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Un gesto generoso
UN GESTO GENEROSO C’era una volta una classe di bambini tutti molto dispettosi. Erano bambini di prima elementare che ogni volta durante la merenda giocavano tutti insieme. Proprio tutti insieme no, perché Lavinia, una bambina dai capelli rossi e ricci, non veniva considerata da nessuno, era come se non ci fosse e veniva spesso presa in giro. Un giorno Lavinia, tornata da scuola, si sfogò con la mamma e la supplicò di portarla via da quella scuola perché non si sentiva uguale agli altri. “Nessuno gioca con me, mamma”- disse Lavinia piangendo. “ Nessuno mi chiede di giocare o di proporre dei giochi”- continuava a dire Lavinia tra una lacrima e l’altra. La mamma allora decise di portare la figlia dai nonni in montagna per distrarla. Dopo alcune settimane, i bambini cominciarono a chiedere alla maestra perché Lavinia non veniva più a scuola. La maestra rispose: “ Solo ora che non c’è, vi accorgete che manca? Bene, se volete, andiamo a cercarla”. La maestra, in realtà, sapeva dove si trovava ma fece finta di niente. Un sabato mattina partirono con lo scuolabus, come se andassero a fare una gita ed arrivarono sul Monte Serra. Li c’era la casa dei nonni di Lavinia e la maestra indicò loro dove si trovava. La bambina stava seduta in veranda a leggere un libro ed aveva un’aria davvero triste. Ad un tratto alzò gli occhi e vide i suoi compagni venire verso di lei per abbracciarla. “ Torna a scuola con noi”-dissero i suoi amici. “ Non puoi lasciarci, come noi non possiamo fare a meno di te!”. Lavinia fu contenta di questo gesto rispettoso e generoso, perché voleva dire che in fondo lei valeva qualcosa.