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Ottobre 2006 - Quando in politica il fare rappresenta dei rischi

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Ottobre 2006 - Quando in politica il fare rappresenta dei rischi
QUANDO IN POLITICA IL FARE RAPPRESENTA DEI RISCHI
Recentemente mi è capitato di partecipare ad un dibattito pubblico nel corso del quale il Sindaco di
Roma, Walter Veltroni, richiamava un’antica consuetudine politica basata sull’assunto che il “non
fare evita rischi concreti di valutazione del proprio operato e quindi rende paradossalmente più
forti”.
Chi si impegna in politica sa bene, invece, che essa è una straordinaria opportunità e un enorme
problema allo stesso tempo. La politica non può infatti essere ridotta alla ricerca del successo né
alla naturale tecnica elettoralistica, che come tale è destinata a deteriorarsi inevitabilmente sotto i
colpi di alterne fortune. La politica deve essere piuttosto lo svolgimento di un progetto in grado di
muoversi in prospettiva, affrontando la realtà con tutti i contrasti e le diversità che essa racchiude, e
come tale implica dei rischi.
A livello locale, in particolare, le elezioni dirette dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia
determinano un forte rapporto di fiducia tra amministratori e cittadini, che si costruisce giorno per
giorno e si esprime soprattutto nel diritto da parte degli elettori di verificare l’effettiva attuazione
dei programmi loro presentati in occasione della tornata elettorale.
In questi anni, anche attraverso il Notiziario, abbiamo illustrato le cose messe in campo, promosse e
realizzate a favore della città; abbiamo scelto inoltre di dare voce ai cittadini, alle associazioni e alle
forze politiche con lo scopo di promuovere partecipazione, suscitare interesse e curiosità, costruire
valori comuni e condivisi, senza i quali una comunità non può dirsi tale.
Negli ultimi mesi, in particolare, l’Amministrazione ha avviato interventi significativi su alcune
aree della città che, fra i tanti effetti, hanno prodotto anche apprensione da parte di alcuni cittadini.
Ritengo pertanto doveroso soffermarmi su tali questioni per fornire informazioni precise sullo stato
delle cose.
Box interrati in P.zza Dalla Chiesa
E’ da poco iniziata la costruzione di circa 160 box sotto Piazza C.A Dalla Chiesa, un’operazione
con la quale cerchiamo di rispondere, seppur parzialmente, alla forte richiesta espressa direttamente
dai residenti delle vie Europa, Martiri di Cefalonia e Morandi, presso i quali lo scorso inverno
avevamo condotto un’indagine per conoscere il grado di interesse all’acquisto di box di pertinenza
alle abitazioni della zona.
I lavori avranno una durata di circa un anno e i box saranno messi in vendita da un operatore privato
sulla base di una procedura di evidenza pubblica già attivata.
Il progetto complessivo interessa anche la superficie della Piazza. A questo proposito vorrei
rimarcare che lo scopo dell’intervento è rendere la piazza più bella, agevole e funzionale, anche
attraverso un collegamento ciclo-pedonale tra il futuro parco del Pratone e l’area del Laghetto, già
oggetto di riqualificazione. Di tutte le scelte architettoniche che saranno perfezionate da progettisti
incaricati, daremo comunque una puntuale informazione.
Mi preme sottolineare inoltre che le operazioni di scavo attualmente in corso non raggiungono una
profondità superiore ai 4 metri, e che gli studi effettuati non rilevano alcun pericolo di provocare
danni strutturali agli edifici esistenti.
Ricordo anche che la costruzione di questi box fa parte del più articolato Piano Parcheggi,
approvato dal Consiglio comunale nel 2001, in applicazione del quale abbiamo costruito anche i
270 box interrati di Via Jannozzi e i 150 di Via Di Vittorio.
Ristrutturazione urbanistica Via Di Vittorio
Nell’ottobre 2004, in occasione dei laboratori urbanistici di quartiere condotti dai professionisti del
Politecnico, era emersa l’esigenza di un intervento generale sulla via che comprendesse il rinnovo
dell’illuminazione pubblica, il ripensamento della strada per garantire maggiore sicurezza ai pedoni,
la riorganizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili, l’ammodernamento degli arredi urbani.
Il progetto di ristrutturazione, che ha preso avvio nel mese di Luglio e che si protrarrà per circa un
anno, risponde a questi richieste e tende verso una nuova qualità urbana, pratica, efficace e
riconoscibile.
Dopo aver risolto alcune incertezze nell’organizzazione dei lavori da parte della ditta aggiudicatrice
dell’appalto, gli interventi programmati proseguono anche nonostante le oggettive difficoltà di
esecuzione dovute al fatto di lavorare lungo una strada molto trafficata.
Queste condizioni richiedono una grande collaborazione da parte di tutti i cittadini e degli abitanti
della via in particolare, ai quali ricordo l’impegno che stiamo mettendo in atto per ridurre al minimo
i disagi prodotti dai lavori.
Nuova strada di collegamento Poasco - Chiaravalle
Superata una serie di ostacoli nella definizione del progetto, di concerto con i tecnici del Parco Sud,
a settembre è stata eseguita la gara di appalto per avviare l’ampliamento del tratto di strada a
confine con Milano, tra Chiaravalle e Poasco. Un’opera necessaria per consentire il transito dei
mezzi pubblici ATM della linea 77, che oggi si ferma a Chiaravalle e rispetto alla quale da anni
stiamo tentando un prolungamento sino a Poasco.
So bene che i cittadini aspettano da molto tempo il raggiungimento di un accordo con il Comune di
Milano, in questi anni abbiamo lavorato affinché il risultato fosse raggiunto e la realizzazione della
nuova strada è un primo passo concreto verso questo obiettivo.
Non mancano tuttavia altri ostacoli da superare, primi fra tutti i costi economici dell’operazione da
concordare con ATM, oltre alla volontà vera da parte del Comune di Milano di puntare, in accordo
con i comuni di prima cintura, ad una riorganizzazione efficace dei servizi di trasporto pubblico. Il
nostro intento rimane quello di concludere la vicenda della linea 77 a Poasco positivamente e in
tempi brevi.
Gli interventi appena descritti e il lavoro che è stato fatto in questi anni dimostra che, al di là delle
differenze e delle diverse rappresentazioni della realtà a cui ognuno di noi può pervenire, l’azione
politica si sviluppa soprattutto attraverso scelte fondamentali e coerenti, ricercando la migliore
combinazione possibile tra esigenze opposte, spesso contraddittorie, che fanno parte della società e
di fronte alle quali chi governa una città deve trovare la capacità di assumere iniziative affinché essa
sia sempre protagonista dei propri cambiamenti.
Il Sindaco
Achille Taverniti
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