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Diapositiva 1
Workshop su: “Innovazioni ingegneristiche in Agricoltura»
CRA, Roma, 28 novembre 2014
Sviluppo dell’automazione negli
allevamenti bovini da latte
Carlo Bisaglia
CRA-ING Laboratorio di Treviglio
Prospettive al 2020 su consumo e produzione di latte
Europa
Cina
N. America
India
Asia
N.A. & M.O.
A. & N.Z.
Fonte: FAO, Euromonitor, elaborazioni Fonterra, 2014
S. America
Lavoro: criticità in allevamenti bovini da latte (area UE)
Sanità
8%
Gestione
12%
Mungitura
15%
Varie
7%
Vitelli
20%
Benessere
13%
Sviluppo di:
1. Sistemi automatici di mungitura (AMS)
2. Sistemi automatici per l’unifeed (AFS)
Fonte: Bisaglia et al. 2008
Alimentazione
25%
Diffusione allevamenti con AMS
Per ora non nota l’influenza dell’usato
Fonte: costruttori; stima basata sul n. di robot venduti, 2013
I costruttori di sistemi automatici di mungitura
N. Costruttore (1) Modello
Tipologia
Nazionalità
Box singolo
Box singolo o doppio
Olanda
1
MR-S1 (2)
BouMatic Robotics
MR-D1 (3)
2
DeLaval
VMS
AMR
Box singolo
Impianto rotativo
Svezia
3
Foolwood
Merlin 225
Box singolo
Regno Unito
4
Gea Farm
Technology
MiOne
Box singolo o multiplo (fino a
5, in serie)
Germania
5
Insentec (3)
Galaxy Astrea
Box singolo o doppio (in
parallelo)
Olanda
6
Lely
Astronaut A4
Box singolo
Olanda
RDS Futureline
MAX
Box singolo o doppio (in
parallelo)
Olanda
7
SAC
(1)
(2)
(3)
(3)
in ordine alfabetico
attacco dal posteriore
stessa tecnologia
Classificazione delle soluzioni tecnologiche
Box singoli
Capacità operativa
(2,7 mungiture/capo/giorno)
Box doppi, in parallelo
Box
Box
Box multiplo
singolo doppio
(2-5)
55-65
80
Box multipli, in linea
80 - 180
Impianto
rotativo
(24 stalli)
390
Impianti rotativi
Vecchie e nuove questioni sulla mungitura robotizzata
Localizzazione
e attacco
Traffico
animali
Organizzazione
stalla
Monitoraggio
animali
Costi
Normative
Sensori
Lavoro
Integrazione
con il pascolo
Alimentazione
Sanità della
mammella
Qualità del
latte
Gestione
Grado di utilizzazione di un ASM a box singolo
Fonte: Bisaglia, 2010
Sensori on-farm e in-line
Misura
Informazione
Gestione
Ormoni
Calori
Riproduzione
Urea
Chetosi
Alimentazione
Proteine
Infiammazioni
Salute
Patogeni
Mastiti/Patologie
Salute/Prodotto
Conducibilità
Mastiti
Salute
Residui
Qualità del latte
Qualità del prodotto
Produzione, grasso e
proteine
Qualità della razione
Alimentazione
Body score
Condizione corporea
Alimentazione
Attività
Salute dei piedi
Salute
Posizione (GPS)
Patologie/benessere
Salute
Fonte: de Koning et al., 2012
Sistemi convenzionali vs. AFS per l’unifeed
Con i sistemi automatici:
 l’allevatore non è direttamente coinvolto nella preparazione e
distribuzione della razione;
 i tempi di distribuzione della razione sono programmabili;
 i miscelatori sono di volume ridotto.
I costruttori di sistemi automatici per l’unifeed
N.
Costruttore1
1
Agro Contact
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
1 In
Modello
Metodo di alimentazione
SM 2000
MS 3000
Gruppi
Agro X
One2Feed
Gruppi
Airablo
R.T.M.i.
Gruppi
Bélair
Aviso
Gruppi
2
Cormall
Multimix MTX a. Conveyor
Gruppi
b. Multi-feeder
De Laval
Optimat
Gruppi
Hetwin
Fütterungsroboter
Gruppi
Jeantil
Automatic feeding
Gruppi
2
Lely
Atlantis
Individuale
Vector
Gruppi
3
GEA FarmTec. Mix feeder
Gruppi
NHK-Keskus Oy RoboFeed
Gruppi
Pellon
a. Mixing device a. Conveyor
b. Filling device b. Feeder Robot Gruppi
Rioh
Sputnic
Gruppi
Rovibec
Dec DP
Dec SR
Gruppi
2
Schauer
Transfeed Dec
Gruppi
Schuitemaker
Innovado
Gruppi
Trioliet
Triomatic
Gruppi
ValMetal
D.A.F.
Gruppi
Wasserbauer
MixMeister
Gruppi
ordine alfabetico
Accordi con altri costruttori
3 GEA Farm Technologies, Germania, ha acquisito la danese Skiold Mullerup A/S nel marzo 2010
2
Nazionalità
Canada
Danimarca
Canada
Francia
Danimarca
Svezia
Austria
Francia
Olanda
Germania
Finlandia
Finlandia
Danimarca
Canada
Austria
Olanda
Olanda
Canada
Austria
Classificazione delle soluzioni tecnologiche
Soluzioni tecnologiche per
l’automazione dell’unifeed
Gruppi
Individuali
Stazionari
Stazionari
Mangiatoie
multiple
Nastro
trasportatore
Mobili
Vagoni
distributori
Fonte: Bisaglia et al., 2010
Vagoni
semoventi
Vagoni sospesi
su rotaia
Vagoni
miscelatori
Vagoni
distributori
Vagoni
miscelatori
Processo di preparazione con vagoni distributori
Gruppo vacche n. 2
Riempimento automatico
del vagone distributore
Vagone
distributore
Gruppo vacche n. 1
Carico
Trincia-miscelazione
Caricoconcentrato
siloerba
silomais
1
2
Trincia-miscelatore/i
Stazionario/i
Processo di preparazione con vagoni miscelatori
Riempimento automatico
del vagone miscelatore
Gruppo vacche n. 2
Vagone
miscelatore
Gruppo vacche n. 1
Carico
Carico
Caricoconcentrato
Miscelazione
concentrato
concentrato1
siloerba
silomais
22
1
S1
S2
Stoccaggio Stoccaggio
temporaneo temporaneo
1
2
Esempi di vagoni distributori mobili, su rotaia
Uno o più
miscelatori fissi:
preparazione
differita dalla
distribuzione
Esempi di miscelatori distributori mobili, su rotaia
Miscelatore mobile:
preparazione contemporanea
alla distribuzione
Sistemi semoventi a navigazione programmabile
2012
2010
13/38
Impulso dei sistemi semoventi
24-28 febbraio 2013
Jeantil, Modello per gruppi:
Automatic feeding, Francia
Bélair, Modello per gruppi Aviso,
Francia
Criticità delle distribuzioni automatiche basate su orario
Possibile inserimento di
sensori ottici o di prossimità
sugli AFS
Analisi del comportamento degli animali
1 di 11
9 di 11
Strategia di razionamento e comportamento
1st distribution
2nd distribution
push up
14
10
8
6
4
2
2300
2200
2100
2000
1900
1800
1700
1600
1500
1400
1300
1200
1100
1000
0900
0800
0700
0600
0500
0400
0300
0200
0100
0
0000
Feeding quantity (%)
12
Feeding/pushing up time (h)
r = 0,847
Relazione tra frequenza di distribuzione e riposo
13,5
Lying time (h)
13,0
12,5
12,0
11,5
11,0
10,5
0
2
4
6
8
Feeding frequency (n.)
10
12
Il futuro e conclusioni
 Ampia disponibilità di tecnologie per l’automazione della
mungitura e dell’unifeed
 “Esplosione” di sensori on-farm o on-line: necessità di
uniformare linguaggi, costituire reti wire-less
 Adottare criteri di gestione individuale degli animali (PLF)
 Necessità di formazione degli allevatori
 Necessità di introdurre standard di progettazione intergrata
degli edifici zootecnici
 Possibili limiti nella gestione della mangiatoia
 Verificare le condizioni di stimolo sull’attività e il riposo degli
animali
Per saperne di più:
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