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eccoli qui sempre loro!
edizione I – anno 2008 – testata aperiodica – distribuzione gratuita ECCOLI QUI SEMPRE LORO! edizione I – anno 2008 – testata aperiodica – distribuzione gratuita supplemento di informazione aziendale, a cadenza irregolare, dell’emittente televisiva TELEARCOBALENO 1 e del portale GOLFONETWORK. Prodotto editoriale non periodico ai sensi della legge 62/01 art.1 Edizioni: Associazione Arcobaleno Uno Broadcasting Via Irace n. 20 cap 84070 Villammare (Salerno) Tel. 0973/365156 Iscrizione R.O.C. Registro Operatori Comunicazioni N. 11114 presso l’AGCOM La Gazzetta del Golfo Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Irace n. 20 int. 2 cap 84070 Villammare (Salerno) Pubblicità: Concessionaria Golfonetwork 0973/091001 Editore/Direttore generale: Francesco Antonio Polito Supporti tecnologici di stampa: Alessandro Polito Redazione: Giovanni Bianco Sergio Bucci Massimo Cerquaglia Claudio Colicigno Massimo Colicigno Tiziana Colicigno Giuseppe Ferri Rosa Giannone Lello Giglio Cobuzio Antonio Lembo Mirko Melone Biagio Polito Daniele Ricciardi Antonio Ricciardelli Marianeve Riemma Giovanna Tammaro Si ringraziano tutti i collaboratori esterni La collaborazione al giornale è a titolo gratuito. Per scrivere alla redazione: [email protected] Ogni redattore è responsabile dei propri articoli e rispecchiano esclusivamente il pensiero dell’autore. Struttura redazionale a carattere piramidale, gerarchicamente organizzata. Stampa: MULTIMEDIA PUBLISHING S.r.l. – MILANO - Villammare – canali 43 – 55 UHF 1 Questa nuova edizione della Gazzetta del Golfo si presenta notevolmente rinnovata; non solo è stata scelta una nuova impostazione grafica, abbiamo pensato di arricchire le varie categorie di questo giornale e di aggiungerne di nuove. La Gazzetta si pone così all’insegna della continuità con le precedenti edizioni “artigianali” ma, nel contempo, offre al lettore una vasta gamma di informazioni e di proposte nuove ed alternative allo stesso tempo. Non è solo questa, naturalmente, l’unica innovazione presente nella Gazzetta, ma lasciamo a Voi il piacere, pagina dopo pagina, di scoprire le altre. Buona lettura e buon divertimento ! Francesco Polito 2 di Alessandro Polito Ottobre 2008. E' questo il mese che l'Authority per le Comunicazioni ha fissato, mese in cui saranno impedite definitivamente tutte le chiamate a numerazioni telefoniche a valore aggiunto (899, 199, i nuovi pericolosi "satellitari", ecc.). Non molto tempo fa già era stata stabilita una normativa quasi analoga, su cui però numerosi gestori avevano ottenuto deroghe temporali per motivi tecnici. Da marzo 2008, per gli utenti telefonici di tutti i gestori, è possibile ottenere gratuitamente la disabilitazione della linea fissa verso tutti i numeri speciali, come i satellitari 00881, 00883, i numeri 899, 199, ecc. Attraverso un apposito “Pin” l'utente può disabilitare ed eventualmente riattivare, sempre gratuitamente, questi servizi. Dal prossimo ottobre, invece, tutti i numeri speciali saranno disabilitati definitivamente, tanto per gli utenti fissi quanto per quelli mobili. Chi vorrà chiamare queste numerazioni dovrà fare una richiesta scritta al gestore. La normativa sarà quindi estesa anche a tutti i numeri satellitari, che sono stati quelli che hanno dato i maggiori problemi negli ultimi tempi. Questo dovrebbe porre un freno al dilagare delle bollette stratosferiche che in passato hanno fatto capolino nelle case di molti italiani, in alcuni casi anche di italiani che internet non lo usavano affatto. Alcune considerazioni: se la delibera sarà resa esecutiva fino in fondo (?), così facendo sarà fortemente penalizzato (se non eliminato) un intero settore: quello dei micropagamenti e dei pagamenti via telefono… In Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca questi servizi ci sono e sembrano funzionare, e i criminali, che pure ci sono, vengono solitamente perseguiti e arrestati. In Italia pare invece che si passi dalla infinita tolleranza alla tolleranza zero.... Forse tra qualche anno sarà vietato anche usare le carte di credito, visto che molte truffe si stanno spostando su questo versante… Da precisare inoltre che queste numerazioni a valore aggiunto vengono concesse alle aziende e ai “centri servizi” da parte di società di telecomunicazioni italiane e, in caso di truffa, sarebbe banale intervenire, bloccando i pagamenti verso i centri servizi o verso le aziende truffaldine e risarcire i malcapitati. Invece no, si preferisce il taglio netto, causando disagi anche a chi usa queste numerazioni onestamente (si pensi ad esempio alle difficoltà che si troveranno ad affrontare i centri di assistenza di molte case produttrici di notebook che fanno uso della numerazione 199 (Acer, Asus ecc), ai corrieri (Tnt), ad alcuni grossi centri commerciali, centri di servizio, ecc.)... In soldoni, invece di punire i truffatori si punisce l’intero sistema di pagamento. Il risultato? I grandi truffatori saranno costretti a trovare metodi sempre più subdoli per raggirare il prossimo. E per chi lavora onestamente con queste numerazioni nessuna agevolazione…. Va comunque sottolineato che questo è un film per certi versi già visto in passato con la disabilitazione degli 144, poi però misteriosamente “ricomparsi” sotto forma di 899. Dopo il fatidico ottobre 2008 dovremo quindi aspettarci ancora una volta nuove misteriose numerazioni a valore aggiunto, forse dal prefisso 6-1-…. ? 4 di Marianeve Riemma Sono sempre più numerose le fiamme che devastano l’Italia, soprattutto in Campania gli incendi hanno colpito la costa del Cilento, in provincia di Salerno nell’estate dello scorso anno. Nel mese di agosto sul Monte Bulgheria andò a fuoco una vasta area di bosco. Secondo alcuni villeggianti in vacanza a Scario, località ai piedi del monte ed una delle principali mete turistiche, l’incendio fu di tipo doloso. “Abito a Scario da oltre 20 anni”, raccontava un medico della zona “ non mi è mai capitato di vedere tanti incendi come quest’anno. Ringraziamo il cielo che non ci sono stati danni alle persone”. Pur tenendo conto del caldo torrido dell’ estate del 2007 e di qualche giornata ventilata, le cause furono molteplici. Le fiamme interessarono anche una parte di territorio a ridosso della cittadina di Sapri. Stessa situazione in Basilicata esattamente a Maratea, la perla di questa regione che fu devastata per più giorni da diversi roghi. Ancora fiamme in provincia di Benevento a Sant’Agata dei Goti, Vitulano, Santa Croce, Taurasi, e in provincia di Avellino a Solofra dove i vigili del fuoco furono impegnati per diverse ore. Inoltre l’Anas ordinò di chiudere per ore un tratto della Salerno-Reggio Calabria poiché le fiamme toccarono la zona di Falerna e Rogliano in Calabria. Nell’estate 2008 dovremo rivedere questi tristi spettacoli ? Speriamo proprio di NO ! SORGENTE LOCALE Continua ad attirare l’attenzione di numerosi turisti la frazione Battaglia di Casaletto Spartano. Nella frazione è ubicata una sorgente d’acqua dagli effetti salutari. Indicata per le diete povere di sodio. Battaglia nel 2008 come Fiuggi ? 5 di Antonio Lembo E’ giusto che ci siano le ingiustizie perché solo vivendo in un mondo ingiusto si può cogliere ed apprezzare il vero senso della giustizia ( frase discutibilissima ). Ci sono vari tipi di ingiustizie, oggi tratteremo della disparità di trattamento a fronte di una giusta equa aspettativa. Dopo anni di ricerche ho finalmente scoperto perché in Italia è necessaria la permanenza di diversi tipi di imposta: per far rientrare nella normalità la disparità di trattamento. Ormai, per lo Stato italiano, siamo diventati più importanti nella nostra qualità di contribuenti che di cittadini ed è giusto che sia così perché contribuire è un sacrosanto dovere. Nell’espletamento di un proprio dovere il cittadino deve avere la possibilità di rivendicare i propri diritti. Nel nostro caso ritengo che chi paga le "tasse" abbia il diritto di pretendere una parità di trattamento in funzione della propria capacità contributiva. Sono convinto che per raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale sia necessaria l’istituzione di una sola imposta; che sia gravante sul reddito o sui consumi non ha importanza. In realtà esiste già un’imposta teoricamente giusta ed è rappresentata dall’IRPEF: l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Essa colpisce il reddito prodotto da ogni persona fisica e potrebbe sostituire, con le opportune modifiche, tutte le altre imposte e tasse. A volte l’Irpef è pericolosa ed esagera: a) diventa ingiusta quando si propone di tassare anche redditi inesistenti quali la rendita catastale b) diventa manovrabile per quanto concerne le detrazioni di imposta e gli oneri deducibili che, però, se usati bene possono renderla più equa. L’esistenza di un numero eccessivo di "tasse" mi fa pensare ad uno Stato che cerca di raccattare in tutti i modi possibili ( alla cecata) i soldi dei cittadini. In questo modo ammette la sua incapacità di far pagare una sola imposta a tutti e in modo equo, attuando una seria e appurata lotta all’evasione fiscale. Il risultato di questa incapacità è l’istituzione e l’aumento inevitabile, in questi ultimi anni, delle imposte che colpiscono il patrimonio, in special modo quello immobiliare. Un fisco che si accorge di fallire nella giusta tassazione di tutti i redditi corre ai ripari istituendo l’ICI delegando ai Comuni il compito di spremere quanto più possibile i contribuenti che difficilmente riescono a nascondere al fisco un appartamento di 100 metri quadri. Su tre persone due pagano le "tasse" anche per l’altra che non le paga. Chi non le paga è contento, chi le paga non è poi tanto orgoglioso ed in fondo si sente un po’ fesso. C’è disparità di trattamento tra un impiegato che "paga le tasse" ed un commerciante che "paga le tasse". Tutti e due si alzano la mattina alle 7.00, lavorano per sette ore al giorno. A fine anno tutti e due hanno guadagnato 40 milioni. L’impiegato su quei soldi ci paga l’Irpef, il commerciante ci paga l’Irpef e anche l’Irap. Non dico che anche l’impiegato debba pagare l’Irap, per carità, ma almeno non facciamola pagare nemmeno al commerciante. Il commerciante e l’impiegato che "pagano le tasse" si sentono un po’ fessi, soprattutto se pensano che da qualche altra parte c’è un furbo che ride alle loro spalle. Il furbo giustifica se stesso pensando a tutto quello che il suo Stato gli promette e non fa. Ritengo che se tutti noi per un anno facessimo il sacrificio di comportarci da fessi sicuramente avremmo gettato le basi per ottenere una, finora solo sognata, parità di trattamento fiscale e potremmo, di conseguenza, rivendicare ad alta voce, senza preoccuparci di nascondere gli scheletri nel cassetto, i nostri diritti di onesti cittadini. 6 di Mirko Melone Prefazione: Salve e benvenuti su questa nuova rubrica. Da oggi e per i prossimi numeri Vi parlerò della rete internet, della storia, di ciò che può offrire, del suo sviluppo e Vi segnalerò anche dei siti dove potrete andare a curiosare, parleremo dei vari linguaggi che sono usati per la programmazione delle pagine web (pagine multimediali che sono visualizzate dal vostro PC ovvero il WWW), inoltre parleremo dell’HTML. Cos’è Internet e come collegarsi: Internet è una rete di computer, un insieme di computer collegati l’uno all’altro tramite degli appositi cavi. Il fatto che questi computer siano collegati permette, ad una persona che possa accedervi di: 1) Spedire messaggi a persone che utilizzano altri computer (posta elettronica alias e-mail) 2) Partecipare a discussioni con altre persone collegate in rete su temi specifici (gruppi di discussione alias newsgroup); 3) Consultare o, come si suol dire, “navigare” tra documenti contenuti in vari computer (World Wide Web alias “WWW” alias “WEB”). Questi documenti si chiamano pagine web e hanno la particolarità di essere collegati tra loro. Da qui deriva l’uso del termine “navigare in internet”: ad esempio, con un semplice click, è possibile saltare da un documento all’altro seguendo un filo logico. Molti pensano erroneamente che INTERNET e il WWW siano la stessa cosa: in verità il WWW è solo uno dei tanti servizi che offre INTERNET. 4) Scaricare programmi o file presenti su altri computer (File Transfert Protocol alias FTP) 5) Ascoltare la radio e vedere la televisione, controllare a distanza sistemi elettronici complessi Inoltre, con internet, si possono fare tante altre cose come le operazioni bancarie e visite mediche a distanza. Come avviene tutto ciò? Si scelgono, tra i computer che compongono la rete, dei computer particolari, i cosiddetti Server (servitori, commessi) o ISP (Internet Service Provider) che forniscono uno o più suddetti servizi; ecco allora i server per la posta elettronica, server per le news, server per il WWW , eccetera. Per accedere a questa grandissima rete bisogna avere un PC (Personal Computer), un Modem, una linea telefonica e un ISP ovvero dovrete fare un abbonamento presso questo ISP il quale vi permetterà di entrare in rete. Fra i più conosciuti troviamo Telecom, Cheapnet, Tiscali. Oltre ad un PC, un modem e ad una linea telefonica per visionare le pagine web ci serviranno anche dei software che sono chiamati “BROWSER”, il medesimo software altro non fa che interpretare i linguaggi utilizzati per creare le pagine del web per poi decodificarle e renderle visibili sul pc in formato grafico, con foto e tante altre cose. Fra i più famosi ci sono il Browser della casa Microsfot “Internet Explorer”, “Firefox” ed “Opera”. 7 IO LEGGO LA GAZZETTA DEL GOLFO E TU ? ------------------------------------------------------------- Da quanto è stato istituito il Parco nazionale del Cilento sembrano non finire i problemi ad esso collegati. L’ultima diatriba vede su due fronti contrapposti gli agricoltori e i cacciatori della zona. L’Ente Parco aveva, in un recente passato, distribuito sul territorio numerosi cinghiali per il ripopolamento della specie. I cinghiali, trovandosi a proprio agio, si sono moltiplicati con un ritmo inaudito creando moltissimi problemi agli agricoltori danneggiando le colture dei terreni della zona. In particolare, questo fenomeno, ha interessato, oltre ad alcuni comuni ricadenti nel Vallo di Diano, anche i territori di Casaletto spartano e Tortorella. Il problema è stato preso in considerazione dagli organi direttivi dell’Ente Parco che ha predisposto delle contromisure mirate alla eliminazione di questa spiacevole situazione. La redazione 8 Villammare sorge sulle coste del mare Tirreno nello splendido golfo di Policastro. Anticamente era denominata “Petrasia”, toponimo di origine greca, che stava ad indicare un gruppo di case costruito nei pressi del mare. La sua fortuna, il suo sviluppo (in riferimento alle zone limitrofe) , è cominciata negli anni cinquanta con un rapidissimo sviluppo urbano, che ha occupato tutta la zona alle spalle del vecchio centro marinaro che oggi, con il suo bel lungomare, rappresenta una delle zone più belle del paese. Al centro di Villammare spicca la chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, la cui statua, ogni anno durante la seconda domenica di agosto, viene condotta per mare in processione. Da ammirare, inoltre, la torre Petrosa risalente ai primi del seicento. Il paese continua ancora la sua tradizione marinara intrapresa moltissimi anni fa, grazie alla presenza di un gruppo di pescatori… in via di estinzione. Infine la cittadina villammarese è bagnata dal torrente Rio Cacafava che non sarà certo il Rio delle Amazzoni ma è pur sempre un Rio… a diffusione locale. Lasciamo allo storico e al visitatore-turista la scoperta di nuove curiosità e bellezze paesaggistiche che caratterizzano la nostra ridente cittadina. 9 DENTRO LA NOTIZIA (a cura della redazione) Recuperato il Marinella: Dopo anni di totale abbandono è stato ristrutturato il parco “Marinella” di Villammare. L’operazione di recupero che ha visto impegnati un gruppo di volontari, in collaborazione con il comune di Vibonati, ha utilizzato risorse umane del luogo per l’ottimizzazione del sito Marinella. Le aiuole sistemate, diversi tipi di vegetali messi a dimora, l’illuminazione reimpostata e il “sentiero del passeggio” ristrutturato consentono, oggi, al Parco Marinella, di integrarsi con gli altri siti comunali adibiti allo svago del residente e alla recettività locale del turista. Adesso salvaguardiamo questa terrazza sul golfo dai soliti vandali che, all’inizio degli anni novanta, distrussero tutti i lampioni del parco e non abbandoniamo al suo destino questo patrimonio ecologico, proprietà di tutti. Beach volley a Villammare: La Beach Volley villammarese emanò i suoi primi vagiti alle sponde del torrente Cacafava, nei pressi della foce, negli anni 1987-88. I primi giocatori che, considerata l’epoca, parteciparono ai primi esperimenti pallavolistici (di cacafavariana memoria) diventarono, col tempo, gli esponenti di spicco di squadre di beach volley e di pallavolo che, anche a livello di campionati riconosciuti ufficialmente dalla FIPAV, portarono nel Golfo numerosi trofei e riconoscimenti. Ai primi pionieri si aggiunsero, intorno al 1991, le nuove generazioni da dove spuntarono nuovi talenti cresciuti in zona e che, ancora oggi, giocano in diverse squadre. Da quelle primordiali esperienze scaturì l’organizzazione di tornei locali estivi che, anche nel 2008, offrono uno “spettacolo” alternativo nei pressi del litorale villammarese. Purtroppo il tempo passa e le cose cambiano… Dall’idealismo del dilettante si è passati al materialismo dell’atleta (non in tutti i casi) per non dire al “fanatismo” di alcuni adepti… insomma “abuscare” tre set a zero sul campo sabbioso non significa aver perso la Coppa dei Campioni… è solo sport… spero. Mare news: L’aria di mare fa bene a grandi e piccini e, spesso, ci mette al riparo da i malanni del periodo invernale. Anche il sole durante la stagione estiva ci mette una pezza. Le ore migliori per gustare il mare sono quelle del primo mattino (8.00 – 11) mentre più afose e con il sole che batte a martello risultano le successive. L’aria di mare, carica di iodio, tempra il fisico e lo spirito, meglio se accompagnata da nuotate in acque linde e refrigeratrici in località ecologicamente sane e lontane da scarichi industriali. Passeggiate in barca completano l’opera. Notizie dal Monte Sirino: Il gruppo montuoso del Sirino-Papa, con i suoi 2.000 metri di altezz, è la seconda vetta dell’ Appennino meridionale. D’inverno la neve richiama folle di appassionati di sport invernali: funzionano diversi efficienti impianti di risalita, tra cui una moderna seggiovia a due posti che trasporta fino a quota 1.800 i discesisti più esigenti. Intorno al Laudemio, laghetto di origine glaciale, si sfidano invece gli appassionati di sci nordico e di fondo in particolare. Un rifugio attrezzatissimo, con ristorante, consente agli ospiti di rifocillarsi. Ma anche nelle altre stagioni la montagna, facilmente raggiungibile da Villammare, offre generose opportunità agli amanti della vita all’aria aperta. In primavera il risveglio della natura è imponente: cascate di acqua per lo sciogliersi della neve, alimentano quelli che saranno i più imponenti corsi d’acqua della regione Basilicata. D’estate è invece un naturale rimedio alla calura; i numerosi fontanili consentono sia scampagnate gastronomiche, che soggiorni in campeggio libero. Da metà estate fino ad autunno inoltrato, se la stagione è stata propizia, i cercatori di funghi si troveranno in un vero paradiso. A ottobre, infine, i boschi di castagno più in basso ricompensano generosamente chi vuole visitarli. L’asse Vibonati-Villammare: Continua l’incremento registrato negli ultimi anni di nuove costruzioni collocate nel territorio comunale vibonatese. Una maggiore densità di tale fenomenologia si registra nel territorio che divide gli agglomerati urbani storici di Vibonati e della frazione Villammare. Molti di questi nuovi edifici sono destinati ad attività commerciali o a semplici abitazioni per famiglie del luogo. Una certa percentuale di immobili sarà utilizzata da turisti che sceglieranno il golfo di Policastro come meta per le loro vacanze. Aumenta, dunque, anche se in misura lieve, la densità di popolazione del comune vibonatese. Un trend, questo, in crescita positivamente rispetto ad altri luoghi dove si registra, purtroppo, un calo dei residenti e un’emigrazione selvaggia. Capitello in lotta con il mare: Continua l’erosione delle coste lungo il litorale di Capitello. Da anni i vari operatori turistici della zona hanno notificato il problema alle autorità competenti in materia. Con l’avanzata del mare si riduce sempre più il territorio a disposizione della recettività turistica; inoltre numerose abitazioni ubicate nei pressi del litorale, sono sempre più esposte alla volontà dei flutti. Questa primavera il caos: una mareggiata ha danneggiato gravemente, nonostante le iniziative tecniche realizzate per la difesa del litorale, la carreggiata della statale 18 con rischio di crollo imminente. 10 volta scongelata e va consumata entro le 24 ore. Il sabato sera non bere alcool se devi guidare l’automobile. Vai piano e usa prudenza al volante… vuoi forse essere usato come concime per la terra prima del tempo ? PENSACI ! Egregio lettore, leggere un libro o, come stai facendo adesso, un giornale fa molto bene alla tua salute mentale e psicospirituale. Lo stesso discorso vale per la radio e i suoi programmi non musicali. Essere informati su quello che succede nella tua realtà locale è già un progresso culturale per il tuo futuro da “abitante attivo” del pianeta Terra nel terzo millennio. Pensaci ! (anche di notte) LA GAZZETTA DEL GOLFO Il nuovo foglio libero per una informazione indipendente e alternativa senza compromessi ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione italiana. PANZA EXPERIMENT …ATTENDENDO LA MAGNATORIA Si può ricongelare la carne scongelata ? La conservazione a -18° C assicura la difesa della carne dall’attacco di microrganismi capaci di sviluppare sostanze tossiche perché, durante il congelamento, viene loro sottratta l’acqua che si trasforma in ghiaccio. Ma non tutti i microrganismi muoiono durante la congelazione. Ciò significa che se la carne viene scongelata, i microrganismi si ritrovano di nuovo in presenza di acqua e si riproducono: un’eventuale ricongelazione tratterrebbe una quantità maggiore di microrganismi. Inoltre le vitamine presenti subiscono uno shock termico per cui vengono modificate, con effetti del loro assorbimento nel nostro organismo. Perciò non si deve ricongelare la carne una 11 LA RICETTA DI CUCINA PER LA FEMMINA “SFATIATA”… “Spaghetti al gorgonzola” Ingredient per 4 persone: 400 grammi di spaghetti o farfalle 200 ml di panna 100 gr di gorgonzola parmigiano grattugiato quanto basta Preparazione: sciogliere in un tegame con fondo alto il gorgonzola a fuoco moderato, quindi aggiungervi la panna e portare a ebollizione. Nel frattempo cuocere e scolare la pasta lasciandola leggermente scivolosa, poi condirla con la salsa precedentemente preparata e con il parmigiano. Servire caldo. ATTENZIONE: ATTENZIONE Questo giornale utilizza, oltre alla lingua italiana, per una scelta editoriale, anche termini “dialettali” per la conservazione della tradizione orale. Compie venti anni la prima emittente televisiva nata nel Golfo di Policastro con numeri 899, chat notturne, maghi e cartomanti vari a tutela dei propri telespettatori affezionati. Chi segue da anni l’emittente sa che in onda si può aspettare sempre qualcosa di nuovo ed originale. Telearcobaleno 1, la prima tv locale nata nel Golfo di Policastro, si appresta a festeggiare i venti anni di vita nell’etere. Dopo la creazione il 25 agosto 1985 dell’emittente radiofonica Radio Arcobaleno Uno, il primo segnale dell’emittente televisiva Telearcobaleno 1 veniva “sparato” nell’etere del Golfo esattamente il 9 ottobre 1988 con la trasmissione del primo monoscopio. (al centro della foto, il direttore generale e fondatore di telearcobaleno 1 Francesco Polito) Negli ultimi anni, l’emittente ha dedicato ampio spazio agli avvenimenti culturali del territorio informando l’utenza senza alcun tipo di censura, come da tradizione, lasciando tutti liberi di esprimere le proprie idee. Dal 2005 il palinsesto si è arricchito della programmazione nazionale del circuito PORT TV di Roma nelle ore della giornata non occupate da trasmissioni a diffusione locale. (Tiziana Colicigno, un volto noto della tv) Ad annunciarlo, con una punta di legittima commozione, sono i fratelli Francesco e Alessandro Polito, fondatore ed editore dell’emittente il primo, capotecnico dell’alta frequenza il secondo. (foto di gruppo di alcuni componenti dello staff) (Marianeve Riemma, speaker della tv) Con il 2008, oltre alle trasmissioni già in onda lo scorso anno, sono stati inseriti in palinsesto il settimanale “SUPER SEA” dedicato al mare, alla nautica e agli sport acquatici. Inoltre “HARD TREK” settimanale dedicato al motociclismo, superbike, enduro. Confermata quest’anno anche la messa in onda dei campionati italiano e americano di baseball seguitissimo dagli appassionati di questo sport e del tutto ignorato dalle emittenti televisive nazionali. La piccola tv, libera ed indipendente, trasmette da Villammare dalla storica sede di via Irace sui canali 43 e 55 UHF che coprono la zona del Golfo di Policastro ed aree limitrofe. Il palinsesto è ricco di programmi, soprattutto autoproduzioni con particolare riferimento agli abitati di Vibonati e Villammare. Le trasmissioni cercano di accontentare tutti i gusti e tutte le fasce di età. Per una precisa scelta editoriale non vanno in onda programmi 12 ALCUNI COLLABORATORI, CONDUTTORI E VOLTI IN ONDA SU TELEARCOBALENO 1 PER L’ANNO 2008… Luciano Da Canal Valeria Vittorini Katiuscia Laneri Fabrizio Salce Valentina Palma Giovanna De Sio Marianna Montella Giò Di Sarno Sito internet: www.telearcobaleno.it Roberta Fossile 13 Villammare festeggia la sua protettrice Come ogni anno si festeggia la prima domenica di giugno la Madonna di Portosalvo nel centro balneare del Golfo. La Madonna di Portosalvo, è stata eletta protettrice del borgo marinaro perché, si narra, apparve ad alcuni pescatori durante una tempesta in mare indicandogli la via della salvezza dalla furia di Nettuno. Nel centro del paese poi c’è la chiesa costruita in onore di Maria SS. di Portosalvo. E’ questa una festa suddivisa in due fasi. La prima domenica di giugno con la statua della protettrice portata in processione lungo le vie della cittadina; la seconda fase si celebra la seconda viene accolta, dopo la processione in mare, in una piccola cappella a picco sugli scogli, sita in località Marinella nel territorio villammarese. La sera i festeggiamenti continuano con la banda musicale che accompagna la statua della Madonna per le vie del paese, il concerto in piazza e i fuochi pirotecnici sull’acqua visibili da tutto il Golfo. Viabilità nel Cilento Con l’entrata in funzione , da qualche tempo, della superstrada “Cilentana” che collega il Golfo con il Cilento, molti problemi legati alla viabilità sono stati parzialmente risolti. Più vicini alle zone costiere le cittadini collinari del comprensorio. Ridotte le distanze tra il Golfo di Policastro e la zona del fiume Mingardo (Palinuro – Camerata – Centola). Bisogna fare ancora di più: mettere in assoluta sicurezza quei punti dell’asse viaria teatro di numerosi incidenti, putroppo anche mortali. Morigerati terra promessa E’ questo il periodo adatto per fare una capatina in quel di morigerati per visitare l’oasi naturalistica del WWF. I visitatori, dopo aver versato un piccolo contributo, saranno accompagnati dalle guide WWF lungo il sentiero naturalistico. L’oasi, geograficamente situata in una vallata tra gli abitati di Sicilì e Morigerati è caratterizzata da bellezze faunistiche che qui trovano il loro habitat naturale. Ma visitare l’oasi significa anche avre la possibilità d’inoltrarsi nelle grotte del Bussento ed ammirare i singolari fenomeni carsici che le caratterizzano. Consigliato, anche, il sentiero che costeggia il letto del fiume Bussento che qui sgorga dal sottosuolo, come il fiume Tagliamento, dopo essere precipitato negli abissi della terra nel territorio di Caselle in Pittari. Un’esperienza dell’oasi WWF di Morigerati da vivere lontano dai rumori e dallo smog di città nevrotica sempre più alienate. Ma Morigerati riserva altre sorprese. Qui è ubicato il Museo Etnografico ed è un’occasione irripetibile per tuffarsi nel mondo e nella storia di questo ridente paesino. Ideato e gestito da Modestina Clorinda Florenzano, il museo raccoglie strumenti, pezzi, arnesi e particolari della civiltà contadina, offrendo uno spaccato suggestivo e filologico della vita quotidiana degli agricoltori di un tempo. Curiosità gastronomiche e ricette di antichi sapori, profumi e atmosfere di una dignità perduta, fatta di duro lavoro e di un senso per la vita quasi mistico. Morigerati si raggiunge attraverso la superstrada bussentina, svincolo Sicilì; noi consigliamo ai turisti che scelgono il Golfo per la bella stagione, di farci un salto. VILLAGE su T.A.1 14 CONTATTO YPSILON Sei diventato nero di rabbia per un tuo problema e ti vuoi sfogare ? Sei un poeta incompreso non capito dai tuoi genitori ? Hai qualcosa da comunicare al popolo della tua terra ? Il tuo idolo è Emilio Fede ? Vuoi scrivere su un giornale ? Se rientri in una delle categorie di cui sopra e se non hai mai pensato, nemmeno per un attimo, di usare questo giornale per accendere il fuoco nel camino la sera o di usarlo quando la cartaigienica finisce nel bagno, allora sei pronto per il grande passo (senza ritorno). Si proprio così. Dal prossimo numero pubblicheremo, in uno spazio riservato, tutti gli articoli e le lettere che spedirete alle nostre segretarie (vedi foto) di redazione. Gli articoli saranno pubblicati nel limite della decenza; tutto il materiale inviato in redazione non sarà restituito. Gli articolisti dovranno indicare nome cognome e indirizzo per essere identificati e schedati. Le lettere anonime non saranno pubblicate ma utilizzate per accendere i fornelli in cucina. Gli interessati possono scriverci indirizzando tutto al recapito postale indicato a pagina 1. Occhio alla penna ! DILAGA LA FUNGOMANIA Li chiamano i “dannati del fungo”. Li vedi di buon mattino darsi appuntamento in luoghi riservati. Spesso calzano anfibi militari e, in alcuni casi estremi, la divisa mimetica. Sono cercatori di funghi, una vera razza dannata che ultimamente ha fatto proseliti in tutto il territorio cilentano. Partono di buon mattino, in gruppi ristretti o da soli e vanno alla ricerca di porcini, prataioli ed altri diversi tipi di fungo. Ogni bosco tra Tortorella Casaletto Spartano e Torraca viene setacciato con certosina cura da un vero esercito di cercatori. Ormai si fa a gara sul chi arriva “prima degli altri” altrimenti si torna a casa a mani vuote. Per tutti gli appartenenti a questo singolare club vale una regola ferrea: mai rivelare ad altri la localizzazione di posti ottimali per la crescita del simpatico abitante del sottobosco. E poi la caccia al fungo ha notevoli risvolti economici: sul mercato napoletano, in città, il porcino è valutato, come minimo, intorno ai 30 euro al chilo. Infine un avvertimento ai cercatori novizi: chi non conosce bene specie e qualità, rischia di portare a casa funghi velenosi, in alcuni casi si rischia la pelle. E’ consigliabile quindi affidarsi a mani esperte e non affollare, spesso inutilmente, i boschi della zona. 15 PARLA IL TECNICO a cura di Alessandro Polito Diffusori: dove si mettono ? Le casse acustiche dell’impianto Hi-Fi sono progettate per restituire nello spazio circostante l’effetto stereofonico. Il segnale acustico è diviso in canale destro e canale sinistro. Per poter godere della migliore riproduzione sonora occorre rispettare due accorgimenti e sono i seguenti: 1) posizionare i diffusori separati e simmetricamente rivolti verso il centro dell’ascolto; 2) sollevarli almeno a 60 centimetri da terra. Con tale configurazione l’ascolto risulterà ottimale con un suono pulito IL PROBLEMA SPAZZATURA a cura della redazione Esistono degli appositi contenitori per i rifiuti. Oltre alla raccolta differenziata che vede il comune di Vibonati come uno dei più puliti della regione Campania, ci sono dislocati lungo le vie del paese appositi contenitori per rifiuti “particolari”. Certo, il tipo pignolo si lamenterà per la mancanza dei contenitori per le scorie radioattive, però potrà utilizzare i contenitori per la raccolta del vetro, delle lattine, della plastica, delle pile e dei medicinali scaduti. Tutto questo a Villammare. Allora, caro il mio giovanottino, perché hai buttato sul marciapiede quella buccia di banana ? E’ vero, non siamo in Svizzera e non ti posso multare di 500 franchi (putroppo)…. però il paese è anche tuo… sei tu che ci vivi come me… o ti piace vivere in un “monnezzaro” ? Se è così… allora…. “scitti là !” ULTIMO AVVISO ALLA CLIENTELA DEL PIANETA TERRA… a cura di Antonio Lembo Camminando lungo la riva del mare del Golfo di Policastro non ci si accorge che il mondo è cambiato. L’acqua è chiara, l’odore è quello della sola salsedine, la voglia di tuffarcisi dentro è grande. Se però ci soffermiamo a pensare a tutto il resto del mondo, le prime immagini che ci appaiono sono quelle di fiumi coperti da schiume bianche di detersivi, mari neri di petrolio. Non è che tutto il resto del mondo sia proprio in queste condizioni, ma rischia di diventarci. Non possiamo assistere inoperosi alla distruzione del nostro mondo, sperando che qualcuno faccia qualcosa al nostro posto. Ognuno è tenuto ad operare e a vivere ecologicamente nel piccolo delle sue possibilità. I capi di stato, i governanti tramite la loro volontà di fare leggi che tutelino l’ambiente, devono gettare le basi per portare la Terra allo stato di decenni fa; è una cosa molto difficile perché gli interessi in gioco sono molti, come molte sono le parti che devono mettersi d’accordo. Ci stiamo giocando la terra, forse uno dei pochi pianeti che ha ospitato esseri viventi capaci di ragionare, di amare, di commuoversi, però anche capaci di ferirla. Da non dimenticare un’altra capacità dell’uomo: quella di essere egoista. Ed ecco che entriamo in un discorso che per quanto semplice possa apparire è ricco di intrecci e sfaccettature. E’ insita nella natura dell’uomo la volontà di ottenere tutto quello che serve per soddisfare i propri bisogni e per raggiungere tali obiettivi, l’uomo non terrebbe conto dei bisogni degli altri se non entrasse in gioco la morale… ma questo è già un altro discorso. (la redazione agricola ringrazia a nome dei coccodrilli e cercopitechi dell’Amazzonia) 16 di Francesco Polito La precarietà è un grande problema della nostra società post industriale. Al di là delle facili strumentalizzazioni, è una situazione le cui conseguenze non sono solo economiche e sociali. Si aggiungono quelle legate alla singola persona e famiglia, soprattutto psicologiche, che rendono problematica la contingenza in cui, ormai, in tutti i paesi avanzati, siamo costretti a vivere. Analizzando i dati Istat, riferiti all’anno 2006, scopriamo che sono 2 milioni e 163 mila il numero degli italiani con uno stipendio che oggi c’è e domani non si sa. Si tratta del 13 per cento del totale degli occupati, è una percentuale molto elevata che, però, se rapportata, per esempio, con la Spagna dove il rapporto fra i precari e il totale dei lavoratori occupati sfiora la soglia del 34 per cento, lascia pensare. In Spagna si vive meglio che in Italia… nonostante le statistiche ! Questo non deve consolarci o demoralizzarci ; in Italia le fasce più colpite dal precariato sono i giovani e le donne. Dunque, i problemi si accumulano dove già esistono e persistono. Purtroppo il fenomeno pare non attenuarsi, anzi i tanto auspicati correttivi non sembrano essere ancora del tutto sufficienti. Non si riesce a risolvere il problema nel breve periodo, non si arriva ad estirparlo alla radice. Per superare l’abuso del precariato, da molti contestato da altri osannato, per garantire quella flessibilità occupazionale, tanto ricercata dalle aziende, per far fronte all’instabilità dei mercati e della domanda, è tempo di ricercare altri strumenti veramente efficienti garantendo azioni concrete di solidarietà per le componenti più deboli della società. Un altro dato allarmante dell’Istat indica che tra i 30 e i 39 anni l’incidenza delle lavoratrici in una situazione di precariato è quasi il doppio di quella maschile: il grido di allarme sul precariato si alza ancora più forte e alto. Quando la precarietà del lavoro non permette ai giovani di costruire una loro famiglia, lo sviluppo autentico e completo della società risulta essere seriamente compromesso. Oggi, vista la situazione, la domanda è: abbiamo superato il punto di non ritorno oppure c’è ancora una speranza ? Alla fine di una giornata trascorsa in ufficio in una qualsiasi metropoli, da New York a Tokyo, da Brasilia a Londra, non c’è migliore medicina di un buon viaggio di purificazione in quel di Tortorella. L’aria di Tortorella è benefica, oltre che per il corpo anche per lo spirito. Ma a Tortorella di buono non c’è solo l’aria; lungo la strada che conduce al borgo storico, sono dislocate numerose sorgenti di acqua cristallina proveniente dai monti circostanti. Tortorella è un’oasi di pace tra i monti, quasi distaccata dai problemi quotidiani del mondo, un paese carico di misticismo e antichi sapori, un legame con gli echi del passato. Per il prossimo futuro sono previste alcune sagre a base di salumi locali e vino delle campagne circostanti. Approfittatene….. In un paesaggio ampio e vario spicca la cittadina di Tortorella. Venne fondata nel lontano 950 da alcune famiglie di Tortora in provincia di Cosenza, che vi giunsero per sfuggire alle barbarie dei pirati. E Tortorella della sua origine porta il nome: infatti così si dice in latino piccola tortora. Fin dalla costituzione del borgo montanaro tortorellese tanti accorgimenti protettivi furono presi a difesa della città. Ancora oggi appaiono porzioni delle mura di cinta e le due porte-ingresso, mentre a testimonianza di una vita attiva profondamente vissuta vi troviamo la Chiesa madre della Collegiata del 1069 e numerose altre, il palazzo marchesale con il caratteristico pozzo. A cornice di tanta storia vi è l’immensa campagna verde, l’aria pura risanatrice e fra tanta bellezza spunta qualcosa di strano. Sono le cosiddette “Rocche”, fenomeni carsici che offrono cubiformi cavità di scoscendimento. Vivere a Tortorella è l’ideale per chi vuole trascorrere una vita tranquilla, non afflitto dai tempi della città e non avvelenato dai vapori che smog ed altri residui industriali offrono al polmone umano. Vivere a Tortorella significa ritornare alla natura, ai primordi, contemplare il mondo con occhio distaccato, lasciare che gli eventi facciano il loro corso, gustando al massimo ciò che questo luogo, nascosto accuratamente tra i monti, sa offrire al nuovo arrivato. 17 Vibonati con 1.700 abitanti (esclusa Villammare) presenti all’ultimo contrappello dell’Istat, sorge sulla sommità di una collina che domina una vallata lussureggiante di verde. Tuttavia, nell’epoca preromana il mare giungeva sino ai piedi di questa collina, formando una profonda e stretta insenatura che dava asilo ad un grosso numero di navi e perciò era un attivo centro commerciale. Con il tempo l’insenataura si è andata riempiendo di detriti accumulati dalle acque provenienti dai monti ed oggi, dalla zona più bassa del borgo vibonatese fino al mare passa qualche chilometro. Pare che Vibonati, secondo alcune fonti storiche, sia stata fondata dai Fenici di Tiro, sconfitti da Alessandro il Grande, che apprezzarono la zona per la fertilità dei campi e la ricettività litoranea. Ai Fenici succedettero i Siculi, i Lucani, i Romani e poi le invasioni barbariche, la dominazione longobarda, le incursioni e i saccheggi dei Saraceni, il dominio dei Saraceni, il dominio dei Normanni. In una nazione dilaniata dalla crescente disoccupazione e dalle tasse di uno stato troppo lontano dai bisogni della popolazione, cresce il bisogno, soprattutto in riferimento all’occupazione giovanile, di trovare uno sbocco a livello occupazionale. Da un’attenta analisi di mercato, svolta nei giorni scorsi, emerge una novità. C’è fame di pecorari esperti in materia, in un territorio prevalentemente agricolo come quello del Mezzogiorno d’Italia. Un mestiere, quello del pecoraro, non molto difficile ma che richiede una certa esperienza ed una adeguata preparazione. Noi invitiamo, pubblicamente, la scuola italiana a preparare i giovani studenti per lo sbocco lavorativo del domani. Anche se le pecore ed i montoni sono venduti a mezzo internet, dopotutto, devono essere sempre accompagnati al pascolo ed accuditi. Ancora noi non possiamo degustare software e mouse (magari qualche mensa alla Nasa ha offerto tale pasto) ma siamo costretti a degustare agnello, agnellone e capretto. Ecco quindi l’importanza di fare il pecoraro oggi: un mestiere assicurato, un futuro garantito. La scuola dovrebbe modificare le proprie ore di lezione con una nuova e definitiva riforma. Corsi organizzati per portare al pascolo il gregge, come addestrare il cane pastore, tecniche di mungitura vacca, metodologia applicata per i formaggi, la tosatura, erbe da pascolo. I compiti mensili dovrebbero essere basati sulle tecniche di controllo del gregge mentre, alla fine del corso, la prova di stato dovrebbe essere basata sulla pianificazione di una giornata al pascolo. Certo, non tutti hanno la vocazione per il mestiere del pecoraro ma con un po’ di buona volontà tra letame, linfa vitale della natura e sterpaglia della macchia mediterranea fare questo tipo di mestiere affascinerà molti. Noi, dal canto nostro, come redazione agricola della Gazzetta, ci siamo adeguati ai tempi e, oltre a costruire pezzo dopo pezzo questo giornale, coltiviamo, nei ritagli di tempo, ravanelli e agli-porri per prepararci al futuro in maniera adeguata ed al passo con i tempi….. tempi moderni. Spunti di riflessione Non sarà il Corriere della Sera o La Gazzetta dello Sport ma l’importante è esistere, essere in edicola o in mano allo strillone che lo spaccia in mezzo alla strada. strada. Sguazzare nelle edicole è sempre difficile, schiacciati dai colossi dell’informazione. Ma i colossi non potranno mai racimolare quelle notizie di “quartiere” che un giornale ultralocale come il nostro riesce a reperire. Le duemila lire che ti abbiamo abbiamo “estorto” nel lontano 1998 quando abbiamo deciso di creare questo foglio, sono servite per lo sviluppo delle nostre molteplici iniziative. Se vuoi creare sviluppo nel Golfo continua a foraggiarci..... 18 a cura di Marianeve Riemma ADELE ADKINS HA VINTO UN “ BRIT AWARDS” A SOLI 19 ANNI ! Adele, perché è così che si fa chiamare (odia il cognome!), appartiene a quella schiera di fanciulle del pop britannico etichettate come le nuove baby pop star da Lily Allen a Kate Nash e Amy Duffy, la gallese nonché sua rivale! IL Times l’ha definita la nuova << Amy Winehouse>>, però la vita <<maledetta>> della cantante “Rehab” non si addice ad Adele, la promessa della musica inglese. Non fa uso di droghe e vorrebbe smettere di fumare, va pazza per le canzoni sentimentali e scrive solo quando è depressa. I brani del suo primo album sono “19” proprio come i suoi anni e parlano tutti d’amore. Le canzoni sono un po’ tristi, parlano di tradimenti e sconfitte sentimentali. Il singolo <<Chasing Pavements>> che ha portato l’album ai primi posti della classifica è autobiografico ed è un inno alla fine di un amore. In “Daydreamer” invece, si spinge oltre e canta del suo amore per un ragazzo bisessuale. Prodotto dallo stesso Mark Ronson, della Winehouse. Pubblicato da poco in Gran Bretagna è salito subito al primo posto. Adele ( vedi foto in basso a destra) vive ancora con la mamma nel quartiere londinese Tottenham. Il papà non l’ha mai conosciuto. Si è esibita per la prima volta a quattordici anni e ha deciso subito che da grande avrebbe fatto la cantante. Si ispira a Etta James ed Ella Fitgerald e da piccola ascoltava, Cèline Dion, mentre adesso ascolta: Girls Aloud , Kylie Minogue, Spice Girls e Mika. Pelle eterea e occhi smeraldo il tutto messo su un corpo dalle forme morbide, infatti ha confessato senza imbarazzo di portare la taglia 46, nonostante vivesse in un paese dove le coetanee sono ossessionate dalla taglia 36! Una miscela accattivante proprio come la sua voce nera, in contrasto con la sua pelle! Difficile da capire perché riesce a fondere diversi stili, facendo della sua voce un timbro unico e irripetibile. VILLAMMARE CHE LAVORA: Franco Natale, colui che “nutre” il paese. Grazie a nome di tutti ! Arte Contemporanea: matita di Max Colicigno 19 L’angolo della poesia --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Occhi Occhi di sole Semplicità e dolcezza Quanto mi fai ridere ! Le tue parole chiare e leggere Miele per le mie labbra Miele per i miei occhi Semmai mi vorrai ancora Io ci sarò sempre per te…… Ti aspetto…… (Marianeve Riemma) --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “ Le tue mani ” Il contatto è immediato, non è una bella mano, è nella norma. Le dita corte e un po’ cicciotte e unghia ben curate. Lo spessore è forte, la stringo e mi accorgo che è ruvida, a tratti screpolata. Insisto nel toccarla e attraverso i suoi occhi, vedo un campo di grano, tante spighe di un giallo luminoso, una sensazione di libertà, mi giro e vedo degli uliveti e ancora più giù un colore diverso, un violaceo e intravedo dei cappelli di paglia muoversi tra i vigneti. Apro gli occhi, i ricordi arrivano subito nella mia buttoo dentro il mio viso e le guance testa velocemente. Lo guardo stringo di più le sue mani e un misto di caldo e godimento. Ci butt diventano rosse, la pelle si irrita, però mi piace lo stesso. Ho di nuovo le sue mani nelle mie e stranamente sono imbarazzata per quello che c'è stato e hanno fatto quelle mani. Guardo e tocco il centro delle sue mani e ci sono tante linee che si incrociano, altre si mescolano sembrano strade e ognuna porta dove io non posso arrivare. Marianeve Riemma 20 LA CONCESSIONARIA GOLFONETWORK RINGRAZIA TUTTI GLI SPONSOR CHE HANNO CREDUTO NEI NOSTRI PROGETTI… ECCONE ALCUNI FRA I TANTI: PIANIFICA LA TUA PUBBLICITA’ SUI NOSTRI MEDIA Per ulteriori informazioni: [email protected] www.golfonetwork.com Tel. 0973/091001 – 333/3585328