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adolescenza droghe e aids

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adolescenza droghe e aids
Programma
Dipendenze
Regionale sulle
n° 05
Anno
2009
ADOLESCENZA
DROG HE
E AIDS
Programma Regionale sulle Dipendenze - Regione Veneto
TEEN’s PAPER
n° 05 - Anno 2009
A cura di:
Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona
Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione Veneto
Direttore Scientifico: dott. Giovanni Serpelloni
Tratto da:
http://www.scholastic.com/headsup - Headsup Real News about Drugs and your body
(in collaborazione con National Institute on Drug Abuse - NIDA)
Traduzione e adattamento:
Annalisa Rossi, Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona
Progetto Grafico:
Alessandra Gaioni, Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona
AIDS ed epatite C:
info utili
Introduzione
G
li adolescenti che fanno uso di droghe
corrono il rischio di prendere l’AIDS e di trasmetterlo ai loro amici.
Se pensi a quale terribile malattia è l’AIDS (la
sindrome da immunodeficienza acquisita) e
al numero di vite che ha stroncato in 24 anni,
qualcosa come 20 milioni, ogni giorno dovrebbe essere la giornata mondiale contro l’AIDS.
Come adolescente potresti chiederti: che cosa
ha a che vedere con me? Può essere che tu non
lo sappia ma i giovani sono una delle popolazioni a rischio di infezione di HIV, il virus che
causa l’AIDS. Nel 2006, in Europa la media di
giovani tra i 15 e i 24 anni di età che sono stati
infettati da HIV è pari al 18%.
Un’altra cosa che è possibile che tu non sappia
e che può aiutarti a tenerti lontano dall’AIDS
è il fatto che, secondo un rapporto del NIDA,
il principale ente di ricerca sulle droghe, l’uso
di sostanze è ora il principale fattore associato
alla diffusione dell’infezione da HIV negli Stati
Uniti.
Circa 300.000 americani sopra i 12 anni a cui è
stato diagnosticato l’AIDS tra il 1998 e il 2002
potrebbe essere attribuibile, direttamente o indirettamente, all’uso di sostanze. L’uso di sostanze è strettamente collegato alla diffusione
delle malattie sessualmente trasmesse, come
l’AIDS/HIV e l’epatite C.
Che dimensioni ha oggi il problema dell’AIDS tra
i giovani?
Attualmente nel mondo sono 2,5 milioni i giovani al di sotto dei 15 anni con infezione da
HIV, un virus che indebolisce le difese immunitarie ed è in grado potenzialmente di uccidere.
E’ un problema molto grande. Di seguito troverai in che modo e perché la dipendenza da
droghe predispone all’AIDS. Prima di tutto è
necessario capire esattamente cosa è l’AIDS e
come si diffonde.
HIV/AIDS Surveilance in Europe, 2007
L‘
AIDS e l’epatite C, un’altra malattia virale associata all’uso di sostanze, sono entrambe malattie che hanno origine dal sangue. Ciò
significa che i virus che causano la malattia si
diffondono quando il sangue o i fluidi corporei
di una persona infetta vengono in contatto con
il flusso sanguigno di una persona sana. Ciò
accade quando i consumatori di sostanze per
via iniettabile si scambiano siringhe o quando una persona infetta ha rapporti sessuali
con una persona sana senza proteggersi con il
preservativo, che impedisce fisicamente la trasmissione dei virus. Una volta nell’organismo,
l’HIV e l’epatite C iniziano a danneggiare e a
distruggere le cellule. I virus si attaccano alle
cellule sane e fissano il loro materiale genetico, facendo sì che le cellule producano grandi
quantità di nuove copie di HIV o epatite C. Le
cellule poi muoiono. L’HIV attacca le cellule
nel sistema immunitario, il sistema di difesa
del corpo contro le malattie. Man mano che la
malattia progredisce, i pazienti perdono la loro
naturale capacità di combattere i germi, e finiscono preda delle malattie che non costituiscono normalmente una minaccia per le persone
sane. Le persone sono considerate affette dall’AIDS quando il livello nel flusso sanguigno
dei CD4, una cellula immunitaria, scende sotto
una determinata soglia. Prima che ciò accada
tuttavia, un individuo affetto da HIV può vivere per anni senza alcun sintomo, e può trasmettere il virus ad altri senza rendersene conto. Si
stima che più della metà dei 110.000-130.000
sieropositivi in Italia non sa di avere l’HIV. Allo
stato attuale non esiste alcun vaccino per l’AIDS e per l’HIV. Il virus dell’epatite C infetta
le cellule del fegato di una persona e può vivere silenziosamente nel corpo per anni. Proprio
come per l’HIV, è possibile trasmettere l’epatite
C senza sapere di averla contratta. L’epatite C
attacca il fegato e può causare il cancro al fegato ed altre malattie al fegato molto pericolose per la salute. Non esiste cura o vaccino, ma
una piccola percentuale di persone che prende
l’epatite la elimina attraverso le difese dell’organismo. Si stima che 4 milioni di Americani
siano infetti dal virus.
ISS, Italia - Rapporto AIDS, 2008
La relazione
con il comportamento
Droghe, AIDS
e cattive decisioni
P
erché l’uso di sostanze è così strettamente
correlato con la diffusione dell’AIDS e di altre malattie sanguigne come l’epatite C? La risposta più
ovvia è: l’uso di droga per via iniettiva. Questa è
responsabile, direttamente e indirettamente, di più
di un terzo dei casi di AIDS negli Stati Uniti ed è
anche la causa principale dell’epatite C.
Per uso di droghe per via iniettiva si intende l’iniezione con un ago in vena o nei tessuti. Le sostanze
più comunemente iniettate sono l’eroina, la cocaina e alcuni steroidi. Sin dall’inizio dell’epidemia
dell’AIDS, i consumatori di droga per via iniettiva
avevano riportato un elevato tasso di infezione HIV.
Essi infatti sono a rischio perchè scambiano aghi
non sterili con altri, e quando lo fanno corrono il
rischio di condividere sangue infetto rimasto all’interno della siringa. Questa è una delle modalità con
cui si diffonde il virus.
Molti adolescenti (e adulti) che si iniettano sostanze
conoscono i rischi ma lo fanno ugualmente. Perché?
Gli scienziati hanno riscontrato che la dipendenza
da sostanze è una malattia del cervello nella quale le droghe d’abuso modificano il funzionamento
del cervello. Per esempio, la corteccia prefrontale è
particolarmente sensibile alla dipendenza, ma gioca
anche un importante ruolo nel prendere le decisioni e nell’inibire e controllare i comportamenti. Ciò
significa che a causa della loro dipendenza, alcuni
consumatori di sostanze per via iniettiva potrebbero non realizzare che la loro capacità di prendere
decisioni è compromessa. Da una potrebbero essere consapevoli che scambiare siringhe potrebbe
portare alla diffusione dell’HIV e ad altre malattie,
dall’altra però potrebbero non essere in grado di utilizzare correttamente la capacità di giudizio o di inibire le azioni che potrebbero portare a rischi a lungo
termine per se stessi e per gli altri.
Fortunatamente, l’uso di droghe iniettive tra gli
adolescenti è relativamente raro. Secondo il CDC,
soltanto circa 1 su 50 degli studenti delle scuole superiori dice di non aver iniettato una droga illegale. Comunque, scegliere di condividere una siringa
contaminata non è chiaramente l’unica cattiva decisione che porta all’AIDS o all’epatite C. Le droghe
infatti possono influire sulla capacità di prendere
decisioni sagge agli adolescenti, inducendoli per
esempio a intraprendere attività che comportano rischi sessuali.
In uno studio sponsorizzato dal NIDA del 1999,
sono stati indagati 952 giovani di età compresa
tra i 19 e i 21 anni. I ricercatori hanno riscontrato
che coloro che hanno iniziato ad utilizzare alcol e
marjiuana da giovani hanno avuto comportamenti
sessuali maggiormente a rischio rispetto a chi non
l’aveva fatto, esponendoli ad un maggior rischio di
contrarre l’HIV. Lo studio ha definito il comportamento sessuale a rischio come “sesso con partner
differenti” e uso di pratiche di sesso sicuro non continue, intendendo dire che i giovani adulti non usano sempre il preservativo.
Un altro studio, molto più ampio del 1988 basato
sulla raccolta dati di 8450 giovani ha avuto risultati simili. Gli adolescenti che hanno usato droghe
e alcol avevano maggiori probabilità di aver avuto
partner sessuali nel mese precedente lo studio, definito come comportamento a rischio sessuale, e che
aumenta la probabilità di contrarre l’HIV.
Un corpo
sotto l’effetto delle droghe
non può lottare
contro le malattire
L‘
uso di droghe non solo è responsabile di
numerosi rischi che corrono gli adolescenti e che
possono portare a infezioni con virus pericolosi,
ma può abbassare anche l’immunità, aumentando
le probabilità di prendere l’HIV, l’epatite C ed altre
malattie a cui si può essere esposti. Vuoi le prove?
Uno studio sponsorizzato dal NIDA ha mostrato che
l’uso di cocaina può ridurre la risposta immunitaria
più della metà. Alcuni ricercatori del McLean Hospital e dell’Harvard Medical School, che hanno
misurato i livelli di una cellula di cruciale importanza del sistema immunitario, hanno riscontrato
che nelle quattro ore successive all’esposizione alle
droghe, l’organismo ha prodotto meno della metà di
tali cellule di quando la cocaina non era presente.
Anche se l’indebolimento della risposta immunitaria dura soltanto alcune ore, ciò aumenta la probabilità che un’infezione come l’HIV o semplicemente
un raffreddore possa prendere il sopravvento.
Sapere è potere
Oggi, che è stato stimato che nel mondo ci sono
33.000 milioni di persone affette da HIV, è difficile
pensare che soltanto una trentina di anni fa nessuno
sapeva che cosa fosse l’AIDS. Era così raro che non
aveva un nome. L’HIV è iniziato dapprima lentamente, poi è progredito con un’allarmante velocità,
si è diffuso da persona a persona fino a quando l’AIDS è divenuta una epidemia mondiale.
Attraverso la conoscenza, tu, come adolescente hai
un reale potere quando si tratta di AIDS. Il tuo gruppo di pari è a rischio. Scegliendo di evitare le droghe, stai anche proteggendo te stesso e le persone
che ami dalla dipendenza e dall’AIDS. Guarda semplicemente ai fatti. L’AIDS non può sopravvivere
se la gente decide per il meglio, il che si traduce
nella impossibilità che nuove persone si infettino
con l’HIV.
Se sei un adolescente e sei affetto da dipendenza,
ci sono delle soluzioni, puoi chiedere aiuto. Alcuni
studi autorevoli del NIDA mostrano che le persone
in trattamento per l’abuso di sostanze hanno fino a
sei volte minori probabilità di infettarsi con l’HIV
di quelli non in trattamento.
3 Report UNAIDS e UNICEF, 2008
A cura di:
Programma
Dipendenze
Regionale sulle
c/o Dipartimento delle Dipendenze
Azienda ULSS 20 Verona
Via Germania, 20 37136 - Verona
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