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Valentina Arrighetti
• Intervista // VALENTINA ARRIGHE1 Il prossimo campionato lo giocherà in Azerbaigian con il Lokomotiv, una delle squadre più forti del Mondo. Ma la centrale della nostra nazionale di pallavolo ha le idee ben chiare. Prima di tutto il Mondiale di settembre a cui si sta preparando con il team organizzato dal CT Bonitta e poi si penserà al futuro con uno sguardo verso gli Europei e la qualificazione per le Olimpiadi 2016 DI PASQUALE DI SANTILLO FOTO MIMMO FUGGIANO PER AM / / « H IHi ^N ^ \ \ \ '-• xQ.À y Per il Mondiale di settembre stiamo lavorando tantissimo e bene. Sono molto fiduciosa sul team formato dal CT Bonitta alentina corre veloce. Magari un po' meno di prima, eppure sempre imprendibile. O quasi. Il muro è alto, difficile da aggirare, segue la palla. La ricezione la lascia alle altre, ma se capita non si tira indietro. E prima che la sfera scopra il contatto con la sua luna dovrà superare mille tentativi di difesa. Ma è al centro che Valentina corre veloce, come i suoi primi tempi, le sue "veloci", nel gergo pallavolistico di qualche anno fa: alzata al centro e "badilata" immediata sulla palla, direzione terra, altro che luna, in una successione di movimenti lunghi un amen. Già, Valentina corre veloce. Da sempre. La signorina Arrighetti, 29 anni, genovese d.o.c, centrale della Nazionale di pallavolo femminile, fresca di trasferimento al Lokomotiv Baku dopo un biennio a Busto Arsizio piano, ha sempre facto fatica ad andare. Nella pallavolo, il suo sport, passione, lavora e in macchina. «Ho sempre avuto un rapporto bellissimo con le auto, sin da ragazza mi piaceva guidare. E anche oggi che la uso spessissimo per i miei spostamenti, mi rilassa come poche altre cose». Relax, piacevolezza di guida: sembra il rirratto di una donna tranquilla al volante, senza velleità velocistiche: «Devo essere sincera, i 42 primi anni ero un autentico pericolo. Andavo davvero troppo forte. La velocità mi è sempre piaciuta e pensavo che il rischio non esistesse, che sarei comunque stata capace di cavarmela...». E invece? «Invece un bel giorno ho rischiato la vita distruggendo la mia amatissima Polo. Me la sono cavata per un pelo e da quel momento e cambiata la prospettiva. Mia madre dice che non finisce mai di benedire quell'incidente, che finalmente quando esco riesce a stare tranquilla, perché sa che ormai uso la testa». Mai girato in pista? «No, purtroppo. Penso che mi divertirei tantissimo, sarebbe un'esperienza eccitante ma non ne ho mai avuto l'opportunità. Chissà, magari ura qualcuno lo viene a sapere e mi fa il regalo». Una velocista come te segue il mondo delle corse? «Anche qui devo diure di no, nel senso che la F.l non la seguo in tv e non sono mai stata ad un Gran Premio, mentre per alcuni anni sono stata un'invasata delle moto, intese come MotoGP, cioè meglio ancora di Valentino Rossi. Ma anche lì nessun contatto diretto con la pista. Devo recuperare». Cosa pensi delle macchine elettriche, della sostenibilità, dei problemi amabientali legati alle emissioni di C02? Intervista // VALENTINA ARRIGHE1 Icom NAZIONALE Valentina Arrighetti in momenti di gioco e di relax. Con la maglia della nazionale, a sinistra, nello spogliatoio, sotto, e nel palazzetto della squadra lombarda, a destra, con cui ha giocato la scorsa stagione. APPASSIONATA DI AUTO Valentina Arrighetti è una grande appassionata di auto. A sinistra al volante della Peugeot 208 XY che ha guidato quando giocava la scorsa stagione a Busto Arsizio. «Che sono questioni molto serie e che come tali vanno e per tutto l'anno mi sono divertita a girare con quella che affrontate. Cosa che mi pare tutte le Case automobilistiche mi sento di definire una macchina intelligente. E mi spiego meglio: intanto è della dimensione che piace a me. Piccola, ma stanno facendo, ma non fate scherzi!». comoda, capiente il giusto per una che fa la mia vita tra trolley In che senso? e borsoni. In movimento l'ho trovata agile, solida e sicura sia «Non provate a togliermi la mia macchina. Primo perché non in autostrada che in città dove si parcheggia con facilità. E non ci riuscireste, secondo perché per me è impensabile un mondo le manca quel pizzico di eleganza e raffinatezza in ogni piccolo senza macchine. Io non ci riuscirei e non a caso sono piuttosto dettaglio, come tanto piace a noi donne. Ecco, se proprio preoccupata per il mio futuro...». potessi manifestare un desiderio, mi piacerebbe tanto provarla A Genova hanno vietato l'ingresso alle quattroruote? anche in pista, perché ha spunto e velocità». «Peggio, mi dicono che a Baku, Azerbaijan, dove andrò a Prima di viaggiare in direzione Baku, c'è un altro sogno da giocare la prossima stagione, sia davvero difficile e pericoloso coltivare. Il Mondiale femminile in casa, guidare, un po' per il traffico un po' per la tipologia degli «Stiamo lavorando tantissimo e bene sia aucombilisti azeri. Ma a me non mi fregano. in palestra che in campo e sono davvero Aspetto le prime settimane, vedo un attimo fiduciosa per questo gruppo messo insieme come funziona, poi appena posso corro ad dal C t Bonitta. Prima dell'appuntamento affittarne una e scappo a farmi un giro, vedrete, più importante ci aspetta il Grand Prix, ci riuscirò. Devono ancora nascere quelli che na Arrighetti con un girone davvero tosto. Ecco, nella limitano una mia passione». speranza di arrivare alle finali, dopo il Gran Dopo la Polo quali macchine hai guidato? A Genova il 26/1/85, Prix capiremo davvero cosa aspettarci dal «Sono passata ad una Kia Picanto e ad una SQUADRA Mondiale». Mini. H o avuto la fortuna di guidare una E la centrale della E il futuro di Valentina Arrighetti? Porsche e una Maserati, la mia macchina nazionale. «Ora penso al Mondiale, poi all'Europeo preferita. Ma l'anno scorso a Busto mi hanno Da professionista ha giocato a Padova, dell'anno prossimo che qualifica per le regalato un'opportunità davvero simpatica. Firenze, Vicenza e Busto Olimpiadi del 2016: alla fine vedremo». Grazie all'accordo con la Peugeot, mi è stata Arsizio. Il prossimo Perché Valentina sa andare solo veloce. ^ messa a disposizione una Peugeot 208 XY campionato lo giocherà in Azerbaigian. 43