Comments
Description
Transcript
Unità 6. Tacito. Germania
1 U NITÀ SESTA P ERSONAGGI E MOMENTI STORICI Altri brani della Germania di Tacito (pp. 254 ss.) Il suolo e i suoi prodotti V [1] Terra etsi aliquanto specie differt, in universum tamen aut silvis horrida aut paludibus foeda, humidior qua Gallias, ventosior qua Noricum ac Pannoniam aspicit; satis ferax, frugiferarum arborum impatiens, pecorum fecunda, sed plerumque improcera. Ne armentis quidem suus honor aut gloria frontis: numero gaudent, eaeque solae et gratissimae opes sunt. [2] Argentum et aurum propitiine an irati dii negaverint dubito. Nec tamen affirmaverim nullam Germaniae venam argentum aurumve gignere: quis enim scrutatus est? Possessione et usu haud perinde afficiuntur. [3] Est videre apud illos argentea vasa legatis et principibus eorum muneri data non in alia vilitate quam quae humo finguntur; quamquam proximi ob usum commerciorum aurum et argentum in pretio habent formasque quasdam nostrae pecuniae agnoscunt atque eligunt: interiores simplicius et antiquius permutatione mercium utuntur. Pecuniam probant veterem et diu notam, serratos bigatosque. Argentumque magis quam aurum sequuntur, nulla Terra: «Il suolo». - specie: abl. di limitazione: 1 «nell’aspetto». - in universum: locuzione avverbiale: «in generale». - aut silvis ... foeda: «(appare) o irta di selve o squallida per le paludi»; paesaggio triste e desolato. - qua: avv. di moto per luogo: «dalla parte dove». - ventosior: «più esposto ai venti», quindi «più asciutto». - Noricum ac Pannoniam: il Norico, provincia romana dal 15 a.C., comprendeva gran parte della Stiria e della Carinzia; la Pannonia corrisponde all’incirca all’attuale Ungheria. aspicit: (= spectat ad). - satis ferax: «fertile di biade»; satis è abl. di sata, orum. L’espressione, inattesa e sorprendente, è in contraddizione con quanto Tacito ha affermato alla fine del cap. precedente. - frugiferarum ... impatiens: «inadatto agli alberi da frutto». Tacito riconosce che il suolo della Germania si prestava alla coltivazione di certe piante, ma non a quelle della flora mediterranea, introdotte nei paesi nordici dai Romani soltanto nel II sec. d.C. - pecorum fecunda: «abbondante di bestiame minuto», come pecore, capre, maiali. - improcera: «di piccola corporatura»; variatio ardita; l’aggettivo non si riferisce a terra, ma a pecora sottinteso. - Ne ... frontis: «Neppure gli armenti hanno l’imponenza che è loro propria o l’ornamento della fronte»; armenta, è il bestiame grosso: buoi, cavalli ecc.; gloria frontis: espressione poetica per indicare le corna. - numero gaudent: con spiccato senso di praticità i Germani guardavano soprattutto alla sostanza, cioè al possesso di un gran numero di animali, anche se di razza poco appariscente. - eaeque ... sunt: «e questa è la sola ricchezza molto apprezzata da essi», data la mancanza di metalli preziosi. 2 Argentum ... dubito: «Non so se gli dei siano sta- ti benigni o ostili a negare argento e oro (ai Germani)»; osservazione di carattere sostanzialmente moralistico. - affirmaverim: potenziale di modestia: «potrei affermare». - venam: «miniera». - argentum ... gignere: «produca argento e oro». - quis ... scrutatus est?: «chi infatti ha esplorato il sottosuolo?». - Possessione ... afficiuntur: «Di possederne e di usarne non si preoccupano come noi». - haud perinde: sott. ac nos; l’allusione all’attaccamento dei Romani al denaro e agli oggetti preziosi è precisa e intenzionale. Est videre: grecismo poetico postclassico: «È pos3 sibile vedere». - argentea ... data: «vasi di argento offerti in dono ai loro ambasciatori e capi». - non ... finguntur: «(tenuti) nella medesima considerazione di quelli fatti di argilla». - quamquam: con valore correttivo: «nondimeno». - proximi: i più vicini alle provincie romane. - ob ... commerciorum: «per le relazioni commerciali». - in pretio habent: «hanno in pregio». - formasque quasdam: «certi conii» delle monete romane. - agnoscunt ... eligunt: «sanno riconoscere e preferiscono». - interiores: i popoli dell’interno, in opposizione a proximi. - simplicius et antiquius: «secondo una consuetudine più semplice e antica». - permutatione ... utuntur: «praticano lo scambio delle merci»: è il baratto, la forma primitiva degli scambi commerciali. - probant: sott. proximi: «preferiscono». - veterem: dell’età repubblicana. - serratos bigatosque: monete di argento assai pesanti, i serrati con l’orlo dentato, i bigati invece avevano impressa su una faccia la figura della Vittoria sopra una biga, sull’altra la testa della dea Roma. - sequuntur: «ricercano». - nulla ... animi: «non per una (particolare) pre- 2 U NITÀ SESTA P ERSONAGGI E MOMENTI STORICI affectione animi, sed quia numerus argenteorum facilior usui est promiscua ac vilia mercantibus. dilezione». - sed quia: costrutto asimmetrico dovuto alla variatio; all’abl. di causa segue una proposizione dello stesso tipo. - argenteorum: «delle monete di argento». - faci- lior usui est: «è di uso più facile». - promiscua ... mercantibus: «per chi compra oggetti comuni e di poco prezzo»; mercantibus: dat. plur. del partic. pres. di mercari. Vita pubblica: capi e disciplina di guerra VII [1] Reges ex nobilitate, duces ex virtute sumunt. Nec regibus infinita aut libera potestas, et duces exemplo potius quam imperio, si prompti, si conspicui, si ante aciem agant, admiratione praesunt. Ceterum neque animadvertere neque vincire, ne verberare quidem nisi sacerdotibus permissum, non quasi in poenam nec ducis iussu, sed velut deo imperante, quem adesse bellantibus credunt. [2] Effigiesque et signa quaedam detracta lucis in proelium ferunt; quodque praecipuum fortitudinis incitamentum est, non casus nec fortuita conglobatio turmam aut cuneum facit, sed familiae et propinquitates; et in proximo pignora, unde feminarum ululatus audiri, unde vagitus infantium. Hi cuique sanctissimi testes, hi maximi laudatores: ad matres, ad coniuges Reges: i Germani non conoscevano una monarchia 1 ereditaria; i reges erano i capi dei distretti e dei cantoni, come si desume da Cesare, B.G. VI 23, 5: principes regionum atque pagorum. - ex nobilitate: «secondo la nobiltà della stirpe». - duces ex virtute: «i generali secondo il loro valore». - sumunt: «scelgono». - infinita ... potestas: «un potere illiminato o assoluto». - duces ... praesunt: i comandanti fondano la loro autorità non sul comando che possono esercitare, ma piuttosto sull’esempio che riescono a dare; e suscitano ammirazione, se sono coraggiosi, se sono sempre in vista, se sono in prima linea a combattere. - exemplo: «con l’esempio»; il significato di exemplum è spiegato e riassunto nelle tre propos. ipotetiche si prompti, si conspicui, si ... agant. - admiratione praesunt: «si impongono con l’ammirazione» che suscitano; admiratione: abl. strumentale. - Ceterum: «Ma»; si accenna all’autorità dei sacerdoti e all’importanza della religione. - neque ... permissum: «né punire con la morte, né imprigionare, né percuotere è permesso se non ai sacerdoti»; i tre verbi sono disposti in «gradazione» discendente di forza e di intensità. Secondo Cesare, come si è visto (cfr. B.G. VI 23, 4), il potere assoluto di vita e di morte spettava ai capi militari. - non ... imperante: non in base a un criterio umano o per ordine del generale, ma come per volontà del dio della guerra, forse Tiu, che si credeva stesse al fianco dei combattenti. Suggestivo per il suo fascino poetico il quadro della ingenua e primitiva fede religiosa dei Germani. Effigiesque et signa: si allude alla concezione te2 riomorfica degli dei germanici, che venivano raffigu- rati (effigies) in forma di animali (il serpente e il lupo di Wodan, l’orso e il caprone di Donar, il montone di Tiu) e con simboli specifici (signa: la lancia di Wodan, il martello di Donar, la spada di Tiu). - detracta lucis: «tolte dai boschi», perché le immagini e i simboli in tempo di pace erano sospesi agli alberi nei boschi sacri. - fortitudinis incitamentum: «incitamento al valore»; fortitudinis: genit. oggettivo. - non casus ... conglobatio: «non il caso o un fortuito raggruppamento»; casus è termine generico e si riferisce alle varie dislocazioni dei combattenti effettuate dai comandanti; fortuita conglobatio è invece espressione specifica che indica il casuale raggrupparsi dei soldati fra loro. - turmam: lo squadrone di cavalleria. - cuneum: il drappello di fanti disposto a forma di cuneo. - familiae et propinquitates: «famiglie e parentele»; in tale modo l’accanimento in battaglia era maggiore sia per lo spirito di emulazione sia per il pericolo che incombeva sulla vita dei loro cari. - in proximo: «lì vicino». - pignora: «i loro cari», pegni di amore. Anche Cesare accenna ad una simile usanza; cfr. B.G. I 51, 3: Eo mulieres imposuerunt, quae in proelium proficiscentes passis manibus flentes implorabant, ne se in servitutem Romanis traderent. - ululatus: «grida» di gioia e di dolore, secondo l’esito del combattimento. - audiri: o è inf. descrittivo o si sottintende est. - vagitus infantium: «i lamenti dei bambini». - Hi: madri e mogli. Il pronome è attratto, nel genere del predicato testes ... laudatores. - cuique: per ciascun combattente. - sanctissimi testes: «i testimoni più veritieri». - maximi laudatores: la lode era spassionata e sincera, perché sgorgava dal cuore di chi aveva assistito alle prove di valore dei combatten- 3 U NITÀ SESTA P ERSONAGGI E MOMENTI STORICI vulnera ferunt; nec illae numerare aut exigere plagas pavent, cibosque et hortamina pugnantibus gestant. ti. Traspare qui il senso di ammirazione di Tacito per la incorrupta virtus dei Germani. - vulnera ferunt: gli occhi delle madri e delle mogli erano rivolti alle ferite: le immagini sono di un crudo realismo. - exigere: «esamina- re» la gravità delle ferite. - cibosque et hortamina: i due elementi, quello concreto cibos e quello astratto hortamina, dipendono per zeugma da gestant. Delitti e pene XII [1] Licet apud concilium accusare quoque et discrimen capitis intendere. Distinctio poenarum ex delieto: proditores et transfugas arboribus suspendunt, ignavos et inbelles et corpore infames caeno ac palude, iniecta insuper crate, mergunt. Diversitas supplicii illuc respicit, tamquam scelera ostendi oporteat, dum puniuntur, flagitia abscondi. [2] Sed et levioribus delictis pro modo poena: equorum pecorumque numero con vieti multantur. Pars multae regi vel civitati, pars ipsi, qui vindicatur, vel propinquis eius exsolvitur. Eliguntur in iisdem conciliis et principes, qui iura per pagos vicosque reddunt; centeni singulis ex plebe comites consilium simul et auctoritas adsunt. Licet ... intendere: l’assemblea generale, oltre al1 le funzioni politiche e amministrative, esercitava anche quelle giudiziarie. - Distinctio ... ex delieto: la differenza delle pene dipendeva dalla gravità del reato; i traditori e i disertori venivano impiccati, i vili, gli imbelli e i pervertiti immersi nel fango di una palude, ricoperta poi da graticci. - Diversitas ... respicit: «La diversità della pena mira a questo», che, mentre le condanne per delitti compiuti contro altri devono essere eseguite alla presenza di tutti, quelle per atti turpi devono essere tenute nascoste. - oporteat: congiunt. obliquo; Tacito riferisce l’opinione dei Germani. 2 et: «anche». - pro modo: «secondo la loro gravità». - equorum ... multantur: i colpevoli venivano puniti con un’ammenda di un certo numero di cavalli o di bestiame. - Pars multae ... exsolvitur: «Parte della multa è pagata al re o alla tribù, parte a quello stesso a cui viene resa giustizia o ai suoi parenti». - et principes ... reddunt: «anche quei magistrati che amministrano la giustizia nei distretti e nei villaggi», cioè in quelle circoscrizioni politico-amministrative in cui si divideva la civitas. - centeni ... adsunt: «cento giudici, scelti fra il popolo, assistono, come consiglieri e nello stesso tempo come garanti, i singoli magistrati»; consilium ... auctoritas: apposiz. di comites. Tacito tiene presente il sistema giudiziario in vigore nelle provincie romane, al quale conforma l’organizzazione della giustizia dei Germani. Vita privata: abitazioni XVI [1] Nullas Germanorum populis urbes habitari satis notum est, ne pati quidem inter se iunctas sedes. Colunt discreti ac diversi, ut fons, ut campus, ut nemus placuit. Nullas: negazione più forte di non. - urbes: in Ger1 mania non esistevano città cinte di mura, almeno fin dopo la caduta dell’impero romano, e gli oppida, di cui parla Cesare in B.G. IV 19, 2 e VI 10, 2, non erano altro che grossi villaggi, centri di un attivo commercio. - populis: dat. di agente. - inter se ... sedes: agglomerati di case. - Colunt: usato assolutamente: «Abitano». - discreti ac diversi: «separati e sparsi». - ut ... placuit: «secondo che una fonte o 4 U NITÀ SESTA P ERSONAGGI E MOMENTI STORICI Vicos locant non in nostrum morem conexis et cohaerentibus aedificiis: suam quisque domum spatio circumdat, sive adversus casus ignis remedium sive inscitia aedificandi. [2] Ne caementorum quidem apud illos aut tegularum usus: materia ad omnia utuntur informi et citra speciem aut delectationem. Quaedam loca diligentius illinunt terra ita pura ac splendente, ut picturam ac liniamenta colorum imitetur. [3] Solent et subterraneos specus aperire eosque multo insuper fimo onerant, suffugium hiemis et receptaculum frugibus, quia rigorem frigorum eius modi loci molliunt, et si quando hostis advenit, aperta populatur, abdita autem et defossa aut ignorantur aut eo ipso fallunt, quod quaerenda sunt. una pianura o un bosco li ha attratti». - Vicos ... aedificiis: «costruiscono villaggi con abitazioni collegate e addossate l’una all’altra». - spatio: «con uno spazio libero», con un cortile. - sive ... remedium ... sive ... aedificandi: «sia come protezione contro l’eventualità di un incendio sia per incapacità di costruire»; inscitia: abl. di causa. caementorum: (da caedo = taglio): «delle pietre squa2 drate». - tegularum: (da tego = copro): «delle tegole». materia ... utuntur: «si servono per ogni necessità di legname». - informi: «greggio». - citra ... delectationem: «senza curarsi di renderne piacevole l’aspetto»; citra = sine, di uso postclassico. - Quaedam loca: «Alcune parti» interne e forse anche esterne della casa. - illinunt ... splendente: «rivestono di una terra così fine e lucida». - picturam ... colorum: la tinta che faceva da sfondo alle pareti e i disegni ornamentali che vi erano sovrapposti. et: «anche». - subterraneos ... aperire: «scavare grot3 te sotterranee». - multo ... fimo: «di un grosso strato di letame» misto a paglia, a fogliame e a terriccio. - insuper: avv.: «al di sopra». - suffugium: «rifugio» per l’inverno. - receptaculum frugibus: «magazzino per le messi». - rigorem frigorum: «il rigore del gelo». - eius modi loci: «luoghi di questo genere». - molliunt: «mitigano». - si ... advenit: «se mai viene il nemico». - aperta populatur: «saccheggia ciò che è in vista». - abdita ... quaerenda sunt: «ciò che invece è nascosto e sotterrato o è ignorato o sfugge proprio perché bisogna farne ricerca»; e intanto il nemico perde del tempo prezioso. Foggia del vestire VII [1] Tegumen omnibus sagum fibula aut, si desit, spina consertum: cetera intecti totos dies iuxta focum atque ignem agunt. Locupletissimi veste distinguuntur, non fluitante, sicut Sarmatae ac Parthi, sed stricta et singulos artus exprimente. Gerunt et ferarum pelles, proximi ripae neglegenter, ulteriores exquisitius, ut quibus nullus per commercia cultus. Eligunt feras et detracta velamina spargunt maculis pellibusque Tegumen ... consertum: «(I Germani) si coprono 1 con un corto mantello fermato da una fibbia o, se questa manca, da una spina». - cetera intecti: «non coperti nel resto del corpo»; cetera: acc. di relazione. - focum atque ignem: endiadi: «focolare acceso». - Locupletissimi ... distinguuntur: «I più ricchi si distinguono per una sottoveste». - non fluitante ... exprimente: la sottoveste non ondeggiava come quella dei Sarmati e dei Parti, ma era attillata e metteva in rilievo le forme del corpo. - et ... pelles: «anche pelli di animali». Anche Cesare sottolinea questa usanza dei Germani (B.G. VI 21, 5): pellibus ani parvis renonum legimentis utuntur, magna corporis parte nuda. - proximi ... neglegenter: «i più vicini alla riva (destra del Reno) in modo trasandato», perché, avendo frequenti rapporti con i mercanti romani, potevano acquistare stoffe e vesti più fini. - ulteriores exquisitius: «quelli dell’interno con maggiore ricercatezza». - ut quibus ... cultus (sott. sii): propos. relativa causale: «come quelli che non hanno alcuna raffinatezza nel vestire per mancanza di scambi commerciali» con i Romani. Cesare (B.G. I 1, 3), a proposito della superiorità militare dei Belgi sulle altre popolazioni, adduce tre cause: la loro lontananza dalle raffinatezze della civiltà della provincia; i rari scambi commerciali con i mercanti romani; la vicinanza con le tribù bellicose dei Germani in continuo stato di guerra. - Eligunt feras (sogg. ulteriores): dediti U NITÀ SESTA P ERSONAGGI E MOMENTI STORICI 5 beluarum, quas exterior Oceanus atque ignotum mare gignit. [2] Nec alius feminis quam viris habitus, nisi quod feminae saepius lineis amictibus velantur eosque purpura variant, partemque vestitus superioris in manicas non extendunt, nudae brachia ac lacertos; sed et proxima pars pectoris patet. soprattutto alla caccia. - detracta ... pellibusque: scuoiavano le pelli delle belve uccise e le ornavano con liste cosparse di macchie e di striature. - beluarum ... gignit: «di quei cetacei che vivono nell’Oceano e nel mare sconosciuto», cioè nel Mar del Nord e nel Baltico. Nec ... habitus: in Germania le donne vestivano in 2 modo non molto diverso dagli uomini, mentre a Roma le differenze erano assai accentuate anche nell’ambito di una stessa classe sociale. Dalla descrizione colorita e suggestiva del paesaggio germanico, brullo e cupo, dal senso di ammirazione e di quasi stupore che suscitano quegli uomini primitivi, di costumi sani e incorrotti, affiora il giudizio moralistico di Tacito, che assiste alla decadenza delle istituzioni romane e al declino delle forze vive della società. - nisi quod: «se non che»; le donne indossavano in genere una sopravveste di lino, ornata di strisce rosse, senza maniche e avevano scoperte tutte le braccia e anche parte del petto. - purpura: abl. strumentale. - brachia ac lacertos: acc. di relazione. - sed et: «ma anche».