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piccoli Vampiri - Fabbri Editori

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piccoli Vampiri - Fabbri Editori
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Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Giuseppe Bordi
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piccoli
Vampiri
TesTo TeaTrale
disegni di
Francesca Costa
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I PersonaGGI
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
(in ordine di apparizione)
Ginevro
Maestra sonia
Mariella
poliziotto Uno
vaMpiro
poliziotto DUe
narratore Uno
BeBè
narratrice DUe
poliziotto tre
Ballo
poliziotto QUattro
Bartolo
vaMpiro Uno
alUnno Uno
vaMpiro DUe
alUnno DUe
vaMpiro tre
alUnno tre
vaMpiro QUattro
alUnno QUattro
narratore tre
Gaia
narratrice QUattro
irene
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atto PrImo
sCena 1
Musica barocca o valzer di sottofondo. Davanti al fondale
c’è una cattedra. Il conte Ginevro, con un abito elegante e un
mantello, è su un lato del proscenio e guarda lontano, oltre
il pubblico. Sui fondali sono dipinti gli interni raffinati della
sala di un castello. Entra in scena Mariella, la governante,
con grembiule e crestina in testa.
Mariella: Conte Ginevro!
Ginevro: Mariella! Come procedono i festeggiamenti?
Mariella: Benissimo! Continua ad arrivare gente da ogni
parte del regno e anche da terre straniere.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ginevro: Splendido!
Mariella: E tutti vorrebbero salutarla!
Ginevro: Arriverò tra poco.
Mariella: E poi c’è un forestiero che chiede di parlarle in
privato!
Ginevro: Un forestiero?
Mariella: Sì, un tipo misterioso, vestito tutto di nero.
Ginevro: Accompagnalo qui!
Mariella esce di scena e rientra accompagnata da Vampiro,
un bambino con cappello a cilindro nero e mantello nero, la
faccia infarinata.
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Ginevro: Grazie, Mariella. Lasciaci soli.
Mariella esce di scena.
Ginevro: Cosa posso fare per lei?
vaMpiro: Niente! Io posso fare qualcosa per lei.
Ginevro: Cosa?
vaMpiro: Vuole scoprire il segreto dell’eterna giovinezza,
conte?
Ginevro: Sì!
vaMpiro: È sicuro di volerlo scoprire?
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ginevro: Certo!
Vampiro afferra Ginevro e lo morde sul collo, fino a che Ginevro non cade a terra con gli occhi chiusi. La musica si
interrompe improvvisamente e le luci si spengono. Si chiude
il sipario.
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atto seCondo
sCena 1
Si apre il sipario. Entrano in scena Narratore Uno e Narratrice
Due. Sotto la cattedra è sdraiato Ginevro.
narratore Uno: Dopo mille anni tutto era cambiato.
narratrice DUe: Niente regni, contee e neppure un principato… e il castello era tutto diroccato!
narratore Uno: Questa storia inizia di sera.
narratrice DUe: Shhh! Ricreiamo l’atmosfera.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
narratore Uno (con tono da far paura): Era una notte brutta d’autunno.
narratrice DUe (con tono da far paura): In giro non c’era
neppure un alunno.
narratore Uno: Ma cosa dici?
narratrice DUe: Era per fare la rima.
narratore Uno: In realtà c’erano due alunni in giro.
narratrice DUe: E qualcuno dormiva come un ghiro.
narratore Uno: Non svelare l’arcano.
narratrice DUe: Usciamo piano piano.
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sCena 2
Entrano in scena Ballo e Bartolo con due torce accese in
mano.
Bartolo: Torniamo a casa! Tra poco scoppierà il temporale
e verrà giù il diluvio!
Ballo: Che scusa ridicola! La verità è che te la stai facendo
sotto, fifone!
Bartolo: Fifone? Voglio proprio vedere chi è il fifone tra
noi due. Andiamo nei sotterranei!
Ballo: Wow! Nessuno è mai stato laggiù. Andiamo.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ginevro dà una botta alla cattedra e il rumore fa spaventare
Ballo che si gira verso Bartolo e lo graffia in viso, inavvertitamente.
Bartolo: Ahi! Mi hai graffiato!
Ballo: E allora? Non fare il lagnoso.
Bartolo: Ma mi esce il sangue!
Ballo: Ho sentito un rumore.
Puntano la torcia sopra la cattedra ma non c’è nulla.
Ballo: Forse mi sono sbagliato.
Ginevro si sveglia e sale sulla cattedra, in piedi e con le
braccia alzate. Ballo e Bartolo puntano la torcia contro di
lui. Ha la faccia imbiancata (infarinata).
Ginevro (urlando): Voglio fare il maestro!
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Bartolo: Scappiamo!
Ballo: Buona idea.
Ballo e Bartolo corrono verso un lato del proscenio.
Ginevro: Per fare il maestro mi servono gli alunni! E due
sono qui nel mio castello!
Ginevro salta giù dalla cattedra e arriva al centro del palcoscenico.
Ginevro: Non potete nascondervi da me! Sono un vampiro e sento l’odore del vostro sangue! È quello che mi ha
svegliato!
Ballo punta la torcia sul viso di Bartolo.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ballo: È tutta colpa tua! Imbranato!
Bartolo: Sei tu che mi hai graffiato.
Ballo: Non provare a incolpare me!
Ballo spinge Bartolo e lo fa cadere a terra.
Ballo: Ora il vampiro sentirà il tuo odore e io potrò mettermi in salvo!
Mentre Ballo esce di scena, Ginevro raggiunge Bartolo. Lo
fa alzare e gli morde il collo, fino a che Bartolo non crolla a
terra con gli occhi chiusi. Rientra Ballo correndo.
Ballo: Sono salvo… evvai!
Va a sbattere contro Ginevro, che lo blocca e gli morde il
collo lasciando anche lui a terra con gli occhi chiusi. Si
chiude il sipario.
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atto terzo
sCena 1
Si apre il sipario. Entrano in scena sei alunni (Alunno Uno,
Alunno Due, Alunno Tre, Alunno Quattro, Gaia e Irene) e si
siedono tre da un lato e tre dall’altro lato del palco, di profilo
al pubblico.
alUnno Uno: Evviva, sta per iniziare la mia materia preferita.
alUnno DUe: Ti piace educazione all’affettività?
alUnno Uno: Tantissimo.
alUnno tre: E poi la maestra Sonia è così brava!
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alUnno QUattro: Eccola che arriva.
Entra in scena la maestra Sonia.
Maestra sonia: Oggi parleremo di amicizia. Ma… come
mai tutti questi assenti?
alUnno QUattro: Non lo sappiamo.
Maestra sonia: Proviamo a elaborare l’alfabeto dell’amicizia, partendo dalla A. A come?
alUnno Uno: Affetto.
Maestra sonia: Bravissimo. L’affetto fa parte dell’amicizia.
B come…?
alUnno QUattro: Bologna!
alUnno DUe: Ma cosa c’entra?
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alUnno QUattro: Boh! Ma lo dicono tutti!
alUnno tre: B come Bontà!
alUnno Uno: C come Compagnia!
alUnno DUe: D come…
alUnno QUattro: Domodossola! Ops, mi è scappata!
alUnno DUe: Alla prossima sono affari tuoi!
alUnno tre: D come divertimento!
alUnno Uno: E come Energia!
alUnno DUe: F come Felicità!
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alUnno tre: G come Gentilezza!
alUnno QUattro: H come Hotel… e ora cosa mi succede?
Entrano in scena Poliziotto Uno e Poliziotto Due.
alUnno QUattro: Oh, mamma! Che esagerazione!
poliziotto Uno: Maestra Sonia, questa notte sei bambini
sono misteriosamente scomparsi!
poliziotto DUe: Hanno una sola cosa in comune: sono tutti alunni di questa classe.
poliziotto Uno: Per questo motivo riteniamo che anche
voi bambini siate in pericolo.
poliziotto DUe: Abbiamo già avvisato le vostre famiglie.
Ognuno di voi avrà due poliziotti che li seguiranno come
un’ombra.
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poliziotto Uno: Sono già qui fuori.
poliziotto DUe: Vi accompagneranno a casa.
I poliziotti escono di scena.
irene: Cosa facciamo?
Maestra sonia: Facciamo comunque lezione.
Gaia: Che fine avranno fatto?
Maestra sonia: Non lo so! Ma vi prego, questa notte cercate
di non addormentarvi.
alUnno Uno: Terremo gli occhi ben aperti.
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alUnno DUe: E non permetteremo a nessuno di farci del
male.
Il sipario si chiude.
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atto quarto
sCena 1
Si apre il sipario. Ai due lati del proscenio ci sono Poliziotto
Tre e Poliziotto Quattro. Gaia è seduta al centro della stanza.
Bebè, un bambino con il pannolino e il ciuccio in bocca (che
si toglie solo quando parla) è seduto accanto a lei. Dietro la
cattedra si nasconde Ginevro.
Gaia: Che sonno!
BeBè: …nonno… tonno!
Gaia: Sono lessa!
Ginevro fa capolino. Bebè lo indica.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
BeBè: …essa… fessa!
Gaia: Guai a chi si addormenta!
BeBè: …enta! Onta… tonta.
Gaia: Fratellino… non me la racconti giusta!
I due poliziotti guardano il pubblico, Ginevro si muove senza fare rumore verso Gaia, la raggiunge alle spalle. Bebè lo
osserva.
BeBè: Utto… rutto…
Ginevro morde il collo di Gaia.
BeBè: Brutto!
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Bebè scoppia a piangere, Ginevro si va a nascondere dietro
la cattedra e i due poliziotti si girano, vanno incontro a Gaia
e Bebè.
poliziotto tre: Cosa succede qui?
poliziotto QUattro: Tutto bene?
Gaia si tocca il collo nel punto dov’è stata morsa.
Gaia: Sì, credo.
I poliziotti tornano in proscenio. Esce Ginevro e si rivolge al
pubblico.
Ginevro: Spero di averla morsa bene!
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Ginevro esce di scena.
sCena 2
Bebè si addormenta. Poliziotto Due risponde al cellulare.
Poi lo spegne e se lo mette in tasca.
poliziotto tre: Cosa è successo?
poliziotto QUattro: In libreria hanno rubato zaini, astucci
e quaderni, senza neppure forzare la serratura.
Mentre parlano, Gaia si alza ed esce di scena. Loro sono
girati di spalle e non se ne accorgono.
poliziotto tre: Com’è possibile?
poliziotto QUattro: Non lo so!
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poliziotto tre: Beh! O sono stati i fantasmi…
poliziotto QUattro: …o qualcuno che aveva le chiavi!
poliziotto tre: Non ci avevo pensato!
poliziotto QUattro: Comunque mi chiedo… cosa se ne
fanno di astucci e quaderni?
I poliziotti si stringono nelle spalle e poi si girano verso Bebè.
poliziotto tre: Dov’è finita Gaia?
BeBè: Ahia!
poliziotto QUattro: Eppure eravamo ben messi!
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I due poliziotti escono di scena correndo. Bebè si toglie il
ciuccio.
BeBè: …essi… fessi!
Bebè si rimette il ciuccio. Si chiude il sipario.
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atto quInto
sCena 1
Si apre il sipario. Al centro del palco, in piedi, c’è Ginevro.
Ai suoi lati, seduti a terra a formare due mezzelune, ci sono
i piccoli vampiri, tutti con la faccia infarinata. Dal lato più
lontano all’entrata in scena ce ne sono quattro: Bartolo,
Vampiro Uno, Vampiro Due e Irene. Dal lato più vicino ci
sono Vampiro Tre, Vampiro Quattro e Ballo. Sono tutti seduti su un cuscino. C’è un cuscino libero vicino a Ballo.
Ginevro: Oggi vi insegnerò a comportavi male. Perché voglio che i miei alunni diventino dei gran maleducati.
tUtti: Sì. Vogliamo diventare dei gran maleducati! Evviva!
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Ginevro: La maleducazione può essere dimostrata in molti
modi e io voglio insegnarveli tutti!
vaMpiro Uno: Sì, maestro!
vaMpiro tre: Evviva il nostro maestro!
Ginevro: Urlate e parlatemi sopra, miei discepoli, perché
è proprio questa forma di maleducazione che vi insegnerò per prima.
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sCena 2
Entra in scena Gaia e si guarda intorno perplessa. Ginevro
smette di parlare e tutti si girano a guardarla.
Ginevro: Finalmente. Ti stavamo aspettando.
Gaia: Stavate aspettando me?
Ginevro: Certo, vedi? Quello è il tuo posto!
Ginevro indica il cuscino libero accanto a Ballo. Gaia si siede.
vaMpiro Uno: Sai chi è lui?
vaMpiro tre: È il conte Ginevro, il padrone di questo castello!
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
irene: Il nostro maestro!
vaMpiro tre: Evviva il nostro maestro!
Ginevro: Baccano! Oggi vi spiegherò dove e quando fare
baccano!
Bartolo: Sì!
vaMpiro tre: Evviva!
vaMpiro Uno: Bisogna fare baccano in classe quando il
maestro spiega.
vaMpiro DUe: Mi raccomando. Dobbiamo parlargli sopra
e interromperlo in continuazione.
vaMpiro QUattro: Sì, lo promettiamo.
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Ballo: Possiamo fare baccano dentro ai musei?
Ginevro: Certo!
Bartolo: E toccare tutte le opere in mostra?
Ginevro: È un vostro dovere!
irene: E se un vigilante si avvicina?
Ginevro: Fategli la pernacchia.
tUtti tranne Gaia: Pruuu!!!
vaMpiro tre: Facciamo baccano in biblioteca…
vaMpiro Uno: E se qualcuno ci invita a fare silenzio?
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ginevro: Urlategli nelle orecchie.
vaMpiro DUe: Facciamo baccano al cinema per tutta la
proiezione del film.
Bartolo: Facciamo baccano mentre gli altri dormono.
Ginevro: Per fare baccano… bisogna gridare forte! E adesso… fate baccano!
tUtti tranne Gaia (urlando forte): Ahhh!!!
Ginevro muove le dita come bacchette di un maestro d’orchestra, poi apre le mani e chiude i pugni, come ad afferrare
l’urlo che si spegne immediatamente.
Ginevro (a Gaia): Ti è piaciuta la tua prima lezione?
Gaia: No! E non ho nessuna intenzione di impararla!
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irene (avvicinandosi a Gaia): Da te non me lo sarei mai
aspettato! Sei sempre stata una bambina giudiziosa e studiosa! Cosa ti prende?
Gaia: Come puoi imparare la maleducazione?
irene: È necessario! Bisogna sapersi comportare in qualunque situazione!
Ginevro: Non preoccuparti, Irene. La tua compagna Gaia
deve abituarsi alla nuova vita.
Ballo: Allora ascolta la seconda lezione… e impara!
Ginevro: Lezione di inospitalità!
Bartolo: Quando qualcuno si dimostra così sciocco da
ospitarci a casa sua, cerchiamo di fare un gran disordine…
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
vaMpiro QUattro: …mettiamogli sottosopra tutto.
vaMpiro DUe: E se proprio vogliamo comportarci come si
deve…
vaMpiro tre: …rompiamogli vasi, bicchieri e oggetti preziosi.
vaMpiro Uno: Ma se proprio vogliamo tenere un comportamento esemplare…
tUtti tranne Gaia: Diamo fuoco alla sua casa. Sì!
Ginevro (a Gaia): Perché non hai urlato un bel sì? Forse
non hai capito?
Gaia: Ho capito perfettamente!
Ginevro: E allora?
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Gaia: Allora non sono d’accordo, per niente!
Ginevro (guardando oltre il pubblico): Discepoli prediletti!
Il sole sta sorgendo. È giunta l’ora di andare a dormire.
Orsù, muovetevi. Ognuno nella sua bara!
Gaia: Cosa?
Ginevro: Niente paura, discepola novella! Ho fatto preparare
una bara anche per te!
Gaia: Io non ci dormo in una bara!
vaMpiro Uno: Non c’è niente di più comodo…
vaMpiro DUe: …spazioso…
vaMpiro tre: …caldo…
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vaMpiro QUattro: …accogliente…
Gaia: Io torno a casa!
irene: Non puoi!
Ginevro: Ormai sei una vampira e non puoi esporti ai raggi
del sole. Ti ridurrebbero in polvere.
Tutti prendono il cuscino e seguono Ginevro fuori scena.
Gaia esita e poi fa altrettanto.
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atto sesto
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Entrano tutti e si siedono al proprio posto. Per ultima arriva
Gaia.
irene: Ti hanno tirato fuori dalla bara, pigrona?
Ballo: La lezione sta per cominciare.
Gaia si siede al proprio posto.
Ginevro: Oggi vorrei vedere cosa avete imparato! Ognuno di voi dovrà comportarsi da gran maleducato con un
compagno… anzi con una compagna! E indovinate un
po’ di chi sto parlando?
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Tutti si girano verso Gaia, che li guarda spaventata.
Ginevro: Datevi da fare!
Si alzano tutti e si mettono intorno a Gaia, che rimane seduta.
Irene le tira un orecchio.
irene: Ma non suona? (tira più forte) Il campanello della tua
testa è rotto.
vaMpiro Uno: È inutile aggiustarlo!
vaMpiro DUe: Perché?
vaMpiro Uno: Perché la sua testa è vuota e i campanelli
non servono nelle case disabitate.
Ballo (strofinandole i capelli): Una bella lavata di capo è
quello che ti ci vuole!
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Gaia si alza, va verso il proscenio e si copre la faccia con le
mani. Irene si mette alle sue spalle.
Gaia: Mi sento morire…
irene: Impossibile! Sei già morta!
Gaia si toglie le mani dal viso, guarda il pubblico con gli
occhi spalancati.
Gaia: No!
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Scappa via, uscendo di scena. Si chiude il sipario.
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atto settImo
sCena 1
La maestra Sonia sta ordinando la scrivania. Entra Gaia.
Maestra sonia: Tesoro, che fine hai fatto?
Gaia: Maestra, riesci a vedermi?
Maestra sonia: Certo! Perché non dovrei?
Gaia: Non lo so. Sono diventata una vampira!
Maestra sonia: È difficile crederti. Cosa è successo?
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Gaia: Un vampiro ci ha morsi e ci ha trasformati tutti in
vampiri e ci sta insegnando la maleducazione.
Maestra sonia: Andiamo alla polizia!
Gaia: No! I bambini sono tutti morti… è meglio se i genitori
non li trovano!
Maestra sonia: E tu, cosa sei diventata?
Gaia: Non lo so! Sono stata morsa male e sicuramente
non sono più umana. Ma forse non sono ancora una
vampira!
Maestra sonia: Sei una dampira, allora! Metà umana e
metà vampira!
Gaia: Per questo non ho voluto imparare la maleducazione?
Maestra sonia: Già! Mi è venuta un’idea. Portami al castello.
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atto ottavo
sCena 1
Ginevro è alla cattedra e i piccoli vampiri sono tutti al loro
posto, tranne Gaia.
Ginevro: Stanotte parleremo di una meravigliosa categoria di maleducati: i sudicioni.
tUtti: Evviva i sudicioni!
Ginevro: Miei cari alunni… dovete sporcare sempre e
dovunque! D’accordo?
tUtti: Sì!
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
vaMpiro Uno: Buttiamo la carta per terra…
vaMpiro DUe: Appiccichiamo le gomme americane sotto le
sedie degli altri…
vaMpiro tre: …dopo averle masticate per bene.
vaMpiro QUattro: Sparpagliamo immondizia per le strade…
irene: …e inquiniamo per benino cielo e terra!
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sCena 2
Entra in scena Gaia.
Gaia: Ascoltatemi! Voi siete morti e non potrete più tornare dai vostri genitori!
tUtti: Pruuu!!!
Gaia: Siete anche vampiri maleducati e lo sarete per l’eternità! Volete questo?
tUtti: Sì! Evviva la maleducazione!
Gaia: Un tempo eravamo bambini ben educati. Facevamo silenzio nei musei ed eravamo l’orgoglio della nostra
maestra Sonia.
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Ballo (triste): La maestra Sonia? (scoppia a ridere) Pruuu!!!
Gaia: Siete venuti a casa mia e vi siete sempre comportati
bene.
Ginevro: Tu ragioni come una bambina e non come una
vampira. Allora l’altra notte non sono riuscito a morderti
bene!
Gaia cerca di scappare.
Ginevro: Fermatela!
Gaia viene circondata e immobilizzata dai suoi compagni.
Ginevro si fa largo tra i piccoli vampiri e l’afferra.
Ginevro: Devo finire quello che ho solo incominciato.
Morde al collo Gaia finché non crolla a terra con gli occhi
chiusi.
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sCena 3
Entra in scena Sonia, con una treccia d’aglio al collo.
Maestra sonia: Conte Ginevro!
Ginevro: Chi sei?
Maestra sonia: Mi chiamo Sonia… e nel mio corpo ho
tanto sangue fresco e succulento! Vienilo a prendere, se
vuoi!
Ginevro si avvicina, ma poi si blocca.
Ginevro: Una treccia d’aglio… no!
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Maestra sonia: Se fai il bravo, me la tolgo! Ho sempre
sognato di trovare l’eterna giovinezza!
Ginevro: Cosa devo fare?
Maestra sonia: Seguimi!
La maestra Sonia va verso il pubblico. Ginevro la segue,
guarda oltre il pubblico e strizza gli occhi.
Ginevro: Sta per spuntare il sole.
Maestra sonia: Voglio essere morsa sul prato.
La maestra Sonia butta la treccia d’aglio lontano. Ginevro
guarda il cielo, guarda la maestra Sonia, poi corre verso di
lei e l’afferra facendola cadere. Si china su di lei bloccandosi
nell’atto di morderla.
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sCena 4
Entrano in scena Narratore Tre e Narratrice Quattro.
narratore tre: Si tuffò incontro alla maestra.
narratrice QUattro: Più gustosa di una minestra.
narratore tre: L’afferrò con vigore.
narratrice QUattro: Allora è calcio di rigore.
narratore tre: Avvicinò la bocca al suo collo.
narratrice QUattro: Neanche fosse un coscio di pollo!
narratore tre: Stava per morderla, quando…
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narratrice QUattro: …se ne andò cantando!
narratore tre: Ma cosa c’entra?
narratore QUattro: Era per la rima.
narratore tre: Hai rovinato tutto.
Entra in scena Bebè. Si toglie il ciuccio.
BeBè: Utto… brutto!
narratore tre: Stava per morderla, quando…
narratrice QUattro: Se nessuno mi vuole…
Narratrice Quattro esce di scena.
narratore tre: …ecco… spuntò il sole.
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Ginevro cerca di proteggersi con una mano dal sole, poi
cade accanto alla maestra Sonia e chiude gli occhi. Sonia
si alza in piedi e fa un sospiro di sollievo. Torna sul palcoscenico mentre Narratore Tre esce di scena.
sCena 5
Gaia si mette in piedi accanto agli altri piccoli vampiri. La
maestra Sonia si mette di fronte a loro.
Maestra sonia: Bambini! Vi ricordate di me?
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
Tutti annuiscono con il capo.
Maestra sonia: Siete morti e non potete più tornare in
vita. Ma potete scegliere di rimanere vampiri maleducati
e fare del male agli altri, oppure… (prende un respiro)
oppure potete sconfiggere per sempre questa parte di voi
così brutta, che non vi appartiene.
tUtti: Come?
Maestra sonia: Uccidendo i vampiri che sono in voi! Venite
con me!
La maestra Sonia scende dal palco e va verso il pubblico. Si
gira a guardare i suoi alunni, che si stanno prendendo tutti
per mano…
Maestra sonia: Bambini! Siete pronti?
I bambini scendono dal palco mani nelle mani, e si mettono
in fila davanti al pubblico. Guardano in alto e, lentamente,
si inginocchiano e poi si sdraiano a terra, sempre mani nelle
mani, con gli occhi chiusi.
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sCena 6
Entrano in scena i quattro narratori e si dispongono sul proscenio.
narratore Uno: Non facciamo troppi giri.
narratrice DUe: Son morti i piccoli vampiri.
narratore tre: Ma che brutto il gran finale!
narratrice QUattro: Tutto il pubblico sta male!
narratore Uno: Ma non temete, brava gente!
narratrice DUe: Perché non è vero niente!
Giuseppe Bordi, Piccoli vampiri, © 2014 RCS Libri, Milano - Fabbri Editori
narratore tre: Vampiri, maestri, bebè e poliziotti…
narratrice QUattro: …sono ancora figli vostri!
Ginevro e i vampiri si alzano in piedi e insieme alla maestra
Sonia risalgono sul palco e si mettono accanto ai Narratori.
Entrano in scena Mariella, Vampiro, Poliziotto Uno, Poliziotto
Due, Poliziotto Tre, Poliziotto Quattro, Bebè. Tutti si predispongono tra gli altri attori.
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