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Il Sistema di Sorveglianza delle Malattie Infettive A livello

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Il Sistema di Sorveglianza delle Malattie Infettive A livello
Il Sistema di Sorveglianza delle Malattie Infettive
A livello Europeo esiste un Sistema di Sorveglianza del Centro Europeo di Controllo delle Malattie Infettive
(ECDC) che comprende:
- Una rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella
Comunità
- Un sistema di allarme rapido e di reazione per la prevenzione e il controllo delle malattie
trasmissibili
- Le definizioni dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di
sorveglianza comunitaria
Le malattie oggetto di sorveglianza da parte dell’ECDC sono:
a. Malattie prevenibili con vaccinazione
- Difterite
- Infezione da H. influenzae B
- Influenza
- Morbillo
- Perotite
- Pertosse
- Poliomielite
- Rosolia
- Vaiolo
- Tetano
b. Epatiti virali
- Epatite A
- Epatite B
- Epatite C
c. Malattie trasmissibili per via sessuale
- Infezione da Clamidia
- Infezioni da gonococchi
- Infezioni da HIV
- Sifilide
d. Malattie di origine alimentare, idrica e
ambientale
- Antrace
- Botulismo
- Campilobatteriosi
- Criptosporidiosi
- Giardiasi
- Infezione da E.coli enteroemorragico
- Leptospirosi
- Listeriosi
- Salmonellosi
- Shingellosi
- Toxoplasmosi
- Trichinosi
- Yersinosi
e. Malattie trasmesse da agenti non
convenzionali
- Encefalopatia
spongiforme
trasmissibile –variante della MCJ
f. Malattie
trasmissibili
per
via
aerea/droplet
- Legionellosi
- Malattia miningococcica
- Infezioni pneumococciche
- Tubercolosi
- SARS
g. Malattie gravi importate
- Colera
- Malaria
- Peste
- Febbri emorragiche virali
- Chikungunya
- Dengue
h. Zoonosi (Altre)
- Brucellosi
- Echinococcosi
- Rabbia
- Febbre Q
- Tularemia
- Influenza aviaria umana
- Infezioni da West Nile Virus
Tali malattie sono state definite ed individuate dall’ECDC secondo criteri clinici, di laboratorio ed
epidemiologici e vengono classificate in due modi, il primo:
- Caso confermato ovvero i casi in cui la malattia è confermata da analisi di laboratorio
- Caso correlato epidemiologicamente: caso esposto a un caso confermato nel periodo
compatibile con il tempo di incubazione
- Caso possibile: clinica compatibile
La seconda classificazione:
- Importato: caso esposto all’estero
- Correlato a importato: caso esposto localmente a un caso importato
- Autoctono
A livello italiano la sorveglianza delle malattie infettive è affidata al Sistema Informativo delle Malattie
Infettive (SIMI) definito nel Decreto ministeriale 15 dicembre 1990 e successiva modifica relativa alla
tubercolosi e alla micobatteriosi (Decreto ministeriale 29 luglio 1998); esso ovviamente comprende i criteri
di definizione di caso europei nonché la classificazione del caso in possibile, probabile o confermato ed è
strutturato come segue:
Le ASL dopo aver ricevuto le segnalazioni a livello distrettuale attraverso il medico, che sia esso ospedaliero
o di base, che ha diagnosticato la malattia infettiva, vengono avviate le procedure di verifica, indagine e
quindi attuate le misure di sanità pubblica, trasmettendo alla Regione la comunicazione di Alert, Notifica, e
Sorveglianza.
La Regione, riceve le notifiche dalle AUSL e, con azioni di supervisione e coordinamento, ha il compito di
eseguire i controlli di qualità nonché di trasmettere mensilmente al Ministero della Salute, all’ISS e all’IST i
dati ricevuti. Qualora la malattia lo richiedesse, la comunicazione oltre che agli Organi Centrali italiani va
trasmessa anche agli Organi Internazionali come l’UE e l’OMS.
Oltre al SIMI, il sistema di sorveglianza comprende anche:
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Sistemi di Sorveglianza Speciale per le meningiti, la legionellosi, la malattia di Creutzfleld-Jacob
(D.M. del 21 dicembre 2001), le tossinfezioni alimentari, il morbillo e la rosolia(Circolare Min.
Salute del 20 aprile 2007);
Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta: SEIEVA il cui scopo principale, dal
1984, è quello di promuovere a livello locale le indagini ed il controllo sulle Epatiti Virali Acute.
Questo sistema, attraverso l’integrazione dei dati ricavati sulla sorveglianza semplice e quella
estesa, è in grado di stimare il peso di ognuno dei fattori di rischio delle epatiti al dine di
individuare le definire le misure preventive a cui dare priorità e di monitorare gli effetti dei
diversi programmi di prevenzione messi in atto.
Sistemi di sorveglianza per la sindrome emolitica-uremica: SEU, istituito nel 1988 ha il compito
di raccogliere i dati clinici ed epidemiologici relativi alla sindrome Emolitico Urenica, malattia
rara di notevole gravità che colpisce in particolar modo i bambini ed ha un elevato tasso di
mortalità, avendo tra gli effetti insufficienza renale acuta, anemia emolitica microangiopatica e
piastrinopenia.
Sistema di sorveglianza per le malattie sessualmente trasmesse: MST, l’Istituto Superiore di
Sanità dal 1991 ha in atto il progetto di sorveglianza delle MTS con il compito di monitorare e
fornire il quadro nazione sulle diagnosi effettuate presso i centri partecipanti al progetto e sulla
situazione epidemiologica del paese.
Sistemi di sorveglianza di Laboratorio per le diarree infettive
Sistemi di sorveglianza per le meningiti e le altre forme invasive da batteri
Sistemi di sorveglianza per le micobatteriosi e la legionellosi
Dal mese di Marzo del 2007, ad integrazione della sorveglianza per le meningiti batteriche è stato stilato un
Protocollo per la sorveglianza nazionale delle malattie invasive da meningococco, pneumococco ed
emofilo in Italia che prevede la segnalazione di tutte le forme di malattie invasive per i patogeni per i quali
esiste un vaccino.
in linea con le disposizioni europee, il SIMI definisce definendone modalità e tempi delle notifiche per le 47
malattie infettive suddivise in 4 classi in base alla loro rilevanza di sanità pubblica ed al loro interesse sul
piano nazionale ed internazionale. E’ inoltre prevista una quinta classe che comprende malattie non
specificamente menzionate nei gruppi precedenti e le zoonosi designate dal regolamento di Polizia
Veterinaria. Secondo tale sistema le malattie infettive a obbligo di notifica sono state differenziate in base
alle informazioni da raccogliere e alla tempestività di invio dei dati.
La suddivisione in classi risponde anche a criteri di rilevanza epidemiologica e a esigenze differenziate di
profilassi.
Classi
Tempi di segnalazione del
medico
alla
Azienda Malattie
Sanitaria Locale
Prima - Malattie per le quali si
richiede segnalazione immediata
12 ore
o perché soggette al Regolamento
Modulo classe I
sanitario internazionale o perché
rivestono particolare interesse
Colera, botulismo, febbre gialla,
febbre
ricorrente
epidemica,
influenza con isolamento virale,
febbri emorragiche virali (febbre di
Lassa, Marburg, Ebola), rabbia, peste,
tetano, poliomielite, trichinosi, tifo
esantematico, difterite
Seconda Malattie
rilevanti
48 ore
perché ad elevata frequenza e/o
Modulo classe II
passibili di interventi di controllo
Blenorragia,
brucellosi,
diarree
infettive non da salmonella, epatite
virale A, B, NANB, epatite virale non
specificata,
febbre
tifoide,
legionellosi, leishmaniosi cutanea,
leishmaniosi viscerale, leptospirosi,
listeriosi, meningite ed encefalite
acuta
virale,
meningite
meningococcica, morbillo, parotite,
pertosse, rickettsiosi diversa da tifo
esantematico, rosolia, salmonellosi
non tifoidee, scarlattina, sifilide,
tularemia, varicella
Terza - Malattie per le quali sono
48 ore
richieste
particolari
Modulo classe III
documentazioni
AIDS, lebbra, malaria, micobatteriosi
non tubercolare, tubercolosi
Quarta - Malattie per le quali alla
segnalazione del singolo caso da
parte del medico deve seguire la 24 ore
segnalazione dell'unità sanitaria Modulo classe IV
locale solo quando si verificano
focolai epidemici
Dermatofitosi
(tigna),
infezioni,
tossinfezioni ed infestazioni di origine
alimentare, pediculosi, scabbia
Quinta - Malattie infettive e
diffusive
notificate
all'unità
sanitaria locale e non comprese
nelle classi precedenti, zoonosi
indicate dal regolamento di polizia
veterinaria di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8
febbraio 1954, n. 320, e non
precedentemente menzionato
Le notifiche di classe V
vengono
comunicate
annualmente,
in
un
riepilogo, al Ministero.
Solo quando assumano le
caratteristiche di focolaio
epidemico, devono essere
segnalate con le modalità
previste per la Classe IV.
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