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guardato a vista
news blue
“Cannone”
Il
guardato a vista
The “Cannon” is kept under close watch
Il violino di Niccolò Paganini, perfettamente restaurato, viene ora
monitorato da un team di esperti che misura la sua temperatura, il peso e
l’elasticità. A primavera i risultati dello studio in corso
Paganini’s violin, perfectly restored, is constantly monitored by a team of
experts who regularly measure its temperature, weight and elasticity. In
spring we will finally find out whether it can still be played.
sce di rado, “parla” solo con persone fidate, gli misurano peso, temperatura e
tasso di umidità ogni cinque minuti da
cinque anni a questa parte. Stiamo parlando
del Cannone, il celebre violino Guarneri del
Gesù del 1743 appartenuto a Niccolò Paganini: donato dagli eredi del musicista a Genova, la sua città, e restaurato nel 2004, da
allora è sotto osservazione attraverso un monitoraggio all’avanguardia che terminerà entro primavera e permetterà di capire come
regolarne l’uso e la conservazione.
Dal 2004, anno di Genova Capitale europea
della cultura, il violino ha trovato casa a Palazzo Tursi, nel municipio che affaccia in via
Garibaldi. Ora è nelle stesse condizioni di
quando Paganini lo suonava con le corde di
budello naturale grazie a un team di liutai
formato dall’americano Bruce Carlson e dai
genovesi Pio Montanari e Alberto Giordano,
che hanno lavorato al recupero dello strumento sostituendo le parti accessorie non
originali con copie fedelissime di quelli di un
tempo: il ponticello, i piroli, la tastiera, la
cordiera in ebano.
Una volta realizzato il recupero storico del
violino, è sorto il problema di gestirne l’uso e
la salvaguardia. Così il Comune ha creato
uno staff di curatori a cui affidare i risultati
del monitoraggio “per arrivare a definirne la
politica espositiva: quanto e da chi farlo usa-
E
t hardly goes out, it only “speaks” with
trustworthy people, and for five years
now it had its weight and
temperature measured every five
minutes. We are talking about the
“Cannon”, the famous Guarneri del
Gesù violin dating from of 1743 which
belonged to Niccolò Paganini; the
violin was donated by the musician’s
heirs to Genoa, Paganini’s hometown,
and completely restored in 2004. Since
then it is under close observation via a
state-of-the-art monitoring program
which will be completed by spring and will
hopefully offer valuable clues on how to best
use it and preserve it.
Since 2004, year in which Genoa was
awarded the title of European
Capital of Culture, the violin is
being kept in Palazzo Tursi, in the
Town hall overlooking via
Garibaldi. The instrument is now
in the same exact conditions as
it was when Paganini used to
play it with its sheep gut
strings. This is thanks to the
hard work a team of fine lute
makers led by the American
expert Bruce Carlson and his
Genoese colleagues Pio Montanari
and Alberto Giordano who skilfully
I
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Il recupero storico dello
strumento: al lavoro i liutai
Carson, Montanari e Giordano e
il violinista Mario Trabucco
The historical recovery of the
instrument: lute makers Carson,
Montanari and Giordano and
violinist Mario Tabucco at work
re, come esporlo, suonarlo, trasportarlo”. Lo
spiegano all’Ufficio Paganini di Tursi, dove
sul computer della curatrice Laura Malfatto
arrivano ogni cinque minuti tutti i dati sullo
stato di salute del violino che sonde e bilancini registrano nella teca della Sala Paganiniana: l’oscillazione di peso, la temperatura
interna ed esterna, la viscoelasticità del legno come indicatore della resistenza allo
stress fisico. Numeri e percentuali che verranno tradotti dagli esperti dello staff: il responsabile scientifico del progetto, Marco
Fioravanti dell’Università di Firenze – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali e
Forestali, il curatore del Museo degli strumenti musicali della Galleria dell’Accademia
di Firenze Gabriele Rossi Rognoni, i liutai, il
violinista curatore Mario Trabucco.
Quando entro primavera i dati verranno
analizzati, allora si capirà come preservare il
più famoso dei violini. Che va mantenuto in
forma per le grandi occasioni in cui viene
suonato dai maggiori violinisti del pianeta
così come la serata che, ogni due anni, proclama il vincitore del Concorso Internazionale “Premio Paganini”. Una delle ultime
grandi occasioni per sentirne il suono è stato il 1° novembre 2008, quando Salvatore
Accardo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Genova e ha risuonato il Cannone a
cinquant’anni dalla prima volta. A conquistare la platea l’esecuzione della Sonata in
la maggiore n.2 op.100 Thuner-Sonate di
Brahms e I Palpiti e La Campanella di Paganini. E soprattutto il suono antico del Guarneri del Gesù più prezioso di tutti gli esemplari esistenti. b
restored it by replacing the non-original parts
with perfectly faithful copies of the originals
of the time: the bridge, the pegs and the
ebony tailpiece.
Once the historical restoration of the violin
was completed, a new issue confronted the
experts: how to manage its use and
preservation. So the Municipality decided to
set up a team of curators to analyse the
results of the monitoring exercise with the
aim of “defining a suitable exhibition policy:
who would be allowed to use it and for how
long, how should it be exhibited, played and
transported” the Cultural authority for the
Promotion of the city’s artistic activities
explained that every five minutes she receives
on her computer all the data relating to the
health status of the violin, detected by special
probes and precision balances inside the glass
case of the Sala Paganiniana: weight
variation, internal and external temperature,
viscoelasticity of the wood as an indicator of
the resistance to physical stress. All the figures
and percentages so retrieved will be examined
by the aforesaid team of experts which
include not only lute makers but also,
amongst others, the violinist curator Mario
Trabucco, Gabriele Rossi Rognoni, curator of
the Museum of musical instruments in the
Galleria dell’Accademia in Florence, and Marco
Fioravanti from the University of Florence.
In springtime, when all of the data will be
analysed, it will be finally possible to identify
the best way to preserve the most famous
violin in the world. In fact it must be kept in
top condition for the big occasions when it is
played by the world’s best violinists as well as
in that special evening that, every two year,
proclaims the winner of the “Paganini Prize”
International Contest. The last time its
beautiful sound was heard was on 1st
November 2008, when Salvatore Accardo,
receiving the honorary citizenship of Genoa,
replayed the Cannon after fifty years from the
first time. The audience was conquered by the
execution of the Sonata in A major no.2
Op.100 Thuner-Sonate by Brahms and I Palpiti
and La Campanella by Paganini, but most of
all by the unique sound of the world’s most
valuable Guarneri del Gesù violin. b
(Ma. Ma.)
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