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STATUTO DELL`ASSOCIAZIONE DOULE ITALIA Premessa: la

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STATUTO DELL`ASSOCIAZIONE DOULE ITALIA Premessa: la
STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE DOULE ITALIA
Premessa: la figura della doula è conosciuta ed operante in tutto il mondo, e svolge una
positiva funzione a favore delle famiglie ed in particolare di sostegno emozionale e pratico
della donna-coppia in gravidanza, nel travaglio-parto, nel dopo-parto e nei primi mesi del
bambino/a.
Atteso che in altri Paesi l’attività delle doula è disciplinata dalla legge mentre nel nostro ordinamento manca alcuna regolamentazione di tale fenomeno ed è invece essenziale evitare
confusioni o sovrapposizioni di ruolo con diverse figure sia imprenditoriali che professionali
ed in particolare quelle sanitarie.
Che anche nel nostro paese è intervenuto il d.lgs. 206/2007 (di attuazione della Dir.2005/36/
CE, e relativo DM di attuazione del 28.4.2008 e successive modificazioni) relativo al riconoscimento delle qualifiche professionali in ambito comunitario. Che in particolare, l’art. 26
della citata Legge stabilisce che le autorità competenti quando debbano formulare proposte
per la definizione di “piattaforme comuni” consultino le relative «associazioni rappresentative
sul territorio nazionale».
Che è intenzione delle associate promuovere la costituzione di una associazione nazionale
delle doula che abbia i requisiti per confrontarsi con gli organi competenti ai sensi del d.lgs.
206/2007.
Articolo 1) – Denominazione
È costituita l’Associazione denominata “Doule Italia”, di seguito semplicemente Associazione.
Articolo 2) – Durata
L’Associazione ha durata illimitata.
Articolo 3) – Sede
La sede legale dell’Associazione è collocata nel comune di Milano, in via F.lli Gabba 9,
come fissato dall’atto costitutivo. La sede sociale dell’Associazione è collocata nel comune di
Milano. L’Associazione potrà istituire sedi secondarie in Italia o all’estero. L’organizzazione e
il funzionamento delle sedi secondarie, di seguito semplicemente sezioni, saranno disciplinati
da apposito Regolamento.
Articolo 4) - Scopi e compiti istituzionali
L’Associazione non ha scopo di lucro, è indipendente e libera da qualsiasi condizionamento
politico-economico, con assetto organizzativo e associativo basato sui principi della democrazia interna e della trasparenza. Gli eventuali utili non possono essere ripartiti, anche
indirettamente.
L’Associazione si prefigge in particolare modo di:
- realizzare le aspirazioni di crescita culturale e intellettuale della categoria degli aderenti;
- organizzare gli associati e guidarli per la difesa dei loro interessi e per l’affermazione dei
loro diritti;
- intervenire su problemi che, direttamente o indirettamente, pongono in discussione il ruolo
o i concreti interessi degli associati e contribuire a operare per realizzare un cambiamento
nell’attuale configurazione di ruoli e professioni per coniugare la libertà del lavoro autonomo
e imprenditoriale con l’esigenza di assicurare un qualificato livello di formazione e il miglioramento occupazionale dei propri associati;
- garantire a terzi e alla Pubblica Amministrazione i requisiti qualitativi degli associati;
- organizzare gli associati al fine di curare la formazione e l’aggiornamento e verificare il
rispetto delle norme deontologiche, statutarie e regolamentari.
L’Associazione si pone pertanto i seguenti compiti:
- cooperare per l’ affermazione della cultura della saluto-genesi (affermatasi a livello internazionale) in gravidanza, nel puerperio, nel primo anno di vita del bambino/a con l’accompagnamento alla nascita e il sostegno alla famiglia;
- valorizzare e favorire la diffusione di una cultura per una maternità e paternità consapevole
e garantire collaborazione alle madri durante la gravidanza fino almeno all’anno di compimento del bambino/a anche cooperando con altre figure: ostetrica, ginecologo, pediatra,
psicologo, neonatologo, osteopata, consulenti dell’allattamento, educatore, counselor, rebirther, psicomotricista e altri operatori di tecniche corporee ed emozionali, ecc. in Italia e
all’estero;
- favorire il sostegno alla famiglia (anche con fragilità personali, disabilità), sotto l’aspetto
emozionale e pratico;
- favorire e sostenere la genitorialità nelle sue diverse forme (nuclei monoparentali, coppie di
fatto, ragazze madri, stranieri portatori di differenti culture ecc.);
- favorire e collaborare con le madri valorizzando allattamento al seno, bonding, l’importanza del contatto, lo svezzamento personale e le basi della salute primale, sotto il profilo pratico
ed emozionale;
- incentivare scambi e collaborazioni con vari operatori della nascita: ostetrica, ginecologo,
pediatra, psicologo, neonatologo, osteopata, educatore, counselor, rebirther, psicomotricista
e altri operatori di tecniche corporee ed emozionali, ecc. in Italia e all’estero;
- favorire la cultura del sostegno alla maternità, paternità attraverso piattaforme informatiche,
mezzi cartacei e altro;
- favorire la diffusione del consumo responsabile e la sana alimentazione nella famiglia e nel
singolo ricorrendo al mercato equo-solidale e alla produzione di alimenti e oggetti biologici,
naturali, ecocompatibili e del commercio equo e solidale;
- promuovere pratiche corporeo/emozionali come strumento di crescita personale attraverso
seminari, cerchi e incontri individuali;
- promuovere la sensibilizzazione e incentivare la formazione di operatori sociali, docenti,
educatori, studenti, genitori e tutti coloro che si occupano e sono interessati alla genitorialità;
- promuovere e curare direttamente e/o indirettamente la redazione, l’edizione, la promozione e diffusione di libri e testi di ogni genere, nonché la pubblicazione di indagini, ricerche e
studi di bibliografie;
- promuovere la crescita culturale della associate anche mediante momenti di confronto con
dule provenienti da altri paesi;
- fornire servizio di supporto, consiglio e aiuto pratico alle associate, anche con il mutuo
scambio di esperienze;
- creare uno spazio per l’aggiornamento individuale, tramite corsi, conferenze, seminari ed
eventi, a mezzo di figure professionali del settore;
- creare spazi e opportunità per la condivisione di esperienze e per l’acquisizione di saperi
e competenze che possano migliorare la qualità della vita di tutti i membri della famiglia e
del singolo.
Articolo 5) - Attività
Per il raggiungimento delle proprie finalità, l’Associazione, avvalendosi anche del contributo
di terzi non soci, intende ad esempio:
- fornire accompagnamento, sostegno emozionale e aiuto pratico in gravidanza, travaglio/
parto, nel dopo parto, nel luogo scelto dalla donna per partorire e/o a domicilio, nonchè
durante il puerperio e primo anno di vita del bambino/a;
- favorire la cultura dell’allattamento al seno;
- sostenere la maternità anche tramite azioni/attività di volontariato in ospedale pubblico,
privato, casa di maternità, domicilio;
- offrire un supporto di tipo culturale e informativo qualitativo alle madri e ai padri, mediante
incontri individuali e/o di gruppo;
- offrire spazi ai bambini, alle loro madri e in generale alle famiglie per attività ludiche e momenti di rilassamento e di condivisione;
- offrire la possibilità di partecipare ad attività sociali, educative, culturali e anche conviviali
al fine di far crescere migliorare i legami fra i soci;
- promuovere la partecipazione, la produzione e la divulgazione di progetti di ricerca e di
attività attinenti alla genitorialità;
- organizzare manifestazioni, convegni, dibattiti, mostre, corsi, seminari per il raggiungimento e la diffusione dei propri obiettivi culturali;
- promuovere corsi di formazione per i propri soci;
- stipulare convenzioni con enti pubblici e privati per la gestione di progetti di ricerca/intervento nell’ambito degli scopi dell’associazione e partecipare a bandi e gare pubbliche o
private;
- offrire ai soci a condizione vantaggiose consulenza sociale, psicologica, legale, sanitaria,
avvalendosi della consulenza di professionisti del settore;
- promuovere tra i soci gli acquisti solidali e collettivi di beni, con finalità etiche, di solidarietà
sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e di vendita;
- promuovere ogni altra attività idonea al raggiungimento delle proprie finalità, anche attività
di natura commerciale e di servizi rivolti a soci e a terzi, purché funzionali al perseguimento
delle attività istituzionali;
- l’Associazione ha facoltà di operare in Italia in collaborazione con il Ministero della Salute,
le Regioni, le aziende sanitarie e gli altri organismi e istituzioni sanitarie pubbliche, ospedali
e consultori pubblici e privati;
- ha facoltà altresì di cooperare, confrontarsi con associazioni, enti pubblici e privati nel perseguimento degli scopi istituzionali e promuovere la collaborazione con le ostetriche e altri
operatori sanitari;
- ha facoltà di operare occasionalmente anche al di fuori dell’ambito nazionale e promuovere
intese con organismi aventi analoghe finalità in Italia e all’estero.
Articolo 6) - Soci
I soci dell’associazione sono suddivisi in cinque categorie: soci ordinari, soci in formazione,
soci collettivi, soci sostenitori, soci onorari.
Sono soci ordinari:
- i soci fondatori dell’associazione;
- i soci che hanno i requisiti di cui al seguente articolo e si impegnano a pagare, per tutta la
permanenza del vincolo associativo, la quota annuale stabilita dal Consiglio direttivo;
- i soci che, aderendo successivamente, hanno seguito con esito positivo un corso di formazione organizzato dall’Associazione o presso altro ente riconosciuto e si impegnano a conseguire i requisiti di cui al seguente articolo.
Sono soci in formazione:
i soci che, aderendo successivamente, stanno seguendo un corso di formazione organizzato
dall’Associazione o presso altro ente riconosciuto dall’Associazione stessa.
Sono “soci collettivi”:
gli organismi, enti e associazioni che esprimono finalità analoghe e interessi comuni con
quanto previsto dal presente statuto e aderiscono all’Associazione.
Sono soci sostenitori:
coloro che, condividendo gli scopi dell’Associazione, intendono sostenerla versando una
quota associativa multipla rispetto a quella ordinaria.
I soci sostenitori devono essere invitati alle Assemblee o alle riunioni del Consiglio.
Tutti i soci ordinari, i soci collettivi e i soci sostenitori hanno diritto di voto per le delibere sui
temi all’Ordine del giorno ed in particolare per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione.
Possono inoltre far parte dell’Associazione, con la qualifica di “soci onorari”, su nomina unanime del consiglio direttivo persone che per professionalità, competenza, esperienza, possono concorrere al prestigio, alla crescita e al raggiungimento degli scopi dell’Associazione.
I soci onorari possono essere invitati alle Assemblee o alle riunioni del Consiglio e ivi prendere la parola ma non hanno diritto di voto.
Ogni socio riceverà una tessera dall’Associazione quale documento atto a qualificarlo tale.
Non è ammessa la figura del socio temporaneo.
Articolo 7) - Criteri di Ammissione soci e procedimento
Possono presentare la domanda di ammissione all’Associazione, per acquisire la qualifica
di soci ordinari tutti coloro che, in possesso di diploma di scuola media superiore italiana o
equipollente, muniti di idonea polizza assicurativa a norma di Regolamento, sono interessati
alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali, accettando
di rispettare senza riserve Statuto, Regolamento e Codice Etico dell’Associazione.
Il Consiglio direttivo può considerare equipollente al titolo di studio, un’esperienza pratica
certificata o un’esperienza come madre.
Gli aspiranti soci indirizzano la propria concreta attività come doule e, pertanto, realizzano
queste finalità:
- aiutare le donne a evitare la situazione d’isolamento che spesso caratterizza il periodo legato alla maternità, che può penalizzare sin dalle prime settimane la qualità della relazione
madre-figlio a domicilio;
- dare sostegno emotivo e alla famiglia durante la gravidanza, il travaglio-parto e il dopo
parto;
- promuovere la relazione mamma - papà - bambino in gravidanza e dopo il parto;
- dar vita a un luogo d’incontro accogliente, familiare e conviviale dove le donne, prevalentemente mamme o gestanti, possano usufruire di servizi pensati appositamente per loro e dove
si sentano libere di ritrovarsi, proporre nuove idee, offrire e ottenere solidarietà e sostegno;
- offrire un sostegno pratico-emozionale alla coppia per la maturazione di una genitorialità
consapevole che si rifletta nella crescita armonica del bambino all’interno del nucleo famigliare;
- aiutare le donne a gestire il carico fisico, psichico ed emotivo che normalmente le investe nel
momento in cui diventano mamme, a domicilio.
Possono altresì presentare domanda i corsisti che hanno frequentato con esito positivo un
corso di preparazione organizzato dall’Associazione o da altro ente riconosciuto dalla medesima e intendono intraprendere un’attività ispirata alle finalità di cui al precedente comma.
I soci in formazione sono i corsisti che pur non avendo ancora superato l’esame finale desiderano già aderire all’associazione.
L’ammissione dei soci in formazione è deliberata per la durata del corso e se l’esame finale
è superato con successo il socio può chiedere il passaggio tra i soci ordinari secondo le modalità stabilite dal regolamento.
La domanda di ammissione dei “soci collettivi” è corredata dalla delibera dell’organismo
competente, nella quale deve essere indicato il nominativo del rappresentante e del suo sostituto, nonché dello Statuto del soggetto richiedente. I “soci collettivi” esprimono un voto unico
in assemblea per mezzo del proprio rappresentante e non devono costituire la maggioranza
dei soci dell’Associazione. L’ammissione dei soci ordinari è deliberata, a tempo indeterminato, salvo quanto previsto dal comma successivo, su domanda scritta del richiedente, dal
Consiglio direttivo, senza necessità di motivare un eventuale diniego.
Il mantenimento della qualifica di socio ordinario impone il conseguimento entro la scadenza
di ogni anno solare almeno dei 3⁄4 dei crediti formativi deliberati per ciascun anno dal direttivo, che possono essere ottenuti seguendo con esito positivo i corsi di formazione continua
organizzati dall’associazione o altri corsi nazionali o internazionali che siano stati riconosciuti dal Consiglio direttivo ai sensi del Regolamento.
L’ammissione dei soci collettivi è deliberata, su domanda scritta e previa approvazione delle
finalità e degli scopi del richiedente, dal Consiglio direttivo, senza necessità di motivare un
eventuale diniego. I soci collettivi devono assicurare che almeno un terzo dei propri associati
consegua l’obiettivo formativo.
Articolo 8) - Quote
I soci devono versare le quote associative per il tesseramento (o il rinnovo del tesseramento)
e non saranno ammessi a partecipare alle attività se non in regola con tali versamenti. La
quota associativa non è trasferibile, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non è
rivalutabile. La quota associativa ha validità 12 mesi dalla data di emissione della tessera o
dalla data di rinnovo della tessera.
Articolo 9) - Doveri dei soci e sanzioni
I soci assumono tutti gli obblighi previsti dallo Statuto e dal Regolamento e dal Codice Etico.
Si perde la qualifica di socio per dimissioni, per decadenza o per esclusione dall’Associazio-
ne. Le dimissioni devono essere comunicate per iscritto e producono effetto dal 1 gennaio successivo. Decade dall’appartenenza dell’Associazione il socio moroso per oltre due annualità
consecutive o il socio non in regola per due anni consecutivi con l’acquisizione del minimo di
ore di aggiornamento richiesto dall’Associazione. E’ escluso dall’Associazione, su delibera
del consiglio direttivo, il socio che abbia presentato dichiarazioni non veritiere, che svolga
attività in contrasto con gli scopi sociali, che abbia effettuato dichiarazioni o abbia tenuto
comportamenti incompatibili con lo spirito dello Statuto, che violi in modo grave o reiterato
le norme previste dallo Statuto e dal Regolamento e dal Codice Etico. I soci espulsi possono
presentare ricorso scritto al collegio arbitrale e se non è stato istituito all’Assemblea dei soci
entro dieci giorni dalla notifica di espulsione.
Articolo 10) - Risorse economiche e patrimonio
Le fonti di finanziamento e del patrimonio dell’Associazione sono costituite da:
- quote associative e contributi degli aderenti;
- beni, immobili e mobili;
- sovvenzioni e contributi di privati, singoli o istituzioni, nazionali o esteri;
- sovvenzioni e contributi dell’Unione Europea, dello Stato, di istituzioni o di enti pubblici,
nazionali o esteri;
- donazioni, lasciti e rendite di beni mobili o immobili pervenuti all’associazione a qualunque
titolo;
- proventi derivanti dalla raccolta fondi e dalle attività connesse alle attività istituzionali;
- rimborsi;
- entrate derivanti da attività commerciale e produttivo consentite dalla legge;
- ogni altro tipo di entrate.
I contributi degli aderenti sono costituiti dalle quote di associazione annuale, stabilite dal Consiglio direttivo e da eventuali contributi straordinari stabiliti dall’assemblea, che ne determina
l’ammontare. Le elargizioni in denaro, le donazioni e i lasciti, sono accettate dall’assemblea,
che delibera sulla utilizzazione di esse, in armonia con le finalità statuarie dell’organizzazione. E’ vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione
non siano imposte dalla legge.
Articolo 11) - Rendiconto finanziario
L’esercizio finanziario inizia l’1 gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. Il consiglio
direttivo deve redigere il bilancio consuntivo. Il bilancio consuntivo deve essere approvato
dall’Assemblea ordinaria ogni anno entro il mese di aprile. Esso deve essere depositato
presso la sede dell’Associazione entro i 15 (quindici) giorni precedenti la seduta per essere
consultato da ogni associato.
Articolo 12) - Organi dell’Associazione
Gli organi necessari dell’Associazione sono:
- l’Assemblea dei Soci;
- il Consiglio Direttivo;
- il Presidente e il Vice-Presidente,
- il Collegio dei Sindaci.
Gli organi facoltativi dell’Associazione sono: il Comitato Scientifico e il Collegio Arbitrale.
Articolo 13) - Assemblea dei soci
L’assemblea dei soci è il momento fondamentale di confronto, atto ad assicurare una corretta
gestione dell’Associazione ed è composta da tutti i soci, ognuno dei quali ha diritto a un voto,
qualunque sia il valore della quota. Essa è convocata almeno una volta all’anno in via ordinaria, e in via straordinaria quando sia necessaria o sia richiesta dal Consiglio direttivo o da
almeno un terzo degli associati. In prima convocazione l’assemblea ordinaria è valida se è
presente la maggioranza dei soci, e delibera validamente con la maggioranza dei presenti;
in seconda convocazione la validità prescinde dal numero dei presenti. L’assemblea straordinaria delibera in prima convocazione con la presenza e col voto favorevole della maggioranza dei soci e in seconda convocazione la validità prescinde dal numero dei presenti. La
convocazione dell’Assemblea dei Soci, sia ordinaria che straordinaria, deve effettuata con
avviso pubblico affisso presso la sede e pubblicato nel sito internet dell’associazione, almeno
15 (quindici) giorni prima della data dell’assemblea, con l’indicazione dell’ora, del giorno,
del luogo della riunione e dell’ordine del giorno.
Articolo 14) - Compiti e Attribuzioni dell’Assemblea
L’assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:
- definisce le linee direttive dell’attività dell’Associazione;
- elegge il Consiglio direttivo;
- nomina, tra i componenti del Consiglio direttivo, il Presidente e il Vice Presidente;
- approva il bilancio consuntivo;
- approva il regolamento di esecuzione, il Codice Etico e le norme Deontologiche con le relative sanzioni;
- elegge i componenti degli organi: Collegio arbitrale, Comitato scientifico;
- elegge i componenti del Collegio dei sindaci.
L’assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto e l’eventuale scioglimento
dell’Associazione.
All’apertura di ogni seduta l’assemblea elegge un presidente e un segretario che dovranno
sottoscrivere il verbale finale. Delle delibere assembleari deve essere data pubblicità mediante affissione presso la sede e pubblicazione nel sito internet del relativo verbale.
Articolo 15) - Consiglio direttivo
Il consiglio direttivo è composto da un minimo di tre membri a un massimo di sette membri,
eletti dall’Assemblea fra i propri componenti. Il Consiglio direttivo è validamente costituito
quando sono presenti almeno la metà dei membri. Le deliberazioni devono essere prese a
maggioranza assoluta dei voti.
I membri del Consiglio direttivo durano in carica 3 anni. Il consiglio direttivo può essere revocato dall’assemblea con la maggioranza di 2/3 (due terzi) dei soci. E’ convocato:
- dal presidente;
- ovvero da almeno due dei componenti, su richiesta motivata;
- o su richiesta motivata e scritta di almeno il 30 (trenta) per cento dei soci.
Al Consiglio Direttivo sono attribuite le seguenti funzioni:
- la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione, in base alle linee direttive ricevute
dall’assemblea;
- l’ammissione all’associazione di nuovi soci;
- la redazione del bilancio consuntivo;
- la convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria;
- la determinazione delle quote associative annuali;
- la determinazione il numero complessivo di crediti per l’anno solare successivo a disposizione degli associati attraverso corsi di formazione permanente, per il mantenimento dei requisiti
di socio.
Articolo 16) - Presidente e Vice Presidente
Il Presidente, e in sua assenza il Vice Presidente, rappresenta legalmente l’Associazione nei
confronti dei terzi e in giudizio; ha il compito di:
- convocare il consiglio direttivo;
- presiedere l’Assemblea dei Soci e il Consiglio Direttivo e curare l’esecuzione delle relative
delibere.
Nei casi di urgenza, può esercitare i poteri del Consiglio salvo ratifica da parte di questi
ultimi alla prima riunione.
Articolo 17) - Remunerazione delle prestazioni
Le cariche associative sono ricoperte a titolo ordinariamente gratuito, salvo il rimborso delle
spese anticipate dal Socio in nome e per conto dell’Associazione, debitamente autorizzate
dal Consiglio direttivo o dal presidente del Consiglio stesso.
L’Assemblea che istruisce il Comitato scientifico e il Collegio arbitrale determina l’ammontare
del gettone di presenza dei rispettivi componenti.
L’Assemblea all’atto della nomina dei componenti del Collegio dei sindaci ne determina la
retribuzione.
Articolo 18) - Collegio Arbitrale
L’assemblea può nominare tre arbitri tra gli avvocati abilitati al patrocinio in Cassazione affinché svolgano la funzione di dirimere ogni controversia tra i soci o tra l’associazione e i soci e
per decidere avverso le impugnazioni delle delibere di espulsione. Il regolamento determina
le modalità per sottoscrivere l’accordo di compromesso in arbitri e per l’instaurazione e lo
svolgimento del procedimento arbitrale.
Articolo 19) - Comitato Scientifico
L’assemblea può nominare da cinque a sette componenti del comitato tra gli esperti in materie
mediche, ostetriche ginecologiche, psicologiche, pediatriche, sociologiche, legali, relazionali, affinché svolgano la funzione di valutare le proposte formative dell’associazione determinandone la validità e attestandone il pregio
Articolo 20) - Collegio dei Sindaci
L’assemblea può nominare da tre a cinque sindaci. Il Collegio rappresenta l’organo di controllo e ha il compito di vigilare affinché la gestione e l’amministrazione dell’Associazione si
svolgano nel rispetto della legge e dell’atto costitutivo.
Articolo 21) - Scioglimento dell’Associazione
Lo scioglimento dell’associazione è deliberato dall’Assemblea dei Soci con la maggioranza
dei due terzi degli associati.
La devoluzione del patrimonio sarà effettuata con finalità di pubblica utilità a favore di associazioni con finalità simili, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Articolo 22) - Disposizioni transitorie e finali
Per quanto non previsto nel presente Statuto valgono le norme del Regolamento di esecuzione
e del Codice Etico dell’Associazione in caso di ulteriore lacuna quelle del codice civile.
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