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Piano della Prevenzione 2010-2012 Regione Emilia Romagna Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Modena, 3 novembre 2011 Dr Giulio Sighinolfi Dr Andrea Lambertini Profilo di salute in RER: •Morbosità e mortalità per malattie infettive fortemente diminuite negli anni •Forte riduzione dell’incidenza delle patologie prevenibili con vaccinazione (risultato positivo consolidato in esito al precedente PRP) •Emergono/riemergono patologie collegate a globalizzazione e cambiamenti climatici Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 1 Miglioramento dei sistemi informativi delle malattie infettive e vaccinazioni 2 I programmi di vaccinazione 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti (TB, malattie da HIV e altre MTS, Malattie Invasive Batteriche, MTA e malattie a circuito fecale-orale, zoonosi) 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori 5 Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria e la prevenzione dell’antibiotico-resistenza Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL Tabella 1 – Numero di dosi di vaccini somministrate – Anni 2005-2010 Distretto Anno TOTALE Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola C.Franco AUSL 2005 10.650 10.488 18.288 14.175 4.167 8.496 7.802 74.066 2006 12.103 11.300 21.080 15.671 5.080 10.211 9.396 84.841 2007 14.995 13.432 22.548 16.761 5.624 10.670 10.908 94.938 2008 15.436 14.525 26.147 18.860 6.335 13.156 11.595 106.054 2009 15.435 16.412 26.254 21.301 6.649 14.843 12.769 113.663 2010 16.054 14.672 24.585 19.249 5.734 14.069 12.199 106.572 Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL Tabella 3 - Coperture vaccinali nella coorte dei bambini di 24 mesi ( coorte 2008) - Anno 2010 Distretto Pavullo Vignola C.Franco Totale AUSL 99.4% 98.9% 97.5% 97.7% 96.9% 97.3% 97,1% 95.7% 99.4% 98.9% 97.5% 97.7% 97.0% 97.4% 97,2% 96.3% 95.3% 99.4% 98.7% 97.5% 97.6% 96.8% 97.3% 96,9% 95.0% 96.0% 95.3% 99.4% 98.7% 97.4% 97.6% 96.8% 97.3% 96,9% Pertosse 95.6% 96.1% 95.1% 99.2% 98.9% 97.2% 97.6% 96.8% 97.2% 96,8% Hib** 94.7% 94.9% 95.6% 99.2% 98.7% 96.7% 97.7% 96.5% 97.0% 96,5% MPR*** 90.3% 94.5% 91.9% 98.7% 97.9% 94.0% 97.6% 94.3% 94.5% 94,6% Morbillo 91.0% 94.5% 92.1% 98.7% 97.9% 94.2% 96.9% 94.5% 94.7% 94,9% Meningococco C 96.6% 92.7% 92.0% 98.6% 97.6% 94.3% 96.1% 95.0% 94.0% 93,9% Tipo di vaccino Carpi Mir Modena Sassuolo Polio 95.6% 96.0% 95.4% Tetano 95.7% 96.1% Epatite B 95.0% Totale obbligatorie* Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Dati 2009 Dati 2008 AUSL AUSL Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL Tabella 5 – Copertura HPV (coorti 1997 e 1998) - Anno 2010 Distretto Papillomavirus Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola C.Franco Totale AUSL coorte 1997 78.5% 84.9% 71.4% 76.4% 90.5% 78.9% 68.6% 76.8% coorte 1998 74.6% 85.2% 66.7% 75.8% 84.9% 78.1% 73.6% 75.0% Tabella 7 - Copertura immunitaria ragazzi di 15 anni ( coorte 1994) - Anno 2010 Distretto Tipo di vaccino Carpi Meningococco C 85.3% Mirandola Modena 94.3% 74.5% Sassuolo Pavullo Vignola C.Franco 90.2% 94.1% 87.9% 78.9% Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Totale Dati 2009 Dati 2008 AUSL AUSL AUSL 84.6% 85.5% 83,4% Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Gli Obiettivi a. Consolidare coperture vaccinali ( >95% Obbligatorie e Batteriche) b. Migliorare copertura HPV ( <80% nel 2012 ) c. Applicazione delibera regionale qualità Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Criticità a. Movimento popolazione ( in particolare immigrata ) b. Incremento Obiezione Vaccinale ( 1%- 2% ) c. Difficoltà gestionale per elevate percentuale di rinunce e spostamenti Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Proposte a. Investimento sul personale, in particolare infermieristico, in termini di formazione e stabilità b. Investimento informatico per attivazione di nuove modalità di prenotazione / accesso: mail, on line c. Valutare integrazione dei servizi vaccinali minori e adulti Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 1 Miglioramento dei sistemi informativi delle malattie infettive e vaccinazioni •Sistematizzazione diversi flussi informativi esistenti sviluppandone unico “web based” •Unificazione sistemi registrazione vaccinazioni ed eventi avversi Le azioni partono prevalentemente dalla Regione Le AUSL dovranno assicurare il coinvolgimento di referenti aziendali per le vaccinazioni CED aziendali referenti per la farmacovigilanza Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente (range regionale casi: 67-80%) Epidemiologia in provincia di Modena: •Incidenza in calo (<10/100.000) •In maggioranza forme polmonari •Oltre 60% forma bacillifera •Media tempo di diagnosi da inizio sintomi = 4 mesi •Oltre 70% dei casi a carico di cittadini stranieri •Età più colpite: gli italiani sopra 65; gli stranieri giovani adulti •http://www1/dipprev/newdsp/sipcrb/doc/mif/2009/MIFnewsletter_2009.pdf Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente Aumentando capacità diagnostiche e di counselling dei clinici (formazione MMG-PLSOperatori) http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/collana_dossier/doss197/link1/doss197-1.pdf Aumentando qualità diagnostica dei laboratori di micobatteriologia Migliorando il follow up dei casi in terapia Migliorando il follow up dei contatti (terapia infezione e sorveglianza clinica) Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente I punti critici Disomogeneità di percorsi diagnostici specialistici fra AUSL e AOSP, ma anche entro AUSL (tempi e modalità di risposta sono differenziati) Particolare rigidità di risposta alle oscillazioni di richiesta di supporto, vincolata dalla quantità di risorsa disponibile localmente Il Dispensario funzionale è ancora una idea che cammina a fatica su gambe “volontaristiche” Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •HIV: consolidamento sistema sorveglianza infezione, cui si aggiunge •MST: nuovo sistema di sorveglianza regionale Osservatorio regionale HIV-AIDS insieme con U.O. malattie infettive aziendali e U.O. pediatria di Parma e Bologna ASSR collabora a progettare sistema di sorveglianza su malattie a trasmissione sessuale Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •MIB (malattie invasive batteriche): miglioramento della qualità della diagnosi MIB da meningococco, emofilo, pneumococco, listeria sono oggetto di particolare sorveglianza regionale Il miglioramento passa attraverso la riduzione delle MIB da agente non identificato e per la tipizzazione più estesa degli agenti riconosciuti nei campioni Clinici e laboratoristi hanno l’onere principale, DSP deve assicurare completezza di inchieste epidemiologiche Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti •MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi Miglioramento della diagnosi eziologica (tipizzazione agenti, integrazione fra dati della filiera alimentare e dati sui casi umani) Miglioramento analisi dei dati rilevati con inchieste epidemiologiche (vedi corso MTA) Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Il piano regionale della prevenzione 2010-2012 e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti La gestione dei focolai di MTA alla luce degli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012: dalla segnalazione alle ipotesi epidemiologiche. Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL di MODENA Modena, 26 settembre 2011 Anna Bulgarelli Giliana Campana Christian Cintori DIRIGENTE MEDICO Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici ASSISTENTE SANITARIA Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici DIRIGENTE MEDICO Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori •Patologie rilevanti in contesto internazionale: febbre gialla, febbri virali emorragiche, West Nile Desease •In ER eventi epidemici: Chikungunya 2007; West Nile 2008-2009 Obiettivi •West Nile Disease e Leishmaniosi: contenere la diffusione di malattie già endemiche in RER •Patologie da importazione: ridurre probabilità di creazione di focolai autoctoni Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori Strumenti •Sorveglianza dei vettori (entomologica) •Sorveglianza della circolazione dell’agente patogeno in animali •Segnalazione rapida di eventi singoli ed epidemici nell’uomo •Attuazione degli specifici Piani di controllo a forte coordinamento interdisciplinare in atto da alcuni anni Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 5 Infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio sanitaria e prevenzione dell’antibiotico resistenza In AUSL Modena già avviati da tempo i sistemi di sorveglianza delle Infezioni Correlate con Assistenza (ICA) Segnalazione rapida epidemia ed eventi sentinella Sorveglianza chirurgia –SIChER Sorveglianza terapia intensiva – SITIER Piani programmi di prevenzione e controllo della legionellosi Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 5 Infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio sanitaria e prevenzione dell’antibiotico resistenza Obiettivi •Avviare programmi di controllo infezioni ed uso antibiotici in strutture residenziali per anziani •Avviare programmi per promuovere uso appropriato degli antibiotici in ospedale Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Emergenze storicamente sperimentate in ER •Di tipo infettivo: •Bioterrorismo (antrace) •SARS •Influenza aviaria •Chikungunya •West Nile Disease •Pandemia influenzale •Di tipo non infettivo: •Emergenze chimiche •Eventi catastrofici (Prefetture e Protezione civile) Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Sorveglianze attive in ER cui partecipano DSP •Sistema di segnalazione rapida – alert (dal 2005) per le malattie infettive •Sistema allerta rapido RASFF per alimenti e mangimi non conformi •Sistema per le ondate di calore (gestione ARPA) •Sistema sull’inquinamento atmosferico (gestione ARPA) •Sistema entomologico sugli insetti vettori •Sistema veterinario sulle antropozoonosi Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Obiettivi di miglioramento indicati nel PRP: •Stabilizzazione Centro di Riferimento Regionale per Emergenze Microbiologiche (CRREM) •Perfezionamento procedure dell’Alert per infettive •Sperimentazione sorveglianza sindromica •Potenziamento competenze tecnico professionali in DSP per gestione emergenze fisico-chimiche •Coinvolgimento MMG-PLS e PS per aumentare l’adesione alle segnalazioni per emergenze Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili GRAZIE PER L’ATTENZIONE Piano della Prevenzione 2010-2012 Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili