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la sfida per conquistare la citta

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la sfida per conquistare la citta
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MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016
Giornale di Vimercate
CONFRONTO - ALESSANDRO CAGLIANI, FRANCESCO RE, ROBERTO SARTINI E MARIASOLE MASCIA SI SONO DATI BATT
Un dibattito senza
un vincitore, ma
anche senza vinti.
Se la sono tutto
sommato cavata
i quattro candidati
sindaco (assente
il candidato del
centrodestra) che
giovedì sera hanno
risposto al fuoco
di fila di domande
in occasione
del forum
elettorale
organizzato dal
nostro Giornale in
vista delle elezioni
amministrative
del 5 giugno. Tante
le persone che
sono intervenute
nell’auditorium del
centro scolastico
omnicomprensivo.
Più di due ore di
confronto serrato
che ha consentito
di approfondire
i temi principali.
Non sono mancati
anche momenti
più leggeri,
come lo scambio
dei regali
Da destra, Roberto Sartini, Mariasole Mascia, Roberto Re. Accanto, uno scorcio
del pubblico intervenuto numeroso nell’auditorium del centro scolastico Ominicomprensivo
LA SFIDA PER CONQUISTARE LA CITTA’
Area ex ospedale: per Mascia progetto
da sistemare, per gli altri da cambiare
VIMERCATE (tlo) Il futuro
dell’area ex ospedale, ex cava
Cantù ed ex Consorzio agrario:
questo il tema centrale della
serata di confronto tra i candidati sindaco. A loro abbiamo
chiesto cosa ne pensano del
progetto che ha recentemente
varato l’Am min istraz io ne
uscente di centrosinistra (una
nuova città con 600 appartamenti) e se eletti sindaco intendano cambiarlo.
Roberto Re, di CivicaVimercate, ha espresso la contrarietà
del suo gruppo al progetto: «anche se stiamo parlando di aree
private, quindi più che porre
veti bisogna provare a negoziare con le proprietà. Una situazione molto distonica con la
condizione attuale di Vimerca-
te: i giovani diminuiscono e gli
anziani aumentano. A chi vanno quindi i nuovi appartamenti? Bisogna rivedere il programma. Sono previsti grandi palazzi magari belli da vedere, per
altro senza servizi. Non ci sono
scuole, asili nido. Stiamo parlando di una potenziali 2.500
nuovi cittadini. Bisogna quindi
sedersi con i privati e rivedere il
programma».
Mariasole Mascia, centrosinistra, ha invece ricordato che il
piano è nato anni fa e che le
esigenze della città nel frattempo possono essere cambiate
anche alla luce della crisi del
mercato immobiliare, «che però non è fermo per quanto riguarda l’edilizia convenzionata
e sociale che è ben presente in
questo piano. Ci sono poi una
serie di interessi pubblici che il
Comune ha avuto la forza di
ottenere dai privati. Ricordo i
servizi Asl nel vecchio ospedale, grandissimo vantaggio
per la città. E poi ancora piazze,
verde, camminamenti, luoghi
di aggregazione. Siamo comunque disponibili a rinegoziare
per ridurre volumetrie».
Per Alessandro Cagliani,
Noi per Vimercate, serve invece
una «rivisitazione totale di un
progetto che non ha alcun senso. Se si parla di futuro della
città bisogna partire dai dati
anagrafici. In 15 anni Vimercate
non è cresciuta. I privati hanno
acquisito un diritto che nemmeno loro hanno la convenienza ad esercitare visto il periodo.
Non capisco a chi conviene. Sicuramente non si fa l’interesse
dei cittadini di Vimercate che
non hanno bisogno di un quartiere dormitorio in centro».
Per Francesco Sartini, Movimento 5 Stelle, le aree attualmente dismesse in centro sono
una ferita per la città. «Il tutto è
frutto di un errore, ossia portar
via l’ospedale dal centro; struttura che creava un circolo virtuoso anche per il commercio.
La situazione purtroppo è compromessa perché ci sono contratti firmati. Nutro poche speranze di poter convincere i costruttori a rinunciare a qualcosa. Si può però incidere sulla
contropartita per il Comune.
Ad esempio, da anni si sta parlando di un palazzetto dello
sport per la città, una ristrutturazione delle piscine. Mancano anche spazi di aggregazione soprattutto per i giovani.
Abbiamo bisogno di ridare
un’identità alla città».
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MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016
Giornale di Vimercate
TAGLIA PER PIÙ DI DUE ORE SUI TEMI SCOTTANTI. NON SONO MANCATE STOCCATE, MA ANCHE BATTUTE E RISATE
Mascia regala Masha e Cagliani ricambia col mattone
Candidati «rimandati» su storia e cultura del paese
VIMERCATE (tlo) Se sul fronte
delle domande riguardanti i temi caldi nessuno dei quattro
candidati presenti può dirsi vincitore della serata, un vincitore
assoluto c’è invece stato almeno
per quanto riguarda la fantasia.
Ai candidati avevamo chiesto di
pensare e portare giovedì sera
un regalo per uno solo dei rivali.
E il colpo a sorpresa è sicuramente stato quello di Mariasole Mascia, candidato del
centrosinistra, che ha pensato
di omaggiare il rivale storico
Alessandro Cagliani con un
pupazzo. Non uno qualunque,
però. Dal sacchetto consegnato
nelle mani di Cagliani è spuntata, infatti, nientemeno che
Masha, bimba protagonista di
un cartone animato amatissimo
dai più piccoli. Un regalo per i
due bimbi del candidato rivale,
ma anche una beffa per Cagliani
(che Mascia ha accostato all’orso amico di Masha), che d’ora in
poi avrà in casa un pupazzo che,
almeno nella pronuncia ricorda
il cognome della candidata rivale.
Cagliani non è stato, però, da
meno ricambiando Mascia con
un regalo provocatorio. Un mattone simbolo della politica cementificatrice, secondo l’esponente di Noi per Vimercate,
dell’amministrazione di centrosinistra di cui Mascia fa parte.
Cagliani ha però teso la mano,
proponendo a Mascia di sotterrarlo insieme.
Più «seri» i regali pensati da
Francesco Sartini e Roberto
Re. Sartini ha pensato proprio a
Re, regalandogli un manuale
che teorizza l’eliminazione degli inceneritori e l’obiettivo dei
rifiuti zero. Re ha invece pensato
a Mascia, regalandole un manuale di urbanistica. Un chiaro
invito a studiarlo per rivedere il
programma integrato di intervento sull’area ex ospedale e
cava Cantù.
Se i candidati erano naturalmente stati informati del siparietto dei regali, nulla sapevano
della piccola interrogazione a
cui li abbiamo sottoposti. Una
serie di domande per sondare il
loro grado di conoscenza della
cultura, della storia e delle istituzioni di Vimercate.
E le «cadute» non sono mancate. Re ha storpiato il cognome
dell’ex parroco don Giuseppe
Ponzini, mentre se l’è cavata
molto bene sul nome (Matteo
Morandi) del vimercatese vincitore di una medaglia alle
Olimpiadi del 2012. «Rimandata» Mascia che dopo essersi
confusa (si è però subita corretta) sul nome del sindaco che
ha preceduto i due Brambilla,
Enrico e Paolo, non ha saputo dire chi fosse Bice
Cremagnani (benefattrice
e fondatrice della casa San
Giuseppe).
Così così Cagliani che
non ha saputo dire chi fosse Virginio Floriani (fondatore della Telettra), mentre
sul nome dell’attuale presidente dell’Unione dei Comuni ha saputo indicarlo
nel sindaco di Carnate ma
non si è ricordato del nome
(Daniele Nava).
Sartini se l’è cavata invece molto bene sulla spiegazione di chi fossero i
Martiri vimercatesi, così
così su chi fosse Antonio
Banfi. Lo ha definito senatore senza ricordarsi che fu soprattutto un noto filosofo.
Improvviso impegno di lavoro
Il forfait dell’esponente
del centrodestra Biella
Qui sopra, Alessandro Cagliani pesca una delle domande... a sorpresa.
In alto i candidati mostrano i regali ricevuti dagli avversari
VIMERCATE (tlo) I candidati in corsa per la carica di sindaco, come noto, sono cinque.
Giovedì sera, però, al
tavolo in occasione del
dibattito organizzato dal
nostro Giornale ce n’erano soltanto quattro.
Mancava, infatti, la candidata sindaco del cen-
trodestra (Forza Italia e
Lega Nord) C ri s t ina
Biella che ha dato forfait.
L’avvocato 44enne aveva
dato conferma della sua
presenza fino alla mattinata di giovedì.
Poi, nel pomeriggio ha
dovuto rinunciare per un
improvviso impegno di
lavoro.
Segue alle pagine 8-9
ELEZIONI COMUNALI
VIMERCATE 5 giugno 2016
Etica, coraggio e verità
Alessandro
Cagliani
CANDIDATO SINDACO
IL DIBATTITO TRA I CANDIDATI SINDACO
8 Vimercate
MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016
Giornale di Vimercate
ANCHE MUST E CENTRO
Unioni civili: Re, Mascia
e Sartini dicono sì.
Cagliani: farò obiezione
PROMOZIONI VALIDE SALVO ERRORI ED OMISSIONI DI STAMPA, FINO AD ESAURIMENTO SCORTE
VIMERCATE (tlo) Un sì o un no e poche
parole di commento. Una raffica di domande... espresse su temi comunali e non
solo per i quattro candidati.
Il Parlamento ha recentemente dato
il via libera alle unioni civili. Siete
d’accordo? Se sarete sindaco le celebrerete o fare obiezione?
Francesco Sartini: sì, le celebrerò.
Roberto Re: sicuramente sì.
Mariasole Mascia: è un provvedimento che aspettavo, quindi assolutamente
sì.
Alessandro Cagliani: no, perché viene
equiparata l’unione civile alla famiglia,
quindi la preparazione del passo successivo ossia l’adozione da parte delle
coppie omosessuali.
Centro storico: siete favorevoli alla
attuale chiusura parziale al traffico
veicolare? Volete eliminarla o estenderla?
Re: favorevole ad un ampliamento della zona pedonale a piazza Castellana e via
Cavour e ad un’estensione dell’orario
dalle 10.30 alle 19.30.
Mascia : l’attuale chiusura è assolutamente da rivedere, insieme ai commercianti, anche in attesa che venga
attivato il piano integrato sull’area dell’ex
ospedale. E in futuro si potrebbe pensare
ad una chiusura totale.
Cagliani: per una chiusura del centro
totale è necessario avere i parcheggi in
centro. Serve un parcheggio da almeno
300 posti sotto l’ospedale.
Sartini: vedo con favore la pedonalizzazione del centro, ma non lo si può
fare senza dialogare con i commercianti
rilanciare il centro storico sotto vari punti
di vista.
Da tempo si discute dei costi del
Museo del territorio e di una sua
privatizzazione. Siete d’accordo?
Mascia : totalmente privato è impossibile, sì ad un’apertura a partnership
pubblico-privato.
Cagliani: il mio primo provvedimento,
se sarò sindaco, sarà di vendere Villa
Sottocasa e privatizzare il Must.
Sartini: serve una forma innovativa di
collaborazione con un privato.
Re: il Must deve diventare un ente
autonomo a partecipazione pubblica, che
non sia solo un museo ma anche un
punto di studio e di ricerca.
Qui sopra, una parte del pubblico. A sinistra,
Rebecca Cantù ed Edoardo Casazza, studente
della terza A della scuola media «Don Santini»
di Oreno. Hanno fatto una domanda ai candidati
SUL PALCO ANCHE DUE STUDENTI 13ENNE DELLE MEDIE «DON SALTINI»
Le domande di Edoardo e Rebecca:
«Diteci perché siete meglio degli altri
e cosa cambiereste di questa città»
VIMERCATE (tlo) Dopo le presentazioni dei
candidati, hanno di fatto aperto la serata.
Giovedì sera abbiamo invitato sul palco per
la prima domanda due giovanissimi. Accompagnati dalle professoresse Bianca Maria Cereda e Paola Martini, Edoardo Casazza e Rebecca Cantù, entrambi 13enni
della classe terza A della scuola media «Don
Saltini» di Oreno, hanno chiesto ai candidati,
a nome anche dei loro compagni: «Perché
ritiene di essere in grado di guidare Vimercate meglio degli altri e cosa cambierebbe subito in quanto lo ritiene prioritario?».
Francesco Sartini: «Mi sono candidato
forte dell’appoggio delle persone che hanno
lavorato con me. Gruppo in cui tutto è stato
condiviso dall’inizio alla fine. La priorità per
il nostro Comune è aprirsi alla città, alle
associazioni. Cosa cambierei? Se fossi sindaco bloccherei subito il processo di fusione
in atto tra l’azienda che raccoglie rifiuti
(Cem, ndr) e l’azienda che li brucia (Bea,
ndr). In gioco c’è vecchio inceneritore (a
Desio, ndr) che deve essere dismesso al più
presto e che, invece, l’attuale amministrazione vuole fare acquistare ai suoi cittadini».
Roberto Re: «Il nostro è un gruppo molto
coeso con competenze diversificate. Se fossi
sindaco punterei su tre cose: competenza,
trasparenza e partecipazione. Per quanto
riguarda la competenza penso agli assessori:
devono essere dei tecnici in grado di guidare
i funzionari del Comune e non viceversa.
Trasparenza: in cinque anni le condizioni
cambiano e anche la possibilità di mettere in
atto tutto il programma elettorale. E’ giusto
se un intervento non lo si può più fare dirlo ai
cittadini in maniera trasparente. Partecipazione: è una conseguenza della trasparenza, i cittadini devono essere coinvolti.
Mariasole Mascia: «Mi candido perché è
stata una scelta condivisa di una coalizione
con l’intento di prendere decisioni responsabili per i cittadini. La nostra è una proposta
completa, che non vuole lasciare indietro
nessun cittadino. Cosa cambierei? Il rapporto e il dialogo con i cittadini; dopo tanti
anni di amministrazione si è un po’ arrugginita la capacità di comunicare con le
persone. Dobbiamo dare una bella spolverata e ricostruire un clima di fiducia tra
cittadini e amministratori».
Alessandro Cagliani: «Ho deciso di candidarmi per il percorso che ho fatto, e perché
gli amici me l’hanno chiesto. Hanno riconosciuto nel mio percorso un’utilità per la
città. In questi anni abbiamo capito come
funziona il Comune e quali interessi siano
stati tutelati in vent’anni di amministrazione
di centrosinistra e quali non sono stati tutelati. Perciò è arrivato il momento di dare
respiro alla città. Aldo Moro aveva ragione
quando diceva che la democrazia sta nell’alternanza. La prima cosa da fare è privatizzare il Must per liberare risorse per giovani, anziani, che in questa città sono stati
trascurati dalla politica».
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Vimercate 9
MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016
Giornale di Vimercate
Gli aspiranti sindaco hanno dovuto fronteggiare anche una domanda molto scomoda per ciascuno
QUATTRO QUESITI PER FARE CHIAREZZA
SU ALCUNE VICENDE... IMBARAZZANTI
VIMERCATE (tlo) Quattro domande dirette, fastidiose, un po’ imbarazzanti.
Durante la serata abbiamo voluto stuzzicare i candidati sindaci
con quesiti più o meno «personali».
In particolare a Mariasole Mascia abbiamo chiesto di esprimersi in merito alla vicenda
dell’ala Villa Sottocasa e al processo che vede coinvolto tra gli
altri anche il sindaco Paolo Brambilla. Secondo lei gli amministratori hanno agito al meglio?
Lei si sarebbe comportata nello
stesso modo?
«Se ci sono errori lo può dire
solo la magistratura - se l’è cavata
- In ogni caso non si tratta di reati
doloso, ma colposi».
Alessandro Cagliani, di Noi
per Vimercate, non poteva sfuggire alla domanda sulla «Iene».
Tre anni fa, infatti, un’inviata
della trasmissione televisiva gli
aveva fatto visita all’istituto clinico di Verano Brianza, da lui
diretto, contestandogli il mancato
funzionamento di alcuni macchinari per la somministrazioni
di terapie. Una situazione imbarazzante per Cagliani che aveva respinto le accuse. Giovedì
sera gli abbiamo chiesto di tornare sulla vicenda e soprattutto
gli abbiamo chiesto se avesse
detto tutta la verità. «Certo che ho
detto tutta la verità - ha replicato
- Secondo voi l’azienda avrebbe
assunto sei fisioterapisti per
180mila euro l’anno e speso
200mila euro per i macchinari per
poi risparmiare sulla corrente? Ci
sono verbali di Asl e Nas che
certificano il perfetto funzionamento del reparto. Nessuna contestazione è stata fatta».
A Francesco Sartini abbiamo
chiesto di spiegare perché nella
lista che lo sostiene ci sono diverse persone tra loro imparentate e gli abbiamo chiesto se
questo non rischia di creare problemi nel caso di vittoria elettorale e di composizione del Consiglio comunale e della Giunta.
«Abbiamo agito nella massima
trasparenza, senza nascondere
nulla - ha spiegato Tutti noi ci siamo
messi in gioco con
una spinta dal basso,
secondo le regole del
Movimento, e con
l’appoggio delle rispettive famiglie. Ci
siamo posti comunque il problema e lo
terremo in considerazione se dovessimo
vincere. Altra cosa è
quanto accaduto con
l’attuale amministrazione di centrosinistra che ha nominato
presidente del Consiglio comunale il
fratello del sindaco,
pochi giorni dopo il
rinvio a giudizio dello stesso per la vicenda di Villa Sottocasa».
A Roberto Re, di
CivicaVimercate, abbiamo chiesto se la sua discesa in campo
non sia soltanto una rivalsa per
portare via voti al centrosinistra
con cui la lista in passato era
alleata.
«Non facciamo manovre di
bassa lega che esulano dallo stile
di CivicaVimercate - ha spiegato Noi siamo liberi cittadini che non
si assoggettano alle direttive delle
segreterie dei partiti. Siamo usciti
dalla coalizione per dissidi su
alcune scelte dell’Amministrazione comunale. In primis la decisione della privatizzazione
dell’asilo nido e la sua gestione».
I CONTENDENTI
Da destra: Francesco Sartini del
Movimento 5
Stelle; Mariasole
Mascia, candidata per il centrosinistra: Roberto
Re, lista CivicaVimercate; Alessandro Cagliani,
Noi per Vimercate
I DESIDERI L’auspicio dei candidati se si andasse al secondo turno. Anche Cagliani vuole il centrosinistra
Ballottaggio? Re con Sartini, Mascia con Biella
VIMERCATE (tlo) Se la sera del 5
giugno nessuno dei candidati
sindaco avrà ottenuto almeno il
50%+ 1 dei voti si andrà al ballottaggio, il 19 giugno, tra i due
più votati. Ai candidati abbiamo
chiesto: con chi vi piacerebbe sfidarvi al ballottaggio? Se, invece,
foste esclusi dal ballottaggio su
chi dirottereste i vostri voti?
Roberto Re: mi piacerebbe sfi-
darmi con Sartini. Visto che abbiamo tanti punti in comune, mi
piacerebbe confrontarmi sulle
differenze. Se dovessi dare invece
un’indicazione di voto, prima
analizzerei a fondo i programmi.
Francesco Sartini: anche a me
piacerebbe sfidare Re. Con un
ballottaggio del genere la città
avrebbe da guadagnarci a occhi
chiusi. Se non dovessi andare al
ballottaggio, non darei alcuna indicazione di voto. Io ho solo il
mio voto, non dispongo di quello
degli altri. E respingerei, se invece fossi io al ballottaggio, qualsiasi tentativo di altri di «vendermi» i voti.
Mariasole Mascia: mi piacerebbe sfidare Biella perché credo
che possano emergere da un
confronto diretto le vere diffe-
renze valoriali e culturali tra centrosinistra e centrodestra. Se non
andassi al ballottaggio, lascerei
libertà di coscienza.
Alessandro Cagliani: vorrei
sfidare il centrosinistra. Se non
andassi io al ballottaggio, spererei che le forze di opposizione
al centrosinistra trovassero una
sintesi attorno al candidato che
sfiderà Mascia.
I.P.
La Concessionaria Messa T. premiata a Parigi come “Miglior Concessionaria dell’anno 2015 Italia”
Concessionaria Renault e Dacia Messa T.:
Dealer Of The Year 2015
Lo scorso 11 maggio a Parigi Thierry Koskas,
Direttore Commerciale Gruppo Renault,
ha premiato la Concessionaria Messa T.
come “Dealer Of The Year 2015” (DOTY),
ovvero “Miglior Concessionaria dell’anno
2015 Italia”.
Allo challenge hanno partecipato oltre 2.500
concessionari di 35 Paesi, di cui 105 premiati.
Thierry Koskas, Direttore Commerciale Gruppo
Renault, ha reso omaggio all’impegno,
ai risultati e alla professionalità
dei concessionari, ricordando l’importanza
della loro azione nella trasmissione al cliente del
valore delle Marche, dei prodotti
e dei servizi del Gruppo.
“Questo premio è per noi motivo di orgoglio
e soddisfazione – affermano i titolari Giorgio
e Marco Messa – . Grazie a tutti i nostri
collaboratori e alle nostre famiglie che hanno
dato un importante contributo al continuo
sviluppo dell’Azienda”.
Ha contribuito al riconoscimento
del premio l’apertura della nuova filiale
della Concessionaria Messa T. a Vimercate,
sulla SP2 in via Trezzo 480,
che va ad aggiungersi alla storica sede
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a disposizione dei clienti Renault e Dacia
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Giorgio Messa
alla consegna
del premio DOTY 2015
presso il
Technocentre Renault
a Parigi
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