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Paganini non ripete

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Paganini non ripete
03 Comico fantasy 64-153
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Paganini non ripete
A. Campanile
Achille Campanile è forse il principale umorista italiano del secolo
scorso. Ecco un esempio del suo umorismo del paradosso
e dell’equivoco, che vede come protagonista il famosissimo violinista
Paganini e una simpatica marchesa che ha il difetto di essere un po’
sorda. Si dice che Paganini fosse così convinto della perfezione delle
sue esecuzioni da rifiutare qualsiasi bis: “Paganini non ripete” usava
dire. Ma la marchesa gli dà del filo da torcere.
1 Paganini: musicista e
violinista (1782-1840) nato
a Genova, famosissimo per
il suo virtuosismo.
2 geroglifico: i geroglifici
sono i caratteri della
scrittura usata dagli antichi
Egizi. Qui, il termine indica
un insieme di suoni che
creano un effetto di
particolare suggestione.
3 iridescenti di cristalli di
rocca: i cristalli di rocca
sono dei quarzi che,
quando sono illuminati,
producono molteplici riflessi
abbaglianti.
4 cicaleccio: chiacchierio
insistente come il canto
delle cicale.
5 Inguainato nella marsina:
la marsina (o frac) è un
elegante vestito maschile
da cerimonia, che fascia
strettamente il corpo.
6 non ho mai derogato:
ho sempre rispettato.
7 Fe’: Fece.
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Quando Paganini1, dopo un ultimo interminabile acrobatico geroglifico2 di suoni rapidissimi, ebbe terminata la sonata, nel salone del regal palazzo di Lucca scoppiò un applauso da far tremare i candelabri gocciolanti di cera e iridescenti di cristalli di rocca3, che
pendevano dal soffitto. Il prodigioso esecutore aveva entusiasmato, come sempre, l’uditorio.
Calmatosi il fragor dei consensi e mentre cominciavano a circolare i rinfreschi e d’ogni intorno si levava un cicaleccio4 ammirativo, la marchesa Zanoni, seduta in prima fila e tutta grondante di
merletti veneziani intorno alla parrucca giallastra, disse con la voce
cavernosa e fissando il concertista con un sorriso che voleva essere
seducente tra le mille rughe della sua vecchia pelle:
– Bis!
Inguainato nella marsina5, con le ciocche dei capelli sugli occhi, Paganini s’inchinò galantemente, sorrise alla vecchia gentildonna e
mormorò a fior di labbra:
– Mi dispiace, marchesa, di non poterla contentare. Ella forse ignora
che io, per difendermi dalle richieste di bis che non finirebbero mai, ho
una massima dalla quale non ho mai derogato6 né mai derogherò: Paganini non ripete.
La vecchia signora non lo udì. Con un entusiasmo quasi incomprensibile in lei ch’era sorda come una campana, continuava a batter le mani e a gridare, con le corde del collo tese come una tartaruga:
– Bis! Bis!
Paganini sorrise compiaciuto di tanto entusiasmo ma non si lasciò
commuovere. Fe’7 cenno alla vecchia dama di non insistere e ripeté
con cortese fermezza:
– Paganini non ripete.
– Come? – fece la vecchia che, naturalmente, non aveva sentito.
– Paganini – ripeté il grande violinista, a voce più alta, – non ripete.
La vecchia sorda non aveva ancora capito. Credé che il musicista avesse consentito e si dispose ad ascoltare nuovamente la sonata. Ma vedendo che il celebre virtuoso s’accingeva a riporre lo strumento nella
custodia, esclamò afflitta:
Ridere e fantasticare
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– Come? E il bis?
– Le ho già detto, signora, – fece Paganini – Paganini non ripete.
– Non ho capito – disse la vecchia.
– Paganini non ripete – strillò Paganini.
– Scusi, – fece la vecchia – con questo brusio non
si arriva ad afferrar le parole. Parli un po’ più forte.
Il violinista fece portavoce delle mani attorno alla
bocca e le urlò quasi all’orecchio:
– Paganini non ripete!
La vecchia scosse il capo.
– Non ho capito le ultime parole – gridò, come se
sordo fosse l’altro.
– Non ripete, non ripete, Paganini non ripete! – strillò
il virtuoso.
La vecchia fece una faccia allarmata.
– Si vuol far prete? – domandò.
– Ma no – urlò Paganini sgomento. – Paganini non ripete.
– Ha sete? – fece la vecchia.
E volta ai domestici in livrea8, che circolavano coi vassoi:
– Un rinfresco al nostro glorioso violinista.
– Ma che sete! – esclamò questi. – Che rinfresco!
– Via, via, il bis ora – insisté la vecchia, convinta che il concertista
stesse per contentarla. Ma questi di nuovo s’inchinò con perfetta galanteria e:
– Le ripeto – disse – che Paganini non ripete.
– Quel pezzo ultimo – continuava la sorda.
– Paganini non ripete! – urlò il violinista proteso sull’orecchio di lei,
facendo svolazzare i merletti veneziani che le pendevano dalla gialla parrucca. – Quante volte glielo debbo ripetere?
8 livrea: abito indossato dalla
servitù delle famiglie nobili.
– Una volta, – fece la vecchia che era riuscita ad afferrare l’ultima frase e credé che Paganini le domandasse quante
volte doveva ripetere la sonata – una sola
volta mi basta.
LETTURA
– Ma Paganini non ripete – ripeté Paganini.
LETTURA A COPPIE
–
Va bene, va bene –, replicò la vecchia,
Questo racconto comico è quasi una scenegche questa volta aveva capito e credé che
giatura e si presta a essere recitato o almeno a
essere letto a due voci. Puoi procedere così:
Paganini non volesse ripetere la frase det– sottolinea con due colori diversi gli elementi
ta – non occorre che me lo ripeta, ho capidescrittivi che riferiscono rispettivamente gli attegto
benissimo; mi basta che faccia il bis.
giamenti della nobildonna e del musicista;
– attribuisciti un ruolo e leggi ad alta voce, rispettando le into– Paganini – strillò Paganini con quanto fianazioni segnalate dalla punteggiatura e interpretando i dito aveva in gola – non ripete, non ripete, non
versi atteggiamenti dei due personaggi.
ripete!
La vecchia fe’ cenno di non aver capito. Paganini si
abilità
Risate a crepapelle: il comico
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vide perduto. Si volse al gruppo degli altri invitati che si erano affollati intorno a loro attratti dalla scena e disse in tono disperato:
– Fatemi il favore, diteglielo voi. Non ha ancora capito che non ripeto.
Gliel’ho ripetuto venti volte, glielo sto ripetendo: non ripeto! Quante
volte glielo debbo ripetere?
Achille Campanile, Opere, Bompiani
*1
2 Da quale, tra le seguenti situazioni, nasce in mo-
Comprendere il testo
Il racconto è impostato su un lungo scambio di
battute tra i due protagonisti, il maestro Paganini e
la marchesa Zanoni.
l Che cosa chiede la marchesa al musicista?
do particolare la comicità del racconto?
Dal fatto che la marchesa, un po’ sorda, fa fatica a
sentire ciò che dice Paganini.
Dal fatto che Paganini continua a ripetere che non ripete mai.
l Che cosa risponde il musicista?
l A chi si rivolge, infine, il musicista per chiarire la sua po-
sizione?
Dal fatto che Paganini, con grande cortesia, fa ogni
sforzo per farsi comprendere dalla marchesa.
3 Il dialogo tra i protagonisti avviene in un crescendo di fraintendimenti ed equivoci. Accanto agli atteggiamenti della nobildonna scrivi le reazioni del musicista.
CHE
COSA FA LA MARCHESA
Parla con sguardo seducente
Batte le mani e grida
Esclama afflitta
Fa una faccia allarmata
Replica seccata
*4
COME
REAGISCE
PAGANINI
............................................................................................................................
............................................................................................................................
............................................................................................................................
............................................................................................................................
............................................................................................................................
L’elemento comico
Lo scrittore Achille Campanile, nell’inventare
questa situazione assurda in cui il maestro Paganini continua a ripetere che non ripete mai, finisce
con il trasformare il musicista in un personaggio
ridicolo. Perché?
Perché non sa controllare le proprie emozioni e dà in
escandescenze.
*6
Per ampliare il lessico
Nel racconto viene usato il termine «uditorio»,
che deriva dal latino audire (“udire”). Ti forniamo un breve elenco di parole che hanno questa
origine, alcune delle quali inserite in uno specifico contesto; spiegane il significato usando, in
caso di necessità, il dizionario.
l Uditorio: .................................................................
Perché pretende, con insistenza, di farsi ascoltare e
capire da una sorda.
l Udienza papale: .....................................................
Perché, pur essendo Paganini, è costretto a ripetersi.
l Audizione musicale: ...............................................
l Alla fine del racconto come si sente Paganini?
l Uditore presso una scuola: ....................................
l Auditorio: ...............................................................
Esasperato e stizzito.
Deluso e rammaricato.
Rassegnato e triste.
5 Il lato comico del personaggio risulta ancora più
evidente dal contrasto con la descrizione della
sua maestria fatta all’inizio del testo. Sottolinea la
frase e trascrivila sul quaderno.
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*7
Scrivere con ironia
Prova ad accentuare i risvolti comici della situazione, aggiungendo altre battute di dialogo nel
punto in cui la marchesa scambia la parola «ripete» con «prete» e «sete». Scrivi tu altre battute, cercando dei vocaboli che facciano rima con
«ripete», per esempio: «rete», «monete» ecc.
Ridere e fantasticare
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