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GIANVICENZO BELLI RISPONDE A DEDOLA Spiace constatare (come precedentemente affermato in Consiglio Comunale) che questo avvio di campagna elettorale sia partita nel modo peggiore. Mentre dapprima si è tentata una trappola con “il Vicesindaco Secci” oggi si tenta di architettare una “bufala” per cercare di screditare il sottoscritto. La “bufala” in questione che affermava di una presunta convenzione che avrei sottoscritto con un agente per una consulenza artistica è un fatto risalente a mesi orsono e a tutti sembrava chiarita. Infatti di fronte ad una presunta convenzione (che come Assessore non ho e non avrei potuto firmare) in mancanza di fatture e/o carta intestata, e/o registrazione presso gli uffici comunali, si è iniziato a dialogare tramite Ufficio Legale del Comune, affermando che niente era dovuto. Successivamente, come concordato con il Consiglio Comunale, l’Ufficio Legale provvedeva ad una diffida, riservandosi atti successivi. Oggi in totale assenza di nuove carte, si prosegue la bufala, con uno scambio epistolare tra Consiglieri Comunali e uno studio legale di Roma. Io e l’Avvocato S. Forgiarini Legale del Comune come affermato in Consiglio Comunale, siamo prontissimi alla presentazione di una querela per falso, ma rimaniamo in attesa di atti protocollati che possano farne trarre spunto, atti ad oggi mai pervenuti ufficialmente nel palazzo. Quindi, oltre che riaffermare che mai ho firmato alcuna convenzione e rimarcando l’amarezza di aver visto coinvolgere nella querelle anche miei famigliari (vedi la mia ex moglie) interpellata (nella speranza o auspicio di giocare su attriti personali tra noi) per aver conferma o meno sulla veridicità della firma, conferma chiaramente non arrivata. Oggi mi sento di dichiarare chiaramente che le uniche responsabilità che mi sento di assumere sono di carattere politico e sono le seguenti. Io al pari dei miei colleghi, ho avuto la responsabilità di : 1. aver dato apporto e sostegno al Sindaco Comiti 2. esser stato un assessore forse troppo ingombrante per qualche avversario e predecessore 3. averci messo la faccia nel rilancio della ricandidatura di Angelo Comiti 4. di godere della stima di una parte della cittadinanza e quindi una sorta di “cavallo da azzoppare” in vista della competizione di maggio Da “politico praticante” capisco e posso capire che Secci prima e Belli oggi possano essere considerati due potenziali candidati pesanti e quindi da abbattere politicamente, ma non avendo lo stomaco e lo stile necessario, non riesco a capirne gli strumenti. Posso infatti affermare che : • IO e ripeto IO non ho mai parlato dei miei predecessori e ho preferito che la gente mi giudicasse per i fatti, non ho mai allargato la mira alla famiglia di nessuno e pensandoci avrei anche potuto farlo (avendo la certezza matematica che IO e ripeto IO mai ho inviato mia moglie o la mia compagna come unica rappresentante del Comune in pranzi o cerimonie ufficiali a costo dell’Ente) • IO e ripeto IO, non mi sono mai presentato a nessun ente o istituzione prima di esser stato nominato o dopo esser stato sostituito dal ruolo di Assessore, millantando ancora il titolo e interferendo nella programmazione nella totale inconsapevolezza del mio interlocutore • IO e ripeto IO, mai ho esercitato o cercato di esercitare pressione su alcun dirigente, forse perché senza figli che potessero aver interesse ad alcuna convenzione • IO e ripeto IO, mai ho ordinato “telefonicamente “mobili o restauri ad alcun oggetto e quindi mai in questi due anni, alcun operatore è stato respinto dai funzionari perché ignari dell’ordine non di lavoro o di eventuale determina Questo solo per chiarire, che avrei preferito sentire contestazioni sul mio operato, le mie scelte, invece oggi sembra interessare maggiormente il fatto che il Belli abbia lanciato su Facebook la campagna elettorale per Angelo Comiti Sindaco e questa operazione viene vissuta da qualcuno come una sorta di peccato imperdonabile. Ricordo ancora molto chiaramente le affermazioni di qualcuno (G.F. Dedola) quando due anni e mezzo orsono, affermava che “sostenere Comiti era una sorta di suicidio politico che avrebbe trascinato tutti nel baratro” Oggi come allora, ero e rimango convinto, che Belli, Canu e Sanna, bene fecero ad appoggiare il Sindaco in una fase che senza difficoltà definimmo storica. Spiacerà a qualcuno constatare che quello che doveva essere un suicidio politico si è invece trasformato in un rilancio del’azione politico amministrativa ed oggi Comiti può concorrere con serie possibilità di successo nella competizione del maggio prossimo. Se questa inversione di rotta viene oggi riconosciuta da alleati ed avversari, probabilmente un piccolo merito potrà essere ascritto al sottoscritto e ai colleghi che hanno partecipato a questa svolta. Mi spiace, che questo acredine partito all’interno del PD (partito al quale appartengo) si sia limitato per qualcuno ad un momento di vendetta politica più che come il risultato di una serena analisi. Se si fosse riuscito (o se si riuscisse) a valutare e a valutarci tutti in base a quanto abbiamo prodotto e quale risultati abbiamo o non abbiamo ottenuto, probabilmente non avremmo un pezzo di PD da una parte ed uno dall’altra. Non vorrei pensare che un PD unito “sarebbe imperdonabile per chi è disposto a tutto pur di evitare una vittoria facile di Angelo Comiti” se cosi fosse, forse anche io riuscirei a rassegnarmi al’idea che “la bufala Belli” è solo figlia di una politica fatta con stomaco e bile, una politica che a volte ha portato qualcuno a cadere negli errori e nelle cadute di stile che hanno portato il coinvolgimento di famigliari ignari e del tutto estranei alla vita politica isolana. Grazie Gian Vincenzo Belli Caro Gianvicenzo, in considerazione che Liberissimo viene letto da molte persone ritengo giusto che tu abbia risposto. Ti spiego i motivi. Sono diversi gli allegati che mi sono stati inviati ma avevo deciso di non pubblicarli. Infatti, ho riportato solo una parte perché è diventato l’argomento politico, se cosi si può definire, di piazza, ristorante, spaghetteria, bar ecc., ed è giusto che tu ti difenda. La corsa alla poltrona da sindaco si sta trasformando in una guerra personale. La gente non si limita a contestare, eventualmente, i cinque anni dell’amministrazione in carica (posti di lavoro, porto ecc. ecc.), ma tutti noi, compreso io, siamo bersaglio di alcuni personaggi guidati da gente che si nasconda dietro le quinte, non mi riferisco al caso specifico tra te e parte dell’opposizione ma in generale. Credo di essere stato l’unico a segnalare fatti e circostanze con documenti alla mano, a Angelo Comiti non piace, ad altri si. saluti