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anatomia topografica specifica degli elementi dentali

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anatomia topografica specifica degli elementi dentali
ANATOMIA TOPOGRAFICA SPECIFICA
DEGLI ELEMENTI DENTALI
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Umberto Buonanno | I DENTI UMANI dalla morfologia alla modellazione
132
DENTI CANINI
Topografia e nomenclatura degli elementi morfologici
Vista linguale
Vista vestibolare
Apice della radice
Radice
Linea cervicale
(o colletto)
porzione linguale
Linea cervicale
(o colletto)
porzione vestibolare
Cingolo
Corona
Cresta (o rilievo)
marginale mesiale
Cresta (o rilievo)
marginale distale
Cresta (o rilievo)
longitudinale
Avvallamento o
depressione
dello smalto
Lobo
mesiale
Lobo
distale
Depressione
dello smalto
Cresta cuspidale
distale
Cresta cuspidale
mesiale
Cresta cuspidale
mesiale
Lobo centrale
Sommità della cuspide
Cresta cuspidale
distale
Cresta cuspidale
mesiale
Cresta (o rilievo)
marginale mesiale
Cresta (o rilievo)
marginale distale
Cresta
longitudinale
Cingolo
Vista occlusale
CANINO MASCELLARE DESTRO
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156
DENTI PREMOLARI
Topografia e nomenclatura degli elementi morfologici
Viste occlusali dei secondi premolari antagonisti
Viste occlusali dei primi premolari antagonisti
Solchi supplementari ad U
Pozzetto distale
e sovrastante fossa
distale
Pozzetto mesiale
e sovrastante
fossa mesiale
Solco intercuspidale
mesio-distale
Solco supplementare a V
Cresta cuspidale D
della cuspide V
Sommità della cuspide
vestibolare
Cresta cuspidale M
della cuspide V
(secondo Latrou: costa)
Cresta
triangolare
della cuspide V
Cresta
marginale distale
Solco
di sviluppo
Cresta triangolare
della cuspide L
Cresta cuspidale M
della cuspide L
(secondo Latrou: costa)
Cresta cuspidale D
della cuspide L
(secondo Latrou: costa)
Sommità della
cuspide linguale
Solco intercuspidale linguale
Solco intercuspidale M-D
Sommità della
cuspide D-L
Sommità della cuspide
Solco di sviluppo
mesio-linguale
Cresta triangolare
della cuspide M-L
Solco supplementare
ad U
Versante cuspidale M-V
(o cresta supplementare)
Versante cuspidale D-V
(o cresta supplementare)
Solco supplementare a V
Contorno assiale M-V
(profilo supplementare)
Sommità della cuspide
vestibolare
Cresta cuspidale V
Per ragioni di spazio e di maggiore leggibilità, si è ritenuto utile separare la descrizione dei solchi da quella degli altri
elementi morfologici; pertanto, i solchi verranno descritti sulla vista occlusale del secondo premolare mascellare e
su quella del primo premolare mandibolare, mentre i restanti elementi caratteristici, sulle viste occlusali dei premolari
mascellari e del secondo premolare mandibolare.
Per praticità di rappresentazione, le parole vestibolare, linguale, mesiale e distale, verranno rappresentate con le lettere
delle loro iniziali: V - L - M - D - O e con il carattere grassetto per distinguerle dalle lettere impiegate per i solchi.
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168
NOMENCLATURA DELLA SUPERFICIE
OCCLUSALE
Gli elementi caratteristici della superficie occlusale, già esaminati nella vista occlusale del primo
premolare mascellare e che qui riproponiamo
in una rappresentazione grafica, vengono ora
integrati con ulteriori elementi caratteristici
appartenenti alla superficie occlusale dei molari.
Tali elementi sono:
Solco intercuspidale
mesio-distale
Rilievo obliquo
(cresta obliqua o ponte
di smalto)
il solco intercuspidale vestibolare, il quale
divide la cuspide mesio-vestibolare dalla distovestibolare;
il solco intercuspidale linguale, il quale divide
la cuspide mesio-linguale dalla disto-linguale;
il rilievo obliquo (cresta obliqua o ponte di smalto), riscontrabile sulla cuspide mesio-linguale,
in prossimità del solco intercuspidale linguale
e parallelo a quest’ultimo;
Solco intercuspidale
vestibolare
Solco intercuspidale linguale
le fosse, le quali sono avvallamenti dello smalto
delimitati dalle creste triangolari delle cuspidi,
dalle creste marginali, dalle creste supplementari
(o versanti cuspidali);
Pozzetto
mesiale
i pozzetti, i quali rappresentano il punto più
profondo della fossa; taluni di essi sono reperibili
all’incontro dei solchi intercuspidali.
Oltre ai pozzetti mesiale e distale, già evidenziati nel primo premolare mascellare, nel primo
molare si distingue anche:
• il pozzetto centrale, il quale è al disotto della
fossa centrale e reperibile all’intersezione del
solco mesio-distale con quello vestibolare.
È opportuno precisare che a differenza di quanto avviene nei premolari il pozzetto distale dei
molari mascellari è reperibile al centro della
porzione distale del solco mesio-distale (quella che divide le cuspidi distali). Esso si trova
all’intersezione della porzione distale del solco
mesio-distale con il solco linguale.
Unitamente alla forma della corona, è importante conoscere la dislocazione delle cuspidi sulla
superficie occlusale, poichè, tale conoscenza, se
applicata all’atto della modellazione, semplifica
di molto queste operazioni.
Pozzetto centrale
Pozzetto
distale
Cono cuspidale
In pratica, moderni metodi di modellazione dei
denti posteriori, prevedono la costruzione di un
cono di cera che indica, per ciascuna cuspide,
la posizione e l’altezza.
È facilmente comprensibile che una volta fissati
i coni di cera, con tale riferimento risulta più
semplice ricostruire nella giusta posizione i
restanti elementi che compongono la superficie
occlusale.
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173
I CONTORNI DELLE CUSPIDI
La cuspide disto-vestibolare è semiellittica
dal punto di biforcazione delle cuspidi distali a
quello delle cuspidi vestibolari.
La cuspide mesio-vestibolare è semicircolare
dal punto di biforcazione delle cuspidi vestibolari
a quello delle cuspidi mesiali.
La cuspide mesio-linguale è semiellittica dal
punto di biforcazione delle cuspidi mesiali a
quello delle cuspidi linguali.
Il contorno di questa cuspide sporge lingualmente rispetto al lato del rombo maggiore per
la presenza del Tubercolo di Carabelli.
La cuspide disto-linguale è semicircolare dal
punto di origine linguale a quello delle cuspidi
distali.
superficie occlusale:
rappresentazione schematica
dei piani inclinati, dei solchi
intercuspidali e dei rilievi assiali
La vista occlusale verrà completata tracciando
gli altri elementi caratteristici.
Su questa vista è possibile riscontrare quattro
creste triangolari, una per ciascuna cuspide.Va
precisato che la cresta triangolare della cuspide
disto-linguale, si estende dalla sommità della
cuspide al solco intercuspidale che divide le
cuspidi linguali.
Sulla cuspide mesio-linguale verrà riportato il
Tubercolo di Carabelli.
Solco intercuspidale V
Cresta (o rilievo) cuspidale M
della cuspide D-V (Secondo Latrou: costa)
Cresta triangolare
della cuspide D-V
Versante cuspidale D
della cuspide M-V
(o cresta supplementare)
Sommità della
cuspide M-V
Cresta triangolare
della cuspide M-V
Cresta (o rilievo)
cuspidale D
della cuspide D-V
(Secondo Latrou: costa)
Pozzetto
centrale
Versante cuspidale M
della cuspide M-V
(o cresta supplementare)
Pozzetto
distale
Cresta marginale M
Cresta
marginale D
Solco intercuspidale M-D
Solco supplementare a V
Solco supplementare ad U
Versante cuspidale M
della cuspide M-L
(o cresta supplementare)
Versante cuspidale D
della cuspide D-L
(o cresta supplementare)
Cresta triangolare
della cuspide D-L
Cresta triangolare
della cuspide M-L
Sommità della
cuspide M-L
Rilievo obliquo
(cresta obliqua o
ponte di smalto)
Versante cuspidale M
della cuspide D-L
(o cresta supplementare)
Solco intercuspidale
linguale
Versante cuspidale D
della cuspide M-L
(o cresta supplementare)
Tubercolo
di Carabelli
Primo molare mascellare: rappresentazione grafica d'insieme degli elementi caratteristici della superficie occlusale
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I CONTORNI DELLA CORONA
La linea cervicale si presenta sinuosa, con
una concavità al centro che tocca la linea che
divide la corona dalla radice; da qui sale verso
il contorno linguale.
I contorni vestibolare e linguale sono invertiti
rispetto a quelli della vista mesiale; da questa
vista, sono però visibili tutte le cuspidi, in
particolare quella disto-vestibolare, la quale si
presenta come una protuberanza di smalto che
copre parte della cuspide centrale ed il punto
di biforcazione delle cuspidi distali. Da questa
vista, la cuspide disto-vestibolare si presenta
come un piano inclinato.
Il rilievo marginale distale, verrà tracciato procedendo, per un breve tratto, dal solco di sviluppo
verso la cuspide disto-linguale.
I CONTORNI DELLE RADICI
Sono gli stessi della vista mesiale; all’interno
del contorno linguale della radice mesiale, verrà
tracciata una linea indicante il contorno linguale
della radice distale, la quale risulterà più stretta
della mesiale.
Vista occlusale
I SOLCHI INTERCUSPIDALI
(andamento, funzione e classificazione)
La superficie occlusale del primo molare mandibolare presenta cinque cuspidi. Pertanto, su tale
superficie, a differenza di quella dell’omonimo
dente mascellare, si possono distinguere cinque
solchi intercuspidali:
• il solco che divide le cuspidi mesiali;
• il solco che divide le cuspidi distali;
• i due solchi che dividono le cuspidi vestibolari
(il mesio-vestibolare ed il disto-vestibolare);
• il solco che divide le cuspidi linguali.
Il solco che divide le cuspidi mesiali procede, sinuoso, dal pozzetto centrale (punto più
profondo della fossa) al pozzetto mesiale, oltre
il quale si biforca dando origine ai solchi a V.
Il solco che divide le cuspidi distali (la
disto-linguale dalla disto-vestibolare e centrale)
procede, sinuoso, dal pozzetto centrale verso il
contorno distale, incontrando dapprima il pozzetto centro-distale e poi il pozzetto distale oltre
il quale si biforca dando origine ai solchi a V.
Al pozzetto centro-distale viene assegnata questa
denominazione, perchè esso è posto a metà tra i
pozzetti centrale e distale. Dal pozzetto centrodistale ha origine il solco che divide la cuspide
centrale dalla disto-vestibolare.
Il solco che divide le cuspidi distali è detto solco
protrusivo.
Solco che divide le cuspidi D
(solco protrusivo)
Solco che divide le
cuspidi M
Pozzetto
centro distale
Vista occlusale del primo molare mandibolare destro
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I due solchi sopradescritti, se considerati insieme l’uno sul prolungamento dell’altro, formano
il solco intercuspidale mesio-distale, il quale
divide le cuspidi vestibolari dalle linguali.
Il solco mesio-distale, osservato nel suo insieme,
può essere idealmente compreso, come l’illustrazione mostra, entro due segmenti i quali,
partendo dal punto di biforcazione delle cuspidi
mesiali bm, si diramano raggiungendo i punti
indicanti la proiezione del solco intercuspidale
distale sd e la proiezione del solco di sviluppo ss.
dl
dv
cc
mv
ml
ss
sd
sl
smv
bm
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
cuspide disto-linguale
cuspide disto-vestibolare
cuspide centrale
cuspide mesio-vestibolare
cuspide mesio-linguale
solco di sviluppo
solco intercuspidale distale
solco intercuspidale linguale
solco intercuspidale mesio-vestibolare
punto di biforcazione delle cuspidi mesiali
I due solchi che dividono le cuspidi vestibolari
vengono distinti in:
- solco mesio-vestibolare e
- solco disto-vestibolare.
Il solco mesio-vestibolare divide la cuspide
mesio-vestibolare dalla centrale; esso si estende
dal pozzetto centrale al punto di biforcazione
delle cuspidi (M-V e centrale) oltre il quale prosegue sulla superficie vestibolare dove descrive
il solco di sviluppo mesio-vestibolare.
Solco M-V
Primo molare mandibolare - vista occlusale
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Il solco disto-vestibolare divide la cuspide
disto-vestibolare dalla centrale; esso è obliquo
in senso disto-vestibolare.
Questo solco ha origine nel pozzetto medio-distale
(reperibile a metà distanza tra i pozzetti centrale
e distale) e si estende, sinuosamente in direzione disto-vestibolare; esso risulta, così, allineato
sulla porzione vestibolare di un segmento ideale, che unisce il centro del contorno linguale
allo spigolo disto-vestibolare del quadrato che
contiene la corona.
Questo solco è detto solco bilanciante, perchè,
durante i movimenti di lateralità, entra in funzione solo sul dente che si trova dallo stesso
lato del condilo bilanciante (opposto, quindi, al
condilo lavorante).
Solco linguale
(solco lavorante)
Solco D-V
(solco bilanciante)
Primo molare mandibolare - vista occlusale
Il solco che divide le cuspidi linguali (M-L e
D-L) si estende dal pozzetto centrale al punto di
biforcazione delle cuspidi linguali, oltre il quale
prosegue brevemente sulla superficie linguale
originando il solco di sviluppo linguale.
Il solco che divide le cuspidi linguali è detto
solco lavorante. Esso entra in funzione solo sul
dente che si trova dallo stesso lato del condilo
lavorante.
Distale
Il solco mesio-vestibolare ed il solco linguale,
considerati, nel loro insieme, l’uno sul prolungamento dell’altro, formano il solco intercuspidale
vestibolo-linguale, il quale risulta allineato su
un segmento ideale, che si estende dal punto di
biforcazione delle cuspidi mesio-vestibolare e
centrale, al punto di biforcazione delle cuspidi
linguali. Questo segmento, che attraversa la
superficie occlusale obliquamente, risulta, (come
pure il solco V-L), parallelo sia al segmento, ideale,
che unisce le sommità delle cuspidi mesiali (M-V
e M-L), sia al contorno mesiale della corona.
PP
B
L
I solchi lavorante e bilanciante corrispondono
ad archi di circonferenza che hanno i loro centri
nel condilo lavorante.
I CONTORNI DELLA CORONA
La vista occlusale presenta i contorni inscritti in
un pentagono irregolare avente i lati paralleli a
quelli del pentagono minore, ottenuto unendo
tra loro i punti indicanti la sommità delle cuspidi.
Direzioni funzionali di scorrimento
B = direzione bilanciata
L = direzione lavorante
P = direzione protrusiva
superficie occlusale:
rappresentazione schematica
dei piani inclinati, dei solchi
intercuspidali e dei rilievi assiali
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DENTI MOLARI
Topografia e nomenclatura degli elementi morfologici
Viste occlusali dei secondi molari antagonisti
Viste occlusali dei primi molari antagonisti
Versante cuspidale M
della cuspide D-V
(o cresta supplementare)
Cresta cuspidale D
della cuspide M-V
(secondo Latrou: costa)
Solco di sviluppo
delle cuspidi V
Cresta triangolare
della cuspide D-V
Cresta triangolare
della cuspide M-V
Cresta cuspidale M
della cuspide M-V
Versante cuspidale D
della cuspide D-V
(o cresta supplementare)
Solco supplementare ad U
Solco
intercuspidale
vestibolare
Solco
supplementare
a V
Solco intercuspidale
linguale
Versante cuspidale D
della cuspide M-V
(o cresta supplementare)
Solco intercuspidale M-D
Versante cuspidale M
della cuspide M-V
(o cresta supplementare)
Cresta marginale M
Cresta
marginale D
Versante cuspidale M
della cuspide M-L
(o cresta supplementare)
Cresta triangolare
della cuspide D-V
Cresta triangolare
della cuspide M-L
Rilievo obliquo
(cresta obliqua o
ponte di smalto)
Versante cuspidale D
della cuspide M-L
(o cresta supplementare)
Tubercolo
di Carabelli
Fossa centrale
Sommità della
cuspide M-L
Sommità della
cuspide D-L
Fossa
distale
Fossa
mesiale
Sommità della
cuspide D-V
Sommità della
cuspide M-V
Pozzetto
medio-distale
Pozzetto
centrale
Pozzetto
distale
Pozzetto
mesiale
Cresta (o rilievo)
cuspidale D della cuspide
centrale
(Secondo Latrou: costa)
Cresta (o rilievo)
cuspidale M della cuspide
centrale
(Secondo Latrou: costa)
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