Compilazione del modulo di dichiarazione per l`utilizzo terre e rocce
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Compilazione del modulo di dichiarazione per l`utilizzo terre e rocce
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS Compilazione del modulo di dichiarazione per l’utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. 98 A seguito dell’entrata in vigore della Legge 09.08.2013 n. 98, di conversione del D.L. 19.06.2013 n. 69, negli articoli 41 e 41 bis sono state attuate modifiche in relazione alla normativa ambientale in tema di gestione delle terre e rocce da scavo. Per poter gestire le terre e rocce da scavo come sottoprodotti e sottrarle alle regole sulla gestione dei rifiuti, il produttore/proponente deve effettuare una dichiarazione, resa ai sensi del DPR 445/2000, che attesti il possesso dei requisiti di sottoprodotto. La dichiarazione deve essere inviata all’ARPAS mediante posta elettronica certificata prima dell’inizio dell’attività di scavo. Deve essere allegata una copia del documento di identità del produttore/proponente. A conclusione dei lavori, il produttore deve confermare l’avvenuto completo utilizzo del materiale con un’analoga dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa ad ARPAS ed ai Comuni interessati. Di seguito sono riportate le istruzioni di compilazione dei moduli proposti da ARPAS, che possono essere utilizzati dal proponente/produttore per effettuare le dichiarazioni. INTESTAZIONE La dichiarazione per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo deve essere sempre inviata, via posta elettronica certificata, a due differenti indirizzi: alla Direzione tecnico scientifica dell’ARPAS e al Dipartimento ARPAS territorialmente competente PROPONENTE/PRODUTTORE Modifica dei Requisiti 1 REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS Spuntare la casella “Modifica dei requisiti e delle condizioni indicate nella dichiarazione resa in data ___/__/____” solo nel caso sia stata precedentemente inviata la dichiarazione e siano intervenute delle variazioni nelle condizioni precedentemente indicate. In questo caso, nelle sezioni successive compilare esclusivamente le parti oggetto di variazione. Per “proponente” si intende il committente dell’opera nella quale si producono le terre e rocce da scavo. Per “produttore” si intende il soggetto che esegue l’opera di scavo. DICHIARAZIONE Il comma 1 dell’art. 41bis del D.L. n. 69/2013, convertito con legge 9 agosto 2013 n. 98 specifica che le terre e rocce da scavo possano essere utilizzate quali sottoprodotti solo se sussistono tutti i seguenti requisiti: a) che è certa la destinazione all'utilizzo direttamente presso uno o più siti o cicli produttivi determinati; b) che, in caso di destinazione a recuperi, ripristini, rimodellamenti, riempimenti ambientali o altri utilizzi sul suolo, non sono superati i valori delle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alle colonne A e B della tabella 1 dell'allegato 5 alla parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006, con riferimento alle caratteristiche delle matrici ambientali e alla destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione e i materiali non costituiscono fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee, fatti salvi i valori di fondo naturale; c) che, in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzione, l'utilizzo non determina rischi per la salute né variazioni qualitative o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie prime; d) che ai fini di cui alle lettere b) e c) non è necessario sottoporre i materiali da scavo ad alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere. SEZIONE A Sito di Produzione Nella sezione A devono essere indicate tutte le informazioni relative all’area di scavo. In particolare il Sito di origine identifica il luogo in cui è inserito lo scavo (ad esempio: Area residenziale Il Poggio); Tipo di intervento indica invece l’opera che genera lo scavo (ad esempio: Realizzazione di un edificio); Autorizzato da specifica l’autorità competente per la realizzazione dell’opera, che può essere il SUAP, oppure il Comune, la Provincia, la Regione o ancora un Commissario delegato; nella riga indicata da Mediante devono essere riportati gli estremi autorizzativi dell’opera, quali tipologia di autorizzazione (ad esempio: concessione edilizia), il numero e la data dell’autorizzazione; la Dimensione dell’area 2 REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS indica la superficie di scavo; la Quantità prodotta è riferita al volume in banco delle terre da scavare. Uno stralcio della cartografia CTR (Carta Tecnica Regionale, disponibile sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna), con indicazione dell’area di scavo, deve essere allegata alla dichiarazione. SEZIONE B Sito di Destinazione Nella sezione B devono essere indicate tutte le informazioni relative al sito di destinazione. In particolare il Sito di destinazione identifica il luogo in cui saranno utilizzate le terre e rocce scavate (ad esempio: Cava dismessa di Monti Mannu); Tipo di destinazione specifica l’utilizzo che sarà fatto delle terre e rocce scavate (ad esempio: Recupero ambientale); secondo quanto previsto dalla normativa, è necessario specificare, spuntando la casella appropriata, se l’utilizzo avverrà in un ciclo produttivo ovvero per altri utilizzi sul suolo; Autorizzato da specifica l’autorità competente per l’opera che utilizzerà le terre e rocce, che può essere il SUAP, oppure il Comune, la Provincia, la Regione o ancora un Commissario delegato; nella riga indicata da Mediante atto devono essere riportati gli estremi autorizzativi dell’opera che utilizza le terre e rocce, quali tipologia di autorizzazione (ad esempio: concessione), il numero e la data dell’autorizzazione; la Dimensione dell’area indica la superficie di utilizzo; la Quantità prodotta è riferita al volume in banco delle terre da utilizzare. Uno stralcio della cartografia CTR (Carta Tecnica Regionale, disponibile sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna), con indicazione dell’area di utilizzo, deve essere allegata alla dichiarazione. SEZIONE C Sito Deposito Intermedio L’eventuale deposito intermedio può essere effettuato presso il sito di scavo (spuntare la casella Sito di produzione), oppure presso il sito di utilizzo (spuntare la casella Sito di destinazione), o ancora presso un sito diverso (spuntare la casella il seguente sito di deposito …). In quest’ultimo caso è necessario completare la sezione con le informazioni del sito di deposito intermedio. In particolare deve essere indicata la proprietà del sito di deposito intermedio, l’eventuale gestione 3 REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS differente dalla proprietà ed il periodo di tempo previsto prima della completo trasporto al sito di utilizzo. Uno stralcio della cartografia CTR (Carta Tecnica Regionale, disponibile sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna), con indicazione dell’area del sito di deposito intermedio, deve essere allegata alla dichiarazione. SEZIONE D Tempi Utilizzo La sezione D definisce i tempi necessari allo scavo e all’utilizzo delle terre e rocce. Il completo utilizzo delle terre e rocce scavate deve essere effettuato entro un anno dalla conclusione dello scavo; un periodo di tempo superiore ad un anno per l’utilizzo delle terre e rocce può essere indicato solo nel caso che l’opera alla quale il materiale è destinato preveda, in progetto, un termine di esecuzione superiore. SEZIONE E Qualità Materiali da Scavo Nella sezione E il proponente\produttore dichiara che le terre e rocce che si intende utilizzare come sottoprodotti provengono da un sito in cui sono rispettati i limiti di concentrazione di contaminanti previsti dalla normativa ambientale (CSC); tali limiti sono indicati nelle colonne A e B della tabella 1, allegato 5 al titolo V, parte quarta del D.Lgs. 152/06, relative ai siti a destinazione d’uso residenziale e verde (colonna A) e ai siti a destinazione d’uso commerciale e industriale (colonna B). Se il sito di scavo non è mai stato oggetto di caratterizzazione ambientale o procedimenti di bonifica, spuntare la casella A. In questo caso si hanno 2 possibilità alternative: le terre e rocce che saranno oggetto di scavo non sono state sottoposte a indagini ambientali, oppure sono state campionate e analizzate e non hanno evidenziato superamenti dei limiti di legge; nel primo caso spuntare la casella A1, mentre nel secondo caso spuntare la casella A2. Nel caso sia stata spuntata la casella A1 è necessario specificarne il motivo, spuntando una o più delle caselle ad essa sottostanti. Se viceversa il sito è stato oggetto di caratterizzazione ambientale o procedimenti di bonifica, spuntare la casella B e specificare gli estremi del documento di chiusura del procedimento di bonifica; questo 4 REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS documento può essere l’autocertificazione relativa al caso di assenza di superamenti delle CSC nelle indagini preliminari, oppure il certificato di avvenuta bonifica emesso dalla Provincia territorialmente competente. La campionatura delle terre e rocce oggetto di scavo deve essere rappresentativa del materiale che sarà scavato e successivamente utilizzato nel sito di destinazione. Di conseguenza i campioni dovranno essere prelevati sino alla massima profondità prevista dal progetto di scavo. Le terre e rocce che, alle indagini di caratterizzazione, non hanno evidenziato superamenti dei limiti della colonna A, possono essere utilizzate come sottoprodotti in qualunque area. Le terre e rocce che, alle indagini di caratterizzazione, hanno evidenziato anche un solo superamento ai limiti della colonna A, ma nessun superamento dei limiti della colonna B, possono essere utilizzate come sottoprodotti esclusivamente in aree a destinazione d’uso commerciale e industriale. Le terre e rocce che, alle indagini di caratterizzazione, hanno evidenziato anche un solo superamento ai limiti della colonna B, non possono essere utilizzate come sottoprodotti. Dichiarazione conclusiva Con la firma della dichiarazione, il proponente\produttore si assume la responsabilità della corrispondenza al vero di quanto dichiarato. In particolare, nella sezione E il proponente\produttore dichiara che le terre e rocce che saranno scavate hanno concentrazioni in contaminanti inferiori alle CSC di legge; per questo motivo, per quanto non esplicitamente richiesto dalla legge 9 agosto 2013 n. 98, si suggerisce di effettuare una campionatura rappresentativa delle terre e rocce da scavare e di effettuare le analisi chimiche appropriate in relazione alla tipologia e all’ubicazione del sito di scavo. Inoltre, apponendo la seconda firma alla dichiarazione, il proponente\produttore si impegna a inviare eventuali modifiche dei requisiti e delle condizioni indicate nella dichiarazione entro 30 giorni. Allegati Alla dichiarazione devono essere allegati gli stralci della cartografia CTR (Carta Tecnica Regionale, disponibile sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna), con indicazione dell’area di scavo, utilizzo, eventuale deposito intermedio. Inoltre deve essere allegata la documentazione fotografica relativa all’area di scavo, utilizzo ed eventuale deposito intermedio, il cronoprogramma delle attività di scavo e utilizzo, se previsti dai progetti autorizzati, una relazione sulle campionature eseguite che chiarisca la rappresentatività dei 5 REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS campioni in relazione al progetto di scavo, i certificati analitici del laboratorio chimico, un foglio elettronico con i campioni prelevati e i relativi risultati analitici e le coordinate Gauss-Boaga dei punti di prelievo. 6