progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica
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progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA CIVILE Corso di Progetto di Strutture PROGETTO DI UN EDIFICIO IN CALCESTRUZZO ARMATO IN ZONA SISMICA Docente: Studenti: Ing. Ernesto Grande Stefania Del Signore Mauro Vallerotonda Anno Accademico 2007/2008 I INDICE 1. Descrizione Generale dell’Opera………………………………………………………….……1 2. Normativa di Riferimento………………………………………………………………….………3 3. Impostazione della Carpenteria…………………………………………………………………5 4. Fili Fissi……………………………………………………………………………………………..……….7 5. Dimensionamento Solaio……………………………………………………………………..……9 5.1 Analisi dei carichi unitari del solaio…………………………………….…………..9 5.1.1 Solaio piano tipo gettato in opera…………………………………………..…11 5.1.2 Solaio di copertura gettato in opera (calpestabile) ……………………13 5.1.3 Sbalzo gettato in opera……………………………………………………………..15 5.1.4 Tompagni……………………………………………………………………………..…..17 5.1.5 Solaio piano tipo in c.a.p. ……………………………………………………..…..19 5.2 Dimensionamento della fascia di solaio 2………………………………………21 5.2.1 Fascia 2a……………………………………………………………………………………21 5.2.2 Fascia 2b……………………………………………………………………………………31 6. Dimensionamento degli Sbalzi……………………………………………………..…………35 6.1 Caratteri generali………………………………………………………………….……….35 6.2 Sbalzo in prosecuzione…………………………………………………………….…….36 6.3 Sbalzo laterale…………………………………………….…………………………………36 6.3.1 Sbalzo laterale fascia 1a…………………………………………………………….37 6.4 Sbalzo d’angolo………………………………………………………………………………39 6.4.1 Sbalzo d’angolo – Fascia 3…………………………………………….……………39 7. Foro………………………………………………………………………………………………….………43 8. La Scala……………………………………………………………………………………………….……50 8.1 Caratteri generali…………………………………………………………………………..50 II 8.2 Calcolo delle scale…………………………………………………………………………51 8.2.1 Scala a soletta rampante…………………………………………………………51 8.2.2 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo……………………..……55 8.2.2.1 I gradini……………………………………………………………….………………57 8.2.2.2 Trave a ginocchio…………………………………………………..…..….………59 8.2.2.3 Pianerottoli……………………………………………………………..……………63 8.2.2.4 Trave di testata…………………………………………….…………………….…64 9. Predimensionamento degli Elementi Strutturali…………………………..……….67 9.1 Caratteri generali………………………………………………………………………….67 9.2 Travi……………………………………………………………………………………………..70 9.3 Pilastri…………………………………………………………………………………………..72 9.4 Analsi statica lineare…………………………………………………………………….77 10. Modellazione con il SAP 2000………………………………………………………………86 11. Analisi Statica Equivalente………………………………………………………..…………87 12. Analisi Dinamica Multimodale…………………………………………………..………..93 13. Analisi Dinamica Modale con spettro di risposta di progetto………………….94 13.1 Confronti………………………………………………………..……………….………….94 14. Fondazioni……………………………………………………………………………….………….97 14.1 Caratteri generali………………………………………………………………………..97 14.2 Scelta del piano di posa…………………………………………………….………..99 14.3 Carico limite……………………………………………………………………..…….…100 14.4 Trave rovescia………………………………………………………………..………….102 15. Verifica degli Elementi Strutturali…………………………………………………..…110 15.1 Travature………………………………………………………………………..……….…110 15.2 Pilastrate……………………………………………………………………………….……113 III 16. Verifica dell’Impalcato…………………………………………………………..……………117 16.1 Analisi preliminare…………………………………………………………..…………117 16.2 Verifica di resistenza………………………………………………………….……….118 16.3 Verifica di rigidezza……………………………………………………………..……..124 Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Descrizione Generale dell’Opera 1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA La struttura che si intende realizzare è una struttura intelaiata in cemento armato, destinata a civile abitazione. Caratterizzata in pianta da tre campate in direzione x e quattro in direzione y di lunghezza variabile, si presenta non regolare non simmetrica. Figura 1. Architettonico del piano tipo 1 1. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Descrizione Generale dell’Opera La struttura si sviluppa su cinque livelli, caratterizzati da interpiano 3,2 m, connessi mediante scala del tipo a soletta rampante. La struttura in esame dovrà soddisfare le prescrizioni contenute nella normativa vigente ed, in particolare, nell’Ordinanza P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274 ‹‹Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica›› e nel D.M. 14 settembre 2005 ‹‹Norme tecniche per le costruzioni››. 2 1. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Normativa di Riferimento 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Nel seguito sono riportate le normative tecniche alle quali si è fatto riferimento nella fasi di modellazione, analisi strutturale, dimensionamento e verifica delle parti strutturali dell’edificio progettato. DECRETO 9 GENNAIO 1996. «Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche». 1. Sono approvate le allegate norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui alla legge 5-11-1971, n. 1086, che si riportano in allegato al presente decreto e di cui formano parte integrante. 2. Sono altresì applicabili le norme tecniche di cui al precedente decreto 14-2-1992 per la parte concernente le norme di calcolo e le verifiche col metodo delle tensioni ammissibili e le relative regole di progettazione e di esecuzione. 3. E’ consentita l’applicazione delle norme europee sperimentali Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo, parte 1 - 1, regole generali e regole per gli edifici - ed Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio, parte 1 - 1, regole generali e regole per gli edifici - nelle rispettive versioni in lingua italiana, pubblicate a cura dell’UNI (UNI ENV 1992 - 1 - 1, ratificata in data gennaio 1993 e UNI ENV 1993 - 1 - 1, ratificata in data giugno 1994), come modificate ed integrate dalle prescrizioni di cui alla parte I, sezione III, ed alla parte II, sezione III, delle norme tecniche di cui al primo comma. DECRETO 16 GENNAIO 1996 “Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” Le presenti norme sono relative alle costruzioni ad uso civile ed industriale. I metodi generali di verifica nonché i valori delle azioni qui previsti sono applicabili a tutte le costruzioni da realizzare nel campo dell’ingegneria civile per quanto non in contrasto con vigenti norme specifiche. Scopo delle verifiche di sicurezza è garantire che l’opera sia in grado di resistere con adeguata sicurezza alle azioni cui potrà essere sottoposta, rispettando le condizioni necessarie per il suo esercizio normale, e che sia assicurata la sua durabilità. 3 2. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Normativa di Riferimento Tali verifiche si applicano alla struttura presa nel suo insieme ed a ciascuno dei suoi elementi costitutivi; esse devono essere soddisfatte sia durante l’esercizio sia nelle diverse fasi di costruzione, trasporto e messa in opera. I metodi di verifica ammessi dalle presenti norme sono: a) il metodo agli stati limite (metodo dei coefficienti parziali); b) il metodo delle tensioni ammissibili. Oltre ai metodi a) e b) sono consentiti altri metodi di verifica scientificamente comprovati purché venga conseguita una sicurezza non inferiore a quella ottenuta con l’applicazione dei sopraddetti metodi OPCM 3274 “Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici” L'ordinanza n. 3274 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”, emanata il 20/03/2003 è stata pubblicata sul supplemento ordinario 72 alla gazzetta ufficiale n° 105 del 8 maggio 2003. Nell'Ordinanza vengono anche approvati i “Criteri per l'individuazione delle zone sismiche – individuazione, formazione ed aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone” (allegato 1) e le connesse norme tecniche (allegati 2, 3, 4). Fra le novità più importanti della nuova normativa, vi sono l'auspicata estensione della zonizzazione sismica a tutto il territorio nazionale, l'abbandono definitivo del metodo delle tensioni ammissibili in favore del metodo di verifica agli stati limite, una maggiore attenzione verso una corretta modellazione strutturale, l'apertura verso analisi di tipo non lineare. 4 2. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Impostazione della Carpenteria 3. IMPOSTAZIONE DELLA CARPENTERIA La fase di predimensionamento degli elementi strutturali passa attraverso una prima analisi delle rigidezze da valutarsi rispetto alle dimensioni in pianta dell’opera, nella fattispecie in riferimento alle dimensioni delle campate lungo le direzioni rispettivamente x,y, ed alla presenza di eventuali corpi irrigidenti, quali scala e vano ascensore. La presente struttura in particolare consta di una scala del tipo a soletta rampante, disposta centralmente al piano i-esimo. Inoltre proprio le campate centrali del generico telaio risultano essere di dimensioni notevolmente minori rispetto alle esterne, sicché in prima approssimazione si è ritenuto necessario andare a ridurne la rigidezza con appropriata distribuzione e orientamento dei pilastri . 5.90 A_1 1 2.90 5.90 C_1 B_1 3 D_1 2 14 15 A_2 4 B_2 5 C_2 4.75 17 16 6 D_2 1.30 18 19 A_3 7.50 7 22 B_3 20 8 23 C_3 3.75 21 9 24 D_3 4.80 25 1.30 A_4 10 B_4 11 C_4 12 D_4 1.30 26 27 3.30 4.60 7.20 C_5 13 D_5 Figura 2. Carpenteria del piano tipo 5 3. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Impostazione della Carpenteria Nella impostazione della carpenteria si è cercato, limitatamente ai vincoli architettonici, di rispettare criteri di: Uniformità e simmetria; Resistenza e rigidezza flessionale, almeno in due direzioni ortogonali, tale da garantire una adeguata resistenza della struttura indipendentemente dalla direzione in cui giunge il sisma; Resistenza e rigidezza torsionale, al fine di ridurre gli effetti rotazionali. Nella definizione della orditura dei solai è stato seguito il seguente criterio: caricare travi emergenti di lunghezza minore, al fine di evitare la presenza di un eccessivo carico su travi lunghe, già caratterizzate da peso proprio elevato. I material utilizzati sono stati: Calcestruzzo Rck 25 Acciaio Fe B 44k. 6 3. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fili Fissi 4. FILI FISSI I fili fissi sono le facce di pareti o di pilastri che per tutta l’altezza di una struttura non hanno nessun cambiamento planimetrico. I fili fissi inoltre costituiscono i punti di partenza per l’esecuzione materiale della struttura. La scelta del tipo di filo, che risponde a specifiche esigenze di progetto, permette di semplificare le operazioni di inserimento dei vari elementi. Il tipo di filo fisso, a cui una sezione fa riferimento, dunque, ha influenza sulla posizione relativa in pianta dei pilastri e delle travi che allo stesso pilastro afferiscono. Il pilastro, infatti, viene posizionato in pianta in modo tale che il suo filo fisso, scelto fra i nove possibili elencati, abbia le coordinate X ed Y stabilite: poi verrà ruotato intorno al suo filo fisso, in funzione dell'angolo di rotazione stabilito per tutti i piani dell'edificio. Travi e pilastri saranno allineati secondo il loro lato esterno nel caso di filo esterno e secondo il loro asse nel caso di filo centrato. Nella figura, sul lato destro, vengono riportati tutti i nove casi delle incidenze dei pilastri e delle travi al variare del tipo di filo fisso. 7 4. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fili Fissi 15.00 8.80 6.20 A_1 1 B_1 C_1 3 D_1 2 4.90 15 14 17 16 8.65 A_2 13.60 16.90 4 18 A_3 5 19 7 22 A_4 B_2 B_3 B_4 6 8 C_3 9 24 11 C_4 D_3 25 12 26 C_5 D_2 21 20 23 10 C_2 D_4 27 13 D_5 Figura 3 Disposizione fili fissi 8 4. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5. DIMENSIONAMENTO SOLAIO 5.1 Analisi dei carichi unitari del solaio Nella fase di progettazione il solaio viene schematizzato con un modello di “trave continua”, che consente di individuare lo stato di sollecitazione dei travetti sotto l’azione di carichi permanenti e variabili assegnati. A fini pratici, per l’analisi dei carichi, si suole considerare che la trave continua corrisponda ad una fascia di solaio larga 1 m. I carichi applicati si distinguono in: Carichi permanenti, quali: peso del solaio; peso materiali di finitura; peso tramezzi e di eventuali altri elementi gravanti su di esso in maniera permanente (ex. parapetti); Carichi variabili (a seconda della destinazione d’uso dell’edificio e del solaio stesso), quali: locali interni; copertura; balconi. Secondo le indicazioni dell’Eurocodice 2, i carichi permanenti devono essere moltiplicati per un coefficiente di sicurezza = 1,40, mentre per i carichi variabili si assume un coefficiente di sicurezza = 1,50. Sull’incidenza dei tramezzi la Circolare n.156 del 04/07/1996 specifica che: “Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e uffici, il carico costituito da tramezzi di peso minore di 1,5 potrà essere ragguagliato ad un carico uniformemente distribuito sul solaio pari a 1,5 volte il peso complessivo della tramezzatura, sempre che vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare una adeguata distribuzione del carico”. 9 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Il solaio in esame garantisce una ripartizione adeguata del carico, quindi è possibile adottare un carico medio pari a 0.8÷1.2kN/mq. L’altezza del solaio è data da : 25 30 dove L rappresenta la lunghezza della luce di dimensione maggiore. Calcolata l’altezza del solaio, viene riportata di seguito l’analisi dei carichi. Si noti che nel seguente lavoro, alcune fasce sono state dimensionate come solai latero-cementizi del tipo gettato in opera, altre invece in cemento armato precompresso. Figura 4. Individuazione delle fasce 10 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.1.1 Solaio piano tipo gettato in opera Il solaio latero-cementizio del tipo gettato in opera, realizzato per le fasce 2a/2b, è caratterizzato da altezza = 22 (18 ); di seguito se ne riportano le caratteristiche geometriche. +4 Figura 5. Solaio piano tipo gettato in opera Carichi permanenti Peso proprio per 1 : di solaio: 0,04 1,00 1,00 25 2 (0,10 0,18 1,00 25) : 7) = 1,00 = 0,90 : 2 (0,4 0,18 : 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 0,015 = 0,24 = 1,01 Sovraccarichi fissi : : 0,01 20 16 : ( = 0,20 = 1,00 ) = (2,91 + 2,44) = 11 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Carichi Accidentali : = 2,00 ( ) = In definitiva per il solaio tipo: = 5,35 = 2,00 12 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.1.2 Solaio di copertura gettato in opera (calpestabile) Figura 6. Solaio di copertura gettato in opera Carichi permanenti Peso proprio di 1.00 m2 di solaio: : : : 0,04 1,00 1,00 25 2 (0,10 0,18 1,00 25) 2 (0,4 0,18 7) = 1,00 = 0,90 = 1,01 Sovraccarichi fissi : 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 : = 0,20 ( : =4 : ( =3 ( 2 (0,4 0,18 ): 0,015 ): 7) = 0,50 = 0,10 1,00 1,00 16 = 0,24 ) = (2,91 + 2,19) = = 0,15 13 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Carichi Accidentali : In definitiva per il solaio tipo: = 2,00 ( ) = = 5,10 = 2,00 14 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.1.3 Sbalzo gettato in opera Gli sbalzi sono realizzati con solaio del tipo latero-cementizio gettato in opera: per motivi tecnologici tale solaio ha un’altezza geometriche. = 18 (14 ); di seguito se ne riportano le caratteristiche +4 Figura 7. Sbalzo Carichi permanenti Peso proprio per 1 : di solaio: 0,04 1,00 1,00 25 2 (0,10 0,14 1,00 25) : 7) = 1,00 = 0,70 : 2 (0,4 0,14 : 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 0,015 = 0,24 = 0,78 Sovraccarichi fissi : : 0,01 20 16 = 0,20 = (2,44 + 1,44) 15 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Carichi Accidentali : = 4,00 = Riassumendo: = 3,60 = 4,00 16 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.1.4 Tompagni Figura 8. Individuazione elementi costituenti il tompagno Il tompagno, di spessore complessivo di 30 cm, risulta essere costituito da due fodere di laterizi tra le quali è interposto un pannello isolante in PE ed una camera d’aria; Nella figura in basso è riportato la schema geometrico e i componenti del tompagno. Peso proprio : : : 0,12 1,00 1,00 8 = 0,96 0,08 1,00 1,00 8 ( =3 = 0,64 ): (0,02 + 0,02) 1,00 1,00 16 = = 0,15 = 0,64 17 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio = 2,40 Si considera un interpiano di 3 metri quindi il peso al metro lineare vale: =( ) = Tale valore può essere ridotto in presenza di aperture nelle pareti; pertanto si utilizzano coefficienti moltiplicativi che variano tra 0.7 e 0.9. 18 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.1.5 Solaio piano tipo in c.a.p. Il solaio progettato in cemento armato precompresso, ha altezza se ne riportano le caratteristiche geometriche. = 22 (18 +4 ); Figura 9. Solaio piano tipo in c.a.p. Carichi permanenti Peso proprio di 1.00 m2 di solaio: : : : 0,04 1,00 1,00 20 2 (0,10 0,18 1,00 20) 2 (0,4 0,18 7) = 0,80 = 0,72 = 1,01 Sovraccarichi fissi : : : : 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 0,015 = 0,20 1,00 1,00 16 = 0,24 = 1,00 19 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio ( ) = (2,53 + 2,44) Carichi Accidentali : = 2,00 ( ) = In definitiva per il solaio tipo: = 4,98 = 2,00 20 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.2 DIMENSIONAMENTO DELLA FASCIA DI SOLAIO 2 La fascia di solaio prescelta, realizzata in cemento armato gettato in opera, è stata opportunamente suddivisa in due fasce: “a” e “b” dovendosi tenere conto dello sbalzo che la interessa parzialmente. Figura 10. Individuazione fascia 2 Se ne riportano di seguito gli schemi di calcolo ed il dimensionamento. 5.2.1 Fascia 2a Fascia 2a - gettato in opera Figura 11. Fascia 2a 21 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Dat i di INPUT Individuazione dei carichi agenti sulla fascia di solaio considerata. S c hem i di c alc o lo delle sollec it azio ni 1. Trave Continua SCHEMA DI TRAVE CONTINUA MSBALZO_1 = 0,00 M omento kN m MA = -30,63 kN m MAB = 32,99 kN m MB = -32,14 kN m -5,57 kN m sup = inf = MBC 5,55 kN m MC = -32,14 kN m MCD = 32,99 kN m MD = -30,63 kN m 0,00 kN m MBC MSBALZO_2 = SCHEMA DI TRAVE CONTINUA T aglio V sbalzo_1 = - 0,00 kN + VA = 31,15 kN VB = - -36,60 kN VB = + 21,53 kN VC = - -21,53 kN + VC = 36,60 kN VD = -31,15 kN 0,00 kN 0,00 kN + sbalzo_2 = trave appoggiata-appoggiata; trave incastrata-incastrata; trave continua. Trave appoggiata-appoggiata Momenti e tagli su di essa agenti sono dovuti d un carico uniformemente distribuito . pari a: Trave incastrata-incastrata kN VA = VD = V 0,00 Individuati i carichi, si definiscono schemi limite per il calcolo delle sollecitazioni sulla fascia considerata. Si tratta di schemi di: Momenti e tagli su di essa agenti sono dovuti d un carico uniformemente distribuito ). pari a:( Trave continua Momenti e tagli su di essa agenti sono dovuti d un carico uniformemente distribuito, ottenuto da inviluppo delle diverse combinazioni di carico. 22 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio A B C D I) Massimizzazione dei momenti in campata AB-CD A B C D I) Massimizzazione dei momenti in campata BC A B C D I) Massimizzazione dei momenti in appoggio B A B C D I) Massimizzazione dei momenti in appoggio C Carico Qk , campata L=5,9 m Carico Qk , campata L=2,9 m Carico Gk Figura 12. Combinazioni di carico a scacchiera per il modello di trave continua Attraverso il programma di calcolo Travecon è stato ottenuto il diagramma di inviluppo, ossia delle sollecitazioni massime agenti, di cui se ne riportano di seguito i risultati. In particolare, in riferimento ai valori massimi è stata poi progettata l’armatura. 23 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Figura 13. Diagramma di inviluppo dei momenti flettenti sulla fascia 2a Figura 14. Diagramma di inviluppo dei tagli sulla fascia 2a 24 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Il dimensionamento del solaio viene eseguito con determinazione delle sezioni resistenti di calcestruzzo, verifica sugli appoggi e progettazione dell’armatura. Verifica delle sezioni resistenti di calcestruzzo Individuato il Mmax in campata, si ipotizza che l’asse neutro tagli la soletta dei singoli travetti, per cui si considera una trave a sezione rettangolare avendo riferito il calcolo alla striscia di un metro sarà = 100 . Nel caso in esame (in genere due travetti). Si procede al calcolo dell’altezza utile d mediante la relazione per sezioni rettangolari a semplice armatura, preoccupandosi di verificare che questa sia: B = 100 cm Asse neutro d 10 cm 40 cm Figura 15. Individuazione sezione resistente Verifica della sezione sugli appoggi Tale verifica si rende necessaria in quanto sugli appoggi avendosi momento negativo (fibre tese superiori) non potrà considerarsi =2 , per cui la verifica relativa all’altezza della sezione sarebbe con molta probabilità non soddisfatta. Si procede dunque in modo diverso, applicando la formula inversa e determinando il momento resistente del calcestruzzo. = Avendo già fissata (e verificata in campata) l’altezza utile, ed essendo r funzione della sola resistenza caratteristica del calcestruzzo, l’unico parametro su cui si può agire è la larghezza 25 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio del generico travetto in prossimità dell’appoggio, eliminando una intera fila di pignatte, fascia piena, o eliminandone alternativamente una, fascia semipiena. Fascia piena Fascia semipiena Figura 16. Fascia piena e semipiena In qualunque caso esisterà in corrispondenza dell’appoggio una zona piena che è pari alla larghezza della trave (emergente e/o a spessore) più una eventuale zona aggiuntiva dovuta alla disposizione delle pignatte che hanno una lunghezza in genere di 25 cm. Operativamente si ricavano i tre momenti resistenti del calcestruzzo per (per due travetti); = 600 (per fascia semipiena); = 1000 = 200 (per fascia piena). Successivamente si riportano sul diagramma inviluppo le tre linee corrispondenti ai tre momenti determinando dell’intersezione di queste con il diagramma dei momenti i tratti ove necessitano le fasce piene e semipiene. 26 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Progetto delle armature Sia realizza solitamente un modello di armatura a ferri dritti e sagomati, che da un certo contributo all’assorbimento del taglio (ferri sagomati). Per determinare l’armatura di un solaio ed il suo posizionamento si utilizza la relazione: = 0,9 Questa consente di definire l’area complessiva di armatura necessaria rispetto al momento calcolato in una specifica sezione. Successivamente si individueranno i ferri corrispondenti, verificando che il loro momento resistente sia superiore di quello flettente. Dimensio nam ento Verifica dell'altezza della sezione di calcestruzzo ultimo MAX M = B = 32990000 r = d = 0,658 119,51 1000 N mm mm 2 mm N mm -1 Momenti resistneti del calcestruzzo: verifica della sezione sugli appoggi 1 m Bfascia semipiena = Bfascia piena = 0,60 m B2 travetti = 0,20 m Mfascia piena = 92,39 kN m Mfascia semipiena = 55,43 kN m M2 travetti = 18,48 kN m 27 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Figura 17. Verifica delle sezioni resistenti di cls Pr ogetto delle armature A M Af kN m cm / m -30,63 4,55 2 Diametro ferro Numero ferri Area effettiva cm per travetto F - 2,27 16 2 Af 2 MRF Lancoraggio cm kN m/m cm 4,02 54,11 64 2 AB 32,99 4,90 2,45 16 2 4,02 54,11 64 B -32,14 4,77 2,39 16 2 4,02 54,11 64 sup -5,57 0,83 0,41 16 2 4,02 54,11 64 inf 5,55 -32,14 32,99 -30,63 0,82 4,77 4,90 4,55 0,41 2,39 2,45 2,27 16 16 16 16 2 2 2 2 4,02 4,02 4,02 4,02 54,11 54,11 54,11 54,11 64 64 64 64 Bc Bc C CD D 28 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Figura 18. Distinta delle armature V erifica a taglio in campata bw_fascia piena = 1000 Benché il taglio non sia significativo, è sempre presente e talvolta può richiedere l’eliminazione di alcune pignatte. mm bw_fascia semipiena = 600 mm bw_2 travetti = 200 mm tRd = 0,24 N/mm k = 1,40 8,04 cm /m rl = 0,02010 cm2 per travetto Af_longitudinale res a trazione = 2 2 V Rd1_fascia piena = 134,66 kN V Rd1_fascia semipiena = 80,79 kN V Rd1_2 travetti = 26,93 kN Si esegue dunque una verifica con determinazione del VRd1, come previsto da normativa, da confrontarsi con il taglio di calcolo. La verifica viene sviluppata rispettivamente con B=200; B=600; B=1000 riportando i valori di VRD1 cosi ricavati sui diagrammi di inviluppo. Scegliamo la fascia semipiena 29 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Figura 19. Verifica a taglio 30 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio 5.2.2 Fascia 2b Fascia 2b - gettato in opera Figura 20. Fascia 2b Sc hem i d i c alco lo d elle so llec it azio ni 1. Trave Continua Combinazioni di carico SCHEMA DI TRAVE CONTINUA MSBALZO_1 = -9,80 M omento kN m MA = -30,63 kN m MAB = 31,56 kN m MB = -30,97 kN m sup = -4,07 kN m inf = 5,55 kN m MBC MBC MC = -32,70 kN m MCD = 32,90 kN m MD = -30,63 kN m 0,00 kN m MSBALZO_2 = SCHEMA DI TRAVE CONTINUA T aglio V sbalzo_1 = - VA = kN -15,08 kN VA = + 31,15 kN - -35,83 kN VB = VB = + 21,06 kN - -22,88 kN VC = VC = + 36,69 kN - -31,15 kN VD = V 0,00 + VD sbalzo_2 = 0,00 kN = 0,00 kN I) Massimizzazione dei momenti in campata BC e sull’appoggio II) Massimizzazione dei momenti in campata AB-CD III) Massimizzazione dei momenti in appoggio A IV) Massimizzazione dei momenti in appoggio B V) Massimizzazione dei momenti in appoggio C 31 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Figura 21. Diagramma di inviluppo dei momenti flettenti sulla fascia 2b Figura 22. Diagramma di inviluppo dei tagli sulla fascia 2b 32 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio Dim ensionam ento Verifica dell'altezza della sezione di calcestruzzo MultimoMAX = B = r = d = 32900000 1000 N mm mm 0,658 119,35 mm2 N-1 mm Momenti resistneti del calcestruzzo: verifica della sezione sugli appoggi Bfascia piena = 1 m Bfascia semipiena = 0,60 m B2 travetti = 0,20 m Mfascia piena = 92,39 kN m Mfascia semipiena = 55,43 kN m M2 travetti = 18,48 kN m Pr ogetto delle armature Diametro ferro Numero ferri Area effettiva cm per travetto F - cm 0,73 16 1 2,01 M Af kN m cm / m Sbalzo -9,80 1,46 A -30,63 4,55 2,27 16 2 4,02 54,11 64 AB B 31,56 -30,97 -4,07 4,69 4,60 0,60 2,34 2,30 0,30 16 16 16 2 2 2 4,02 4,02 4,02 54,11 54,11 54,11 64 64 64 5,55 -32,70 32,90 -30,63 0,82 4,86 4,89 4,55 0,41 2,43 2,44 2,27 16 16 16 16 2 2 2 2 4,02 4,02 4,02 4,02 54,11 54,11 54,11 54,11 64 64 64 64 sup Bc inf Bc C CD D Af 2 2 2 MRF Lancoraggio kN m/m cm 27,06 64 Verifica a taglio in campata bw_fascia piena = 1000 mm bw_fascia semipiena = 600 mm bw_2 travetti = 200 mm tRd = 0,24 N/mm k = 1,40 8,04 A f_longitudinale res a trazione = rl = 0,02010 V Rd1_fascia piena = 2 2 cm /m 2 cm per travetto 134,66 kN V Rd1_fascia semipiena = 80,79 kN V Rd1_2 travetti = 26,93 kN Scegliamo la fascia semipiena 33 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento Solaio V erifica a t aglio sullo sbalzo bw_fascia piena = 1000 Lo sbalzo mm bw_fascia semipiena = 600 mm bw_2 travetti = 200 mm t Rd = 0,24 N/mm k = 1,44 4,02 Af_longitudinale res a trazione = rl = 0,01256 2 2 cm /m 2 cm per travetto V Rd1_fascia piena = 94,14 kN V Rd1_fascia semipiena = 56,48 kN V Rd1_2 travetti = 18,83 kN La fascia 2b è caratterizzata dalla presenza dello sbalzo. Lo sbalzo viene comunemente dimensionato con uno schema a mensola ed opportunamente armato con una molla. Si osservi però che sarebbe sufficiente un semplice moncone per assorbire gli sforzi di trazione. Scegliamo la fascia semipiena Momenti resistenti del cls sullo sbalzo 1 m Bfascia semipiena = Bfascia piena = 0,60 m B2 travetti = 0,20 m Mfascia piena = 59,13 kN m Mfascia semipiena = 35,48 kN m M2 travetti = 11,83 kN m 34 5. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi 6. DIMENSIONAMENTO DEGLI SBALZI 6.1 Caratteri generali Lo sbalzo è l’elemento di solaio che prosegue oltre la trave di bordo per formare dei balconi o delle vedute. Questo presenta un ribassamento della soletta dovuto principalmente a due motivi: uno di tipo estetico, essendo la maggiore snellezza più gradevole, e l’altro di tipo tecnologico per avere un piccolo gradino tra l’interno e l’esterno dell’abitazione ed evitare infiltrazioni dell’acqua piovana. In funzione della posizione e dell’orditura del solaio retrostante, possiamo avere tre tipi di sbalzo: Sbalzo in prosecuzione dell’orditura del solaio; Sbalzo laterale, ordito ortogonalmente al solaio retrostante; Sbalzo d’angolo. Nella struttura in esame si è proceduto alla progettazione delle tre tipologie. Sbalzo laterale Sbalzo d’angolo Sbalzo in prosecuzione Figura 23. Individuazione degli sbalzi 35 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi 6.2 Sbalzo in prosecuzione Lo sbalzo in prosecuzione viene dimensionato come prosecuzione del solaio di progetto. Figura 24. Sbalzo in prosecuzione 6.3 Sbalzo laterale Lo sbalzo laterale, dal punto di vista del calcolo, si differenzia dallo sbalzo in prosecuzione solo per l’ipotesi di vincolo da considerare all’attacco. Per il calcolo dello sbalzo laterale si può far riferimento a tre schemi statici: Trave di bordo reagente a torsione (rigidezza del solaio retrostante trascurabile); secondo tale schema il momento flettente (ed il taglio) dello sbalzo viene assorbito attraverso un regime torsionale dalla trave di bordo considerata incastrata alle estremità. Trave di bordo non reagente a torsione (appoggio); il momento flettente dello sbalzo viene trasmesso al solaio retrostante attraverso travetti ortogonali alla trave di bordo. Trave di bordo non reagente a torsione e piano rigido; il momento flettente viene trasferito al solaio attraverso due forze di uguale intensità, una di trazione e una di compressione. 36 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi 6.3.1 Sbalzo laterale fascia 1a Dimensionamento sbalzo laterale - Fascia 1a ( identicamente per entrambi gli sbalzi) Per il dimensionamento dello sbalzo laterale è stato utilizzato il modello di trave di bordo non reagente a torsione (appoggio). In questo schema, per la congruità nella trasmissione delle sollecitazioni, la trave di bordo dovrà avere, seppur minima, una certa rigidezza torsionale. Secondo tale schema il momento flettente dello sbalzo viene trasmesso al solaio retrostante. Affinché possa avvenire questa trasmissione di momento flettente bisognerà creare una struttura capace di fare ciò al di là della fascia piena, dato che per le ipotesi fatte le pignatte sono non collaboranti e quindi non in grado di trasferire alcuna sollecitazione. Al di là della fascia piena vengono realizzati dei travetti ortogonali alla trave di bordo di larghezza in genere di 25 cm, quanto la lunghezza di una pignatta, disposti ad interasse circa 1,5 – 2,00 m di lunghezza. Figura 25. Sbalzo laterale 37 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi Dati di IN PUT Pr oprietà dei materiali Caratteristiche geometriche dello sbalzo Hsolaio_sbalzo = 18 cm dutile = 16 1,25 gc_(peso) = 25 kN m cm f cd = 11,53 N mm m f ctk = 1,62 N mm f yd = 374 N mm Larghezzasbalzo = Larghezzafascia piena = 0,20 m Larghezza*sbalzo = 0,90 m Lsbalzo = 4,80 m Rck 25 FeB 44k T otale carichi 2 FISSI (Gk) = ACCIDENTALI (Qk) = 4,00 4,00 kN/m kN/m2 FISSI (Gd) = 5,60 kN/m2 ACCIDENTALI (Qd) = 6,00 kN/m qd = 11,60 kN/m 2 2 -3 -2 -2 -2 Lo sbalzo Lo sbalzo viene realizzato con altezza utile minore di quella relativa al solaio, per motivi di natura tecnologica, evitare cioè infiltrazione delle acque piovane. Questa scelta progettuale incide sensibilmente sui carichi fissi (Gk_sbalzo<Gk_solaio), cui vanno sommati i carichi accidentali (Qk_sbalzo>Qk_solaio), opportunamente amplificati con i coefficienti allo slu. Dim ensiona m ento Calcolo armatura Msbalzo_max = 9,06 kN m A f_per metro = 1,68 cm /m A f_per travetto = 0,84 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 10 2 1,57 F cm 16,91 kN m A effettiva = MRF = Il momento massimo agente sullo sbalzo, è ottenuto dalla relazione: 2 2 = 2 2 Da cui si perviene al calcolo dell’armatura. Dimensionamento travettone M*sbalzo = 4,70 kN m M*totale = 22,55 kN m r = 0,658 mm /N Btravettone = Bsingolo_travettone = N travettoni = 38,14 cm 25 cm - 1,53 2 Considerando il travetto di ripartizione Larghezzatravetto di ripartizione = 15 cm Btravettone = Bsingolo_travettone = 23,14 cm 25 N travettoni = 0,93 cm - Il travettone viene realizzato con interasse 1,5 – 2,00 m di lunghezza in modo da abbracciare perlomeno tre travetti del solaio retrostante ed essere in grado di trasmettere momento flettente. Il travetto ortogonale si arma con 4F12 e staffe F8/20. Ai primi tre travetti del solaio retrostante verrà aggiunto un ferro filante superiore di sezione pari all'armatura inferiore. Si calcola il momento M*,( momento totale ( = cui: = ), dunque il ), da = 38 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi A valle del dimensionamento, si individua una dimensione finita del travettone e se ne calcola il numero necessario. E’ da intendersi che la presenza del travetto di ripartizione riduce il numero di travettoni necessari, considerando la sua funzione di ripartizione delle sollecitazioni. 6.4 Sbalzo d’angolo Lo sbalzo d’angolo presenta una elevata complessità progettuale: il suo dimensionamento passa attraverso l’osservazione del fenomeno fisico, che evidenzi come esso tenda a deformarsi in condizioni di simmetria come una mensola secondo la bisettrice dell’angolo coinvolgendo nella deformazione gli sbalzi laterali e di continuità oltre al solaio retrostante. Viene sviluppato in particolare un modello di trave appoggiata-appoggiata con sbalzo, in cui uno degli appoggi è individuato da una trave a spessore, che funga da contrappeso allo stesso, caricata mediante carico uniformemente distribuito QD (prodotto del carico agente sullo sbalzo - Gk + Qk - per l’area dello sbalzo). Si esegue il dimensionamento della trave, calcolo armatura e verifiche. 6.4.1 Sbalzo d’angolo – Fascia 3 Figura 26. Sbalzo d'angolo 39 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi Figura 27 Modello per lo sbalzo determinato per via “grafo-numerica” Figura 28 Schema di trave continua su due appoggi con sbalzo 40 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi Dimensionamento sbalzo d'angolo - Fascia 3 Dati di INPUT Pr oprietà dei materiali Caratteristiche geometriche dello sbalzo Hsolaio_sbalzo = dutile = Larghezzasbalzo = gc_(peso) 18 cm 16 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 1,45 m f cd = 11,53 Rck 25 = 25 kN m -3 -2 N mm -2 Larghezzafascia piena = 0,20 m fctk = 1,62 N mm Larghezza*sbalzo = 1,10 m fctd = 1,01 N mm Lsbalzo = 6,20 m FeB 44k -2 2 r = 0,658 mm /N f yd = 374 N mm T otale carichi sbalzo -2 T otale carichi solaio 4,00 kN/m2 FISSI (G k) = 5,40 kN/m2 ACCIDENTALI (Qk) = 4,00 2 kN/m ACCIDENTALI (Qk) = 2,00 kN/m FISSI (G d) = 5,60 kN/m 2 FISSI (G d) = 7,56 kN/m 2 ACCIDENTALI (Qd) = 3,00 kN/m2 2 qd = 10,56 kN/m FISSI (G k) = 6,00 kN/m 11,60 kN/m ACCIDENTALI (Qd) = qd = 2 2 2 Dim ensionam ento C alcolo armatura 2 Asbalzo = 2,97 m kN Qd_sbalzo = 34,45 dist baricentro = 0,88 m Msbalzo_max = 30,32 kN m Af = 5,63 cm /m Diametro ferro = Numero di ferri = F Aeffettiva = 12 7 7,91 2 cm MRF = 85,23 kN m 2 V erifica sezione resistente del calcestruzzo bfra pignatte = r = Verifica su h d = Si definisce l’area dello sbalzo d’angolo, il cui prodotto per il carico uniformemente distribuito qd restituisce la risultante Qd_sbalzo . Determinato il momento agente con la relazione: 0,90 m 0,872 mm2/N 0,12 m , si progetta l’armatura. Si verifica a compressione la sezione resistente (verificando su h) tramite la formula approssimata: = Se la verifica non risultasse soddisfatta, si deve prevedere una sezione resistente più larga. 41 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Dimensionamento degli Sbalzi Tr ave di contrappeso dutile_solaio = Ltrave contarppeso = Qd_sbalzo = Rsol = 20 cm 1,37 m 34,45 kN 10,56 kN/m 2 b = 45 ° qt = 14,93 kN/m Mmax = Btrave contrappeso = -8,30 0,09 kN m kN Af = 1,23 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 10 3 2,36 F Aeffettiva = Trave di contrappeso La trave di contrappeso si considera semplicemente appoggiata agli estremi e caricata in mezzeria con la reazione Rsol. 2 2 2 cm Si calcola il momento: Verifica a taglio della trave di contrappeso V max = 17,23 tRd = 0,24 kN 2 N/mm k = 1,40 2,36 2 cm /m Af_longitudinale res a trazione = bw = 150 rl = 0,007850 V Rd1 = sPasso staffe = Ponendo mm - 2,53 kN 5 cm Vmax=VRd1 (cons iderando cioè nul lo i l contri buto di cl s) Asw_(2 bracci) = 0,13 cm 2 Asw_(1 bracci) = 0,06 cm 2 Diametro ferro = Numero di ferri = 8 1 0,50 F Aeffettiva = Staffe assunte F8/5 Con il quale si considera sollecitata l trave. In realtà sulla trave di contrappeso grava anche parte del solaio retrostante riducendo il momento provocato dallo sbalzo; a vantaggio di sicurezza non lo si considera. Noto il momento si verifica il calcestruzzo: essendo già fissata l’altezza pari a quella del solaio (trave a spessore), si ricava la larghezza b della trave di contrappeso: 2 cm Si calcola l’armatura, che consiste in molle in numero dispari disposte simmetricamente rispetto alla diagonale e a raggiera a partire dall’estremità della trave di contrappeso dove sono ancorate. E’ opportuno disporre in corrispondenza dello sbalzo d’angolo una rete di ripartizione per sopperire ai problemi di cucitura dei vari elementi di solaio. 42 6. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro 7. FORO I fori nei solai (e anche nelle travi) si rendono necessari per una serie di motivi. Benché rappresentino un elemento di disturbo per la struttura, essi non hanno sempre una rilevanza tale da necessitare di rinforzi o interventi particolari. I fori che necessitano di interventi strutturali sono quelli di grosse dimensioni che intercettano uno o più travetti di solaio e che servono in genere per il passaggio di ascensori e montacarichi, provocando alle volte delle variazioni dello schema strutturale dell’edificio. Non si hanno modifiche dello schema strutturale, come nel progetto in esame, quando il foro viene realizzato disponendo nella zona intorno ad esso quattro travi a spessore di base 40 ÷ 50 in modo da formare un telaio orizzontale atto ad assorbire tutte le sollecitazioni che la zona eliminata di solaio assorbiva lungo il suo contorno. L’ipotesi che si fa è di considerare che le caratteristiche della sollecitazione corrispondenti allo schema originario di solaio siano ancora valide per la zona di solaio che contiene il foro, e pertanto si adopera per il calcolo il diagramma inviluppo dei momenti e dei tagli già determinati. Dimensionamento foro - fascia 2a - Travi trasversali Figura 29 Individuazione trave trasversale 43 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Dati di IN PUT Caratterisitiche geometriche del foro Hsolaio = 22 cm copriferro = 2 cm d utile = Caratterisitiche dei materiali Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3 20 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 L ortogonale solaio = 1,50 m f cd = 11,53 N mm Lparallelo_solaio = 1,50 m f ctk = 1,62 N mm-2 L = 1,90 m f ctd = 1,01 N mm -2 -2 2 B trave trasversale = 0,50 m r = 0,658 mm /N Semiasse trave a spessore = Semiasse trave solaio = 0,25 m f ck = 20 N mm 0,15 m f yd = 374 N mm-2 FeB 44k T otale carichi FISSI (G k) = 5,40 2 kN/m 2 ACCIDENTALI (Qk) = 2,00 kN/m FISSI (G d) = 7,56 kN/m ACCIDENTALI (Qd) = 3,00 kN/m 10,56 kN/m2 qd = 2 2 -2 Dimensionamento travi Si considerano due tipologie di trave: travi t e p, (trasversali all’orditura e parallele). Si assegnano le dimensioni delle travi di bordo foro (b=50) che verranno successivamente verificate. I carichi che andiamo a considerare sono quelle derivanti dai diagrammi di inviluppo. In particolare il taglio diventa carico verticale q per t e momento torcente T per t. Si considerino schema statico semplificato della zona di solaio interessata dal foro con le sollecitazioni relative al solaio stesso. Figura 30. Il foro Le travi parallele p sostituiscono i travetti interrotti dal foro e trasferiscono, attraverso le travi trasversali t, le sollecitazioni che a questi competevano alla restante parte dei travetti. I momenti flettenti distribuiti m1 e m2 inducono nelle travi t torsione, mentre i tagli t1 e t2 inducono flessione e taglio alla stregua di carichi distribuiti di intensità t1 e t2. Le reazioni agli estremi delle travi t vengono assorbite dalle travi p: le reazioni torcenti di t si trasformano in momenti flettenti concentrati ed i tagli in taglio e flessione. Benché per ipotesi venga trascurato il taglio, viene comunque prevista da normativa una armatura a taglio minima pari a 3 cm2/m e passo minimo 0,8 d. 44 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Dimensionam ento Dimensionamento travi trasversali t Dati di progetto Carichi q(carico verticale) = 10,97 kN / m Tcoppia torcente = 7,66 kN m / m 4,95 10,42 7,28 kN m kN kN m Il carico verticale q è il valore del taglio calcolato in corrispondenza dell’asse della trae t, T è il momento flettente calcolato nella medesima sezione che diviene coppia torcente per le travi t. Sollecitazioni m assim e Mflettente = V = Mtorcente = Pr ogetto/verifiche - Flessione Verific a del calc estruzzo d = 0,07 m Af = 0,74 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 8 2 1,00 F Calco lo arm at ura Aeffettiva = 2 2 cm I ferri da calcolo vanno inseriti sia inferiormente che superiormente Si esegue il calcolo delle sollecitazioni massime: = = = 8 2 2 Si esegue una verifica della sezione resistente di calcestruzzo e quindi il progetto dell’armatura. 45 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Pr ogetto/verifiche - Torsione CAL COLO DEL M OMENTO TORCE NTE MASS IM O Torsione Si calcola il TRd1 come previsto da normativa: D ati de = 0,18 m hs = 0,03 m Be = 0,08 m2 ue = n = 0,23 m 0,42 - 12,03 kN m Verificando che sia: Ver i fi c a d el l e bi el l e d i c l s TRd1 = C al c ol o ar matu r a a tor si one (c al c ol o d el l e staf f e a tor si one) Diametro ferro = A sw_pe braccio = spasso staffe a torsione = 8 F 0,50 cm2 42,76 cm fissata Asw ci calcoliamo con formula inversa s Ver i fi c a d el l e staff e a tor si one spasso staffe a torsione = 1 m Asw_complessiva = n_st/m = spasso staffe a torsione = 1,17 cm2 1,17 42,76 cm 5,3 cm2/m smin_1 = 18,96 cm 3st/m = smin_2 = 3 33,17 cm s<0,8 d = smin_3 = 16 16 cm cm sdi progetto = 16 cm Imponendo il passo s=1m, si procede al calcolo dell'armatura complessiva ASW Da normativa: Ast = staffe F8/15 C al c ol o Ar matu r a l ong i tud i nal e A = 0,27 m Diametro ferro = Numero di ferri = 8 3 1,51 F Aeffettiva = cm2 In presenza di torsione si deve disporre una barra longitudinale per spigolo e comunque, l'interasse tra le barre medesime non deve superare i 35 cm 46 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Progetto/verifiche - Taglio Ver i fi ca d el le bi el le d i cl s V ultimo_bielle = 345,90 kN tRd = 0,24 N/mm k = 1,40 1,51 2 cm /m 500 mm Ver i fi ca sezione non ar ma ta Af_longitudinale res a trazione = bw = rl = 0,0015 - V Rd1 = 38,01 kN TRd 1 = 12,03 kN m V Rd 2 = 217,92 kN 0,65 - 2 Essendo verificata, si dispone l'armatura minima prevista da normatva . Ver i fi ca tag l i o+ tor si one (Tsdu/Trdu)+(V sdu/V rdu) = Essendo verificata nn si arma a torsione e taglio Dimensionamento foro - fascia 2a - Travi parallele Figura 31 Individuazione trave parallela 47 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Dimensionam ento Dati di progetto Geom etria q(carico verticale) = 10,97 kN / m Tcoppia torcente = 7,66 kN m / m Lpignatta = 0,4 m Btrave emergente = 0,3 m Btrave parallela = L' = 0,5 2,35 m m kN / m Carichi qsol = 10,56 V max = 12,89 kN Mt_max = 9,00 kN m 13,77 22,92 kN m kN Da diagramma Dimensionamento travi parallele p Per il dimensionamento delle travi p si fa riferimento ad uno schema equivalente di trave appoggiata - appoggiata (in cui gli appoggi sono le travi trasversali stesse) , caricata mediante un carico uniformemente distribuito q , equivalente al carico indotto teoricamente dal solaio sostituito dal foro. So llecitazioni m assime Mflettente = V = 48 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Foro Progetto/verifiche - Flessione Verifica del calcest ruzzo d = 0,11 m Af = 2,04 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 10 3 2,36 F Calco lo arm atura Aeffettiva = 2 2 cm L'armatura va inserita sia superiormente che inferiormente Progetto/verifiche - Taglio V erifica delle bielle di c ls Vultimo_bielle = 345,90 kN V erifica sezione non arm at a 2 tRd = 0,24 N/mm k = 1,40 2,36 cm2/m bw = 500 mm rl = 0,0024 - V Rd1 = 39,51 kN A f_longitudinale res a trazione = Essendo verificata, si dispone l'armatura minima prevista da normatva . 49 7. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8. LA SCALA 8.1 Caratteri generali Il corpo scala rappresenta uno degli elementi di più complessa realizzazione sia in fase di progettazione e dimensionamento che esecutiva, per gli innumerevoli parametri di cui è necessario tenere conto. Da un punto di vista tipologico, si possono distinguere: scale a soletta rampante; scale con trave a ginocchio. La scala a soletta rampante può essere realizzata con pignatte di alleggerimento o con soletta piena, da cui il nome solettone; i pianerottoli sono in genere di spessore ridotto rispetto al solaio. Il vantaggio di siffatto schema è la minore incidenza in termini di rigidezza sulla struttura. La scala con trave a ginocchio è realizzata con solo cemento armato: nella quale vengono inseriti, con schema a mensola, i gradini sempre in c.a.. Nel progetto in esame, in cui la scala interessa la fascia 4 di solaio, sono stati sviluppati entrambe le tipologie a puro scopo esercitativo. L’elemento che definisce la scala è il gradino, ovvero l’alzata e la pedata, dopo vengono tutti gli elementi. In genere si fissa l’alzata in funzione del dislivello dei piani da collegare, dello spazio disponibile per il vano scala e della tipologia che si vuole adottare; la pedata viene di conseguenza. Le relazioni classiche che legano le due grandezze sono le seguenti: = 45 ÷ 48 = 62 ÷ 63 La tendenza è quella di avere alzate basse ( = 16 ÷ 17 ) e pedate larghe ( ergonomiche è consigliabile rispettare i seguenti limiti: = 30 ), per ragioni 18 27 In genere le rampe hanno tutte alzate e pedate uguali ai vari piani. 50 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8.2 Calcolo delle scale 8.2.1 Scala a soletta rampante La scala a soletta rampante presenta, rispetto alla scala con trave a ginocchio, dei vantaggi di tipo statico e tecnologico. Nello specifico: statico in quanto influenza in minor modo lo schema dei telai spaziali a maglie rettangolari di un normale edificio in cemento armato; tecnologico perché risulta molto più semplice per le maestranze una scala a solettone, piuttosto che una con travi a ginocchio. Una caratteristica della scala a soletta rampante, che comporta di notevoli benefici allo schema statico generale, è che i quattro pilastri, occorrenti per il sostegno della scala stessa, possono essere disposti anche all’esterno del vano scala, realizzando delle campate più grandi, riducendo cosi la rigidezza della scala a favore di una più uniforme distribuzione delle rigidezze stesse. Figura 32 Vano scala Analisi dei carichi - RAMPA - 51 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Dati di IN PUT Caratterisitiche dei materiali Caratterisitiche geometriche dell a scala - Fascia 1,20 x 1,00 - Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m -3 2a+p = 62-64 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 alzata = 16 cm f cd = 11,53 N mm -2 pedata = 30 cm f ctk = 1,62 N mm -2 angolo di inclinazione = 28 ° f ctd = 1,01 N mm -2 = = = = = = 120 cm 4 13 14 22 cm cm cm cm 18 cm Laterizi (40x25) g(peso) larghezza laterizio = 40 cm Rck 25 allegerito gc_all_(peso) Dimensione marmo pedata = 35 cm Pavimento gpav_(peso) = gint_(peso) = gmarmo_(peso) = larghezza _rampa spessore soletta 13 14 altezza_solaio alttezza laterizio FeB 44k Dimensione marmo altezza = 13 cm Intonaco spessore marmo = 3 cm Marmo Lunghezza soletta_gradino = 34 cm Spessore intonaco = 2 cm Spessore Massetto = 3 cm Analisi dei carichi - 2 r f ck = 0,658 mm /N = 20 N mm -2 f yd = 374 N mm -2 = 7 kN m -3 = 20 kN m -3 20 kN m -3 16 kN m -3 27 kN m -3 Analisi dei carichi Carichi soletta = travetti = laterizi = 1,20 1,80 1,01 I kN/ml kN/ml kN/ml 4,01 kN/ml Ii Gk III G k = 3,34 kN/m di rampa = 3,79 kN/m in proiezione gradini marmo intonaco massetto = = = = 0,56 1,30 0,36 0,92 kN/m kN/ml kN/ml kN/ml IV k = 3,14 kN/ml Gk = G 2 2 Si considera l’asse della soletta rettilineo; si calcola il carico q’ equivalente: è un solaio ad asse inclinato, di conseguenza, per ottenere il carico a mq di proiezione in pianta, occorre dividere il carico valutato per il solaio inclinato per il coseno dell’angolo di inclinazione della rampa. I gradini sono elementi portati e non strutturali, realizzati con cls alleggerito. 2 Analisi dei carichi - PIANEROTTOLO Carichi soletta = travetti = laterizi = I 1,20 1,80 1,01 kN/ml kN/ml kN/ml Gk = 4,01 kN/ml Ii Gk = 3,34 kN/m di rampa marmo = intonaco = massetto = 1,30 0,36 0,92 kN/ml kN/ml kN/ml 2,58 kN/ml G IV k = 2 52 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Fd=15,69 kN Fd=15,69 kN 53 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Moltiplicando i momenti ottenuti dagli schemi limiti per la larghezza della rampa, si sono ottenuti momenti e tagli su di essa agenti. Calcolo Armatura Scala Dati di IN PUT C alcolo Sollecitazioni Mcampata_metrolineare = 45,19 kN m Mappoggio_metrolineare = 30,12 kN m larghezza _rampa = 120 cm d_solaio = 20 cm Mcampata_rampa = 54,23 kN m Mappoggio_rampa = 36,14 kN m Calcolo delle sollecitazioni Nel calcolo ci si riferisce ad una larghezza di rampa 120 cm che contiene tre travetti ed altezza di solaio 20 cm. Eseguite le analisi dei carichi, si passa alla valutazione delle caratteristiche della sollecitazione: si individuano a tal fine due schemi limite di trave appoggiata e incastrata. Calcolo Arm atura Armatura Inferiore A f,inf = 8,06 cm2 A f,inf = 2,69 cm2 x travetto Diametro ferro = Numero di ferri = 14 2 3,08 2 cm Aeffettiva = F Ar matura Superiore Af,sup = 4,47 cm 2 2 Af,sup = 1,49 cm x travetto Diametro ferro = Numero di ferri = 12 2 2,26 cm2 Aeffettiva = F 54 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8.2.2 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo La scala con trave a ginocchio influenza significativamente lo schema dei telai spaziali a maglie rettangolari di un normale edificio in cemento armato, prestandosi bene quando si intende concentrare una maggiore rigidezza in un punto ben definito dell’organismo strutturale e quando si vogliano avere gradini e pianerottoli più snelli. Essa è costituita da diversi elementi : 1. gradini; 2. trave a ginocchio; 3. pianerottoli; 4. travi di testata. Pianerottolo di arrivo Pianerottolo di riposo Trave di piano Gradino Trave a ginocchio Trave di testata Figura 33 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo 55 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Analisi dei carichi - SCALA A GINOCCHIO Dati di INPUT Analisi dei carichi 56 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8.2.2.1 I gradini Estrapolando dalla rampa l’elemento gradino isolato e considerando il carico verticale F su di esso agente, si può osservare che la sezione è soggetta a flessione deviata. Moncone p Molla F M Ripartitori x a Staffe S x Figura 34 a) Stato tensionale; b) Armatura gradino Da una analisi di tipo qualitativo, si evince che l’asse neutro tende a disporsi parallelamente alla rampa e la sezione reagente per ogni gradino tende a diventare simile ad una sezione a T rovescia di base B d altezza utile d. Per poter definire il modello di calcolo si fa l’ulteriore approssimazione circa la componente dei carichi verticali parallela alla rampa: si ipotizza che essa sia assorbita dalla soletta inferiore,per cui rimane da considerare la sola componente normale. s x B B x d B Figura 35 Sezione reagente composta da tre gradini 57 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Verific a / Progetto degli elementi strutturali - GRADINI - Si esegue il calcolo a flessione semplice di una trave a mensola di sezione rettangolare, di base B ed altezza utile d, applicando per la verifica del cls ed il progetto delle armature, le seguenti formule: verifica progetto 58 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8.2.2.2 Trave a ginocchio Le rampe e i pianerottoli si vanno a collegare alle travi a ginocchio, collegate a loro volta ai pilastri. Queste rappresentano un elemento di disturbo nel semplice organismo strutturale di telaio a maglie rettangolari, concentrando una maggiore rigidezza in un determinato punto. Per la progettazione della trave a ginocchio si ricorre ad ipotesi semplificative. Come prima ipotesi si considera la trave linearizzata, soggetta alle sollecitazioni di flessione e taglio, provocate dai carichi verticali, e di torsione, provocate dai gradini a sbalzo e dai pianerottoli. Dimensionamento - TRAVE A GINOCCHIO Analisi dei Carichi - T RAVE A GIN OCCHIO Caratterisitiche Geometriche Larghezzarampa = 120 cm Lunghezzarampa = 270 cm Lunghezzapianerottolo_piano = 120 cm Lunghezzapianerottolo_riposo = 90 cm Larghezzacampata = 290 cm Lunghezzacampata = 480 cm Larghezzatrave = mensola gradino = 30 135 cm cm Carichi totali I carichi da considerare sono quelli relativi alle rampe ed ai pianerottoli, più il tamponamento. Pianerottoli Carichi Totali Zone Pi anerottoli GK* = 5,67 kN/ml QK* = 5,80 kN/ml F'd = 16,63 kN/m Zona gradini Zona G rad ini GK* = 8,09 kN/ml QK* = 5,40 kN/ml F''d = 19,43 kN/m GK* = 7 kN/ml F'''d = 9,80 kN/m Tamponature T amponature Si individuano le tre risultanti Fd’, Fd’’, Fd’’’, ottenute sommando carichi fissi ed accidentali opportunamente amplificati con i coefficienti previsti da normativa. Inoltre andrebbe considerato il peso proprio della trave 59 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Sollecitazioni - TRAVE A GIN OCCHIO Sollecitazioni Per la determinazione delle sollecitazioni di flessione e taglio si considerano a vantaggio di sicurezza due schemi limite, ovvero: la trave appoggiata con momento ridotto in mezzeria e la trave incastrata. Per la sollecitazione torsionale si fanno allo stesso modo due ipotesi limite: la prima ipotesi considera la trave rigida ed il pianerottolo flessibile, a cui corrispondono momenti di incastro perfetto per i pianerottoli; la seconda ipotesi considera i pianerottoli rigidi e la trave flessibile, la quale risulta pertanto incastrata al pianerottolo nell’attacco con esso. I valori di Fd’, Fd’’, Fd’’’ ricavati dall’analisi dei carichi, possono essere schematizzati con carichi uniformemente distribuiti q’d e q’’d, dove: Dovendosi applicare in corrispondenza della rampa la componente del carico qd’’. A vantaggio di sicurezza consideriamo che sulla trave sia applicato il maggiore dei carichi ottenuti, che sarà utilizzato per il calcolo del momento, che è un momento di trave appoggiata appoggiata. = 8 Si determina l’altezza con le relazioni ricavate per sezioni rettangolari e si sceglie quella di progetto. Note le dimensioni della trave a ginocchio, nel caso specifico 30x50, se ne determina il peso e quindi una ulteriore risultante Fd, da cui dipenderà l’incremento dei carichi uniformemente distribuiti precedentemente definiti. = 1,4 Ne deriva il calcolo del momento massimo. 60 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Progetto/Verifica - Taglio Verifica / Progetto - TRAVE A GINOCCHIO - Il taglio di calcolo Flessione = Progetto A l tezza d = 40,30 cm Af = 7,11 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 18 3 7,63 F Viene confrontato Normativa come: C al c ol o A r matur a Infe r ior e A effettiva = 75,03 VRd1 definito da Allorquando si verifichi che 2 cm Come in questo caso, è da prevedersi armatura a taglio. Verifica delle bielle di cls kN/m Viene ancora confrontato con il V ultimo delle bielle per valutare la resistenza a fessurazione della sezione: C al c ol o A r matur a Super i or e Af = 4,74 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 18 2 5,09 F A effettiva = il = 0,25 2 Schema limite di trave incastrata-incastrata: Mmax = con 2 2 V 2 cm Calcolo staffe T aglio = 0,3 f L La resistenza a taglio deve essere minore della somma della resistenza della sezione fessurata e quella offerta dall’armatura: C al c ol o V rd1 V max = r = 93,79 1,13 30 bw = rl = trascuriamo V rd1 = 40,23 kN - kN Veri fica Bi e l l e d i C al cestr uzzo: Vultimo_bielle = 487,72 kN C al c ol o Staf f e : Vcd = 85,44 kN Vmax-Vcd = 8,35 kN Vwd = 46,89 kN s = 1,00 2,96 m 2 cm Staf fe: Asw = Al fine di calcolare il valore della resistenza della sezione fessurata, si pone: cm Armare a taglio V = 0,6 f V =V b V d Per Normativa si pone la resistenza offerta dall’armatura pari almeno alla metà del taglio massimo: V V = 2 Confrontando i due valori di Vwd, risultando quest’ultimo maggiore dell’altro, la verifica è soddisfatta. Imponendo un passo delle staffe pari a 1 m: = 0,9 Ed imponiamo il minimo da normativa 8/20 cm. 61 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala T orsione NOTA: poichè la verifica a torsione non era risultata soddisfatta potevamo: 1) aumentare l'altezza della trave , ma incide poco (80 cm); oppure 70 riducendo la larghezza dei gradini a 110; 2) aumentare la base (40x50) 62 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala 8.2.2.3 Pianerottoli I pianerottoli possono essere realizzati con soletta piena o alleggerita o con pignatte come un solaio normale in genere di spessore inferiore. Il calcolo del pianerottolo è una diretta conseguenza delle ipotesi limite per la torsione fatte per la trave a ginocchio. Dimensionamento - PIANEROTTOLO Sollecitazioni - PIAN EROTT OLO Ipotesi di pianerottolo flessibile L’ipotesi di pianerottolo flessibile, comporta per il pianerottolo incastri perfetti agli estremi, costituiti dalle travi a ginocchio; pertanto lo schema statico da considerare, è quello di trave incastrata agli estremi , sottoposta a carichi verticali. Ipotesi di pianerottolo rigido L’ipotesi di pianerottolo rigido, comporta da una parte il dover assorbire il momento torcente di estremità provocato dalla rampa sulla trave a ginocchio, tale momento si trasforma in flettente per il pianerottolo; lo schema statico da considerare è di trave appoggiata, sottoposta ai carichi verticali e a due coppie di pari valore alle estremità. 1) Pianerottolo di piano Dallo schema di trave flessibile/pianerottolo rigido (vedi trave a ginocchio): Quindi ax ; = = 8 2 1) Pianerottolo di interpiano Dallo schema di trave rigida/pianerottolo flessibile incastrato alla trave: = ( 2 /2) 63 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Dim ensionam ento - PIANEROT TOLO Flessione C al col o Ar matur a Inf er i or e 6,13 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 18 3 7,63 F 2 cm Af = 1,39 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 16 1 2,01 F Aeffettiva = Sul dimensionamento a flessione, si avrà per l’armatura inferiore: 2 Af = Dimensionamento a flessione = C al col o Ar matur a Super i or e Aeffettiva = si avrà per l’armatura superiore: 2 2 cm = Con riferimento al singolo travetto: Af = Af = 2 3,07 cm 0,70 cm 0,9 0,9 Dimensionamento a taglio 2 Si calcola il VRd1 che per normativa deve risultare: T aglio Vmax = r = bw = rl = Vrd1 = 24,12 1,40 kN - 20 cm In taluni casi si provvede una armatura minima. 0,019 27,63 kN Armatura minima Nel caso in cui si debba armare a taglio viene prevista una fascia piena e/o semipiana che parte dall’appoggio e si estende fino a : Nel caso in cui si debba armare a taglio viene prevista una fascia piena o semipiena che parta dall’appoggio e si estenda fino a: x = -0,21 kN = 8.2.2.4 Trave di testata Le travi di testata sono le travi di chiusura, in senso trasversale, dei pianerottoli di riposo e di arrivo. La trave di testata propriamente detta è quella dei pianerottoli di riposo, isolata, mentre quelle del pianerottolo di arrivo sono da considerarsi come normali travi di piano. Per il calcolo delle travi di testata si deve tenere conto dell’ipotesi di pianerottolo flessibile utilizzata per il calcolo della trave a ginocchio, che comporta la presenza del momento torcente in corrispondenza del nodo trave-pilastro. La trave di testata viene calcolata come una trave normale, considerando due ipotesi limite: I ipotesi limite: trave appoggiata soggetta ai carichi verticali ed a due momenti flettenti alle estremità di uguale intensità ed aventi valore pari a M=Mt . II ipotesi limite: trave incastrata soggetta a carichi verticali. Sollecitazioni I ipotesi limite: Sulla trave agiscono: 64 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala q M=Mt M=Mt M=Mt qL 2 8 I ipotesi limite – trave appoggiata q qL 2 12 II ipotesi limite – trave incastrata Diagramma di inviluppo Dati di INPUT Caratterisitiche Geometriche della Scala Larghezzacampata = 290 cm Base _trave = 30 cm Caratterisitiche dei Materiali Rck 25 Sollecitazioni Massime Mmax_inf = 48,36 kN m Mmax_sup = 5,52 kN m V max = 14,21 kN FeB 44k Laterizi (40x25) No n ripetiamo le verifiche tenendo conto del peso proprio gc_(peso) = 25 gc_coeff sicurezza = 1,6 fcd = 11,53 -3 kN m - N mm -2 f ctk = 1,62 N mm -2 f ctd = 1,01 N mm -2 2 r fck = 0,658 mm /N = 20 N mm -2 fyd = 374 N mm -2 g(peso) = 7 kN m -3 Rck 25 allegerito gc_all_(peso) = 20 kN m Pavimento gpav_(peso) = 20 kN m Intonaco gint_(peso) = 16 kN m gmarmo_(peso) = 27 kN m Marmo -3 -3 -3 -3 Verifica / Progetto - TRAVE DI TESTAT A 65 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica La Scala Flessione Verifica del Calc est ruzzo dmin = 26,42 cm 50 47 cm cm H = d_utile = Si procede con la verifica/progetto della trave di testata a flessione e taglio. Calcolo Armatura Inferiore Af = Diametro ferro = Numero di ferri = Aeffettiva = 3,06 16 2 4,02 T aglio 2 cm 14,21 1,13 kN - bw = 30 cm rl = 0,003 Vrd1 = 45,96 r = F 2 cm Calcolo Armatura Superiore kN Armatura minima 2 Af = 0,35 cm Diametro ferro = Numero di ferri = 16 2 4,02 F Aeffettiva = Vmax = 2 cm Nel caso in cui si debba armare a taglio viene prevista una fascia piena o semipiena che parta dall’appoggio e si estenda fino a: x = -1,91 kN 66 8. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali 9. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI 9.1 Caratteri generali Dopo aver impostato la carpenteria tenendo conto dei requisiti di uniformità nella distribuzione delle rigidezze che deve presentare il sistema strutturale, viene eseguito il predimensionamento degli elementi strutturali, travi e pilastri, che può essere effettuato separando le diverse condizioni di carico, essendo valida, in campo elastico lineare, l’ipotesi di sovrapposizione degli effetti. Nelle fasi precedenti della progettazione, attraverso il dimensionamento del solaio, sono stati individuati i carichi verticali agenti sulle travi ; dovendosi avere un carico uniformemente distribuito per metro lineare si definiscono le aree di influenza per ciascun elemento. Il prodotto dell’area di influenza i-esima per i carichi applicati restituisce il carico a metro lineare. Figura 36 Aree di influenza delle travi: a) ortogonali b) parallele all'orditura del solaio Si noti che in assenza di una dettagliata analisi dei carichi del solaio, si può procedere facendo riferimento ad un peso sismico dell’impalcato di 10 kN/mq, (non essendo noto a priori il peso proprio della struttura), valido per un normale edificio intelaiato, il cui prodotto per le aree di influenza fornisce le sollecitazioni in termini di momento e sforzi normali per singolo piano. Le aree di influenza considerate, si particolarizzano a seconda che si abbiano travi su cui poggia il solaio e travi scariche. Per quest’ultime, infatti, benché disposte parallelamente all’orditura del solaio e quindi teoricamente non cariche, si è considerata una fascia di solaio gravante di 0,5 m. 67 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Per i pilastri il carico verticale applicato viene calcolato tenendo conto del peso sismico fittizio pari a 10 kN/mq. A_1 1 B_1 C_1 3 D_1 2 14 A_2 4 18 A_3 B_2 5 19 7 22 A_4 16 15 B_3 B_4 6 20 8 23 10 C_2 17 C_3 21 9 24 11 C_4 D_3 25 12 26 C_5 D_2 D_4 27 13 D_5 Figura 37 Aree di influenza dei pilastri Note le azioni sulla struttura si effettua un dimensionamento di massima della sezione trasversale degli elementi strutturali per carichi verticali, avendo operato un’accorta riduzione delle tensioni di lavoro del materiale. Il dimensionamento effettuato per carichi verticali viene quindi vagliato sotto l’effetto dei carichi orizzontali calcolati tramite un modello strutturale semplificato. A questo punto si sommano gli effetti sollecitativi dovuti ai carichi verticali a quelli da carichi orizzontali e si verifica l’adeguatezza delle sezioni assegnate. Viene riportata di seguito la pianta del primo livello, con la numerazione delle travi e dei pilastri: 68 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Elementi del Piano Tipo T ravi TRAVI Piano tipo emergenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 spessore Pilastri PILASTRI Piano tipo esterni interni A_1 A_2 A_3 A_4 B_1 B_2 B_3 B_4 C_1 C_2 C_3 C_4 C_5 D_1 D_2 D_3 D_4 D_5 In particolare, vengono evidenziate travi emergenti e a spessore, la cui disposizione, scelta in fase di predimensionamento, dipende sostanzialmente da una più razionale redistribuzione delle rigidezze rispetto alle caratteristiche geometriche dell’edificio. I pilastri vengono suddivisi in interni ed esterni, i primi soggetti a sforzi di presso-flessione elevati. 69 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali 9.2 Travi La scelta della tipologia di travi, emergenti o a spessore, scaturisce da considerazioni di natura statica ed architettonica. Dal punto di vista statico, è stata privilegiata la scelta di travi emergenti per le campate di lunghezza confrontabile con travi continue; in corrispondenza di tratti di travi continue con luce notevolmente inferiore a quelle presenti nelle campate laterali si è ritenuto valido un cambio di tipologia di trave, passando ad una trave a spessore, al fine di garantire una deformabilità della campata in esame paragonabile a quelle adiacenti, ottenendo così una distribuzione delle sollecitazioni sismiche quanto più uniforme possibile. Sotto azioni sismiche le travi più lunghe, essendo più deformabili, sono meno sollecitate, viceversa le campate più corte essendo meno deformabili saranno maggiormente sollecitate a taglio e flessione, l’inerzia minore delle travi a spessore permetterà di aumentare la deformabilità di suddette campate. Nella tabella vengono indicate le travi e se esse siano o meno caricate. Si individuano i carichi agenti e le rispettive aree di influenza. E’ da notarsi che l’approccio attraverso le aree di influenza comporta il trascurare la continuità del solaio. Per ovviare a questa incongruenza concettuale vengono introdotti i coefficienti di continuità, (CC). Per essi vengono assunti valori diversi a seconda che si tratti di trave di estremità o intermedia. cc=1 Per travi intermedie si utilizza immediatamente successivo, cc=1.10 cc=1.20 cc=1 = 1.1 ÷ 1.2 . Lo sbalzo riduce l’effetto ossia la reazione sull’appoggio = 1.1, ma maggiora quella in corrispondenza dell’appoggio stesso, = 1. I coefficienti di continuità moltiplicano i carichi agenti sulle travi, già opportunamente amplificati con i coefficienti allo stato limite ultimo (carico totale). Ad esso viene sommato il carico esplicato dai tompagni, e si calcolano i momenti (momenti di semincastro, compromesso fra uno schema di trave incastrataincastrata (ql2/12) e incernierata-incernierata (ql2/8): le travi possono quindi essere dimensionate con un momento flettente massimo pari a qL2/10 avendo assunto per L il valore di luce massima di campata nei vari telai della struttura spaziale, q rappresenta il carico a metro lineare agente sulla trave in esame) e l’altezza utile. 70 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Predimensionamento travi (solo CV) - Piano tipo - dimensioni Trave numero 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 Carico area Carico area Lunghezza Caricata sinistra/sotto destra/sopra sinistra/sotto (m) (kN/m2) (kN/m2) 5,4 4 1 0,5 2 4 5,4 0 0 0,5 2 0 5,4 4 1 0,5 2 4 5,4 5,4 0 0,5 2 2 5,4 5,4 0 0,5 2 2 5,4 5,4 0 0,5 2 2 5,4 5,4 0 0,5 2 2 5,4 5,4 1 2,4 2 2 5,4 5,4 0 0,5 2 2 4 5,4 1 1,45 4 2 0 5,4 1 0 0 2 5,4 5,4 0 0,5 2 2 4 5,4 1 1,45 4 2 0 5,4 1 0 0 2 5,4 5,4 1 2,95 2 2 5,4 5,4 1 1,45 2 2 5,4 0 1 2,95 2 0 4 5,4 1 1,45 4 2 5,4 5,4 1 2,95 2 2 5,4 5,4 1 1,45 2 2 5,4 0 1 2,95 2 0 4 5,4 1 1,45 4 2 5,4 0 1 2,95 2 0 0 5,4 1 0 0 2 5,4 0 1 2,95 2 0 0 5,4 1 0 0 2 Lunghezza destra/sopra (m) Coefficiente di continuità - 1,45 1 0 1 1,3 1 0,5 1 0,5 1 0,5 1 0,5 1 0,5 1 0,5 1 0,5 1 2,4 1 0,5 1 0,5 1 2,95 1 1,45 1,2 2,95 1,2 0 1 2,95 1 1,45 1,1 2,95 1,2 0 1 2,95 1 0 1 2,95 1 0 1 2,95 1 Carico totale Tompagni Lunghezza travi carico totale + tompagno Momento Base_trave d emergente spessore (kN/m) 8,5 6,8 2,7 1 7,9 6,2 5,4 2 5,4 2 5,4 2 5,4 2 15,66 5,8 5,4 2 8,5 6,8 12,96 4,8 5,4 2 8,5 6,8 15,93 5,9 28,512 10,56 28,512 10,56 15,93 5,9 21,73 11,7 26,136 9,68 28,512 10,56 15,93 5,9 21,73 11,7 15,93 5,9 15,93 5,9 15,93 5,9 15,93 5,9 (kN/m) (m) (kN/m) (kN m) (cm) (cm) (cm) (cm) 7 5,9 22,3 77,63 30 33 30x50 7 2,9 10,7 9,00 9 20 7 5,9 21,1 73,45 30 33 0 5,9 7,4 25,76 25 20 0 2,9 7,4 6,22 30 9 0 5,9 7,4 25,76 25 20 70x20 0 5,9 7,4 25,76 25 20 70x20 0 2,9 21,46 18,05 30 16 0 5,9 7,4 25,76 25 20 7 5,9 22,3 77,63 30 33 30x50 7 2,9 24,76 20,82 30 17 30x50 0 5,9 7,4 25,76 25 20 7 5,9 22,3 77,63 30 33 30x50 7 4,75 28,83 65,05 30 31 30x50 0 4,75 39,072 88,16 30 36 30x50 0 4,75 39,072 88,16 30 36 30x50 7 4,75 28,83 65,05 30 31 30x50 7 3,75 40,43 56,85 30 29 30x50 0 3,75 35,816 50,37 30 27 30x50 0 3,75 39,072 54,95 30 28 30x50 7 3,75 28,83 40,54 30 24 30x50 7 4,8 40,43 93,15 30 37 30x50 0 4,8 21,83 50,30 30 27 30x50 0 4,8 21,83 50,30 30 27 30x50 7 4,8 28,83 66,42 30 31 30x50 7 3,3 28,83 31,40 30 21 30x50 70x20 30x50 70x20 30x50 30x50 70x20 70x20 71 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali 9.3 PILASTRI Il dimensionamento dei pilastri viene effettuato definendo le sezioni in corrispondenza del primo piano, le quali possono essere eventualmente rastremate in corrispondenza degli ordini superiori, dove le sollecitazioni sono inferiori. Si ritiene opportuno limitare il numero di rastremazioni ed in particolare l’entità della rastremazione (non superiore a 10 cm) e, per motivi legati all’uniformità di comportamento e di struttura, limitare il numero di sezioni utilizzate alla base dell’edificio, usando solamente due o massimo tre tipi diversi di sezioni; ciò comporta il sovradimensionamento dei pilastri meno caricati, come ad esempio quelli di estremità, ma comunque si determina uno sgravio flessionale dei pilastri più caricati. Nelle strutture intelaiate in zona sismica i pilastri sono sollecitati a presso-flessione; ciò comporta che per la determinazione degli sforzi normali e dei momenti flettenti negli stessi occorre tener conto della presenza contemporanea di azioni verticali ed orizzontali. In fase di predimensionamento si può ritenere trascurabile lo sforzo normale indotto dal sisma (che è di compressione o di trazione, a secondo della direzione dell'azione sismica) e dimensionare le sezioni per le sole azioni verticali utilizzando una tensione ammissibile ridotta, per tenere conto delle sollecitazioni da momento flettente indotte dalle forze orizzontali. La tensione ammissibile ridotta adottata in fase di dimensionamento si ritiene prossima a 3-4 N/mm2, tali valori si ritengono ottimali in quanto comportano una minore armatura e quindi un comportamento più duttile del pilastro. I carichi verticali agenti sono essenzialmente quelli gravitazionali che sono trasmessi dal solaio alle travi e da queste al pilastro (essenzialmente si tratta di sforzi di taglio delle travi che diventano sforzi di compressione nei pilastri); nei pilastri centrali i momenti che nascono alle estremità delle travi tendono a bilanciarsi trasmettendo ai pilastri un aliquota di momento che può ritenersi trascurabile in tale fase, si ritiene inoltre trascurabile in tale fase anche il momento trasferito dalle travi ai pilastri di estremità dove non è presente questo fenomeno di auto-bilanciamento. Per quanto attiene ai carichi orizzontali del sisma, che inducono nei pilastri essenzialmente uno stato sollecitativo da flessione, si ritiene opportuno controllare la validità delle sezioni ipotizzate, caricate con sforzo normale N, dovuto ai carichi verticali, e da momento flettente M, dovuto alle azioni orizzontali. 72 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Il valore dello sforzo di compressione, in ogni pilastro alla base dell’edificio, può essere stimato in base all’area di influenza del pilastro (anche detta area di competenza geometrica), secondo il procedimento di seguito delineato: Individuazione area di influenza del pilastro i-esimo; Assumendo in prima approssimazione un carico unitario pari a 10 kN m-2, determinazione dello sforzo normale ; Moltiplicando tale valore Nv per il numero di n-piani (supponendo, quindi che nell’intorno della pilastrata in oggetto siano assenti variazioni plano-altimetriche) si perviene allo sforzo complessivo alla base della pilastrata, per effetto dei soli carichi verticali Nv,base (Nv,base = Nv x npiani). Calcolato lo sforzo di compressione l’area minima resistente di sezione in calcestruzzo si calcola nel seguente modo: Amin = Nv / rid Fissato un valore di tentativo per la base, determinazione dell’altezza = Scelta della sezione. Di seguito si riportano le tabelle di calcolo con le dimensioni delle sezioni definite per ogni pilastro. 73 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento pilastri (solo CV) Trave numero A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 - 1° Piano - Tipologia q Area di influenza Nv esterno esterno esterno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno esterno (kN/m2) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 (m2) 10,23 11,47 11,47 10,23 13,64 19,36 19,36 13,64 18,70 18,70 18,70 13,17 16,72 16,72 17,60 14,54 13,64 13,64 (kN) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 Predimensionamento pilastri (solo CV) Trave numero Tipologia q A_1.2 B_1.2 C_1.2 D_1.2 A_2.2 B_2.2 C_2.2 D_2.2 A_3.2 B_3.2 C_3.2 D_3.2 A_4.2 B_4.2 C_4.2 D_4.2 C_5.2 D_5.2 esterno esterno esterno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno esterno (kN/m ) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 n. piani (n) 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 scridotta Area minima cls Nv_base sc (kN) 511,50 573,50 573,50 511,50 682,00 968,00 968,00 682,00 935,00 935,00 935,00 658,50 836,00 836,00 880,00 727,00 682,00 682,00 (kN/m2) 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 (kN/m2) 6612 6612 6612 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 6612 sc scridotta bpilastro hTpilastro hPpilastro sezione (m2) 0,08 0,09 0,09 0,08 0,10 0,22 0,22 0,10 0,14 0,21 0,21 0,10 0,13 0,19 0,20 0,11 0,10 0,10 (m) 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 0,30 (m) 0,26 0,29 0,29 0,26 0,34 0,73 0,73 0,34 0,47 0,71 0,71 0,33 0,42 0,63 0,67 0,37 0,34 0,34 (m) 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 (cm) 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 Area minima cls bpilastro hTpil astro hPpilastro sezione (m) (m) (m) (cm) 0,30 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,21 0,23 0,23 0,21 0,28 0,59 0,59 0,28 0,38 0,57 0,57 0,27 0,34 0,51 0,53 0,29 0,28 0,28 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 - 2° Piano - Area di influenza 2 Predimensionamento degli Elementi Strutturali 2 (m ) 10,23 11,47 11,47 10,23 13,64 19,36 19,36 13,64 18,70 18,70 18,70 13,17 16,72 16,72 17,60 14,54 13,64 13,64 Nv_base (kN) n. piani (n) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 409,20 458,80 458,80 409,20 545,60 774,40 774,40 545,60 748,00 748,00 748,00 526,80 668,80 668,80 704,00 581,60 545,60 545,60 Nv (kN) 2 (kN/m ) 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 2 (kN/m ) 6612 6612 6612 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 6612 2 (m ) 0,06 0,07 0,07 0,06 0,08 0,18 0,18 0,08 0,11 0,17 0,17 0,08 0,10 0,15 0,16 0,09 0,08 0,08 74 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Predimensionamento pilastri (solo CV) Trave numero Tipologia q Area di influenza 2 A_1.3 B_1.3 C_1.3 D_1.3 A_2.3 B_2.3 C_2.3 D_2.3 A_3.3 B_3.3 C_3.3 D_3.3 A_4.3 B_4.3 C_4.3 D_4.3 C_5.3 D_5.3 esterno esterno esterno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno esterno - 3° Piano - 2 (kN/m ) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 (m ) 10,23 11,47 11,47 10,23 13,64 19,36 19,36 13,64 18,70 18,70 18,70 13,17 16,72 16,72 17,60 14,54 13,64 13,64 Nv_base (kN) n. piani (n) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 306,90 344,10 344,10 306,90 409,20 580,80 580,80 409,20 561,00 561,00 561,00 395,10 501,60 501,60 528,00 436,20 409,20 409,20 Nv Predimensionamento pilastri (solo CV) Trave numero Tipologia q A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 esterno esterno esterno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno esterno (kN/m ) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 2 2 Area minima cls 2 bpi lastro hTpilastro hPpil astro sezione (kN/m ) 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 (kN/m ) 6612 6612 6612 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 6612 (m ) 0,05 0,05 0,05 0,05 0,06 0,13 0,13 0,06 0,08 0,13 0,13 0,06 0,08 0,11 0,12 0,07 0,06 0,06 (m) (m) (m) (cm) 0,30 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,15 0,17 0,17 0,15 0,21 0,44 0,44 0,21 0,28 0,42 0,42 0,20 0,25 0,38 0,40 0,22 0,21 0,21 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 sc sc ri dotta Area minima cls bpi las tro hTpilastro hPpil astro sezione (m) (m) (m) (cm) 0,30 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,10 0,12 0,12 0,10 0,14 0,29 0,29 0,14 0,19 0,28 0,28 0,13 0,17 0,25 0,27 0,15 0,14 0,14 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 - 4° Piano - Area di influenza 2 (kN) sc ri dotta sc 2 (m ) 10,23 11,47 11,47 10,23 13,64 19,36 19,36 13,64 18,70 18,70 18,70 13,17 16,72 16,72 17,60 14,54 13,64 13,64 Nv_base (kN) n. piani (n) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 204,60 229,40 229,40 204,60 272,80 387,20 387,20 272,80 374,00 374,00 374,00 263,40 334,40 334,40 352,00 290,80 272,80 272,80 Nv (kN) 2 (kN/m ) 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 2 (kN/m ) 6612 6612 6612 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 6612 2 (m ) 0,03 0,03 0,03 0,03 0,04 0,09 0,09 0,04 0,06 0,08 0,08 0,04 0,05 0,08 0,08 0,04 0,04 0,04 75 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Predimensionamento pilastri (solo CV) Trave numero Tipologia q Area di influenza 2 A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 esterno esterno esterno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno interno interno esterno esterno esterno - 5° Piano - (kN/m ) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 2 (m ) 10,23 11,47 11,47 10,23 13,64 19,36 19,36 13,64 18,70 18,70 18,70 13,17 16,72 16,72 17,60 14,54 13,64 13,64 Nv_base (kN) n. piani (n) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 Nv (kN) sc scri dotta 2 (kN/m ) 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 11020 2 (kN/m ) 6612 6612 6612 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 4408 4408 6612 6612 6612 Area minima cls 2 (m ) 0,02 0,02 0,02 0,02 0,02 0,04 0,04 0,02 0,03 0,04 0,04 0,02 0,03 0,04 0,04 0,02 0,02 0,02 bpi lastro hTpilastro hPpi lastro sezione (m) (m) (m) (cm) 0,30 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,05 0,06 0,06 0,05 0,07 0,15 0,15 0,07 0,09 0,14 0,14 0,07 0,08 0,13 0,13 0,07 0,07 0,07 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 76 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali 9.4 ANALISI STATICA LINEARE L’Analisi statica lineare può essere effettuata per costruzioni regolari in altezza a condizione che il primo periodo di vibrazione, nella direzione in esame, della struttura (T1 ) non superi 2.5 Tc. Definite le dimensioni dei pilastri occorre adesso controllare la validità per carichi orizzontali. Si calcolerà quindi il taglio alla base dell’edificio, mediante l’utilizzo della seguente formula semplificata: Dove: W è il peso sismico totale calcolato come la sommatoria di tutti i pesi sismici dei piani (Il peso sismico di ogni piano è dato dal prodotto tra il peso specifico per unità di area e l’area di influenza di ogni pilastro = 0,85 , essendo ; <2 ); = 10 Sd(T), ordinata dello spettro di risposta, calcolato in funzione del periodo T1 , da calcolarsi quest’ultimo, per edifici che non superino i 40 m in altezza, come: Con = 0,075 per edifici con struttura a telaio in calcestruzzo. S pettro di Rispo sta q = q0kDkR q0 kD kR q 5,85 0,70 0,80 3,28 Suolo ag S TB Tc TD q B 2,500 1,25 0,150 0,50 2,000 3,28 Con = 4,5 Da normativa possiamo calcolarci il periodo T : in corrispondenza del quale S(d) vale 1,68. Questo è il periodo che useremo nel la modellazione a sap. per strutture a telaio; = 1,3 , per edifici a telaio a più piani e più campate. = 0,70 , per edifici a bassa duttilità; = 0,80 , per edifici non regolari in pianta. 77 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali T B =0,150 Tc=0,50 T D =2,00 78 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Predimensionamento Pilastri - Carichi Orizzontali Caratteristiche dello spettro di risposta W singolo impalcato = 2613 kN/m W totale = 13065 kN/m = 1,68 m/s 2 2 Sd (T) g = 10 l = 0,85 m/s - hinterpiano = 3,20 m Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. Trave numero Asse forte lungo A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X - 5° Piano - bpilastro hPpilastro sezione Ix Iy A_cls (m) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 (m) 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 (cm) 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 (m4) 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 (m4) 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 (cm2) 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 A_f (1,0%) (cm2) 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 Af calcolo = 11,25 A_f (1,5%) (cm2) 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 Fh = W · Sd (T) · l · g-1 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Wizi 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 F5 F5 (kN) 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 (kN) 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 621,89 Ix Iy F i (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base (m4) 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 (m4) 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 (kN) 7,11 7,11 7,11 7,11 19,76 19,76 19,76 19,76 19,76 19,76 19,76 19,76 7,11 7,11 19,76 19,76 7,11 7,11 (kN) 23,04 23,04 23,04 23,04 8,29 8,29 8,29 8,29 8,29 8,29 8,29 8,29 23,04 23,04 8,29 8,29 23,04 23,04 (kN m) 15,18 15,18 15,18 15,18 42,16 42,16 42,16 42,16 42,16 42,16 42,16 42,16 15,18 15,18 42,16 42,16 15,18 15,18 (kN m) 49,15 49,15 49,15 49,15 17,69 17,69 17,69 17,69 17,69 17,69 17,69 17,69 49,15 49,15 17,69 17,69 49,15 49,15 (kN) 102,30 114,70 114,70 102,30 136,40 193,60 193,60 136,40 187,00 187,00 187,00 131,70 167,20 167,20 176,00 145,40 136,40 136,40 167,20 193,60 A_1.5 B_1.5 C_1.5 D_1.5 A_2.5 B_2.5 C_2.5 D_2.5 A_3.5 B_3.5 C_3.5 D_3.5 A_4.5 B_4.5 C_4.5 D_4.5 C_5.5 D_5.5 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Nmax_asse forte x Diametro = 20 F 49,15 Mmax_asse forte x 4 - 42,16 Mmax_asse forte y 12,56 Asse forte lungo Nmax_asse forte y Numero di ferri = Af effettiva = Trave numero cm2 79 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. Trave numero Asse forte lungo A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X - 4° Piano - bpilastro hPpilastro sezione Ix Iy A_cls (m) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 (m) 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 (cm) 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 (m4) 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 (m4) 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 (cm2) 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 A_f (1,0%) (cm2) 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 Af calcolo = 11,25 Trave numero Asse forte lungo A_1.3 B_1.3 C_1.3 D_1.3 A_2.3 B_2.3 C_2.3 D_2.3 A_3.3 B_3.3 C_3.3 D_3.3 A_4.3 B_4.3 C_4.3 D_4.3 C_5.3 D_5.3 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Fh = W · Sd (T) · l · g-1 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Wizi 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 F4 F4+F 5 (kN) 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 497,52 (kN) 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 1119,41 Ix Iy F i (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base (m4) 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 (m4) 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 (kN) 12,80 12,80 12,80 12,80 35,57 35,57 35,57 35,57 35,57 35,57 35,57 35,57 12,80 12,80 35,57 35,57 12,80 12,80 (kN) 41,47 41,47 41,47 41,47 14,93 14,93 14,93 14,93 14,93 14,93 14,93 14,93 41,47 41,47 14,93 14,93 41,47 41,47 (kN m) 27,32 27,32 27,32 27,32 75,88 75,88 75,88 75,88 75,88 75,88 75,88 75,88 27,32 27,32 75,88 75,88 27,32 27,32 (kN m) 88,47 88,47 88,47 88,47 31,85 31,85 31,85 31,85 31,85 31,85 31,85 31,85 88,47 88,47 31,85 31,85 88,47 88,47 (kN) 204,60 114,70 229,40 102,30 272,80 193,60 387,20 136,40 374,00 187,00 374,00 131,70 334,40 167,20 352,00 145,40 272,80 136,40 334,40 387,20 Asse forte lungo A_1.4 B_1.4 C_1.4 D_1.4 A_2.4 B_2.4 C_2.4 D_2.4 A_3.4 B_3.4 C_3.4 D_3.4 A_4.4 B_4.4 C_4.4 D_4.4 C_5.4 D_5.4 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Trave numero Asse forte lungo A_1.3 B_1.3 C_1.3 D_1.3 A_2.3 B_2.3 C_2.3 D_2.3 A_3.3 B_3.3 C_3.3 D_3.3 A_4.3 B_4.3 C_4.3 D_4.3 C_5.3 D_5.3 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Nmax_asse forte x Diametro = 20 F 88,47 Mmax_asse forte x 4 - 75,88 Mmax_asse forte y 12,56 Trave numero Nmax_asse forte y Numero di ferri = A f effettiva = Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. A_f (1,5%) (cm2) 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 cm2 - 3° Piano - bpilastro hPpilastro sezione Ix Iy A_cls (m) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 (m) 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 (cm) 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 30x50 (m4) 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 (m4) 0,0031 0,0031 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 0,0011 0,0011 0,0031 0,0031 (cm2) 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 1500 A_f (1,0%) (cm2) 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 Af calcolo = 11,25 A_f (1,5%) (cm2) 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 22,5 Fh = W · Sd (T) · l · g-1 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Wizi 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 F3 F 3+F 4+F 5 Ix Iy F i (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base (kN) 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 373,14 (kN) 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 1492,55 (m4) 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 (m4) 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 (kN) 17,07 17,07 17,07 17,07 47,42 47,42 47,42 47,42 47,42 47,42 47,42 47,42 17,07 17,07 47,42 47,42 17,07 17,07 (kN) 55,30 55,30 55,30 55,30 19,91 19,91 19,91 19,91 19,91 19,91 19,91 19,91 55,30 55,30 19,91 19,91 55,30 55,30 (kN m) 36,42 36,42 36,42 36,42 101,17 101,17 101,17 101,17 101,17 101,17 101,17 101,17 36,42 36,42 101,17 101,17 36,42 36,42 (kN m) 117,96 117,96 117,96 117,96 42,47 42,47 42,47 42,47 42,47 42,47 42,47 42,47 117,96 117,96 42,47 42,47 117,96 117,96 (kN) 306,90 344,10 344,10 306,90 409,20 580,80 580,80 409,20 561,00 561,00 561,00 395,10 501,60 501,60 528,00 436,20 409,20 409,20 501,60 580,80 Nmax_asse forte x Nmax_asse forte y Diametro = 20 F 117,96 Mmax_asse forte x Numero di ferri = 4 - 101,17 Mmax_asse forte y Af effettiva = 12,56 cm2 80 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. Trave numero Asse forte lungo A_1.2 B_1.2 C_1.2 D_1.2 A_2.2 B_2.2 C_2.2 D_2.2 A_3.2 B_3.2 C_3.2 D_3.2 A_4.2 B_4.2 C_4.2 D_4.2 C_5.2 D_5.2 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X - 2° Piano - bpilastro hPpilastro sezione Ix Iy A_cls (m) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 (m) 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 (cm) 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 30x60 (m4) 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0014 0,0014 0,0054 0,0054 0,0014 0,0014 (m4) 0,0054 0,0054 0,0054 0,0054 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0014 0,0054 0,0054 0,0014 0,0014 0,0054 0,0054 (cm2) 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 1800 A_f (1,0%) (cm2) 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 Af calcolo = 13,50 Diametro = 22 Numero di ferri = 4 Af effettiva = Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. Trave numero Asse forte lungo A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X 15,20 A_f (1,5%) (cm2) 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 Fh = W · Sd (T) · l · g-1 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Wizi 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 F2 F2+F3+F4+F5 (kN) 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 248,76 (kN) 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 1741,30 Ix Iy (m4) 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 (m4) 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 F i (x) F i (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base (kN) 25,61 25,61 25,61 25,61 102,44 102,44 102,44 102,44 102,44 102,44 102,44 102,44 25,61 25,61 102,44 102,44 25,61 25,61 (kN) 119,44 119,44 119,44 119,44 29,86 29,86 29,86 29,86 29,86 29,86 29,86 29,86 119,44 119,44 29,86 29,86 119,44 119,44 (kN m) 54,63 54,63 54,63 54,63 218,53 218,53 218,53 218,53 218,53 218,53 218,53 218,53 54,63 54,63 218,53 218,53 54,63 54,63 (kN m) 254,80 254,80 254,80 254,80 63,70 63,70 63,70 63,70 63,70 63,70 63,70 63,70 254,80 254,80 63,70 63,70 254,80 254,80 (kN) 409,20 458,80 458,80 409,20 545,60 774,40 774,40 545,60 748,00 748,00 748,00 526,80 668,80 668,80 704,00 581,60 545,60 545,60 668,80 774,40 Trave numero Asse forte lungo A_1.2 B_1.2 C_1.2 D_1.2 A_2.2 B_2.2 C_2.2 D_2.2 A_3.2 B_3.2 C_3.2 D_3.2 A_4.2 B_4.2 C_4.2 D_4.2 C_5.2 D_5.2 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Trave numero Asse forte lungo A_1.1 B_1.1 C_1.1 D_1.1 A_2.1 B_2.1 C_2.1 D_2.1 A_3.1 B_3.1 C_3.1 D_3.1 A_4.1 B_4.1 C_4.1 D_4.1 C_5.1 D_5.1 X X X X Y Y Y Y Y Y Y Y X X Y Y X X Nmax_asse forte x Nmax_asse forte y F 254,80 Mmax_asse forte x - 218,53 Mmax_asse forte y cm2 - 1° Piano - bpilastro hPpilastro sezione Ix Iy A_cls (m) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 (m) 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 (cm) 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 30x70 (m4) 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0016 0,0016 0,0086 0,0086 0,0016 0,0016 (m4) 0,0086 0,0086 0,0086 0,0086 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0016 0,0086 0,0086 0,0016 0,0016 0,0086 0,0086 (cm2) 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 2100 A_f (1,0%) (cm2) 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 Af calcolo = 15,75 Diametro = 24 Numero di ferri = 4 Af effettiva = 18,09 A_f (1,5%) (cm2) 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 31,5 Fh = W · Sd (T) · l · g-1 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Wizi 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 125424,00 F1 F 1+F 2+F 3+F 4+F 5 (kN) 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 124,38 (kN) 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 1865,68 Ix Iy (m4) 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 (m4) 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 0,08 F i (x) F i (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base (kN) 29,88 29,88 29,88 29,88 162,67 162,67 162,67 162,67 162,67 162,67 162,67 162,67 29,88 29,88 162,67 162,67 29,88 29,88 (kN) 189,66 189,66 189,66 189,66 34,84 34,84 34,84 34,84 34,84 34,84 34,84 34,84 189,66 189,66 34,84 34,84 189,66 189,66 (kN m) 63,74 63,74 63,74 63,74 347,02 347,02 347,02 347,02 347,02 347,02 347,02 347,02 63,74 63,74 347,02 347,02 63,74 63,74 (kN m) 404,62 404,62 404,62 404,62 74,32 74,32 74,32 74,32 74,32 74,32 74,32 74,32 404,62 404,62 74,32 74,32 404,62 404,62 (kN) 511,50 573,50 573,50 511,50 682,00 968,00 968,00 682,00 935,00 935,00 935,00 658,50 836,00 836,00 880,00 727,00 682,00 682,00 836,00 968,00 Nmax_asse forte x Nmax_asse forte y F 404,62 Mmax_asse forte x - 347,02 Mmax_asse forte y cm2 81 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Per ciascun pilastro viene indicato il numero identificativo e l’orientamento (asse forte/asse debole); determinata l’area di calcestruzzo si esegue il calcolo dell’armatura ( si esegue il calcolo delle inerzie rispettivamente: = = 12 Necessarie per il calcolo delle forze di piano. ). = 1 ÷ 1,5 % 12 Asse forte lungo x y b h x y h Asse forte lungo y b x y x Figura 38 Orientamento dei pilastri Il taglio sismico alla base, Fh , come previsto da normativa, sarà: ( ) = 1865,68 Con zi = 3,2 m (costante); Wi il peso sismico totale dell’edificio; =1 +2 +3 = 1865,68 = 1865,68 +4 +5 . 2613 3,2 = 124,38 125424 2613 3,2 = 248,76 125424 82 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali = 1865,68 = 1865,68 = 1865,68 2613 3,2 = 373,14 125424 2613 3,2 = 497,52 125424 2613 3,2 = 621,89 125424 Le forze risultanti di piano saranno: = Si passa quindi al calcolo delle componenti della forza nelle due direzioni, e , alla base di ogni singolo pilastro: ( ) ( ) Da cui si ottiene il momento alla base di ogni pilastro: ( ) ( ) 2 3 2 3 Noti i momenti agenti e gli sforzi normali, si verifica tramite il programma EC2, che le sezioni assunte, con le sollecitazioni che ne derivano, siano soddisfatte. Di seguito vengono riportati i domini relativi ai due pilastri più sollecitati del PIANO 1: A_4.1 e B_2.1. 83 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Pilastro A_4.1 Mx Pilastro A_4.1 My 84 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Predimensionamento degli Elementi Strutturali Pilastro B_2.1 Mx Pilastro B_2.1 My 85 9. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Modellazione con il SAP 2000 10. MODELLAZIONE CON IL SAP 2000 Ai fini dell’analisi strutturale è stato utilizzato il codice di calcolo gli elementi finiti SAP 2000, versione 11. La modellazione delle edificio si articola in steps successivi, quali: Discretizzazione della struttura, (introduzione degli elementi nodi ed elementi frames); Inserimento dei vincoli alla base: (la struttura risulta incastrata alla base per effettuare un calcolo disgiunto dallo studio delle fondazioni, simulando gli incastri stessi la presenza delle fondazioni); Definizione dei materiali e delle sezioni; Assegnazione sezioni e materiali ai pilastri ed alle travi; Definizione dei carichi; Carichi permanenti (poniamo il Self Weight Multiplier pari ad 1 in modo che il programma tenga conto dei pesi propri degli elementi); Carichi accidentali; Sisma in direzione x; Sisma in direzione y; I primi due da assegnare alle travi, i restanti da assegnare al Master Joint (baricentro delle masse e delle rigidezze, coincidente con il baricentro geometrico). Assegnazione dei carichi; Assegniamo i carichi permanenti ed accidentali in direzione x ed in direzione y; Inserimento dei master joints e dei relativi vincoli; Inserimento dei constraints: ai fini dello studio delle oscillazioni orizzontali degli edifici si adotta un’ipotesi semplificativa che riduce drasticamente i gradi di libertà del modello dinamico; si assume cioè che gli impalcati siano infinitamente rigidi nel proprio piano sicché, per ciascuno di essi, lo schema possieda solo 3 gradi di libertà dinamica, due traslazionali ed uno rotazionale. Lo spostamento di un qualsiasi punto dell’impalcato può essere rappresentato attraverso lo spostamento del baricentro. A ciascun impalcato ed al baricentro viene assegnato come constrains il Diaphramm. Si è poi provveduto a svolgere tre diverse tipologie di analisi: 1. Analisi Statica Equivalente; 2. Analisi dinamica modale; 3. Analisi dinamica modale con spettro di risposta di progetto (definito in fase di predimensionamento) . 86 10. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente 11. ANALISI STATICA EQUIVALENTE L’analisi statica consiste nell’applicazione di un sistema di forze distribuite lungo l’altezza del’edificio assumendo una distribuzione lineare degli spostamenti. La forza da applicare a ciascun piano è data dalla formula seguente: dove: Fh è stata definita in fase di predimensionamento; zi è l’altezza del piano i-esimo; Wi peso della massa del piano i-esimo. Si riportano di seguito le forze calcolate per l’edificio in esame: N piano 5 4 3 2 1 0 z (m) 16,00 12,80 9,60 6,40 3,20 0 F statiche (kN) 621,89 497,52 373,14 248,76 124,38 0 Le forze così calcolate sono state applicate nei master joints di ciascun impalcato in direzione x ed in direzione y. OSSERVAZIONE: AZIONI La verifica allo SLU deve essere effettuata tenendo conto dell’accoppiamento dell’azione dovuta ai carichi verticali a quella del sisma, cosi come definita dall’ OPCM 3274 (a meno del carico dovuto alla precompressione): Q in cui: E è l’azione sismica valutata tenendo conto delle masse associate ai carichi gravitazionali, così definita: 87 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente Gk sono i carichi permanenti al loro valore caratteristico; coefficiente di combinazione che fornisce il valore quasi permanente dell’azione variabile Qi ; Qki è il valore caratteristico dell’azione variabile Qi ; Ai fini dello SLU la combinazione da tener in conto è quella per cui i carichi si trovano al loro valore di progetto: Figura 39 Coefficienti sismici Per effettuare la modellazione della struttura occorre innanzitutto definire i carichi agenti su di essa. Come noto essi possono essere carichi verticali, dovuti al peso proprio della struttura più gli eventuali carichi accidentali, e carichi orizzontali provocati da azioni come il vento o il sisma. CARICHI VERTICALI Ai fini della modellazione i carichi verticali che vengono introdotti sono quelli distribuiti sulle travi (provenienti dal peso del solaio valutati per area d’influenza); tali carichi indurranno nel modello conseguenti sforzi sui pilastri. CARICHI ORIZZONTALI La determinazione delle masse (ovvero dei pesi) presenti a ciascun livello dell’edificio è sempre il primo passo per la valutazione delle azioni orizzontali. Il peso sismico viene definito come: 88 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente in cui Gk sono i carichi fissi mentre Qk sono i carichi accidentali; il coefficiente Ei è un coefficiente di combinazione dell’azione sismica che tiene conto della probabilità che tutti i carichi 2i Qki (SLU) siano presenti sull’intera struttura in occasione del sisma. Tale valore deve essere moltiplicato per un ulteriore coefficiente f. Il peso totale dell’impalcato è determinato sommando i vari contributi di carico offerti dai vari elementi costituenti l’edificio ( somma dei vari pesi). In particolare sono state misurate le seguenti voci: • La superficie totale dei solai dell’impalcato, compresa l’area occupata da travi e pilastri; • La superficie totale degli sbalzi dell’impalcato; • La superficie della scala. 89 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente Nella tabella che segue sono riportati i valori delle forze sismiche applicate sulla struttura: tali forze verranno applicate nel baricentro geometrico di ogni impalcato e nei punti con eccentricità fittizia dettati da normativa per tener conto di effetti torsionali; si riporta il punto 4.4 di Normativa: “in aggiunta all’eccentricità effettiva dovrà essere considerata un’eccentricità accidentale spostando il centro di massa di ogni piano, in ogni direzione considerata, di una distanza pari al 5% della dimensione massima del piano in direzione perpendicolare all’azione sismica” Combinazioni di Carico Sismico Eccentricità Calcolo Coordinate dovute all'Eccentricità X Y Dimensioni della struttura 14,70 16,60 eccentricità (5%) 0,74 0,83 X Y Baricentro 7,76 9,06 X 7,76 Y 9,89 Combinazione Sisma_X_e + Sisma_Y_e - 7,02 9,06 Sisma_X_e - 7,76 8,23 Sisma_Y_e + 8,49 9,06 Forze e Co ppie Sism iche Combinazioni di Carico - Input SAP Piano Combinazione di carico 1 Sisma_X 2 Sisma_Y 3 Sisma_X_e + 1 Forza kN 124,38 124,38 124,38 2 Coppia kN m -103,24 Forza kN 248,76 248,76 248,76 3 Coppia kN m -206,47 Forza kN 373,14 373,14 373,14 4 Coppia kN m -309,71 Forza kN 497,52 497,52 497,52 5 Coppia kN m -412,94 Forza kN 621,89 621,89 621,89 Coppia kN m -516,17 4 Sisma_Y_e + 124,38 91,42 248,76 182,84 373,14 274,26 497,52 365,68 621,89 457,09 5 Sisma_Y_e - 124,38 -91,42 248,76 -182,84 373,14 -274,26 497,52 -365,68 621,89 -457,09 6 Sisma_X_e - 124,38 103,24 248,76 206,47 373,14 309,71 497,52 412,94 621,89 516,17 90 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente La Normativa nel punto 4.6 detta anche delle condizioni per tener conto della combinazione delle componenti dell’azione sismica; si riporta in seguito il passo di Normativa: “Le componenti orizzontali e verticali dell’azione sismica saranno in generale considerate come agenti simultaneamente. I valori massimi della risposta ottenuti da ciascuna delle due azioni orizzontali applicate separatamente potranno essere combinati calcolando la radice quadrata della somma dei quadrati, per la singola componente della grandezza da verificare, oppure sommando i massimi ottenuti per l’azione applicata in una direzione il 30% dei massimi ottenuti per l’azione applicata nell’altra direzione.” Riassumendo gli Analyses Cases sono: Carichi fissi; Carichi accidentali; Sisma x +; Sisma y +; Sisma x -; Sisma y -. LINEAR STATIC Si considerano inoltre: Modal MODALE Modalex Modaley RESPONSE SPECTRUM 91 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Statica Equivalente Le Combinations Cases sono: Carichi fissi + Carichi accidentali ( ); Carichi fissi - Carichi accidentali ( ); SLU Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y - ( ); ex0 ey0 Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x_e + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y_e + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x_e - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y_e - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x_e + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y_e + ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x_e - ( ); Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y_e - ( ); ex = 5% x ey = 5% y INVILUPPO 92 11. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Dinamica Multimodale 12. ANALISI DINAMICA MULTIMODALE Per procedere all’analisi modale , bisogna inserire le masse nei baricentri di ciascun impalcato. Si riportano di seguito le masse assegnate. Si noti che le masse sono costanti per ciascun piano essendo l’edificio regolare in altezza. Dopo aver inserito le masse si definisce la tipologia di analisi e si procede con la stessa. Momenti principali rispetto al baricentro I piano II piano III piano IV piano V piano q Area W_peso I_lungo x I_lungo y Ir r Mt Mr kN / m2 10 10 10 10 10 m2 210,63 210,63 210,63 210,63 210,63 kN 2106,3 2106,3 2106,3 2106,3 2106,3 m4 3284,3027 3284,3027 3284,3027 3284,3027 3284,3027 m4 4554,0752 4554,0752 4554,0752 4554,0752 4554,0752 m4 7838,3779 7838,3779 7838,3779 7838,3779 7838,3779 m 6,10 6,10 6,10 6,10 6,10 kN m 214,71 214,71 214,71 214,71 214,71 kN m2 7990,19 7990,19 7990,19 7990,19 7990,19 1° modo di vibrare 2° modo di vibrare 3° modo di vibrare TABLE: Modal Participating Mass Ratios OutputCase StepType StepNum Period UX UY UZ RX RY RZ Text Text Unitless Sec Unitless Unitless Unitless Unitless Unitless Unitless MODAL Mode 1 0,927971 0,76012 0,00135 2,42E-08 0,00141 0,81403 0,39374 MODAL Mode 2 0,748855 0,00264 0,78284 1,824E-08 0,79795 0,00273 0,25378 MODAL Mode 3 0,635281 0,01936 0,00766 1,272E-07 0,00799 0,02031 0,13764 MODAL Mode 4 0,293924 0,119 0,00022 1,148E-07 0,000001772 0,00001079 0,06118 MODAL Mode 5 0,245914 0,00032 0,11563 1,021E-08 0,0001 0,000002378 0,03756 MODAL Mode 6 0,20549 0,00371 0,00114 6,244E-07 3,256E-07 1,569E-07 0,01943 MODAL Mode 7 0,161618 0,04659 0,00006466 4,703E-08 0,000004141 0,00323 0,02586 MODAL Mode 8 0,143598 0,00012 0,04542 6,949E-09 0,00361 0,000009052 0,01489 MODAL Mode 9 0,11662 0,00177 0,00034 2,452E-07 0,00002656 0,00007575 0,00707 MODAL Mode 10 0,107412 0,02107 0,00003603 7,307E-08 4,951E-08 0,00013 0,01224 MODAL Mode 11 0,100542 0,00007622 0,01739 2,065E-08 0,00003657 0,000000159 0,00604 MODAL Mode 12 0,081224 0,02365 0,00011 4,091E-08 8,711E-07 0,00032 0,00768 93 12. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Dinamica Modale con spettro di risposta di progetto 13. ANALISI DINAMICA MODALE con spettro di risposta di progetto L’analisi modale, associata allo spettro di risposta di progetto, è da considerarsi il metodo normale per la definizione delle sollecitazioni di progetto. Dovranno essere considerati tutti i modi con massa partecipante superiore al 5%, oppure un numero di modi la cui massa partecipante totale sia superiore all’85%. La combinazione dei modi al fine di calcolare sollecitazioni e spostamenti complessivi potrà essere effettuata calcolando la radice quadrata della somma dei quadrati dei risultati ottenuti per ciascun modo. Il programma SAP ci fornisce direttamente gli spostamenti e le sollecitazioni complessive. Per effettuare l’analisi con spettro di risposta di progetto con il suddetto programma si inserisce lo spettro, definito in fase di predimensionamento, come funzione nelle due direzioni x ed y e si procede con l’analisi. 13.1 CONFRONTI La somma di tutte le reazioni alla base calcolate mediante analisi spettrale in direzione x ed in direzione y è stata confrontata con la F h ottenuta mediante calcolo statico. TABLE: Base Reactions OutputCase CaseType Text Text MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODAL LinModal MODALEX LinRespSpec MODALEY LinRespSpec INVILUPPO Combination INVILUPPO Combination StepType StepNum GlobalFX GlobalFY GlobalFZ GlobalMX Text Unitless KN KN KN KN-m Mode 1 1507,178 63,454 -0,133 -760,4533 Mode 2 136,39 -2348,73 -0,177 27732,8008 Mode 3 -513,251 -322,74 0,651 3855,2648 Mode 4 -5944,284 -257,057 -2,89 268,2659 Mode 5 -438,266 8370,8 -1,231 2891,3358 Mode 6 2146,484 1188,649 13,789 -235,2542 Mode 7 -12301,377 -458,267 6,117 1356,2885 Mode 8 783,231 -15386,044 2,981 50705,6011 Mode 9 -4602,632 -2003,393 26,827 6597,4169 Mode 10 18728,668 774,545 17,266 -335,75 Mode 11 -1285,681 19418,965 -10,471 -10415,5239 Mode 12 34700,674 2326,088 22,605 -2462,9112 Max 1472,209 109,766 0,281 1264,9117 Max 109,766 1833,893 0,152 21008,9495 Max 1865,69 1865,69 25518,917 230029,3684 Min -1865,69 -1865,69 14759,31 111317,2703 GlobalMY KN-m 17915,9466 1591,8294 -6037,6657 -650,1333 435,9963 160,4261 -37231,7834 2494,9392 -10942,5438 16723,0022 -674,4478 46187,9538 16592,3102 1251,1677 -91069,7345 -193762,214 GlobalMZ KN-m -14663,401 -18077,1215 -18498,3983 57613,2446 64489,2352 66428,202 123897,1515 -119073,032 -124408,85 -192963,102 154710,5021 -267235,819 14384,9545 14336,1268 18453,3605 -18453,3605 Reazioni alla Base Global Fx kN 1472,21 Global Fy kN 1833,89 Rapporto 0,78910 0,98296 Riduzione 21% 2% Fh kN 1865,68 Si è notato, come mostrato dai calcoli riportati in tabella, una riduzione della Fh rispetto al caso statico del 21% in direzione x e dell’2% in direzione y. 94 13. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Dinamica Modale con spettro di risposta di progetto Si è poi voluto vedere la distribuzione dei taglianti sismici di piano ottenuti mediante analisi spettrale, che è stata poi confrontata con la distribuzione delle forze ottenute mediante analisi statica. Questo confronto è stato eseguito considerando la sola analisi spettrale in direzione x. Tagli Applicati alla Base dei Pilastri - MODALEX PIANI PILASTRI A1 B1 C1 D1 A2 B2 C2 D2 A3 B3 C3 D3 A4 B4 C4 D4 C5 D5 1 136,18 141,67 141,67 136,18 21,06 53,09 53,10 21,06 19,71 48,63 48,89 19,58 106,31 219,89 95,52 18,55 101,80 100,48 2 102,20 112,33 112,33 102,20 14,38 75,30 75,32 14,36 13,03 67,56 67,96 12,71 73,25 231,84 150,83 12,34 68,67 66,40 3 83,38 91,93 91,93 83,38 15,54 68,78 68,79 11,50 13,92 61,05 61,25 13,45 59,53 190,63 136,65 13,07 54,11 52,36 4 65,97 73,36 73,36 65,97 11,50 53,17 53,17 11,48 10,42 47,06 47,13 10,05 49,82 145,84 97,83 10,12 44,66 43,29 5 40,16 46,28 46,28 40,16 6,18 32,85 32,85 6,15 5,83 28,80 28,76 5,40 35,71 81,87 52,59 6,26 29,02 28,42 Trave di testata 95 13. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Analisi Dinamica Modale con spettro di risposta di progetto Sommando tutti i taglianti sismici di piano si ottiene l’azione sismica alla base che si nota, come già evidenziato in precedenza, essere pari al 78% di Fh. Si sono in seguito confrontati il rapporto tra i tagli su due pilastri adiacenti secondo l’analisi spettrale e secondo quella statica. Si è evidenziato che nonostante le sollecitazioni derivanti da calcolo statico fossero maggiori di quelle derivanti da calcolo dinamico, tale rapporto risultava costante. Confronto Analisi Modale - Analisi Statica Equivalente Pilastri C5 D5 Rapporto tagli Tagliante sismico - Modalex kN 101,80 100,48 Taglio - Sismax kN 197,26 194,75 1,01313694 1,01288832 96 13. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni 14. FONDAZIONI 14.1 Caratteri generali La progettazione e dimensionamento di un’opera di fondazione passa attraverso l’analisi di un sistema costituito da tre componenti mutuamente interagenti: Il sottosuolo La fondazione La struttura in elevazione o sovrastruttura. La struttura di fondazione riceve i carichi dalla sovrastruttura e li trasmette al terreno. Il suo comportamento, e quindi le sollecitazioni e le deformazioni che si manifestano nelle fasi di costruzione ed esercizio, dipendono non solo dalle sue caratteristiche, ma anche da quelle della sovrastruttura e del terreno di fondazione, le une in rapporto alle altre. Uno studio completo che tenga conto di tale interazione tripla risulta essere oneroso e di scarsa redditività, in quanto una maggiore precisione dei calcoli tende ad essere vanificata dall’incertezza dei dati di origine caratterizzanti il comportamento del terreno e quello della struttura in elevazione, soprattutto per quanto riguardano i fenomeni di tipo viscoso o comunque legati a variazioni delle caratteristiche meccaniche dei materiali nel tempo. Al fine di semplificare i calcoli ed ottenere un modello quanto più possibile prossimo al reale comportamento dell’opera, si suole disaccoppiare le interazioni interponendo tra il terreno e la struttura in elevazione un’ opera di fondazione notevolmente più rigida dell’opera in elevazione. Si segue un metodo semplificato le cui ipotesi base sono: Sovrastruttura a vincoli fissi; Modello di terreno di tipo elastico. La prima ipotesi comporta l’esclusione dell’analisi dell’interazione fondazione – sovrastruttura. La struttura in elevazione viene analizzata separatamente con dei vincoli fissi alla base (i pilastri sono supposti incastrati sulla fondazione ipotizzata indeformabile) le cui reazioni vincolari debbono essere assorbite dalla fondazione. Tale ipotesi è sufficientemente approssimata se la struttura di fondazione ha una rigidezza notevolmente superiore alla struttura in elevazione. La seconda ipotesi permette di considerare l’interazione terreno-fondazione (la sovrastruttura non viene più considerata esplicitamente nell’analisi ed i carichi da essa trasmessi alla fondazione sono determinati assumendo che essi non siano influenzati dai cedimenti della fondazione stessa). Queste assunzioni sono 97 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni valide, a rigore, solo nel caso di sovrastruttura staticamente determinata, oppure se la struttura è caratterizzata da una rigidezza molto inferiore a quella della struttura di fondazione; nella progettazione si terrà conto di tale ultima assunzione progettando l’opera di fondazione in modo da avere una elevata rigidezza rispetto a quella in elevazione. Altre ipotesi che verranno fatte sono: Le sollecitazioni al contatto tra fondazione e terreno sono solo tensioni normali (ipotesi di “fondazione liscia”); Il contatto tra fondazione e terreno viene supposto agire come un vincolo bilaterale, e cioè capace di resistere a trazione, oltre che a compressione. Questa ipotesi, chiaramente infondata dal punto di vista fisico, non ha rilievo pratico poiché le tensioni di contatto sono di compressione per fondazioni correttamente progettate. Di fatto tale ipotesi ci permette di utilizzare il principio di sovrapposizione degli effetti. Figura 40 Trave rovescia Lo studio delle sollecitazioni indotte nell’opera di fondazione sarà effettuato mediante l’utilizzo di due modelli: uno globale, per il calcolo approssimato dei coefficienti di ripartizione, ed uno locale per il calcolo delle effettive sollecitazioni sulle singole travi: Modello globale : necessario per la determinazione dei coefficienti di ripartizione degli scarichi dei pilastri (ritenuti puntuali). Tale modello viene risolto mediante l’utilizzo del modello di Winkler che caratterizza il sottosuolo con una relazione lineare fra cedimento in un punto della superficie limite e la pressione agente nello stesso punto, indipendentemente da altri carichi applicati in punti diversi. Tale modello risulta sufficientemente prossimo al reale comportamento nel caso di forze esterne concentrate e travi di lunghezza infinita, o infinitamente flessibili, mentre nel caso di trave 98 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni rigida su suolo elastico tale metodo si allontana dalla realtà ed addirittura perde di significato nel caso di carichi uniformemente ripartiti sia per trave rigida che flessibile. Modello locale : applicato ad ogni allineamento di travi preso singolarmente. Tale modello tiene conto delle sollecitazioni dovute allo scarico del piano terra direttamente poggiato sulla trave di fondazione e di parte dello scarico del pilastro su di essa agente; per quanto riguarda il peso proprio della trave di fondazione si ritiene che la natura sabbiosa del sottosuolo e l’assenza della falda permettono di ritenere istantaneo il cedimento del terreno sottoposto a quest’ultimo carico; tale che la deformazione della trave di fondazione, per solo peso proprio, è incapace di generare delle sollecitazioni in quanto la deformazione interessa un calcestruzzo plastico non ancora indurito. Il modello locale viene risolto mediante il metodo di Koenig e Sherif di “sottosuolo elastico di spessore finito H poggiante su di un substrato indeformabile”. 14.2 Scelta del piano di posa Il piano di posa è stato fissato tenendo conto della costituzione del sottosuolo secondo criteri di buonsenso, la profondità deve essere tale da: Superare lo strato superficiale di terreno vegetale ed eventuali stratificazioni di detriti, riporti e comunque di terreni con caratteristiche scadenti; Superare lo strato di terreno soggetto all’azione del gelo o a variazioni stagionali del contenuto di acqua (che nel caso in questione è completamente assente stante l’inesistenza di una falda acquifera); Mettersi al sicuro dall’azione delle acque superficiali; Limitare gli spostamenti di notevoli quantità di terreno che comportano un aumento dei costi di realizzazione; È consigliabile inoltre che tutti gli elementi di una fondazione vengano impostati ad un unico livello, sia per motivi di sicurezza durante la costruzione, sia per un migliore comportamento in esercizio. Il piano di posa viene quindi fissato ad 2 metri dal piano campagna. 99 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni 14.3 Carico limite Il carico limite rappresenta il più piccolo valore del carico che produce la rottura del complesso terrenoopera di fondazione. La rottura per carico limite di una fondazione diretta può avvenire secondo due meccanismi diversi: rottura generale; rottura per punzonamento. La rottura generale è caratterizzata dalla formazione di una superficie di scorrimento che raggiunge il piano campagna, provocando un innalzamento del terreno attorno alla fondazione. Essa si verifica in terreni poco deformabili e nei terreni saturi in condizioni non drenate. Il punzonamento è caratterizzato dall’assenza di una superficie di scorrimento ben definiti e da cedimenti che crescono con gradualità all’aumentare del carico, senza consentire una precisa individuazione del carico massimo, o limite, sulla curva carichi-cedimenti. La teoria della plasticità consente il calcolo del carico limite per fondazione di forma rettangolare allungata con piano di posa orizzontale e profondità D dal piano di campagna, anch’esso orizzontale, sottoposto a carichi verticali e centrati e nell’ipotesi che la rottura avvenga secondo il meccanismo della rottura generale. L’espressione canonica del carico limite nelle ipotesi sopra descritte è la seguente: 2 dove: 1 e 2 sono i pesi dell’unità di volume rispettivamente del terreno posto al disopra e al disotto del piano di posa; 100 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni c è la coesione del terreno posto al disotto del piano di posa; Nq,Nc,N sono coefficienti adimensionalizzati, ricavati sulla base della teoria della plasticità e funzione dell’angolo di attrito F del terreno al disotto del piano di posa. Dato lo scarso valore di c , la formula si semplifica in: 2 dove: = 35°F, l’angolo di attrito; = 21 = 100 = 200 ; ; . Otteniamo = 1903 101 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni 14.4 Trave rovescia Le travi rovesce sono elementi di tipo lineare con prevalente funzionamento longitudinale; in genere hanno la sezione a T rovescia per avere una maggiore superficie a contatto con il terreno. Dimensionamento - TRAVE ROVESCIA Ipotesi • Ipotesi di trav e elastic a su suo lo elastic o Scelta del piano di posa Calcolo del carico limite 102 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Dimensionamento b Dimensionamento fondazione s B B* s = Bpil = b = Si assegnano le dimensioni alla trave: D s s = spessore del magrone 15 30 40 cm cm cm B = base pilastro Cal c ol o del l a Costante d i Sottof ondo k B b 2 B k1 2 50 piastra - b = 100 30 2 100 2 30 21125kN / m 3 cm K1 = 63,43 K = 26799,386 N/cm3 kN/m3 Schema 1 Pj Schema 2 Pj 5,9 m 2,9 m L1 = L2 = L3 = 5,9 m Ltot = 14,7 m Sf or zi Normal i ag ent i sul T el ai o y 2 Direzione x PA4 = PB4 = PC4 = PD4 = 1342,481 kN 1971,124 2163,454 1430,273 kN kN kN a' = a'' = 1,3 - 1,5 - B* = B* = 0,32 0,39 m m = 15 = 30 = 40 Calcolo della costante di sottofondo k: la costante di sottofondo o coefficiente di reazione del terreno è il parametro fondamentale che definisce il suolo alla Winckler. Esso non è una caratteristica del terreno, ma dipende da differenti fattori quali: caratteristiche meccaniche del terreno, forma e dimensioni in pinta delle fondazioni e valore del carico applicato. Le caratteristiche della sollecitazione sono poco sensibili alle variazioni anche sensibili di k per la cui determinazione si fa riferimento s tabelle orientative in cui k è correlata al solo tipo di terreno e al suo grado di addensamento, in assenza dei valori k1. Ver i f ic a di B Di mensi onamento D ( schema mensol a) 1903 kN/m2 qlim = Lmensola = r = 0,3 m 0,658 N/mm2 M = 85,63 kN m D = D = 19,25 30 cm cm 30 70 cm cm Di mensi onamento H T rav e d i piano ti po: btrave = htrave = Itrave emergente = 12862500 cm4 I3_trave rovescia = 64312500 4 Itrave rovescia singola = 21437500 H = 137 H = 150 cm cm4 cm cm Tenuto conto delle approssimazioni sul valore di k si utilizza l’espressione semplificata: 1000 Tale formula tiene conto attraverso il carico di esercizio di tutte le variabili che definiscono la costante di sottofondo, ed è stata ricavata in base a considerazioni sul carico limite, il cedimento limite relativo ed il coefficiente di sicurezza. 103 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Lo studio del graticcio di fondazione si riconduce a quello della singola trave di fondazione mediante opportune approssimazioni. Con riferimento al graticcio di travi si ripartirà il carico applicato nel generico nodo alle due travi in quote proporzionali all’abbassamento corrispondente alla trave di lunghezza infinita caricata da una forza concentrata nel nodo stesso senza tener conto dei carichi applicati sugli altri nodi. I reticoli di fondazione si fanno a sezione costante ed inoltre è sempre opportuno prolungare le travi oltre l’incrocio di estremità di (sbalzo), riuscendo cosi a ridurre tutte le caratteristiche della sollecitazione. Se le due travi si intersecano in un nodo interno i, le deformabilità sono uguali e per cui il carico applicato al nodo si divide in due parti uguali; lo stesso avviene per i nodi di angolo a per i quali l’abbassamento per le due travi di lunghezza semifinita con origine a è lo stesso. Per i nodi p il punto di applicazione è terminale per una trave ed intermedio per l’altra per cui l’aliquota di carico, in assenza di sbalzo, in rapporto alla deformabilità risulterebbe essere pari ad 1/5 per quella ortogonale l perimetro e 4/5 per quella parallela. In presenza di sbalzo, si lascia invariato il coefficiente 4/5 per quella parallela e si assume il coefficiente di 1/2 per quella ortogonale . In definitiva si ha: Nodi i Nodi a Nodi p 104 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Sforzi normali agenti sul Telaio y2 Direzione x = 1342,48 = 1971,12 = 2163,45 = 1430,27 = 1,2 ÷ 1,3 Verifica di B N = 1,3 ÷ 1,5 Schema 1 Pj Schema 2 Pj Dimensionamento di D (schema a mensola) = 0,658 = 19,25 = 30 Dimensionamento di H - Trave di piano tipo = 30 = 70 = 15 _ =5 = = 12 3 = 150 105 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Modellazione MAPLE Det erm inazio ne delle caratteristic he della sollecitazione ed enti cinematic i m ediante M APLE Dati Geometrici e Caratterisitiche dei Materiali E = 28500 N/mm I = 21437500 cm k = 26799,386 B = 1 kN/m m posto : a L0 L1 L2 L3 L4 4 = = = = = kB 4 EI W IV 4 4W 1,5 7,4 10,3 16,2 17,7 2 4 Definite le dimensioni delle travi, e determinate mediante il graticcio di fondazione i carichi applicati sui nodi, viene implementato un modello di calcolo per la trave di fondazione. 3 0 m m m m m Reticolo delle Travi Rovescie p a a i a = angolo P = perimetro I = interno Carichi gravanti sui Nodi A B D C PA4 = 1342,481 PB4 = 1971,124 kN PC4 = 2163,454 PD4 = 1430,273 kN a_PA4 = 671,2405 p_PB4 = 985,562 i_PC4 = 1081,727 p_PD4 = 1144,2184 kN kN kN kN kN kN 106 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Modellazione Maple 107 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni 108 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Fondazioni Output MAPLE Calcolo delle Armature - EC2 (progetto) Momento: M0 = 0 kN m MA = -172,4 kN m MB = -628,42 kN m MC = -585,28 kN m MD = -323,64 kN m M1 = 0 kN m Af_inferiore = 12 cm 2 Af_superiore = 11,47 cm 3 Diametro ferro = Numero di ferri = Aeffettiva = 20 4 12,56 F cm 2 A r ma tur a Super i or e: T ag li o: Ar m atur a Inf er i or e: 0 kN m TA_s = T0 = 232,08 kN m TA_d = -438,65 kN m TB_s = 647,88 kN m TB_d = -337,13 kN m TC_s = 317,79 kN m TC_d = -763,93 kN m TD_s = 715,68 kN m TD_d = -428,12 kN m 0 kN m T1 = 109 14. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali 15. VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Una volta note le sollecitazioni (provenienti dalla combinazione INVILUPPO) che interessano i diversi elementi si è proceduto all’armatura dei diversi elementi. 15.1 Travature Per armarle a flessione si è proceduto nel seguente modo: si è calcolata l’armatura necessaria in base al momento agente Md : Md 0 .9 d f yd AS sono state calcolate le armature minime e massime consentite da Normativa per verificare che: 1.4 f yk 7 f yk AS AC AS ,min 1.4 AC f yk AS ,max 7 AC f yk In seguito a queste verifiche si è dimensionata l’armatura definitiva calcolando, in base ai diametri utilizzati, la lunghezza d’ancoraggio: lad f yd 4 fbd dove: f bd 2.25 f ctk f ctk 0.7 f ctm 2.25 0.7 0.27 1.6 0.7 0.27 3 2 , RCK c 1.6 c f bd 3 25 2 2.27 MPa Nell’armare le travi sono stati utilizzati 12 , 14 e 18, supponendo che l’acciaio lavori a tensione di snervamento (pari a f yd ). 110 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali Pro gettazione Armature M etalliche V erifica delle Arm at ure L ongitud inali 111 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali L’armatura a taglio è stata calcolata nel modo seguente: E’ stato verificato che il taglio agente fosse minore di VRD2 e si è valutato il VRD1 per individuare eventuali zone in cui non è necessaria alcuna armatura a taglio; VRd 1 0.2 VRd 2 3 Rck 15 75 Rck 15 35 bw 0.9 d bw 0.9 d Si è calcolato il passo minimo delle staffe (ipotizzate 8) sui due appoggi di ogni campata in base al taglio sollecitante Td : smin 2 Asw 0.9 d f yd Td Si è verificato che il passo di calcolo risultasse inferiore nel passo minimo imposto dalla Normativa (tale passo va applicato fino ad una distanza dal nodo pari a due volte l’altezza utile della sezione); questo passo minimo è dato dal più piccolo dei seguenti valori: ¼ dell’altezza utile della sezione; 6 volte il diametro minimo utilizzato per l’armatura longitudinale della trave; 15 cm. Inoltre la prima staffa viene inserita a 5 cm dal filo del pilastro (come richiesto dalla Normativa). V erifica a T ag lio 112 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali 15.2 Pilastrate Per armare i pilastri a flessione si è proceduto nel seguente modo: si è calcolata l’armatura minima necessaria in base al momento agente Md lungo le due direzioni: Asup,2 smin A sup,3 Ainf,2 smin inf,3 smin A s min M 2d 0,9 df yd ; M 3d 0,9 df yd sono state calcolate le armature minime e massime consentite da Normativa perché 1% A Ac 4% (dove A è l’area totale dell’armatura longitudinale). 113 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali Inoltre la verifica delle sezioni è stata effettuata anche tenendo conto della sollecitazione di compressione. Per tale motivo si è proceduto a verificare tutte le sezioni a pressoflessione mediante il software EC2. In seguito a queste verifiche si è dimensionata l’armatura definitiva calcolando, in base ai diametri utilizzati, la lunghezza d’ancoraggio: lad f yd 4 fbd dove f bd 2.25 f ctk 0.7 f ctm f ctk 0.7 0.27 3 2 , RCK c 1.6 c fbd 2.25 0.7 0.27 3 252 1.6 2.27 MPa Pro gettazione Arm ature M etalliche 114 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali V erifica delle Arm ature L ongitudinali L’armatura a taglio è stata calcolata nel modo seguente: è stato verificato che il taglio agente fosse minore di VRD2 e si è valutato il VRD1 per individuare eventuali zone in cui non è necessaria alcuna armatura a taglio; VRd 1 0.2 VRd 2 3 Rck 15 75 Rck 15 35 bw 0.9 d bw 0.9 d 115 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali Si è calcolato il passo minimo delle staffe (ipotizzate 8) in base al taglio sollecitante Td : s min 2 Asw 0 .9 d f yd Td Poi è stato calcolato il passo minimo imposto da Normativa nelle due estremità del pilastro; questo passo minimo è dato dal più piccolo dei seguenti valori: ¼ del lato minore della sezione trasversale; 6 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano; 15 cm. Questo passo va applicato per una lunghezza, misurata a partire dalla sezione di estremità, pari alla maggiore delle seguenti quantità: il lato maggiore della sezione trasversale; 1/6 dell’altezza netta del pilastro; 45 cm. Nelle parti intermedie del pilastro la distanza fra le staffe non deve superare i valori seguenti: 10 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano; metà del lato minore della sezione trasversale; 25 cm. Ovviamente i valori presi per il passo delle staffe in ogni tratto di ogni pilastro è stato quello minimo fra le limitazioni di Normativa e quello di calcolo. 116 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica degli Elementi Strutturali V erifica a T aglio 117 15. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato 16. VERIFICA DELL’IMPALCATO 16.1 Analisi preliminare Nella progettazione di un edificio intelaiato in zona sismica si fa l’ipotesi di impalcato infinitamente rigido nel proprio piano ma bisogna poi verificarlo. Questa verifica in genere si fa per l’impalcato posto nella situazione peggiore, ovvero l’ultimo piano. A B C D E Poiché questa “trave” non è vincolata si leggono dal programma le seguenti “reazioni” che devono garantirne l’equilibrio: 118 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato Risulta che l’impalcato è in equilibrio lungo x, lungo y e rispetti anche l’equilibrio a rotazione. 16.2 Verifiche di Resistenza Per fare tale verifica si è schematizzato il solaio in questione come una trave ad asse spezzato: A_1 14 A_2 18 A_3 22 A_4 telaio 1 1 4 7 10 B_1 15 B_2 19 B_3 23 B_4 telaio 2 2 5 8 11 C_1 16 C_2 20 C_3 24 C_4 26 C_5 telaio 3 3 6 9 12 13 telaio 4 D_1 D 17 D_2 C 21 D_3 B 25 D_4 27 D_5 A E 119 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato Occorre ricondurre la forza sismica F0y (concentrata) ad una forza per unità di lunghezza: Dopo aver verificato l’equilibrio si è inserito l’impalcato, schematizzato come una trave ad asse rettilineo, nel software di calcolo SAP2000. Anche se la trave non ha vincoli il SAP l’ha calcolata comunque perché è in equilibrio per particolari condizioni di carico. Lo schema di carico è il seguente: 120 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato M odellazione S AP In output il SAP ci ha dato i seguenti diagrammi del taglio e del momento: 121 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato OUT PUT SAP Ottenuti gli output si è proceduto alle verifiche di resistenza: 122 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato V erifica della Resist enza La sezione sollecitata da momento massimo è stata verifica considerando una sezione avente la lunghezza dell’impalcato e lo spessore della soletta). 123 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato 124 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato 16.3 Verifica di Rigidezza Tramite questa verifica si vuole determinare se effettivamente l’impalcato è infinitamente rigido. Per fare ciò è stato necessario ottenere la deformata dell’impalcato. Ovviamente questo non era possibile con lo schema con cui sono state fatte le verifiche di resistenza perché privo di vincoli. I vincoli per l’impalcato sono rappresentati dalle tamponature, esterne o interne che siano. Nel caso in esame gli unici vincoli sono rappresentati dalle tamponature esterne. Quindi per valutare la freccia massima dell’impalcato è stato inserito nel SAP il seguente schema assegnando ai diversi tratti una sezione avente spessore di 4 cm e lunghezza pari a quella dell’impalcato. Analisi degli Schem i Lim ite 125 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato I risultati ottenuti dall'analisi degli schemi limite, in termini di spostamento massimo, sono da confrontarsi con lo spostamento massimo che si ha sulla struttura. In particolare, una volta eseguita l’analisi al SAP, si è letto lo spostamento della trave in corrispondenza del nodo in cui è stato massimo. Tale freccia è da confrontarsi con lo spostamento relativo del medesimo nodo individuato nello schema 3D dell’edificio rispetto al nodo sottostante: 126 16. Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismica Verifica dell’Impalcato V erifica degli Spostam enti A_1 14 1 4 7 2 5 8 11 C _1 16 C_2 20 C_3 24 C_ 4 3 6 9 12 D_1 17 D_ 2 21 D_3 25 27 D_4 D B _1 15 B_2 19 B_3 23 B_4 D_5 C A_ 2 18 10 13 B A _3 22 A _4 C_ 5 26 A E 127 16.