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Itinerario dettagliato_Mustang-Il Regno Proibito
Mustang: il Regno Proibito Trekking lungo l’antica via carovaniera tra Nepal e Tibet Durante i primi decenni del secolo scorso convivevano in Tibet numerosi piccoli regni. Due di questi, il Dolpo ed il Mustang, sono rimasti per molto tempo sconosciuti al mondo occidentale. Il primo europeo che lo esplorò fu Toni Hagen, geologo svizzero incaricato dall’ONU di redigere una carta geografica del Nepal, nel 1950. I successivi eventi bellici, legati all’aggressione cinese del Tibet ed alla lotta dei guerriglieri tibetani, che avevano nel Mustang le loro basi, hanno tenuto chiusa come in uno scrigno questa magnifica parte del Nepal. È stato aperto al turismo, in modo assai controllato, solo nel 1992 ed ancora oggi è percorribile solo a piedi o con animali domestici (piccoli cavalli e “zoo”, incrocio tra yak e bue). Non esistono infatti strade ma solo sentieri di montagna. Uno di questi, che segue il corso del Kali Gandaki, ha rappresentato la principale via di comunicazione delle carovane del sale tra Tibet e Pokhara. Per secoli il Mustang ha infatti svolto un ruolo strategico commerciale di rilievo. Solo nell’Ottocento, quando il sale indiano sostituì in gran parte quello proveniente dal Tibet, le fortune del Mustang declinarono ed esso ritornò ad uno stato di significativo isolamento: ancora oggi l’agricoltura e la pastorizia (capre, cavalli, asini, yak, dzong) sono le uniche risorse della popolazione mentre i monasteri dell’VIII, XIII, XV e XVI secolo sono tutti pressoché intatti, attivi e ricchi di magnifiche tangka e di mandala. Su questa stessa direttrice – dominata dalle vette Nilgiri (7.136 m), Tilicho (7.134 m) e Dhaulagiri (8.167 m) – si sviluppa lo splendido trekking che ci farà conoscere l’ambiente selvaggio, dalle luci e dai colori irreali del Mustang, un Paese in cui usi e tradizioni si sono tramandati con la forza che ancora è percepibile durante il festival di Ti Ji a Lo Manthang. Un rito cerimoniale fatto di suoni e danze (cham) eseguite dai monaci per celebrare l’eterna lotta fra il bene ed il male, che alla fine verrà sconfitto, in un insieme policromo di costumi, maschere e ritualità iniziatica. Itinerario dettagliato GIORNO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 PROGRAMMA Partenza dall’Italia con volo di linea per Kathmandu Arrivo e trasferimento privato in hotel Giornata a disposizione a Kathmandu Trasferimento privato a Pokhara Trasferimento aereo a Jomsom. Inizio del trekking: Jomsom – Kagbeni Trek Kagbeni – Tsaile (3.050 m) Trek Tsaile – Syangmochen (3818 m) Trek Syangmochen – Ghemi (3620 m) Trek Ghemi – Lo Ghekar (3560 m) Trek Lo Ghekar – Lo Manthang (4200 m) Visita di Lo Manthang ed escursioni nei dintorni Trek Lo Manthang – Tsarang (3650 m) Trek Tsarang – Ghiling (3570 m) Trek Ghiling – Tetang (2940 m) Trek Tetang – Muktinath (3730 m) Trek Muktinath – Jomsom (2700 m) Trasferimento aereo a Kathmandu Giornata a disposizione a Kathmandu Trasferimento privato in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia Arrivo in Italia (B) = Colazione (L) = Pranzo (D) = Cena PASTI Comfort: ** Impegno: *** B B BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD BLD B BD B Giorno 1 Partenza dall’Italia con volo di linea per Kathmandu Giorno 2 Arrivo a Kathmandu e trasferimento privato in hotel Arrivo a Kathmandu, accoglienza dello staff locale e trasferimento con mezzi privati all’Hotel Malla. Pernottamento al Malla Hotel. Giorno 3 Giorno a disposizione a Kathmandu Avremo a disposizione l’intera giornata per visitare l’antica città posta a 1.350 m di altitudine, al centro dell’omonima valle. Nonostante si tratti di una vera e propria metropoli da quasi 1 milione di abitanti, mostra ancora oggi i segni di una cultura secolare. E’ sempre sorprendente infatti perdersi tra i bazar come il famoso cuore storico della città, Dubar Square, e le centinaia di templi hindu – tra cui il più noto Pashupatinath, sulle rive del sacro fiume Bagnati. Vi si possono trovare anche numerosi luoghi sacri buddhisti: il più conosciuto è lo Swayambhunat (chiamato anche il Tempio delle scimmie), la cui posizione, alta su una collina a ovest della città, può regalare degli scorci incredibili sulla valle. Da non perdere anche le due città medievali di Patan e Bakthapur situate a pochi chilometri dalla capitale, località ricche di fascino e di storia in cui si percepisce la vita del Nepal ancora lontano dai ritmi della modernità. Cena in un ristorante indiano sulla Durbar Marg. Pernottamento al Malla Hotel. (B) Giorno 4 Trasferimento privato Kathmandu – Pokhara Dopo la colazione partenza in bus privato per Pokhara, vivace cittadina, con un bel lago, dalla quale è ben visibile la catena degli Annapurna (Machhapuchhare, Annapurna e Lamjung). La strada per Pokhara, dopo la valle di Kathmandu, segue per lo più i solchi dei fiumi Trisuli e Marshyangdi con suggestivi panorami. Pokhara è una città importante del Nepal, collocata nella regione medio occidentale in un contesto naturale molto suggestivo. Sistemazione in hotel sul bellissimo lago Pewa. Nel XVII secolo Pokhara apparteneva al Regno di Kaski, uno dei più importanti fra i ventiquattro regni allora esistenti in quelle zone; regnava un ramo collaterale della famiglia reale Shah. Ancora oggi sulle colline che circondano Pokhara esistono importanti resti di fortilizi in pietra di epoca medioevale. Nel 1786 Kaski e gli altri regni furono unificati da Prithvi Narayan Shah nel nascente regno del Nepal. Da allora, Pokhara divenne un importante luogo di interscambio commerciale, in posizione strategica sia per le rotte Est-Ovest (fra Kathmandu e Jumla) sia per quelle Nord-Sud (fra il Tibet e le pianure indiane). Maggior centro amministrativo del Nepal centrale, Pokhara è anche un luogo piacevole da visitare: oggi è la seconda destinazione turistica per importanza dopo la Valle di Kathmandu. Pernottamento al Trek-o-Tel Hotel. (B) Giorno 5 Trasferimento aereo Pokhara – Jomsom. Inizio trekking: Kagbeni (2.700 m) Al mattino volo aereo per Jomosom, cittadina ubicata quasi al termine della Kali Gandaki, valle che un tempo costituiva la principale via di traffico commerciale tra l’India ed il cuore del Tibet. Compresa fra le due cime di oltre 8.000 metri del Dhaulagiri e dell’Annapurna, essa costituisce il solco vallivo-fluviale di maggiore profondità di tutto il pianeta. Jomosom è il centro amministrativo della regione del Mustang. Incontro con la guida e lo staff che ci seguirà nel corso di tutto il trekking. Dopo la registrazione dei permessi, inizia il percorso. Nel pomeriggio da Jomoson a Kagbeni Una tappa breve, e quasi in piano (dislivello in salita 100 m. dislivello in discesa 50 m. Tempo: ore 3/3.30). Il sentiero si mantiene sulla sponda est del largo e sassoso fiume Kali Gandaki. Attraversata la valle laterale del Panga Khola si aggira una ripida parete rocciosa. Continuando lungo il sentiero si arriva in breve a Kagbeni, dalle belle architetture tradizionali. Di grande importanza commerciale per secoli, è la porta di accesso allo “Upper Mustang”. Bello il monastero ed il chorten (affreschi) all’ingresso del villaggio. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 6 Trek Kagbeni – Tsaile (3.050 m) E’ la giornata che segna il vero ingresso nel Mustang (dislivello in salita 650 m, dislivello in discesa 150 m. Tempo: 6/7 ore circa). Oltrepassata Kagbeni e lasciata alle spalle la via dei pellegrini verso Muktinath (che percorreremo al ritorno) si prosegue lungo il Kali Gandaki, sempre in vista della spettacolare mole del Nilgiri. Brevi ma continui saliscendi lungo le sponde consentono di evitare un faticoso cammino sul greto del fiume. Attraversata un bella zona desertica, punteggiata di cespugli spinosi, si raggiunge Tangbe, villaggio tibetano integro e pittoresco, con i suoi bei campi coltivati a terrazze. Ridiscesi al greto del fiume, si tocca Chuksang (2.980 m), villaggio sormontato da pareti rocciose con numerose, antiche abitazioni rupestri. Superato un ponte un breve ma ripido sentiero conduce al villaggio di Tsaile (3.050 m) arroccato su belle rocce rossastre e da cui si gode di uno dei più bei panorami del Mustang. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 7 Trek Tsaile – Syangmochen (3.818 m) Tappa molto interessante, faticosa, caratterizzata da canyon ed erosioni dai colori spettacolari e forti saliscendi (dislivello in salita 1.100 m dislivello in discesa 400 m. Tempo: ore 6.30/7). Subito dopo Chele, una ripida salita porta ad un panoramico pianoro. Si prosegue poi più dolcemente, sotto dirupi verticali e seguendo le rientranze della parete. Visibile in lontananza la catena del Damodar Danda, al confine con il Tibet. Una breve discesa conduce a Samar, piacevole insediamento circondato da salici e da canali di irrigazione. Scesi in un profondo canyon, si sale al passo di Bhena (3.838 m) e si ridiscende al villaggio omonimo (due case). Si risale ad un ampio e panoramico valico (Yamda La 4.010 m) da cui si discende fino al minuscolo villaggio di Syangboche (3.818 m). Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 8 Trek Syangmochen – Ghemi (3.620 m) Dopo un valico poco accentuato, si perviene a Geling, ampio villaggio con campi coltivati e un monastero molto interessante (Tashi Choling Gompa). Si superano due passi, Nyi La (4.010 m) e Ghemi La (3.755 m) e si perviene a Ghemi, bellissimo villaggio noto per le vicine sorgenti e per l’antico monastero buddista di Shedrup Dargye (dislivello in salita 700 m, dislivello in discesa 900 m. Tempo: ore 6/6.30). Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 9 Trek Ghemi – Lo Ghekar (3.560 m) Giornata molto interessante (dislivello in salita 700 m, dislivello in discesa 750 m. Tempo ore 6/7). Dopo aver superato un passo, breve e non molto faticoso, si perviene a Dhakmar in un contesto strabiliante di rocce e canyons colorati. Domina il rosso, il sangue del demone Dach ucciso da Guru Padma Sambhawa nell’VIII secolo. Si risale al passo di Mui La (4.170 m) dal quale si raggiunge il bellissimo Monastero di Lo-Ghekar e poi, con lunga discesa e risalita finale, il villaggio di Tsarang. Bellissimo il monastero rosso, nel cui gompa sono presenti belle statue, collezioni di thanka ed affreschi del Budda seduto. Interessante, anche se ormai quasi in rovina, il palazzo reale. Lo-Ghyekar Gompa è un vecchio monastero (fra i più antichi del Nepal) popolare fra i buddisti tibetani. E’ situato ad una altitudine di 3.934 m. E’ il solo monastero della setta Ngiungpa, costruito nell’VIII secolo. E’ più antico di “Samye Gompa” in Tibet (Samie). Secondo la leggenda, gli antichi abitanti dei villaggi nell’VIII secolo non riuscivano a costruire il Gompa di Samye. Tutti i loro sforzi spesi durante il giorno venivano distrutti dai demoni durante la notte. I lama sognarono che Guru Padma Sambhawa avrebbe potuto risolvere il problema, e fu allora che la gente decise di chiamarlo. A seguito dell’invito, egli raggiunse il Tibet attraversando la regione infestata dai demoni, cosa che gli fu resa possibile dai suoi magici poteri. Quando raggiunse il luogo dove doveva essere costruito il Gompa di Samye, egli comprese che la causa delle distruzioni era proprio il magico potere dei demoni. Suggerì allora che per primo dovesse essere costruito il Gompa di Lo-Ghekar, nel Mustang, e solo dopo si sarebbe potuta realizzare con successo la costruzione di quello di Samye in Tibet. Durante il suo viaggio di ritorno nel Mustang superiore, il Guru uccise il demone nel luogo dove ora è situato il Gompa di LoGhekar. Si crede altresì che il lungo “muri mani” di Ghemi fu costruito partendo dall’intestino del demone e che le rocce e i canyons presso Dhakmar siano rossi a causa del sangue sparso dal demone durante il combattimento. Il Gompa di Lo-Ghekar fu costruito seguendo le istruzioni di Guru Padma Sambhava, e dopo di questo anche la costruzione di quello di Samye fu possibile. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 10 Trek Lo Ghekar – Lo Manthang (4.200 m) Tappa breve e con limitati dislivelli (dislivello in salita 450 m, dislivello in discesa 150 m. Tempo: ore 3.30/4), che offre all’inizio uno splendido panorama su Tsarang ed i massicci del Nilgiri, del Tilicho e dell’Annapurna. Si inizia scendendo in un profondo e spettacolare canyon, per risalire poi ad un valico estremamente panoramico, da cui si vede la parte occidentale della valle di Lo Manthang, il monastero rosso e grigio di Namgyal e Tingkar, sede del palazzo reale estivo. Si continua in una valle ampia e sabbiosa, circondata da imponenti falesie; una spaccatura nella roccia, quasi una finestra, indica l’ultimo passo che precede la discesa su Lo Manthang, la mitica capitale del Mustang. Lo Manthang, circondata da aridi pendii e difesa da una intatta e robusta cinta di mura si presenta ai trekkers come una visione d’altri tempi. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 11 Visita di Lo Manthang ed escursioni nei dintorni Visita della citta di Lo Manthang e escursioni nei dintorni: visiteremo i numerosi santuari ed esploreremo la valle e le cime che nel mese di maggio hanno ospitato il celeberrimo festival Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 12 Trek Lo Manthang – Tsarang (3.650 m) Lasciata Lo Manthang si risale al Lo La (3.950 m) e si prende il buon sentiero che, fiancheggiando il Thulung Khola, viene in genere percorso in direzione opposta (da Tsarang a Lo Manthang). Perderemo velocemente quota fino a scorgere la sagoma della seconda città del Mustang: una grande macchia verde al centro di montagne color sabbia e ocra. Il Palazzo Reale, bianco e altissimo rispetto alle case. Un grande monastero rosso e le sagome inconfondibili dei chorten con i consueti colori sakia : l’ocra, il nero, il rosso, il bianco. È sicuramente un gran spettacolo questo angolo di Tibet in Nepal. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 13 Trek Tsarang – Ghiling (3.570 m) Continueremo a scendere per una lunga tappa che, attraversato il Syoda Khola, risale al passo Choya La (3.870 m) prima di raggiungere il villaggio di Ghemi. Da qui al termine della tappa (Ghiling) attraverseremo altri due passi importanti. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 14 Trek Ghiling – Tetang (2.940 m) Altra tappa impegnativa che ci permetterà di coprire una buona porzione del tragitto di ritorno. Il villaggio di Tetang è situato fra due colline, in luogo riparato dal vento che soffia impetuoso lungo tutta la valle del Kali Gandaki. Sovrasta di poco il villaggio di Chuksang dal quale si è transitati nella tappa da Kagbeni a Chele. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 15 Trek Tetang – Muktinath (3.730 m) Il sentiero scende fino ad attraversare il fiume e successivamente risale un ghiaione. Si procede in una stretta valle fluviale, dopo aver superato una zona di sale bianco affiorante. Abbandonata la valle principale, si sale lungo una valle più aperta fino ad un passo (Gyu La m.4077). La discesa verso la valle è dolce e dopo una breve e facile salita si perviene a Muktinath (dislivello in salita 1.100 m, dislivello in discesa 350 m. Tempo ore 6). Il nome Muktinath (“dio di salvezza”) è il nome di una divinità induista. Muktinath è luogo santo da sempre e ogni anno migliaia di devoti da Nepal, India e Tibet giungono qui per la salvezza e la purificazione della loro fede. Nel tempo, molti re da ogni parte dell’Asia hanno visitato con devozione questo luogo. E’ uno dei più importanti centri di fede sia per gli induisti sia per i buddisti, esempio di tolleranza religiosa come solo si realizza fra queste due grandi metafisiche. Templi, acque, fuoco, terra ed aria che insieme coesistono ne fanno un luogo straordinario. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 16 Trek Muktinath – Jomsom (2.700 m) Ultima tappa del trekking (dislivello in discesa 1.000 m. Tempo ore 4). Il sentiero scende al villaggio di Jharkot, dove si visita un monastero, recentemente ristrutturato, di grande interesse. Sempre in discesa, si raggiunge il bacino del Kali Gandaki che si percorre in direzione sud fino all’abitato di Jomosom, fine del percorso del trekking. Cena e notte in guest house. Pernottamento in campo tendato. (FB) Giorno 17 Trasferimento aereo Jomson – Pokhara – Kathmandu Volo per Pokhara e da qui in volo per Kathmandu. Trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita di Svayambu e della parte centrale, storica e monumentale di Kathmandu. Pernottamento all’Hotel Malla. (B) Giorno 18 Giorno a disposizione a Kathmandu Kathmandu: visita della città medioevale di Bhaktipur. Serata con cena d’arrivederci e spettacolo in un noto ristorante di Kathmandu. Pernottamento all’Hotel Malla. (HB) Giorno 19 Trasferimento privato in aeroporto e partenza con volo di linea per l’Italia Kathmandu: giornata libera per visite, escursioni e relax. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia. Giorno 20 Arrivo in Italia DETTAGLIO QUOTE A PERSONA * € 2.990 (Base 6 persone) € 3.220 (Base 4 persone) € 3.390 (Base 2 persone) SUPPLEMENTI Supplemento singola su richiesta Le quote comprendono • Voli di linea in classe economica da e per Kathmandu • Trasferimenti aerei Pokhara – Jomsom – Pokhara – Kathmandu • Trasferimenti da e per gli aeroporti • Tutti i trasferimenti con mezzi privati • Guida parlante inglese per l’intera durata del programma • Un portatore per ogni partecipante (max 25 kg) • Equipaggiamento per i campi tendati: tende da 2 pax, cuoco, cibo per tre pasti, dotazione da cucina, tenda-cucina e tenda di servizio • Assicurazione per lo staff nepalese • Cena etnica al termine del trekking • Permessi per l’area del Mustang e l’Annapurna Conservation Area Project • Tutte le attività descritte nel programma • Pernottamenti in camera e tenda doppia per l’intera durata del programma • Pensione completa (bevande escluse) per l'intera durata dell'itinerario eccetto a Kathmandu e a Pokhara (solo colazione) Le quote non comprendono • Tasse aeroportuali: € 190 (da confermare all’atto dell’emissione) • Iscrizione e gestione pratica: € 60 • Polizza Multirischio Turismo (Annullamento, Sanitaria, Bagagli) • Sacco a pelo ed equipaggiamento personale • Mance • Pasti e bevande non menzionati nell’itinerario • Escursioni facoltative e quanto non espressamente menzionato alla voce “Le quote comprendono” • Visto d’ingresso in Nepal, rilasciato in aeroporto al momento dell'arrivo ($ 40) • Visto di uscita dal Nepal (circa $ 30) Località Kathmandu Pokhara Tappe itinerario Sistemazione Hotel Malla Hotel Trek-o-Tel (o similare) Campi tendati Notti 4 1 12 * Ricordiamo che i prezzi di vendita sono stati elaborati in base a delle specifiche classi di prenotazione a spazio limitato. Qualora non disponibili verrà proposto il supplemento relativo alle classi confermabili. Perché VIA Travel Design? La passione, l’esperienza al centro del viaggio, la vera consulenza, le destinazioni scelte, il tailor made, la qualità e affidabilità dei servizi, i partner selezionati negli anni sono alcuni dei motivi per cui sceglierci. Il nostro obiettivo è quello di far entrare chi viaggia con noi in un mondo di condivisione e scoperta: non proponiamo solo luoghi splendidi, ma una vera e propria immersione completa. Crediamo che viaggiare sia, oltre che un’esperienza, un’arte, per questo ne valorizziamo ogni momento, fin dalla sua organizzazione. I nostri consulenti di viaggio sono in grado di rispondere con professionalità alle vostre richieste, cercando di delineare per voi l'itinerario più adatto, dall’individuare un eco resort sulle spiagge più belle fino a ideare un giro per il mondo alla scoperta delle diverse etnie. Per le partenze di gruppo i nostri accompagnatori non sono solo tour leader, ma anche selezionati professionisti nei rispettivi settori (fotoreporter, giornalisti, archeologi). La nostra filosofia, ove possibile, è quella del viaggio responsabile, che rispetti e sostenga l'ambiente, la sua cultura e il territorio. Se siete stanchi delle solite proposte e alla ricerca di un nuovo modo di viaggiare, se non avete molto tempo a disposizione per pianificare e cercate professionalità affidatevi a noi! Sede Operativa Corso Vittorio Emanuele, 87 Skype: Via – Travel Design 00186 ROMA www.viatraveldesign.it Tel. 06/68301655 [email protected]