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Trasferimento di calore Lezione I
Trasferimento di calore Lezione I Gaetano Festa Perché è importante il calore ? Il comportamento reologico della Terra dipende dalle scale temporali alle quali si guardano i fenomeni di interesse. Fenomeni sismici (da secondi a ore) : Il comportamento della Terra è quello di un solido elastico Su scale geologiche molto più lunghe (movimento delle placche, riempimento delle camere magmatiche dei vulcani, rimbalzo postglaciale ... Da migliaia a milioni di anni) il comportamento della Terra è principalmente viscoso e resta definito dalle condizioni termiche. Il comportamento della litosfera è elastico anche su scale geologiche molto più lunghe. Il comportamento del mantello e del nucleo della Terra è fortemente influenzato dalla temperatura. La geodinamica dipende fortemente dalle condizioni termiche Trasferimento di calore I meccanismi con cui si trasmette il calore sono: • Conduzione : Trasferimento di calore per interazione molecolare (trasferimento di energia cinetica attraverso urti). Avviene in corpi in cui la temperatura varia spazialmente. • Convezione : Trasferimento di calore attraverso trasporto di materia. Caratteristico dei fluidi • Irraggiamento : Trasferimento di calore attraverso la radiazione elettromagnetica. Fenomeno caratteristico del sole. • Advezione : Forma speciale di convezione, in cui il calore risale con le rocce a causa di eventi tettonici, erosione o rimbalzo post-glaciale. Sia la convezione (e advezione) che la conduzione sono importanti meccanismi di trasferimento di calore all’Interno della Terra. Grandezze caratteristiche • Calore : Se due corpi a temperature diverse T1 e T2 costituiscono un sistema chiuso, la temperatura di equilibrio del sistema è Tf tale che: m1c1 (T f − T1 ) = m2 c2 (T2 − T f ) dove m e c sono rispettivamente massa e calore specifico dei corpi. Il prodotto Q = mc∆T è la quantità di calore che si viene scambiata dal singolo corpo. Legge di Fourier Si consideri un corpo di spessore d e due pareti (le cui dimensioni sono molto maggiori di d) mantenute a temperatura costante, all’interno del corpo la temperatura varia in maniera costante tra T1 e T2 (gradiente di temperatura). Legge di Fourier: la quantità di calore che passa attraverso il corpo nel tempo (0,t) è: T1 T2 d T2 − T1 Q = kS t d Conducibilità termica Gradiente della temperatura Area delle pareti Legge di Fourier Nel limite di uno spessore infinitesimo : dQ dT = −kS dt dx Sia q il calore per unità di superficie q= Q dq dT ; = −k S dt dx Generalizzazione della legge di Fourier Consideriamo un corpo C in cui la temperatura è funzione della posizione T(x) ed una superficie interna S, frontiera di un volume V C S Il flusso di calore attraverso un elemento dS, nell’unità di tempo è (Legge di Fourier) ∂T dQ = −kdSdt ∂n Integrando si ha: ∂Q ∂T = − ∫ k dS = − ∫ k ∇T ⋅ ndS = − ∫ ∇ ⋅ (k ∇T )dV ∂t ∂n S S V Il segno – (meno) : Se T aumenta dall’interno verso l’esterno il calore fluisce nella direzione opposta! Generalizzazione della legge di Fourier Tale variazione di calore nell’unità di tempo viene utilizzata per riscaldare (raffreddare) il volume V. Per un elemento infinitesimo si ha C S dQ = − ρ cdTdV Da cui, derivando rispetto al tempo e integrando sul volume: ∂Q dT = −∫ ρ c dV ∂t dt V Eguagliando le due equazioni, data l’arbitrarietà di V si ha dT dT dV = ∫ ∇ ⋅ (k ∇T )dV ρc = ∇ ⋅ ( k ∇T ) dt dt V V dT ρc = ∇ ⋅ ( k ∇T ) + A In presenza di sorgenti : Calore nell’unità di dt ∫ ρc tempo e di volume Come si misura il flusso di calore (1) Per la misura del flusso di calore è necessario conoscere il gradiente termico e la conducibilità delle rocce. Misure in aree continentali : • Il gradiente termico è stato misurato nelle miniere a partire dall’800. La temperatura aumenta con la profondità con un gradiente di 20-30 K/km. • Misure più accurate in prossimità della superficie della Terra richiedono pozzi profondi (ca 300 m) per eliminare gli effetti associati alle variazioni climatiche • La misura nei pozzi è particolarmente complessa perché è necessario che il sistema sia in equilibrio con il mezzo circostante. La misura può essere effettuata contestualmente allo scavo oppure in condizioni di equilibrio (ca 1-2 anni dopo la costruzione del pozzo). Bisogna però evitare che l’acqua fluisca in acquiferi attraversati dal pozzo. • La conducibilità termica si misura in laboratorio sui campioni prelevati dal pozzo Misure di laboratorio TH l T2 d T1 l Acqua calda Ottone, k0 noto qup = k0 Campione di roccia k? Ottone, k0 noto Tc Flusso di calore dall’alto Flusso di calore dal basso qdown = k Acqua fredda qup = qdown ⇒ TH − T2 l k d TH − T2 = k0 l T2 − T1 Miglior precisione si ottiene massimizzando TH T2 − T1 d Conducibilità termica Materiale Conducibilità termica (W/(m K)) Arenaria 1.5-4.2 Calcari 2-3.4 Dolomie 3.2-5 Marmi 2.5-3 Basalto 1.3-2.9 Granito 2.4-3.8 Peridotite 3.7-4.6 Ghiaccio 2.2 Come si misura il flusso di calore (2) Misure in aree oceaniche: • Il fondale oceanico è coperto di sedimenti debolmente compattati • Una sonda con termostati viene fatta scendere da una nave. La sonda è grande ca 3m. • Non sono necessarie troppe misure perché la temperatura del fondale è fissa (12 °C) e corrisponde alla temperatura alla quale la densità dell’acqua ha massimo. La variazione dipende dalla salinità. • La conducibilità termica viene direttamente misurata attraverso la sonda grazie ad un riscaldatore. La misura del flusso di calore e del gradiente termico fornisce una stima della conducibilità. Dove si misura il flusso La distribuzione attuale delle misure del flusso di calore è costituita dal 75% di misure effettuate nelle aree oceaniche e dal 25% di misure effettuate in aree continentali (ca 10000 punti di misura) Flusso di calore in superficie Continenti: qc = 65 mW / m 2 Oceani: qo = 101 mW / m 2 Nei continenti il flusso di calore è principalmente dovuto al decadimento degli isotopi radioattivi in prossimità della superficie. Negli oceani tale contributo è molto piccolo (ca 2%) è principalmente dovuto al raffreddamento della litosfera oceanica. La corrispondente quantità di calore è Qc = 1.3 1013W La potenza sismica è dell’ordine di 1011 W. Qo = 3.13 1013W Mappa globale Cause del flusso di calore A che cosa è dovuto il flusso di calore proveniente dall’interno della Terra ? Raffreddamento della Terra Calore radiogenico • Calcoliamo il limite superiore del calore per unità di massa dovuto al decadimento radioattivo nella Terra: H= Q M Q = 4.43 ⋅1013W M = M Earth = 5.97 1024 Kg H = 7.42 ⋅10−12 W / Kg M = M Mantle = 4.0 1024 Kg H M = 11⋅10−12 W / Kg Crosta o mantello ? Nelle aree continentali una frazione significativa del flusso di calore proviene dal calore radiogenico prodotto nella crosta. 65mW / m 2 37mW / m 2 crosta 28mW / m 2 Portati alla base della crosta dalla convezione del mantello Il calore radiogenico prodotto nella crosta è QC = 7.4 ⋅1012 W ≈ 17% Q Il calore per unità di massa associato al mantello diventa H M = 9.22 ⋅10−12 W / kg Raffreddamento secolare Solo una frazione del calore prodotto nel mantello è associato al decadimento attuale di isotopi. Un’altra parte, invece, corrisponde al raffreddamento secolare della Terra. Poiché gli isotopi radioattivi si convertono in isotopi stabili, la concentrazione di isotopi radioattivi diminuisce nel tempo tempo Concentrazione di isotopi radioattivi diminuisce Il calore generato è minore Il vigore della convezione del mantello diminuisce Qradio ≈ 80% Q Qcool ≈ 20% Q H M = 7.38 ⋅10−12 W / kg Concentrazioni nel mantello H M = (CU HU + CTh H Th + CK H K ) = CTh CK CU HU + H Th + HK CU CU CTh C = 4; K = 104 CU CU CU = 31 ppb τ1/2 (yr) C (ppb) 9.46 10-5 4.47 109 30.8 5.69 10-4 7.04 108 0.22 Isotopo(ppb) Percentuale H (W /kg) 238U 99.28 235U 0.71 9.81 10-5 U 31 232Th 100 2.64 10-5 1.40 1010 124 40K 0.012 2.92 10-5 1.25 109 36.9 K 3.48 10-9 310000 Legge di decadimento C = C0 e− t /τ 1 Rappresentazione poco utile! e Tempo di dimezzamento t = τ ; C = C0 ⋅ C0 τ 1/2 : C (τ 1/2 ) = 2 1 = e −τ1/2 /τ 2 τ 1/2 = log 2 τ C = C0 e− t log 2/τ1/2 τ= τ 1/2 log 2 Andando nel passato…. t0 passato futuro Per studiare la concentrazione degli isotopi nel passato Bisogna rimpiazzare t con –t (tempi negativi) C = C0 et log 2/τ1/2 Andamento degli isotopi nel tempo Legge di Fourier 1D-Stazionaria Non ci sono variazioni nel tempo della temperatura: d 2T k 2 +A=0 dz ∂T ρc = k ∇ 2T + A ∂t Condizioni al contorno T ( z = 0) = T0 ; q ( z = 0) = −q0 z d 2T A =− 2 dz k dT A = − z + c0 dz k T =− A 2 q0 z + z + T0 2k k q0 dT k ( z = 0) = q0 ⇒ c0 = dz k Modello conduttivo per il mantello T0 = 0 q0 = 70 mW / m 2 H = 7.38 10−12 W / kg ρ = 3300 kg / m3 A = ρ H = 2.43 10−8 W / m3 k = 4W / (m ⋅ K ) Turcotte & Schubert, fig.4-8 Fallisce Modello conduttivo per la crosta continentale I modelli conduttivi funzionano nel descrivere le geoterme nella crosta (e nella litosfera) continentale. Data l’elevata età della crosta continentale, le variazioni rispetto al tempo possono essere trascurate. H = 9.6 10−10 W / kg ρ = 2700 kg / m3 A = 2.6 10−6 W / m3 h = 35 km Assumendo che non c’è scambio di calore alla base della crosta si ha : dT ( z = h) = 0 ⇒ − Ah + q0 = 0 dz k = 4W / (m ⋅ K ) qo = 91 mW / m 2 Modello conduttivo per la crosta continentale Un modello più accurato è quello per cui la concentrazione degli isotopi non è costante all’interno della crosta ma decresce con la profondità. Assumendo una diminuzione esponenziale A = A0 e − z / hr A0 − z / hr d 2T = − e 2 dz k A0 hr − z / hr dT = c1 + e dz k q0 A grandi profondità: q = qm z → ∞; Surface z qm c1 = & q = −qm − A0 hr e − z / hr k qm Decadimento esponenziale In superficie si ha: q0 = − q = qm + A0 hr L’ordine di grandezza per hr = 10 km, combinando misure effettuate in diverse aree continentali stabili. dT qm A0 hr − z / hr = + e dz k k qm A0 hr2 T = T0 + z+ (1 − e − z / hr ) k k Fenomeni di conduzione dipendenti dal tempo Eq. 1D del calore, dipendente dal tempo dT d 2T ρc =k 2 dt dz ∂T ρc = k ∇ 2T + A ∂t La produzione volumetrica di calore gioca un ruolo secondario, assumiamo A=0. Posto κ = k ρc 2 dT d T =κ 2 dt dz Avente dimensioni l2 [κ ] = t Da cui se τ è una scala di tempo caratteristica: κτ = L È una lunghezza caratteristica di diffusività termica: skin depth Variazioni giorno-notte τ = 1 giorno = 8.64 104 s k = 2.5W / (m ⋅ K ) κ = 0.9310−6 m 2 / s ρ = 2700 kg / m3 κτ = 0.3 m c = 1 kJ / (kg ⋅ K ) La skin-depth è inversamente proporzionale alla frequenza: più rapido è il fenomeno, minore è la sua capacità di penetrare all’interno della Terra. Le variazioni annuali hanno una capacità di penetrazione pari a τ = 1 anno = 3.15107 s κτ = 6 m Raffreddamento/riscaldamento istantaneo Diversi fenomeni nella litosfera/crosta possono essere descritti da questo tipo di modello : Flusso di magma attraverso fratture preesistenti Struttura della litosfera oceanica Problema monodimensionale, dipendente dal tempo: dT d 2T =κ 2 dt dz Condizioni iniziali e al contorno: T = T0 z > 0, t = 0 T = T1 z = 0, ∀t T = T0 z → ∞, ∀t Semplificazioni La soluzione non può che dipendere dalla differenza relativa di temperatura e non dalla temperatura assoluta: θ= T − T0 T1 − T0 2 dθ dθ =κ 2 dt dz θ = 0 z > 0, t = 0 θ = 1 z = 0, ∀t θ = 0 z → ∞, ∀t L’unica grandezza caratteristica è la skin depth, dunque la soluzione deve essere autosimilare (self-similar) nella variabile η= z 2 κt La lunghezza di diffusività termica è quella distanza alla quale l’effetto di una sorgente istantanea localizzata viene risentito, dopo un tempo t. Trasformazione dell’equazione η= ∂η z η =− =− ∂t 2t 4t κ t z 2 κt ∂η 1 = ∂z 2 κ t ∂θ ∂θ ∂η η ∂θ = =− ∂t ∂η ∂t 2t ∂η ∂ 2θ ∂ ∂θ ∂η 1 ∂ ∂θ 1 ∂ 2θ ∂η 1 ∂ 2θ = = = = 2 2 ∂z ∂z ∂η ∂z 2 κ t ∂z ∂η 2 κ t ∂η ∂z 4κ t ∂η 2 ∂θ ∂ 2θ η ∂θ 1 ∂ 2θ =κ 2 ⇒ − = ∂t ∂z 2t ∂η 4t ∂η 2 ∂θ ∂ 2θ −2η = 2 ∂η ∂η Condizioni al contorno η= z 2 κt θ ( z > 0, t = 0) = 0 ⇒ θ (η → ∞) = 0 θ ( z → ∞, t > 0) = 0 θ ( z = 0, t > 0) = 1 ⇒ θ (η = 0) = 1 Equazione differenziale del prim’ordine dθ d 2θ −2η = 2 dη dη dθ ψ= dη dψ = −2ηψ dη Per separazione di variabili dψ ψ = −2η dη ⇒ logψ = −η 2 + c ψ = Ce −η 2 Soluzione η dθ −η 2 −η '2 = Ce ⇒ θ (η ) = ∫ Ce dη '+ D dη 0 θ (0) = 1 ⇒ D = 1 ∞ per η → ∞ ⇒ θ (η ) = C ∫ e −η '2 dη '+ 1 C 0 θ (η ) = 1 − 2 π η ∫e −η '2 dη ' = 1 − erf (η ) = erfc(η ) 0 T − T0 z = erfc T1 − T0 2 κt z T = T0 + (T1 − T0 )erfc 2 κ t π 2 +1 = 0 C=− 2 π Strato termico κ =10−6 m 2 / s t ∼ 103 − 104 anni t ∼ 104 − 105 anni t ∼ 105 − 106 anni Le variazioni maggiori avvengono in prossimità della superficie, nel “thermal boundary layer”, che viene definito come lo spessore per il quale θ=0.1 ηT = erfc −1 0.1 1.16 z = 2.32 κ t Espressione per il calore z T = T0 + (T1 − T0 )erfc 2 κt ∂T k (T1 − T0 ) − z 2 /(4κ t ) = q = −k e ∂z πκ t • Per t=0 il calore diverge nell’origine, ma resta finito altrove (e nullo). Questo in virtù del fatto che esiste una singolarità (del primo tipo) nelle condizioni iniziali. • Nell’origine, q decresce con il tempo come una funzione radice • Il flusso di calore per unità di superficie fino al tempo t in z=0 è q= k (T1 − T0 ) πκ t ∫ 0 2k (T1 − T0 ) 1 dt ' = t t' πκ Ipotesi di Kelvin : la terra si raffredda per conduzione q ∂T = = 25K / km k ∂z z =0 κ = 10−6 m 2 / s (T1 − T0 ) = 2000 K t Earth = 65 ⋅106 anni Litosfera oceanica • La litosfera oceanica viene generata al ridge, dove il mantello affiora • La superficie superiore della litosfera si allontana dal ridge a velocità costante • La litosfera è elastica: la base della litosfera è definita dalla condizione di transizione tra un solido elastico ed uno viscoso. Questa condizione dipende dalla temperatura, così che la base della litosfera è un’isoterma • Tale temperatura di transizione reologica è dell’ordine di 1600 K per le rocce silicatiche del mantello Raffreddamento della litosfera oceanica u Ridge Litosfera q T − Tm Tm − T z = = erfc( ) To − Tm Tm − To 2 κt • Flusso di calore verticale • La litosfera si muove a velocità costante u. • Al ridge la roccia del mantello passa istantaneamente ad una temperatura più fredda • L’effetto del tempo lo si vede alla distanza x=ut Tm − To + To − T T − To z = 1− = erfc( ) Tm − To Tm − To 2 κt T − To z = erf ( ) Tm − To 2 κt •Per una parte della litosfera a distanza x : x t= u Geoterma per la litosfera • Lo spessore della litosfera oceanica, come strato termico di bordo è zo = 2.32 • Il calore in superficie è qo = k (Tm − To ) πκ t κ = 10−6 m2 / s k = 3.3W / (mK ) Tm − To = 1300K κx κ = 10−6 m2 / s u x / u = 80 Myr zo = 116km Calore in superficie •Il valor medio del calore oceanico, per una placca di età t* è t* t* 2k (Tm − To ) 1 1 k (Tm − To ) q0 = ∫ q0 (t )dt = ∫ dt = t* 0 t* 0 πκ t πκ t * t* = 120Myr; q0 = 79mW / m2