K Marino Giuseppe Lettera aperta ai siciliani SCREENING
by user
Comments
Transcript
K Marino Giuseppe Lettera aperta ai siciliani SCREENING
250 Anno 8 - n° 12 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ KI S K ULTURA A INFORMAZIONE 8 Settembre 2012 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Dice il saggio: “Mentre cammini può capitare che metti un piede su una spina... sentirai certamente dolore ma farai di tutto per toglierla. Fa lo stesso nella tua vita... togli le spine e riprendi il cammino” La coerenza, l’operosità, l’onestà di Silvio Cavallaro alla Regione con Nello Musumeci, Governatore di Sicilia, Siamo al momento della verità. I partiti, tutti, fermino la loro corsa; sono ancora in tempo ad evitare la catastrofe ed evitare di consegnare la Sicilia ad una continuità politica-amministrativa inaccettabile, espressa anche da candidati che nella loro storia hanno dato “lezioni” di incapacità, inettitudine e poco affidamento. Scegliamo volti nuovi, volti giovani, volti non imparentati con la vecchia politica, con alcuni dei quali, probabilmente, ci giocheremo positivamente il nostro futuro e quello dei nostri figli. T.C. Lettera aperta ai siciliani "Un patto con le parti sociali per lo sviluppo della Sicilia". "Sono pronto a concordare con le forze sociali e produttive, con i sindacati e con le associazioni di impresa un patto sociale per lo sviluppo, l'occupazione e la crescita". Sono fermamente convinto che solo attraverso la condivisione di una strategia di ampio respiro con le parti sociali sia possibile realizzare i necessari interventi per tirare fuori dalla crisi la Sicilia.L'eccezionalità della congiuntura in cui ci troviamo, la situazione di ritardo su tutti i fronti che aggrava la generale situazione di recessione economica in cui si trova il nostro Paese, è tale per cui nessuno può pensare di essere depositario esclusivo della ricetta magica. Siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo lavorare insieme senza pregiudizi e senza steccati con un solo comune obiettivo: salvare il lavoro e l'impresa e dare un progetto di sviluppo alla Sicilia. Per questo nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti delle forze sociali e produttive, per rappresentare loro le linee programmatiche sulle quali intendiamo muoverci". Nello Musumeci Cari fratelli siciliani, è d’obbligo fare delle riflessioni sulle prossime elezioni regionali, che riguardano la nostra amata Sicilia. Innanzitutto il Presidente e i deputati eletti dovranno difendere e far rispettare la Sicilia come dei veri “Paladini”, cavalieri di alta nobiltà e valore che vivevano alla corte di Carlo Magno, contro i giochi dei “palazzi romani”, con l’auspicio di porre fine alle diatribe politiche che riguardano gli schieramenti a cui stiamo assistendo in questi giorni, da “Opera dei Pupi”. Invito questi “paladini” cercare con tutto l’entusiasmo e con tutte le forze e le ideologie positive di pensare di risollevare le sorti del nostro territorio, dilaniato dalla crisi economica, dalla mancanza di posti di lavoro e dalla assoluta carenza di infrastrutture che avrebbero promosso beni culturali e turismo in Sicilia agevolando scambi e commercio. Vorrei ricordare che Monti ha da poco confermato la realizzazione della TAV Torino-Lione!! Trovo assolutamente “inopportuno” il comportamento di Monti e di tutti i politici che non hanno fatto gli interessi della Sicilia in questi anni, non solo per quanto riguarda i treni ad alta velocità, come la Catania-Palermo, ma di tutti quei servizi che devono normalmente essere presenti in una società civile che si rispetti. Inoltre non vogliamo che donne che non siano siciliane, rappresentino il nostro territorio nella poltrona di deputato alla camera, come nel caso delle precedenti elezioni politiche nazionali, quando una signora laziale, venne eletta come rappresentante della Sicilia grazie al “porcellum”. Mariella Gennarino L’accorato appello della “Dea di Morgantina” diventa l’appello di tutti i siciliani benpensanti. SCREENING GRATUITO PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA COLORETTALE Il carcinoma del colon-retto (CRC) è il tumore maligno più frequente originato nel colon-retto. Con 610.000 morti l'anno nel mondo, è la quarta più comune forma di cancro. Esso occupa il secondo posto per mortalità tumorale nell’uomo e il terzo nella donna[1].Il programma di screening per la diagnosi precoce del colon retto è un intervento di prevenzione attiva rivolto a tutta la popolazione, sia maschile sia femminile, di età compresa tra 50 e 70 anni ed è offerto gratuitamente e ad accesso diretto (senza impegnativa) ogni due anni. Nel Distretto Sanitario di Acireale ci si potrà rivolgere al Presidio Ospedaliero S. Marta e S. Venera oppure all’Istituto Ricerca Medica e Ambientale – I.R.M.A. che in data 23 luglio 2012 ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’ASP di Catania. Le percentuali d’insorgenza nei vari tratti del colon-retto sono indicati nello schema. Per accedere allo screening occorre consegnare dalle ore 11 alle ore 12 un campione di feci (non è necessario effettuare alcuna dieta particolare). Presso la sede dell’ASP di Catania si è tenuto un incontro per dare l’avvio alla campagna di prevenzione del carcinoma colo-rettale attivata dall’ASP con nota prot. 117 del 4 gennaio 2012 che coinvolge anche strutture private accreditate. Hanno sottoscritto l’accordo n° 4 strutture che si integreranno con le strutture pubbliche per effettuare la ricerca del sangue occulto nelle feci che costituisce lo screening preventivo di primo livello. Successivamente i soggetti positivi verranno comunicati tempestivamente all’Asp per procedere all’indagine endoscopica che costituisce il secondo livello ed in caso di positività effettuare l’intervento operatorio quali approccio di terzo livello. L’esame è completamente gratuito e si potrà effettuare ad accesso diretto e senza alcuna impegnativa consegnando un semplice campione di feci. Nel Distretto Sanitario di Acireale ci si potrà rivolgere presso il presidio ospedaliero S. Marta e S. Venera di Acireale o presso l’Istituto Ricerca Medica e Ambientale – I.R.M.A. Gli altri laboratori che aderiscono al programma di prevenzione concordato con l’ASP sono a Catania i laboratori Riuniti ed il laboratorio Analisi e Ricerca Clinica Cocuzza. A S. Agata Li Battiati ha aderito il laboratorio Medical. I medici di Base a giorni riceveranno una circolare per informare gli assistiti di età compresa tra i 50 anni ed i 70 anni sull’importanza di aderire alla compagna di prevenzione al fine di ridurre in modo significativo la mortalità per tumore colo-rettale. Coordinatore del programma di prevenzione è il dott. Giovanni Magrì del Presidio Ospedaliero di Acireale. [1]Cancer. World Health Organization, febbraio 2006 A cura dell’ufficio stampa dell’IRMA di Acireale Il clima è stato disteso, gioviale. Concentrazione e tensione massima si, ma positiva. Persino gli irrigidimenti dovuti a qualche particolare imprevisto sono stati subito smorzati con un sorriso. Quello del mio maestro Turi Consoli, il cui abbraccio finale, al termine della serata, mi ha commosso e ripagato di tutti gli sforzi, come a voler dire “Ce l’abbiamo fatta!!!!”. Quella del buon Leo Sorrentino, che mi ha pazientemente sopportato per quasi un mese nel suo elegante e professionale studio per la messa a punto di tutto il materiale scenico. Magari tra una granita ed una brioche, giusto per non farci mancare nulla, trovando con pazienza e tanta esperienza rimedio ad ogni mio piccolo dubbio o ad ogni problema che veniva fuori giorno dopo giorno. Col sorriso, che celava la stanchezza, ma sempre con un grande sorriso. Grande Leo! Senza dimenticare la preziosa disponibilità dei ragazzi della Most, accanto ai quali ho vissuto un pomeriggio ed una serata di grande divertimento, accanto al buon Fabio Badalà che coordinava la regia, ed ai fidi Enrico, Danilo e tutti i cameramen che hanno dato il massimo. Persino chi ha sgobbato dalle prime luci di quel mattino, Giovanni Rossi e i ragazzi del suo service audio-luci, al termine della manifestazione, mi hanno salutato col massimo della cordialità. Stanchi, ma soddisfatti. Mani tese in cerca di un “grazie” da parte di chi, da subito, ha dimostrato grande spirito di partecipazione, non solo emotiva, per l’allestimento dell’evento. E’ il caso, felice e di buon auspicio per il futuro, dei componenti del Comitato d’Onore, ognuno chiamato ad apportare quel quid in più rispetto alla semplice apparizione durante la consegna delle statuette. E così è stato. Non smetterò mai di ripeterlo: l’anno zero del Premio “Aci e Galatea” è stata una vittoria per tutti. Ed è stata la più bella vittoria di tutti, nessuno escluso. Di Anna, Maurizio, Stella, Marta, Doriana, Grazia, Grazia ancora, Nuccia, Giovanni, Antonino e, chiedendo perdono per le eventuali dimenticanze, di tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dell’edizione 2012. E, se mi è concesso, è stata anche, un po’, la mia vittoria. Grazie! Riccardo Anastasi Speciale Premio - pagg. 6-7 2 Sabato 8 settembre 2012 TEST PER SCENZIATI O ASPIRANTI DOCENTI SOMARI ? Presentata dal gruppo consiliare de La Destra a Palazzo Minoriti un odg sulle prove preselettive per l’accesso al TFA, i consiglieri Giuseppe Mistretta, Enzo D’Agata e Gaetano Distefano accendono i riflettori sulla questione chiedendo all’esecutivo provinciale di intervenire presso le sedi competenti. Terminati da qualche settimana i test preliminari per l’accesso Tirocinio formativo attivo ed è già delusione per gli aspiranti professori di scuola superiore, infatti, per la classe di concorso in filosofia, psicologia e scienze dell’educazione, zero sono gli ammessi alla prova scritta in ben otto università italiane, poco meglio nelle altre, a Catania, su circa duecentocinquanta partecipanti, solo due superano le preselezioni ai venti posti disponibili. Il TFA è un corso abilitante per l’insegnamento presso le scuole secondarie, bandito dal MIUR e gestito dalle Università italiane, la responsabilità dei contenuti e della modalità di svolgimento del test preliminare è esclusivamente del MIUR. “Abilitarsi all’insegnamento non significa diventare insegnante ma non può neanche essere un miraggio collettivo. C’è da chiedersi cosa accadrà ancora, ad esempio, a Catania i due fortunati supereranno le rimanenti prove? Si attiveranno i corsi con uno o due ammessi? Insomma, quando costerà alla collettività in termini economici e sociali?” dichiarano i consiglieri de La Destra e continuano” In un momento di così grande crisi economica e occupazionale sarebbe meglio evitare di questi paradossi, speriamo ci si possa mettere una pezza o almeno si possa fare chiarezza! Di chi è la responsabilità? Del Governo dei Professori che consente al MIUR di partorire dei test per scienziati o della scarsa preparazione universitaria dei laureati italiani, delle due l’una”. Sarà finalmente restaurata l’antica statua di San Filippo D’Agira, Patrono di Aci San Filippo. Grazie ad un contributo di euro 10.000,00 concesso dalla Provincia Regionale di Catania alla parrocchia più popolosa di Acicatena. Il contributo concesso dalla Giunta Provinciale presieduta dal Presidente della Provincia On. Giuseppe Castiglione su sollecitazione dei Consiglieri provinciali Enzo D’Agata e Nello Cutuli, andrà a cofinanziare la spesa prevista di € 26.000,00 per il restauro della quattrocentesca statua lignea rivestita in lamina d'argento e del reliquiario in argento del sec. XVIII riportandoli all’antico splendore. Soddisfazione è stata espressa dal prevosto parroco Don Alessandro Di Stefano per l’importante contributo che darà finalmente la possibilità di riportare all’originaria bellezza, un’opera che è patrimonio storico, artistico e devozionale apprezzato da tutta la comunità Sanfilippota. I consiglieri D’Agata e Cutuli, da parte loro ringraziano il Presidente Castiglione, e il Vicepresidente (anche Assessore alla Cultura) Avv. Ruggero Razza, per avere aderito ad una richiesta proveniente dalla popolazione di Aci San Filippo, contribuendo così alla tutela e valorizzazione del prestigioso patrimonio artistico della basilica che fu “MATER ET CAPUT” di tutte le Aci. AKIS Giovanna Pennisi D'Arrigo ENERGIA , QUALE FUTURO E’ una simpatica ragazza acese (nativa di Catania, ma dall'età di un anno residente ad Acireale), cortese e socievole che con entusiasmo ha sempre curato l'arte della poesia fin dall'età giovanile. Nei venticinque anni di attività letteraria ha vinto numerosi premi di poesia, sia a livello nazionale che internazionale. Sta per calare il sole, del 1987, è la sua prima silloge seguita nel 1997 da Castelli di sabbia, nel 2007 da La mia traiettoria e Poesie e celluloide, mentre recentemente in questo 2012 ha presentato L'ombra della giovinezza. Non dimentichiamo, poi, che Giovanna Pennisi nel lontano 1993 ha dato alle stampe Il dio denaro, un'opera di narrativa. Ritornando a L'ombra della giovinezza, editrice A&B, non troviamo difficoltà ad affermare che l'autrice rappresenti una tra le grandi voci giovanili della poesia italiana contemporanea, poesia non facilmente catalogabile in quanto tratta dai vari momenti della sua vita vissuta, dalla sua cultura, dalla sua quotidianità intrisa anche di dolore, da una salda fede nell'Evangelo. Questa nuova silloge, quindi, è una vera e attenta esplorazione del suo animo che le dice che “il più grande pericolo nella vita di una persona non è di sbagliare ma di non vivere, di permettere cioè alla paura di impedirci la vita, il sogno, la speranza”, come bene ha evidenziato Franco Contorno nella Prefazione. Giovanna Pennisi che lavora a Catania presso una Amministrazione pubblica a contatto con tante persone, giovani e meno giovani, a contatto con tante realtà diverse, in “A cuore nudo” che apre la silloge, così si esprime: Grazie per avermi capita / avermi fatta sentire giovane come tutti voi / Grazie / per le risate spensierate / grazie per aver scacciato via / i miei brutti pensieri / grazie per ogni piccolo / sguardo d'amore / che tutti mi avete dato: / con un gesto una parola mi / avete sollevata”. In “Aspettami”, oppure in “Clawn” ed ancora in “Anima”, in “Dimenticanza astuta”, la giovane poetessa Giovanna ci confida i suoi sentimenti, le delusioni della vita, la voglia di vivere, in maniera lineare e profonda! Perchè ha “la piena consapevolezza di essere né di più né di meno delle altre donne in tutte le sue manifestazioni affettive, sentimentali, relazionali (F. Contorno)”. Una silloge con oltre cinquanta poesie raccolte in questi ultimi cinque anni, intrise di intensa liricità da gustare in profondo silenzio per cogliere al meglio suoni, senso, pensiero e immaginazione, che escono dall'animo nobile di Giovanna Pennisi D'Arrigo (nella foto). Camillo De Martino Relatore: dott. Rosario Cozzubbo Presso la Sala Conferenze del Credito Siciliano SpA. Si è tenuta la conferenza “ Energia, quale futuro “ il cui relatore è stato il nostro socio Rosario Cozzubbo, chimico ed esperto di fonti d’energia alternative. Alla presenza del Lg.te gov. Kiwanis Sicilia 2 Roberto Suma e del Presidente del Kiwanis Club Acireale Giuseppe Balsamo nonché di vari soci kiwaniani ed ospiti, il relatore ha fatto un excursus storico sui modi come l’uomo ha sfruttato le fonti energetiche ed in particolare sulla ormai ridotta disponibilità di petrolio le cui riserve si ritiene siano ormai al 50% del volume iniziale. Questa non tanto futuribilè necessità e l’esigenza di trovare ulteriori fonti alternative possibilmente non inquinanti ha portato la ricerca a trovare nei combustibili vegetali, nella luce solare, nella forza dei venti la via per sostenere, anche parzialmente, le necessità energetiche di cui l’uomo abbisogna sempre più. L’energia nucleare per i rischi cui è connessa non è vista come una fonte sicura e destinata ad essere sostituita con ecosistemi energetici. Cozzubbo attraverso le sue parole ed il supporto di immagini ha descritto con dovizia di particolari le metodiche per produrre energia alternativa. L’interesse del pubblico alla tematica svolta è stato notevole e diversi interventi esplicativi hanno coronato la chiusura della conferenza. Due significative intitolazioni... Sogni di una notte di fine estate ….RICOMINCIAMO… Cari amici, vicini e lontani…esclamava trionfalmente Nunzio Filogamo! Passata, o quasi, la stagione estiva che mai come in questo 2012 aveva si tanto annoverato questa raffica di figure mitologiche da canicola asfissiante, ci si rimette ad osservare attentamente gli scenari cittadini che, tuttavia, nella commedia più buffa e desolante a cui gli acesi sono ormai abituati ad assistere, non mutano più di tanto. Anzi si arricchiscono di nuovi ed esilaranti (sigh!) contributi. Della vetusta vergogna tipica degli atteggiamenti di qualche nostro “autorevole” rappresentante non parla più nessuno, segno evidente di quanto fango e quanta malmaglia nei comportamenti, nei modi di dire, negli atteggiamenti ci sia da parte sua in modo assodato. Lui, che, titoli a parte, ha scoperto come auto-osannarsi delle sue conquiste. Facile! Utilizzando i facebook ed twitter del caso, e riscuotendo per questo “migliaia” di simpatie (prendere nota: il più delle volte, a cliccare sul famigerato “mi piace” sono solo ed esclusivamente i suoi galoppini (interessati!) assessori di fiducia, ed una folta maniata composta dai suoi segugi più fidati, pronti a sguinzagliarsi come cani che non conoscono padrone se in gioco vi è la poltrona o la nomea di potere. Ma intanto, cari amici, tra un atto di prepotenza ed un comportamento di vigliaccheria e maleducazione , incombono le elezioni! Si, questo altro, ennesimo calderone in cui già si mescolano e rimescolano nomi, alleanze e giochi di potere, che inevitabilmente, “allieteranno” la nostra quotidianità sino alla nuova composizione del parlamento regionale. Ora, messe in conto, le manovre che, magari, comporteranno terremoti e rimpasti di volta anche in ambito locale, è già guerra sulle candidature e, giocoforza, sulle sfide a colpi di manifesti pubblicitari che cominciano ad affacciarsi ad ogni angolo della città. Slogan, detti, motti…tutto e di più a condire quella che si profila come una competizione per la quale, siamo pronti a scommettere, apparentamenti, sposalizi, padrini e figliocci si scioglieranno come neve al sole nel nome della corsa alla poltrona. Giusto un monito a chi, ufficialmente o ufficiosamente, ai nastri di partenza o pronto a scendere in campo, ha già iniziato la sua campagna elettorale: “ricordate da dove venite e chi rappresentate”… Sogni di una notte di fine estate? Il Grillo (S)Parlante…accalurato! L’Acireale Calcio 1946 riparte da... Piazza Duomo, gremita di tifosi (e non), rispettando il solito copione che registra l’entusiasmo iniziale e l’oblio della stagione (tribolata) passata. Lo fa con la solita passione, la solita passerella che siamo ormai abituati a rivedere, con i soliti discorsi. Triti e ritriti, sui quali c’è da scommettere ben poco. L’augurio, Sala del Consiglio Comunale di Acireale Pietro Filetti Taglia il traguardo la Manifestazione Giovanile “ Calcio a 5 Sport Giovane in continua Evoluzione”. Con la disputa delle semifinali, finali e premiazione l’evento sportivo destinato ai giovanissimi (classe 91’, 92’… 97’) è giunto a conclusione. Soddisfazione da parte degli organizzatori (PGS Trinacria responsabile Giuseppe Ferlito) per il successo dell’iniziativa e per il raggiungimento di quello che era l’obiettivo principale: “creare per i più giovani un momento di sana aggregazione sportiva dando spazio alle capacità tecniche degli stessi ed avendo come principio di base il Fair Play e la sportività ” .A tal proposito il Premio Fair Play è stato dedicato a Pietro Filetti – scomparso prematuramente mesi mesi addietro - modello da seguire per serietà e senso civico . Circa 200 i giovanissimi che hanno partecipato in maniera del tutto gratuita all’iniziativa e che hanno interpretato nel migliore dei modi l’input dato invece, è certamente sincero ed è un augurio che vorrebbe rivedere la nostra compagine su palcoscenici erbosi (anche su campi non in erba!) ma prestigiosi…è nella mente e nei ricordi dei più la stagione della B…I fischi che hanno accompagnato l’assessore Calì, che sono stati accomunati anche al sindaco Garozzo, malgrado lo stesso dica che non erano per Cittadella del Carnevale - Giovanni Coco ph Fabio Consoli dalla società organizzatrice (importante impulso alla manifestazione è stato dato dal contributo del giovane Marco Palella, del Signor Saitta e dei ragazzi del gruppo giovanile). Per la cronaca ha conquistato il titolo la squadra “Salvo Pennisi” guidata alla vittoria dal Miglior giocatore/caponnaniere Claudio Belviso e dal miglior portiere Salvo Grasso . Seconda posizione per il “ Gran Cafe’ Solair ” che per la sportività dimostrata si aggiudica pure il premio Fair Play. Terzo posizione per il “Real Aci” di La Motta che dopo un quarto di finale avvincente sfiora la finalissima. Miglior completino Greco Sport per la squadra dei Fly Emirates di Imperiale, Maugeri, Grasso e Pennisi. Tante le squadre di alto livello che hanno brillato durante l’evento; su tutte da ricordare quella guidata dai fratelli Sardo e Di Mauro , migliore squadra per capacità tecniche e di gioco; da ricordare anche “ I Maturandi ” dei fratelli Zuccaro, Tomarchio e Manuele , “Game Over” di Riolo/Calì, il Team “Gli Splendidi” di Tomarchio, Marino e Monasteri. Aci S. Antonio - via Spirito Santo, 82 Tel. 095 6784585 - 373 7105353 Visita il sito www.immobiliarecasanostra.it lui !sono stati la cartina di tornasole degli applausi rivolti al deputato acese Nicola D’Agostino che, per la verità, è l’unico che da qualche tempo a questa parte ha fatto e continua a fare qualcosa per l’Acireale Calcio. Fra qualche giorno si riparte per i “prestigiosi” campi della serie D. Ad maiora, Acireale! Nel frattempo sul campo del Messina si è rimediata la solita iniziale sconfitta … ph Acifotopress di Franco Barbagallo AKIS Sabato 8 settembre 2012 LA LIBRERIA DI AKIS Presso il Cortile di Palazzotto Biscari alla Collegiata a Catania, è stata presentata l'ultima fatica letteraria dello scrittore acese Giuseppe Grasso Leanza. L'opera, dal titolo "La lamina nel cannello ovvero Rebecca e le sue metamorfosi. Conversazione sulla storia a Fossa dell'Acqua", è stata illustrata dal Prof. Andrea Piraino, docente di Diritto Regionale all'Università di Palermo e dal grande scrittore calatino Domenico Seminerio. Ha introdotto i lavori, alla presenza dell'Autore, la prof.ssa Rosanna Romeo del Castello. Grasso Leanza, in poco piu' di 150 pagine, scandisce la storia del 900 - dalla Rivoluzione russa alla Grande depressione - e lo fa in modo originale attingendo da discorsi filosofici, da assunti giuridici per poi passare alle riflessioni filosofiche, alle note del blues e del jazz e alle rime di un verso. Quelli che vengono descritti non sono già i grandi teatri di guerra ma le poltrone di un Cafè, i tavoli del bar dell'Opera, il comparto di una nave. Insomma, l'Autore racconta la Storia da un'altra visuale perchè essa non è solo narrazione di grandi eventi ma anche racconto di episodi di vita quotidiana, di marginalità, un mix di episodi ascrivibili alla volontà umana ma anche di fatti determinati dal puro caso. A sottolineare le pagine di questo affascinante libro, le note del suggestivo sax del Maestro Salvo D'Amico e la splendida voce recitante dell'attrice Liliana Biglio. La presentazione è curata dalla giornalista Silvia Ventimiglia. [ ... ] inizio a scrivere, a manoscrivere con la lamina nel cannello anziché proiettare l'impulso sulla pagina elettronica. Una lenta, mite scansione del tempo, delle ore, dei minuti, dei secondi, come nella composizione degli incunaboli, accompagna la scrittura e crea un altro, differente registro per preservare la memoria di res gestae dalla distruzione barbarica che incombe. La scena di questa narrazione non sono i teatri di guerra, sono i banchi di lettura d'una biblioteca, le poltrone d'un caffè, i tavolini d'un bar dell'Opera, l'emiciclo di una orchestra, le sale d'un Museo, il comparto di ristoro d'una nave, un bosco innevato, lo spartito d'una musica, la camera austera e sobria d'una confraternita di piccole sorelle. Avviene nella leggenda di Novecento e degli emigranti d'Europa verso gli States, come nell'inverso attraversamento del jazz e del blues. I teatri di guerra e le macchinazioni delle cancellerie sfumano fino a scomparire nell'incanto dell'universo spirituale che lega le vite parallele di Lara, Mariana, Micòl, di Ginsberg, John Lennon, Sartre, specchio d'una umanità minuscola, innocente e malata, sofferente e geniale, magica e assurda, che preferisce d'essere disarmata e colta, nutrire avanguardie conservando la memoria, produrre energie senza dominare [ ... ]. C'è, sì, la scansione temporale del Novecento - dalla Rivoluzione russa alla seconda Grande depressione, dalla sconfitta di Lara a quella di Dio ... Ma il tema non è questo. Si tratta invece della questione del metodo, dei modi di dire la vita e la storia. Posso' attingere agli schemi del discorso accademico-scientifico - storico, filosofico, giuridico, teologico, etc. - oppure affidarmi alle note d'un blues o alla rima del verso o alla prosa d'un romanzo o al colore d'un olio, posso affidarmi all'intreccio di questi registri. Giuseppe Grasso Leanza, pubblicista. Fra i suoi lavori: Quell'altra idea della storia. Le nuove frontiere del cattolicesimo democratico, con introduzione di Paolo Giuntella, (Napoli, 1992); Il crollo dei muri da Berlino a Gerico, 1989-1994. Cronache post-moderne, (Napoli, 1994) e, per i nostri tipi, Vent'anni dopo Berlino. Processi politici contemporanei dopo il secondo Ottantanove europeo (2009). Brevi saggi sono stati dedicati alla figura del canonico Giuseppe Seminara Scullica (1814-1879), personalità significativa dell'Ottocento siciliano. Nella corte del Castello degli Schiavi di Fiumefreddo di Sicilia, durante una gradevole serata, è stato presentato l’ultimo libro edito dal Circolo Didattico “Rosario Livatino” del centro jonico dal titolo “L’Acqua, la Terra, il Castello… la Torre – Piccola indagine storica”, a cura del dirigente scolastico Maria Elena Grassi. L’ampia ed elegante corte, set cinematografico del film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, è stata messa a disposizione dal B.ne Franco Platania, acese, un gentiluomo d’altri tempi, ultimo epigono della migliore aristocrazia. Il piccolo volume contiene i saggi “La Contea di Mascali in età moderna” di Enrico Iachello, “L’acqua, la terra e il castello” di Pinella Musmeci, “La dinastia Cruyllas” sempre della Musmeci e “La tomba romana detta Torre Rossa” di Francesco Privitera, oltre ad una sezione dedicata agli studenti comprensiva di un laboratorio di scrittura creativa, di vari disegni sul territorio e di alcune poesie dialettali. Questo volume riprende nei suoi tratti essenziali quello pubblicato alcuni anni fa, arricchito di una parte dedicata al monumento più antico del paese, la cosiddetta “Torre Rossa”, che altro non è che una tomba romana, la cui presenza fa presupporre la presenza di una villa nei paraggi oltre a dei locali termali scoperti nei pressi. Il libro è un prezioso contenitore di informazioni e di ricostruzioni dovute all’attività di ricerca scientifica dei tre illustri autori: Enrico Iachello, Preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania, Pinella Musmeci, professoressa di Lettere, scrittrice, storica e consigliere regionale dell’associazione SiciliAntica e Francesco Privitera, Dirigente responsabile del Museo archeologico regionale “Ignazio Paternò Castello V Principe di Biscari” di Catania. Le vicende del territorio di Fiumefreddo vengono giustamente lette insieme a quelle dei territori circostanti, quelli viciniori di Mascali e Taormina, ma anche più distanti come la Terra di Aci e Catania. La serata, elegante e sobria, ha visto anche l’esibizione del noto cantastorie Luigi Di Pino, ed una sfilata di costumi d’epoca confezionati dalle allieve (per l’occasione anche modelle) dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Lucia Mangano” di Catania, diretto dalla Grassi. Al termine un po’ di commozione dovuta al fatto che Maria Elena Grassi con la fine dell’anno scolastico lascia la dirigenza del circolo didattico fiumefreddese; un bel commiato per una dirigente che ha lasciato senz’altro un segno per la crescita culturale del territorio in cui ha operato. Rodolfo Puglisi L’attività di lobbying, i suoi aspetti positivi, i rischi delle sue degenerazioni sempre dietro l’angolo e la situazione attuale in Sicilia sono al centro del saggio La Sicilia sotto pressione - Il lobbying nel processo legislativo regionale, scritto da Santo Primavera e pubblicato da Bonanno Editore (pagg. 192, 16 euro). D’altronde, legare il contesto siciliano all’attività di lobbying è più che legittimo, poiché nell’Isola è prevista la partecipazione di gruppi d’interesse professionale e degli organi tecnici regionali nella elaborazione dei progetti di legge da parte delle commissioni dell’Assemblea regionale. Peraltro, come è scritto nella stessa presentazione del volume, il primo esempio d’integrazione delle lobby nel processo legislativo è stato proprio lo Statuto siciliano, che in tal modo voleva assestare una peculiarità innovativa, ma che nella prassi ha poi mostrato i suoi lati vulnerabili. Il libro appare come uno studio dettagliato e documentato, affrontando la questione anche con riferimento al dibattito attuale sulla regolamentazione dell’attività di lobbying. Scrive Claudio Velardi nella sua introduzione che “in queste pagine di encomiabile limpidezza, puntualità e completezza espositiva, si offre al lettore una guida illuminante della complessità dell’universo decisionale e dunque delle competenze, delle prerogative deontologiche, delle abilità politiche richieste al portatore di interessi. Una professione, quella del lobbista, talvolta fraintesa, spesso mistificata, sovente mortificata da pratiche estranee alle finalità, alle tecniche, agli strumenti legittimi dell’attività di consulenza esercitata presso il decisore”. Sì, perché non è raro equivocare il ruolo delle lobbies e attribuire di conseguenza al termine lobby significati impropri, legati il più delle volte a pressioni occulte, ricattatorie e spesso al limite della rilevanza penale. “Il termine lobby - scrive Santo Primavera - viene spesso utilizzato per rimandare ad attività occulte e a organismi operanti ai limiti del lecito. Quello che in altri paesi è chiamato lobbista, da noi viene definito con venatura dispregiativa faccendiere [..] La percezione negativa dell’attività di lobby è già evidente nei dizionari di lingua italiana dove i gruppi di interessi e i gruppi di pressione sono definiti come «gruppi di potere in campo economico e politico» che attraverso indicazioni occulte, sollecitazioni insistenti e pressioni anche illecite, tentano di influenzare le decisioni politiche soprattutto in materia economico-finanziaria”. Nel libro l’autore precisa come, al contrario, l’attività di lobbying sia un modo per intervenire in maniera lecita nel processo di partecipazione democratica, rappresentando al decisore pubblico interessi alla luce del sole e dunque, in decisa antitesi e contrapposizione rispetto a forme di condotta illecita e ad esempi di corruzione, concussione, compravendita, scambio e altri casi simili, volti a realizzare - questi sì - un ingiusto risultato a scapito della trasparenza e della legge. In poche parole, molti casi di malapolitica e di cattiva amministrazione, scambiati erroneamente per lobbying, altro non sono che forme devianti e tossiche che niente hanno a che vedere con questa pratica di tipo partecipativo e di rappresentazione di particolari interessi sociali. La degenerazione della politica ha avuto e continua ad avere, poi, in Sicilia un peso particolare nella vita amministrativa e gestionale della Regione, che è spesso sfociata in veri e propri esempi di clientelismo a tutti i livelli, con bacini di diffusione tali da far ritenere che in molti casi si sia in presenza di un sistema diffuso, nel quale “il clientelismo è diventato scientifico assumendo la veste quasi di un contratto tra committente (l’elettore che chiede il favore) ed esecutore (il politico che lo fa)”. Sempre a proposito del contesto siciliano, nel volume si sottolinea che, in una logica giuridica di generalità e astrattezza, “sarebbe necessario un sistema normativo organico a tutti gli enti pubblici e para-pubblici regionali, estendendo l’applicabilità per i decisori degli enti locali, anche in prospettiva di una devoluzione di poteri verso questi”. Un tale sistema consentirebbe, infatti, di disciplinare l’attività di lobbying e diverrebbe un concreto strumento, indicando, “attraverso provvedimenti legislativi, i principi informatori sulla partecipazione-trasparenza dei gruppi di pressione e demandandone l’attuazione ai poteri statutari e regolamentari delle autonomie territoriali”. In pratica, questi accorgimenti servirebbero a sopperire alla mancanza di una regolamentazione sul processo istruttorio relativo alle iniziative e decisioni del Governo regionale siciliano. Santo Primavera non è nuovo a studi sull’attività di lobbying: esperto in teorie e tecniche dei rapporti istituzionali, ha pubblicato sempre per Bonanno Editore. È la lobby, bellezza! La politica degli interessi (2008) e Lobbying.net Connessioni di potere (2009). È stato Consigliere comunale ad Acireale e Consigliere della Provincia Regionale di Catania, presiedendo la Commissione Bilancio, Finanze e Programmazione. Chiara Principato Giorno 20 luglio ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie con votazione 110/110 la dott.ssa Isabella Cavallaro che ha presentato la tesi “Efficacia di nuovi fungicidi e microorganismi antagonisti nei confronti di Calonectria spp.”, relatore il Chiar.mo Prof. Giancarlo Polizzi. Ai genitori, dott. Silvio Cavallaro e avv. Maria Puglisi le felicitazioni della redazione di Akis. Nella foto, Isabella Cavallaro con i genitori ed il fratello Angelo. Con una tesi intitolata " I PROFILI GESTIONALI DEGLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI ALLA LUCE DI SOLVENCY 2" Pietro Pettinato nei giorni scorsi si è laureato alla facoltà di Economia Aziendale. Relatore il prof.Sebastiano Mazzù. Felicitazioni al neo laureato ed ai genitori. Antonio Foti “Viculu Sacramentu” di Alessio Patti, un romanzo in lingua siciliana dedicato al popolo di Sicilia “Nelle case di Viculu Sacramentu nulla si compie per circostanze che non rispecchino il cuore ed il dolore della sua gente”. Questa citazione dal romanzo “Viculu Sacramentu (Sintimenti e Cuntraddizioni)” di Alessio Patti ( Photocity Edizioni, 2012) contiene in sé il significato ultimo e imprescindibile che l’autore si propone di trasmettere al lettore perché evidenzia il valore umano della testimonianza di un popolo (quello catanese della fine degli anni cinquanta di un quartiere sulla scogliera dal quale si accede alla “Civita”, il cuore antico in ambito urbano) che vive la quotidianità e gli eventi naturali e sociali del suo tempo (agli albori di un cambiamento ancora poco visibile nella mentalità e nei costumi) con una sua specifica capacità di agire e reagire, di trovare le soluzioni all’interno delle sue povere risorse, sempre al di fuori della città ufficiale nella quale personaggi poco credibili agli occhi della gente più semplice sembrano muoversi con interessi di potere estranei alle vere necessità delle persone comuni. I personaggi di “Viculu Sacramentu” esprimono tutti una cultura popolare che ha accumulato sapienza nella sua marginalità; sono esseri umani che soffrono e gioiscono, vivono esperienze tragiche e talora quasi comiche, combattono per la sopravvivenza. Alessio Patti ci presenta un racconto affascinante, una tavolozza ricca di colori dai toni e dalle sfumature diverse; egli riesce a fondere in un unicum la lingua italiana narrante con i monologhi e i dialoghi in lingua siciliana dei personaggi che si muovono in quel mondo di vizi e virtù, di furberie o prepotenze, ma anche di buon cuore e calore umano. Questo modello letterario dell’autore, a nostro parere, diventa innovativo e va oltre il modello verghiano della trascrizione letterale della parlata siciliana in italiano. Infatti, la lingua italiana mantiene la dignità che le spetta assieme alle sue regole espressive e sintattiche nella narrazione “ufficiale”, il linguaggio dei personaggi è, invece, quello della lingua di tutti i giorni, scoppiettante di colori e sapori, di allusioni e massime proverbiali, di immediata fruizione senza artifizi. Alessio Patti ci consegna con “Viculu Sacramentu” una creazione esteticamente valida e una testimonianza spirituale, che – ne siamo certi – lasceranno il segno nel panorama letterario del nostro tempo. GIOVANNI VECCHIO Quando l’illusione cede il posto all’arte Sono nata e cresciuta in un clima speciale. Un clima in cui si incoraggiano i giovani a fare di tutto per cambiare il mondo, per cercare di portare avanti un libero pensiero, una voce che sappia guardare oltre gli ideali di partito, le leggi religiose e le convenzioni della società … in modo da portare quel minimo di miglioramento, se è possibile, là dove è possibile. Me lo ha insegnato mio nonno, per primo, subito dopo mio padre. E due esempi giganteschi come Falcone e Borsellino che riuscirono a cambiare l’universo. E’ vero, loro due sono stati uccisi per “colpa” della loro libertà di pensiero e di azione ma uno a questo non ci pensa. Ripeti a te stesso: “Ok, però loro erano magistrati, facevano già un lavoro pericoloso, questo rischio della vita era messo in conto. Io devo solo agire nel mio piccolo, nel microuniverso del mio provincialissimo quotidiano … e forse una briciola di cambiamento potrò portarla avanti senza drammi” E così ti impegni. Prima con la parrocchia, poi con la politica, poi con le associazioni, poi con gli enti, le manifestazioni, i gruppi di Facebook. E cominci a illuderti. Conosci gli ambienti della destra e ti illudi che sia lì, il cambiamento. Ma poi ti accorgi che si comportano in modo strano, che non ti piace per niente. Allora cerchi rifugio nell’ambiente della sinistra, e ti illudi che loro “democratici, liberi, attivi” possano ascoltare quello che hai da dire. Ma ti accorgi presto che loro sono esattamente uguali a quelli di destra. Cambia solo il colore delle bandiere, da nero a rosso. Cerchi il tuo rifugio virtuale nel mondo del web … ti appassioni con i gruppi di Twitter e Facebook che organizzano marce per la pace, contro la mafia, contro i pedofili e contro la corruzione. E ti illudi ancora che qui hai trovato il tuo megafono perfetto. Finché poi non scopri -ma te lo fanno scoprire in privato, mentre in pubblico continuano a esporre la loro falsa vetrina- che loro, MENO CHE MAI, hanno voglia di accogliere il libero pensiero. Guai a te, se gli fai intuire che stanno sbagliando. Guai a te, se gli ricordi che certi valori esistono. Guai a te, anche solo se gli parli di arte. Se esprimi un pensiero tuo, solo tuo, estraneo alla massa, vieni messo al rogo. E’ un rogo sociale, che brucia la tua carne, la tua anima e il terreno intorno a te. Ti mandano contro talmente tanti cani arrabbiati da farti crollare per la troppa stanchezza, in una lotta che tu lascerai vincere a loro. Li farai contenti, come i bambini. Va bene, avete vinto! Tenete la caramella! Rinuncio a cambiare la mia città, la mia terra, il mio paese. Rinuncio all’illusione che il libero pensiero esista e che il bene si trovi là dove la gente crede che si trovi. Non cambierà mai nulla, perché ovunque c’è sempre un capo che comanda un gregge di pecore … e le pecore appena più scure vengono uccise (in privato, perché non lo sappia mai la massa). Ho smesso di illudermi, di combattere battaglie senza speranza nel nome della verità e della libertà. Che Giovanni e Paolo mi perdonino, non ho saputo resistere “fino alla morte”, come hanno fatto loro. Io mi dedicherò solo all’arte …. e fine dei giochi. Fine del voto. Fine dell’illusione. Da oggi in poi il mio unico Dio sarà Michelangelo. Il mio presidente Caravaggio. Il mio gruppo di discussione dei social network, un catalogo dei pittori Fiamminghi. Libera Mente 4 AKIS Sabato 8 settembre 2012 Tre nuove farmacie ad Aci S. Antonio Nel giro di appena 24 ore il Comune di Aci S. Antonio si dota di tre nuove farmacie. Il sindaco, dott. Pippo Cutuli, è infatti intervenuto ieri all’inaugurazione delle nuove sedi farmaceutiche in via De Felice (Centro – le immagini che vi forniamo sono relative alla inaugurazione della Farmacia della dottoressa Neri) e nella popolosa frazione di Santa Maria La Stella. La foto, emblematica di quello che ci aspettiamo di vedere e, purtroppo, anche sentire, rappresenta l’assurda ignoranza e poco senso civico del candidato, si tratta sicuramente (?) di un candidato acese alle regionali, che ha invaso e sporcato la vista, i muri, i cartelloni stradali ( ha certamente speso un bel po’ di soldini!) per cercare di convincere, non riuscendoci certamente, i benpensanti cittadini a “trovare” il nuovo (è un giovane?) che avanza. E se avanza con queste prospettive, appena conosciuto, cercheremo di non votarlo. Un’ulteriore farmacia è stata inoltre inaugurata nell’altra frazione di Lavina. “Nel breve volgere di un solo giorno –ha commentato il primo cittadino nel corso della cerimonia di inaugurazione- siamo chiamati a tagliare il nastro di ben tre nuove sedi farmaceutiche. Ciò ci rende particolarmente soddisfatti perchè finalmente il nostro Comune, cresciuto notevolmente dal punto di vista demografico, può vantare una più completa offerta di servizi in materia. Ciò senza dimenticare il servizio sempre puntuale e attento, improntato alla massima disponibilità e collaborazione, offerto fin qui dall’unica e storica farmacia Ferreri (attiva da oltre 50 anni) presente in Centro”. “L’Amministrazione, insieme al Consiglio Comunale –ha poi proseguito il sindaco Cutuli-, a seguito dello sblocco dei concorsi ha inoltre già individuato nei mesi scorsi un’ulteriore sede, la quinta, che andrà a servire le frazioni di Lavinaio e Monterosso, altra zona del territorio in forte espansione (al 31 dicembre 2010 la densità abitativa era di circa 2.100 unità) ma purtroppo ad oggi ancora sprovvista di un adeguato servizio farmaceutico”. Il prof. Salvatore Musumeci, Direttore del Circolo Didattico di Aci S.Antonio è andato in pensione. La scuola tutta, che egregiamente ha diretto, gli ha voluto testimoniare la sua gratitudine e l’immenso affetto per lo zelo e l’entusiasmo con il quale lo stesso ha diretto e governato l’importante struttura scolastica santantonese, con una sobria cerimonia di commiato. Noi di Akis, che lo abbiamo avuto come amico vicino al nostro direttore e al giornale gli auguriamo di godersi il meritato riposo certi, anche, di rivederlo sempre alla testa delle sue vulcaniche e preziose iniziative culturali. Il Premio “Aci e Galatea” visto dagli occhi di un bambino, Karol, di 7 anni che ci ha omaggiato di questo bel disegno. Silvia Bella 20 anni acese, sarà l’unica etnea a partecipare alle finali di Miss Italia 2012 in programma a Montecatini. La giovane modella, temporaneamente residente a Roma, ha conquistato il titolo di Miss Lazio e concorrerà indossando sì questa fascia, ma con il cuore acese e siciliano. Studentessa di Psicologia, Silvia ha frequentato l’Itc Maiorana di Acireale. Tennista provetta, animalista visceralmente legata a Edy, un piccolo beagle, oltre che la propria terra ama i viaggi e le passerelle, in quanto vanta diverse esperienze da modella VERSI E MUSICA TRA IL VERDE DI VILLA FAGO A SANTA VENERINA: TRE NOTI PROFESSIONISTI SI CIMENTANO CON LA POESIA Nei giardini di Villa Fago di Santa Venerina si è svolta la manifestazione “Una sera d’estate … tra musica e poesia” organizzata dall’associazione Sto.Cu.Svi.T. (Storia, Cultura e Sviluppo Territoriale) assieme all’Accademia Galatea e presentata da Giovanni Vecchio con la collaborazione di Maria Lizzio. Villa Fago, con la nuova gestione del team di Scalia si presenta oggi come un luogo suggestivo e magico; i suoi giardini, curati nei dettagli, sono luoghi perfetti e consoni per una serata piena di musica, poesia e cultura. Dopo un ricco buffet, la serata ha avuto inizio con i saluti dei presidenti delle due associazioni, Domenico Strano e Salvatore Musumeci. “Aria sulla quarta corda” di Bach è stato il primo pezzo magistralmente suonato da Giuseppe Musumeci al violino e da Rosario Mangano al pianoforte. “Fare musica” forse è in senso pratico diverso da “fare poesia”, ma le due arti ci ripropongono un simile mondo fantastico e incantato dove le due si fondono in completa sintonia. Proprio sul senso di “fare poesia” si basa la presentazione e la chiacchierata col primo ospite della serata, Rosario Faraci, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese all’università di Catania, autore di tantissime pubblicazioni in italiano e in lingua inglese. Infatti, i protagonisti della serata erano tutti professionisti noti e affermati che hanno trovato nella poesia un modo per esprimere sentimenti e sensazioni al di là delle tematiche affrontate nell’esercizio della loro attività principale. Lo stesso prof. Faraci si è prestato per leggere la sua poesia “La Bussola dell’Amore”, seguito dai lettori Teresa Maccarrone e Franco Cannata che hanno recitato “Manuale”. La Lizzio è intervenuta di volta in volta per raccontarci i momenti e i luoghi in cui queste poesie sono state pensate e scritte dal professore, il quale ci conferma che l’arte della poesia non ha tempi, non ha luoghi e non ha limiti, perché l’ispirazione può sopraggiungere durante o alla fine di un ciclo di lezioni all’università o, perché no, magari anche durante o prima di un convegno, come nel caso di “La signora e la Ragazzina”. Lo stile immediato e i valori contenuti nei versi hanno alimentato fiducia e speranza nonostante la crisi in atto. Gli intermezzi musicali non sono stati una semplice cornice bensì hanno svolto un ruolo da protagonisti tanto quanto la poesia, e stavolta al pianoforte Musumeci e alla tromba Mangano ci hanno deliziato con “Himne à l’amour” prima e “Fuga in la minore” dopo l’ultima poesia di Faraci, “Un dì Speranza”. Subito dopo ,due dei protagonisti del musical “Tutti insieme appassionatamente” diretto dallo stesso Musumeci, Antonio Coco e Alessia Patanè de “Le piccole voci dell’Etna”, hanno presentato in anteprima, dimostrando grande versatilità, alcune scene dello spettacolo che verrà presentato prossimamente nel Parco Princessa di Santa Venerina. Il secondo momento della serata ha visto come protagonista il dr. Salvo Di Dio, psichiatra dirigente dell’ASP di Catania, che con la poesia si è cimentato però da tanti anni ed è giunto alla quarta pubblicazione. Ai lettori già indicati in questo caso si è aggiunta Anna Maria Patanè, che si è alternata con Cannata e Maccarrone nella recitazione di alcune delle poesie più belle del nostro psichiatra, tratte dall’opera “E’ ancora profumo di vita”, versi fluidi, liberi e pieni di sentimento: “Vivo il tuo sguardo”, “Ogni vento d’amore”, “Sarà un bacio”, “Imprevisto amore”, “Dedicato”. L’autore stesso ci ha spiegato che le sue poesie esprimono sentimenti profondi perché provano ad entrare nel senso ultimo dell’esperienza vitale e toccano talvolta gli affetti familiari come il dolore persistente alla scomparsa del padre prima e della madre dopo. La lettura da parte dello stesso Di Dio di “Non tornerà la voce”, dedicata al padre, ha di certo commosso la stragrande maggioranza del numeroso pubblico presente. La coppia Musumeci-Mangano e la Sparti ci hanno deliziato con “Elnor’s Magic Valley” (Rapsody) sottolineando così il terzo momento della serata che ha visto come ospite l’avvocato penalista Vincenzo Mellia, che ha recentemente pubblicato una raccolta poetica dal titolo “Frattanto il mare (racconti brevi, forse …)”. Ancora i tre lettori ci hanno fatto ascoltare i versi selezionati dall’opera, che ricorda lo stile del poeta e drammaturgo nord americano Thomas S. Eliot. Anche per Mellia è un momento di recupero della dimensione esistenziale piena oltre la quotidianità di una professione impegnativa, ma sempre legata ai fatti, che, soli, riescono a dare un significato alle immagini poetiche. Ed ecco un altro intermezzo musicale, “Giochi proibiti” e “Moon River”, pezzi conosciuti e famosi, che di certo si sono adattati bene alla serata, ma la sorpresa sta nel fatto che a farceli ascoltare con la sua chitarra classica è stata una giovanissima di appena 10 anni, Federica Sparti. Le risorse del coordinatore e presentatore Giovanni Vecchio sono infinite e ha sorpreso tutti quando ha letto una poesia dal titolo “La mia terra” senza render noto l’autore. Qui è subentrato un gioco che ha reso partecipe tutto il pubblico: l’autore misterioso è stato indovinato dalla dott.ssa Rosita Colavecchio, che ha ricevuto in omaggio un romanzo della sottoscritta (Nhora Caggegi) e una raccolta poetica del dr. Salvo di Dio. “La mia Terra” si è scoperto che era stata scritta circa quindici anni fa dall’attuale sindaco di Santa Venerina dr. Enrico Pappalardo, il quale, presente alla serata assieme a tante altre autorità, si è commosso ricordando gli anni della sua permanenza fuori dalla Sicilia e la figura del padre Giovanni, anche lui sindaco per tanti anni di Santa Venerina. Dopo aver consegnato gli attestati a tutti i partecipanti e gli omaggi floreali, si è conclusa la manifestazione con la foto di gruppo tra gli applausi del pubblico rimasto incollato alla sedia fino alla fine, perché ha colto in pieno che “fare poesia” significa “fare cultura” e “fare cultura” significa rendere più magica la nostra vita. Ottima l’organizzazione delle due Associazioni promotrici e l’accoglienza dei titolari dei “Giardini di Villa Fago”. Nhora Caggegi Sabato 1 settembre hanno coronato il loro sogno d’amore Marcello Licciardello e Graziana Corazzato. Il rito religioso è stato celebrato nella chiesa di Maria SS. delle Grazie in Fiandaca dal parroco Don Salvatore Blanco coadiuvato da Don Marcello Pulvirenti. Testimoni per lo sposo Antonio Genovese e Paola Liccirdello; per la sposa Pippo Giuffrida, Maria Rapisarda e Giuseppe Corazzato. Gli sposi hanno ringraziato parenti ed amici con un banchetto presso Il Castello Astoria Park. Akis si associa alla felicità degli sposi e di tutti i familiari ed amici formulando vivissimi auguri. AK IS AKIS: Anno VIII, numero 12 dell’8 settembre 2012 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 250 CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 338 2071014 AKIS Sabato 8 settembre 2012 Le nomine e le risultanze di fine anno degli Arbitri “Domenico Di Mauro: un secolo dedicato all’arte” Ad Aci Sant’Antonio è stato celebrato il genio di Domenico Di Mauro, artista di fama internazionale, uno degli ultimi maestri nell’arte della pittura del carretto siciliano. Sul palco, nell’arco di una serata in cui è stato proiettato un video/ritratto dell’artista, si sono alternati, oltre a Domenico Di Mauro, Anita Tania Giuga, critico d’arte e independent curator, Angelo Scandurra, poeta e scrittore, e Giuseppe Di Bella, autore del volume “Il carretto siciliano – Memorie e tecniche per non dimenticare”. Con loro, nel ruolo di moderatore, il giornalista Sebastiano Ambra. Erano presenti, inoltre, diversi rappresentanti della Provincia Regionale di Catania, tra i quali il vicepresidente, Ruggero Razza, il sindaco Pippo Cutuli, il consigliere provinciale Enzo D'Agata (entusiasta promotore dell'avvenimento) oltre alle autorità politiche e religiose del paese. Domenico Di Mauro, pittore novantanovenne, maestro del colore, vanta esposizioni alla Casa Bianca, al Circolo Cultura di Mosca,a Tokyo, alla Corte del re di Svezia (col quale l’artista si è incontrato più volte, finanche nella sua bottega ad Aci Sant’Antonio); già nel 1970 fu invitato alla mostra internazionale dell’artigianato a Firenze, per essere poi chiamato dall’Unesco a mostrare la sua arte a Milano, e poi a Parigi, a rappresentare la Sicilia alla festa dell’Umanité. Ad interessarsi della sua opera, tra gli arti, Corrado Cagli (già negli anni Cinquanta), Salvatore Quasimodo, Salvatore Fiume, Pier Paolo Pasolini, Andrea Zanzotto, Enzo Maganuco, Giorgio Bàrberi Squarotti. L’associazione Cereo Carrettieri- Una convention motivazionale particolare e unica nel suo genere. Primo evento in Sicilia. Il Dr. Salvo Noè – noto psicologo e life-coah, parlerà di come possiamo rendere migliore la nostra vita e raggiungere i nostri obiettivi. Sarà un evento interessantissimo aperto a tutti coloro che hanno voglia di confrontarsi e di crescere e con un unico obiettivo: diventare migliori! Un progetto pilota che è partito da Zafferana Etnea e che girerà tutta l’Italia con l'obiettivo di divulgare il sapere scientifico su tematiche legate al comportamento umano e dare la possibilità a tutti di migliorare la propria qualità di vita. Vuoi sapere come puoi affrontare col piglio giusto le tue difficoltà? Vuoi migliorare la tua comunicazione? Vuoi aumentare la tua motivazione e la tua autostima? Allora vieni!Una ventata di positività spazza crisi ti aspetta! Fabio Russo e Nancy Pappalardo sposi Nei giorni scorsi con una sobria cerimonia nuziale officiata da don Claudio nell’artistica Chiesa di San Giuseppe ad Aci Catena, la novella coppia ha coronato il desiderio di famiglia. Testimoni per lo sposo i fratelli, gli imprenditori, Franco e Salvo Russo, per la sposa, Alfredo Pappalardo e Sara Privitera. Dopo il rito religioso parenti ed amici sono stati ospitati nella lussuosa e incantevole terrazza a mare del Gran Hotel De Luxe Atlantis Bay a Taormina. La suadente e allegra musica dei Brigantini e gli spettacolari ed apprezzatissimi giochi pirotecnici sul mare, hanno fatto da contorno al banCommercianti santantonesi, costituita nel 2011 in occasione del centenario della candelora donata dai carrettieri del paese, nel tentativo di mantenere e coltivare le tradizioni popolari ha ritenuto opportuno celebrare, in seno alle manifestazioni legate al santo patrono Antonio Abate, uno dei più illustri compaesani di tutti i tempi, probabilmente il più illustre in campo artistico, ancora capace di realizzare eccezionali opere, ma, probabilmente, non conosciuto quanto meriterebbe. Bar Fratelli Patanè - Pozzillo Superiore chetto. Alla novella coppia, alla signora Mattea Pennisi mamma dello sposo, ai genitori della splendida Nancy, Nella e Nello Pappalardo, quest’ultimo stimato titolare dell’Automercato Italia, gli auguri della nostra redazione. Antonio Foti Il gelato ? e non solo... 5 All’inizio dell’estate ci sono le risultanze di fine stagione sportiva e le nomine per la nuova. Entrambe vedono parecchi associati della Sezione Arbitri di Acireale. Scontata riconferma, la terza consecutiva, per Rosario D’Anna, l’associato attualmente più prestigioso, quale Presidente del Comitato Regionale Arbitri. D’Anna ha riconfermato a sua volta nell’organigramma del C.R.A. Giuseppe Raciti, assegnandogli la Vice Presidenza; in questo modo sia il Presidente che il suo Vice sono entrambi di Acireale. Riconfermati anche il referente regionale della Rivista “L’Arbitro” Rodolfo Puglisi. il collaboratore Giuseppe Bella ed il dott. Angelo Adriano Spina, Collaboratore del Fiduciario Medico. Non riconfermato invece Giovanni Greco, perché ha assunto la carica di consigliere sezionale. Andrea Salvatore Pulvirenti resta quale Vice Presidente della Commissione di Disciplina regionale, così pure Nunzio Manusè come componente del Settore Tecnico dell’AIA, Area Formazione Studio Comunicazione e Marketing. Note positive si riscontrano dalle risultanze di fine anno. Alla CAN PRO vengono riconfermati gli assistenti Antonino Oliveri ed Alessandro Vigo e gli osservatori Massimo Spoto ed Antonio Torrisi. Alla CAN D al riconfermato arbitro Giovanni Messina si aggiunge Francesco Raciti, promosso dopo un solo anno di permanenza alla CAI. Tra gli assistenti confermato Carmelo Giuffrida, raggiunto da Michele Gerbino, promosso dalla regione, mentre purtroppo è stato dismesso Giuseppe Lizzio. Promosso anche dopo un solo anno alla CAI in CAN D l’osservatore Mario Mascimino, mentre vengono dismessi Ivan Siragusa (per limite di permanenza nel ruolo) e Nando Ardita ed Antonino Bella a domanda. Da ricordare anche che si trova in congedo Salvatore Marano, in atto responsabile della Delegazione della FIGC di Enna. Alla CAI vengono promossi gli arbitri Salvatore Castorina ed Alessandro Maugeri, mentre è stato dismesso per limite di permanenza al ruolo Alfio La Vaccara. Confermato nei ruoli l’osservatore Mario Di Prima, raggiunto da Alessandro Fiorito e Rodolfo Puglisi, promossi dalla regione. Buone nuove anche dal Calcio a Cinque dove sono stati pienamente confermati alla CAN 5 i direttori di gara Salvatore Panebianco (incluso tra gli arbitri di Serie A), Vincenzo Brischetto, Nicolò Leanza e l’osservatore Mariano Previtera; vengono raggiunti in questo Organo Tecnico dall’arbitro Daniele Barbagallo. A tutti loro il Presidente della Sezione Olindo Ausino, il Presidente onorario Filadelfo Grasso, il Consiglio Direttivo Sezionale e tutti gli associati augurano i migliori successi per un'altra stagione ad alto livello e ricca di soddisfazioni per il futuro. Nella foto da sn. Gerbino, Fiorito, Raciti, Barbagallo, Mascimino, D’Anna, Puglisi, Ausino, Castorina. Angelo Silvio Musmeci Anche Scillichenti ha finalmente il suo spazio di aggregazione pubblico in cui i cittadini potranno liberamente trascorrere il loro tempo libero. Nei pressi della scuola media infatti è stata aperta da qualche tempo quest’area, una cui parte è adibita a parcheggio, in pendio e caratterizzata da terrazzamenti; alla fine di essa un grande albero di bagolaro (minicucco). Dopo la piazza principale, luogo aperto al pubblico in quanto di proprietà della chiesa, il paese, cresciuto negli anni come numero di residenti, ha pertanto il suo posto “pubblico” con verde, di cui si sentiva da tempo l’esigenza. Un evento che cade peraltro nel 2012, anno in cui la comunità ricorda il Centenario della fondazione della chiesa intitolata a Maria SS. del Rosario di Pompei ed in qualche modo anche della nascita dell’agglomerato stesso. All’inaugurazione, alla quale è intervenuto il Sindaco Nino Garozzo, oltre che il consigliere comunale del luogo, ing. Salvatore Maugeri, si è parlato di intitolare l’area ad una personalità che tanto si è prodigato per il bene pubblico e della comunità locale: in pratica il ritratto ideale del compianto cav. Giuseppe Maugeri, un galantuomo che è stato per tanti anni amministratore comunale. Rodolfo Puglisi 6 Sabato 8 settembre 2012 LA NOTTE DELLE STELLE DEL PREMIO “ACI E GALATEA” 2012 AKIS AKIS K K Acireale riparte con una certezza. Di sicuro non di stampo politico, ne di matrice filo-amministrativa, dato il momento di forte aggrovigliamento in vista delle prossime elezioni. La Città delle Cento Campane riparte con la certezza di suscitare ancora fascino ed interesse negli ospiti che ancora la ammettono a vera Perla della Riviera dei Limoni. Capace di smuovere sorrisi, applausi, consensi, con un palcoscenico ideale da mille e una notte per quella tradizionalmente riconosciuta come la “Notte delle Stelle”. Per il Premio “Aci e Galatea” è stato davvero l’anno zero. Quello degli addii al veleno, addolcito solo dall’esperienza e dalla signorilità di chi da 47 anni tiene fede ad un patto di sangue con la sua terra. Quello delle scommesse vinte e salutate con vivo entusiasmo da una piazza riconoscente e mai “addormentata”. Quello del lavoro e del sacrificio di chi scrive, portato Il Cine Foto Club “Galatea” avanti con la convinzione di riuscire a consegnare, finalmente, ed il “PREMIO ACI e GALATEA 2012” alla Città un evento degno di essere ricordato. Al Premio “Aci e Galatea” hanno vinto tutti, ospiti, premiati, preringraziano miatori, personale di scena, registi, avventori e semplici curiosi. La notte del 10 agosto scorso ha portato con se il bagliore delle Tutti coloro che hanno partecipato e contribuito stelle siciliane accostatesi per la prima volta al mito del pastoalla realizzazione del Premio. rello Aci e della ninfa Galatea, con la riconoscenza di chi è grato per aver portato il buon nome della Sicilia in giro per il mondo. Il prestigio dei nomi ed il calore di una manifestazione che, tra mille stenti, mille problemi, ferite sanguinanti e coltellate da voltafacce ora noti ora sconosciuti, è riuscita ad imporsi, Turi Consoli nonostante chi non avrebbe scommesso nemmeno il più riluttante dei centesimi, hanno avuto la meglio. I sorrisi e le mani tese a ringraziare lui, Turi Consoli, uomo ed anima del Premio, hanno riempito il cuore. Alessio Vassallo, Elvira Terranova, il Comune di Milo (per Dalla), Ilenia Battiato, Gianfranco Castro, Gaetano Gravagno, Antonello Tonna, la Azzurra Srl, Salvatore Scalia, Andrea Tidona, Sarah Zappullà Muscarà e l’Aias di Acireale sono stati gli esempi più graditi pronti a testimoniare come Acireale risplenda nel firmamento di tutta la Sicilia. Ancora e ancora una volta. Nonostante tutto, nonostante i nei, nonostante le battute d’arresto e nonostante chi ha dato prova di inciviltà, maleducazione e mancanza di tatto e cortesia nei confronti dei prestigiosi ospiti, alzandosi dalla poltrona ed andando via. Ma, vivaddio, nemmeno questo scalfisce il ricordo commosso di una serata perfetta e magica. Viva Acireale, Viva il Premio “Aci e Galatea”! Sabato 8 settembre 2012 PREMIATI 2012 AIAS Acireale AZZURRA Srl Ilenia Angela Battiato Gianfranco Castro Gaetano Gravagno Salvatore Scalia Elvira Terranova Andrea Tidona Sarah Zappulla Muscarà Lucio Dalla Premio alla Sicilianità alla Memoria Grazie. Riccardo Anastasi Comitato d’Onore S. E. Il Vescovo di Acireale – Mons. Antonino Raspanti Sindaco Città di Acireale – avv. Nino Garozzo Presidente Consiglio Città di Acireale – prof. Toruccio De Maria Presidente Prov. Reg. di Catania - On.le Giuseppe Castiglione Pres. Fondazione del Carnevale di Acireale – avv. Nino Garozzo Pres. Accademia degli Zelanti e dei Dafnici – dott. G. Contarino Ass. alla Cultura Città di Acireale – prof.ssa Nives Leonardi Ass. alla Cultura Prov. Reg. di Catania – avv.to Ruggero Razza Presidente Lions Club- prof. Rosario Musumeci Presidente Rotary Club- ing. Alfio Grassi Presidente Kiwanis Club- architetto Giuseppe Balsamo Presidente Serra Club - avv. Salvatore Peluso Presidente Fidapa Club – prof. Pina Consoli Presidente Dame Nastro Azzurro – prof.ssa Daniela Simon Sindaco di Aci S.Antonio – dott. Pippo Cutuli Sindaco di Aci Catena – dott. Ascenzio Maesano Sindaco di Aci Bonaccorsi – dott. Mario Alì Presidente Onorario CFC “Galatea” – dott. Nello Catalano Foto servizio di Fabio Consoli e Franco Barbagallo Antonello Tonna Alessio Vassallo 7 8 AKIS Sabato 8 settembre 2012 (Ri)apre il Teatro dei Pupi di Emanuele Macrì La possente ed indimenticabile “voce” di Emanuele Macrì è tornata a risuonare nel teatro dei Pupi di via Alessi grazie alla interpretazione di un suo diletto interprete che sempre lo aveva collaborato: Nello Caramma. Nel rinnovato (molte le pecche!) teatro una “nuova”, e speriamo ultima, inaugurazione, con i soliti retorici discorsi dei quali faremmo volentieri a meno… C’è solo da lavorare sodo per riportare ai fasti di un tempo la struttura, ma non bisogna dismettere le forze: le panche, che senso ha il veto (poco intelligente) de la Sovrintendenza nel tenere le stesse nascoste in un soppalco e non utilizzabili? Le sedie di plastica…(azzurre-blù – un pugno nell’occhio!). I fondali del palcoscenico , dove sono andati a finire quelli che mancano? La lapide all’esterno, tre metri sopra la strada: chi la vede? chi la legge? Le tre fontanelle e lo spazio a verde lungo la via Alessi: bastano alcuni – pochi - euro per ripristinare il tutto e fare rispettare il divieto di sosta…Diventerebbe un’oasi elegante e dignitosa se, poi, si obbligassero i proprietari dei muri perimetrali a rendere gli stessi conformi al decoro. Pinella Musmeci Consigliere regionale di SiciliAntica La Prof.ssa Pinella Musmeci è stata riconfermata nella carica di Consigliere regionale dell’Associazione SiciliAntica. E’ un ulteriore riconoscimento per la studiosa che per tanti anni si è prodigata nella vita del sodalizio, portando in alto il nome della Sede di Acireale e del Territorio delle Aci. In atto la Prof.ssa Musmeci nella sede acese ricopre gli incarichi di Delegata ufficiale alle Attività Culturali e di Bibliotecaria. L’Assemblea Regionale del sodalizio riunitasi domenica 8 luglio a Caltanissetta ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2012/2014. Al termine della stessa sono risultati eletti: Presidente Regionale l’archeologa Simona Modeo (Caltanissetta); Vice Presidente Regionale per la Sicilia Orientale l’architetto Giuseppe Lo Porto (Catania); Vice Presidente Regionale per la Sicilia Occidentale l’ing. Giuseppe Canalella (Mussomeli); Segretario Regionale dott.ssa Corinne Valenti (Lentini); Tesoriere Regionale dott. Massimo Arnone (Caltanissetta); Responsabile regionale Giovani Giuseppe Barbagiovanni (Paternò); Direttore Alfonso Lo Cascio (Termini Imerese); Consiglieri regionali: dott. Tonino Bellomo (Siracusa); ing. Giuseppe Biondi (Centuripe); Emanuele Carpenzano (Adrano); prof. Giacinto Cavallaro (Grammichele); dott. Maurizio Di Rosa (Palermo); dott.ssa Marta Fitula (Polonia); dott. Orazio La Delfa (Agira); Giuseppe Moschella (Vizzini); prof.ssa Pinella Musmeci (Acireale); prof. Mimmo Seminerio (Caltagirone); Costantino Tropea (Catania); avv. Giuseppe Virgillito (Paternò). All’Assemblea Regionale ha partecipato il Presidente della Sede acese, Michele Fichera, alla sua prima Assemblea regionale, accompagnato dai consiglieri Armando Pitruzzella e Biagio Di Maria. Rodolfo Puglisi e Guido Leonardi Poche cose e il trasferimento del Museo in altro luogo (un idea? : alcuni pupi nell’androne e nelle scale del Palazzo di Città – sotto bacheche di vetro) o nello stesso teatro. Il turismo, come si può notare, si può “organizzare” anche senza voci in bilancio…, con qualche idea in più e qualche “sorriso” in meno…così la finiranno di continuare a piangere miseria. T.C: Festeggiamenti di San Antonio Abate fede, folklore e… senso della misura. Cala il sipario sui festeggiamenti di S. Antonio Abate, patrono della città del Casalotto. Tra fede e folklore, preghiere e botti pirotecnici anche per quest’anno è andata. Tuttavia, poteva andare meglio ma non per retorica (tutto potrebbe andare meglio) ma per realistica constatazione. Adesso che la brezza della sera ha dissipato l’acre fumo dei fuochi pirotecnici ed è scemato l’ardore, possiamo riflettere a mente serena: come sempre l’anarchia ed il mancato rispetto delle regole contraddistingue i festeggiamenti dell’Anacoreta Antonio Abate il quale, se da un lato è riuscito a sfuggire alle tentazioni del maligno, non altrettanto ha potuto fare per sfuggire al pathos festaiolo dei portatori e degli irriducibili dei botti. Anche se viene meticolosamente pianificato il protocollo dei festeggiamenti l’euforia indotta da grancassa, botti, piatti e fanfara fa dimenticare le regole. Ciascuno pensa di fare di più, tanto di più, troppo di più… il massimo. Si cade in pratica nei soliti annosi problemi che generano discussioni e polemiche. Il ritiro del Santo alle tre e mezza del mattino e le molte lamentele di persone sofferenti o che per lavoro devono alzarsi presto quantunque trascorsa la notte pressoché insonne, vittime di un bombardamento che negli anziani evoca ben altri scenari, la dice lunga sull’opportunità di dare un senso concreto al termine “limite” . Un limite ai fuochi di artificio, un limite alle danze dei cerei in piazza prima dell’uscita del fercolo, un limite alle spese, un limite … insomma è necessario. Non si pensa che mentre ci si diverte a bruciare in fuochi colorati migliaia di euro, qualcuno potrebbe non essere così contento pensando che domani non potrà fare la spesa e invece con un botto poteva camparci un mese. Sorge sempre il solito dilemma la festa è religiosa oppure è folkloristica? Ovviamente l’uno e l’altro e credo comunque che la fede non debba essere alimentata dai decibel dei botti bensì dall’amore verso Dio e verso il prossimo… quel prossimo che magari potrebbe soffrire meno se avesse qualche briciola del “raccolto”. Gli applausi scroscianti che in chiesa hanno sottolineato la decisione di dare una parte del ricavato in beneficienza da parte della Commissione del Cereo degli Artigiani rimarca la condivisione da parte della popolazione di tale gesto. Credo sia venuto il momento, nel contesto dell’attuale crisi economica in cui versiamo, perseguitati dalla maledetta spending review, di meditare sull’organizzazione della prossima festa che necessita di un regolamento scritto e divulgato ai santantonesi. I fuochi pirotecnici certamente valorizzano i festeggiamenti e, in misura appropriata, sono anche uno spettacolo che merita di essere ammirato ma, come ogni cosa, il limite è necessario altrimenti è come gustare una buona pietanza ma se eccessiva ci si alza da tavola appesantiti e nauseati. Alla prossima festa con regole certe e senso della misura... si spera. Giovanni Tringali Caldo, caldo e ancora caldo... Satanasso, Caligola, Burghiba, Belzebù, Fraxasso, Nerone, Minosse, Circe, Cerbero, Caronte, Lucifero….ne manca qualcuno? A parte il premier Monti (Dio ce ne scampi!) c’è anche la suocera che spesso, come tradizione vuole, è uno dei più violenti accadimenti (estivi ed invernali) che ci possono capitare, questa estate tutti i personaggi sopra citati ci hanno deliziato, è solo un modo di dire, con le loro vampate di calore. Mia moglie, poverina, con le sue “normali” caldane non ne poteva più…il medico, il farmacista, la “maga” di turno, l’erborista, il dietologo…tutti a consigliare pillole e rimedi della nonna…L’umore nero la faceva da padrona…fino a quando…il “Bernacca” televisivo di turno, forse consigliato dall’ex premier (le elezioni sono vicine!) ha pronunciato la tanto sospirata frase: il caldo è finito. Ed è finito davvero! E’ arrivata Beatrice, su invito di Benigni e pressante richiesta dell’ex premier. Vedi un po’ che Berlusconi ci fa stare ancora freschi? T.C. Un quadro di Mimma Pisano (1978) - collezione privata ed il gruppo con Nello Caramma, primo da sx., che anima gli spettacoli. www.akis-acionline.com www.akis-aci.com a cura di Riccardo Anastasi e Antonio Giuffrida Nella foto di Fabio Consoli, la vetrina allestita dalla Farmacia Cipriani in occasione della “Nivarata”, classificatasi al secondo posto. La Farmacia si distingue anche in questo caso, non trascurando la salute, per la sua proposizione a sfondo sociale, partecipando a numerosi eventi cittadini. In edicola il terzo numero di Sicilia&Donna Scacchi: IX Torneo “Dott. Enrico Puglisi” Giovanni Sposito, da qualche tempo indiscutibilmente il giocatore più forte della Galatea Scacchi di Acireale, ha vinto il torno sociale, disputato nel periodo tra maggio e luglio, dedicato alla memoria del “Dott. Enrico Puglisi”, scacchista acese allievo in gioventù del “maestro” Angelo D’Arrigo e Presidente del Circolo Universitario negli anni 70. Sposito ha ripetuto il successo dello scorso anno, realizzando da allora un vero e proprio “slam” aggiudicandosi tutti i tornei sociali: il Rapid Play “Frecce Tricolori”, il Torneo “avv. Rosario Spadaro” ed il Rapid Play di Primavera. Quattordici i partecipanti per otto turni di gioco con un’ora di tempo con la formula italo-svizzera. Sposito ha realizzato 7 punti sugli 8 disponibili, 2° si è classificato Pietro Nicolosi con 6 punti e bukolz 34,5, 3° Simonpietro Spina con 6 punti e bukolz 34. Seguono poi in classifica Salvatore Mangiagli, Salvatore Fresta ed Alessandro D’Anna a 4,5 punti, Luigi Safiotti e Giuseppe Magazzù a 4, Francesco Ferrarello e Rodolfo Puglisi a 3,5, Rosario Puglisi e Salvatore Giudice a 3, Antonella Romeo a 1,5 e Lino Scandura a 1. L’Albo d’Oro del Torneo “Dott. Enrico Puglisi” vede le vittorie di Pippo Marletta nel 2004, Santo Scavo nel 2005, Gaetano Grasso nel 2006 e 2007, Pietro Nicolosi nel 2008, Giovanni Sposito nel 2009, Paolo Di Mauro nel 2010 e di nuovo Sposito nelle ultime due edizioni. Nella foto: Il Presidente della Galatea Scacchi Saro Puglisi, il vincitore Giovanni Sposito ed il Presidente del Club Frecce Tricolori Nino Zangrì. Angelo Silvio Musmeci Errata corrige: in relazione all’articolo sulla simultanea di scacchi pubblicato a pag. 7 del n. 10 di Akis del 14 luglio 2012, si precisa che il Candidato Maestro e Campionessa Italiana Under 16 ha ottenuto 11 vittorie, due patte con il giovane Giovanni Sposito e con Giuseppe Lanza, e due sconfitte ad opera di Santo Daniele Spina e di Salvatore Mangiagli. 347 1433135 [email protected] AKIS Sabato 8 settembre 2012 “Musica ad Acireale” Pozzillo: “processione marina” e S. Messa all’Altarellazzo per S. Margherita Conoscere il territorio. – Le lave di Pozzillo Ha iniziato con i sei concerti della stagione cameristica seguiti, poi, dalla 1.a Rassegna Jazz Acireale. Si è chiuso brillantemente con due "fuori programma": "CAMEROPERA", un concerto di brani lirici e piccola orchestra e con una grande orchestra (26 elementi) che ha eseguito "musica viennese". “ Noi abbiamo pro- vato a fare un po' di luce e di rumore nelle serate d'estate” – ha dichiarato Agostino Pennisi, entusiasta organizzatore della “Musica ad Acireale” - e la vostra presenza ci ha detto che si può pensare ad una prossima estate "alla grande" (e perchè no? a qualcosa prima dell'estate?)”. La dimostrazione di come si può fare tanto…basta avere qualche idea in proposito…Al Comune non hanno soldi, ma ne hanno di idee? Anche quest’anno , presso il Chiostro di San Domenico ( ex liceo Classico Gulli e Pennisi) di Acireale , ha avuto luogo la rassegna “Piazze Aperte al Cinema”, rassegna cinematografica dedicata al cinema italiano. Un evento organizzato dalla Lemon Tour e Aci – Cult in collaborazione con il Comune di Acireale e la Provincia di Catania . Un cinema, anzi un’idea di cinema che vuole valorizzare , il nostro cinema italiano attraverso intuizioni , tecniche e professionalità di tutti coloro che concorrono alla realizzazione di ogni centimetro di pellicola . La rassegna attraverso l’attenta analisi del prof. Mario Dal Bello membro della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI, ha proposto opere filmiche cult del cinema italiano attraverso una trilogia che in apertura ha avuto come protagonista Pupi Avati , il regista bolognese che in 40 anni di carriera si è sempre caratterizzato per la delicatezza dei suoi soggetti . Ospite della serata l’attrice romana Manuela Morabito , attrice feticcio dello stesso Avati. www.akis-acionline.com www.akis-aci.com a cura di Riccardo Anastasi e Antonio Giuffrida 9 In Estate la frazione acese di Pozzillo mare si sveglia per preparare i festeggiamenti di S. Margherita e per l’incremento dell’antropizzazione estiva di villeggianti. Il dinamico parroco Don Giuseppe Cicala, tanto amato dai pozzillesi, non smette di sorprendere per le innovative iniziative che contraddistinguono la sua sentita missione pastorale. Venerdì 20 u.s. la suggestiva “processione” marinara ha creato nel tardo pomeriggio uno scenario molto apprezzato dai villeggianti dei due grandi complessi condominiali dell’”Altarellazzo” che hanno addobbato la scogliera, formata dall’antica lava cicirara, emessa dal sistema vulcanico dell’Ellittico circa 15.000 anni fa, con fiaccole e luci per salutare il passaggio della Patrona di Pozzillo. L’iniziativa è pregnante di simbologia dato che S. Margherita è invocata dai pescatori che ad essa si rivolgono con fede quando affrontano i pericoli del mare aperto che talora non perdona. Sabato 21 sera si è celebrata la S. Messa all’interno dei complessi condominiali dell’Altarellazzo ed anche questa apprezzata circostanza per i condomini si può incardinare in un contesto simbolico perché a pochi metri dall’improvvisato e semplice altare sorgeva l’antica chiesetta della piccola frazione marinara acese nella quale un tempo i pozzillesi vi si recavano a pregare. Oggi le violente mareggiate hanno cancellato la parte nord della via Altarellazzo ma non il ricordo che gli anziani hanno del posto per cui la celebrazione eucaristica nel sito dell’Altarellazzo assume una valenza, oltreché religiosa, anche storica. Nell’omelia Don Giuseppe Cicala ha tracciato la fisionomia agiografica di Margherita di Antiochia, semplice fanciulla cristiana che subì il martirio sotto Massiminiano assurgendo agli onori degli altari. L’esperienza è stata talmente positiva e partecipata che Don Giuseppe ha assicurato la “canonizzazione” dell’evento con cadenza annuale. La notizia è stata accolta con soddisfazione dai condomini che si distinguono particolarmente per l’armoniosa convivenza comunitaria nel rispetto del prossimo. La frazione marinara più settentrionale di Acireale è edificata su due estese colate laviche separate dalla piccola baia sabbiosa del porticciolo. A nord la caratteristica lava cosiddetta cicirara emessa dall’antico edificio vulcanico dell’Ellittico in un periodo compreso tra 15.000 e 5.000 anni fa e a sud l’imponente colata lavica del Monte Ilice alla cui base si trova la bocca effusiva che è stata datata dall’eminente vulcanologo di fama mondiale, Prof. Jean Claude Tanguy, in un periodo compreso tra l’anno 1000 ed il 1060. Questa lava è caratterizzata da caratteristiche sculture alveolari, causate dall’abrasione differenziale marina, che si possono ammirare in particolar modo nel litorale di via Ercole Patti. La colata lavica dopo avere distrutto buona parte del fitto bosco del versante orientale dell’Etna si è spinta per quasi un chilometro nel mare formando la nera scogliera di Stazzo-Pozzillo. Sulle carte dell’Etna si trova segnalata come anno 1329 ma si tratta di un errore perché la lava del 1329 è stata effusa dal conetto di Monte Rosso che ricade in territorio di Aci S. Antonio. La lava cicirara a nord del porto si contraddistingue dalla presenza di grossi fenocristalli bianchi chiamati plagioclasi che sono silicati sodio calcici con prevalente componente calcica (anortite), i quali conferiscono una consistenza granuloso-friabile che ricorda i ceci (cicirara per l’appunto; termine questo citato anche nelle pubblicazioni internazionali in lingua inglese come “cicirara flow”). Tala caratteristica tipologia di lava la si può ammirare anche nei blocchi a secco dei muri rurali di via ingegnere in fondo alla quale si può osservare un caratteristico Graben, ovvero una zona in ribassamento compresa tra due faglie: la S. Leonardello e la faglia PozzilloTorrente Fago. Giovanni Tringali, pozzillese…estivo. Nella foto una tipica lava cicirara (museo di vulcanologia dell’I.R.M.A. di Acireale) 10 AKIS Sabato 8 settembre 2012 Cosa succede se la ripresa economica preannunciata dal Presidente Monti e suffragata dal Ministro Passera non dovesse esserci entro fine anno? Succede che, come per il precedente governo, la fiducia scende a zero, i partiti non potranno più sostenerlo e le elezioni politiche saranno anticipate rispetto alla loro scadenza naturale. Succede che le sotterranee intenzioni di anticipare le elezioni per determinare i nuovi equilibri nel parlamento e nel paese passando attraverso la delicatissima elezione di un nuovo presidente della Repubblica prenderebbero il largo navigando in un mare in tempesta. Tra le incognite condizionanti circa il percorso per elezioni anticipate ci sarà il risultato delle elezioni “politiche” siciliane che rinsalderanno e romperanno l’alleanza innaturale tra l’UDC ed il PD per il sostegno ad un candidato presidente che non è nel cuore dell’uno e dell’altro partito. A chi serve anticipare le elezioni politiche, ancorchè di pochi mesi? A chi vuole sorprendere gli avversari e soprattutto a chi vuole sbarrare la strada a chi crede di poter salire al colle con fare distratto sgusciando in “mezzo” ai contendenti. Il primo atto che si metterà in campo è la riforma elettorale. Di questo ci siamo occupati in un “stanza” precedente proponendo delle soluzioni che riavvicinino la gente alla politica e senza partigianeria. E’ ovvio che le intenzioni manifestate in questi ultimi giorni dai rappresentanti dei partiti non possono non tenere conto degli interessi (legittimi) dei partiti stessi. Il secondo atto è dato dai provvedimenti circa lo sviluppo e la ripresa economica e di chi li voterà. L’esito di questa mediazione darà la prima proiezione ed il primo segno concreto di cosa pensano, senza dirlo, per il loro futuro i partiti e ci consegnerà un primo indizio per il nuovo inquilino del colle. Se tutto va a gambe per aria si andrà ad elezioni anticipate in fretta e i “colli” di Roma potranno chiamarsi “monti”. Dopo tutto la differenza si consta in pochi metri di “altezza”. La Stanza degli Specchi Nello Catalano Da tempo non faccio “cronaca” su Akis. Le lamentele che continuano ad arrivare dovrebbero sollecitare quelli della “res publica” ad attivarsi ed eliminare gli inconvenienti per i quali basterebbe solo un poco di attenzione e buona volontà. L’anno scorso, di questi tempi, una segnalazione per un grave problema (elettrico) in via Castiglio Casino, a S.Tecla, per il quale si attivò subito anche l’attuale assessore Gaetano Leonardi, non ha avuto risoluzione alcuna…il problema, sempre grave, ancora esiste e dif‘U Tuppetturu ficilmente ci sarà qualcuno che se ne interesserà…salvo che non ci scappi il morto. Quella di cui accenno brevemente, adesso, è una segnalazione per alcune lampade spente sulla via Tonno a Guardia; lampade spente da tempo che nessuna segnalazione (ai vigili e all’Enel) ha sortito effetto. Zona al buio, pericolosa date le condizioni della strada e vari tentativi di furti nelle case, andati fortunatamente a vuoto. La segnalazione è partita. La soluzione non ve l’aspettate certamente. Non ci sarà. Tanto, pensano quelli della “res publica”…chi se ne frega ! Il cittadino a spasso Turi Consuli, u riloggiu di la vita, mai si ferma, accucchia lu giru e non ti duna scampu, t'arriorda ca ha passatu 'n-annu, e arriva sodu sodu, lu cumpliannu! E’ morto Antonino Corvaia dal “Il Sole24Ore” - Martedì 7 Agosto 2012 -N. 217 Era uno dei pochissimi superstiti della tragedia di Cefalonia del 1943 Lo scorso 16 agosto, all’età di 90 anni, è morto Antonino Corvaia, uno dei pochissimi superstiti della tragedia che si consumò nell’isola greca di Cefalonia a seguito dell’armistizio con le forze anglo-americane, firmato a Cassibile il 3 settembre 1943. I soldati italiani rimasero senza disposizioni precise in balia dei tedeschi, fino al giorno prima cobelligeranti. Alla richiesta dei tedeschi di consegnare le armi, il generale Gandin, comandante della Divisione Acqui, dopo ampie consultazioni nel corso di una settimana per la ricerca di un compromesso, sentiti i soldati, si rifiutò di cedere le armi e ci fu il massacro: 9406 morti. Oltre 1300 caddero durante gli accaniti combattimenti che si svilupparono in tutta l’isola, oltre 5000 vennero passati per le armi o fucilati dopo la resa, altri 3000, fatti prigionieri, scomparvero in mare a bordo di tre navi che urtarono delle mine. In 11.700 furono costretti dalla sorte a trasformarsi in guerrieri per tener fede ad un giuramento: chiamati a scegliere tra la vita e l’onore, scelsero l’onore sacrificando la vita e scrivendo , come afferma Alfio Caruso in “Italiani dovete morire”, ”la pagina più nobile dell’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale”. Anch’io ho scritto tanto sin dagli anni Ottanta (segnalo soltanto “I fatti di Cefalonia: una testimonianza”), grazie al racconto dell’amico Antonino Corvaia, che si salvò per miracolo attaccato a una tavola dopo la disintegrazione, causata da una mina, della nave su cui era stato costretto ad imbarcarsi come prigioniero. In mare aperto vide morire tanti suoi compagni. Infine fu rimorchiato da una nave in transito, fu rinchiuso in un campo di concentramento di Atene e successivamente fu portato da Patrasso a Belgrado in Jugoslavia. Da qui, dopo il bombardamento degli Americani che provocò circa 700 morti, i tedeschi condussero i prigionieri a Segni Marittimo (vicino Fiume) e poi a Mitrovitza in Macedonia, dove una colonna di bulgari li liberò dai tedeschi. Ma non finì lì, Corvaia e i suoi compagni di sventura nel maggio del 1944 furono trasportati a Divra e a Skopie, dove vennero costretti a lavorare come schiavi alla costruzione di una linea ferrata; da magiare un po’ di granturco e bucce di fagioli. Infine Corvaia giunse a Bercico in Montenegro, dove gli fu imposto ancora una volta di lavorare con pochissimo cibo. Ritornò a casa soltanto alla fine del 1946, ma non trovò più suo padre e sua madre, morti durante il periodo di guerra. Rimasto orfano, fu ospitato dalla zia e, per qualche tempo, dal fratello. Era originario di Macchia di Giarre, ma, dopo essersi sposato, nel 1948 andò ad abitare a Linera, nel comune di Santa Venerina, dove è vissuto fino alla morte, consolato dalla presenza dei figli. Tantissimi i riconoscimenti ricevuti, a cominciare da quello della Presidenza della Repubblica, altrettante le testimonianze che lo stesso Corvaia ha portato nelle scuole e negli incontri pubblici. La sua scomparsa ha destato commozione in chi lo conosceva e lo considerava un amico sincero, sempre pronto a raccontare le atroci sofferenze subite e, soprattutto, i momenti tragici sull’isola di Cefalonia. Vide centinaia di comandanti e soldati semplici morire per la Patria, eliminati con ferocia indescrivibile. Addio, Antonino, caro amico semplice e sincero, grazie per aver squarciato tra i primi il velo su uno dei momenti più drammatici del secondo conflitto mondiale. Grazie per aver dimostrato che di fronte al peggio non bisogna rassegnarsi, occorre sempre lottare per ricostruire e dare senso alla vita. La speranza ti ha animato e ti ha portato a costituire una famiglia, che hai mantenuto con il lavoro faticoso delle tue braccia. Giovanni Vecchio Iu di sti jorna ti ni vogghiu augurari, n'autri centu di passari, si appoi non t'abbastunu e ti parunu picca, lassamu fari a Diu e a tutti chiddi ca t'accucchia. AUGURI! Giovanni Grasso L’A.D. Gianfranco Castro mentre riceve il Premio “Aci e Galatea 2012” dalle mani della Pres. della Fidapa Club, prof.ssa Pina Consoli e dal cons. prov. dott. Vincenzo D’Agata Dal 22 settembre fino al 29 presso la Sala Mostre Mnemosyne è prevista la mostra personale del pittore Massimiliano Cammarata, di Acireale. L'artista esporrà una trentina di quadri da lui selezionati, dai quali si evincerà un percorso, segnato da varie tappe e sperimentazioni, che lo ha portato ad uno stile personale nel quale il colore è il vero protagonista. Sono tutte opere di una certa importanza per l'artista, tappe fondamentali che hanno segnato indelebilmente il suo percorso, alcune delle quali già catalogate e apprezzate, opere che hanno saputo emozionare. AKIS Sabato 8 settembre 2012 11 L 'ICONOGRAFIA DELLA MUSICA Che cosa è la musica? Secondo una certa definizione, essa è l'arte nella quale l'immagine lirica si manifesta mediante la combinazione di suoni diversi per qualità o temporalità. Ovviamente non fortuita ma rigorosamente organica, che si chiama composizione. Essa, sebbene abbia una diversa destinazione dalle altre arti, tuttavia con queste ottiene reciproci incontri e influenze e commistioni,proposte e risposte. E qui il discorso sarebbe lungo. Tuttavia, benché non sia un musicologo, sia pure avendo studiato musica, mi sia consentito di esprimere la viva ammirazione per la personale "scoperta" e per la lettura di un'arte che si chiama ICONOGRAFIA MUSICALE. Che unisce ed accoglie, in una ispirata sintesi, nei monumenti, assieme alla rappresentazione di eventi e personaggi le immagini dipinte o scolpite della musica nelle sue espressioni. Esistono diverse iconografie: quella biblica, quella dantesca, quella risorgimentale e così via. Esse esprimono le immagini visive attinenti a quei soggetti e di solito vengono esposte sui libri, nei monumenti, nelle pitture. Ora si vuole affrontare direttamente la tematica musicale. E vorrei-esprimere la mia soddisfazione, per questa scoperta, ai musicologi, ai musicisti,agli specialisti della musica, poiché si tratta di iconografia della musica inserita tra le arti liberali della architettura, della scultura e della pittura. L' ARS MUSICA PULCHERRIMA IN ARTIBUS. Vale a dire, la musica, i suoi strumenti e i suoi attori, scolpiti nei monumenti o rappresentati nelle pitture. Spesso tali immagini possono essere ritenute marginali ornamenti e dettagli. Ritenute semplice arricchimento, in certi casi poco essenziali. Ma nell'arte nulla è superfluo o marginale. Pertanto, l'occhio acuto dell'osservatore deve dare l'opportuno rilievo a tali particolari. Soprattutto quando ci si trovi davanti alla rappresentazione di eventi e personaggi che appartengono al passato. Solitamente, a parte la valutazione artistica, si ammirano i costumi dell' epoca, gli atteggiamenti, l' abbigliamento dei personaggi, i colori, il paesaggio. Cose pure attinenti all'epoca in cui visse l'artista, per ricostruire la storia del passato. Ma c'è il caso in cui vi appaiono gli strumenti musicali. L'immagine celebrata della musica. Appaiono persino i grandi della storia, che valutano la musica, a partire da Aristotele, Platone, Nicomaco, Boezio e dallo stesso Pitagora, considerato quest'ultimo, l'inventore della musica e della sua scrittura. In realtà si tratta di un'originale tesi di laurea sostenuta da un concittadino e che ho molto ammirato: Francesco Scalia, nato e cresciuto accanto alle nostre chiese e parrocchie. Appartenente alle nostre corali. Egli ha affrontato un tale nuovissimo - argomento, trattando presso" l' ALMA MATER STUDIORUM dell’Università degli studi di Bologna, la tesi “Ars Musica Pulcherrima in artibus: L'iconografia della Musica tra le Arti Liberali nel XIV XV secolo”. Relatore il prof. Alessandro V olpe, ottenendo un esito brillante. La ricerca ha mostrato come le fonti letterarie abbiano dato origine a innumerevoli visualizzazioni della personificazione allegorica della Musica fra le Arti Liberali. La figura pagana,che avanza alla testa di un corteo di dèi e poeti suonando uno strumento sconosciuto, è sostituita da una donna che, traslata in chiave cristiana è posta sotto l'egida di "Maria sedes sapientiae". Ed è proprio questa metamorfosi nell'Arte figurativa che si ammira, quando essa nel corso del tempo sceglie, come modello iconografico, l'immagine di Santa Cecilia, patrona della Musica e dei musicisti, soppiantando progressivamente quella della Musica come Arte Liberale, in certo senso figura pagana. "Caecilia virgo" diviene così incarnazione della stessa Musica, in un'epoca in cui il termine "artista", in contrapposizione con quello di "artigiano" , perde la sua accezione medievalistica, acquisisce un nuovo significato e comincia a fondersi con esso. Musica, Arte figurativa, Architettura costituiscono un meraviglioso incontro, una ineffabile sintesi, nelle nostre chiese, nel nome della Fede e della civiltà cristiana, che nobilitano il corso della storia. Can. Mons, Pappalardo Nino Di Bartolo non c'è più. L'uomo è venuto a mancare, ma è rimasto in me ed in tutti quelli che lo hanno conosciuto la figura, il ricordo di un amico, un caro maestro di vita. Con passo leggero, spedito ma deciso, senza alcun tentennamento ha percorso la sua pur breve vita terrena, donandoci un sorriso ed una lezione d'umanità. Su Nino non hanno prevalso i difetti ma gl'innumerevoli pregi. Io sì, ho avuto la fortuna di averlo frequentato come amico, e poi come maestro, anzi, come amava definirsi, " mastro ".Per più anni ho frequentato il suo studio, che è diventato la mia prima palestra, luogo ove ho sviluppato tecnica e passione forense. Arguto quanto preparato, leggeva l'agenda della vita con la serietà dell'avvocato e la gioia di un uomo che apprezzava l'amicizia.L'affetto che, anche in quest'ultimo giorno, lo ha abbracciato, che ha reso meno soli Sara, Roberta e Seby, che ha riunito tutti i suoi praticanti e colleghi attorno alla sua toga non lo lascerà più. Lo conserverà nei nostri cuori. Il bel ricordo di un piccolo grande avvocato vivrà ancora con Sara, nei figli Roberta e Seby, negli amati nipoti ed in tutti noi, suoi amici e devotissimi discepoli. Addio mastro, arrivederci Nino. Gaetano Aloisi Maugeri Turi Consoli e la redazione di Akis sono vicini alla famiglia nel ricordo del carissimo amico Nino. 12 Sabato 8 settembre 2012 AKIS