I lavoratori di Bames e Sem di nuovo davanti ai cancelli: restano

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DOTT. PAOLO AROSIO ODONTOIATRA
Vimercate 5
MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016
Giornale di Vimercate
LOTTA Ennesima manifestazione per i 350 delle due società del gruppo «Bartolini progetti» dichiarate fallite
I lavoratori di Bames e Sem
di nuovo davanti ai cancelli:
restano pochi mesi per salvarli
I primi 130
saranno in mezzo
ad una strada
entro fine anno,
gli altri nel 2017.
Appello disperato
alle istituzioni
VIMERCATE (tlo) Non mollano
nonostante per loro i cancelli
dello storico comparto ex «Ibm»
ed ex «Celestica» siano ormai
chiusi da anni. Sono gli ex lavoratori di «Bames» e «Sem»
che giovedì scorso sono tornati
davanti al sito di Velasca in cui
hanno lavorato per anni per far
sentire nuovamente la loro voce. Il conto alla rovescia, infatti,
è agli sgoccioli. Dopo il dichiarato fallimento delle due società, per circa 130 (gli under 50)
dei 350 in mobilità tra ottobre e
dicembre scadrà anche l’ultimo
ammortizzatore sociale. Per fine anno saranno quindi in mezzo ad una strada. Stessa sorte
toccherà tra ottobre e dicembre
del 2017 anche agli over 50, che
Qui sopra, la candidata sindaco del centrodestra Cristina Biella, con il segretario della Fim Cisl Gigi Redaelli. A
destra, l’intervento del sindaco Paolo Brambilla
hanno un anno in più di mobilità. Tempi sempre più stretti,
quindi, per trovare una soluzione.
Ed è quanto è stato ribadito
giovedì mattina in occasione di
un presidio ed una conferenza
stampa tenuta dai rappresentanti sindacali. Presenti per l’occasione anche il sindaco Paolo
Brambilla, il suo vice Corrado
Boccoli e le due candidate alla
carica di sindaco Cristina Biella
(centrodestra) e Mariasole Mascia (centrosinistra).
«Oggi siamo qui per scrivere
un altro capitolo di un calvario
incominciato dieci anni fa - ha
ricordato il segretario provinciale della Fim Cisl Gigi Redael-
Gli stipendi non arrivano, due operai
salgono sul tetto e minacciano di darsi fuoco
Qui accanto, i
sindacalisti della Fiom intervenuti sul posto
per tentare di
far desistere i
due operai dal
compiere il
drammatico
gesto. In alto,
l’auto dei carabinieri davanti
alla ditta
A quel punto, soddisfatti, i
due attorno alle 14 sono scesi,
rinunciando anche a parlare
con i giornalisti nel frattempo
convocati sul posto dai rappresentanti sindacali, e ai quali non hanno voluto spiegare
nemmeno perché avrebbero
voluto parlare anche con qualche rappresentante della
Guardia di Finanza.
«I due operai da mesi devono fare i conti con ritardi nei
Angelo Baiguini
direttore responsabile
Netweek-Media Locali
Edizione del Giornale di Monza - ISSN 1720-1179
Aut.Tribunale Monza n. 1481/2000
Redazione
pagamenti degli stipendi - ha
spiegato il funzionario della
Fiom Davide Caifa - Nei giorni
scorsi hanno sollecitato il titolare per il pagamento dell’ultimo stipendio. Quando hanno visto che anche stamattina
(martedì, ndr), nonostante le
promesse, il bonifico non era
stato fatto, hanno deciso di
salire sul tetto della ditta con le
taniche di benzina. Per fortuna
poi la situazione è rientrata».
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ndr) - ha aggiunto Redaelli - Qui
ci sono tutte le potenzialità e
condizioni per fare un’operazione simile di rilancio».
«Le istituzioni si devono
muovere, devono fare uno sforzo per restituire a questi lavoratori e a questo territorio quanto questo comparto nei decenni
ha dato al Paese», ha aggiunto la
segretaria di Fiom Cgil Angela
Mondellini. Dal canto suo il sindaco uscente Brambilla ha ricordato quanto fatto recentemente dalla sua Amministrazione anche sull’area ex «Celestica», con l’allargamento dello
spettro delle tipologie di azien-
de che vi si possono insediare, e
la riduzione dei costi di costruzione.
Nel frattempo i lavoratori attendono che anche l’iter giudiziario faccia il suo corso. Come noto, infatti, la Procura della
Repubblica di Monza ha avviato
un’indagine per bancarotta
fraudolenta a carico di diverse
persone e in particolare di Romano Bartolini e dei figli, titolari di «Bartolini progetti» (e
altre società) proprietaria di
«Bames» e «Sem». Si attende la
decisione per un eventuale rinvio a giudizio.
Lorenzo Teruzzi
i.p.
MOMENTI DI TENSIONE ALLA «SBM» DI VIA MARZABOTTO
VIMERCATE (tlo) All’ennesimo
ritardo nel pagamento degli
stipendi sono saliti sul tetto
della ditta, portando con loro
due taniche piene di benzina.
Pronti a darsi fuoco pur di
ottenere quanto spettava loro.
Si sono vissuti momenti di
tensione nella tarda mattinata
di martedì scorso alla ditta
«Sbm marine propulsion» di
via Marzabotto 28, piccola
azienda che produce eliche
per motoscafi. A compiere il
drammatico gesto sono stati
due operai dei tre dipendenti
della società,
Una de cisione dettata
da ll’esasperazione. « Non
scendiamo di qui se non ci fate
parlare con i giornalisti e con
qualcuno della Finanza», hanno detto i due ai rappresentanti sindacali avvisati di
quanto stava accadendo attorno alle 12.30.
Sul posto sono quindi arrivati la responsabile provinciale della Fiom Cgil Angela
Mondellini e il funzionario
Fiom Davide Caifa che segue
da tempo il caso. Poco dopo in
via Marzabotto si sono portati
anche il comandante della
Compagnia dei carabinieri di
Vimercate, capitano Antonio
Stanizzi, e il comandante della stazione maresciallo Raffaele La Rovere. I militari
hanno raggiunto i due operai
e, dopo un lungo colloquio,
sono riusciti a convincerli a
desistere dal gesto estremo
anche perché nel frattempo il
titolare dell’azienda aveva
proceduto ad effettuare i bonifici degli stipendi non ancora pagati.
li - I lavoratori sono alla stremo.
Chiediamo che le istituzioni
facciano di più». Il riferimento è
in particolare ad una delibera
della Giunta regionale del gennaio del 2015 con la quale si
istituisce nel Vimercatese
un’area a burocrazia zero allo
scopo di incentivare l’arrivo sul
territorio (e quindi anche nel
comparto ex «Celestica») di
nuove aziende. Provvedimento
che è fermo da quasi un anno
alla presidenza del Consiglio dei
Ministri per la firma.
« L’esempio da seguire è quello di Energy park (il nuovo comparto vicino alle Torri Bianche,
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