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1 Titolo Definizione e Scopo Con il termine di Scientific Crime Scene

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1 Titolo Definizione e Scopo Con il termine di Scientific Crime Scene
Titolo SCIENTIFIC CRIME SCENE INVESTIGATION (RICERCA SISTEMATICA DELLE TRACCE) Definizione e Scopo Con il termine di Scientific Crime Scene Investigation (investigazione scientifica sulla scena del crimine) si intende l'insieme di approcci metodologici di carattere scientifico e logico nonché delle procedure tecniche aventi come scopo l'interpretazione della scena del crimine e la ricerca delle tracce qualificate. La presente procedura ha lo scopo di definire le linee guida generali per una corretta attività di Scientific Crime Scene Investigation. Termini, simboli, acronimi e sigle DPI: Dispositivi di Protezione Individuale. CSI: Crime Scene Investigation. CSM: Crime Scene Manager. CSE: Crime Scene Examiner. SCSI: Crime Scene Investigation, attività di investigazioni scientifiche sulla scena del crimine. OPI: Operatore di primo intervento. P.O.:Procedura Operativa. ENFSI: European Network Forensic Science Institutes. FLS: Forensic Light Source. VVF: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Campo di applicazione La procedura operativa ha carattere generale, per tutte le attività di interpretazione dello scenario per la ricerca delle tracce rilevanti e qualificate sulla scena del crimine. Applicazioni particolari sono attuabili in relazione alla peculiarità e complessità dell’evento (es. scenario incendiario, eventi stradali, ecc.). Laddove non sussistono esigenze specifiche, la presente procedura operativa va sempre applicata anche se in parte come ad esempio in caso di reati minori. A chi è rivolta Al personale specializzato per la ricerca delle tracce e non già agli operatori di Primo intervento. Limiti della procedura e Sicurezza I limiti consistono nella genericità dell'approccio ivi descritto, in quanto applicabile ad una scena ideale. Tuttavia gli elementi in essa contenuti riescono a definire i lineamenti fondamentali per assicurare il processamento di qualsiasi scena del crimine. La sicurezza delle persone coinvolte rappresenta una priorità. Scenari in cui sono coinvolti crolli, incendi ed esplosioni necessitano la presenza e la collaborazione di personale specializzato. L’utilizzo degli opportuni Dispositivi di Protezione Personale (maschera, guanti, calzari, tuta protettiva, occhiali) rappresentano una necessità non soltanto per evitare contaminazione ma anche per proteggere l’operatore. Nelle scene in cui sono coinvolti fluidi biologici bisogna porre molta attenzione alla manipolazione di oggetti taglienti ed appuntiti (coltelli, siringhe, pezzi di vetro, ecc.) così come ad eventuali schizzi che possono raggiungere le mucose oculari. Il rischio della trasmissione di patologie per via biologica (epatiti, HIV, ecc.) è sempre alto. Sulla scena occorre prestare attenzione agli odori intensi (cfr. scenariBCR), ed evitare di assaggiare qualsiasi cosa. 1
In sintesi, analogamente ai lineamenti generali in caso di primo intervento: o Approcciare allo scenario con attenzione o Valutare il rischio per se stessi e i colleghi o Assicurare il primo soccorso e l’assistenza o Eliminare le fonti di pericolo o Allontanare tutti i presenti avendo cura di radunarli in un punto di raccolta o Richiedere l’assistenza di reparti specializzati (118, VVF, artificieri) o Usare DPI specifici (guanti, occhiali, calzari, mascherine naso‐bocca, tute complete in Tywek o similari) Ruoli e responsabilità o O.P.I.: responsabile della gestione delle attività di primo intervento o CSM: responsabile della gestione della scena e delle scelte investigative sul campo. Subentra all'OPI a seguito del walk‐through assistito e del passaggio delle attività e della consegna dello scenario. In caso di reati minori può non essere presente e le sue mansioni sono svolte da uno CSE. o CSE: personale addetto alla ricerca delle tracce ed alla relativa documentazione. Dotazione ed equipaggiamenti L'equipaggiamento per gestire una scena del crimine deve sempre tenere in considerazione la variabilità e la mutevolezza della scena e consistono in: o Sistemi di protezione personale come guanti, calzari, mascherine naso‐bocca, occhiali, tute complete di cappuccio in Tywek o similari, maschere di protezione per solventi e prodotti chimici, guanti in neoprene. o Detergenti e solventi per la pulizia e la bonifica personale e delle attrezzature. o Buste per la raccolta rifiuti e contenitori per oggetti pericolosi (vetro, siringhe, punte e lame). o Attrezzature ed utensili monouso (pinzette, forbici, bisturi, lancette, pipette, oral swab). o Specchietti orientabili. o Utensili per l'esaltazione e l'asportazione delle impronte di varie dimensioni sia per calzature che per tracce papillari (pennelli, polveri, adesivi in para e acetato, reattivi e soluzioni chimiche). o Materiali per micro e macro calchi. o Nastro adesivo trasparente per la raccolta di fibre tessili. o Aspirapolvere a filtri (eventuale). o Apparati portatili IR, Raman (eventuali). o Riferimenti metrici e codici alfanumerici micro e macro, adesivi, magnetici e da campo. o Test diagnostici per tracce biologiche. o Luminol o bluestar. o Gesso grasso. o Test diagnostici per sostanze chimiche. o FLS e apparati RUVIS. o Block notes e matita. o Attrezzatura fotografica completa. o Provette in vetro e in polietilene per la raccolta di terricci e sostanze incognite. o Laser scanner (eventuale). o Materiale da repertamento (Buste in carta, polietilene, alluminio e scatole monouso). o Sigilli ed etichette di vario tipo. 2
Riferimenti normativi e Documentazione di riferimento o Artt.266, 348, 352, 354, 359, 360, 370, 391 sex‐sept,c.p.p., xx giudice di pace. o ENFSI Crime Scene Working Group, Concept version 0.5, 2012. o Baggi Scossa E., Il metodo di lavoro della polizia basato sulle check list, Polizia Scientifica
del Canton Ticino ed. 2001. o Forensic Science Service, The scene of crime Handbook, (3rd edn). Chorley: The Forensic
Science Service 2004. o Lee H.C. Palmback T., Miller M.T. 2005. Henry Lee's Crime Scene Handbook, San Diego,
Elsevier Academic Press.
o Pepper I. K., Crime Scene Investigation:Methods and Procedures, Open Universiy Press,
second ed. 2010.
o Shaler R. Crime Scene Forensics. A scientific method approach, CRC press, Francis &
Tailor, 2012.
o Tilstone W.J., Hastrup M.L. Hald C., Fisher's techniques of crime scene investigation, I ed.
Intern. 2012. Procedure collegate Parte I, II, III e IV P.O. 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19. L’ attività operativa Porre molta attenzione ai processi di bonifica e pulizia post intervento secondo la procedura generale per la bonifica dei materiali e alle specifiche impartite dal produttore degli utensili e degli strumenti per evitare contaminazioni incrociate intra ed interscena. Di seguito, i lineamenti generali di un approccio classico ad uno scenario ove si è consumato un crimine. La determinazione e la lucidità mentale durante l’esecuzione dell’attività consente di adeguare la check list alla situazione contingente. Prediligere sempre l’approccio logico con metodo e rigore scientifico. Attività generali del CSM Alla ricezione della chiamata deve:  Acquisire tutte le informazioni necessarie per scegliere personale idoneo e sufficiente e relativi equipaggiamenti e dotazioni personali  Scegliere mezzi in relazione allo scenario da raggiungere (già valutati per efficienza)  Individuare materiale logistico dando molta importanza alle fonti di illuminazione  Assicurare le forme di comunicazione  Valutare la necessità di generatori di corrente autonomi e accessori elettrici (prolunghe, multi prese, riduttori)  Valutare la necessità di supporti informatici per realizzare repertamenti(PC, HD, stampanti portatili)  Ricercare i punti di contatto sul posto dando loro le preliminari indicazioni  Elaborare e predisporre incombenze amministrative (richiesta, delega PM‐eventuale‐, fdv, carbolubrificanti)  Considerare l’ambiente normativo in cui ci si muove e l’eventuale delega (sentire PM);attenzione alle necessità delle indagini difensive. Attività preliminari dopo l’arrivo sul posto  Briefing e walk through assistito con OPI di polizia.  Rivalutare l'ampiezza dell'area creata dall'OPI di polizia compresi via d’accesso e di fuga, cassonetti, fognature, rimodulandola se necessario. 3
 Stimare la presenza di tracce labili  Prendere visione delle modificazioni introdotte e dei reperti già formati.  Presa in consegna degli oggetti repertati o e di tutta la documentazione necessaria con tracciamento della catena di custodia.  Prendere contatto con gli organi investigativi  Richiedere il contatto (successivamente alla prima ispezione dei luoghi) con eventuali testimoni dell’accadimento  Acquisire l’eventuale documentazione già realizzata (es. valutare preliminarmente le SIT)  Annotare (e/o documentare presenza di estranei e relativa motivazione)  Prendere nota del numero delle persone che hanno avuto accesso e relative motivazioni  Prendere contatto con supporto logistico locale.  Prendere contatti con laboratori forensi  Prendere contatto con medico legale  Valutazione delle attività da esperire (anche se di carattere irripetibile) in reazione al mandato o delega dell'A.G. acquisito  Valutare scena primaria e secondarie.  Compartimentare le aree per gli accessi consentiti, creando opportuni corridoi di passaggio ed "aree bianche".  Impedire accesso a chiunque non abbia una prescrizione.  Registrare chiunque necessiti di un accesso motivato.  Considerare la necessità di fare intervenire supporti ulteriori.  Valutare:  fonti di pericolo;  sorgenti di energia e di illuminazione;  attrezzature e materiali di consumo;  equipaggiamenti adeguati e reintregri;  comunicazioni e trasporti;  ricoveri, cibo e assistenza medica per il personale.  Accedere allo scenario, dopo aver indossato gli opportuni DPI, per il walk through operativo attraverso il percorso già individuato dall’OPI, documentando le attività. Ciò allo scopo di un sommario esame delle tracce evidenti e della disposizione degli oggetti nello spazio, cadavere compreso (soprattutto se deve essere rimosso), ponendo attenzione soprattutto agli accessi.  Analisi delle caratteristiche generali della scena anche mediante FLS.  Formulazione delle ipotesi temporanee ‐uso del metodo abduttivo.  Briefing con le unità CSE per piano di azione ed assegnazione di compiti ed incarichi. Attività del CSE:Approccio alla scena del crimine  Indossare DPI opportuni cambiandoli ogni qual volta si cambia scena o si presume di essersi contaminato nella manipolazione delle tracce. Nel dubbio sostituirli.  Attenta documentazione video‐fotografica (foto sferico, laser scanner) degli ambienti esterni con particolare riguardo agli accessi e alle vie di percorrenza(ponendo attenzione ai punti di ripresa)  Annotare il dettaglio delle condizioni atmosferiche  Valutare le condizioni di illuminazione  Ricerca delle tracce esterne sotto forma di calzature, tracce di pneumatico, oggetti (attenzione ai cassonetti), oggetti non pertinenti all’ambiente.  Documentazione delle tracce individuate (se non fotografate documentare le tracce già prelevate) 4
 Ricerca, contrassegna, documenta e reperta le tracce visibili sul pavimento e le tracce di calzature  Ispezione degli accessi e delle eventuali vie di fuga. accertamento di effrazioni o apertura volontaria  Accesso alla scena primaria  Individuazione dei percorsi dalla e verso la stessa secondo metodologie e tecniche opportune  Documentazione video fotografica corredata da schizzo (da tradurre in planimetria)  Utilizzo di laser scanner e/o 3Dpixel per la documentazione 3d della scena (eventuale)  Ispezione mediante lampade a luce bianca ed individuazione delle tracce visibili/semila‐
tenti  Contrassegnare le tracce che di volta in volta emergeranno  ricerca, individuazione, classificazione e repertamento delle calzature visibili e/o semilatenti;  ricerca, individuazione, classificazione e repertamento di tracce visibili e/o semilatenti. Confezionare nel modo più opportuno;  ricerca, individuazione, classificazione e repertamento di tracce latenti mediante tecniche non alterative documentando fotograficamente. Confezionare nel modo più opportuno;  scelta della tecnica ottimale per esaltazione/contrasto in relazione a.  tipologia di traccia  tipologia di substrato  possibilità di accertamenti successivi  possibilità di accertamenti differenti  repertamento delle tracce contrastate/evidenziate prediligendo quello fotografico. Confezionare nel modo più opportuno (attenzione alle tracce biologiche ed alle armi!)  ricerca alla cieca delle tracce su superfici idonee (ritenute sulla scorta di una ipotesi investigativa forniti di tracce) es. mediante stub, adesivi trasparenti, aspirapolvere  Individuazione ed accesso alle scene secondarie  Procedere alla ricerca delle tracce con la stessa progressività descritta sopra.  In caso di acquisizione di materiale informatico porre molta attenzione alle incombenze giuridiche. Prendere contatti con esperti nel settore per reperta menti particolari. N.B. nel’acquisizione dei reperti acquisire sempre campioni di riferimento/bianchi/per esclusione. Attenzione nei confezionamenti, nell’etichettatura e nella descrizione dei contenuti. Crime scene management nella fase di chiusura 
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Tutti gli elementi rilevati confluiscono al responsabile della scena del crimine Rivisitazione delle ipotesi temporanee Verifica di ciò che veramente è certo Rielaborazione e valutazione delle tracce e processo di contestualizzazione Verifica dell’ipotesi abduttiva e deduttiva successiva Processo di falsificazione e ricerca delle tracce secondo ipotesi alternative Attività di ricostruzione con ausilio di medico legale (BPA, calzature e percorsi, traiettorie balistiche, dinamiche di situazioni).  tutte le informazioni dovranno trovare riscontro nell’attività investigativa e viceversa attraverso uno stretto contatto informativo con personale qualificato. (attenzione dispersione di informazioni)  Valutare la necessità di mantenere il sequestro dell’ambiente per ulteriori attività da esperire in base ad un’ipotesi di accessi multipli  Prendere contatti con i laboratori in caso di necessità ed urgenza 5
 Riunire i reperti provenienti da altre locazioni (es. ospedale)  Assicurare la catena del freddo e di custodia  Debreafing con i vari interlocutori (individuare con esattezza chi è autorizzato a partecipare) Tabella riassuntiva delle attività del CSM PRE - OPERAZIONI
Valutazione preliminare del
caso
Stato di funzionamento della
strumentazione e degli apparati
Sorveglianza sulla
manutenzione degli
equipaggiamenti e dei DPI
Valutazione del livello di
scorte di materiale di consumo
e reintegri
Addestramento del personale.
OPERAZIONI DURANTE
Walk through assistito
POST OPERAZIONI
Walk through di controllo a chiusura
delle operazioni
Esame generale della scena
Debriefing e feedback operativo con
componenti del team
Analisi delle operazioni di primo Valutazioni, congiuntamente agli
intervento
investigatori, sulla conduzione delle
indagini
Briefing operativo per la
Determinazione di eventuali ulteriori
determinazione dei compiti e
accessi allo scenario
della strategia di indagine
Applicazione del metodo
Partecipazione a tutti gli accessi allo
scientifico e della logica
scenario da parte degli aventi diritto
investigativa al caso
(Magistrato, Difesa, ecc.)
Forensic intelligence analysis
Corretta applicazione ed utilizzo Interfaccia con il medico legale ed altri
rispetto a pregressi casi
della strumentazione in relazione esperti forensi per l’interpretazione dei
giudiziari
alle esigenze
dati provenienti dalla scena
Relazione con i laboratori di
Controllo di qualità delle
Interrelazione con laboratori forensi,
prova per aggiornamento delle operazioni tecniche ed intervento altri specialisti ed investigatori per la
tecniche analitiche
correttivo
gestione del caso giudiziario assegnato
Aggiornamento delle procedure Valutazione delle condizioni di Controllo di qualità sullo stato di
operative campali
illuminazione adeguate per le
conservazione, custodia e trasporto dei
operazioni da svolgere
reperti (unitamente al crime scene
exhibitor)
Analisi e supporto della
Responsabile delle persone che Forensic Intelligence Analysis
conduzione dei casi in cui sono accedono alla scena
congiuntamente all’attività tradizionale
coinvolte analoghe unità
tecnico-scientifiche minori
Controllo dell’efficienza e
Verifica la disponibilità
Deposito di relazioni tecniche e
capacità dei mezzi di trasporto sufficiente di reintegri in
documentazione fotografica
relazione alle esigenze
Adeguamento dei protocolli di Scambio info-operativo con altri Stato di funzionamento della
intervento aderenti alle
investigatori
strumentazione e degli apparati
differenti situazioni operative
Controllo sul livello di
Interrelazione con medico legale Bonifica e pulizia degli apparati e della
controllo sanitario e di
e laboratori di analisi
strumentazione
sicurezza degli operatori
Sperimentazione di nuovi
Comunicazioni protette tra gli
Deposizione in dibattimento sulle
protocolli analitici campali
operatori
risultanze operative
Interconnessione con analoghe Ricoveri, protezione, trasporti,
Classificazione e stoccaggio dei
strutture operative campali
assistenza medica per il
“records” giudiziari
personale
6
Attività di chiusura del CSE  Rivalutare tutta la documentazione acquisita (anche video‐fotografica)  Stilare una lista dei reperti e ricontrollarli in base alla relativa sequenzialità  walk‐trough dello scenario per valutare se tutto è stato eseguito e se sono stati abbandonati equipaggiamenti e/o rifiuti  assicurare gli accessi  richiedere il sequestro dell’immobile  bonificare materiali ed equipaggiamenti  attività di sigillatura e catena di custodia  annotare ora di chiusura delle attività  annotare condizioni climatiche Documentazione Dal momento che l’attività di primo intervento configura un atto irripetibile eseguito in condizioni di urgenza, è necessario documentare tutte le operazioni in un verbale di accertamenti urgenti ex art. 354 c.p.p., distinto dal verbale di esecuzione dell’ispezione dei luoghi ex art. 244 c.p.p. In ogni caso, sono da evitare forme di annotazione o relazioni di servizio. La documentazione va completata con rilievi fotografici e schizzi topografici. La documentazione deve essere oggettiva, rigorosa e completa. All’arrivo sulla scena, procedere ad una attenta documentazione indicando con precisione orario e luogo di intervento (non in maniera approssimativa). In più, documentare: o Persone presenti al momento dell’arrivo o Anagrafica, posizione,e lesioni della vittima prima dell’intervento dei soccorsi o Informazioni assunte dai presenti o Presenza sanitari e VVF e loro dichiarazioni o Condizioni climatiche (temperatura) o Presenza di droghe o farmaci o Indicatori temporali: • Stato delle luci (ambientale e artificiale) • Stato generale dei luoghi (es. camino) • Stato degli accessi • Stato degli apparati elettrici • Stato degli elementi soggetti a cambiamento (es.: fusione del ghiaccio, gelato, neve, sabbia terriccio)ecc. • Stato del sangue (asciutto o no) • Stato delle autovetture (motore caldo/freddo) • Allarmi o sveglie programmate • Condizioni operative di PC e dispositivi collegati a memorie di massa Nel corso delle attività: o Attivare tutti i sensi. o Descrivere con attenzione le operazioni svolte. o Memorizzare tutti i cambiamenti introdotti e chi li ha effettuati, se possibile anche fotografarli. o Descrivere tutte le attività svolte per assicurare le fonti di prova e le vie percorse, ponendo cura allo stato degli accessi. o Se trattasi di autovetture osservare con attenzione il portabagagli e lo stato generale della stessa (presenza di fango fresco, calore del motore, ecc.). 7
Approccio alla vittima On site
o Soccorrere vittima (non spostare nulla ovvero annotare le modifiche). o Se la vittima è viva e/o ferita, considerare che può essere complice nel reato (simulazione ‐ staging). o Richiedere sempre l’ausilio del medico legale per la valutazione preliminare delle cause della morte (da riconsiderare nella fase ricostruttiva) e per la sommaria ispezione o Ispezione non invasiva per la ricerca di documenti  Documentare sempre con video‐riprese la fase di ispezione preliminare dalla posizione iniziale a quella finale in relazione al’ambiente o Osservare/annotare condizioni generali (in particolare mani e piedi se legata). o Valutare contrassegni labili sul corpo. o Documentare fotograficamente le macchie presenti sugli abiti e sul corpo nonché tutti i vari contrassegni (molto importante collo, polsi, caviglie, interno cosce, chiusura abiti, scarpe/piedi quando nudi) o Se legata, non slegare ma tagliare parte opposta dei nodi. o Tagliare con attenzione eventuali nastri adesivi che possono ostruire le vie di respirazione generalmente nella parte centrale, se possibile prima di liberare gli arti da costrizioni. o Trasferire con attenzione la vittima in altro locale per essere assistita o ascoltata. o In caso di trasferimento della salma o della persona ferita in altro luogo, accompagnarla o demandare con chiarezza ad altro personale la procedura da seguire. o Documentare e descrivere posizione cadavere da vari profili e orientamento; se è stato spostato prima raccogliere informazioni da chi è arrivato prima. o Porre attenzione agli indumenti ed agli effetti personali (acquisire e poi valutare se trattasi di corpo di reato). o Documentare e descrivere stato degli indumenti (bagnati o asciutti), presenza di macchie o tracce evidenti, rottura di bottoni,lacerazioni e stato di apertura/chiusura o se risvoltati. o Documentare la presenza di tracce su mani e scarpe ed in particolare sotto la suola o la pianta dei piedi (sangue, terriccio, fango). o Descrivere le tracce immediatamente intorno al cadavere in caso debba essere spostato. o Annotare condizioni di temperatura corpo‐ambiente o Prendere nota della presenza di entomofauna o Documentazione fotografica di preziosi o Prendere nota delle modalità di spostamento del cadavere o Avvolgere le mani (e i piedi se necessario) con sacchetti di carta al fine di conservare le tracce. Documentazione fotografica
 Prescegliere apparati opportuni  Sempre bonificare  Utilizzare DPI  fotografia generale a medio raggio e ravvicinata tenendo in considerazione il riferimento metrico  coordinare sempre le fotografie con le note descrittive e con lo schizzo grafico  coordinare sempre le fotografie esterne con quelle interne specie se vi sono più di un corredo fotografico  fotografare sempre in differenti punti di vista possibilmente tra loro contrapposti  prestare attenzione agli accessi ed alle vie di fughe e percorsi  documentare fotograficamente particolari misurazioni e/o procedure 8
 fotografare anche zona di osservazione e visuali delle vie d’accesso (specie in caso di traiettorie balistiche) In obitorio
 Documentare fotograficamente nuovo stato del cadavere  Documentare fotograficamente le macchie presenti sugli abiti e sul corpo nonché tutti i vari contrassegni (molto importante collo, polsi, caviglie, interno cosce, chiusura abiti, scarpe/piedi quando nudi)  Documentare e repertare correttamente tutte le tracce presenti sul corpo formazioni pilifere nelle mani (ATTENZIONE ALLE MACCHIE DI SANGUE SOTTO FORMA GOCCIOLATA O PARTICOLARI FLUIDI BIOLOGICI SALIVA SPERMA)  Documentare e repertare insetti  Repertare con attenzione gli abiti  Scraping del letto sub ungueale,  Acquisire i campioni di confronto: saliva/sangue (per DNA e fluidi biologici); capelli, impronte papillari (digitali‐palmari, plantari se necessario) Valutazione preliminare della scena o Condurre se necessario le attività di PG (arresto, fermo, assunzione di informazioni da persone informate sui fatti o dall’indagato) o Approcciare allo scenario con attenzione (walkthroug) o Approcciare alla scena per vie alternative alla principale ovvero creare un percorso unico (PCA) o Annotare il percorso prescelto o Comunicare il percorso prescelto a chi deve sopraggiungere sulla scena o Annotare le eventuali attività in corso (ad opera di vittima, parenti, sospettati) o Prediligere l’attività conservativa a quella di ricerca e repertamento di cose o oggetti o Individuare e proteggere le tracce visibili e quelle latenti “presunte” o Valutare condizione ambiente circostante (presenza di pozze d’acqua, fango, aiuole, ecc.) che possano giustificare o indurre la formazione di particolari tracce da camminamento o Osservare lo stato di luci ed accessi e tutti gli elementi labili o soggetti a cambiamento di stato fisico (utilizzando tutti i sensi) o Non rimettere mai nella posizione originaria un oggetto preso ma descrivere l’operazione effettuata o Individuare ed annotare le tracce di calzatura o Mantenere contatti con la centrale operativa. Comunicazione notizia di reato o Richiedere intervento di reparti di PG specializzati o Attenzione particolare alla disposizione spaziale degli oggetti in scenari di suicidio ed incidenti domestici Accertamenti urgenti o Indossare sempre DPI, o almeno guanti e mascherina, come da procedura relativa. o Porre attenzione ad oggetti insanguinati o taglienti. o Eseguire attività di conservazione delle tracce. o Preservare dalla contaminazione, come da procedura relativa. o Allontanare personale non addetto alle attività 9
o
o
Eseguire – ove necessario – il repertamento delle tracce labili, come da procedura relativa. Documentare la condizione di PC soprattutto se collegati ad una rete, come da procedura relativa. o Riprendere fotograficamente tutto, se possibile, come da procedura relativa. Termine delle attività o Ricontrollare le operazioni effettuate. o Garantire la sicurezza delle persone e dei beni (sequestri, piantonamenti). o Sequestri di PG con apposizione di eventuali sigilli. o Debriefing e walk through assistito con CSM o CSE delegato. o Consegna alle unità investigative quanto repertato o documentato con tracciamento della catena di custodia. o Redigere il verbale dettagliato e tecnico scientifico. o Comunicare alla CO il termine dell’intervento. 10
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