Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con
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Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con
Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti Consideriamo il seguente problema di Cauchy associato ad una equazione differenziale lineare del secondo ordine a coefficienti costanti non omogenea 00 x + a1 x0 + a0 x = f (t) (1.1) x(t0 ) = x0 0 x (t0 ) = x1 , con f : I → R continua su I ⊆ R intervallo, t0 ∈ I, a0 , a1 , x0 , x1 ∈ R. Poiché f è continua su I, per il teorema di esistenza e unicità globale, questo problema di Cauchy ammette un’unica soluzione massimale definita su I. Supponiamo ora che la funzione f sia definita a tratti. Per semplictà espositiva supponiamo che I = R e che f sia cosı̀ definita: ( f (t) = f1 (t) se t < t1 f2 (t) se t ≥ t1 , dove t1 ∈ R e, dovendo essere f continua, si ha che f1 : (−∞, t1 ) → R e f2 : [t1 , +∞) → R sono continue e tali che lim f1 (t) = f2 (t1 ). t→t− 1 Siamo interessati a determinare l’unica soluzione del problema di Cauchy (1.1). Seguiamo il procedimento usuale per determinare la soluzione. Prima di tutto determiniamo l’integrale generale dell’equazione differenziale x00 + a1 x0 + a0 x = f (t) e poi imponiamo la condizione iniziale. Sappiamo che l’integrale generale dell’equazione differenziale non omogenea x00 + a1 x0 + a0 x = f (t) è dato da x = xo + xp , dove xo è l’integrale generale dell’equazione differenziale omogenea x00 + a1 x0 + a0 x = 0, e xp è un integrale particolare dell’equazione differenziale non omogenea x00 + a1 x0 + a0 x = f (t). 1 2 Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti Poiché f è definita a tratti, procediamo in questo modo: 1) determiniamo separatamente l’integrale generale dell’equazione non omogenea sugli intervalli aperti (−∞, t1 ) e (t1 , +∞); 2) definiamo l’integrale generale su R imponendo che nel punto di raccordo fra i due intervalli, ossia in t1 , questa funzione sia continua e derivabile. Determinato l’integrale generale si impone la condizione iniziale e si individua l’unica soluzione del problema di Cauchy. Vediamo un esempio. (1.2) Esempio Determinare la soluzione del problema di Cauchy 00 x − 6x0 + 5x = f (t) x(π) = 0 0 x (π) = 0, dove il termine noto f è definito da ( f (t) = 1 − cos t se t < 0 sin t se t ≥ 0. Poiché f è continua su R, per il teorema di esistenza e unicità globale, questo problema di Cauchy ammette un’unica soluzione massimale definita su R. Procediamo come indicato precedentemente. 1) Determinamo l’integrale generale dell’equazione non omogenea x00 −6x0 +5x = f (t) sull’intervallo (−∞, 0), cioè x00 − 6x0 + 5x = 1 − cos t. Consideriamo inizialmente l’equazione omogenea associata x00 − 6x0 + 5x = 0. Ad essa si associa l’equazione caratteristica λ2 − 6λ + 5 = 0 che ha soluzioni λ1 = 1 e λ2 = 5. Quindi un integrale generale dell’equazione omogenea x00 − 6x0 + 5x = 0 sull’intervallo (−∞, 0) è xo (t) = c1 et + c2 e5t , c1 , c2 ∈ R, ∀t < 0. Ora determiniamo un integrale particolare xp dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = 1 − cos t sull’intervallo (−∞, 0). Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti 3 Il termine noto f (t) = 1 − cos t è somma di due contributi, b1 (t) = 1 e b2 (t) = − cos t. Per il Principio della sovrapposizione degli effetti, si ha che un integrale particolare xp è dato da xp = xp1 + xp2 , dove xp1 è una soluzione dell’equazione non omogenea in cui il termine noto è solamente b1 , cioè x00 − 6x0 + 5x = 1, e xp2 è una soluzione dell’equazione non omogenea in cui il termine noto è solamente b2 , cioè x00 − 6x0 + 5x = − cos t. Essendo b1 (t) = 1, allora un integrale particolare xp1 è della forma xp1 (t) = A, dove A ∈ R. Sostituendolo nell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = 1 si ottiene A = 51 . Quindi xp1 (t) = 15 . Essendo b2 (t) = − cos t, allora un integrale particolare xp2 è della forma xp2 (t) = A cos t + B sin t, dove A, B ∈ R. Sostituendolo nell’equazione non omogenea x00 − 1 6x0 + 5x = − cos t si ottiene A = − 13 ,B= 3 26 . 1 3 Quindi xp2 (t) = − 13 cos t + 26 sin t. Ne segue che un integrale particolare xp dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = 1 − cos t sull’intervallo (−∞, 0) è xp (t) = xp1 (t) + xp2 (t) = 1 1 3 − cos t + sin t, 5 13 26 ∀t < 0. Quindi l’integrale generale dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = 1 − cos t sull’intervallo (−∞, 0) è 1 1 3 x(t) = xo (t)+xp (t) = c1 et +c2 e5t + − cos t+ sin t, 5 13 26 c1 , c2 ∈ R, ∀t < 0. Determinamo ora l’integrale generale dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = f (t) sull’intervallo aperto (0, +∞), cioè x00 − 6x0 + 5x = sin t. Consideriamo inizialmente l’equazione omogenea associata x00 − 6x0 + 5x = 0. L’equazione omogenea è la stessa del caso precedente, quindi anche l’integrale generale è della stessa forma. Essendo però su un intervallo diverso, conviene chiamare in modo diverso le costanti. Quindi un integrale generale dell’equazione omogenea x00 − 6x0 + 5x = 0 sull’intervallo (0, +∞) è xo (t) = c3 et + c4 e5t , c3 , c4 ∈ R, ∀t > 0. 4 Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti Ora determiniamo un integrale particolare xp dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = sin t sull’intervallo aperto (0, +∞). Essendo il termine noto f (t) = sin t, allora un integrale particolare xp è della forma xp (t) = A cos t + B sin t, dove A, B ∈ R. Sostituendolo nell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = sin t si ottiene A = 3 26 cos t + 1 13 3 26 , B = 1 13 . Quindi xp (t) = sin t, per ogni t > 0. Quindi l’integrale generale dell’equazione non omogenea x00 − 6x0 + 5x = sin t sull’intervallo (0, +∞) è 3 1 cos t + sin t, 26 13 x(t) = xo (t) + xp (t) = c3 et + c4 e5t + c3 , c4 ∈ R, ∀t > 0. 2) Imponiamo ora che l’integrale generale determinato sugli intervalli (−∞, 0) e (0, +∞) sia definito, continuo e derivabile nel punto di raccordo fra i due intervalli t = 0. Quindi deve essere lim x(t) = lim x(t), t→0− t→0+ lim x0 (t) = lim x0 (t). t→0− t→0+ Si ha che 8 65 t→0− 3 lim x(t) = c3 + c4 + 26 t→0+ lim x(t) = c1 + c2 + =⇒ c1 + c2 + 3 8 = c3 + c4 + . 65 26 Inoltre, essendo x0 (t) = 3 1 t 5t sin t + cos t c1 e + 5c2 e + se t < 0 13 26 c3 et + 5c4 e5t − 3 sin t + 1 cos t se t > 0, 26 13 si ha che 3 − 26 t→0 1 lim x0 (t) = c3 + 5c4 + + 13 t→0 lim x0 (t) = c1 + 5c2 + =⇒ c1 + 5c2 + Risolvendo il sistema 3 8 = c3 + c4 + c1 + c2 + 65 26 c1 + 5c2 + 3 = c3 + 5c4 + 1 26 13 1 3 = c3 + 5c4 + . 26 13 Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti 5 si ottiene c1 = c3 e c2 = c4 − 1 130 . Posto c3 = k1 , c4 = k2 e x(0) il comune valore dei limiti laterali in 0, si ha che l’integrale generale dell’equazione non omogenea è µ ¶ 1 3 1 1 t 5t k1 e + k2 − 130 e + 5 − 13 cos t + 26 sin t x(t) = k et + k e5t + 3 cos t + 1 sin t 1 2 26 se t < 0 k1 , k2 ∈ R. se t ≥ 0, 13 Imponendo la condizione iniziale x(π) = 0 e x0 (π) = 0 si ha che 3 π 5π cos t = 0 k1 e + k2 e − 1 −π k1 = e 26 =⇒ k1 eπ + 5k2 e5π − 3 cos t = 0 26 8 k2 = − 1 e−5π . 104 Quindi la soluzione del problema di Cauchy è µ ¶ 1 1 −5π 1 1 1 3 t−π e − e + e5t + − cos t + sin t 8 104 130 5 13 26 x(t) = 1 et−π − 1 e5(t−π) + 3 cos t + 1 sin t 8 104 26 13 se t < 0 se t ≥ 0. Verichiamo la correttezza della soluzione. Si ha che lim x(t) = x(0) = t→0− 1 −π 1 −5π 3 e − e + 8 104 26 =⇒ x è continua in 0. Inoltre si ha che µ ¶ 1 1 −5π 1 1 3 t−π −5 e + e5t + sin t + cos t 8e 104 130 13 26 0 x (t) = 1 et−π − 5 e5(t−π) − 3 sin t + 1 cos t 8 104 26 13 e lim x0 (t) = lim x0 (t) = t→0− t→0+ 1 t−π −5 8e se t > 0 1 −π 5 −5π 1 e − e + 8 104 13 da cui segue che x è derivabile in 0 con x0 (0) = µ se t < 0 1 8 e−π − 5 104 e−5π + 1 13 . Quindi ¶ 1 −5π 1 1 3 e + e5t + sin t + cos t 104 130 13 26 0 x (t) = 1 et−π − 5 e5(t−π) − 3 sin t + 1 cos t 8 104 26 13 se t < 0 se t ≥ 0. Controlliamo che x verifichi l’equazione non omogenea. Si ha che µ ¶ 1 1 −5π 1 1 3 t−π e − 25 e + e5t + cos t − sin t 8 104 130 13 26 00 x (t) = 1 et−π − 25 e5(t−π) − 3 cos t − 1 sin t 8 104 26 13 se t < 0 se t > 0 6 Equazioni lineari del secondo ordine a coefficienti costanti con termine noto definito a tratti e lim x00 (t) = lim x00 (t) = t→0− t→0+ 1 −π 25 −5π 3 e − e − 8 104 26 da cui segue che x è derivabile due volte in 0 con x00 (0) = 1 8 e−π − 25 104 e−5π − µ ¶ 1 1 −5π 1 1 3 t−π e − 25 e + e5t + cos t − sin t 8 104 130 13 26 00 x (t) = 1 et−π − 25 e5(t−π) − 3 cos t − 1 sin t 8 104 26 13 3 26 . Quindi se t < 0 se t ≥ 0. Si ha che ( 00 0 x (t)−6x (t)+5x(t) = 1 − cos t se t < 0 sin t se t ≥ 0 =⇒ x00 (t)−6x0 (t)+5x(t) = f (t) ∀t ∈ R, da cui segue che x risolve l’equazione non omogenea. Infine, essendo x(π) = x0 (π) = 0 risulta che x verifica anche la condizione iniziale e quindi è la soluzione del problema di Cauchy.