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Totò Merumeni - Pianeta Scuola Gallery

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Totò Merumeni - Pianeta Scuola Gallery
Unità 1 Nella casa del poeta
Unità 1
Via delle Officine
Unità 1
Nella casa del poeta
1
Nome .................................. Cognome .................................. Classe ........... Data ...........
Guido Gozzano
Guido Gozzano – nato ad Agliè nel
1883 e morto a Torino nel 1916 ad
appena 33 anni – malato di tisi fin da
giovanissimo, alternò la vita nella città
con soggiorni in località climatiche.
Totò Merumeni, la lirica che ti proponiamo, è tratta dalla raccolta I colloqui (1911) e costituisce un interessante esempio di lirica post-dannunziana, nella quale il pessimismo ironico e la coscienza critica dell’autore appaiono mezzi nuovi di analisi
delle convenzioni borghesi. Gozzano infatti manifesta un atteggiamen-
to di rinuncia, di nostalgia velata, di
distacco e di abbandono ironico alla
memoria di un passato quietamente
inoffensivo. Totò Merumeni è un anti-eroe, un inetto alla vita, che attraverso la solitudine e la negazione dei
rapporti rappresenta perfettamente
il rifiuto totale di ogni contatto col
mondo borghese. Il titolo è un adattamento della voce greca Heautontimorumenos, “il punitore di se stesso”,
già titolo della commedia dello scrittore latino Terenzio e di una poesia di
Baudelaire.
I
Col suo giardino incolto, le sale vaste, i bei
balconi secentisti guarniti di verzura1,
la villa sembra tolta da certi versi miei,
sembra la villa-tipo, del Libro di Lettura...
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Pensa migliori giorni la villa triste, pensa
gaie brigate sotto gli alberi centenari,
banchetti illustri nella sala da pranzo immensa
e danze nel salone spoglio da gli antiquari.
Ma dove in altri tempi giungeva Casa Ansaldo,
Casa Rattazzi, Casa d’Azeglio, Casa Oddone2,
s’arresta un’automobile fremendo e sobbalzando,
villosi forestieri picchiano la gorgòne3.
1. verzura: piante e fiori.
2. Casa Ansaldo … Casa Oddone: casate nobili
piemontesi.
3. gorgòne: il battente della porta ha la forma della
testa di Medusa.
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
Totò Merumeni
Testi di verifica - Unità 1 Via delle Officine
P O E S I A E T E AT R O
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S’ode un latrato e un passo, si schiude cautamente
la porta... In quel silenzio di chiostro e di caserma
vive Totò Merùmeni con una madre inferma,
una prozia canuta4 ed uno zio demente.
II.
Totò ha venticinque anni, tempra5 sdegnosa,
molta cultura e gusto in opere d’inchiostro,
scarso cervello, scarsa morale, spaventosa
chiaroveggenza: è il vero figlio del tempo nostro.
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
Non ricco, giunta l’ora di “vender parolette6”
(il suo Petrarca!...) e farsi baratto o gazzettiere,
Totò scelse l’esilio. E in libertà riflette
ai suoi trascorsi che sarà bello tacere.
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Non è cattivo. Manda soccorso di danaro
al povero, all’amico un cesto di primizie;
non è cattivo. A lui ricorre lo scolaro
pel tema, l’emigrante per le commendatizie7.
Gelido, consapevole di sé e dei suoi torti,
non è cattivo. È il buono che derideva il Nietzsche
“... in verità derido l’inetto che si dice
buono, perché non ha l’ugne abbastanza forti...”
Dopo lo studio grave8, scende in giardino, gioca
coi suoi dolci compagni sull’erba che l’invita;
i suoi compagni sono: una ghiandaia rôôca,
un micio, una bertuccia che ha nome Makakita...
III.
La Vita si ritolse9 tutte le sue promesse.
Egli sognò per anni l’Amore che non venne,
sognò pel suo martirio attrici e principesse
ed oggi ha per amante la cuoca diciottenne.
4. canuta: con i capelli bianchi.
5. tempra: temperamento.
6. “vender parolette”: citazione da Petrarca.
7. commendatizie: lettere di raccomandazioni.
8. grave: impegnativo.
9. ritolse: riprese.
Unità 1 Nella casa del poeta
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IV.
Totò non può sentire. Un lento male indomo10
inaridì le fonti prime del sentimento;
l’analisi e il sofisma fecero di quest’uomo
ciò che le fiamme fanno d’un edificio al vento.
Ma come le ruine11 che già seppero il fuoco
esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori,
quell’anima riarsa esprime a poco a poco
una fiorita d’esili versi consolatori...
V.
Così Totò Merùmeni, dopo tristi vicende,
quasi è felice. Alterna l’indagine e la rima.
Chiuso in se stesso, medita, s’accresce, esplora, intende
la vita dello Spirito che non intese prima.
Perché la voce è poca, e l’arte prediletta
immensa, perché il Tempo – mentre ch’io parlo! – va,
Totò opra in disparte, sorride, e meglio aspetta.
E vive. Un giorno è nato. Un giorno morirà.
(G. Gozzano, I colloqui e altre poesie, Milano, Garzanti, 1942)
10. indomo: inguaribile.
11. ruine: rovine.
Lavoriamo sul testo
Comprendere e analizzare
1. Evidenzia i versi in cui emerge la realtà
di decadimento in cui vive Totò Merumeni.
2. Nella poesia l’autore usa vocaboli appartenenti a un registro aulico e a uno
basso. Fai due elenchi separati.
Registro aulico
Registro basso
...............................
................................
...............................
................................
...............................
................................
...............................
................................
3. Come viene descritto Totò Merumeni?
4. In cosa trova rifugio e consolazione
Totò Merumeni?
5. In quali versi rintracci l’uso della parodia?
Trasformare e creare
6. Trasforma questa poesia in un breve
racconto.
7. Cosa pensi di Totò Merumeni?
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
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P O E S I A E T E AT R O
Quando la casa dorme, la giovinetta scalza,
fresca come una prugna al gelo mattutino,
giunge nella sua stanza, lo bacia in bocca, balza
su lui che la possiede, beato e resupino...
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