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Come realizzare o ripristinare un muretto a secco
Come realizzare o ripristinare un muretto a secco Guglielmo Bonaccorti Servizio Produzioni Agricole e Valorizzazione del l'Agricoltura _______________________ I muretti a secco sono una delle caratteristiche più significative del paesaggio agrario ligure. Si descrive qui una tecnica, diffusa nel Ponente della Liguria, utile alla realizzazione di un muretto a secco. Questa tecnica può essere facilmente utilizzata anche da coloro che non praticane) professionalmente l'agricoltura ma hanno necessità di costruire un muretto o sistemarne Lino danneggiato. La tecnica di costruzione dei muri a secco e poco dispendiosa e rispetta l'ambiente. Si possono costruire muri a secco per ricavare superfici poco pendenti in un versante molto scosceso, per delimitare una scarpata o per altri motivi. La prima cosa da tare e studiare la sezione trasversale che dovrà avere il muro (figura 1). Per costruire un muretto alto fino a 1,5 metri circa lo spessore deve essere mediamente di circa 50-60 cm. Periamo, considerato clic lo spessore del muro deve essere maggiore in basso, si progetterà un muro spesso 60-80 cm alla base e 40-50 cm alla sommità. Per determinare lo spessore del muro, si deve osservare attentamente la qualità del pietrame disponibile. Si può diminuire lo spessore se il pietrame e solido, omogeneo, resistente alle intemperie (calcare duro, granito, arenaria molto compatta) e se i singoli frammenti hanno forma abbastanz.a regolare e spigoli vivi. Si deve invece aumentare lo spessore se il pietrame non è di qualità ottimale e quando i singoli frammenti hanno forma irregolare. Per muri Figura 1 alti da 1,5 a 2,5 metri lo spessore medio deve essere aumentato a 6080 cm circa, con base spessa 80100 cm. Lo spessore del muro alla sommità resta invariato (40-50 cm circa). La parete a vista del muro può essere verticale nei muri bassi o medi, fino a 1,5 metri circa. I muretti a secco a sostegno delle terrazze, costruiti nei secoli scorsi con tecniche totalmente manuali ed utilizzando pietre naturali del posto, devono essere oggetto di costante manutenzione. Figura 2 La parete a vista ilei muri alti deve essere invece inclinata verso monte, rispetto alla verticale, con un rapporto Ira scarpa e altezza da determinare fra il 10 e il 20%, in conseguenza della qualità del pietrame e dell'altezza del muro. REALIZZAZIONE Naturalmente bisogna avere a disposizione una buona quantità di pietre e pietrisco, clic può essere ricavata dal muro da recuperare o con l'acquisto di materiale dalla cava più vicina ed economica. Particolare attenzione va posta sulla qualità del materiale, clic noli deve essere costituito da pietre troppo scistose, perche troppo fragili, o troppo piccole perché difficili da utilizzare. Operativamente, una volta disponibile lutto il materiale, si procede con lo scavo di preparazione della fondazione (fig. 2) che m oa,ni caso deve essere di almeno 40 cm. Per i muri di oltre 2 m di altezza, la profondità va calcolata in una proporzione di almeno un quinto della misura dell'altezza complessiva del muro finito Fig. 3 - Sezione di strato con principio “Uno sopra due e due sopra uno” Fig. 4 – Sezione con strato di pietre “di legame” . Nei terreni liguri e assai facile trovarsi in presenza di un sottile strato di suolo con la roccia sottostante poco profonda. In questo caso è preferibile appoggiare e fondamenta direttamente su questa roccia per assicurare stabilità al muro soprastante. A questo punto si può procedere alla posa in opera della fondazione. Basterà livellare il terreno rima di posare le prime pietre die devono essere solide e fra le iù grosse di quelle a disposizione. Alla base e possibile utilizzare anche pietre irregolari purché abbiano almeno una faccia appiattita. Le singole pietre devono essere collocate con una lieve inclinazione verso l'interno per evitare il rischio di fuoriuscita, compromettendo la stabilità del muro. Se il muro è molto lungo o si trova in LUÌ avvallamento della collina, sarà necessario prevedere dei drenaggi per far defluire l'acqua, impedendone il ristagno e il conseguente rigonfiamento del manufatto. Si possono a tal fine disporre, nella parte basale, pezzi di tubo, vecchie tegole o quant'altro permetta di convogliare le acque all'esterno. E' indispensabile che le pietre posizionate siano perfettamente stabili e per questo gli spazi fra quelle più grosse devono essere riempiti con pietrisco minuto. A questo punto si può cominciare a applicare il principio base di costruzione a secco e cioè "uno sopra due e due sopra uno" (fig. 3) ed è praticamente il modo m cui si realizza un muro di mattoni, prevedendo che non siano presenti fessure verticali che spezzino la continuità e compromettano la stabilità complessiva. Comunque le pietre devono essere poste in modo che quella soprastante copra sempre lo spazio tra le due pietre sottostanti. Le pietre a vista, di forma regolare, devono essere a loro volta incastrate con altre che si trovano all'interno, con lo scopo di mantenerle salde. Altro principio basilare da rispettare è quello per cui ogni pietra deve essere resa stabile e il più possibile immobilizzata dal pietrisco, prima di procedere ad appoggiarne un'altra accanto. Ogni tanto devono essere inserite le pietre cosiddette "di legame" (fig. 4) che attraversano l'intero spessore del muro, con funzione legante tra la facciata e la parte retrostante. Le pietre rotondeggianti o molto irregolari necessitano di una maggiore attenzione nella posa m opera, per cui è preferibile utilizzarle nella parte retrostante o come drenaggio interno. In linea teorica, alla fine dell'intera operazione, ogni pietra dovrebbe toccarne altre sei e cioè due di lato, due di sotto e due di sopra, sempre che si abbia a disposizione materiale di forma abbastanza regolare. Una speciale attenzione va posta alle estremità e agli angoli, dove è consigliabile usare i migliori pezzi disponibili, m particolare pietre grandi e possibilmente appiattite, aventi almeno un angolo l'etto. Le parti angolari sono le più difficili da realizzare soprattutto quando il materiale e di scarsa qualità, poiché in questa posizione ciascuna pietra deve essere ben salda e combinare esattamente con le altre (Fig. 5). Con ! acquisizione di una discreta manualità ed esperienza e possibile edificare muri con la tecnica delle pietre m verticale che garantisce una maggiore durata ma anche necessita di un'altrettanto ottima intuizione (l'occhio dell'esperto) nella messa in opera. Da ultimo, la chiusura del muro in altezza presuppone che le pietre sistemate alla sommità siano talmente stabili da non consentire cedimenti; m caso contrario e anche possibile renderle stabili con un lesero strato di cemento o terriccio da inerbire. l.a Regione Liguria con Legge Regonale n. 60/93 finanzia i! recupero dei muretti a secco nell’ambito degli interventi nei piani di ristrutturazione degli oliveti. Sono inoltre disponibili fondi comunitari (Reg. CEE n. 2078/92) per il ripristino e ricostruzione dei muretti secco, anche per colture diverse dall'olivo. Possono accedere a questi finanziamenti tutti i conduttori di fondi agricoli, anche non coltivatori diretti. Le domande devono essere presentate agli Enti Delegati (Comunità Montane e Consorzi di Comuni).