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Codardo? Ho sempre detto no alla moschea
La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Differenziata nei giorni di festa Cremona come Napoli Egregio direttore, per il tramite del nostro giornale vorrei congratularmi vivamente con i vertici dell’Aem per come hanno organizzato il servizio (si fa naturalmente per dire) di raccolta dei rifiuti nel periodo natalizio. E’ a tutti noto che in questo momento i consumi si riducono, non ci si scambiano regali avvolti in carta o plastica, non si bevono bottiglie di vino, non si mangiano dolciumi tolti dal loro imballaggio. I soloni dell’Aem, ben consci di questo fatto e resi forti dalle esperienze del passato hanno quindi pensato di non effettuare nessun genere di raccolta dal lunedì precedente il Natale. Oggi è sabato e al di fuori dei contenitori (questi erano già pieni la vigilia di Natale) si sono accumulati mucchi di carta, plastica, vetri e lattine, persino di sacchetti dell’umido, per non parlare dei sacchi dell’indifferenziato. Insomma una situazione del tutto simile alla Napoli dell’emergenza. Non oso pensare a cosa si accumulerà fino a lunedì quando, forse, qualcosa verrà ritirato. Vorrei sapere l’opinione del sindaco in qualità di principale azionista dell’azienda, salvo che sia troppo occupato a ‘fare nuova la città’ con ghirigori azzurri sull’asfalto appena steso di qualche strada centrale. Giancarlo Pazzaglia (Cremona) ...................................................................................... . Automobilisti maleducati a Casalmaggiore Gentile direttore, le invio questa mail corredata da alcune foto per documentare il grave senso di inciviltà e maleducazione che imperversa ormai indisturbato un po’ in tutta Italia. Ovviamente ciò si verifica anche a livello locale; nel dettaglio quelli che propongo sono alcuni esempi che si possono riscontrare ogni fine settimana a Casalmaggiore; faccio riferimento al sabato e alla domenica perché in quei giorni mi reco nel capoluogo Casalasco a trovare i miei genitori, ma gli amici mi assicurano che purtroppo la situazione è identica quotidianamente. Vetture parcheggiate con estrema disinvoltura sulle ciclabili, sui marciapiedi in modo da ostruire il passaggio a ciclisti, pedoni e soprattutto disabili. Direttore, la prego di porre particolare attenzione allo scatto dove si nota chiaramente un’auto parcheggiata proprio sotto al cartello che indica divieto di sosta e fermata. Sa perché? Lì si trova una pizzeria da asporto e la tipica pigrizia e maleducazione italica impongono di non perdere tempo a percorrere 50 metri a piedi; 50 metri che separano quel punto da almeno 20 parcheggi con striscia bianca a quell’ora sempre vuoti. Giorgio Zanella (Gussola) ...................................................................................... . Le misure anti Putin hanno fatto più danno a noi Caro direttore, grazie alla orbata lungimiranza di coloro che guidano l’Europa, noi abbiamo perduto almeno il 50% del turismo russo, quello che poco tempo fa aveva compensato le mancate presenze italiane ed europee in varie località italiane. Non dimentico di ricordare tantissime esportazioni di nostri prodotti verso quel Paese ed oggi spediti all’aria. Le misure anti-Putin (che avrebbero dovuto essere evitate e sostituite da incontri ed accordi) hanno creato problemi alla Russia ma altrettanti a noi e chi può esserne soddisfatto se non gli illustri irresponsabili seduti su poltrone dorate senza averne le capacità? Gli insuccessi ottenuti nell’Iraq, in Libia e per conseguenza in mezzo mondo sono regali da non dimenticare; visioni economiche e politiche da veri principianti emersi a fare danni incalcolabili e prospettare futuri drammatici, già iniziati. Nel frattempo gli Usa recuperano posti di lavoro e incrementi produttivi del 5% mentre l’Europa arranca prospettando nuove entrate nell’euro di Paesi stracarichi di problemi, a peggiorare la sitazione. Ed il disastro rimane sepolto nell’inconscio di chi non riesce a vedere la realtà mentre noi italiani sentiamo il tutto come indigesto. Geo Monti (Cremona) ...................................................................................... . Moratoria al taglio delle utenze A pagare è solo la collettività Egregio direttore, l’operazione di richiesta di moratoria per il taglio delle utenze approvata all’umanità dal consiglio comunale, in un clima natalizio ‘de volemose bene’ per i poveri indigenti che non possono pagare le utenze a causa di perdita di lavoro ecc, saranno a carico della collettività, mentre Aem-Lgh che da tale situazione riceve ogni anno fior di incentivi pubblici, non tirerà fuori un centesimo per aiutare la povera gente in difficoltà, soggetta a bollette salatissime, poco trasparenti e di difficile interpretazione, come ho già dimostrato in passato tramite assemblee pubbliche. Il teleriscaldamento ha rendimenti molto inferiori alla singole caldaie murali. Come al solito si finge di non sapere che Aem-Lgh, come ha dichiarato il direttore Aem Ferrari, non sono enti di assistenza, in definitiva il consiglio comunale in un clima de ‘volemose bene a Natà dovemo daccè da fà’ scaricherà gli oneri sui cittadini, mentre le partecipate di cui siamo i proprietari continueranno , imperterrite ad incassare incentivi pubblici accise ridotte per una tecnologia obsoleta e costosissima. Vedi sblocca Italia di cui art 35 recita che tutti gli impianti, sia esistenti che da realizzare, debbano essere autorizzati a saturazione del carico termico, come previsto dall’articolo 15 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n.46, che tradotto per i duri di orecchi, significa ben vengano a casa nostra i rifiuti del Sud e che l’inceneritore di Cremona nonostante sia stato considerato uno dei due inceneritori in Lombardia più inquinante è più antieconomico resterà in servizio, per almeno altri 10 anni. Elia Sciacca (Cremona) itengo giusta la decisione della moratoria al taglio delle utenze per i R cittadini che dimostrano di non essere in grado di pagare. Francamente, non capisco il senso di tanto accanimento. ...................................................................................... . Quanti scandali: abbiamo perso il sentimento della dignità Egregio direttore, mi permetta una riflessione su un sentimento che pare nettamente dimenticato: la dignità. Stiamo vivendo in un mondo in cui non esiste più il valore della dignità, quel sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità per cui si ritiene fondamentale tutelarne la salvaguardia e la conservazione. E’ una qualità morale tipica dell’uomo della quale si è persa traccia. Le ultime vicende politiche di corruzione, da Tangentopoli a Vallettopoli a Regionopoli, agli affari Expo, a MafiaCapitale (chissà perché i politici c’entrano sempre), a Calciopoli, dimostrano che la dignità è sparita dalla circolazione e si viaggia, al contrario, verso mete di abiezione e bassezza. (...) Ridare tutti una spolverata al dizionario e imprimersi LA POLEMICA DOMENICA 28 DICEMBRE 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Codardo? Ho sempre detto no alla moschea Signor direttore, ho letto in questi giorni sul vostro (nostro) giornale che, a proposito della moschea a Crema, il consigliere comunale Mario Lottaroli, avrebbe dichiarato che io e la mia giunta avremmo sempre cercato di rinviare il problema per «codardia». Non è assolutamente vero, anzi è proprio il contrario, perché io ho sempre dichiarato che non avrei mai permesso la realizzazione di una moschea a Crema, per ragioni di sicurezza, come richiesto dalla stragrande maggioranza dei concittadini cremaschi. Io ho avuto, allora, parecchi incontri con il rappresentante degli islamici (peraltro persona squisita) e a lui ho sempre detto la verità. Ho, però, sempre concesso loro spazi pubblici per la loro preghiera (ricordo, per esempio palestre, ex colonia Seriana, Crema Arena etc.) perché ritengo assolutamente un diritto il professare ognuno la propria fede e la propria religione. Non accetto, quindi, che mi si accusi di codardia. Approfitto intanto per rivolgermi a questa amministrazione ed esprimere la mia profonda delusione nei suoi confronti perché ritengo che non stia facendo gli interessi e il bene di Crema. Oltre alla moschea (osteggiata da quasi tutti i cittadini), infatti, vuole anche imporre con la forza un’altra iniziativa, secondo me, gravissima, come la pompa bianca presso la Coop, solo per favorire gli ‘amici’, distruggendo, però, tutti i piccoli distributori di carburante della città, creando, quindi, un enorme disservizio, senza parlare dei tanti nuovi nella mente e nel cuore il significato vero della dignità potrebbe rivelarsi il miglior investimento per il futuro. (...) Fausto Capellini (Cremona) ...................................................................................... . Il visto per l’America lo vinci alla lotteria Gentile direttore, fine anno, tempo di lotterie. Nelle scorse settimane è arrivata la notizia che il presidente Obama ha approvato recentemente misure in favore dell’immigrazione. Subito sento i cori entusiasti dei nostrani sostenitori dell’iniziativa. Un grande paese favorisce l’ingresso dei forza lavoro… viva le frontiere aperte… ed altre banalità. Da buon campagnolo, vado ad informarmi. Mi pare di capire che le possibilità di entrare negli Stati Uniti siano, al momento, quattro. Prima opzione: un’azienda americana cerca proprio te ed è disposta ad assumerti, pagarti e si accolla tutte le spese dopo che le autorità locali si siano accertate che nessun cittadino statunitense è disposto a fare quel lavoro. Ma adesso viene il bello. Infatti ecco l’opzione due: investi almeno cinquecentomila euro in un’attività. Gli affari sono affari e non bisogna andare troppo per il sottile. La terza possibilità è quella di sposare un cittadino statunitense. Al cuor non si comanda. Quarto e ultimo. Non sto scherzando: vinci una carta d’ingresso alla lotteria. Da noi, se dici qualcosa di simile, rischi in prima persona. Oppure sei di Forza Nuova. Ma questa è un’altra storia. Forza Nuova (Cremona) ...................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori BASTA CON I BOTTI DI CAPODANNO MEGLIO LO SPETTACOLO ‘PIROMUSICALE’ Egregio direttore, a seguito della parziale ordinanza contro i petardi di Capodanno a Cremona, spieghiamo le motivazioni per cui sempre più persone, di cui la nostra associazione, Lav-Lega Anti Vivisezione si fa portavoce, sono per il «no». 1- Difendiamo l’ambiente e gli animali: i fragori causati dagli scoppi sono fonte di stress e terrore per gli animali. I selvatici perdono l’or ie n ta m en to , spesso con conseguente morte; i domestici fuggono, si perdono, con il rischio di causare incidenti stradali. Molti di essi muoiono di paura o per le ferite causate da esplosioni vicine. Anche l’inquinamento aumenta con la diffusione di polveri contenenti piombo, dannose per la salute di tutti. 2 - Ancora oggi purtroppo ci sono tante guerre nel mondo, bambini uomini e donne muoiono restano feriti: perché imitare i fragori della guerra per divertirsi? Non è un oltraggio a chi soffre? 3- Il materiale esplosivo in vendita su bancarelle e negozi spesso proviene da traffici illeciti: perché alimentare sfruttamento e traffici della malavita? 4- Molti uomini — questi tuttavia spesso responsabili, al contrario degli animali — pagano per i botti di Capodanno. Ogni anno abbiamo centinaia di feriti a volte anche gravi e purtroppo anche alcuni casi di morte. Ricordiamo che esistono dei fuochi artificiali altrettanto attraenti che non producono i fastidiosi botti. Sono fuochi artificiali composti da giochi di luci e musiche che vanno al ritmo dei fuochi producendo uno spettacolo ‘piromusicale’ che non disturba gli animali ed è piacevole da vedere. Facciamo un salto di civiltà e progresso, ci si può divertire anche senza terrorizzare e provocare la morte di nessuno e inquinare l’ambiente. Maria Pia Superti (Lav Cremona) 9 il 27 dicembre), voglio precisare alcune cose. a) Oltre che inviare tale lettera, l’ho anche firmata: i firmatari sono, infatti, Tiziano Sanfelici ed il sottoscritto Giovanni Losacco. b) La lettera inizia con «I sottoscritti cittadini di Bonemerse» e non «I cittadini di Bonemerse» come invece pubblicato perché, ovviamente, intendo riportare solo la nostra opinione e non ci arroghiamo il diritto di rappresentare quella di tutti i nostri concittadini. La pregherei, se possibile, di fare una rettifica. Giovanni Losacco (Bonemerse) ...................................................................................... . Non è razzismo non volere in Italia criminali stranieri La preghiera alla Colonia seriana disoccupati. In questi momenti particolarmente difficili, non è il caso di creare ulteriori problemi alla città. Non si amministra con imposizioni contro il volere dei cittadini. Ai rappresentanti delle istituzioni (maggioranza e minoranza), a tutto voi de ‘La Provincia’ e soprattutto ai concittadini cremaschi auguro buon anno 2015. Bruno Bruttomesso (Crema) uello che lei dice è vero: i Q musulmani a Crema pregano da moltissimi anni e, va ammesso, senza che ci siano stati particolari problemi. E’ anche per questo che ribadisco una convinzione: non credo che oggi la moschea sia una priorità, considero averla messa al centro del dibattito un’inutile prova di forza perché ulteriore elemento di divisione della cittadinanza. Famiglie soresinesi: mia nonna aveva sposato Ettore Contini Egregio signor direttore, desidererei correggere l’inesattezza in cui è incorsa la signora Maria Fortina Mainardi nella sua interessante ricostruzione di parentele riferite a famiglie soresinesi imparentate col defunto signor Aldo Ferrari Ciboldi. Rosa Caldara, sorella del sindaco socialista di Milano Emilio, non è stata moglie di Battista Ciboldi, bensì di Ettore Contini. Trattandosi di mia nonna, parlo con ovvia cognizione di causa. Ringrazio comunque la signora Mainardi di aver ricordato «questa crocevia» di persone appartenenti ad un passato da non dimenticare. Rosanna Dellanoce (Cremona) ...................................................................................... . Sono stato male, liquidato dalla Croce verde di Castelleone Gentile direttore, leggo il suo quotidiano da diversi anni, per la prima volta e in punta di piedi le chiedo di essere ospitato nella sua rubrica di ‘Spazio aperto’. Alla croce verde di Castelleone il sottoscritto volontario non doveva, e ripeto non doveva, ammalarsi, sanzione subita allontanato dalla associazione in modo indegno. Dopo anni di assiduo volontariato presso la croce verde di Castelleone, per motivi di salute tutt’ora giustificati da referti medici mi ero esonerato dal servizio di emergenza ed urgenza per un periodo superiore a sei mesi. Tutto ciò per non mettere in difficoltà i colleghi volontari e per non creare eventuali danni ai pazienti che avrei dovuto soccorrere. Mi sembra un gesto nobile, umano e di responsabilità o forse ho sbagliato a non sbandierare ai quattro venti le mie precarie condizioni fisiche, le quali erano ben note al Cda della associazione. Nonostante il mio deficit fisico mi ero reso disponibile per i servizi secondari, però senza essere interpellato, anche se più volte avevo ricordato al responsabile la mia disponibilità. Ironia della sorte alcuni giorni prima della scadenza della richiesta inerente alla mia sospensione sino al 30/6/14, ricevo una A.R. dalla quale leggo che vengo esonerato dalla associazione. Motivo: per non aver prestato servizio nel periodo di malattia. Da parte mia nessun risentimento anzi ho capito con che persone ero a contatto. Questa è la umiltà e la gratitudine che vige ,secondo il mio punto di vista, nella associazione di volontariato della croce verde di Castelleone. Giannino Cattani (Soresina) ...................................................................................... . Siamo alcuni cittadini di Bonemerse, non tutti Egregio direttore, ringraziando per la pubblicazione della lettera «Videosorveglianza a Bonemerse» da me inviata e pubblicata Gentile direttore, ma questo Cesare Forte ha idea di quello che sta esprimendo? Voglio dire che ho letto la sua missiva del 22 dicembre scorso e quella del 27. E magari era uno di quelli che all’epoca della vicenda dei Marò si vergognava di essere italiano perché lo stesso governo, all’epoca, si rifiutava di rispedire in India i nostri militari. Devo dire che il sottoscritto fu uno dei primi ad esprimersi a favore dei nostri militari, ricevendo anche accuse di razzismo. Ed ora critica Salvini perché lo stesso ‘insulta’ i romeni? Ma in che mondo vive, visto che la maggior parte dei crimini è commessa da questi esuli, che esuli non sono. Sono persone che scappano dal loro Paese perché criminali, perseguibili, dalle loro parti, con pene molto pesanti. Da quando è caduto il muro, da quando è crollato il comunismo, si è assistito ad uno svuota carceri da parte dei Paesi dell’Est senza precedenti. Ed è in Italia che trovano territorio fertile, alimentato da certi personaggi dediti al falso pietismo. Un conto è la carità cristiana, cosa di cui si è persa la memoria, un altro conto è accettare certi rifugiati politici che rifugiati non sono (...) Massimo Pelizzoni (Gussola) La dispensazione di farmaci non spetta al solo farmacista? Egregio direttore le racconto un episodio banale , ma significativo , di questa nostra sgangherata Italia. Il giorno di S. Stefano avevo bisogno di un farmaco e mi sono recato presso l’unica farmacia aperta in Cremona. Il farmaco suddetto necessita di ricetta medica, che io non avevo , e la gentile signora al banco ha opposto un cortese quanto fermo rifiuto. Da buon cittadino rispettoso delle regole ho preso atto e me ne sono andato, ma nell’uscire dalla Farmacia ho fatto questa amara riflessione: io ho accettato il rifiuto perché esistono delle regole ma come mai al banco della farmacia erano presenti quattro persone, una in camice bianco e suppongo farmacista non avendo né stemma dell’Ordine né targhetta di riconoscimento, e le altre tre zelanti signore in camice rosa che ho supposto essere quelle che una volta, ora non saprei, erano definite commesse. Io sono un vecchio laureato in Farmacia (1979) , abilitato alla professione, se volessi lavorare in una farmacia sarei obbligato ad essere iscritto all’Ordine professionale, tutte prerogative che costano fatica, impegno e denaro e non mi risulta che la dispensazione dei farmaci sia affidata a quello che suppongo essere personale non abilitato. Se fossi un giovane laureato in Farmacia credo che mi arrabbierei parecchio ma sono un vecchio farmacista e mi limito ad una amara considerazione sul rispetto delle regole in questa sgangherata Italia. Un ultima cosa prima di salutarla: inviterei chi di dovere (Asl, Ordine dei Farmacisti) a vigilare ed a fare rispettare le regole. Vincenzo Girelli Carasi (Cremona) ...................................................................................... . Io, ateo, col presepe ricordo un uomo straordinario: Gesù Gentile direttore. ho letto sul Bollettino Parrocchiale di S. Abbondio l’intervento del parroco sulla tradizione del presepio, intervento che ha avuto eco anche sul suo giornale. Mi permetto esprimere il mio pensiero, sicuramente fuori dal coro in quanto non sono credente. Io il presepio lo faccio tutti gli anni e con grande commozione, per ricordare un uomo straordinario, un uomo che ha avuto, per quei tempi, il coraggio di predicare l’eguaglianza di tutti gli uomini e donne, la solidarietà, la condivisione delle risorse a favore dei diseredati. Ovviamente il potere imperiale assoluto che considerava normale la riduzione in schiavitù di milioni di persone, non poteva tollerare il propagarsi di tali idee che minavano alla base la sua stessa esistenza. La condanna a morte fu pertanto scontata. Continuerò pertanto a onorare la memoria di Gesù di Nazareth nella sua semplice ma straordinaria veste di uomo. Giorgio Arena (Cremona) ...................................................................................... .