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Signori Soci, ormai il periodo di recessione economica, e direi

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Signori Soci, ormai il periodo di recessione economica, e direi
Intervento Presidente Cattaneo all’assemblea del 24 aprile 2013
E.E.S.CO S.R.L.
Signori Soci,
ormai il periodo di recessione economica, e direi anche amministrativa, è un dato di fatto, al punto che anche la “e2sco srl” sta subendo le relative conseguenze. Infatti, anticipando il dato di bilancio che sarà poi
illustrato dal consigliere delegato Mario Resta, comunico che a differenza degli anni scorsi, dove, i bilanci
sono sempre stati chiusi in positivo, quest’anno dobbiamo registrare una lieve perdita.
Nulla di preoccupante, nel numero, ma direi deludente se non addirittura portatore di grande disappunto, nel merito. In realtà, la perdita, non si manifesta prima delle imposte, dove avremmo un utile di
12016 €, dato che, sia pur in diminuzione rispetto ai precedenti, è ancora in linea con la filosofia, più volte
da me spiegata nel merito. Ovvero: una società strumentale a capitale misto, non deve ambire a grandi
utili d’impresa in quanto se così avvenisse, vorrebbe dire che non abbiamo svolto bene il nostro compito: far risparmiare i nostri soci, le amministrazioni pubbliche.
Ma, e qui il disappunto, la perdita si evidenzia dopo aver pagato le imposte. Questo è veramente assurdo.
Ritengo che una cosa di questo genere non sia prerogativa di uno stato che voglia generare sviluppo ed
equità. E non parlo appositamente, di crescita, in quanto questo concetto, a mio avviso, in ottica di benessere, non è, nel significato diffuso il più adatto. E’ inutile continuare a crescere se non serve. Andrei anche oltre su questo tema, fino ad auspicare, come sostiene Serge Latouche la necessità di una riduzione
controllata, selettiva e volontaria della produzione, spesso inutile ed incontrollata. Questo approccio,
piuttosto controtendenza, ci potrebbe consentire un maggior equilibrio ecologico fra uomo e ambiente.
In sintesi, la riduzione dei consumi, che non devono essere riferiti alla sola energia, ma anche al suolo,
all’acqua, e a tutti quei beni che mirano alla massimizzazione dei profitti a discapito di quello che ciò comporta, ovvero aumento di ciò che è inutile, aumento dei rifiuti, aumento dell’inquinamento, aumento del
disagio e di conseguenza della serenità e del vero benessere.
Tutto questo, se riportato nella sfera minima delle nostre comunità territoriali potrebbe invertire in modo
significativo la tendenza all’autodistruzione verso la quale, specialmente nelle realtà denominate, “evolute” si sta andando sempre più velocemente.
Tralasciando i dati specifici di bilancio, che come detto, saranno meglio evidenziati nella relazione che seguirà, vorrei soffermarmi sulle criticità che generano le difficoltà con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente:
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Instabilità normativa – troppo spesso ci si trova a doversi confrontare con norme che cambiano o
ancora peggio che cambiano solo parzialmente creando maggiore confusione e difficoltà operativa.
Mi riferisco alle modalità di rapporto di affidamento tra e2 e comuni soci. Su questo argomento,
premesso che nessun atto che veda coinvolta e2, deve prospettare rischi di danno erariale per
l’ente affidante, sono convinto della legittimità degli affidamenti in linea diretta. Ciò anche a seguito di quanto affermato dal TAR Milano nella sentenza n. 2911 del 05/12/2012 che definisce legittima la costituzione (e di conseguenza anche l’operatività) di società strumentali con finalità di efficientamento energetico e fonti rinnovabili, in quanto tale operatività rientra nel perseguimento degli obiettivi istituzionali dell’Ente socio. Comunque, in relazione a questo, ormai molto discusso argomento, stiamo mettendo a punto delle soluzioni alternative, che possano rispondere in modo più
garantista e quindi richiedano meno coraggio e spirito di iniziativa da parte dei nostri comuni.
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Burocrazia – anche su questo argomento ci sarebbe molto da dire, ma, in quest’occasione mi liPag. 1
Intervento Presidente Cattaneo all’assemblea del 24 aprile 2013
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E.E.S.CO S.R.L.
mito, per amore di trasparenza a spiegare più in dettaglio quanto richiamato anche nella mia relazione al bilancio. In particolare mi riferisco a quanto avvenuto nel 2012 tra e2 e comune di Marcallo con Casone in merito all’attività di sviluppo iniziative di valorizzazione energetica di un area ex
cav/discarica.
In pratica la società, da oltre sette mesi sta lavorando per predisporre un piano di azione finalizzato
alla realizzazione di alcuni interventi che possano trasformare l’area, da semplice sitoimproduttivo,
a sito per la generazione di energia da fonti rinnovabili. A causa di una serie di fatti, mancanza del
segretario comunale, indecisione sulla metodologia di registrazione della convenzione e altro su cui
sorvolo, ad oggi non abbiamo ancora sottoscritto la convenzione. A causa di ciò, troverete nella documentazione di bilancio che il revisore, pur a seguito chiarimenti e garanzie avute sia dalla società
che dal comune, si è visto costretto a dare la propria approvazione al bilancio 2012, ma con una riserva sui valori relativi alle attività svolte per questa commessa. Non cambia nulla sotto il profilo dei
numeri, ma in ogni caso è un fastidio che oltretutto ha sottratto energie sia al personale della società sia a quello del comune. E anche agli organi di controllo.
Difficoltà nei pagamenti e di conseguenza oneri finanziari – questo è un altro aspetto, che si può
definire negativo. Basti dire che a causa dei ritardi di pagamento delle fatture emesse ai comuni,
quest’anno gli oneri finanziari specifici ammontano a oltre 50000€.
Ovviamente se ciò non fosse avvenuto avremmo avuto un bilancio differente. Con questo non voglio addossare particolari responsabilità ai comuni, so benissimo quali sono i vincoli del patto di
stabilità o le difficoltà a cui devono far fronte gli enti pubblici, ma questo è un rilievo che devo fare,
anche a fronte di quanto stabilito dall’assemblea del 2011 e ribadito dalla normativa sui ritardati
pagamenti. I sindaci non devono meravigliarsi se si vedono arrivare fatture per interessi di ritardato
pagamento. Dura Lex sed Lex.
Eccesso di fiscalità – Ribadisco che è inaccettabile che una società che chiude, sia pur in leggero
utile si trovi a generare una perdita a causa delle tasse.
Mancanza di senso di appartenenza – Da ultimo, ma non per importanza, vorrei richiamare i soci
ad una maggiore attenzione nei confronti della società. Non dimenticate che quello che facciamo
viene fatto con il solo fine di creare risparmio ed efficienza, e il risultato di ciò, viene retrocesso a
favore dell’ente che lo genera. Quindi, vi chiedo una maggiore attenzione alle proposte che vi presentiamo. Inoltre, vi invito a sollecitarci con idee e proposte. Da parte nostra, ci sarà sempre il massimo impegno per verificare la sostenibilità economica e, anche se con sempre maggiore difficoltà,
ricercare le fonti di finanziamento.
Concludo augurando a tutti buon lavoro.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Tito Cattaneo
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