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eccoli qui sempre loro!

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eccoli qui sempre loro!
edizione I – anno 2008 – testata aperiodica – distribuzione gratuita
ECCOLI QUI
SEMPRE LORO!
edizione I – anno 2008 – testata aperiodica – distribuzione gratuita
supplemento di informazione aziendale, a cadenza irregolare,
dell’emittente televisiva TELEARCOBALENO 1 e del portale
GOLFONETWORK.
Prodotto editoriale non periodico ai sensi della legge 62/01 art.1
Edizioni: Associazione Arcobaleno Uno Broadcasting
Via Irace n. 20 cap 84070 Villammare (Salerno) Tel. 0973/365156
Iscrizione R.O.C. Registro Operatori Comunicazioni N. 11114
presso l’AGCOM
La Gazzetta del Golfo
Direzione, Redazione, Amministrazione:
Via Irace n. 20 int. 2 cap 84070 Villammare (Salerno)
Pubblicità: Concessionaria Golfonetwork 0973/091001
Editore/Direttore generale: Francesco Antonio Polito
Supporti tecnologici di stampa: Alessandro Polito
Redazione:
Giovanni Bianco
Sergio Bucci
Massimo Cerquaglia
Claudio Colicigno
Massimo Colicigno
Tiziana Colicigno
Giuseppe Ferri
Rosa Giannone
Lello Giglio Cobuzio
Antonio Lembo
Mirko Melone
Biagio Polito
Daniele Ricciardi
Antonio Ricciardelli
Marianeve Riemma
Giovanna Tammaro
Si ringraziano tutti i collaboratori esterni
La collaborazione al giornale è a titolo gratuito. Per scrivere alla redazione: [email protected]
Ogni redattore è responsabile dei propri articoli e rispecchiano esclusivamente il pensiero dell’autore.
Struttura redazionale a carattere piramidale, gerarchicamente organizzata.
Stampa: MULTIMEDIA PUBLISHING S.r.l. – MILANO -
Villammare – canali 43 – 55 UHF
1
Questa nuova edizione della Gazzetta del Golfo si presenta notevolmente
rinnovata; non solo è stata scelta una nuova impostazione grafica, abbiamo
pensato di arricchire le varie categorie di questo giornale e di aggiungerne di
nuove. La Gazzetta si pone così all’insegna della continuità con le precedenti
edizioni “artigianali” ma, nel contempo, offre al lettore una vasta gamma di
informazioni e di proposte nuove ed alternative allo stesso tempo.
Non è solo questa, naturalmente, l’unica innovazione presente nella Gazzetta,
ma lasciamo a Voi il piacere, pagina dopo pagina, di scoprire le altre.
Buona lettura e buon divertimento !
Francesco Polito
2
di Alessandro Polito
Ottobre 2008. E' questo il mese che l'Authority per le Comunicazioni ha fissato, mese in cui
saranno impedite definitivamente tutte le chiamate a numerazioni telefoniche a valore
aggiunto (899, 199, i nuovi pericolosi "satellitari", ecc.).
Non molto tempo fa già era stata stabilita una normativa quasi analoga, su cui però numerosi
gestori avevano ottenuto deroghe temporali per motivi tecnici.
Da marzo 2008, per gli utenti telefonici di tutti i gestori, è possibile ottenere gratuitamente la
disabilitazione della linea fissa verso tutti i numeri speciali, come i satellitari 00881, 00883, i
numeri 899, 199, ecc.
Attraverso un apposito “Pin” l'utente può disabilitare ed eventualmente riattivare, sempre
gratuitamente, questi servizi.
Dal prossimo ottobre, invece, tutti i numeri speciali saranno disabilitati definitivamente,
tanto per gli utenti fissi quanto per quelli mobili. Chi vorrà chiamare queste numerazioni
dovrà fare una richiesta scritta al gestore. La normativa sarà quindi estesa anche a tutti i
numeri satellitari, che sono stati quelli che hanno dato i maggiori problemi negli ultimi
tempi.
Questo dovrebbe porre un freno al dilagare delle bollette stratosferiche che in passato hanno
fatto capolino nelle case di molti italiani, in alcuni casi anche di italiani che internet non lo
usavano affatto.
Alcune considerazioni: se la delibera sarà resa esecutiva fino in fondo (?), così facendo sarà
fortemente penalizzato (se non eliminato) un intero settore: quello dei micropagamenti e dei
pagamenti via telefono…
In Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca questi servizi ci sono e
sembrano funzionare, e i criminali, che pure ci sono, vengono solitamente perseguiti e
arrestati.
In Italia pare invece che si passi dalla infinita tolleranza alla tolleranza zero....
Forse tra qualche anno sarà vietato anche usare le carte di credito, visto che molte truffe si
stanno spostando su questo versante…
Da precisare inoltre che queste numerazioni a valore aggiunto vengono concesse alle aziende
e ai “centri servizi” da parte di società di telecomunicazioni italiane e, in caso di truffa,
sarebbe banale intervenire, bloccando i pagamenti verso i centri servizi o verso le aziende
truffaldine e risarcire i malcapitati. Invece no, si preferisce il taglio netto, causando disagi
anche a chi usa queste numerazioni onestamente (si pensi ad esempio alle difficoltà che si
troveranno ad affrontare i centri di assistenza di molte case produttrici di notebook che
fanno uso della numerazione 199 (Acer, Asus ecc), ai corrieri (Tnt), ad alcuni grossi centri
commerciali, centri di servizio, ecc.)...
In soldoni, invece di punire i truffatori si punisce l’intero sistema di pagamento. Il risultato? I
grandi truffatori saranno costretti a trovare metodi sempre più subdoli per raggirare il
prossimo. E per chi lavora onestamente con queste numerazioni nessuna agevolazione….
Va comunque sottolineato che questo è un film per certi versi già visto in passato con la
disabilitazione degli 144, poi però misteriosamente “ricomparsi” sotto forma di 899. Dopo il
fatidico ottobre 2008 dovremo quindi aspettarci ancora una volta nuove misteriose
numerazioni a valore aggiunto, forse dal prefisso 6-1-…. ?
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di Marianeve Riemma
Sono sempre più numerose le fiamme che devastano l’Italia, soprattutto in Campania gli
incendi hanno colpito la costa del Cilento, in provincia di Salerno nell’estate dello scorso
anno.
Nel mese di agosto sul Monte Bulgheria andò a fuoco una vasta area di bosco.
Secondo alcuni villeggianti in vacanza a Scario, località ai piedi del monte ed una delle
principali mete turistiche, l’incendio fu di tipo doloso.
“Abito a Scario da oltre 20 anni”, raccontava un medico della zona “ non mi è mai capitato di
vedere tanti incendi come quest’anno. Ringraziamo il cielo che non ci sono stati danni alle
persone”. Pur tenendo conto del caldo torrido dell’ estate del 2007 e di qualche giornata
ventilata, le cause furono molteplici. Le fiamme interessarono anche una parte di territorio a
ridosso della cittadina di Sapri.
Stessa situazione in Basilicata esattamente a Maratea, la perla di questa regione che fu
devastata per più giorni da diversi roghi.
Ancora fiamme in provincia di Benevento a Sant’Agata dei Goti, Vitulano, Santa Croce,
Taurasi, e in provincia di Avellino a Solofra dove i vigili del fuoco furono impegnati per
diverse ore.
Inoltre l’Anas ordinò di chiudere per ore un tratto della Salerno-Reggio Calabria poiché le
fiamme toccarono la zona di Falerna e Rogliano in Calabria.
Nell’estate 2008 dovremo rivedere questi tristi spettacoli ? Speriamo proprio di NO !
SORGENTE LOCALE
Continua ad attirare l’attenzione di numerosi turisti la frazione Battaglia di Casaletto
Spartano. Nella frazione è ubicata una sorgente d’acqua dagli effetti salutari. Indicata
per le diete povere di sodio. Battaglia nel 2008 come Fiuggi ?
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di Antonio Lembo
E’ giusto che ci siano le ingiustizie perché solo vivendo in un mondo ingiusto si può cogliere
ed apprezzare il vero senso della giustizia ( frase discutibilissima ). Ci sono vari tipi di
ingiustizie, oggi tratteremo della disparità di trattamento a fronte di una giusta equa
aspettativa. Dopo anni di ricerche ho finalmente scoperto perché in Italia è necessaria la
permanenza di diversi tipi di imposta: per far rientrare nella normalità la disparità di
trattamento. Ormai, per lo Stato italiano, siamo diventati più importanti nella nostra qualità
di contribuenti che di cittadini ed è giusto che sia così perché contribuire è un sacrosanto
dovere. Nell’espletamento di un proprio dovere il cittadino deve avere la possibilità di
rivendicare i propri diritti. Nel nostro caso ritengo che chi paga le "tasse" abbia il diritto di
pretendere una parità di trattamento in funzione della propria capacità contributiva. Sono
convinto che per raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale sia necessaria l’istituzione di una
sola imposta; che sia gravante sul reddito o sui consumi non ha importanza. In realtà esiste
già un’imposta teoricamente giusta ed è rappresentata dall’IRPEF: l’imposta sul reddito delle
persone fisiche. Essa colpisce il reddito prodotto da ogni persona fisica e potrebbe sostituire,
con le opportune modifiche, tutte le altre imposte e tasse. A volte l’Irpef è pericolosa ed
esagera: a) diventa ingiusta quando si propone di tassare anche redditi inesistenti quali la
rendita catastale b) diventa manovrabile per quanto concerne le detrazioni di imposta e gli
oneri deducibili che, però, se usati bene possono renderla più equa.
L’esistenza di un numero eccessivo di "tasse" mi fa pensare ad uno Stato che cerca di
raccattare in tutti i modi possibili ( alla cecata) i soldi dei cittadini. In questo modo ammette
la sua incapacità di far pagare una sola imposta a tutti e in modo equo, attuando una seria e
appurata lotta all’evasione fiscale. Il risultato di questa incapacità è l’istituzione e l’aumento
inevitabile, in questi ultimi anni, delle imposte che colpiscono il patrimonio, in special modo
quello immobiliare. Un fisco che si accorge di fallire nella giusta tassazione di tutti i redditi
corre ai ripari istituendo l’ICI delegando ai Comuni il compito di spremere quanto più
possibile i contribuenti che difficilmente riescono a nascondere al fisco un appartamento di
100 metri quadri.
Su tre persone due pagano le "tasse" anche per l’altra che non le paga. Chi non le paga è
contento, chi le paga non è poi tanto orgoglioso ed in fondo si sente un po’ fesso. C’è disparità
di trattamento tra un impiegato che "paga le tasse" ed un commerciante che "paga le tasse".
Tutti e due si alzano la mattina alle 7.00, lavorano per sette ore al giorno. A fine anno tutti e
due hanno guadagnato 40 milioni. L’impiegato su quei soldi ci paga l’Irpef, il commerciante ci
paga l’Irpef e anche l’Irap. Non dico che anche l’impiegato debba pagare l’Irap, per carità, ma
almeno non facciamola pagare nemmeno al commerciante. Il commerciante e l’impiegato che
"pagano le tasse" si sentono un po’ fessi, soprattutto se pensano che da qualche altra parte c’è
un furbo che ride alle loro spalle. Il furbo giustifica se stesso pensando a tutto quello che il
suo Stato gli promette e non fa. Ritengo che se tutti noi per un anno facessimo il sacrificio di
comportarci da fessi sicuramente avremmo gettato le basi per ottenere una, finora solo
sognata, parità di trattamento fiscale e potremmo, di conseguenza, rivendicare ad alta voce,
senza preoccuparci di nascondere gli scheletri nel cassetto, i nostri diritti di onesti cittadini.
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di Mirko Melone
Prefazione: Salve e benvenuti su questa nuova rubrica. Da oggi e per i prossimi numeri Vi
parlerò della rete internet, della storia, di ciò che può offrire, del suo sviluppo e Vi segnalerò
anche dei siti dove potrete andare a curiosare, parleremo dei vari linguaggi che sono usati per la
programmazione delle pagine web (pagine multimediali che sono visualizzate dal vostro PC
ovvero il WWW), inoltre parleremo dell’HTML.
Cos’è Internet e come collegarsi:
Internet è una rete di computer, un insieme di computer collegati l’uno all’altro tramite degli
appositi cavi. Il fatto che questi computer siano collegati permette, ad una persona che possa
accedervi di:
1) Spedire messaggi a persone che utilizzano altri computer (posta elettronica alias e-mail)
2) Partecipare a discussioni con altre persone collegate in rete su temi specifici (gruppi di
discussione alias newsgroup);
3) Consultare o, come si suol dire, “navigare” tra documenti contenuti in vari computer
(World Wide Web alias “WWW” alias “WEB”). Questi documenti si chiamano pagine web e
hanno la particolarità di essere collegati tra loro. Da qui deriva l’uso del termine “navigare in
internet”: ad esempio, con un semplice click, è possibile saltare da un documento all’altro
seguendo un filo logico. Molti pensano erroneamente che INTERNET e il WWW siano la
stessa cosa: in verità il WWW è solo uno dei tanti servizi che offre INTERNET.
4) Scaricare programmi o file presenti su altri computer (File Transfert Protocol alias FTP)
5) Ascoltare la radio e vedere la televisione, controllare a distanza sistemi elettronici complessi
Inoltre, con internet, si possono fare tante altre cose come le operazioni bancarie e visite
mediche a distanza.
Come avviene tutto ciò? Si scelgono, tra i computer che compongono la rete, dei computer
particolari, i cosiddetti Server (servitori, commessi) o ISP (Internet Service Provider) che
forniscono uno o più suddetti servizi; ecco allora i server per la posta elettronica, server per le
news, server per il WWW , eccetera. Per accedere a questa grandissima rete bisogna avere un
PC (Personal Computer), un Modem, una linea telefonica e un ISP ovvero dovrete fare un
abbonamento presso questo ISP il quale vi permetterà di entrare in rete. Fra i più conosciuti
troviamo Telecom, Cheapnet, Tiscali. Oltre ad un PC, un modem e ad una linea telefonica per
visionare le pagine web ci serviranno anche dei software che sono chiamati “BROWSER”, il
medesimo software altro non fa che interpretare i linguaggi utilizzati per creare le pagine del
web per poi decodificarle e renderle visibili sul pc in formato grafico, con foto e tante altre
cose. Fra i più famosi ci sono il Browser della casa Microsfot “Internet Explorer”, “Firefox”
ed “Opera”.
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IO LEGGO LA GAZZETTA DEL GOLFO E TU ?
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Da quanto è stato istituito il Parco nazionale del Cilento sembrano non finire i
problemi ad esso collegati. L’ultima diatriba vede su due fronti contrapposti
gli agricoltori e i cacciatori della zona. L’Ente Parco aveva, in un recente
passato, distribuito sul territorio numerosi cinghiali per il ripopolamento
della specie. I cinghiali, trovandosi a proprio agio, si sono moltiplicati con un
ritmo inaudito creando moltissimi problemi agli agricoltori danneggiando le
colture dei terreni della zona. In particolare, questo fenomeno, ha
interessato, oltre ad alcuni comuni ricadenti nel Vallo di Diano, anche i
territori di Casaletto spartano e Tortorella. Il problema è stato preso in
considerazione dagli organi direttivi dell’Ente Parco che ha predisposto delle
contromisure mirate alla eliminazione di questa spiacevole situazione.
La redazione
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Villammare sorge sulle coste del mare Tirreno nello splendido golfo di Policastro.
Anticamente era denominata “Petrasia”, toponimo di origine greca, che stava ad indicare un
gruppo di case costruito nei pressi del mare. La sua fortuna, il suo sviluppo (in riferimento
alle zone limitrofe) , è cominciata negli anni cinquanta con un rapidissimo sviluppo urbano,
che ha occupato tutta la zona alle spalle del vecchio centro marinaro che oggi, con il suo bel
lungomare, rappresenta una delle zone più belle del paese. Al centro di Villammare spicca la
chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, la cui statua, ogni anno durante la seconda
domenica di agosto, viene condotta per mare in processione. Da ammirare, inoltre, la torre
Petrosa risalente ai primi del seicento. Il paese continua ancora la sua tradizione marinara
intrapresa moltissimi anni fa, grazie alla presenza di un gruppo di pescatori… in via di
estinzione. Infine la cittadina villammarese è bagnata dal torrente Rio Cacafava che non sarà
certo il Rio delle Amazzoni ma è pur sempre un Rio… a diffusione locale.
Lasciamo allo storico e al visitatore-turista la scoperta di nuove curiosità e bellezze
paesaggistiche che caratterizzano la nostra ridente cittadina.
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DENTRO LA NOTIZIA (a cura della redazione)
Recuperato il Marinella: Dopo anni di totale abbandono è stato ristrutturato il parco “Marinella” di
Villammare. L’operazione di recupero che ha visto impegnati un gruppo di volontari, in collaborazione
con il comune di Vibonati, ha utilizzato risorse umane del luogo per l’ottimizzazione del sito Marinella.
Le aiuole sistemate, diversi tipi di vegetali messi a dimora, l’illuminazione reimpostata e il “sentiero del
passeggio” ristrutturato consentono, oggi, al Parco Marinella, di integrarsi con gli altri siti comunali
adibiti allo svago del residente e alla recettività locale del turista. Adesso salvaguardiamo questa
terrazza sul golfo dai soliti vandali che, all’inizio degli anni novanta, distrussero tutti i lampioni del
parco e non abbandoniamo al suo destino questo patrimonio ecologico, proprietà di tutti.
Beach volley a Villammare: La Beach Volley villammarese emanò i suoi primi vagiti alle sponde del
torrente Cacafava, nei pressi della foce, negli anni 1987-88. I primi giocatori che, considerata l’epoca,
parteciparono ai primi esperimenti pallavolistici (di cacafavariana memoria) diventarono, col tempo,
gli esponenti di spicco di squadre di beach volley e di pallavolo che, anche a livello di campionati
riconosciuti ufficialmente dalla FIPAV, portarono nel Golfo numerosi trofei e riconoscimenti. Ai primi
pionieri si aggiunsero, intorno al 1991, le nuove generazioni da dove spuntarono nuovi talenti cresciuti
in zona e che, ancora oggi, giocano in diverse squadre. Da quelle primordiali esperienze scaturì
l’organizzazione di tornei locali estivi che, anche nel 2008, offrono uno “spettacolo” alternativo nei
pressi del litorale villammarese. Purtroppo il tempo passa e le cose cambiano…
Dall’idealismo del dilettante si è passati al materialismo dell’atleta (non in tutti i casi) per non dire al
“fanatismo” di alcuni adepti… insomma “abuscare” tre set a zero sul campo sabbioso non significa aver
perso la Coppa dei Campioni… è solo sport… spero.
Mare news: L’aria di mare fa bene a grandi e piccini e, spesso, ci mette al riparo da i malanni del
periodo invernale. Anche il sole durante la stagione estiva ci mette una pezza. Le ore migliori per
gustare il mare sono quelle del primo mattino (8.00 – 11) mentre più afose e con il sole che batte a
martello risultano le successive. L’aria di mare, carica di iodio, tempra il fisico e lo spirito, meglio se
accompagnata da nuotate in acque linde e refrigeratrici in località ecologicamente sane e lontane da
scarichi industriali. Passeggiate in barca completano l’opera.
Notizie dal Monte Sirino: Il gruppo montuoso del Sirino-Papa, con i suoi 2.000 metri di altezz, è la
seconda vetta dell’ Appennino meridionale. D’inverno la neve richiama folle di appassionati di sport
invernali: funzionano diversi efficienti impianti di risalita, tra cui una moderna seggiovia a due posti
che trasporta fino a quota 1.800 i discesisti più esigenti. Intorno al Laudemio, laghetto di origine
glaciale, si sfidano invece gli appassionati di sci nordico e di fondo in particolare. Un rifugio
attrezzatissimo, con ristorante, consente agli ospiti di rifocillarsi. Ma anche nelle altre stagioni la
montagna, facilmente raggiungibile da Villammare, offre generose opportunità agli amanti della vita
all’aria aperta. In primavera il risveglio della natura è imponente: cascate di acqua per lo sciogliersi
della neve, alimentano quelli che saranno i più imponenti corsi d’acqua della regione Basilicata.
D’estate è invece un naturale rimedio alla calura; i numerosi fontanili consentono sia scampagnate
gastronomiche, che soggiorni in campeggio libero. Da metà estate fino ad autunno inoltrato, se la
stagione è stata propizia, i cercatori di funghi si troveranno in un vero paradiso. A ottobre, infine, i
boschi di castagno più in basso ricompensano generosamente chi vuole visitarli.
L’asse Vibonati-Villammare: Continua l’incremento registrato negli ultimi anni di nuove costruzioni
collocate nel territorio comunale vibonatese. Una maggiore densità di tale fenomenologia si registra nel
territorio che divide gli agglomerati urbani storici di Vibonati e della frazione Villammare. Molti di
questi nuovi edifici sono destinati ad attività commerciali o a semplici abitazioni per famiglie del luogo.
Una certa percentuale di immobili sarà utilizzata da turisti che sceglieranno il golfo di Policastro come
meta per le loro vacanze. Aumenta, dunque, anche se in misura lieve, la densità di popolazione del
comune vibonatese. Un trend, questo, in crescita positivamente rispetto ad altri luoghi dove si registra,
purtroppo, un calo dei residenti e un’emigrazione selvaggia.
Capitello in lotta con il mare: Continua l’erosione delle coste lungo il litorale di Capitello. Da anni i vari
operatori turistici della zona hanno notificato il problema alle autorità competenti in materia. Con
l’avanzata del mare si riduce sempre più il territorio a disposizione della recettività turistica; inoltre
numerose abitazioni ubicate nei pressi del litorale, sono sempre più esposte alla volontà dei flutti.
Questa primavera il caos: una mareggiata ha danneggiato gravemente, nonostante le iniziative tecniche
realizzate per la difesa del litorale, la carreggiata della statale 18 con rischio di crollo imminente.
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volta scongelata e va consumata
entro le 24 ore.
Il sabato sera non bere
alcool se devi guidare
l’automobile. Vai piano e
usa prudenza al volante…
vuoi forse essere usato
come concime per la terra
prima del tempo ?
PENSACI !
Egregio lettore, leggere un
libro o, come stai facendo
adesso, un giornale fa
molto bene alla tua salute
mentale e psicospirituale.
Lo stesso discorso vale per
la radio e i suoi
programmi non musicali.
Essere informati su quello
che succede nella tua
realtà locale è già un
progresso culturale per il
tuo futuro da “abitante
attivo” del pianeta Terra
nel
terzo
millennio.
Pensaci ! (anche di notte)
LA GAZZETTA DEL
GOLFO
Il nuovo foglio libero per una
informazione indipendente e
alternativa senza compromessi
ai sensi dell’articolo 21 della
Costituzione italiana.
PANZA EXPERIMENT
…ATTENDENDO LA
MAGNATORIA
Si può ricongelare la carne
scongelata ? La conservazione a
-18° C assicura la difesa della
carne
dall’attacco
di
microrganismi
capaci
di
sviluppare sostanze tossiche
perché,
durante
il
congelamento,
viene
loro
sottratta
l’acqua
che
si
trasforma in ghiaccio. Ma non
tutti i microrganismi muoiono
durante la congelazione. Ciò
significa che se la carne viene
scongelata, i microrganismi si
ritrovano di nuovo in presenza
di acqua e si riproducono:
un’eventuale
ricongelazione
tratterrebbe
una
quantità
maggiore di microrganismi.
Inoltre le vitamine presenti
subiscono uno shock termico
per cui vengono modificate, con
effetti del loro assorbimento nel
nostro organismo. Perciò non si
deve ricongelare la carne una
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LA RICETTA DI CUCINA
PER
LA
FEMMINA
“SFATIATA”…
“Spaghetti al gorgonzola”
Ingredient per 4 persone:
400 grammi di spaghetti o
farfalle
200 ml di panna
100 gr di gorgonzola
parmigiano grattugiato quanto
basta
Preparazione: sciogliere in un
tegame con fondo alto il
gorgonzola a fuoco moderato,
quindi aggiungervi la panna e
portare a ebollizione. Nel
frattempo cuocere e scolare la
pasta lasciandola leggermente
scivolosa, poi condirla con la
salsa
precedentemente
preparata e con il parmigiano.
Servire caldo.
ATTENZIONE:
ATTENZIONE
Questo giornale utilizza,
oltre alla lingua italiana,
per una scelta editoriale,
anche termini “dialettali”
per la conservazione della
tradizione orale.
Compie venti anni la prima emittente televisiva nata nel Golfo di Policastro
con numeri 899, chat notturne, maghi e
cartomanti vari a tutela dei propri telespettatori
affezionati. Chi segue da anni l’emittente sa che
in onda si può aspettare sempre qualcosa di
nuovo ed originale.
Telearcobaleno 1, la prima tv locale nata nel
Golfo di Policastro, si appresta a festeggiare i
venti anni di vita nell’etere. Dopo la creazione il
25 agosto 1985 dell’emittente radiofonica Radio
Arcobaleno
Uno,
il
primo
segnale
dell’emittente televisiva Telearcobaleno 1 veniva
“sparato” nell’etere del Golfo esattamente il 9
ottobre 1988 con la trasmissione del primo
monoscopio.
(al centro della foto, il direttore generale e fondatore
di telearcobaleno 1 Francesco Polito)
Negli ultimi anni, l’emittente ha dedicato ampio
spazio agli avvenimenti culturali del territorio
informando l’utenza senza alcun tipo di
censura, come da tradizione, lasciando tutti
liberi di esprimere le proprie idee.
Dal 2005 il palinsesto si è arricchito della
programmazione nazionale del circuito PORT
TV di Roma nelle ore della giornata non
occupate da trasmissioni a diffusione locale.
(Tiziana Colicigno, un volto noto della tv)
Ad annunciarlo, con una punta di legittima
commozione, sono i fratelli Francesco e
Alessandro Polito, fondatore ed editore
dell’emittente il primo, capotecnico dell’alta
frequenza il secondo.
(foto di gruppo di alcuni componenti dello staff)
(Marianeve Riemma, speaker della tv)
Con il 2008, oltre alle trasmissioni già in onda
lo scorso anno, sono stati inseriti in palinsesto il
settimanale “SUPER SEA” dedicato al mare, alla
nautica e agli sport acquatici. Inoltre “HARD
TREK” settimanale dedicato al motociclismo,
superbike, enduro.
Confermata quest’anno
anche la messa in onda dei campionati italiano
e americano di baseball seguitissimo dagli
appassionati di questo sport e del tutto ignorato
dalle emittenti televisive nazionali.
La piccola tv, libera ed indipendente, trasmette
da Villammare dalla storica sede di via Irace sui
canali 43 e 55 UHF che coprono la zona del
Golfo di Policastro ed aree limitrofe.
Il
palinsesto è ricco di programmi, soprattutto
autoproduzioni con particolare riferimento agli
abitati di Vibonati e Villammare.
Le
trasmissioni cercano di accontentare tutti i
gusti e tutte le fasce di età. Per una precisa
scelta editoriale non vanno in onda programmi
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ALCUNI
COLLABORATORI,
CONDUTTORI
E
VOLTI IN ONDA SU
TELEARCOBALENO 1
PER L’ANNO 2008…
Luciano Da Canal
Valeria Vittorini
Katiuscia Laneri
Fabrizio Salce
Valentina Palma
Giovanna De Sio
Marianna Montella
Giò Di Sarno
Sito internet:
www.telearcobaleno.it
Roberta Fossile
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Villammare
festeggia la sua
protettrice
Come ogni anno si festeggia la prima domenica di giugno la Madonna di Portosalvo nel centro
balneare del Golfo. La Madonna di Portosalvo, è stata eletta protettrice del borgo marinaro perché, si
narra, apparve ad alcuni pescatori durante una tempesta in mare indicandogli la via della salvezza
dalla furia di Nettuno. Nel centro del paese poi c’è la chiesa costruita in onore di Maria SS. di
Portosalvo. E’ questa una festa suddivisa in due fasi.
La prima domenica di giugno con la statua della protettrice portata in processione lungo le vie della
cittadina; la seconda fase si celebra la seconda viene accolta, dopo la processione in mare, in una
piccola cappella a picco sugli scogli, sita in località Marinella nel territorio villammarese. La sera i
festeggiamenti continuano con la banda musicale che accompagna la statua della Madonna per le
vie del paese, il concerto in piazza e i fuochi pirotecnici sull’acqua visibili da tutto il Golfo.
Viabilità nel Cilento
Con l’entrata in funzione , da qualche tempo, della superstrada “Cilentana” che collega il Golfo con il
Cilento, molti problemi legati alla viabilità sono stati parzialmente risolti. Più vicini alle zone costiere
le cittadini collinari del comprensorio. Ridotte le distanze tra il Golfo di Policastro e la zona del fiume
Mingardo (Palinuro – Camerata – Centola). Bisogna fare ancora di più: mettere in assoluta sicurezza
quei punti dell’asse viaria teatro di numerosi incidenti, putroppo anche mortali.
Morigerati terra promessa
E’ questo il periodo adatto per fare una capatina in quel di morigerati per visitare l’oasi naturalistica
del WWF. I visitatori, dopo aver versato un piccolo contributo, saranno accompagnati dalle guide
WWF lungo il sentiero naturalistico. L’oasi, geograficamente situata in una vallata tra gli abitati di
Sicilì e Morigerati è caratterizzata da bellezze faunistiche che qui trovano il loro habitat naturale. Ma
visitare l’oasi significa anche avre la possibilità d’inoltrarsi nelle grotte del Bussento ed ammirare i
singolari fenomeni carsici che le caratterizzano. Consigliato, anche, il sentiero che costeggia il letto
del fiume Bussento che qui sgorga dal sottosuolo, come il fiume Tagliamento, dopo essere
precipitato negli abissi della terra nel territorio di Caselle in Pittari. Un’esperienza dell’oasi WWF di
Morigerati da vivere lontano dai rumori e dallo smog di città nevrotica sempre più alienate.
Ma Morigerati riserva altre sorprese. Qui è ubicato il Museo Etnografico ed è un’occasione
irripetibile per tuffarsi nel mondo e nella storia di questo ridente paesino. Ideato e gestito da
Modestina Clorinda Florenzano, il museo raccoglie strumenti, pezzi, arnesi e particolari della civiltà
contadina, offrendo uno spaccato suggestivo e filologico della vita quotidiana degli agricoltori di un
tempo. Curiosità gastronomiche e ricette di antichi sapori, profumi e atmosfere di una dignità
perduta, fatta di duro lavoro e di un senso per la vita quasi mistico. Morigerati si raggiunge
attraverso la superstrada bussentina, svincolo Sicilì; noi consigliamo ai turisti che scelgono il Golfo
per la bella stagione, di farci un salto.
VILLAGE su T.A.1
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CONTATTO YPSILON
Sei diventato nero di rabbia per un tuo problema e ti vuoi sfogare ?
Sei un poeta incompreso non capito dai tuoi genitori ?
Hai qualcosa da comunicare al popolo della tua terra ?
Il tuo idolo è Emilio Fede ?
Vuoi scrivere su un giornale ?
Se rientri in una delle categorie di cui sopra e se non hai mai pensato, nemmeno per un attimo, di
usare questo giornale per accendere il fuoco nel camino la sera o di usarlo quando la cartaigienica
finisce nel bagno, allora sei pronto per il grande passo (senza ritorno).
Si proprio così. Dal prossimo numero pubblicheremo, in uno spazio riservato, tutti gli articoli e le
lettere che spedirete alle nostre segretarie (vedi foto) di redazione.
Gli articoli saranno pubblicati nel limite della decenza; tutto il materiale inviato in redazione non sarà
restituito. Gli articolisti dovranno indicare nome cognome e indirizzo per essere identificati e
schedati.
Le lettere anonime non saranno pubblicate ma utilizzate per accendere i fornelli in cucina.
Gli interessati possono scriverci indirizzando tutto al recapito postale indicato a pagina 1.
Occhio alla penna !
DILAGA LA FUNGOMANIA
Li chiamano i “dannati del fungo”. Li vedi di buon mattino darsi appuntamento in luoghi riservati.
Spesso calzano anfibi militari e, in alcuni casi estremi, la divisa mimetica. Sono cercatori di funghi,
una vera razza dannata che ultimamente ha fatto proseliti in tutto il territorio cilentano. Partono di
buon mattino, in gruppi ristretti o da soli e vanno alla ricerca di porcini, prataioli ed altri diversi tipi di
fungo. Ogni bosco tra Tortorella Casaletto Spartano e Torraca viene setacciato con certosina cura
da un vero esercito di cercatori. Ormai si fa a gara sul chi arriva “prima degli altri” altrimenti si torna
a casa a mani vuote. Per tutti gli appartenenti a questo singolare club vale una regola ferrea: mai
rivelare ad altri la localizzazione di posti ottimali per la crescita del simpatico abitante del
sottobosco. E poi la caccia al fungo ha notevoli risvolti economici: sul mercato napoletano, in città,
il porcino è valutato, come minimo, intorno ai 30 euro al chilo. Infine un avvertimento ai cercatori
novizi: chi non conosce bene specie e qualità, rischia di portare a casa funghi velenosi, in alcuni
casi si rischia la pelle. E’ consigliabile quindi affidarsi a mani esperte e non affollare, spesso
inutilmente, i boschi della zona.
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PARLA IL TECNICO a cura di Alessandro Polito
Diffusori: dove si mettono ? Le casse acustiche dell’impianto Hi-Fi sono progettate per restituire nello
spazio circostante l’effetto stereofonico. Il segnale acustico è diviso in canale destro e canale sinistro.
Per poter godere della migliore riproduzione sonora occorre rispettare due accorgimenti e sono i
seguenti:
1) posizionare i diffusori separati e simmetricamente rivolti verso il centro dell’ascolto;
2) sollevarli almeno a 60 centimetri da terra.
Con tale configurazione l’ascolto risulterà ottimale con un suono pulito
IL PROBLEMA SPAZZATURA a cura della redazione
Esistono degli appositi contenitori per i rifiuti. Oltre alla raccolta differenziata che vede il comune di
Vibonati come uno dei più puliti della regione Campania, ci sono dislocati lungo le vie del paese appositi
contenitori per rifiuti “particolari”. Certo, il tipo pignolo si lamenterà per la mancanza dei contenitori
per le scorie radioattive, però potrà utilizzare i contenitori per la raccolta del vetro, delle lattine, della
plastica, delle pile e dei medicinali scaduti. Tutto questo a Villammare. Allora, caro il mio giovanottino,
perché hai buttato sul marciapiede quella buccia di banana ? E’ vero, non siamo in Svizzera e non ti
posso multare di 500 franchi (putroppo)…. però il paese è anche tuo… sei tu che ci vivi come me… o ti
piace vivere in un “monnezzaro” ? Se è così… allora…. “scitti là !”
ULTIMO AVVISO ALLA CLIENTELA DEL PIANETA TERRA…
a cura di Antonio Lembo
Camminando lungo la riva del mare del Golfo di Policastro non ci si accorge che il mondo è cambiato.
L’acqua è chiara, l’odore è quello della sola salsedine, la voglia di tuffarcisi dentro è grande. Se però ci
soffermiamo a pensare a tutto il resto del mondo, le prime immagini che ci appaiono sono quelle di
fiumi coperti da schiume bianche di detersivi, mari neri di petrolio. Non è che tutto il resto del mondo
sia proprio in queste condizioni, ma rischia di diventarci. Non possiamo assistere inoperosi alla
distruzione del nostro mondo, sperando che qualcuno faccia qualcosa al nostro posto. Ognuno è tenuto
ad operare e a vivere ecologicamente nel piccolo delle sue possibilità. I capi di stato, i governanti
tramite la loro volontà di fare leggi che tutelino l’ambiente, devono gettare le basi per portare la Terra
allo stato di decenni fa; è una cosa molto difficile perché gli interessi in gioco sono molti, come molte
sono le parti che devono mettersi d’accordo. Ci stiamo giocando la terra, forse uno dei pochi pianeti che
ha ospitato esseri viventi capaci di ragionare, di amare, di commuoversi, però anche capaci di ferirla.
Da non dimenticare un’altra capacità dell’uomo: quella di essere egoista. Ed ecco che entriamo in un
discorso che per quanto semplice possa apparire è ricco di intrecci e sfaccettature. E’ insita nella
natura dell’uomo la volontà di ottenere tutto quello che serve per soddisfare i propri bisogni e per
raggiungere tali obiettivi, l’uomo non terrebbe conto dei bisogni degli altri se non entrasse in gioco la
morale… ma questo è già un altro discorso.
(la redazione agricola ringrazia a nome dei coccodrilli e cercopitechi dell’Amazzonia)
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di Francesco Polito
La precarietà è un grande problema della nostra società post industriale. Al di là delle facili
strumentalizzazioni, è una situazione le cui conseguenze non sono solo economiche e sociali.
Si aggiungono quelle legate alla singola persona e famiglia, soprattutto psicologiche, che rendono
problematica la contingenza in cui, ormai, in tutti i paesi avanzati, siamo costretti a vivere.
Analizzando i dati Istat, riferiti all’anno 2006, scopriamo che sono 2 milioni e 163 mila
il numero degli italiani con uno stipendio che oggi c’è e domani non si sa. Si tratta del 13 per cento del
totale degli occupati, è una percentuale molto elevata che, però, se rapportata, per esempio, con la
Spagna dove il rapporto fra i precari e il totale dei lavoratori occupati sfiora la soglia del 34 per cento,
lascia pensare. In Spagna si vive meglio che in Italia… nonostante le statistiche ! Questo non deve
consolarci o demoralizzarci ; in Italia le fasce più colpite dal precariato sono i giovani e le donne.
Dunque, i problemi si accumulano dove già esistono e persistono. Purtroppo il fenomeno pare non
attenuarsi, anzi i tanto auspicati correttivi non sembrano essere ancora del tutto sufficienti. Non si
riesce a risolvere il problema nel breve periodo, non si arriva ad estirparlo alla radice.
Per superare l’abuso del precariato, da molti contestato da altri osannato, per garantire quella
flessibilità occupazionale, tanto ricercata dalle aziende, per far fronte all’instabilità dei mercati e della
domanda, è tempo di ricercare altri strumenti veramente efficienti garantendo azioni concrete di
solidarietà per le componenti più deboli della società. Un altro dato allarmante dell’Istat indica che tra i
30 e i 39 anni l’incidenza delle lavoratrici in una situazione di precariato è quasi il doppio di quella
maschile: il grido di allarme sul precariato si alza ancora più forte e alto. Quando la precarietà del
lavoro non permette ai giovani di costruire una loro famiglia, lo sviluppo autentico e completo della
società risulta essere seriamente compromesso. Oggi, vista la situazione, la domanda è: abbiamo
superato il punto di non ritorno oppure c’è ancora una speranza ?
Alla fine di una giornata trascorsa in ufficio in una qualsiasi metropoli, da New York a Tokyo, da
Brasilia a Londra, non c’è migliore medicina di un buon viaggio di purificazione in quel di Tortorella.
L’aria di Tortorella è benefica, oltre che per il corpo anche per lo spirito. Ma a Tortorella di buono non
c’è solo l’aria; lungo la strada che conduce al borgo storico, sono dislocate numerose sorgenti di acqua
cristallina proveniente dai monti circostanti. Tortorella è un’oasi di pace tra i monti, quasi distaccata
dai problemi quotidiani del mondo, un paese carico di misticismo e antichi sapori, un legame con gli
echi del passato. Per il prossimo futuro sono previste alcune sagre a base di salumi locali e vino delle
campagne circostanti. Approfittatene…..
In un paesaggio ampio e vario spicca la cittadina di Tortorella. Venne fondata nel lontano 950 da alcune
famiglie di Tortora in provincia di Cosenza, che vi giunsero per sfuggire alle barbarie dei pirati. E
Tortorella della sua origine porta il nome: infatti così si dice in latino piccola tortora. Fin dalla
costituzione del borgo montanaro tortorellese tanti accorgimenti protettivi furono presi a difesa della
città.
Ancora oggi appaiono porzioni delle mura di cinta e le due porte-ingresso, mentre a
testimonianza di una vita attiva profondamente vissuta vi troviamo la Chiesa madre della Collegiata del
1069 e numerose altre, il palazzo marchesale con il caratteristico pozzo. A cornice di tanta storia vi è
l’immensa campagna verde, l’aria pura risanatrice e fra tanta bellezza spunta qualcosa di strano. Sono
le cosiddette “Rocche”, fenomeni carsici che offrono cubiformi cavità di scoscendimento. Vivere a
Tortorella è l’ideale per chi vuole trascorrere una vita tranquilla, non afflitto dai tempi della città e non
avvelenato dai vapori che smog ed altri residui industriali offrono al polmone umano. Vivere a
Tortorella significa ritornare alla natura, ai primordi, contemplare il mondo con occhio distaccato,
lasciare che gli eventi facciano il loro corso, gustando al massimo ciò che questo luogo, nascosto
accuratamente tra i monti, sa offrire al nuovo arrivato.
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Vibonati con 1.700 abitanti (esclusa Villammare) presenti all’ultimo contrappello dell’Istat, sorge sulla
sommità di una collina che domina una vallata lussureggiante di verde. Tuttavia, nell’epoca preromana
il mare giungeva sino ai piedi di questa collina, formando una profonda e stretta insenatura che dava
asilo ad un grosso numero di navi e perciò era un attivo centro commerciale. Con il tempo l’insenataura
si è andata riempiendo di detriti accumulati dalle acque provenienti dai monti ed oggi, dalla zona più
bassa del borgo vibonatese fino al mare passa qualche chilometro. Pare che Vibonati, secondo alcune
fonti storiche, sia stata fondata dai Fenici di Tiro, sconfitti da Alessandro il Grande, che apprezzarono
la zona per la fertilità dei campi e la ricettività litoranea. Ai Fenici succedettero i Siculi, i Lucani, i
Romani e poi le invasioni barbariche, la dominazione longobarda, le incursioni e i saccheggi dei
Saraceni, il dominio dei Saraceni, il dominio dei Normanni.
In una nazione dilaniata dalla crescente disoccupazione e dalle tasse di uno stato troppo lontano dai
bisogni della popolazione, cresce il bisogno, soprattutto in riferimento all’occupazione giovanile, di
trovare uno sbocco a livello occupazionale. Da un’attenta analisi di mercato, svolta nei giorni scorsi,
emerge una novità. C’è fame di pecorari esperti in materia, in un territorio prevalentemente agricolo
come quello del Mezzogiorno d’Italia. Un mestiere, quello del pecoraro, non molto difficile ma che
richiede una certa esperienza ed una adeguata preparazione. Noi invitiamo, pubblicamente, la scuola
italiana a preparare i giovani studenti per lo sbocco lavorativo del domani. Anche se le pecore ed i
montoni sono venduti a mezzo internet, dopotutto, devono essere sempre accompagnati al pascolo ed
accuditi. Ancora noi non possiamo degustare software e mouse (magari qualche mensa alla Nasa ha
offerto tale pasto) ma siamo costretti a degustare agnello, agnellone e capretto. Ecco quindi
l’importanza di fare il pecoraro oggi: un mestiere assicurato, un futuro garantito. La scuola dovrebbe
modificare le proprie ore di lezione con una nuova e definitiva riforma. Corsi organizzati per portare al
pascolo il gregge, come addestrare il cane pastore, tecniche di mungitura vacca, metodologia applicata
per i formaggi, la tosatura, erbe da pascolo. I compiti mensili dovrebbero essere basati sulle tecniche
di controllo del gregge mentre, alla fine del corso, la prova di stato dovrebbe essere basata sulla
pianificazione di una giornata al pascolo. Certo, non tutti hanno la vocazione per il mestiere del
pecoraro ma con un po’ di buona volontà tra letame, linfa vitale della natura e sterpaglia della macchia
mediterranea fare questo tipo di mestiere affascinerà molti. Noi, dal canto nostro, come redazione
agricola della Gazzetta, ci siamo adeguati ai tempi e, oltre a costruire pezzo dopo pezzo questo giornale,
coltiviamo, nei ritagli di tempo, ravanelli e agli-porri per prepararci al futuro in maniera adeguata ed al
passo con i tempi….. tempi moderni.
Spunti di riflessione
Non sarà il Corriere della Sera o La Gazzetta dello Sport ma l’importante è esistere,
essere in edicola o in mano allo strillone che lo spaccia in mezzo alla strada.
strada.
Sguazzare nelle edicole è sempre difficile, schiacciati dai colossi dell’informazione.
Ma i colossi non potranno mai racimolare quelle notizie di “quartiere” che un giornale
ultralocale come il nostro riesce a reperire. Le duemila lire che ti abbiamo
abbiamo “estorto”
nel lontano 1998 quando abbiamo deciso di creare questo foglio, sono servite per lo
sviluppo delle nostre molteplici iniziative. Se vuoi creare sviluppo nel Golfo continua
a foraggiarci.....
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a cura di Marianeve Riemma
ADELE ADKINS
HA VINTO UN “ BRIT AWARDS” A SOLI 19 ANNI !
Adele, perché è così che si fa chiamare (odia il cognome!), appartiene a quella schiera di fanciulle del
pop britannico etichettate come le nuove baby pop star da Lily Allen a Kate Nash e Amy Duffy, la
gallese nonché sua rivale!
IL Times l’ha definita la nuova << Amy Winehouse>>, però la vita <<maledetta>> della cantante
“Rehab” non si addice ad Adele, la promessa della musica inglese. Non fa uso di droghe e vorrebbe
smettere di fumare, va pazza per le canzoni sentimentali e scrive solo quando è depressa. I brani del
suo primo album sono “19” proprio come i suoi anni e parlano tutti d’amore. Le canzoni sono un po’
tristi, parlano di tradimenti e sconfitte sentimentali. Il singolo <<Chasing Pavements>> che ha portato
l’album ai primi posti della classifica è autobiografico ed è un inno alla fine di un amore. In
“Daydreamer” invece, si spinge oltre e canta del suo amore per un ragazzo bisessuale. Prodotto dallo
stesso Mark Ronson, della Winehouse. Pubblicato da poco in Gran Bretagna è salito subito al primo
posto. Adele ( vedi foto in basso a destra) vive ancora con la mamma nel quartiere londinese
Tottenham. Il papà non l’ha mai conosciuto. Si è esibita per la prima volta a quattordici anni e ha
deciso subito che da grande avrebbe fatto la cantante. Si ispira a Etta James ed Ella Fitgerald e da
piccola ascoltava, Cèline Dion, mentre adesso ascolta: Girls Aloud , Kylie Minogue, Spice Girls e Mika.
Pelle eterea e occhi smeraldo il tutto messo su un corpo dalle forme morbide, infatti ha confessato
senza imbarazzo di portare la taglia 46, nonostante vivesse in un paese dove le coetanee sono
ossessionate dalla taglia 36! Una miscela accattivante proprio come la sua voce nera, in contrasto con
la sua pelle! Difficile da capire perché riesce a fondere diversi stili, facendo
della sua voce un timbro unico e irripetibile.
VILLAMMARE CHE LAVORA:
Franco Natale, colui che “nutre” il paese.
Grazie a nome di tutti !
Arte Contemporanea: matita di Max
Colicigno
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L’angolo della poesia
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Occhi
Occhi di sole
Semplicità e dolcezza
Quanto mi fai ridere !
Le tue parole chiare e leggere
Miele per le mie labbra
Miele per i miei occhi
Semmai mi vorrai ancora
Io ci sarò sempre per te……
Ti aspetto……
(Marianeve Riemma)
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“ Le tue mani ”
Il contatto è immediato, non è una bella mano, è nella norma. Le dita corte e un po’ cicciotte e unghia ben curate. Lo spessore è
forte, la stringo e mi accorgo che è ruvida, a tratti screpolata. Insisto nel toccarla e attraverso i suoi occhi, vedo un campo di
grano, tante spighe di un giallo luminoso, una sensazione di libertà, mi giro e vedo degli uliveti e ancora più giù un colore
diverso, un violaceo e intravedo dei cappelli di paglia muoversi tra i vigneti. Apro gli occhi, i ricordi arrivano subito nella mia
buttoo dentro il mio viso e le guance
testa velocemente. Lo guardo stringo di più le sue mani e un misto di caldo e godimento. Ci butt
diventano rosse, la pelle si irrita, però mi piace lo stesso. Ho di nuovo le sue mani nelle mie e stranamente sono imbarazzata per
quello che c'è stato e hanno fatto quelle mani. Guardo e tocco il centro delle sue mani e ci sono tante linee che si incrociano, altre
si mescolano sembrano strade e ognuna porta dove io non posso arrivare.
Marianeve Riemma
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LA CONCESSIONARIA GOLFONETWORK
RINGRAZIA TUTTI GLI SPONSOR
CHE HANNO CREDUTO NEI NOSTRI PROGETTI…
ECCONE ALCUNI FRA I TANTI:
PIANIFICA LA TUA PUBBLICITA’ SUI NOSTRI MEDIA
Per ulteriori informazioni: [email protected] www.golfonetwork.com
Tel. 0973/091001 – 333/3585328
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