità che viene proprio dal cuore. Sì... quasi imbarazzante, perché noi non avevamo tutte queste attenzioni nei loro confronti. Poi mi immagino famiglie un po’ più numerose, rispetto al Nord, ma forse è un pregiudizio. Ma le persone che io ho conosciuto dalla Sicilia... tutta gente molto molto in gamba che si è veramente data da fare. Non rispettano quel prototipo di siciliano mafioso, assolutamente no, per niente – anzi, veramente modello di volontà e di impegno sociale e di lavoro.