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il linguaggio - E
FUNZIONI COGNITIVE
Funzioni distribuite:
Orientamento
Attenzione
Memoria
Funzioni frontali
Funzioni localizzate:
Emisfero dominante:
linguaggio
Emisfero non
dominante:
Capacità visuo-costruttive
Capacità attentive per lo spazio
cos’è il linguaggio?
è la facoltà mentale impiegata per comunicare
comporta l’associazione di suoni e simboli con concetti dotati di
significato !
l’uso efficace del linguaggio richiede l’interazione della memoria
con i sistemi di input sensoriale e di output motorio
!
i principali tipi di memoria coinvolti nel linguaggio sono la
memoria fonologica (suoni delle parole), ortografica
(computazione delle parole) e semantica (conoscenza)
cos’è il linguaggio?
gli input sensoriali provengono attraverso la via uditiva (parole
parlate, suoni ambientali e musica) e la via visiva (parole scritte,
oggetti e segni). !
l’output motorio permette l’espressione di concetti attraverso
l’articolazione e la scrittura
!
può essere sia auto-generato (in risposta a pensieri interni) o
causato da stimoli esterni (risposta a parole scritte o udite)
cos’è il linguaggio?
Il linguaggio è una funzione complessa: secondo l’approccio
cognitivo ciascuna capacità linguistica (es. comprensione) non è
una capacità unitaria ma deriva da diversi processi cognitivi.
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
importanza dello studio delle AFASIE: Perdita parziale o completa delle capacità
linguistiche
1770 – Johann Gesner
afasia come incapacità
di associare immagini,
idee e parole
1825 – Jean-Baptiste
Bouillaud
linguaggio controllato
dai lobi frontali
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
1861 – Paul Broca localizza nel piede della
terza circonvoluzione frontale sinistra la sede
per la produzione del linguaggio orale
Cervello del paziente TAN-TAN
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
l’area di Broca contiene le memorie motorie necessarie per la
produzione del linguaggio. L’articolazione motoria delle parole
richiede anche il coinvolgimento dell’area supplementare
motoria della corteccia cerebrale e di strutture sottocorticali
motorie extrapiramidali (gangli della base, cervelletto).
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
lo sfortunato
caso di Marc
Dax
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
Le osservazioni di Broca
localizzano nell’emisfero
sinistro le facoltà linguistiche
!
Il ruolo dominante
dell’emisfero sinistro per
il linguaggio è confermato dagli
esiti del test di Wada
(anestesia attraverso
amital-sodico di uno dei due
emisferi)
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
Ad oggi ci riferiamo
alla regione del lobo
frontale sinistro
responsabile
dell’articolazione del
linguaggio indicandola
come area di Broca
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
1874 – Karl Wernicke scopre che lesioni nella
superficie superiore del lobo temporale sinistro
causano gravi disturbi del linguaggio diversi da
quelli descritti da Broca
La scoperta delle aree cerebrali
del linguaggio
l’area di Wernicke è situata nel lobo temporale
(regione posteriore-superiore) della corteccia e
contiene le memorie uditive necessarie per la
comprensione del linguaggio ascoltato. !
La lesione induce sordità verbale pura (incapacità di
comprendere il linguaggio parlato), con buone capacità
di comprendere il linguaggio letto e di produrre
linguaggio scritto e parlato
!
L’area di Wernicke è connessa all’area di Broca tramite
il fascicolo arcuato
Aree del linguaggio
AFASIA
Disturbo/i del linguaggio secondario/i a danno cerebrale Da distinguersi dai disturbi del linguaggio congeniti o dell’età
evolutiva (disfasie)
L’afasia non è un disturbo dell’articolazione e della fonazione.Va
quindi distinta dai motor speech disorders (disartria, disfonia,
balbuzie).
L’afasia va distinta dai disturbi del pensiero
Elaborazione uditiva prelinguistica
La circonvoluzione temporale superiore
sinistra è centrale nell’estrazione del
significato delle parole nel corso
dell’elaborazione acustica del linguaggio
parlato.
Elaborazione uditiva prelinguistica
La corteccia uditiva primaria (area di
Brodmann 41 e 42) è responsabile
dell’individuazione di suoni che distinguono
il linguaggio, estraendoli dal rumore di fondo
e segnando i limiti tra le unità linguistiche.
Elaborazione visiva prelinguistica
La corteccia visiva primaria
(area 17) non ha un ruolo
definito nell’estrazione delle
caratteristiche visive
specifiche per la
comprensione del linguaggio
come la corteccia uditiva. Nell’area della giunzione
temporo-occipitale sinistra
(area 19) le informazioni
visive possono essere
identificate come forme di
lettere e parole.
Comprensione e richiamo delle parole (1)
I deficit della comprensione e del
richiamo delle parole sono correlati
a danni nella regione temporale
laterale sinistra. In questa zona sono
stabilite le connessioni neurali tra le
forme delle parole e i significati delle
parole. La lesione compromette la
conoscenza della parole.
Più ampia, laterale e inferiore è la
lesione (area 40), maggiore è
l’incapacità di derivare qualsiasi
conoscenza da forme verbali.
Comprensione e richiamo delle parole (2)
La comprensione della parola parlata è localizzata più
anteriormente nel lobo temporale rispetto alla
comprensione della parola scritta
Produzione della forma delle parole
L’attivazione della produzione di parole
coinvolge la circonvoluzione
sopramarginale (SMG)
!
Un’alterazione della circonvoluzione
sopramarginale compromette l’ordine
degli elementi sonori di una parola !
Nelle lesioni della SMG si ha
compromissione della memoria verbale
uditiva a breve termine, necessaria per
ogni compito che richiede una
conoscenza dell’esatta struttura
fonologica di una parola udita.
Comprensione di frasi
La comprensione del linguaggio dipende da almeno quattro
elementi distinti:
!
1) comprensione di una singola parola nel lobo temporale
sinistro
!
2) memoria uditiva verbale immediata
!
3) comprensione sintattica (regione frontale sinistra)
!
4) aspetti paralinguistici (prosodia) della comunicazione
(emisfero destro).
TIPI DI AFASIA
Afasia di Broca
Caratteristiche dell’afasia di Broca
Afasia acuta di
Broca
La lesione è centrata
sull’opercolo frontale (FOP)
coinvolgendo la corteccia
motoria inferiore e la sostanza
bianca sottocorticale
Alcune lesioni possono
manifestarsi come un’afasia
classica di Broca Entro poche settimane
dall’esordio, i casi divergono in
Afasia Motoria Transcorticale
lieve, e in disturbo
relativamente limitato
articolatorio/prosodico
Afasia cronica di
Broca
Le afasie di Broca più classiche
evolvono a partire da afasie
globali gravi. La figura mostra un’ampia
lesione frontale che coinvolge la
corteccia motoria, la corteccia
parietale anteriore, le proiezioni
frontali laterali e quelle alle vie
associative fronto-temporoparietali.
Afasia di Broca
La maggior parte dei pazienti con afasia di Broca hanno lesioni
fronto-temporali più estese rispetto alle aree 44 e 45.
Lesioni limitate alle aree 44 e 45: difficoltà ad iniziare l’eloquio
(piccola sindrome di Broca)
Lesioni contemporanee delle aree 44 e 45, della porzione
inferiore del giro precentrale e della sostanza bianca: Afasia di
Broca completa (grande sindrome di Broca)
afemia
Il termine “afemia” identifica malati che presentano un
linguaggio non fluente con comprensione e scrittura normali.
I pazienti con afemia sono spesso inizialmente muti con
successiva comparsa di linguaggio esitante, spesso ricco di
gravi errori e pause.
E’ una quadro transitorio da lesioni dell’area di Broca
Afasia di Wernicke
Caratteristiche dell’afasia di Wernicke
Afasia acuta di
Wernicke
La lesione è centrata sulla
circonvoluzione temporale
superiore (STG), Col tempo, vi è spesso
un’evoluzione in Afasia di
conduzione.
Circonvoluzione temporale superiore
Afasia di Wernicke
L’afasia di Wernicke è in rapporto con una lesione localizzata
al terzo posteriore della 1ª e 2ª circonvoluzione temporale o
area di Wernicke (area 22 di Brodmann), spesso con
estensione ad aree circostanti.
Sordità verbale pura
Può essere considerata una versione ristretta della forma di
Wernicke in cui linguaggio, scrittura e lettura sono normali ed
esiste un deficit uditivo isolato che compromette comprensione
e ripetizione.
La sordità riguarda stimoli linguistici, ma è possibile interpretare
suoni non verbali.
Caratteristiche dell’afasia globale
Afasia globale
Lesione di solito estesa: regioni frontali inferiori,
temporali superiori, spesso anche gran parte del lobo
parietale
!
Se il giro temporale superiore è risparmiato si ha la
tendenza al recupero con evoluzione verso la forma di
Broca
Afasia di conduzione
Afasia di conduzione
La lesione responsabile coinvolge il fascicolo arcuato (sindrome
da disconnessione). In base alla gravità dei deficit espressivi e
comprensivi si distinguono due forme, •con lesioni anteriori, in cui prevalgono le difficoltà espressive
e parafasiche; •con lesioni più posteriori caratterizzata dalla prevalenza di
disturbi della comprensione.
Afasie transcorticali
La caratteristica è il risparmio della corteccia linguistica, con
danno della corteccia associativa
Si distinguono tre forme:
•motoria
•sensoriale
•mista
Caratteristiche delle afasie transcorticali
Afasie transcorticali
•motoria: Broca con ripetizione intatta, area di Broca viene
disconnessa dall’area supplementare motoria (area 6): deficit
selettivo nell’avvio del linguaggio
•sensoriale: Wernicke con ripetizione intatta, lesione area
temporo-occipitale
•mista: globale con ripetizione intatta, estesa lesione emisferica
sinistra (sindrome da isolamento dell’area del linguaggio)
Elaborazione asimmetrica del
linguaggio
Studi su pazienti con cervello diviso (split brain)
tramite resezione del corpo calloso
Roger Sperry condusse diversi studi su scimmie con cervello diviso
osservando come i soggetti si comportavano come se avessero “due
cervelli”
!
Michael Gazzaniga studiò pazienti split brain per la cura dell’epilessia
e osservò la comparsa di conflitti comportamentali:
in un compito spaziale da svolgere con la mano
destra, la mano sinistra interferisce nel compito
Elaborazione asimmetrica del
linguaggio
Per studiare le funzioni linguistiche dei
due emisferi in pazienti split brain
Gazzaniga stimolava selettivamente gli
emisferi
!
!
-stimoli presentati per un tempo
brevissimo
-occhi mantenuti su di un punto di
fissazione
!
gli stimoli sono percepiti da un solo
emisfero
Elaborazione asimmetrica del
linguaggio
Numeri, parole, figure presentate nel campo
visivo destro (emisfero sinistro) sono
elaborati correttamente
!
Oggetti manipolati con la mano destra
(emisfero sinistro) sono riconosciuti
correttamente
!
Tutto questo non avviene
quando si deve utilizzare
l’emisfero destro
Elaborazione asimmetrica del
linguaggio
Ma anche l’emisfero destro ha capacità
linguistiche: codifica sia numeri che parole che figure ma
non da vita ad una risposta verbale
la mano sinistra può disegnare o copiare
figure complesse
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