Gestione dei tessuti duri e molli nell`implantologia post
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Gestione dei tessuti duri e molli nell`implantologia post
CASE REPORT SIO NUOVI SOCI ATTIVI SIO Uno dei casi clinici presentati dal dott. Luca Gobbato al Congresso Internazionale di Milano Luca Gobbato Gestione dei tessuti duri e molli nell’implantologia post-estrattiva in zona estetica Piano di trattamento di un impianto post-estrattivo. Criteri diagnostici e terapeutici Il paziente si è presentato alla mia attenzione Una serie di criteri diagnostici ci permettono di Luca Gobbato, in seguito a un trauma avvenuto durante una par- pianificare l’immediato posizionamento dell’im- tita di pallacanestro. In ottima forma e salute fisica, American Board of pianto. Questi criteri sono: Periodontology. il nostro paziente di 23 anni non presenta alcuna 1.Ottimo stato di salute sistemica e parodon- Clinical Instructor, HARVARD tale del paziente1. controindicazione al trattamento odontoiatrico Division of Periodontology. 2. Il paziente riferisce fastidio all’elemento 21, il fa- 3.Classe I della posizione sagittale della radice secondo la classificazione di Kan (Fig. 4)3. stesso. Un’attenta analisi parodontale, endodon- 4.Edentulia singola con assenza di evidente tica e radiografica del nostro paziente, evidenzia- perdita ossea degli elementi distali e mesiali4. no una possibile frattura all’elemento 21 (Fig. 3). 5.Nessun tipo di difetto osseo presente nella dimensione verticale e/o orizzontale. Al fine di ottenere una diagnosi certa, esponiamo 6.Non vi sono segni di lesioni peri apicali ne si riscontra la evidente frattura dell’elemento 21 all’elemento 21 ne sugli elementi adiacenti. 7.Ai fini di una corretta pianificazione protesica si evidenzia l’assenza di recessioni gengivali4. In seguito all’analisi della cartella parodontale e La forma dentale risulta essere “quadrata”5. all’esposizione radiografica si evince che il pa- 8. ziente riporta uno stato di evidente salute ge- 9.Il biotipo parodontale di appartenenza del nerale sia parodontale che gengivale. Non vi è paziente risulta essere del tipo “flat and alcun sanguinamento al sondaggio e il paziente thick”6,7 che si riferisce ad una gengiva spes- dimostra un ottimo controllo di placca e igiene sa ed un’architettura gengivale poco festo- domiciliare (Fig. 1). nata. Fig. 1 Presentazione intraorale del paziente prima del trattamento. Boston, MA. Professore a Contratto, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Parodontologia. Libero professionista, Noventa Padovana (PD) e Vittorio Veneto (TV). Corrispondenza: con una cone beam l’area interessata dalla quale dovuta al trauma (Fig. 4). University; Department of Oral Medicine, Infection & Immunity, Linea del sorriso bassa2 (Fig. 2). (Figg. 1, 2). stidio è dovuto soprattutto alla mobilità dello DDS, MS Diplomate of the Luca Gobbato Luca_Gobbato@hsdm. harvard.edu Parole chiave: Impianto immediato, Incisivo centrale, Estetica, Forma dentale. Fig. 2 Linea del sorriso. Implantologia 2012; 4: 27-30 27 SIO 28 CASE REPORT Fig. 3 Status radiografico: non si evincono segni di perdita ossea. Fig. 4 Visione radiografica della cone beam: notare la rima di frattura. Fig. 5 Estrazione atraumatica dell’elemento 21. Fig. 6 Inserimento dell’impianto con innesto di osso (Bioss). Fig. 7 Innesto di tessuto epitelio-connettivale. Fig. 8 Innesto di tessuto epitelio-connettivale. Il piano di trattamento prevede quindi l’estrazio- importante che questo innesto si estenda al di ne dell’elemento 21, (Fig. 5) e l’inserimento di un fuori dei limiti dell’aleveolo per poter ricevere impianto endosseo tronco conico (Fig. 6)8. l’apporto ematico necessario a garantirne la so- Poiché il “gap” tra la superficie vestibolare dell’im- pravvivenza (Figg. 7, 8). pianto e la teca ossea risulta essere maggiore di 2 Una volta completato l’intervento chirurgico un mm è assolutamente consigliato ai fini di ridurre Maryland viene cementato senza preparazione il riassorbimento osseo postestrattivo del proces- alcuna ai denti adiacenti. In questo caso il pon- so cribriforme9, inserire del materiale di innesto10. tic comprime il tessuto rientrando circa 2 mm Nel caso specifico è stato utilizzato del materiale apicalmente al margine gengivale dell’alveolo di origine bovina (Bioss) (Fig. 6). postestattivo (Fig. 9). Il tutto viene coperto da un innesto di tessuto Circa 6 mesi dopo l’inserimento dell’impianto epitelio/connettivo prelevato dal palato con viene effettuata con tecnica “pouch-out” la con- tecnica bilaminare. Il nostro innesto infatti viene nessione con la vite di guarigione (Fig. 10). di-epitelizzato nella porzione che verrà ancorata Dopo pochi giorni viene consegnato il provvisorio sotto un piccolo pouch appositamente aper- (Fig. 11) che viene lasciato in sede circa 4 mesi. Il to vestibolarmente e palatamente11,12 è molto paziente esprime il desiderio di chiudere il diaste- Implantologia 2012; 4: 27-30 CASE REPORT Fig. 9 Consegna del Maryland. Fig. 10 Connessione con abutment di guarigione. Fig. 11 Provvisorio in resina acrilica. Fig. 12 Impronta definitiva con individualizzazione del transfer da impronta. Fig. 13 Margine gengivale prima della consegna, corona definitiva. Fig. 14 Visione occlusale prima della consegna, corona definitiva. Fig. 15 Radiografia dell’abutment in zirconio. Fig. 16 Consegna della corona definitiva in ceramica-zirconio. ma tra gli incisivi centrali. Una piccola ricostruzione Prima della consegna della corona definitiva si in composito provvede ad aumentare la dimen- può apprezzare come siano stati mantenuti inal- sione orizzontale della corona sull’11. terati i tessuti molli e duri post-estrazione dell’e- Tutte le informazione del provvisorio vengono lemento 21 (Figg. 13, 14). SIO poi trasferite al restauro definitivo tramite individualizzazione del transfer di impronta13 (Fig. 12 ). Implantologia 2012; 4: 27-30 29 SIO CASE REPORT Fig. 17 Sorriso del paziente ad un anno dalla consegna. Una volta consegnata la corona in zirconio-ceramica cementata su abutment in zirconio (Figg. 15, 16) si effettuano controlli periodici e richiami ogni 4 mesi. La foto finale del sorriso del paziente risale ad un anno dalla consegna della corona definitiva (Fig. 17). 7. Kan JY, Morimoto T, Rungcharassaeng K, Roe P, Smith DH. 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